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Tag: Sanremo 2023

Coldiretti denuncia Lactalis per pratiche sleali sul prezzo del latte

Coldiretti denuncia Lactalis per pratiche sleali sul prezzo del latteMilano, 8 set. (askanews) – “Abbiamo denunciato il gruppo Lactalis per pratiche sleali all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del ministero dell’Agricoltura per la violazione del contratto sul prezzo del latte”. Lo ha annunciato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione dell’evento “Maccarese un allevamento sostenibile”. La multinazionale francese Lactalis ha acquisito i marchi nazionali Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani, Cadermartori e Nuova Castelli.

Coldiretti sostiene che Lactalis abbia modificato unilateralmente il contratto con gli allevatori fornitori di latte diminuendo i prezzi riconosciuti e introducendo anche un nuovo indice collegato tra l’altro alle quotazioni del latte europeo non concordato e fortemente penalizzante per i produttori italiani che devono affrontare un insostenibile aumento dei costi. Il decreto legislativo in attuazione della direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali prevede tra l’altro la fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti, ma anche che i prezzi riconosciuti agli agricoltori ed agli allevatori non siano inferiori ai costi di produzione. Un’esigenza per salvare gli allevamenti italiani e il loro impegno per la sostenibilità e la qualità della produzione nazionale che è pari a 125 milioni di quintali all’anno, circa l’80% del fabbisogno secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale emerge anche la presenza in Italia di 25mila stalle da latte in calo del 20% negli ultimi 10 anni.

Francesca Michielin cancella il tour per problemi di salute

Francesca Michielin cancella il tour per problemi di saluteMilano, 8 set. (askanews) – Francesca Michielin suo malgrado è stata costretta a cancellare il suo tour, a causa dei problemi di salute che l’hanno colpita qualche settimana fa. E’ la stessa cantante con un lungo post sui social a dare la notizia e a spiegare quanto questa cosa la addolori.

Nell’ultimo anno ho capito che non sempre possiamo avere il controllo su tutto, anzi: ho capito, o meglio, ho accettato che spesso la vita ci chiede di lasciare andare, anche quando le domande sono più delle risposte, ma ancora di più, ho compreso che dobbiamo dare dignità e abbracciare i nostri corpi anche e soprattutto nei momenti di “imperfezione”, di profonda insicurezza e vulnerabilità, anche e soprattutto quando non ci possono sostenere come vorremmo. Vi scrivo questo perché proprio un anno fa ho scoperto di avere un problema fisico. Ho cercato di conviverci, continuando a fare la mia vita, nonostante la presenza costante del dolore, ma l’ho fatto perché amo il mio lavoro e amo condividerlo con voi, e mi sono così scoperta molto più forte di quanto pensassi, proprio nel coabitare con la mia fragilità. Sia chiaro: ci sono problemi ben più gravi del mio, ero e sono una persona molto fortunata e ho affrontato questo disagio con lo spirito più propositivo possibile, e il tour, in modo particolare, con la vostra presenza, mi ha dato un’energia incredibile”. La cantautrice a cuore aperto si rivolge ai suoi fan e racconta un vissuto doloroso. “Purtroppo in questi dodici mesi, nonostante diversi tentativi, il problema non è rientrato, anzi: ho dovuto fare un intervento abbastanza invasivo – un mese fa – perché non avevo alternative. Ma, anche se a malincuore, l’ho accettato, proprio perché a quanto pare era questo l’unico percorso percorribile per tornare a stare meglio. Come vi avevo scritto ho dovuto interrompere il tour per un mese in modo da tornare in forma. L’intervento è fortunatamente riuscito benissimo grazie a un personale medico eccellente a cui non smetterò mai di essere grata e, anche se diverso dal solito, è stato un agosto ricco di affetto, creatività, lentezza, natura, e le vostre good vibes che sono arrivate tutte con la vostra costante premura e attenzione. Negli ultimi dieci giorni, come da “protocollo”, sono tornata, lentamente, a fare musica. Provando a fare il consueto training vocale, ho avvertito dei dolori addominali sempre più importanti, che si sono intensificati e sono diventati insostenibili. Pensavo sarebbero rientrati, che era tutto normale, ma ogni giorno stavo sempre peggio. Veniamo a oggi, venerdì: i medici, dopo diverse visite, mi hanno detto che mi devo fermare più del tempo inizialmente suggerito. E non immaginate la tristezza e la frustrazione che mi ha provocato questa notizia. Non è secondo loro il momento opportuno di tornare sul palco e ho bisogno di prendermi ancora qualche settimana per tornare a fare il mio lavoro, che mi permette di connettermi con voi e di stare (davvero) bene. Quindi sono qui per scusarmi con voi, con tutta me stessa, perché mi trovo costretta ad annullare anche le ultime date del tour estivo e i prossimi impegni. Volevo raccontarvi con grande trasparenza quello che mi è successo, e spero possiate comprendere quanto sia affranta nel non poter tornare sul palco. E spero, soprattutto, che rimarrete al mio fianco, perché forse, oggi, ne ho bisogno più che mai. Vi prometto che presto torneremo a cantare e a vivere “senza gradi di separazione.” Come sempre, negli ultimi dieci anni. Vi voglio bene”. Per informazioni e rimborsi dei biglietti già acquistati bisogna rivolgersi a Vivo Concerti.

Elon Musk disattivò la rete Starlink per fermare i droni ucraini in Crimea ed evitare una “mini Pearl Harbor”

Elon Musk disattivò la rete Starlink per fermare i droni ucraini in Crimea ed evitare una “mini Pearl Harbor”Roma, 8 set. (askanews) – Elon Musk ha ordinato lo scorso anno di disattivare la sua rete di comunicazioni satellitari Starlink vicino alla costa della Crimea per ostacolare un attacco di droni ucraini contro navi da guerra russe, secondo una nuova biografia.

La CNN ha citato un estratto dalla biografia di Elon Musk di Walter Isaacson, che descrive come i droni sottomarini armati si stessero avvicinando ai loro obiettivi quando “hanno perso la connettività e si sono arenati in maniera innocua”. La biografia, che uscirà martedì, sostiene che Musk abbia ordinato agli ingegneri di Starlink di interrompere il servizio nell’area dell’attacco a causa della sua preoccupazione che Vladimir Putin avrebbe risposto con armi nucleari a un attacco ucraino alla Crimea occupata dai russi. Secondo quanto riportato dal Guardian, Musk avrebbe ritenuto che l’Ucraina “stava andando troppo oltre” minacciando di infliggere una “sconfitta strategica” al Cremlino.

Le minacce di Musk di ritirare le comunicazioni Starlink in varie fasi del conflitto sono già state segnalate in passato, ma questa è la prima volta che si sostiene che abbia tagliato davvero le comunicazioni alle forze ucraine nel mezzo di un’operazione specifica. La data del presunto attacco non è stata specificata. Secondo quanto riferito, Musk l’ha definita una “mini Pearl Harbor”, sebbene le forze ucraine operassero nelle loro acque territoriali riconosciute a livello internazionale.

Spazio, dall’Ue 166 mln per sostenere 54 progetti di ricerca

Spazio, dall’Ue 166 mln per sostenere 54 progetti di ricercaRoma, 8 set. (askanews) – La Commissione ha annunciato i risultati degli inviti a presentare proposte 2022-2023 per progetti di ricerca legati allo spazio nell’ambito del programma Horizon Europe. Un totale di 166 milioni di euro sosterranno 54 progetti di ricerca spaziale, attuati dall’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale (HaDEA) e dall’Agenzia per il programma spaziale dell’Ue (Euspa), con l’obiettivo di apportare innovazioni nel settore. Start up e Pmi rappresentano circa il 25% dei partecipanti selezionati, ricevendo quasi il 30% dei finanziamenti stanziati.

I progetti selezionati – informa la Commissione – contribuiranno a rafforzare sia il programma spaziale dell’Unione europea che altre priorità di ricerca spaziale in vari settori, dall’osservazione della Terra al sistema europeo globale di navigazione satellitare (Egnos), alle telecomunicazioni sicure e all’accesso autonomo allo spazio. I progetti coprono un’ampia gamma di applicazioni, dal monitoraggio dei gas serra e degli aerosol all’osservazione delle coste e delle colture, e affrontano anche le esigenze in orbita e la scienza. La selezione rafforzerà la competitività e l’autonomia tecnologica dell’Unione e porterà allo sviluppo di nuovi servizi e applicazioni a valle per Copernicus, Galileo, il servizio europeo di copertura per la navigazione geostazionaria (Egnos) e il programma di comunicazioni satellitari governative dell’Unione europea (GovSatCom).

Si prevede che i progetti legati allo spazio riceveranno quasi 1,6 miliardi di euro in totale durante i sette anni di attuazione di Orizzonte Europa, corrispondenti a una media di 225 milioni di euro all’anno, comprese le attività delegate all’Agenzia spaziale europea (Esa).

Vino, Pinot Grigio Venezie: giacenze -15%, imbottigliamenti +10%

Vino, Pinot Grigio Venezie: giacenze -15%, imbottigliamenti +10%Milano, 8 set. (askanews) – Continua il trend positivo per il Pinot Grigio delle Venezie, che inizia il mese settembre con un +10% di prodotto messo in bottiglia, pari a +106.268 hl, per un totale di 1.174.900 hl da inizio anno. Seppur gli attuali volumi di imbottigliato siano in linea con la media degli ultimi cinque anni (ovvero dalla prima vendemmia della Doc andata in archivio nel 2018), nel 2023 si osserva un trend costantemente positivo rispetto al periodo gennaio-agosto dello scorso anno, con un giugno super performante che ha toccato il +38%. Bene anche le certificazioni di agosto, con un +14% sullo stesso mese del 2022 a presagire continuità degli imbottigliamenti.

Lo ha reso noto il Consorzio vini Doc delle Venezie, sottolineando che “che a fine stagione produttiva si registrano nelle Cantine circa 80 mila hl in meno di giacenze rispetto a dodici mesi fa, utili a mettere Pinot grigio delle Venezie in bottiglia fino all’autunno”. In un momento difficile, dunque, per il comparto italiano (ma non solo), che secondo i dati elaborati da Cantina Italia non ha mai visto negli ultimi anni tanto vino in giacenza, la Denominazione interregionale che riunisce gli operatori della filiera produttiva del Pinot Grigio delle Venezie di Friuli-Venezia Giulia, Trentino e Veneto, viaggia in controtendenza. Interessante notare come dalla nascita della Denominazione d’origine delle Venezie l’inizio dell’imbottigliamento della nuova stagione produttiva sia stato progressivamente anticipato: a novembre nel 2018 e 2019, a ottobre nel 2020 e 2022 e addirittura in settembre nel 2021, a conferma, peraltro, di una richiesta sempre maggiore di prodotto fresco da parte del mercato. Con giacenze inferiori del 15% su quanto disponibile in Cantina al 1 settembre 2022, “si prevedono quindi, salvo imprevisti o riclassificazioni inattese, tempistiche molto simili anche per la stagione 2023”.

“In momenti congiunturali difficili è fondamentale non cedere a pessimismi generalizzati e affidarsi invece ai dati di imbottigliamento e disponibilità di ogni singola Denominazione, nel nostro caso certificati e garantiti dall’organismo di controllo Triveneta e dalla fascetta di Stato” ha commentato il presidente Albino Armani, aggiungendo che “siamo testimoni di un equilibrio che non interessa solo il Pinot grigio delle Venezie, ma tutto il sistema Pinot Grigio del Nordest, di cui la nostra Doc rappresenta oggi una garanzia di stabilità, essendo chiamata a gestire oltre al proprio potenziale anche i quantitativi riclassificati da parte delle altre DO territoriali”. “Rappresentiamo una ‘Denominazione cappello’ della filiera produttiva di Pinot grigio del Triveneto – ha sottolineato Armani – e ci impegniamo da sempre a lavorare congiuntamente con le altre Do territoriali per una politica ampia di programmazione della produzione e governo dell’offerta da immettere sul mercato, quali blocco degli impianti in primis, mitigazione delle rese, e stoccaggio amministrativo, che ci hanno permesso di raggiungere oggi importanti risultati”.

Sul La7 arriva In viaggio con Barbero – Democrazia e dittatura

Sul La7 arriva In viaggio con Barbero – Democrazia e dittaturaMilano, 8 set. (askanews) – Lunedì 11 settembre alle 21.15 andrà in onda su La7 il primo appuntamento speciale di Alessandro Barbero dal titolo In viaggio con Barbero – Democrazia e dittatura.

Professore universitario di Torino, conosciutissimo dal pubblico per le sue celebri lezioni di storia, è oggi il divulgatore più amato d’Italia, capace di appassionare alla sua materia tanto i neofiti quanto gli esperti di tutte le età. Su La7, per la prima volta con un programma interamente suo, Barbero accompagnerà i telespettatori in un grande racconto alla scoperta del valore e del significato della parola democrazia, da sempre opposta a quello di dittatura. Un viaggio che Barbero intraprende in due tempi. Nella prima parte della trasmissione raccontando sè stesso, il suo percorso, il suo rapporto con la storia e il suo utilizzo come bussola nel mondo contemporaneo. E nella seconda parte nella quale darà vita ad una delle sue acclamate lezioni-spettacolo viaggiando avanti e indietro nel tempo, circondato da colonne di epoca romana, e raccontando al pubblico come il concetto di democrazia e i suoi pilastri si sono evoluti tra i popoli per arrivare alla concezione del mondo moderno in cui viviamo.

Un appuntamento unico, il primo con il Professor Barbero che tornerà nel corso della stagione televisiva de La7, sempre vicina ai propri telespettatori nel segno dell’informazione, dell’approfondimento politico e culturale, delle inchieste. In viaggio con “Barbero – Democrazia e dittatura” è una produzione Ruvido Produzioni per La7.

Pirelli: The Cal 2024 a Gyasi, prima volta per un fotografo africano

Pirelli: The Cal 2024 a Gyasi, prima volta per un fotografo africanoMilano, 8 set. (askanews) – Per la prima volta The Cal viene affidato all’obiettivo di un fotografo africano. Sarà il ghanese Prince Gyasi, artista 28enne nato e residente ad Accra, a immortalare gli scatti dell’edizione numero 50 dell’iconico calendario Pirelli, intitolato “Timeless”.

“Sono onorato che Pirelli mi abbia dato l’opportunità di esprimere i miei pensieri, sentimenti ed emozioni per il 50esimo calendario – ha dichiarato – Essere il primo artista black africano dietro The Cal mi ha dato la possibilità di mettere in risalto alcune persone che mi hanno ispirato nel corso della mia vita, da bambino e da adulto. Per la prima volta nella storia del calendario ho deciso che una parte del progetto si svolgerà nel mio Paese, il Ghana”. I personaggi, immortalati tra Londra, Accra e Kumasi, hanno tutti radici africane: la modella Naomi Campbell, l’attrice Angela Bassett, la giovane poetessa Amanda Gorman (che ha recitato alla cerimonia di inaugurazione del presidente Biden), l’attore Idris Elba, l’ex calciatore Marcel Desailly, Sua Maestà Otumfuo Osei Tutu II, re di Ashanti (nel 2024 si celebrerà il 25esimo anniversario del Regno), le cantanti Tiwa Savage e Teyana Taylor, Jeymes Samuel (The Bullitts), la scrittrice Margot Lee Shetterly e l’artista ghanese Amoako Boafo.

“Vediamo negli scatti del giovane artista Prince Gyasi- ha spiegato Pirelli – un nuovo linguaggio che trasmette energia positiva e messaggi forti, che parla anche alle nuove generazioni. Il suo lavoro rivela un’estetica originale: è un viaggio nei colore all’interno di un mondo dalle caratteristiche uniche”.

Tokyo, nel sito dell’iconico mercato pesce potrebbe sorgere stadio

Tokyo, nel sito dell’iconico mercato pesce potrebbe sorgere stadioRoma, 8 set. (askanews) – Il sito che per decenni ha ospitato l’iconico mercato del pesce di Tsukiji, a Tokyo, è al centro di uno progetto immobiliare da quasi 6 miliardi di euro per la costruzione di uno stadio multifunzionale. Lo riferisce oggi il Nikkei.

Un consorzio guidato dal gruppo immobiliare giapponese Mitsui Fudosan ha proposto un progetto il cui costo oscillerà 800 a 900 miliardi di yen (5-5,7 miliardi di euro). Secondo Nikkei, questo consorzio comprende anche il gruppo mediatico Yomiuri Shimbun – proprietario della squadra di baseball professionistica Yomiuri Giants – nonché lo sviluppatore Toyota Fudosan e i costruttori Kajima, Taisei, Shimizu e Takenaka. Se verrà realizzato, sarà uno dei più grandi progetti di riqualificazione di Tokyo dai tempi delle Olimpiadi. L’opera dovrebbe essere completa all’inizio del prossimo decennio, su un’area di riqualificazione di circa 20 ettari.

Il vecchio sito di Tsukiji è rimasto in gran parte vuoto da quando il mercato del pesce più grande del mondo è stato spostato a Toyosu, sempre a Tokyo, nel 2018. Il governo metropolitano ha ricevuto numerose proposte per riqualificare l’area prima della scadenza di fine agosto, ha detto ai giornalisti il governatore di Tokyo Yuriko Koike a settembre. Si prevede che il progetto verrà selezionato già nel marzo 2024. Mitsui Fudosan e Yomiuri hanno acquisito il Tokyo Dome, lo stadio di casa dei Giants, nel 2021. Lo stadio è stato inaugurato nel 1988 ed è considerato datato.

Intelligenza artificiale, nasce l’unità trentina della rete Ellis

Intelligenza artificiale, nasce l’unità trentina della rete EllisRoma, 8 set. (askanews) – Da anni l’Università di Trento con il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione e la Fondazione Bruno Kessler collaborano sull’intelligenza artificiale e il machine-learning. Una delle priorità delle due istituzioni, come già dimostrato dai progetti realizzati negli ultimi anni nei settori Industria 4.0, Salute e Smart Cities, è garantire che le tecnologie dell’IA siano a servizio di aziende e cittadini. Queste attività saranno ulteriormente sviluppate grazie alla partecipazione al laboratorio europeo Ellis sull’IA. L’obiettivo – informa una nota – è creare un “ecosistema della ricerca” in Trentino e rendere il territorio sempre più competitivo a livello internazionale.

Ellis (European Laboratory for Learning and Intelligent Systems) è come un “laboratorio diffuso” che riunisce scienziati e scienziate delle più prestigiose realtà di ricerca europee (da Oxford e Cambridge a Zurigo e Tubinga) che si occupano di apprendimento automatico. Attualmente conta 39 unità in 14 paesi. L’intento è quello di promuovere lo sviluppo scientifico dell’intelligenza artificiale in Europa, rendendo l’intero continente leader mondiale in questo campo. Le Unità Ellis vengono selezionate sulla base dell’eccellenza scientifica da un comitato di scienziati di diversi paesi. L’Università di Trento partecipa con il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione. Nicu Sebe, docente al Dipartimento, è il co-direttore dell’Unità Ellis di Trento – presentata ufficialmente oggi – insieme a Bruno Lepri responsabile dell’Unità di ricerca Mobs del Centro per la Società Digitale di FBK. “L’Unità Ellis di Trento – ha affermato Sebe – ha lo scopo di consolidare i legami già molto forti tra i due principali attori, l’Università di Trento e la Fondazione Bruno Kessler, ma anche di riunire l’intero ecosistema di ricerca del Trentino comprendente start-up, industria, e la pubblica amministrazione. Sarà anche un punto focale per i ricercatori attivi nel Nord-Est Italia”.

“L’unità Ellis di Trento sarà caratterizzata da una forte multidisciplinarietà e coinvolgerà argomenti fondazionali e applicativi – ha aggiunto Lepri – In particolare, l’unità si focalizzerà su approcci innovativi in visione artificiale, elaborazione del linguaggio naturale, remote sensing, apprendimento automatico, intelligenza artificiale sociale e cooperativa, e allo stesso tempo presterà molta attenzione alle applicazioni dell’intelligenza artificiale alle sfide climatiche, urbane, della vita online, e dello spazio che caratterizzano la nostra società”. Le attività delle due istituzioni di ricerca trentine spazieranno in più settori: dalla creazione di nuovi algoritmi per la classificazione automatica dei dati allo studio di sistemi di correzione dei pregiudizi nei modelli di programmazione di sistemi intelligenti; dallo sviluppo di nuove metodologie per il telerilevamento e il monitoraggio dei cambiamenti climatici alle strategie per rendere le città più smart e sicure; dalle indagini in ambito spaziale all’ideazione di strumenti per contrastare disinformazione online, cyberbullismo e discorsi d’odio in rete.

La partecipazione a Ellis servirà anche ad espandere ulteriormente la rete di collaborazioni europee. Il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione ha già stanziato fondi per ospitare ricercatori e ricercatrici provenienti dall’estero. L’Ateneo inoltre, ha creato specifici master e dottorati per contribuire alla formazione di giovani talenti specializzati in IA. La ricerca però non resterà confinata alle sale di laboratorio. L’unità trentina di Ellis promuoverà infatti la creazione di nuove imprese e start up, che rafforzeranno così la nascita di un vero e proprio polo scientifico territoriale in tema di intelligenza artificiale e machine learning. Nell’ambito di Ellis l’ateneo trentino coordina, assieme a FBK che ne è partner, uno dei più importanti progetti a livello europeo sempre in tema di intelligenza artificiale. Si tratta di Elias (European Lighthouse of AI for Sustainability), che rappresenta un network di eccellenza con focus sulla sostenibilità. L’obiettivo è dare un contributo nella sfida che i cambiamenti climatici impongono. Elias affronterà, anche grazie al coinvolgimento di ricercatori, ricercatrici e giovani dottorati e dottorate, questioni scientifiche, oggi cruciali, su come l’IA può ridurre i costi computazionali, modellare gli effetti delle decisioni politiche sulla società, avere un impatto positivo sulla vita delle persone.

Stellantis: inaugurato a Mirafiori primo battery center del gruppo

Stellantis: inaugurato a Mirafiori primo battery center del gruppoMilano, 8 set. (askanews) – Stellantis inaugura a Mirafiori il primo Battery Technology Center del gruppo al mondo per supportare lo sviluppo di batterie, pacchi e moduli, per i modelli europei. L’investimento è di 40 milioni di euro. Un secondo battery technology center sarà realizzato in Canada per il mercato americano.

“Nel settore auto è in corso una trasformazione drammatica con implicazioni su tutta la produzione. In Italia c’è tanta storia, vogliamo portare avanti insieme la transizione”, ha detto Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis. Il centro, paragonabile a una sala prova per i motori termici, si sviluppa su due piani per 8mila m2, è affidato a Paola Baratta e occuperà oltre 100 persone a regime, in parte già dipendenti Stellantis che riceveranno una formazione di 200 ore dedicata. Nel battery center si testeranno prototipi di batterie per arrivare a un prodotto pronto per la messa in produzione e si studieranno soluzioni già disponibili sul mercato.

All’ingresso c’è l’area accettazione batterie che arrivano in contenitori di legno per poi essere trasferite su appositi vassoi che simulano il collegamento ad un’auto. Dopo essere state preparate, le batterie vengono portate nelle aree climatiche, 24 camere dal peso di 15 tonnellate capaci di passare da -40 gradi a +60 al ritmo di 20 gradi al minuto, con controllo dell’umidità, per riprodurre condizioni ambientali e di uso anche estreme. I test possono durare da pochi giorni a un anno. Nelle camere si possono testare 2 batterie alla volta, per un totale di 47 batterie che a regime potranno arrivare a 96. I test sono gestiti da un software, gestibile da remoto, che ottimizza l’impiego di energia. Oltre alle batterie, nel centro si testano anche il software di gestione delle batterie (Bms). Al termine dei test, si effettua il tear down, l’apertura della batteria per la verifica dei componenti.