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Tag: Sanremo 2023

Sono 222 gli ostaggi anche stranieri detenuti da Hamas

Sono 222 gli ostaggi anche stranieri detenuti da HamasRoma, 23 ott. (askanews) – In una dichiarazione diffusa oggi, il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha detto che l’esercito può confermare che ci sono 222 ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, compresi cittadini stranieri. L’esercito è in possesso di almeno 1.000 corpi di membri di Hamas uccisi, ha aggiunto Hagari.

L’IDF ha aggiunto nella stessa dichiarazione di aver consentito a 14 camion di aiuti umanitari di entrare nella Striscia negli ultimi giorni dopo aver superato i necessari controlli di sicurezza.

Papa: è fallito il tentativo dell’Occidente di esportare democrazie

Papa: è fallito il tentativo dell’Occidente di esportare democrazieCittà del Vaticano, 23 ott. (askanews) – Il caos politico- istituzionale in cui versano molti paesi poveri o del sud del mondo proviene anche “dal fallimento dell’Occidente nel suo tentativo di importare la propria tipologia di democrazia in certi Paesi con una cultura, non dico tribale, ma di stampo simile. Pensiamo alla Libia, che pare possa essere condotta soltanto da personalità molto forti come Gheddafi. Un libico mi ha detto che un tempo avevano un solo Gheddafi, mentre ora ne hanno cinquantatré….”. Lo afferma Papa Francesco rispondendo ad una domanda postagli nel libro “Non sei solo. Sfide, risposte, speranze”, una conversazione-intervista con Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin per Salani Editore, in uscita domani, ed anticipato oggi dal quotidiano “La Stampa”. “La Guerra del Golfo è stata una vera disgrazia, per non dire una delle peggiori crudeltà. Saddam Hussein non era certo un angioletto, anzi, ma l’Iraq era un Paese abbastanza stabile. Attenzione: non sto difendendo Gheddafi o Hussein. Ma che cosa ha lasciato la guerra?”, si è chiesto il pontefice.

Francesco parla, quindi, di “anarchia organizzata e altra guerra. Quindi ritengo che non dobbiamo esportare la nostra democrazia in altri Paesi, bensì aiutarli a sviluppare un processo di maturazione democratica secondo le loro caratteristiche. Non fare una guerra per importare una democrazia che i loro popoli non sono in grado di assimilare. Ci sono Paesi che hanno un sistema monarchico e che probabilmente non accetteranno mai una democrazia, ma certo si può contribuire a fare in modo che ci sia maggiore partecipazione. In ogni caso, mi ritengo ignorante in quanto a politica internazionale, ma credo che alla base della comparsa dell’ISIS ci sia una sfortunata scelta occidentale”, conclude il Papa. 

Tajani: auspico il prima possibile l’uscita degli italiani da Gaza

Tajani: auspico il prima possibile l’uscita degli italiani da GazaRoma, 23 ott. (askanews) – “Stiamo seguendo minuto per minuto” la situazione degli italiani in Israele e a Gaza “e lavoriamo perché ci possa essere una situazione che vada verso la pace e non verso un incremento del clima di guerra”, inoltre “seguiamo minuto per minuto” l’evoluzione per gli italiani, “ostaggi e non” perché c’è “più di una famiglia italiana nel nord di Israele, nelle zone dove Hezbollah attacca. Abbiamo due ostaggi e abbiamo un altro gruppo di italiani nel sud della Striscia di Gaza che ci auguriamo possano uscire il prima possibile dal corridoio di Rafah”, ha detto arrivando al Consiglio affari europei il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

 

M.O., Tajani: auspico il prima possibile uscita italiani da Gaza

M.O., Tajani: auspico il prima possibile uscita italiani da GazaRoma, 23 ott. (askanews) – “Stiamo seguendo minuto per minuto” la situazione degli italiani in Israele e a Gaza “e lavoriamo perché ci possa essere una situazione che vada verso la pace e non verso un incremento del clima di guerra”, inoltre “seguiamo minuto per minuto” l’evoluzione per gli italiani, “ostaggi e non” perché c’è “più di una famiglia italiana nel nord di Israele, nelle zone dove Hezbollah attacca. Abbiamo due ostaggi e abbiamo un altro gruppo di italiani nel sud della Striscia di Gaza che ci auguriamo possano uscire il prima possibile dal corridoio di Rafah”, ha detto arrivando al Consiglio affari europei il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Dal 7 ottobre circa 200mila israeliani sono stati costretti a lasciare le loro case

Dal 7 ottobre circa 200mila israeliani sono stati costretti a lasciare le loro caseRoma, 23 ott. (askanews) – Circa 200.000 israeliani sono stati costretti a lasciare le loro case e trasferirsi in altre parti del Paese dopo lo scoppio del conflitto con Hamas il 7 ottobre, ha riferito il quotidiano Times of Israel, citando le autorità.

A circa la metà di loro è stato ordinato di evacuare da 105 insediamenti vicini al confine con la Striscia di Gaza e il Libano, mentre l’altra metà ha deciso di lasciare autonomamente le zone vicine alla linea del fronte.

Si è aperta la porta atlantica: piogge più frequenti e venti tiepidi

Si è aperta la porta atlantica: piogge più frequenti e venti tiepidiRoma, 23 ott. (askanews) – Quando si dice che la “porta atlantica” è aperta significa che le perturbazioni in arrivo dall’oceano non hanno alcun ostacolo per raggiungere l’Italia. Sarà così anche nei prossimi sette giorni.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che almeno fino all’ultimo weekend di ottobre, il Paese sarà raggiunto da due perturbazioni, la prima di questa particolarmente forte. I fronti perturbati inoltre saranno accompagnati da venti piuttosto sostenuti. Ma andiamo con ordine. Il tempo comincerà a peggiorare già nelle prossime ore quando si avvicinerà la prima perturbazione, la più forte. Lunedì avremo già cielo coperto in Piemonte con qualche piovasco, ma nel corso del pomeriggio il tempo peggiorerà via via più fortemente in Liguria e verso sera le piogge avranno conquistato tutto il Nordovest. Ci sarà il sole altrove con temperature piuttosto miti, grazie anche ai venti che gireranno tutti da Scirocco. Martedì sarà la giornata più perturbata della settimana, infatti la perturbazione transiterà al Nord raggiungendo entro sera pure il Centro tirrenico, come Toscana e Lazio. Le precipitazioni potranno risultare anche abbondanti e sotto forma di nubifragio, specie in Liguria, Toscana, settori alpini e prealpini e in tarda serata anche sul Lazio. Si rinforzano i venti meridionali con raffiche fino a 70 km/h.

Dopo un mercoledì piuttosto instabile, soprattutto su Triveneto e settore centro-meridionale (ancora Toscana, Lazio, ma pure Campania e Umbria), e con venti tesi di Libeccio (raffiche fino a 80-90 km/h) da giovedì arriverà la seconda perturbazione. Dopo una prima parte del giorno piuttosto stabile, salvo nebbie mattutine al Nord, ecco che il tempo peggiorerà dalle Alpi verso le zone pianeggianti settentrionali e inoltre anche sulla Toscana. Questa perturbazione raggiungerà il Sud nel corso di venerdì, nel frattempo altrove il tempo migliorerà decisamente grazie all’aumento della pressione.

Le temperature si comporteranno in base al tempo previsto e al tipo di vento. Con piogge e venti meridionali tenderanno ad aumentare, anche di notte, altrimenti a diminuire. Ma dato che per i primi giorni della settimana lo Scirocco sarà quasi prevalente, possiamo già dire che i valori massimi torneranno ad essere estivi con picchi di 30°C al Sud e sul versante adriatico centrale.

Cerimonia di commemorazione al Sacrario militare italiano di Milovice

Cerimonia di commemorazione al Sacrario militare italiano di MiloviceRoma, 23 ott. (askanews) – Su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia Praga, anche quest’anno il Sacrario militare italiano di Milovice, luogo di sepoltura di 5.276 soldati italiani e di militari di altre nazionalità, ha accolto la tradizionale cerimonia di commemorazione dei caduti in Repubblica Ceca durante le due Guerre mondiali. Il toccante momento della deposizione delle corone di fiori ai piedi del monumento ai caduti da parte dell’Ambasciatore Mauro Marsili e dei rappresentanti delle autorità civili e militari, è stato preceduto dall’esecuzione de “La canzone del Piave” e degli inni nazionali italiano e ceco a cura della banda militare del Comando della guarnigione di Praga.

La cerimonia si è conclusa con la declamazione della “Preghiera del soldato” da parte del Carabiniere in servizio all’Ambasciata d’Italia, Vincenzo D’Alfonzo. Tra i numerosi ospiti, il presidente del gruppo interparlamentare di amicizia tra la Repubblica Ceca e l’Italia, onorevole Vojtech Munzar, il Direttore del Comando militare regionale di Praga e membro del consiglio di sicurezza, colonnello di Stato maggiore Roman Tkacík, il presidente dell’A. R. Mi. – Associazione Militare del Ricordo di Milovice e membro del direttivo dell’Unione degli ufficiali e sottufficiali delle forze armate della Repubblica Ceca, colonnello Svetozar Plesnik, il presidente del Comites – Comitato degli italiani residenti all’estero della Repubblica Ceca, Roberto Massa, e una delegazione di alpini coordinata dalle Sezioni di Belluno e di Conegliano. Le celebrazioni continueranno nel corso della giornata con una visita guidata al museo militare cittadino e una Santa Messa nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.

Tajani dispone ispezione ad ambasciate di Kinshasa e Brazzaville

Tajani dispone ispezione ad ambasciate di Kinshasa e BrazzavilleRoma, 23 ott. (askanews) – E’ in corso in questi giorni l’ispezione disposta dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, nelle ambasciate in Repubblica Democratica del Congo e nella Repubblica del Congo, finalizzata ad accertare possibili irregolarità legate alle procedure relative al rilascio di visti per Italia.

Le risultanze dell’ispezione, a cui ha preso parte anche personale proveniente dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, saranno oggetto di un dettagliato rapporto per l’adozione delle misure interne necessarie che sarà messo a disposizione delle autorità competenti per gli eventuali seguiti, si legge in una nota della Farnesina. “L’obiettivo del Governo è il contrasto ad ogni forma di ingresso illecito in Italia” ha dichiarato il Vice Premier Tajani, “e con questo obiettivo ho dato stringenti disposizioni a tutta la rete diplomatico-consolare di adottare ogni misura per rafforzare la lotta contro il malaffare e i tentativi di ingresso illegale in Italia, anche per difendere al meglio i nostri confini. Il Governo, con il sostegno del Parlamento, intende proseguire l’impegno per dare alle nostre sedi all’estero le risorse di cui hanno bisogno”.

La missione ispettiva presso le ambasciate di Kinshasa e Brazzaville, al pari di quelle realizzate lo scorso agosto nelle ambasciate in Sri Lanka, Bangladesh e Pakistan, è parte di un’azione a tutto campo che il Vice Premier Tajani ha intensificato per contrastare e prevenire fenomeni illeciti e per continuare a migliorare la qualità dei servizi all’estero.

La Casa Bianca: sostegno a Israele, rispettare la protezione dei civili

La Casa Bianca: sostegno a Israele, rispettare la protezione dei civiliRoma, 23 ott. (askanews) – Nel colloquio di ieri il presidente USA Joe Biden, il primo ministro canadese Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il primo ministro britannico Rishi Sunak “hanno parlato del conflitto in corso tra Israele e l’organizzazione terroristica Hamas. I leader hanno ribadito il loro sostegno a Israele e al suo diritto di difendersi dal terrorismo e hanno chiesto il rispetto del diritto umanitario internazionale, compresa la protezione dei civili. Hanno accolto con favore il rilascio di due ostaggi e hanno chiesto l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi. Si sono impegnati a uno stretto coordinamento per sostenere i loro cittadini nella regione, in particolare quelli che desiderano lasciare Gaza”. Lo ha fatto sapere in una nota la Casa Bianca.

I leader, continua il comunicato, “hanno accolto con favore l’annuncio dei primi convogli umanitari che hanno raggiunto i palestinesi bisognosi a Gaza e si sono impegnati a continuare a coordinarsi con i partner nella regione per garantire un accesso continuo e sicuro a cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza necessaria per soddisfare le esigenze umanitarie. I leader si sono impegnati a proseguire lo stretto coordinamento diplomatico, anche con i principali partner della regione, per evitare che il conflitto si estenda, preservare la stabilità in Medio Oriente e lavorare per una soluzione politica e una pace duratura”.

La Juventus sbanca San Siro. Allegri: ma non siamo favoriti

La Juventus sbanca San Siro. Allegri: ma non siamo favoritiRoma, 23 ott. (askanews) – Il gol dell’ex di Locatelli decide il big match di San Siro tra Milan e Juventus, giocato in 10 per tutta la ripresa dai rossoneri a causa del rosso a Thiaw al 40′. Occasioni per Giroud (Szczesny super) e Kean, poi il gol che si porta dietro un’incredibile coincidenza: era sempre il 22 ottobre, ma del 2016, quando Locatelli – all’epoca in maglia rossonera – decideva un Milan-Juve a San Siro. “Sapevamo di affrontare una squadra forte tra le favorite del campionato assieme all’Inter e al Napoli – le parole di Allegri a fine gara – Gli episodi sono stati a nostro favore, poi c’è stato il gol e sulla successiva gestione della palla abbiamo sbagliato un pochino troppo e lì si deve migliorare. Sono contento per Locatelli che ha fatto gol”. Allegri continua a non considerare la Juve favorita: “Il motivo è che la Juve l’anno scorso è arrivata terza, il Napoli è campione ed è la favorita, l’Inter è una squadra forte. Noi abbiamo seguito l’indirizzo della società, con dei giovani dentro, ci sono tanti giovani di cui alcuni giovanissimi; siamo una squadra che avrà un futuro importante, bisogna avere pazienza. Dobbiamo essere bravi ad arrivare tra le prime quattro. Il monte ingaggi più alto? Sono bravi a farseli dare i contratti, ma sono discorsi che non stanno né in cielo né in terra. A marzo bisogna essere lì a rimorchio delle prime. Stasera mancavano Danilo, Alex Sandro e chi ha esperienza internazionale”.

Deluso Stefano Pioli: “Non è il risultato che aspettavamo – dice – io penso che abbiamo fatto una buona partita in 11 e una buona partita in 10. Si poteva stare più attenti, anche perché non siamo stati inferiori in inferiorità numerica”. “Questa sconfitta non ci toglie nulla. Se riuscissimo a fare come dopo il derby, con quella serie di vittorie, ben venga anche questa giornata storta…”. L’allenatore rossonero, poi, non nasconde un certo rimpianto, nonostante una partita giocata in 10 per tutta la ripresa: “Alla squadra non ho detto niente, c’è ancora troppa tensione e rabbia perché non è il risultato che volevamo. Abbiamo fatto una buona partita sia in 11 che in 10, quando potevamo anche fare meglio e con un po’ più di attenzione portare a casa un risultato positivo. Non siamo stati inferiori neanche quando siamo stati in inferiorità numerica. Dopo l’espulsione di Thiaw ho scelto di avere l’inferiorità numerica davanti e mantenere lo stesso assetto difensivo, sperando di continuare comunque a essere pericolosi”