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Tag: Sanremo 2023

Al via “Maestri di Cantina”, format tv dedicato al turismo del vino

Al via “Maestri di Cantina”, format tv dedicato al turismo del vinoMilano, 6 nov. (askanews) – Alle 19 del 6 novembre va online sulla piattaforma Mediaset Infinity, “Maestri di Cantina – Winery Masters”, il primo format di intrattenimento dedicato ai produttori vitivinicoli. Un viaggio nei diversi territori del nostro Paese alla scoperta del mondo del vino attraverso il racconto dei vignaioli, che regala al pubblico “pillole di conoscenza in modo semplice e immediato”. Dimore storiche, antichi borghi, Cantine di design e piccole realtà emergenti faranno da cornice allo storytelling principalmente legato al vino e alle molteplici esperienze che è possibile fare durante le visite. Quindi degustazioni ma anche itinerari consigliati con soggiorni in hotel, passeggiate a cavallo fra le vigne, giri in bicicletta, tappe nei ristoranti.

In ogni episodio della durata di circa 35 minuti, i produttori si sfidano su tre prove: “terroir e Cantina”, “esperienza di Cantina” e “degustazione con storytelling” di un vino da raccontare in un minuto. Giudici della competizione, diversi di volta in volta, saranno un esperto di vino e un influencer. “La novità è che i produttori non vengono messi in competizione sul vino ma sulla loro capacità di raccontare anche tutto ciò che ci sta intorno” affermano le due autrici, la wine educator e conduttrice Alessandra Fedi e la regista Alessandra Cardone, spiegando che si tratta di “un format che mira a rendere il mondo del vino più divertente, ad avvicinare i giovani e a promuovere la cultura enologica italiana in tutto il mondo”. Il primo episodio ad andare in onda si intitola “Chicche del Piemonte” e ha per protagonisti Guido Alleva di Tenuta Santa Caterina nel Monferrato, Lidia Carbonetti di Rocco di Carpente nell’Ovadese, e Alessandro Locatelli di Rocche Costamagna nelle Langhe, e come giudice il sommelier Vincenzo Donatiello. Dal 13 novembre andrà online “Ragazze sul trattore” dedicato a tre produttrici under-35, e dal 20 novembre “Vini nobili in Toscana” con “tre produttori appartenenti a famiglie aristocratiche”.

Le agenzie ONU chiedono un cessate il fuoco immediato in Medio Oriente

Le agenzie ONU chiedono un cessate il fuoco immediato in Medio OrienteRoma, 6 nov. (askanews) – I capi delle principali agenzie delle Nazioni Unite hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui chiedono un “immediato cessate il fuoco umanitario”, affermando che “quando è troppo è troppo. Per quasi un mese, il mondo ha assistito all’evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati con sgomento e orrore per il numero vertiginoso di vite umane perse e spezzate”, si afferma del documento.

I capi di organizzazioni come l’UNICEF, l’OMS e il Programma Alimentare Mondiale, oltre a organizzazioni benefiche come Save the Children, hanno deplorato la “terribile” perdita di vite umane da entrambe le parti e chiesto il rilascio incondizionato degli ostaggi presi da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre. “Tuttavia – prosegue la dichiarazione – l’orribile uccisione di un numero ancora maggiore di civili a Gaza è un oltraggio, così come l’esclusione di 2,2 milioni di palestinesi da cibo, acqua, medicine, elettricità e carburante”.

La dichiarazione aggiunge che 88 persone che lavorano per l’UNRWA, l’agenzia che si occupa dei rifugiati palestinesi, sono state uccise dal 7 ottobre, il più alto numero di vittime delle Nazioni Unite “mai registrato in un singolo conflitto”.

Blinken in Turchia, ultima tappa in M.O.

Blinken in Turchia, ultima tappa in M.O.Roma, 6 nov. (askanews) – Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Turchia poco dopo la mezzanotte di lunedì ora locale, la sua ultima tappa nella regione prima di dirigersi in Asia.

Questa mattina Blinken dovrebbe incontrare i funzionari turchi per discutere della guerra tra Israele e Hamas. Ieri Blinken in una visita non annunciata a Baghdad ha incontrato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani per più di un’ora, un incontro “produttivo”, come è emerso alla fine del vertice.

L’incontro è avvenuto dopo la visita in Israele di venerdì e l’incontro con i principali leader arabi di sabato in Giordania. Sempre domenica, a Ramallah, il Segretario di Stato USA ha anche incontrato il presidente dell’Autorità Palestinese: i due hanno discusso dell’escalation di violenza dei coloni in Cisgiordania.

In Medio Oriente gli USA schierano un sottomarino nucleare

In Medio Oriente gli USA schierano un sottomarino nucleareRoma, 6 nov. (askanews) – Lo United States Central Command (CENTCOM), il Comando combattente unificato delle forze armate degli Stati Uniti, ha annunciato con un breve messaggio sui social che “il 5 novembre 2023 un sommergibile classe Ohio è arrivato nell’area di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti” in Medio Oriente. Si tratta di un sottomarino lanciamissili balistici a propulsione nucleare.

Un’immagine pubblicata con l’annuncio del CENTCOM sembrava mostrare il sottomarino nel Canale di Suez, a nord-est del Cairo. Il sottomarino si aggiunge a due portaerei USA già presenti di fronte a Israele (la USS Gerald R. Ford e la USS Dwight D. Eisenhower), con al seguito un “gruppo d’assalto” formato da vari incrociatori lanciamissili e cacciatorpedinieri.

Premierato, Schlein: giù le mani dal presidente della Repubblica

Premierato, Schlein: giù le mani dal presidente della RepubblicaRoma, 5 nov. (askanews) – “Giù le mani dal presidente della Repubblica”. Elly Schlein, in un intervento su La7 alla trasmissione In Onda, boccià senza possibilità di appello la riforma costituzionale proposta dal Governo. Non solo perchè riduce la presidenza della Repubblica a un “elemento di arredo”, ma anche perchè “indebolisce ulteriormente il Parlamento” e “scardina” la forma di repubblica parlamentare.

Il segretario del Pd, interpellato sulla riforma del premierato proposta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni esordsce così: “Facciamoci qualche domanda se il premierato non esiste in nessun altro Paese. C’è stato in Israele per qualche anno, poi sono tornati indietro perchè evidentemente è un sistema che sradica l’equilibrio dei poteri della Costituzione. E’ una riforma che indebolisce ulteriormente il Parlamento, e non ne abbiamo bisogno davanti a un governo che si sta dimostrando campione nell’uso e nell’abuso della decretazione di urgenza”. Ma c’è un altro motivo altrettanto importante secondo Schlein: “E’ una riforma che indebolisce le prerogative del presidente della Repubblica. In questi anni di navigazione difficile per il Paese se c’è una istituzione che ha garantito la stabilità e la credibilità internazionale dell’Italia è il presidente della Repubblica. Giù le mani dal presidente della Repubblica, che con questa riforma diventa un elemento di arredo, una figurina: ecco, questo è uno degli elementi più preoccupanti”.

Secondo il segretario del Pd “Sostanzialmente, per dirla in un modo semplice, è una riforma che scardina la forma di repubblica parlamentare. Cioè se oggi è il Parlamento espressione della volontà popolare, perchè lo eleggono i cittadini, a decidere della vita di un governo con questa riforma sarebbe una persona sola. Un capo solo al comando a decidere della vita del Parlamento. Cambia tutto, quindi è una riforma pericolosa”.

Tim, Labriola: decisione storica, linfa a rete e nascita nuova Tim

Tim, Labriola: decisione storica, linfa a rete e nascita nuova TimRoma, 5 nov. (askanews) – “Due anni di lavoro a testa china si chiudono con una decisione storica: dare il via alla nascita di due società con nuove prospettive di sviluppo. Entrambe saranno il punto di riferimento per la trasformazione digitale del nostro Paese perché, grazie a questa operazione, potranno accelerare lo sviluppo tecnologico nel settore delle Telecomunicazioni”. Lo dichiara Pietro Labriola – Amministratore Delegato TIM che in una nota sottolinea che “non è la conclusione del nostro percorso ma un nuovo inizio. Con questa operazione, infatti, diamo linfa all’infrastruttura di rete e allo stesso tempo consentiamo alla nuova TIM di focalizzarsi sull’innovazione tecnologica che serve per governare il complesso mercato dei servizi digitali e giocare un ruolo da leader”.

“Il primo ringraziamento per questo risultato – sottolinea Labriola – va a tutte le persone della nostra Azienda, da sempre il punto di forza in ogni momento che abbiamo attraversato insieme. Senza di loro non sarebbe stato possibile raggiungere questo importante traguardo. Voglio sottolineare inoltre l’importante ruolo delle Istituzioni e delle Autorità competenti che sono la miglior garanzia per l’esecuzione di questo piano. Infine, a tutti i nostri azionisti – conclude l’ad di Tim – dico che stiamo restituendo a TIM la possibilità di guardare ad un futuro sostenibile e di essere pronta a cogliere le opportunità che avrà davanti. Il nostro obiettivo è proseguire su questa strada tracciata dal piano approvato con l’appoggio dei nostri principali azionisti, restando sempre aperti al dialogo e alle proposte che ci vengono sottoposte, in particolare, dai soci più importanti. Siamo convinti che la forza del nostro Gruppo, insieme a ciò in cui crediamo, porterà a far crescere l’Azienda e a generare valore per tutti. Ora torniamo a lavorare a testa bassa per mettere a terra questa grande e storica decisione del CDA di oggi”.

Tim, Rossi: decisioni di oggi fanno il bene di Tim e del Paese

Tim, Rossi: decisioni di oggi fanno il bene di Tim e del PaeseRoma, 5 nov. (askanews) – “Le delibere approvate oggi con grande responsabilità e coraggio dal Consiglio di TIM vanno nella direzione di fare il bene di TIM, delle persone che vi lavorano, dei suoi azionisti, del Paese intero”. Lo dichiara in una nota il presidente di Tim Salvatore Rossi secondo il quale si tratta di “una scelta chiara su un tema di cui si discuteva da molti anni. La cessione della rete a un investitore infrastrutturale come KKR ha trovato anche l’apprezzamento del Governo, che sosterrà questa operazione con ingenti risorse; ridà una prospettiva di crescita al Gruppo TIM”.

“La nuova TIM dei servizi, più libera da pesi finanziari e più forte sul mercato – conclude Rossi – potrà dare il suo contributo a sviluppare quella capacità di innovazione che è fondamentale per accompagnare famiglie, imprese e pubblica amministrazione verso un futuro totalmente digitale”.

Tim, Vivendi calpestati diritti azionisti, preannuncia azioni legali

Tim, Vivendi calpestati diritti azionisti, preannuncia azioni legaliRoma, 5 nov. (askanews) – Vivendi, primo azionista di Tim, “si rammarica profondamente” che il Consiglio di Amministrazione di TIM abbia accettato l’offerta di KKR di acquistare la rete di TIM senza innanzitutto informare e richiedere un voto ai propri azionisti, contravvenendo così alle norme di governance applicabili”. Il gruppo francese preannuncia azioni legali contro le deliberazioni del cda: “essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti”, si legge in un comunicato diffuso da Vivendi alla fine del cda Tim.

“Le motivate richieste di Vivendi, espresse attraverso molteplici comunicazioni al Consiglio di Amministrazione, l’ Sindaci e l’Autorità di regolamentazione del mercato (Consob), volta a tutelare tutti gli azionisti e a prevenire una situazione così pregiudizievole – si legge nella nota – sono state completamente ignorate. Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha quindi privato ciascun azionista del diritto di esprimere il proprio parere in sede di delibera Assemblea degli Azionisti, nonché del connesso diritto di recesso per i soci dissenzienti”. Secondo Vivendi “cinque pareri pro veritate hanno confermato la cessione dell’intera infrastruttura di rete di Telecom Italia ha comportato un netto cambiamento dell’oggetto sociale di TIM che avrebbe reso necessaria una preventiva modifica dell’art statuto della società, decisione di competenza esclusiva dell’Assemblea Straordinaria incontro. La decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione di TIM – si legge ancora – è viziata anche dalla mancata applicazione delle disposizioni in materia operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate, alla luce della partecipazione con poteri decisionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che controlla la parte correlata di TIM, Cassa Depositi e Prestiti”.

“Vivendi ricorda che, per respingere la sua richiesta di applicazione della procedura OPC, il Presidente di TIM ha dichiarato per iscritto che l’offerta riguarda solo il fondo Kkr che avrebbe il controllo esclusivo della rete italiana di trasmissione. essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionistilo il fondo KKR, che avrebbe il controllo esclusivo su quello italiano rete di trasmissione. “Vivendi – conclude la nota – ritiene che, a seguito di tale violazione dello statuto e del regolamento OPC, la delibera adottato oggi dal Consiglio di Amministrazione è illegittimo e comporta la responsabilità degli amministratori di TIM che hanno votato per la transazione. Di conseguenza, essendo rimasti inascoltati tutti gli appelli alla ragionevolezza, Vivendi utilizzerà ogni mezzo legale ha la possibilità di impugnare tale decisione e di tutelare i propri diritti e quelli di tutti gli azionisti”.

Tim, cda approva offerta Kkr per Netco. Rete vale fino a 22 mld

Tim, cda approva offerta Kkr per Netco. Rete vale fino a 22 mldRoma, 5 nov. (askanews) – Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi sotto la presidenza di Salvatore Rossi nelle giornate del 3, 4 e 5 novembre, ha esaminato l’offerta vincolante presentata lo scorso 16 ottobre da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (“KKR”) relativamente all’acquisto di attività relative alla rete fissa di TIM (NetCo), inclusa FiberCop, da parte di una società (Optics BidCo), controllata da KKR, nonchè l’offerta non vincolante sull’intera partecipazione detenuta da TIM in Sparkle.

Lo rende noto un comunicato ufficiale dell’azienda specificando che il Consiglio, all’esito di un ampio e approfondito esame, condotto con l’assistenza di primari advisor finanziari (Goldman Sachs, Mediobanca e Vitale & Co per la Società ed Equita e Lion Tree individuati dagli Amministratori indipendenti) e legali (Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio legale associato per la Società e Studio Carbonetti per gli Amministratori indipendenti), ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari) l’offerta vincolante per NetCo presentata da KKR. In particolare, a seguito dell’approvazione consiliare si procederà alla sottoscrizione di un transaction agreement che disciplina:

Il conferimento da parte di TIM di un ramo d’azienda – costituito da attività relative alla rete primaria, all’attività wholesale e dall’intera partecipazione nella controllata Telenergia – in FiberCop, società che già gestisce le attività relative alla rete secondaria in fibra e rame; Il contestuale acquisto da parte di Optics Bidco (come detto, veicolo controllato da KKR) dell’intera partecipazione detenuta da TIM in FiberCop medesima, all’esito del predetto conferimento (FiberCop post conferimento “Netco”). Inoltre, il transaction agreement prevede la sottoscrizione alla data del closing dell’operazione di un master services agreement che regolerà i termini e le condizioni dei servizi che saranno resi da NetCo a TIM e da TIM a NetCo a seguito del completamento dell’operazione.

Il Consiglio ha altresì deliberato a maggioranza (con 11 voti favorevoli e 3 contrari), sulla base dei pareri forniti dai professori Piergaetano e Carlo Marchetti, Andrea Zoppini, Giuseppe Portale, Antonio Cetra, Claudio Frigeni e dall’Avvocato Luca Purpura, che la decisione sull’offerta è di competenza esclusiva consiliare. Il Consiglio ha quindi dato mandato all’Amministratore Delegato di finalizzare e sottoscrivere i contratti vincolanti relativi all’offerta. L’offerta vincolante valorizza NetCo (esclusa Sparkle) a un Enterprise value di 18,8 miliardi di euro, senza considerare eventuali incrementi del predetto valore derivanti dal potenziale trasferimento di parte del debito a NetCo e da earn-out legati al verificarsi di determinate condizioni che potrebbero aumentare il valore sino a 22 miliardi di euro.

In particolare, l’offerta ipotizza che il closing avvenga entro l’estate 2024 e prevede che il prezzo del ramo d’azienda oggetto di conferimento in FiberCop sia soggetto ad aggiustamento (usuale per questa tipologia di operazione) al closing in relazione a determinati parametri e target predefiniti, quali, inter alia, la cassa e il debito trasferiti, il livello del capitale circolante, il costo registrato negli ultimi 12 mesi dei dipendenti trasferiti e il rispetto di alcuni obbiettivi di investimento e di installazione della rete in fibra ottica.

Esce prima Riserva Chianti Classico di Vignamaggio certificata biologica

Esce prima Riserva Chianti Classico di Vignamaggio certificata biologicaMilano, 5 nov. (askanews) – La Riserva di Chianti Classico Docg Gherardino 2018 di Vignamaggio è la prima a riportare il marchio biologico in etichetta. Dedicato a Gherardino Gherardini, il capostipite della casata che edificò Vignamaggio nel XIV secolo, questo vino è prodotto con il 90% di uve Sangiovese delle microzone Solatìo, Vitigliano e Querceto, e con il 10% di Merlot della microzona Prato, tutte comprese tra i comuni di Greve e Panzano in Chianti (Firenze), ad un altezza tra i 275 e i 450 metri slm.

Sette secoli di storia documentata fanno di Vignamaggio, che sorge esattamente a metà strada tra Firenze e Siena, una delle più antiche aziende agricole d’Italia. Una pergamena del 1404 è la testimonianza che la produzione di vino ha attraversato le epoche e le proprietà: dalla famiglia Gherardini a quella rinascimentale dei Gherardi, dal conte Bino Sanminiatelli all’avvocato Gianni Nunziante, fino al proprietario attuale, il noto architetto paesaggista francese Patrice Taravella. Sotto la sua guida, Vignamaggio ha intrapreso l’ampliamento dei giardini storici, il rinnovo degli edifici e l’estensione delle attività agricole con l’obiettivo di trasformare la Tenuta nel “Gran Giardino del Chianti Classico”. Vignamaggio, tra le aziende fondatrici nel 1924 del Consorzio Chianti Classico, il primo in Italia, conta oggi 65 ettari vitati sui 400 complessivi, grazie ai quali produce circa 220mila bottiglie all’anno, divise in undici referenze, il 60% delle quali viene esportata.

L’annata 2018 che ha dato vita a questa Riserva tirata in 50mila bottiglie, “è stata caratterizzata da un inverno tipico chiantigiano, arrivato a 10 gradi sotto lo zero, ben diverso da quello mite degli ultimi anni” spiega l’agronomo della Cantina, Francesco Naldi, aggiungendo che “le piogge hanno attraversato la primavera e l’inizio dell’estate ma tuttavia sono cessate ad agosto, e settembre ha visto un susseguirsi di giornate soleggiate con una grande escursione termica fra giorno e notte, che ha consentito di portare ad una corretta maturazione fenolica e aromatica le uve”. Per questo “Gherardino” il Sangiovese affina in botti di rovere da 15 a 20 ettolitri, mentre il Merlot riposa in barrique, e dopo circa 18 mesi vengono assemblati e l’ultima parte dell’affinamento avviene sul taglio fatto. Il millesimo 2018 è stato imbottigliato a inizio del 2022, e affina fino all’immissione in commercio.