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Tag: Sanremo 2023

M.O., scattata la tregua a Gaza: cessate il fuoco di 4 giorni

M.O., scattata la tregua a Gaza: cessate il fuoco di 4 giorniMilano, 24 nov. (askanews) – Scattata questa mattina alle 7 locali, le 6 italiane, la tregua temporanea tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.

È previsto che il cessate il fuoco duri 4 giorni e il rilascio di 13 ostaggi israeliani detenuti da Hamas, rapiti il 7 ottobre in Israele dopo l’attacco di Hamas. Il rilascio, secondo quanto annunciato da Majed al Ansari, ministro degli Esteri del Qatar, che ha mediato la tregua, dovrebbe avvenire alle 16 di oggi, le 15 in Italia. Come parte del cessate il fuoco è previsto che siano rilasciati anche un certo numero di palestinesi detenuti in Israele.

Tre camion intanto con aiuti d’emergenza si trovano all’interno della Striscia di Gaza, riferisce Al Jazeera dal valico di frontiera di Rafah. Due dovrebbero contenere carburante, mentre una gas. Dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco di quattro giorni, oggi, si prevede che ogni giorno potranno entrare circa 200 camion con aiuti d’emergenza.

Nel frattempo il giornalista Ayman al-Jadi sui social ha condiviso filmati che mostrano le famiglie palestinesi che iniziano a tornare alle loro case nelle aree meridionali della Striscia di Gaza dopo l’inizio della tregua questa mattina. Le persone a Gaza stanno tornando alle loro case per vedere se è rimasto qualcosa, dopo gli attacci aerei.

Sardegna, da Giunta 8 milioni per sostenere settore macellazione

Sardegna, da Giunta 8 milioni per sostenere settore macellazioneRoma, 24 nov. (askanews) – 8 milioni di euro per sostenere il settore della macellazione, della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi. La Giunta Solinas, nell’ultima seduta ha deliberato, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, il via libera alla ripartizione dei contributi al costo salariale. “La Sardegna ha una vocazione agroalimentare, che vogliamo rilanciare. In analogia con altri interventi attuati in favore del tessuto produttivo regionale, come i bandi DSAL per la filiera turistica, vogliamo rilanciare altri comparti particolarmente colpiti dalla pandemia, sostenendo i costi salariali di settori economici identitari come la carne e l’ortofrutta, di grande rilievo per la nostra terra.” Così il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha commentato l’approvazione della delibera.

Per quanto concerne le modalità di attuazione, l’intervento prevede un aiuto ai costi salariali del personale mantenuto in servizio nell’anno 2023, fino al 60 per cento della retribuzione lorda annua di ciascun lavoratore per il quale l’impresa richiede l’aiuto, parametrato in base al numero degli addetti e degli effettivi dell’anno 2022, decurtato degli eventuali periodi di cassa integrazione goduto dal personale in forza all’impresa beneficiaria. “I contributi – spiega Lai – hanno l’obiettivo di garantire i livelli occupazionali, salvaguardare le competenze e le professionalità, aiutare le imprese a migliorare la competitività e la qualità dei loro prodotti nei mercati di riferimento”.

Più nello specifico, per le imprese del settore della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi, il contributo è concesso fino ad un massimo di 200.000,00 euro per ogni soggetto beneficiario, mentre per quelle operanti nella macellazione, l’aiuto è fino ad un massimo di Euro 25.000,00 euro. Tra i requisiti, si richiede alle imprese beneficiare della sovvenzione di risultare formalmente costituite almeno dal 1° gennaio 2017, la sede legale (e una sede operativa/unità locale) in Sardegna, l’iscrizione alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura; e di avere in servizio almeno un/una lavoratore/trice dipendente in una sede operativa in Sardegna.

Marche, Calderone visita stand Regione al Job-Orienta di Verona

Marche, Calderone visita stand Regione al Job-Orienta di VeronaRoma, 23 nov. (askanews) – “Una visita che valorizza le attività svolte dalle scuole marchigiane presenti”. È quanto afferma l’assessore all’Istruzione Chiara Biondi, commentando la visita del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone allo stand della Scuola delle Regioni, alla 32a edizione del salone dedicato all’orientamento, alla formazione e alle scuole di tutta Italia, in corso di svolgimento nella città scaligera. Le Marche sono presenti alla manifestazione con cinque istituti scolastici secondari di primo grado che hanno avviato progetti pilota per lo sviluppo del sistema formativo regionale, vincitori di uno specifico bando Por Fesr 2014-2020. “A Verona abbiamo proposto modelli di didattica innovativa, segnalati tra le best practice a cui fare riferimento”, riferisce l’assessore Biondi. Nell’ambito dello stand “Scuola delle Regioni”, le Marche sono presenti con un proprio spazio espositivo, curato dal settore Istruzione, innovazione, sociale e sport della Regione. Un spazio che ha ospitato diverse animazioni che hanno coinvolto anche 150 alunni di tutte le province marchigiane. Le cinque scuole vincitrici del bando e presenti a Verona sono La Don Giussani – Monticelli’ di Ascoli Piceno, la ‘Carlo Urbani’ di Jesi, l’Istituto Comprensivo ‘Falerone’ di Falerone (FM), l’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” di Macerata e il “Posatora Piano Archi” di Ancona.

Alluvione in Toscana, Giani: aspettiamo da Roma le risorse

Alluvione in Toscana, Giani: aspettiamo da Roma le risorseRoma, 23 nov. (askanews) – Cresce la necessità di avere risorse per i primi aiuti a famiglie ed imprese colpite dall’alluvione, ma per questo servono finanziamenti da parte del Governo che ancora non ci sono. “Roma non ci dimentichi. Dobbiamo fare presto e dare risposte ai cittadini” sottolinea il presidente della Toscana e commissario delegato per l’emergenza Eugenio Giani, durante un briefing veloce con i giornalisti nel mezzo della riunione nle tardo pomeriggio con il comitato di garanzia, organo con funzioni consultive, dove siedono le categorie economiche, i sindacati e l’associazionismo, “tutte insieme impegnate in queste ore – sottolinea Giani – nel fare pressing comune sul Governo e le istituzioni romane”. Riunioni, tra ufficio del commissario e gruppo di coordinamento tecnico, che si susseguono quotidianamente oramai.

Fino ad oggi dalla Protezione civile nazionale sono arrivati 5 milioni di euro. “Ma solo per gli interventi di somma urgenza già eseguite, dalla Regione e dai Comuni, siamo a 70-80 milioni di euro spesi, forse anche di più” spiega Giani. La Regione, con un emendamento alla variazione di bilancio per l’anno in corso presentato dallo stesso presidente, ne ha aggiunti altri venticinque. Altrettante sono le risorse di microcredito e garanzie sui prestiti offerte da Fidi Toscana e un fondo Bei. “La presidente del Consiglio Meloni – ricorda il presidente della Toscana – ha oggi detto che 1, 2 miliardi di euro di risorse del Pnrr potranno essere utilizzate da Emilia Romagna, Toscana e Marche per i danni da maltempo subiti negli ultimi mesi. Si tratta di una misura importante. Ma ci vorrà tempo, alcuni mesi, perché queste risorse siano davvero disponibili: va concordato con Bruxelles il cambio di destinazione. E la necessità, adesso, è quella invece di far presto per poter offrire i primi ristori di cinquemila euro alle famiglie e 20 mila euro alle imprese”. Di questo, ma anche della sospensione degli adempimenti fiscali e previdenziali per cui serve una legge, Gianio sta parlando con Roma. Sul sito della Regione, alla pagina dedicata all’alluvione, www.regione.toscana.it/-/emergenza-alluvione-2023, sono disponibili i moduli per la ricognizione dei danni, che già si possono inoltrare.

Il commissario ha tempo fino al 3 dicembre per comunicare al Governo l’entita. Il conto, secondo le stime aggiornate riferite da Giani, già sfiorerebbe i tre miliardi.

Abruzzo, Marsilio: progressi nel rilancio delle Aree interne

Abruzzo, Marsilio: progressi nel rilancio delle Aree interneRoma, 23 nov. (askanews) – “In un contesto di sfide significative e cambiamenti, la Giunta Regionale ha realizzato progressi notevoli nel potenziamento e nel rilancio delle aree interne. Abbiamo esteso la Strategia Nazionale per le Aree Interne da cinque a sette zone, incrementando i Comuni partecipanti. L’aumento delle risorse economiche assegnate, precedentemente assenti dal bilancio, sottolinea il nostro impegno verso il consolidamento di queste comunità”, ha dichiarato il presidente della Giunta Regionale Abruzzo, Marco Marsilio, in occasione dell’evento “Presente e futuro delle aree interne” tenutosi oggi a Teramo, al Teatro Comunale. L’evento è parte dell’iniziativa “5 anni di lavoro senza confini. Traguardi raggiunti e sfide future”.

All’evento hanno partecipato Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla Presidenza della Giunta Regionale, e Pietro Quaresimale, assessore al Lavoro. Nel suo discorso, Marsilio ha illustrato che “i programmi guidati dai Comuni, finanziati dai fondi europei FESR e FSE, sono attivi, destinando decine di milioni di euro ai Comuni montani. In aggiunta, è stata varata una legge contro lo spopolamento che incentiva chi si trasferisce e risiede nei piccoli centri montani, stimolando l’avvio di nuove attività”. Marsilio ha anche evidenziato l’impegno nella ricostruzione post-sisma, citando l’ultima sessione della cabina di coordinamento con il Commissario Castelli, in cui sono state ratificate nuove ordinanze per la ricostruzione e il rilancio socio-economico, supportate dal fondo complementare, con migliaia di cantieri attivi sia nel pubblico che nel privato.

Tra gli intervenuti vi erano Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la Ricostruzione Sisma 2016, Vincenzo Rivera, Direttore generale Ufficio speciale per la Ricostruzione Sisma 2016, Giacomo D’Ignazio, Presidente della Finanziaria Regionale Abruzzese (F.I.R.A.), e Stefano Cianciotta, Amministratore F.I.R.A. con delega all’Assistenza Tecnica, al Marketing territoriale e all’Alta Formazione.

Italiani nel mondo, Billi (Lega): a Bruxelles con i cuochi italiani

Italiani nel mondo, Billi (Lega): a Bruxelles con i cuochi italianiRoma, 23 nov. (askanews) – “Nell’ambito degli incontri che tengo in Europa, sono stato a Bruxelles, dove ho incontrato la comunità italiana e le istituzioni italiane in loco. Ho inoltre partecipato all’evento dell’Associazione Cuochi Italiani in Belgio (FIC), che si è svolto il 19 e 20 novembre col patrocinio dell’Ambasciata italiana e in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura, agenzia ITA, Camera di Commercio Belgo Italiana, ENIT, Comites, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, European Medical Association, Comitato Dante Alighieri di Bruxelles e Genk, International Taste Institute, Radiocom.TV, Radio HItalia”. Lo fa sapere Simone Billi, deputato eletto nella Circoscrizione Estero-Europa e Presidente del Comitato Italiani all’Estero della Camera.

“L’evento ha visti impegnati cuochi, pizzaioli, pasticceri e ristoratori per valorizzare la dieta mediterranea e la tutela del Made in Italy. Voglio complimentarmi con tutti gli organizzatori e i partecipanti, in particolare: il presidente dell’Associazione Cuochi Italiani in Belgio Pino Nacci; gli chef Giuditta Sireus, Annalisa Atzeni, Badore Ticca, Elisa Sabeddu, Marina Ravarotto, Rita Cardia, Gianfranco Avantaggiato, Elena Bonali, e i fratelli Chironna; il direttore della Camera di Commercio Belgo-Italiana Giorgio De Bin; il responsabile ENIT Bruxelles Alfonso Santagata; la presidente Comites Alessandra Buffa; la responsabile CNA Bruxelles Elisa Vitella; il direttore esecutivo di EPSI Alberto Bichi; il vice-presidente vicario di Ente Sportivo Italiano Europeo Giuseppe Palma; il presidente di EMA Vincenzo Costigliola; la titolare di Pasta Paradjse Elisa Sabeddu; lo chef patron del ristorante Shardana Salvatore Ticca; il coordinatore ACIB Ciro De Cicco; la presidente AIS in Belgio Alessia Bizzarri”, conclude Billi.

Dl migranti, la maggioranza fa quadrato (in chiave sicurezza). Lunedì il voto di fiducia

Dl migranti, la maggioranza fa quadrato (in chiave sicurezza). Lunedì il voto di fiduciaRoma, 23 nov. (askanews) – La maggioranza fa quadrato, ancora una volta, sul tema dei migranti in chiave sicurezza. La commissione Affari costituzionali della Camera ha dato oggi il via libera al decreto legge “in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del ministero dell’interno” che contiene, tra l’altro, le discusse norme sui minori non accompagnati.

L’ostruzionismo delle opposizioni è stato ‘superato’ dal contingentamento dei tempi e la commissione ha licenziato un testo, con poche modifiche significative, tutte targate centrodestra e nella direzione di una ulteriore stretta. Domani ci sarà la discussione generale e lunedì il voto di fiducia. Poi il decreto passerà a Palazzo Madama blindato, per essere convertito entro il 4 dicembre. Il semaforo verde è arrivato un paio di ore prima che la Premier Giorgia Meloni, in Senato, bollasse come “fake news” l’accusa di voler costruire, con i due centri in Albania, una “Guantanamo all’italiana” e respingesse la tesi delle opposizioni, contenuta in una lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana, dove si tornava a chiedere che il testo del Protocollo “fosse trasmesso alle Camere e trovasse spazio in una legge di ratifica, come prescritto dalla Costituzione”. “Noi – ha detto Meloni – sottoporremo in tempi rapidi alle Camere un ddl di ratifica che contenga anche tutte le norme, quelle di spesa e di attuazione del protocollo. Anche il Parlamento, quindi, verrà coinvolto”, ha assicurato Meloni, ribadendo quanto annunciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’intesa con l’Albania è stata bocciata dal Tavolo Asilo e Immigrazione per “il rischio di gravi violazioni dei diritti umani”.

Viaggia dunque in dirittura d’arrivo il terzo decreto del governo sui migranti (dopo la stretta sulle navi delle Ong e il cosiddetto ‘decreto Cutro’ seguito alla tragedia sulle coste calabresi oltre alle norme contenute nel dl Sud che hanno incrementato i tempi di permanenza nei Centri) con novità su minori stranieri non accompagnati, espulsioni, allontanamento ingiustificato e risorse alle forze dell’ordine per “fronteggiare l’eccezionale afflusso migratorio” ma anche (con un emendamento approvato in commissione) “la crescente necessità di presidiare obiettivi sensibili, tenuto conto altresì, della crisi mediorientale”. In particolare, sui minori stranieri viene confermata la possibilità, in situazioni di momentanea mancanza di strutture, che chi ha più di 16 anni possa essere inserito nei centri per adulti, in una sezione dedicata. Una proposta della Lega, che ha avuto semaforo verde, ha portato il tempo di permanenza nei centri per adulti da 3 mesi a 5 mesi. Confermata anche la possibilità per l’autorità di pubblica sicurezza di effettuare misurazioni antropometriche o altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, con l’obiettivo dichiarato di smascherare chi dovesse dichiarare il falso.

Per il Pd si tratta di misure “gravi e pericolose” in un provvedimento “inefficace e ingiusto”. E Alfonso Colucci, capogruppo M5S in commissione, commenta: “non è una norma, è un (altro) atto di inciviltà, un accanimento della Lega, complici le altre forze di maggioranza, contro i soggetti più vulnerabili”. Da Avs Filiberto Zaratti, attacca: “La destra ha votato un odioso provvedimento contro i migranti minorenni. Ragazzini che fuggono dalla fame e dalla guerra verranno sbattuti dentro i Cpr insieme agli adulti fini a 5 mesi. Quando alla capienza dei Centri si potrà derogare oltre la misura massima del 50%. Siamo ai Lager di Stato per minori”. “La maggioranza – sostiene relatore Francesco Michelotti (Fdi) – ha preso le sue decisioni e si assume anche l’onere e l’onore di portare avanti un decreto che noi riteniamo importante perché va a regolamentare tutta una serie di aspetti legati ai minori stranieri non accompagnati e alla filiera dell’accoglienza che conoscerà uno sviluppo importante nella gestione dell’immigrazione e soprattutto nel contrasto dell’immigrazione clandestina”.

In crescita i focolai di polmonite nei bamnini in Cina, l’Oms chiede i dati

In crescita i focolai di polmonite nei bamnini in Cina, l’Oms chiede i datiRoma, 23 nov. (askanews) – L’Oms ha presentato una richiesta ufficiale alla Cina per informazioni dettagliate sull’aumento delle malattie respiratorie segnalando focolai di polmonite nei bambini. Lo scorso 13 novembre, le autorità cinesi della Commissione sanitaria nazionale avevano segnalato un aumento dell’incidenza delle malattie respiratorie in Cina attribuendo il dato alla revoca delle restrizioni per il Covid-19 e alla circolazione di agenti patogeni noti come l’influenza, il micoplasma pneumoniae (un’infezione batterica comune che colpisce tipicamente i bambini più piccoli), il virus respiratorio sinciziale (RSV) e il SARS-CoV-2, che causa il Covid-19. Le autorità hanno sottolineato la necessità di una migliore sorveglianza delle malattie nelle strutture sanitarie e nelle comunità, nonché di rafforzare la capacità del sistema sanitario di gestire i pazienti. Per questo l’OMS ha richiesto ulteriori informazioni epidemiologiche e cliniche, nonché risultati di laboratorio da questi cluster segnalati tra i bambini, attraverso il meccanismo del Regolamento sanitario internazionale: “Abbiamo inoltre richiesto – sottolinea l’Oms – ulteriori informazioni sulle recenti tendenze nella circolazione di agenti patogeni noti tra cui influenza, SARS-CoV-2, RSV e mycoplasma pneumoniae, e sull’attuale onere sui sistemi sanitari. L’OMS è anche in contatto con medici e scienziati attraverso le nostre partnership e reti tecniche esistenti in Cina”. Dalla metà di ottobre, la Cina settentrionale ha segnalato un aumento di malattie simil-influenzali rispetto allo stesso periodo dei tre anni precedenti. La Cina dispone di sistemi per acquisire informazioni sulle tendenze dell’influenza, delle malattie simil-influenzali, dell’RSV e della SARS-CoV-2 e riferisce a piattaforme come il Global Influenza Surveillance and Response System.

 

Dl migranti, maggioranza fa quadrato. Lunedì voto fiducia

Dl migranti, maggioranza fa quadrato. Lunedì voto fiduciaRoma, 23 nov. (askanews) – La maggioranza fa quadrato, ancora una volta, sul tema dei migranti in chiave sicurezza. La commissione Affari costituzionali della Camera ha dato oggi il via libera al decreto legge “in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del ministero dell’interno” che contiene, tra l’altro, le discusse norme sui minori non accompagnati.

L’ostruzionismo delle opposizioni è stato ‘superato’ dal contingentamento dei tempi e la commissione ha licenziato un testo, con poche modifiche significative, tutte targate centrodestra e nella direzione di una ulteriore stretta. Domani ci sarà la discussione generale e lunedì il voto di fiducia. Poi il decreto passerà a Palazzo Madama blindato, per essere convertito entro il 4 dicembre. Il semaforo verde è arrivato un paio di ore prima che la Premier Giorgia Meloni, in Senato, bollasse come “fake news” l’accusa di voler costruire, con i due centri in Albania, una “Guantanamo all’italiana” e respingesse la tesi delle opposizioni, contenuta in una lettera inviata al presidente della Camera Lorenzo Fontana, dove si tornava a chiedere che il testo del Protocollo “fosse trasmesso alle Camere e trovasse spazio in una legge di ratifica, come prescritto dalla Costituzione”. “Noi – ha detto Meloni – sottoporremo in tempi rapidi alle Camere un ddl di ratifica che contenga anche tutte le norme, quelle di spesa e di attuazione del protocollo. Anche il Parlamento, quindi, verrà coinvolto”, ha assicurato Meloni, ribadendo quanto annunciato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’intesa con l’Albania è stata bocciata dal Tavolo Asilo e Immigrazione per “il rischio di gravi violazioni dei diritti umani”.

Viaggia dunque in dirittura d’arrivo il terzo decreto del governo sui migranti (dopo la stretta sulle navi delle Ong e il cosidetto ‘decreto Cutro’ seguito alla tragedia sulle coste calabresi oltre alle norme contenute nel dl Sud che hanno incrementato i tempi di permanenza nei Centri) con novità su minori stranieri non accompagnati, espulsioni, allontanamento ingiustificato e risorse alle forze dell’ordine per “fronteggiare l’eccezionale afflusso migratorio” ma anche (con un emendamento approvato in commissione) “la crescente necessità di presidiare obiettivi sensibili, tenuto conto alteresì, della crisi mediorientale”. In particolare, sui minori stranieri viene confermata la possibilità, in situazioni di momentanea mancanza di strutture, che chi ha più di 16 anni possa essere inserito nei centri per adulti, in una sezione dedicata. Una proposta della Lega, che ha avuto semaforo verde, ha portato il tempo di permanenza nei centri per adulti da 3 mesi a 5 mesi. Confermata anche la possibilità per l’autorità di pubblica sicurezza di effettuare misurazioni antropometriche o altri esami sanitari, inclusi quelli radiografici, con l’obiettivo dichiarato di smescherare chi dovesse dichiarare il falso.

Per il Pd si tratta di misure “gravi e pericolose” in un provvedimento “inefficace e ingiusto”. E Alfonso Colucci, capogruppo M5S in commissione, commenta: “non è una norma, è un (altro) atto di inciviltà, un accanimento della Lega, complici le altre forze di maggioranza, contro i soggetti più vulnerabili”. Da Avs Filiberto Zaratti, attacca: “la destra ha votato un odioso provvedimento contro i migranti minorenni. Ragazzini che fuggono dalla fame e dalla guerra verranno sbattuti dentro i Cpr insieme agli adulti fini a 5 mesi. Quando alla capienza dei Centri si potrà derogare oltre la misura massima del 50%. Siamo ai Lager di Stato per minori”. “La maggioranza – sostiene relatore Francesco Michelotti (Fdi) – ha preso le sue decisioni e si assume anche l’onere e l’onore di portare avanti un decreto che noi riteniamo importante perché va a regolamentare tutta una serie di aspetti legati ai minori stranieri non accompagnati e alla filiera dell’accoglienza che conoscerà uno sviluppo importante nella gestione dell’immigrazione e soprattutto nel contrasto dell’immigrazione clandestina”.

Thales, avvio delle attività del modulo Multi-Purpose Habitat

Thales, avvio delle attività del modulo Multi-Purpose HabitatRoma, 23 nov. (askanews) – Thales Alenia Space Italia ha recentemente siglato con l’Agenzia Spaziale Italiana un importante contratto per l’avvio delle attività su un modulo abitativo destinato alla superficie lunare, denominato Multi-Purpose Habitat (MPH), il primo avamposto abitativo permanente sul nostro satellite a complemento del fondamentale ruolo nella progettazione, nello sviluppo e nella costruzione dei moduli (HALO, I-HAB ed ESPRIT) per l’avamposto orbitante cislunare Gateway . “MPH segnerà un traguardo storico come il primo modulo abitativo italiano a operare sulla superficie lunare. Questo è motivo di orgoglio per la nostra azienda, abituata ad affrontare e superare sfide di questo tipo con le capacità tecniche e organizzative che ci contraddistinguono” ha commentato Franco Fenoglio, a capo dei programmi di esplorazione planetaria umana e robotica in Thales Alenia Space. La conferma della centralità di MPH è arrivata a metà ottobre 2023 con il superamento della “Element Initiation Review” della NASA, che ha permesso di apprezzare le funzionalità offerte dal modulo italiano MPH come fondamentali nell’ambito dell’architettura di superficie lunare del programma Artemis. La visione di Artemis di garantire una presenza umana sostenibile sulla Luna, preparatoria anche alle future missioni per Marte, passa pertanto dalla sede di Torino della Thales Alenia Space che, grazie all’Agenzia Spaziale Italiana, si conferma azienda di riferimento a livello mondiale per la progettazione, costruzione e operazione, grazie anche alla società ALTEC, di moduli abitativi per l’esplorazione umana dello spazio. La prossima sfida per l’industria nei confronti dell’Agenzia Spaziale Italiana e della NASA, sarà il superamento della Mission Concept Review (MCR), prevista nel primo trimestre del 2024 e obiettivo fondamentale per autorizzare il proseguo del progetto nelle successive fasi di progetto e di sviluppo delle tecnologie critiche. Infatti, le soluzioni per garantire la vita, seppur per un periodo di breve/media durata in un ambiente inospitale come la Luna, richiedono tecnologie all’avanguardia (basti pensare al problema della protezione dalla regolite e alla necessità di sopravvivenza alla fredda notte lunare). In questa prima fase, Thales Alenia Space dovrà costituire il consorzio industriale composto da grandi piccole e medie imprese della filiera nazionale per l’avvio della fase implementativa. Sarà fondamentale, attraverso le attività di progettazione del modulo, e la futura messa a fattor comune delle capacità tecnologiche e produttive del ‘sistema Italia’, poter garantire la fornitura di un modulo abitativo multi-funzionale sicuro e confortevole per gli astronauti e che sia in grado di dialogare con gli altri sistemi ed elementi costitutivi dell’architettura Artemis. Con l’obiettivo di perseguire la ‘vision’ di Thales Alenia Space Italia, realizzata attraverso il team di programma MPH, un mix di competenze senior, di dinamicità ed entusiasmo di nuovi talenti: “guidare lo sviluppo scientifico e tecnologico nel costruire il primo avamposto umano italiano sulla superficie lunare per potenziare e supportare l’esplorazione umana spaziale sulla Luna e oltre”.