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Tag: Sanremo 2023

Accordo tra Coldiretti e Open Fiber per una agricoltura smart

Accordo tra Coldiretti e Open Fiber per una agricoltura smartRoma, 20 dic. (askanews) – Un accordo di collaborazione nello sviluppo di servizi digitali innovativi per il settore dell’agricoltura, grazie alla diffusione della rete ultraveloce a Banda Ultra Larga di Open Fiber, dove sono presenti gli associati di Coldiretti, e l’agevolazione nell’accesso ai fondi agricoli per la realizzazione delle infrastrutture necessarie. L’accordo è stato siglato oggi dal presidente di Open Fiber, Paolo Ciocca e dal presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, appena rieletto alla guida dell’associazione per i prossimi 5 anni dall’assemblea nazionale riunita oggi a Roma, a Palazzo Rospigliosi, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Secondo il Censimento Nazionale dell’Agricoltura, solo il 15,8% delle aziende agricole, infatti, risulta digitalizzato. Open Fiber, principale operatore italiano di reti in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home), ha già coperto in FTTH oltre 14.5 milioni di unità immobiliari in Italia e nell’ambito dei piani BUL e Italia 1 Giga sta portando connettività ultraveloce anche nei piccoli comuni e nelle aree rurali. La fibra ottica abilita una serie di servizi innovativi come, ad esempio, la meccanica di precisione e il monitoraggio in tempo reale basato su sensori in fibra e droni. In questo modo, è possibile raccogliere in maniera periodica i dati relativi alle colture e condividerli con altri soggetti interessati, misurare l’umidità del suolo e la salute delle piante, le condizioni meteorologiche e rilevare eventuali sprechi. C’è poi la filiera relativa all’automazione dei macchinari agricoli, per migliorare la produttività ed efficientare l’operatività delle macchine.

“La rivoluzione tecnologica è fatta di informazioni, elaborazione di dati, automazione – ha detto Ciocca – È un tema cross sector, che riguarda la finanza, la sanità e senz’altro l’agricoltura. Penso ad esempio all’incrocio di informazioni tra territorio e meteorologia, all’anticipazione di quello che può succedere su un certo terreno e quindi all’analisi dell’area attraverso sensori e droni e agli interventi automatizzati. Tutto ciò può avvenire con la centralizzazione delle informazioni, il cloud e il collegamento al cloud”. In questo interviene Open Fiber, che con 14.5 milioni di unità immobiliari connesse è il principale operatore di fibra ottica FTTH italiano. “Per gestire queste enorme quantità di dati c’è bisogno di connettività ultraveloce – ha concluso Ciocca – stabile e anche sostenibile. Senza connettività, per le aziende, e soprattutto per le PMI, si genera un collo di bottiglia. Qui è racchiuso il senso del nostro accordo con Coldiretti: favorire l’accesso delle piccole e medie imprese ai servizi innovativi”.

Rai: Sanremo Giovani sfiora i 15 punti di share

Rai: Sanremo Giovani sfiora i 15 punti di shareMilano, 20 dic. (askanews) – In attesa del Festival 2024, la serata di Sanremo Giovani ha raggiunto 1 milione 806 mila telespettatori pari al 14.4 di share. In crescita l’ascolto nel target femminile rispetto allo scorso anno: più 3,6 per cento nella fascia 15-24; più 3,1 per cento in quella 55-64 anni. Il picco di ascolti alle 21.41 con 3 milioni 325 mila telespettatori, quello di share alle 24.43 quando Alfa scopre di essere in gara a Sanremo. “Intrattenimento di qualità in linea con la nostra missione di Servizio pubblico, supporto all’industria discografica, offerta di una grande platea e un palcoscenico importante ai tanti giovani talenti del nostro Paese per farsi conoscere e apprezzare- commenta soddisfatto il direttore Intrattenimento Prime Time Marcello Ciannamea. L’entusiasmo dei ragazzi e l’energia dei Big in gara hanno creato una miscela magica amalgamata con sapienza dal direttore artistico Amadeus. Un grazie alla Commissione musicale, agli autori e a tutta la squadra di lavoro. Ai tre giovani vincitori di Sanremo 2023 invece un grande in bocca al lupo e a tutti gli altri artisti gli auguri di una carriera ricca di soddisfazioni”.

Vino, Gruppo Mezzacorona: record storico fatturato, 217,7 mln (+2%)

Vino, Gruppo Mezzacorona: record storico fatturato, 217,7 mln (+2%)Milano, 20 dic. (askanews) – Il Gruppo Mezzacorona chiude il 2023 con un nuovo record storico del fatturato consolidato che si attesta a 217,7 mln di euro, facendo segnare un +2% sul 2022, con un utile netto di 1,4 milioni di euro, un patrimonio netto in crescita che si avvicina ai 106 milioni e oltre 69 milioni liquidati ai soci. E’ quanto emerge dal bilancio dell’azienda cooperativa con sede a Mezzacorona (Trento) illustrato ai soci nel corso della 119esima assemblea generale dal presidente Luca Rigotti e dal Dg Francesco Giovannini.

Per il Gruppo, che alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2023 contava su 487 collaboratori, l’export (in più di 70 Paesi) ha rappresentato oltre l’80% delle vendite, con una forte presenza nello strategico mercato degli Stati Uniti, dove opera da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports Corp. (“Importatore dell’anno” per Wine Enthusiast), e in Germania tramite la controllata Bavaria Wein Import GmbH. Seguono Olanda, Scandinavia, Regno Unito, Canada, Belgio, Europa dell’Est, Austria, Svizzera, l’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina) ma anche mercati nuovi come l’Australia, il Sud America, i Caraibi e il Vietnam. Nel 2023 i soci hanno ottenuto per l’ottava volta la certificazione delle uve prodotte secondo il Sistema di qualità nazionale per la produzione integrata (Sqnpi).

Ue, Commissione propone downgrade status protezione lupi

Ue, Commissione propone downgrade status protezione lupiMilano, 20 dic. (askanews) – La Commissione Europea presenta una proposta di decisione del Consiglio volta ad adeguare lo status di protezione del lupo ai sensi della Convenzione internazionale di Berna sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei, di cui sono parti l’UE e i suoi Stati membri.

Secoondo la presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Il ritorno dei lupi è una buona notizia per la biodiversità in Europa. Ma la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale soprattutto per il bestiame. Per gestire più attivamente le concentrazioni critiche di lupi, le autorità locali hanno chiesto maggiore flessibilità. Lo status di protezione del lupo ai sensi della Convenzione è stato stabilito sulla base dei dati scientifici disponibili al momento dei negoziati della Convenzione nel 1979. Sulla base di un’analisi approfondita sullo status del lupo nell’UE, anch’essa pubblicata oggi, la Commissione propone di rendere il lupo “protetto” anziché “strettamente protetto”.

Fa seguito all’annuncio della Commissione nel settembre 2023 che, sulla base dei dati raccolti, deciderà su una proposta volta a modificare, ove opportuno, lo status di protezione del lupo e ad aggiornare il quadro giuridico, per introdurre, ove necessario, ulteriori flessibilità.

Lollobrigida: su protezione lupo Ue ascolta richieste Italia

Lollobrigida: su protezione lupo Ue ascolta richieste ItaliaRoma, 20 dic. (askanews) – “La Commissione UE decide di ascoltare le richieste dell’Italia sulla protezione del lupo, promossa anche da ordini del giorno approvati dal Parlamento Italiano. Cambiare lo status, facendolo passare da ‘strettamente protetto’ a ‘protetto’, come proposto oggi dal presidente Ursula von der Leyen, è auspicabile e doveroso per garantire la sopravvivenza di altre specie messe a rischio dalla eccessiva proliferazione di questo animale”. Lo annuncia in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“In sede europea – ricorda il ministro – la nostra Nazione è stata la prima a chiedere la revisione, sulla base di dati scientifici, della direttiva Habitat per una gestione sostenibile ed efficace della fauna selvatica, sulla base di dati scientifici e non fondata su pregiudizi ideologici. Il ruolo dell’uomo deve essere di bioregolatore aiutando le specie in difficoltà e limitando lo sviluppo eccessivo di altre”, conclude Lollobrigida.

Lollobrigida: in Ue dovevamo essere isolati ma non è affatto così

Lollobrigida: in Ue dovevamo essere isolati ma non è affatto cosìRoma, 20 dic. (askanews) – “In Europa dicevano che saremmo stati isolati come governo, ma questo isolamento non c’è. Anzi la Ue vuole da noi un altro ruolo rispetto a quello che abbiamo avuto”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso dell’assemblea nazionale di Coldiretti che ha portato alla rielezione di Ettore Prandini alla guida dell’associazione.

“In Europa – ha detto il ministro – è necessario approcciarsi a dinamiche complesse che richiedono anni di applicazione. Noi abbiamo lavorato in nome delle nuove sfide, ad esempio il tema della sovranità alimentare trattato da Ettore Prandini, un tema che io ho raccolto. Penso – ha proseguito Lollobrigida – che sia legittimo apprezzare che dopo un anno quasi tutti i ministri europei parlino oggi di sovranità alimentare e ne parlino in termini europei”. Ribadendo il rischio insito nell’affidarsi a filiere lunghe, il ministro ha nuovamente sottolineato che “la sovranità alimentare ci garantisce rispetto a questi rischi e per questo l’Unione Europea oggi torna a parlare di produzione e comincia a non considerare più l’agricoltura, la pesca e l’allevamento come nemici della sostenibilità ambientale. Bisogna tornare a investire sulla agricoltura”, ha concluso.

Vino, Aivv: Report? Per parlare di enologia si interpellino i tecnici

Vino, Aivv: Report? Per parlare di enologia si interpellino i tecniciMilano, 20 dic. (askanews) – “Va bene fare informazione, ma quando questa diventa una mistificazione della realtà è lesiva per tutti: non si può far parlare di tecniche di vinificazione una persona che come qualifica ha ‘esperto di vino’ senza comunque poter far spiegare certe tecniche da chi ha le conoscenze scientifiche per farlo” Lo ha affermato Vincenzo Gerbi, vicepresidente dell’Accademia italiana della vite e del vino (Aivv), commentando il servizio dedicato alle frodi nella vinificazione della trasmissione Report, andato in onda il 17 dicembre scorso.

“Le teorie fatte dire al sedicente ‘esperto di vino’ sono tra loro discordanti e prive di fondamento, a partire per esempio dalla disacidificazione con la bentonite, o confondere l’uso di additivi con quello di coadiuvanti, queste sono affermazioni del tutto errate che denotano l’incompetenza dell’interlocutore nel merito” prosegue Gerbi, che è docente di enologia all’Università di Torino, aggiungendo che “inoltre il settore è stato liquidato con argomentazioni a livello di chiacchiere da bar su temi invece importanti e delicati, su pratiche per altro lecite e rese tali da regolamenti europei senza ricordare, per altro, che l’Italia è il Paese che a livello enologico ha le regole più restrittive a livello internazionale, come il divieto dell’uso del saccarosio per l’arricchimento dei mosti, possibile solo con mosto d’uva concentrato e rettificato (MCR)”. “Il sistema Dop-Igp nel vino, come nell’agroalimentare è una garanzia per produttori e consumatori” continua il vicepresidente dell’Aivv, concludendo “in Italia abbiamo uno dei sistemi di controllo e repressione delle frodi più proficuo e interventi come quello proposto dal programma della Rai sono la dimostrazione che se i controlli funzionano e i pochissimi che non stanno alle regole vengono smascherati”.

Lollobrigida: noi ministri non litighiamo, grande collaborazione

Lollobrigida: noi ministri non litighiamo, grande collaborazioneRoma, 20 dic. (askanews) – “Il vantaggio è che noi ministri non litighiamo dalla mattina alla sera in questo governo, ci scambiamo informazioni attraverso una telefonata, una relazione e un metodo di collaborazione”, come ad esempio “quando ho chiesto agli ambasciatori italiani nel mondo, insieme al mio collega Tajani con cui abbiamo un rapporto di grandissima collaborazione, di lavorare sul problema dell’Italian sounding”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso dell’assemblea nazionale di Coldiretti che ha portato alla rielezione di Ettore Prandini alla guida dell’associazione.

Il ministro è quindi tornato sul tema dell’Italian sounding: “in tutto il pianeta c’è un problema di questa natura. L’ho spiegato agli ambasciatori e gli ho detto: potete iniziare a spiegare ai governi cosa sia questo problema? Noi collaboriamo e sosteniamo tutti ma in cambio possiamo chiedere una leggina che protegga le nostre imprese dalle imitazioni? E ho chiesto anche una seconda cosa – ha proseguito Lollobrigida – ci fate l’elenco delle cose che servono? Quali imprese possono investire sui territori in ogni nazione? Possiamo sapere che cosa serve e noi lo portiamo nei paesi in cui serve? L’Italia ha tutto e quello che non ha lo inventa, è la nostra caratteristica”, ha concluso il ministro.

Sicilia, Schifani: problemi salute? Querelo sito web che lo scrive

Sicilia, Schifani: problemi salute? Querelo sito web che lo scriveRoma, 20 dic. (askanews) – “Se qualcuno pensa di intimidirmi si sbaglia di grosso perché non conosce la mia storia personale e professionale. Ho già incaricato i miei legali di querelare l’autore dell’articolo e l’editore della testata web che ha pubblicato la notizia su un mio presunto grave problema di salute che porterebbe allo scioglimento del parlamento regionale e conseguenti elezioni anticipate. Mai stato così bene. Evidentemente, nella nostra azione di governo stiamo toccando alcuni nervi scoperti”. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in riferimento a notizie riportate, precisa il comunicato, dal sito web italyflash.it.

Dall’AI al Medtech, le 50 startup italiane presenti al Ces 2024

Dall’AI al Medtech, le 50 startup italiane presenti al Ces 2024Milano, 20 dic. (askanews) – Un’intelligenza artificiale che diagnostica il cancro con un calcolo delle probabilità, un coating per superfici che purifica l’aria e riduce lo smog, ma anche tante soluzioni in realtà aumentata e virtuale per l’apprendimento e lo studio del patrimonio culturale. Sono alcune delle innovazioni delle startup del padiglione italiano al CES di Las Vegas, il più grande e importante evento tech al mondo, in programma dal 9 al 12 gennaio 2024. Una missione guidata dall’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, allo scopo di supportare l’ecosistema innovativo italiano nel suo percorso di affermazione sui mercati internazionali.

Tra gli stand delle startup italiane troveranno spazio tante soluzioni per rendere smart e a prova di futuro le case e le città, grazie all’automazione, alla sensoristica avanzata, a nuovi modi di concepire la mobilità, dalla logistica aerea al trasporto pubblico su strada modulare. E ancora, il Web3 e la blockchain che supportano l’agrifood tracciando le filiere, la gestione di documenti notarili, il marketing. Ultime, ma non per importanza, le innovazioni della digital health, e i supporti per l’accessibilità motoria e digitale: dalla biopsia virtuale dell’architettura ossea alle carrozzine self-driving per gli aeroporti. Sono 50 le startup che compongono la delegazione italiana al CES 2024, provenienti da 13 regioni. La Lombardia mantiene una solida maggioranza relativa, ma il Sud è ben rappresentato, con startup da Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il padiglione coprirà un’area di 600 mq nel cuore dell’Eureka Park, dove sono presenti tutte le startup che espongono al CES. A livello istituzionale, la missione è supportata dalla Regione Sardegna. Partner storico dell’iniziativa italiana a Las Vegas è l’ente nazionale di ricercaArea Science Park, che anche quest’anno ha organizzato l’academy dedicata alle startup: un percorso di formazione per insegnar loro come trarre il massimo, in termini di opportunità di business e visibilità, dall’esperienza al CES.

Oltre agli stand delle startup, il padiglione è costruito intorno a un’arena che nel corso dei quattro giorni di expo sarà animata da panel tematici in cui interverranno alcuni dei principali stakeholder del mondo dell’innovazione italiana, oltre a numerosi partner commerciali statunitensi ed europei. Tutte le startup avranno inoltre la possibilità di raccontarsi alla platea di visitatori dell’Eureka Park, in sessioni dedicate. L’edizione 2024 del CES racconta una fiera che continua la sua ri-crescita dopo la pandemia: per l’edizione di quest’anno sono attesi più di 3500 espositori, numero cresciuto di oltre un terzo rispetto al 2023; di questi un migliaio sono le startup che animeranno l’Eureka Park, area espositiva storicamente allestita all’interno dell’hotel Venetian che ospita i “piccoli” innovatori, molti dei quali riuniti in diverse delegazioni nazionali. A Las Vegas sono attesi anche molti più visitatori rispetto allo scorso anno, oltre 130 mila secondo le stime degli organizzatori. Queste le startup: 3DNextech, AI4IV, Aindo, Aitem, Alba Robot, Alert-Genius, ARIA Sensing, ArtCentrica, Athics, Blockchain Italia, BrainWaves, Certy, Coderblock, Contents, Develop-Players, Domethics (CES Innovation Awards 2024 Honoree), EZ Lab, Fifth Ingenium, Flywallet, Ganiga, Genuino, Hexagro, Innoitaly, Innova, It’s Prodigy, Kintana, Levante, Light On Your Side, M2Test, MyCulture, NExT, Partitalia, Powandgo, Protom Robotics, REair, SAM, Searcode, Skyproxima, SnapAll, Sport Business Lab Consultancy, Sunspeker, Tecnojest, The Meter, The Nemesis, The Thinking Clouds, TMP Group, Travel Verse, Truesense, Visual Note, Vitrum Design.