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Tag: Sanremo 2023

Meloni: patto Italia-Germania ottima notizia per Ue

Meloni: patto Italia-Germania ottima notizia per UeBerlino, 22 nov. (askanews) – “Con il vertice di oggi la nostra cooperazione fa un importante salto in avanti. Italia e Germania tornano a incontrarsi in questo formato dopo 7 anni e questo segna un cambio di passo in relazioni già eccellenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa a Berlino dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Scholz.

“Abbiamo firmato – ha aggiunto – un piano di azione che innalza la nostra cooperazione a un nuovo livello, esplorando anche nuovi ambiti di dialogo. E’ buona notizia per i nostri popoli e un’ottima notizia per l’Europa” perchè Italia e Germania “riaffermano la volontà di rafforzare il partenariato e di dialogare in un momento cruciale per il nostro continente” che richiede di “prendere decisioni e assumersi responsabilità”.

Uila-Uil: voto Pe su imballaggi salva migliaia posti di lavoro

Uila-Uil: voto Pe su imballaggi salva migliaia posti di lavoroRoma, 22 nov. (askanews) – “Con queste modifiche possiamo dire di essere sulla buona strada per salvare decine di migliaia di posti di lavoro, messi a rischio dalla iniziale proposta di Regolamento avanzata dalla Commissione europea. Ora su questa proposta inizierà il cosiddetto trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio europei”. Lo scrive in una nota il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza rispetto all’esito del voto avvenuto oggi a Strasburgo.

“Esprimiamo soddisfazione per le modifiche approvate alla proposta di Regolamento sugli imballaggi e ringraziamo i parlamentari europei di tutti gli schieramenti che le hanno votate – dice Mantegazza – riconoscendo così le ragioni espresse, insieme a Fai-Flai-Uila e al sindacato europeo Effat, da molte associazioni del mondo agroalimentare italiano e dalle filiere legate al riciclaggio dei rifiuti”.

Federalimentare: voto in Ue su imballaggi vittoria per l’Italia

Federalimentare: voto in Ue su imballaggi vittoria per l’ItaliaRoma, 22 nov. (askanews) – “Con il voto dell’Europarlamento sul Regolamento imballaggi Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR) che esenta al riuso degli imballaggi gli Stati membri che abbiano raggiunto una percentuale di riciclo pari all’85%, passa la linea della ragionevolezza, del buon senso e delle evidenze scientifiche dell’Italia che ha opposto alla visione ideologica emersa in Commissione Ambiente, dati, numeri e analisi a sostegno delle sue tesi scongiurando così al nostro Paese danni incalcolabili che si sarebbero abbattuti sul sistema produttivo”. Lo dichiara in una nota il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.

“Aver trovato un punto di caduta equilibrato che non penalizzasse la nostra industria della raccolta in favore del riuso – prosegue – è certamente una vittoria per l’Italia e per tutto il settore che ha potuto contare su un ottimo lavoro di squadra che ha visto coese istituzioni, imprese, sistema industriale e sociale verso un obiettivo comune. Un ringraziamento – aggiunge Mascarino – va al Governo e ai ministri Adolfo Urso, Francesco Lollobrigida e Antonio Tajani che hanno evitato che il sistema produttivo nazionale fosse pesantemente compromesso sia sul piano occupazionale che economico e che avrebbe annullato un percorso virtuoso di oltre vent’anni, nei quali l’Italia è diventata leader sul tema del riciclo contribuendo alla crescita della filiera agroalimentare che, ricordiamo, vale oltre il 30% del PIL italiano. Con il voto odierno – conclude Mascarino – vince l’ambiente, vince il modello virtuoso del riciclo italiano e vince sicuramente l’Italia”.

Il caso dello stop del Frecciarossa, Lollobrigida: la fermata del treno era fruibile per tutti i passeggeri

Il caso dello stop del Frecciarossa, Lollobrigida: la fermata del treno era fruibile per tutti i passeggeriRoma, 22 nov. (askanews) – “Il treno che ho preso per arrivare (a Caivano, ndr), ho potuto scoprire solo dopo la partenza, aveva 100 minuti di ritardo e in pochi km ha effettuato diverse lunghe soste. Ho chiesto se fosse possibile scendere in una di queste, come anche altri passeggeri, ma le porte in assenza di passaggi per attraversare i binari non possono essere aperte. Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”, lo precisa in una nota il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, spiegando che questo tipo di fermata straordinaria “è avvenuta per diverse ragioni in moltissime altre occasioni per motivi che Trenitalia ha già spiegato”. “Ho continuato con l’auto di servizio – ha quindi aggiunto – assegnatami per legge e alla quale, a inizio mandato mi hanno spiegato, non potevo rinunciare se non creando problemi di sicurezza pubblica”.

Anche in base alle dichiarazioni formali fatte in una nota da Trenitalia, la fermata di Ciampino “non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno. Si è trattata di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e resa fruibile per tutti i passeggeri”, ha quindi specificato il ministro Lollobrigida. “Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione – ha quindi ricordato – Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto. L’unico privilegio che ho ricevuto – ha quindi spiegato è poter essere con loro, incontrare le persone che mi aspettavano, ringraziare i nostri uomini e donne in divisa e gli studenti. Piantare con loro l’albero della legalità dedicato al giudice Falcone al centro del Parco dimostrando che lo Stato c’è e non dà buche”.

“Anche oggi – ha poi sottolineato il ministro – ho passato la giornata con studenti degli agrari a parlare del loro futuro, con i loro docenti capaci di trasmettere passione e amore per il territorio. Ieri a Caivano nell’istituto Morani ho incontrato molti di loro, che grazie alla scuola riscattano un territorio divenuto famoso per l’assenza dello Stato e il proliferare di episodi criminali”. “Grazie allo Stato, tornato a Caivano con le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e tanti cittadini onesti ieri è stato restituito alla città un Parco Pubblico sottratto al degrado – ha concluso il ministro Lollobrigida – Ero stato invitato ad inaugurarlo alla presenza di centinaia di uomini e donne in divisa, studenti delle scuole elementari fino alle superiori, associazioni e cittadini”.

Coldiretti: imballaggi, oggi Pe tutela settore agroalimentare

Coldiretti: imballaggi, oggi Pe tutela settore agroalimentareRoma, 22 nov. (askanews) – Con lo stop alle restrizioni sulla normativa sugli imballaggi oggi il Parlamento Europeo ha tutelato “il settore agroalimentare e asset strategici per il Paese”. Così in una nota Coldiretti ricorda che il voto del Pe è andato nella direzione auspicata dalla stessa associazione degli agricoltori oltre che da Filiera Italia, Cia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Ui.

Il voto odierno, spiega Coldiretti, prevede l’esenzione dagli obblighi previsti dal regolamento per i prodotti soggetti ad un alto tasso riciclo, valorizzando così le alte performance italiane. Ottenuta, inoltre, la tutela delle bioplastiche totalmente compostabili e biodegradabili. Un risultato che valorizza il primato dell’Italia in tale settore e conferma come tali materiali possano costituire un elemento di forza anche con Paesi schierati su posizioni diverse rappresentando soluzioni incontestabilmente sostenibili. L’Italia, infatti, è diventata negli ultimi anni punto di riferimento globale nel materiale innovativo riciclabile ed ha già raggiunto in termini di riciclo obiettivi superiori alla stragrande maggioranza degli altri Paesi: il tasso di riciclo complessivo degli imballaggi in Italia ha raggiunto quota 73,3% nel 2021, superando l’obiettivo del 70% fissato per il 2030, collocando il nostro Paese al secondo posto in Europa per riciclo degli imballaggi pro-capite.

Le modifiche alla norma consentiranno, inoltre, la prosecuzione di ingenti investimenti fatti in innovazione e in bioraffinerie prime al mondo oggi in funzione, di cui l’Italia è leader attraverso società quali Eni Versalis – Novamont che, insieme ad altre partecipate pubbliche e campioni nazionali, aderiscono a Filiera Italia. Per l’agroalimentare in particolare, la nuova proposta salva il settore vitivinicolo dall’obbligo del riuso delle bottiglie, a tutela del consumatore garantendo il mantenimento degli alti standard sanitari e di qualità delle produzioni made in Italy.

Inoltre, salvo anche il settore dell’ortofrutta e, in particolare la IV gamma, dal divieto di confezionamento sotto a 1,5 kg: un risultato che tutela la qualità e la shelf life delle produzioni e, indirettamente, riduce lo spreco alimentare che altrimenti sarebbe aumentato vertiginosamente in pieno contrasto con gli attuali obiettivi europei. Altro risultato positivo riguarda il settore del florovivaismo dove finalmente i vasi da fiori e da piante sono inquadrati come fattore della produzione. Queste modifiche, conclude Coldiretti, rappresentano “un importante risultato soprattutto a tutela della competitività delle imprese dell’agroalimentare italiano e del potere di acquisto dei consumatori in un momento di grande difficoltà economica”.

Europarlamento approva accordo di libero scambio Ue-Nuova Zelanda

Europarlamento approva accordo di libero scambio Ue-Nuova ZelandaMilano, 22 nov. (askanews) – L’Europarlamento ha approvato l’accordo di libero scambio Ue-Nuova Zelanda. Dopo sette anni verranno eliminati il 100% dei dazi neozelandesi sulle esportazioni europee e il 98,5% dei dazi dell’Ue sulle importazioni. L’intesa commerciale, passata con 524 voti favorevoli, 85 contrari e 21 astensioni, salvaguarda tutte le indicazioni geografiche (Ig) dell’UE per i vini e le bevande spiritose insieme a un elenco di 163 rinomate IG dell’Ue.

Il Parlamento europeo ha spiegato che i contingenti tariffari previsti dall’accordo, ad esempio sulla carne bovina e su diversi prodotti lattiero-caseari, proteggeranno i prodotti agricoli sensibili dell’Ue. Descritto dai deputati come un “gold standard”, questo accordo di libero scambio è il primo dell’Ue a includere impegni esecutivi che rispettano quanto stabilito dall’accordo di Parigi e delle norme fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil). La relazione di accompagnamento, che illustra la posizione del Parlamento, è stata approvata con 457 voti favorevoli, 104 contrari e 74 astensioni. Gli scambi bilaterali di merci tra l’UE e la Nuova Zelanda hanno raggiunto i 9,1 miliardi di euro nel 2022, e l’Ue risulta essere il terzo partner commerciale della Nuova Zelanda. Gli scambi commerciali tra la Nuova Zelanda e l’Ue dovrebbero aumentare del 30%, secondo i dati forniti dalla Commissione europea. Secondo le stesse proiezioni, i flussi di investimenti dell’UE in Nuova Zelanda potrebbero aumentare di oltre l’80%.

“Oggi è un buon giorno per l’UE e per il commercio mondiale, basato su regole precise” ha commentato il relatore Daniel Caspary (PPE), aggiungendo che “il nostro voto è un segnale molto chiaro del nostro impegno a negoziare nuovi accordi di libero scambio dell’Ue”. “In qualità di presidente della Commissione per il Commercio internazionale sono orgoglioso perché in questo mondo globale in via di frammentazione, siamo riusciti a concordare l’accordo commerciale più avanzato e sostenibile mai concluso dall’Unione europea” ha dichiarato Bernd Lange, sottolineando che questa intesa “è un grande successo”. Il 27 novembre gli Stati membri dovrebbero dare la loro approvazione formale. Una volta ratificato dalla Nuova Zelanda, l’accordo entrerà in vigore, probabilmente entro la metà del 2024. I negoziati erano stati avviati in Nuova Zelanda nel 2018 e, dopo 12 cicli negoziali, era stato raggiunto un accordo politico il 30 giugno 2022.

Guerra in Medio Oriente, il retroscena: dietro il rilascio degli ostaggi forti pressioni di Biden su Israele

Guerra in Medio Oriente, il retroscena: dietro il rilascio degli ostaggi forti pressioni di Biden su IsraeleNew York, 22 nov. (askanews) – L’approvazione di Israele dell’accordo sul rilascio degli ostaggi riflette l’intensa pressione esercitata dall’amministrazione del presidente americano Joe Biden sul primo ministro israeliano Netanyahu al fine di allentare l’escalation nella regione. Lo sostiene il New York Times in una dettagliata analisi, che si è avvalsa di fonti informate della strategia statunitense.

Secondo il quotidiano da cinque settimane una “cellula segreta”, formata dai massimi assistenti del presidente americano ha lavorato ai negoziati coinvolgendo Qatar, Egitto e Israele, mentre le interruzioni delle comunicazioni a Gaza e una serie di controversie dell’ultimo minuto hanno rischiato di far deragliare i colloqui. I funzionari sentiti dal Times hanno dichiarato che dopo questo primo accordo si continuerà a negoziare per spingere al rilascio di tutti gli ostaggi statunitensi. L’accordo è considerato dal New York Times anche come ultimo, lampante esempio della crescente frattura tra la Casa Bianca e il primo ministro Benjamin Netanyahu a causa delle modalità della risposta di Israele agli attacchi di Hamas, che hanno portato alla morte di circa 12.000 persone a Gaza.

Biden ha chiamato “Bibi” 13 volte dall’inizio della crisi e ha cercato pubblicamente e privatamente di convincerlo a sospendere il bombardamento per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari e ridurre le vittime civili, ma alla fine si è convinto che serviva legare la pausa umanitaria ad un accordo per liberare gli ostaggi. Il primo segnale di un progresso è arrivato alla fine di ottobre, quando i funzionari Usa hanno ricevuto notizia, tramite intermediari in Qatar ed Egitto, che Hamas avrebbe potuto accettare un accordo per il rilascio di donne e bambini. In cambio, voleva che Israele liberasse i prigionieri palestinesi, sospendesse i combattimenti e ritardasse un’invasione di terra, senza produrre prove che gli ostaggi fossero ancora vivi.

Alla Casa Bianca, Biden e il suo team di politica estera hanno continuato a premere. Il 14 novembre, la speranza è tornata a crescere dopo che Netanyahu ha chiamato il presidente per dirgli che poteva accettare l’ultima offerta di Hamas, ma dopo poche ore le forze militari israeliane hanno preso d’assalto l’ospedale Al-Shifa a Gaza, ritenuto dal governo israeliano un centro di comando di Hamas. Dopo quell’assalto le comunicazioni tra Hamas e i funzionari in Qatar ed Egitto si sono interrotte e l’accordo è saltato. I colloqui sono ripresi dopo una chiamata di Biden all’emiro del Qatar che ha incontrato i funzionari americani e il direttore della Cia per definire il testo di 6 pagine che ha portato all’accordo di queste ore.

Cia: per sostenere florovivaismo subito legge nazionale

Cia: per sostenere florovivaismo subito legge nazionaleRoma, 22 nov. (askanews) – Informare e formare i giovani sui numeri e sulle potenzialità del florovivaismo, un settore strategico dell’agricoltura Made in Italy non solo dal punto di vista economico, ma anche della sostenibilità. Ma per affrontare questa sfida, bisogna prima risolvere le criticità del settore, legate “ai ritardi sul via libera alla legge nazionale in materia e all’impiego di substrati idonei per la coltivazione, su cui la ricerca non avanza e senza i quali il rischio che moltissime specie non possano più essere riprodotte è reale”. Questi i punti chiave al centro del convegno organizzato a Roma, all’Auditorium Giuseppe Avolio, dall’associazione Florovivaisti Italiani di Cia.

Proprio sulla legge per il florovivaismo, è intervenuto anche il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “al florovivaismo italiano occorre una legge che qualifiche il ruolo, caratterizzi i diversi attori della filiera, garantisca certezza di norme e risorse adeguate per rinnovare le aziende e renderle pienamente sostenibili sia economicamente che ambientalmente e consentirgli di svolgere il ruolo sociale necessario”. Il comparto, nonostante le difficoltà per il rincaro dei costi di energia e materie prime, i danni causati dagli eventi estremi, le emergenze fitosanitarie, continua a crescere. Oggi vale 3,1 miliardi di euro, il 15% dell’intera produzione europea, e conta 200 mila addetti, 24 mila imprese e 30 mila ettari di terreno coltivati a piante e fiori.

“L’auspicio – spiega Cia – quindi, è che, dopo molte buone intenzioni e buoni propositi, si assisterà a un aumento sempre più alto di piante per la mitigazione climatica e diventeranno fondamentali la forestazione urbana e il rinverdimento pubblico e privato”. “È chiaro, quindi, che occorre intercettare i nuovi bisogni e le attività in espansione – ha detto il presidente nazionale dei Florovivaisti Italiani, Aldo Alberto – supportando gli agricoltori nei nuovi percorsi di sviluppo, a partire dalle nuove generazioni, che sono il futuro del settore ma oggi rappresentano appena il 10% delle imprese agricole totali”. A un comparto che si candida, però, a produrre non solo le materie prime per l’agroalimentare italiano, ma anche a proteggere l’ambiente, limitare gli effetti del clima e fare presidio sociale ad esempio con i Giardini terapeutici, “serve un appoggio chiaro dalle istituzioni, a casa e in Europa – ha continuato Alberto – In un momento chiave come questo, insomma, è necessario, da un lato, che la Ue accolga le richieste agricole di promuovere una politica più graduale, realista e gestibile sulla riduzione dei fitofarmaci al 2030, anche per permettere il contrasto immediato delle nuove avversità; dall’altro, è fondamentale non demonizzare fattori di produzione imprescindibili per l’ortofloricoltura, come la torba, così come riuscire finalmente ad avere, dopo tanti tentennamenti, una legge quadro nazionale di riferimento che valorizzi il settore”, soprattutto adesso che il Cdm ha approvato, in esame definitivo, il ddl di delega al Governo in materia.

Giansanti: oggi in Europa giornata positiva per l’agricoltura

Giansanti: oggi in Europa giornata positiva per l’agricolturaRoma, 22 nov. (askanews) – “Una giornata decisamente positiva per le imprese agricole italiane. Ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura”. E’ la dichiarazione rilasciata dal presidente dell’organizzazione, Massimiliano Giansanti, dopo il voto dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo che ha respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50% dell’utilizzo di fitofarmaci.

“E’ possibile ora aprire una pagina nuova – dice Giansanti – per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore. Facciamo affidamento sull’azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio”. “Non è in discussione – conclude Giansanti – l’obiettivo di tagliare il ricorso alla chimica nei processi produttivi, a vantaggio delle risorse naturali e della biodiversità. Ma vanno messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti”.

Copa Cogeca: voto Pe su pesticidi ferma approccio ideologico

Copa Cogeca: voto Pe su pesticidi ferma approccio ideologicoRoma, 22 nov. (askanews) – La bocciatura in plenaria da parte del Parlamento Europeo della proposta della Commissione europea sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) “invalida l’approccio ideologico della Commissione sui prodotti fitosanitari”. Così in una nota il Copa Cogeca secondo cui con il voto odierno gli eurodeputati “hanno inviato un messaggio decisivo: la mancanza di dialogo, l’imposizione di obiettivi dall’alto, il rifiuto di valutare l’impatto e la mancanza di i finanziamenti per le proposte agricole devono finire adesso”.

“Gli agricoltori e le cooperative agricole dell’UE – sostiene il sindacato cooperativo europeao – continueranno a migliorare la propria sostenibilità ambientale, ma hanno bisogno di obiettivi realistici e del sostegno necessario, due elementi che mancano completamente nel testo della Commissione”. “Fino all’ultimo i deputati hanno cercato di migliorare la proposta con liste elettorali pletoriche, ma i deputati hanno giustamente capito che ciò non sarebbe bastato – spiega il Copa Cogeca – Hanno quindi deciso di non rinviarlo alla commissione competente, ma alla stessa Commissione. Tutta questa polarizzazione avrebbe potuto essere evitata e si sarebbero potute trovare soluzioni senza l’ostinazione ideologica di alcuni decisori durante l’intero processo”.