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Tag: Sanremo 2023

Gli Usa lanciano la missione nel Mar Rosso. Gli Houthi: gli attacchi continuano

Gli Usa lanciano la missione nel Mar Rosso. Gli Houthi: gli attacchi continuanoRoma, 19 dic. (askanews) – All’indomani dell’annuncio Usa del varo dell’Operazione Prosperity Guardian per la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, il gruppo yemenita Houthi ha ribadito che continuerà ad attaccare le navi in transito in uno dei principali crocevia del sistema marittimo mondiale a sostegno del gruppo estremista palestinese Hamas contro “l’aggressione israeliana” nella Striscia di Gaza.

“La coalizione formata dagli americani punta a proteggere Israele e a militarizzare il mare senza alcuna giustificazione, e non impedirà allo Yemen di portare avanti le sue legittime operazioni a sostegno di Gaza”, ha scritto su X il caponegoziatore e portavoce Houthi, Mohamed Abdelsalam, che in un’intervista ad Al Jazeera ha poi riferito di “intensi colloqui” in corso per contenere le tensioni nel Mar Rosso. Già la scorsa settimana Abdelsalam aveva riferito di colloqui mediati dall’Oman con non meglio precisate “parti internazionali”, spiegando che “qualsiasi passo concreto” per affrontare la crisi umanitaria in atto nella Striscia di Gaza, quali la fornitura di cibo e medicine, “contribuirebbe a ridurre l’escalation”. Ieri, durante la visita in Israele, il segretario alla Difesa Usa Austin ha definito l’escalation di attacchi degli Houthi “una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva”, concretizzatasi poi nel lancio dell’operazione Prosperity Guardian, “una nuova importante iniziativa multinazionale di sicurezza sotto l’egida delle Forze marittime combinate e la guida della sua Task Force 153, che si concentra sulla sicurezza nel Mar Rosso”. All’operazione partecipano Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna, “con l’obiettivo di garantire la libertà di navigazione per tutti i paesi e rafforzare la sicurezza e la prosperità regionale”.

Austin ha poi avuto oggi “una riunione ministeriale virtuale con ministri, capi della difesa e alti rappresentanti di 43 paesi, così come dell’Unione europea e della Nato”, per discutere della situazione. Nel corso del vertice ha ricordato che gli Houthi hanno lanciato “oltre 100 attacchi con droni e missili balistici, che hanno preso di mira 10 navi mercantili coinvolgendo più di 35 nazioni”. Il capo del Pentagono ha anche ricordato il sequestro della nave mercantile Galaxy Leader, con 25 membri di equipaggio, il 19 novembre scorso da parte del gruppo yemenita. L’escalation di attacchi ha indotto i principali operatori mondiali della spedizione e della logistica – MSC, CMA CGM, Hapag-Lloyd, Maersk – a sospendere la navigazione nel Mar Rosso. Stessa decisione assunta ieri dal colosso petrolifero BP, mentre la compagnia di navigazione taiwanese Evergreen ha annunciato che sospenderà le spedizioni di merci israeliane. Nel corso della riunione, Austin ha ricordato che ad oggi “il 10-15% del commercio globale passa attraverso il Mar Rosso e le compagnie di navigazione internazionali sono costrette a spostarsi attraverso il Capo di Buona Speranza, aggiungendo settimane alla consegna di beni e materiali essenziali, inclusi petrolio e gas”.

“È necessario aumentare la presenza” nell’area del Mar Rosso “al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica”, ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha partecipato alla riunione di questa mattina. “L’Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale”, ha aggiunto il ministro, spiegando così la decisione di inviare nel Mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) “Virginio Fasan”.

Usa lanciano missione nel Mar Rosso, Houthi: gli attacchi continuano

Usa lanciano missione nel Mar Rosso, Houthi: gli attacchi continuanoRoma, 19 dic. (askanews) – All’indomani dell’annuncio Usa del varo dell’Operazione Prosperity Guardian per la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, il gruppo yemenita Houthi ha ribadito che continuerà ad attaccare le navi in transito in uno dei principali crocevia del sistema marittimo mondiale a sostegno del gruppo estremista palestinese Hamas contro “l’aggressione israeliana” nella Striscia di Gaza.

“La coalizione formata dagli americani punta a proteggere Israele e a militarizzare il mare senza alcuna giustificazione, e non impedirà allo Yemen di portare avanti le sue legittime operazioni a sostegno di Gaza”, ha scritto su X il caponegoziatore e portavoce Houthi, Mohamed Abdelsalam, che in un’intervista ad Al Jazeera ha poi riferito di “intensi colloqui” in corso per contenere le tensioni nel Mar Rosso. Già la scorsa settimana Abdelsalam aveva riferito di colloqui mediati dall’Oman con non meglio precisate “parti internazionali”, spiegando che “qualsiasi passo concreto” per affrontare la crisi umanitaria in atto nella Striscia di Gaza, quali la fornitura di cibo e medicine, “contribuirebbe a ridurre l’escalation”. Ieri, durante la visita in Israele, il segretario alla Difesa Usa Austin ha definito l’escalation di attacchi degli Houthi “una sfida internazionale che richiede un’azione collettiva”, concretizzatasi poi nel lancio dell’operazione Prosperity Guardian, “una nuova importante iniziativa multinazionale di sicurezza sotto l’egida delle Forze marittime combinate e la guida della sua Task Force 153, che si concentra sulla sicurezza nel Mar Rosso”. All’operazione partecipano Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Seychelles e Spagna, “con l’obiettivo di garantire la libertà di navigazione per tutti i paesi e rafforzare la sicurezza e la prosperità regionale”.

Austin ha poi avuto oggi “una riunione ministeriale virtuale con ministri, capi della difesa e alti rappresentanti di 43 paesi, così come dell’Unione europea e della Nato”, per discutere della situazione. Nel corso del vertice ha ricordato che gli Houthi hanno lanciato “oltre 100 attacchi con droni e missili balistici, che hanno preso di mira 10 navi mercantili coinvolgendo più di 35 nazioni”. Il capo del Pentagono ha anche ricordato il sequestro della nave mercantile Galaxy Leader, con 25 membri di equipaggio, il 19 novembre scorso da parte del gruppo yemenita. L’escalation di attacchi ha indotto i principali operatori mondiali della spedizione e della logistica – MSC, CMA CGM, Hapag-Lloyd, Maersk – a sospendere la navigazione nel Mar Rosso. Stessa decisione assunta ieri dal colosso petrolifero BP, mentre la compagnia di navigazione taiwanese Evergreen ha annunciato che sospenderà le spedizioni di merci israeliane. Nel corso della riunione, Austin ha ricordato che ad oggi “il 10-15% del commercio globale passa attraverso il Mar Rosso e le compagnie di navigazione internazionali sono costrette a spostarsi attraverso il Capo di Buona Speranza, aggiungendo settimane alla consegna di beni e materiali essenziali, inclusi petrolio e gas”.

“È necessario aumentare la presenza” nell’area del Mar Rosso “al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica”, ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha partecipato alla riunione di questa mattina. “L’Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale”, ha aggiunto il ministro, spiegando così la decisione di inviare nel Mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) “Virginio Fasan”.

Mutui, raddoppia preferenza italiani per il tasso variabile

Mutui, raddoppia preferenza italiani per il tasso variabileRoma, 19 dic. (askanews) – Si allunga di oltre due anni la media della durata dei mutui nel 2023 e la preferenza degli italiani per il tasso variabile raddoppia. E’ quanto emerge da un rapporto Euroansa per CENTURY 21 Italia sui nuovi trend per i mutui erogati nel 2023. Oltre 2 anni di durata in più rispetto al 2022, crescita della preferenza per il tasso variabile e prevalenza di acquisti per la prima casa. Questi i trend più importanti del 2023 che emergono dall’analisi del mercato dei mutui di quest’anno e confrontandolo con quello degli anni passati nel rapporto di Euroansa, società di mediazione del credito, per CENTURY 21 Italia, branch italiana del colosso real estate statunitense, realizzato in occasione del lancio della loro partnership. Stando al rapporto il dato più rilevante che emerge ha a che fare con la durata dei mutui: rispetto agli anni passati, il 2023 vede la durata media dei mutui allungarsi e di molto. Se compariamo il 2022 con il 2023 vediamo che l’aumento della durata delle rate è di 25 mesi, oltre due anni. “Questo accade perché i tassi d’interesse si sono alzati e quindi, per riuscire a finanziare lo stesso importo di mutuo, c’è bisogno di più tempo” dice Marco Tilesi, CEO di CENTURY 21 Italia. E questo si rispecchia anche nell’importo erogato che per il 2023 si attesta sui 131,2 mila euro e che a differenza della durata, non è molto diverso da quello dell’anno scorso o della media degli ultimi anni. Nel 2022, infatti, era 130,5 mila euro, così come dal 2018 al 2022. “Le persone hanno potuto prendere circa la stessa quantità di denaro, ma per ripagarla hanno bisogno di dividerla in un numero maggiore di rate” aggiunge Tilesi. Raddoppiano rispetto al 2022 gli italiani che scelgono il tasso variabile al posto di quello fisso: se l’anno scorso, infatti, erano il 6,63%, nel 2023 arrivano a quasi il 14%, con un tasso fisso che, pur rimanendo il preferito degli italiani, cala nelle scelte dal 83% al 75%. “Con l’aumento dei tassi, aumentano le persone che scelgono il tasso variabile perché sperano che con il passare del tempo la rata vada riducendosi” dice Tilesi, che continua “Ma non è solo questo: il tasso variabile, non proteggendo l’acquirente dalla fluttuazione dei tassi, è più basso del fisso e nell’immediato questo permette a chi prende il mutuo di avere una migliore capacità di affrontare il pagamento”. Ma non solo “Attualmente – aggiunge Olivia Bernacchi, direttore commerciale di Euroansa – si sta verificando una diminuzione dell’IRS ( parametro di riferimento del tasso fisso). Le banche stanno già proponendo condizioni di tasso finito concorrenziali, questo comporterà, molto probabilmente, una inversione di scelta. È evidente che, in un contesto in continua evoluzione, la figura professionale del consulente del credito cresce di importanza nella scelta migliore da fare nei diversi momenti di mercato”. Nel 2023 c’è stata una maggiore concentrazione sui prestiti per l’acquisto della prima casa. Sono crollati surroghe, consolidamenti e sostituzioni del mutuo perché, spiega Tilesi “non c’è motivo di sostituire un mutuo preso negli anni passati ad un tasso più basso quando oggi quello stesso mutuo avrebbe un tasso molto più alto”.

Fondo di Abu Dhabi investe nelle auto elettriche cinesi Nio

Fondo di Abu Dhabi investe nelle auto elettriche cinesi NioRoma, 19 dic. (askanews) – La casa automobilistica cinese Nio, che produce veicoli elettrici, riceverà un investimento strategico di 2,2 miliardi di dollari da un fondo sostenuto da Abu Dhabi. Lo riporta il Nikkei Asia.

CYVN Holdings acquisirà 294 milioni di azioni di nuova emissione di Nio per 7,50 dollari ciascuna entro la fine del mese. L’acquisto aumenterà la partecipazione di CYVN in Nio a circa il 20,1%. A luglio CYVN ha investito 738,5 milioni di dollari in Nio, oltre ad acquistare azioni del produttore di veicoli elettrici da un’affiliata della società cinese Tencent Holdings, acquisendo una partecipazione totale di circa il 7%.

Una volta completato l’ultimo accordo, CYVN avrà il diritto di nominare due amministratori nel consiglio di amministrazione di Nio. Le due parti intendono continuare a collaborare sui mercati internazionali.

La Cassazione: nell’assegno di mantenimento conta anche la convivenza

La Cassazione: nell’assegno di mantenimento conta anche la convivenzaMilano, 19 dic. (askanews) – Per quantificare l’esatto ammontare dell’assegno di mantenimento in caso di divorzio “va computato anche il periodo della convivenza prematrimoniale”. E’ il principio sancito dalla Corte di Cassazione in una sentenza delle Sezione Uniti Civili.

“Ai fini dell’attribuzione e della quantificazione, dell’assegno divorzile, avente natura, oltre che assistenziale, anche perequativo-compensativa, nei casi peculiari in cui il matrimonio si ricolleghi a una convivenza prematrimoniale della coppia, avente i connotati di stabilità e continuità, in ragione di un progetto di vita comune, dal quale discendano anche reciproche contribuzioni economiche, laddove emerga una relazione di continuità tra la fase ‘di fatto’ di quella medesima unione e la fase ‘giuridica’ del vincolo matrimoniale, va computato anche il periodo della convivenza prematrimoniale”, si legge nel dispositivo della sentenza 35385 depositata ieri. Secondo i giudici in ermellino (presidente Pasquale D’Ascola, relatore Giulia Iofrida), infatti, “ai fini della necessaria verifica del contributo fornito dal richiedente” bisogna tenere in considerazione “l’esistenza, durante la convivenza prematrimoniale, di scelte condivise dalla coppia che abbiano conformato la vita all’interno del matrimonio e cui si possano ricollegare, con accertamento del relativo nesso causale, sacrifici o rinunce, in particolare, alla vita lavorativa/professionale del coniuge economicamente più debole, che sia risultato incapace di garantirsi un mantenimento adeguato, successivamente al divorzio”.

”A cena con gli dei” è il nuovo singolo di Biagio Antonacci

”A cena con gli dei” è il nuovo singolo di Biagio AntonacciRoma, 19 dic. (askanews) – Anticipato ieri da un breve annuncio sui suoi canali social, Biagio Antonacci torna venerdì 29 dicembre con un nuovo singolo “A cena con gli dei”, un brano uptempo in perfetto stile Antonacci che anticipa l’uscita dell’album di inediti previsto per il 12 gennaio 2024 (pubblicato su etichetta Iris e distribuito da Epic Records/Sony Music Italy).

È Antonacci a raccontare il suo nuovo singolo, una canzone potente che parla di relazioni e di consapevolezza: “A cena con gli dei è una canzone che parla di inizi, di come sia difficile lasciare andare e di quanto l’ego personale influisca sul processo di consapevolezza. Quando un rapporto finisce restiamo meravigliati. Pensiamo di aver dato il massimo e dunque chi può essere meglio di noi? Solo degli dei”, come Biagio canta in “voglio comprarti un leone ma non si può fare, o non morire d’amore ma non si può fare, volevo farlo davvero”. Antonacci prosegue poi: “Quando inizia il processo della consapevolezza, che passa anche da una dolorosa solitudine come canto in “la solitudine spreca il tempo di una persona normale”, capisci che spesso le relazioni sono dei ‘regimi’, fatte di regole. Quando si innescano queste dinamiche qual è la naturale reazione? Spostarsi verso il confine di un rapporto che diventa un terreno minato (“Io sottomesso al regime, mi sposto verso il confine, se cado dentro le spine, se salto sopra le mine, non mi venire a cercare”.) Ormai è tardi, tu sei già a cena con gli dei”.

Nell’ultimo anno Biagio Antonacci ha portato la sua musica nei palazzetti di tutta Italia con il Palco Centrale Tour e nelle location più belle del nostro Paese con Biagio Antonacci Estate 2023, una serie di date che hanno permesso al cantautore di ripercorrere i più grandi successi della sua trentennale carriera.

Giorgia Meloni leader dei social media nel 2023

Giorgia Meloni leader dei social media nel 2023Milano, 19 dic. (askanews) – E’ Giorgia Meloni nel 2023 la leader dei social tra i politici italiani, a seguire Elly Schlein, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. In fondo classifica Carlo Calenda, Antonio Tajani e Matteo Renzi. La presidente del Consiglio è solida nella comunicazione, in grado di aumentare la platea di utenti che la seguono: +33,8% che equivale a 1 milione e 840mila utenti acquisiti nel corso dell’anno. Buono l’engagement, soprattutto su Instagram (3,07%) e TikTok (3,06%). L’analisi, chiusa in data 8 dicembre, è stata condotta da DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, che ha misurato la performance dei politici sui social network nel 2023.

Nel corso dell’anno in difficoltà Giuseppe Conte e Matteo Renzi: il primo perde follower su Instagram e Facebook, restando a galla unicamente grazie a TikTok (dove ne guadagna 165mila); il secondo perde seguito su X. Più articolata la fotografia di Elly Schlein, che conquista la seconda posizione della classifica grazie a un unico exploit nelle due settimane interessate dalla sua elezione alla segreteria del Pd, durante la quale ha quasi raddoppiato il numero di follower totali, arrivando a 789.805, ma senza poi capitalizzare davvero la nuova visibilità. “È indicativo che Elly Schlein sia l’unico leader a essere assente da TikTok – ha fatto notare il ceo di DeRev, Roberto Esposito. “Ciò denota o una mancanza di strategia o un disinteresse per i giovani al di sotto dei 25 anni. Anche sugli altri social, comunque, la sua comunicazione è estremamente debole e inefficace: ha pubblicato soltanto 943 post nell’anno, meno di chiunque altro, con risultati di engagement e di crescita piuttosto modesti. Di fatto, sta reiterando gli errori comunicativi di Enrico Letta, appiattendosi su una narrazione chiusa, di partito e poco coinvolgente”.

Chi pubblica di più sono Carlo Calenda e Matteo Salvini: Calenda con 7.695 post si concentra su X, Salvini ne conta 6.257 sulle varie piattaforme (4,57 al giorno). Dei 100 post più popolari pubblicati dai leader politici nel 2023, 66 sono su TikTok. Tra i primi 20, 11 sono di Meloni, molti dei quali dedicati alle visite in India, dove la presidente del Consiglio potrebbe aver trovato una percentuale importante di nuovi follower; cinque sono di Conte, che su TikTok riesce in un dialogo al momento scricchiolante con le platee di Instagram e Facebook; quattro, infine, sono di Salvini, con i cavalli di battaglia centrati sulla cronaca.

Giorgia Meloni leader dei social nel 2023, Renzi e Conte in affanno

Giorgia Meloni leader dei social nel 2023, Renzi e Conte in affannoMilano, 19 dic. (askanews) – E’ Giorgia Meloni nel 2023 la leader dei social tra i politici italiani, a seguire Elly Schlein, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. In fondo classifica Carlo Calenda, Antonio Tajani e Matteo Renzi. La presidente del Consiglio è solida nella comunicazione, in grado di aumentare la platea di utenti che la seguono: +33,8% che equivale a 1 milione e 840mila utenti acquisiti nel corso dell’anno. Buono l’engagement, soprattutto su Instagram (3,07%) e TikTok (3,06%). L’analisi, chiusa in data 8 dicembre, è stata condotta da DeRev, società di strategia e comunicazione digitale, che ha misurato la performance dei politici sui social network nel 2023.

Nel corso dell’anno in difficoltà Giuseppe Conte e Matteo Renzi: il primo perde follower su Instagram e Facebook, restando a galla unicamente grazie a TikTok (dove ne guadagna 165mila); il secondo perde seguito su X. Più articolata la fotografia di Elly Schlein, che conquista la seconda posizione della classifica grazie a un unico exploit nelle due settimane interessate dalla sua elezione alla segreteria del Pd, durante la quale ha quasi raddoppiato il numero di follower totali, arrivando a 789.805, ma senza poi capitalizzare davvero la nuova visibilità. “È indicativo che Elly Schlein sia l’unico leader a essere assente da TikTok – ha fatto notare il ceo di DeRev, Roberto Esposito. “Ciò denota o una mancanza di strategia o un disinteresse per i giovani al di sotto dei 25 anni. Anche sugli altri social, comunque, la sua comunicazione è estremamente debole e inefficace: ha pubblicato soltanto 943 post nell’anno, meno di chiunque altro, con risultati di engagement e di crescita piuttosto modesti. Di fatto, sta reiterando gli errori comunicativi di Enrico Letta, appiattendosi su una narrazione chiusa, di partito e poco coinvolgente”.

Chi pubblica di più sono Carlo Calenda e Matteo Salvini: Calenda con 7.695 post si concentra su X, Salvini ne conta 6.257 sulle varie piattaforme (4,57 al giorno). Dei 100 post più popolari pubblicati dai leader politici nel 2023, 66 sono su TikTok. Tra i primi 20, 11 sono di Meloni, molti dei quali dedicati alle visite in India, dove la presidente del Consiglio potrebbe aver trovato una percentuale importante di nuovi follower; cinque sono di Conte, che su TikTok riesce in un dialogo al momento scricchiolante con le platee di Instagram e Facebook; quattro, infine, sono di Salvini, con i cavalli di battaglia centrati sulla cronaca.

Yen perde terreno dopo decisione BoJ di tenere tassi invariati

Yen perde terreno dopo decisione BoJ di tenere tassi invariatiRoma, 19 dic. (askanews) – La decisione della Banca del Giappone (BoJ) di lasciare oggi invariati i suoi tassi d’interesse, deludendo così coloro che avevano scommesso sulla fine della politica ultra-espansiva dell’istituto d’emissione della valuta nipponica e un riallineamento al trend delle principali banche centrali dei paesi più ricchi, ha avuto come ripercussione un ulteriore indebolimento dello yen.

Nel momento di picco negativo, lo yen è sceso a 144,70 rispetto al dollaro, da circa 142, per poi attestarsi attorno a quota 144,20. Nella sua dichiarazione politica rilasciata dopo una riunione del consiglio di due giorni, la BOJ ha mantenuto una linea che indica la sua propensione per una politica monetaria lasca, nonostante le pressioni inflzionistiche. La BOJ “continuerà ad espandere la base monetaria fino a quando il tasso di aumento su base annua dell’indice dei prezzi al consumo osservato supererà il 2% e rimarrà stabile al di sopra dell’obiettivo”, si legge nella dichiarazione finale della riunione del suo Consiglio monetario.

Prima della riunione, gli analisti si attendevano che la BOJ avrebbe preparato i mercati per un cambiamento di politica nella prossima riunione prevista per il 22-23 gennaio, ma le dichiarazioni nella seguente conferenza stampa del governatore Kazuo Ueda non sembrano suggerire la possibilità di una mossa del genere. Ueda ha affermato che ci sono più segnali positivi sul fronte inflazionistico, indicando che i prezzi dei servizi stanno aumentando a un ritmo costante, mentre l’inflazione primaria sembra aver raggiunto il picco e rallenta l’inflazione alimentare.

“La maggior parte dei membri del consiglio di politica monetaria ritiene che sia necessario osservare la situazione ancora per un po’” ha spiegato. I tassi a breve termine saranno resterà negato, -0,1% come prima, mentre il rendimento dei titoli di stato giapponesi a 10 anni (JGB) sarà gestito con un limite superiore dell’1,0% come punto di riferimento, in linea con quanto deciso dalla BOJ a Ottobre. La politica, nota come controllo della curva dei rendimenti, è in vigore dal 2016.

La riunione è venuta dopo che la Federal Reserve Usa ha segnalato, pur mantenendo i tassi fermi, la fine della politica monetaria aggressiva, suggerendo che ci saranno tagli dei tassi nel 2024. La Banca centrale europea, dal canto suo, ha suggerito che seguirà una linea prudente. L’ampliamento del divario tra i tassi di interesse Usa e Giappone ha fatto scendere lo yen di quasi un quarto del suo valore rispetto al dollaro negli ultimi due anni, alimentando l’inflazione interna e creando problemi al consenso anche per il governo del primo ministro Fumio Kishida. Nell’ultimo mese, la pressione sulla BOJ si è leggermente allentata poiché lo yen è salito di quasi l’8% rispetto al dollaro in previsione di una riduzione del divario di interesse nel prossimo anno. Ma resta forte nella BoJ la spinta a proseguire nell’annosa lotta alla deflazione, che ha spinto l’istituto centrale nipponico ad adottare una linea ultra-espansiva onde collocare l’inflazione a un livello superiore al 2% in maniera costante.

Lufthansa, il Gruppo ordina 40 ulteriori Airbus A220

Lufthansa, il Gruppo ordina 40 ulteriori Airbus A220Roma, 19 dic. (askanews) – Il Supervisory Board del Gruppo Lufthansa ha deciso di effettuare un ordine fermo per 40 ulteriori A220-300 per la propria flotta a corto e medio raggio. L’A220 è in servizio presso il Gruppo dal 2016, quando SWISS ha messo in servizio il primo aeromobile. Con quest’ultimo ordine Lufthansa rafforza ulteriormente il rapporto di lunga data con Airbus. A partire dall’A300, negli anni ’70, il Gruppo Lufthansa ha operato tutti i componenti della famiglia di prodotti Airbus, dall’A220, alla Famiglia A320, all’A330/A340, all’A350 e all’A380. L’ultimo e modernissimo A220-300 è il fratello maggiore della fortunata Famiglia A220 e può trasportare da 120 a 150 passeggeri su voli fino a 3.400 miglia nautiche (6.300 km). L’aeromobile offre una riduzione del 25% dei consumi di carburante e delle emissioni di CO2 per poltrona rispetto alla generazione precedente. Dispone inoltre della cabina, delle poltrone e dei finestrini più ampi della propria categoria, garantendo livelli di comfort superiori. Come tutti gli aeromobili Airbus, l’A220 è già in grado di operare utilizzando fino al 50% di carburante per l’aviazione sostenibile (SAF). Entro il 2030 tutti gli aeromobili commerciali, militari e gli elicotteri di Airbus saranno in grado di operare con il 100% di SAF. A fine novembre Airbus aveva registrato 849 ordini da 31 clienti per l’A220; di questi 303 sono già stati consegnati. L’A220 è già in servizio con successo presso 18 compagnie aeree in tutto il mondo su oltre 1.350 rotte.