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Tag: Sanremo 2023

Partecipazioni statali pilastro dell’economia italiana: valgono 15,4% Pil

Partecipazioni statali pilastro dell’economia italiana: valgono 15,4% PilRoma, 18 dic. (askanews) – Le 43 Società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, contribuiscono grandemente all’economia nazionale, rappresentando il 15,4%del Pil Italiano. Il loro fatturato complessivo è stato di 328,4 miliardi; gli utili si attestano su 14,7 miliardi; i debiti ammontano a 211,4 miliardi, in diminuzione di 1,6 miliardi (-0,79%); i dipendenti crescono sino a 483.053. E’ quanto evidenzia la sesta edizione del “Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2023” realizzato dal Centro Studi CoMar, nel confronto tra fine 2023 e 2022; con le previsioni sul 2024 che confermano il ruolo da protagonista dello Stato, anche come promotore della duplice transizione, digitale ed ambientale Ecco le principali evidenze nella sintesi dello studio diffusa da Comar.


Nell’analisi, più in particolare, si mostra che: Ø il fatturato complessivo è stato di 328,4 miliardi di euro; in diminuzione di 139 miliardi (-29,8%) sui 467,6 miliardi del 2022, ma in aumento del 44,1%, più di 100 miliardi, sui 227,8 miliardi del 2017; Ø nelle classifiche per fatturato di tutte le Società Italiane industriali e di servizi, le Partecipate statali occupano i primi tre posti e sei dei primi venti;


Ø considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori di attività nel 2023, il 76,3% è realizzato nell’energia, il 10,9% è ascrivibile alla meccanica, il 9,6% a trasporti e telecomunicazioni; quote di poco superiori all’1% per ict, editoria, sport e tempo libero e inferiori per servizi alla P.A. o ambiente e territorio; Ø il risultato di competenza ha registrato utili per 14,7 miliardi di euro, con un calo di 5,7 miliardi (-27,8%) sull’anno precedente, ma raddoppiando (+106,5%) sul 2019;


Ø il margine operativo netto è stato di 33,9 miliardi di euro, in discesa di 6,2 miliardi (-15,6%) sui 40,2 miliardi del 2022, ma in aumento sui 21,6 del 2017 (+57,5%); Ø l’andamento dei suddetti valori ha determinato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che si attesta al 10,3%, in linea con la media del 10% dei sei anni precedenti; Ø i debiti finanziari, tra il 2022 ed il 2023, sono scesi da 213,1 miliardi di euro a 211,4 miliardi; un aumento di 81,4 miliardi sul 2017 (+62,5%);


Ø il rapporto tra debiti finanziari e fatturato si attesta sul 64,3%, quando era del 57% nel 2017; Ø riguardo agli Addetti, hanno raggiunto le 483mila Unità, un notevole incremento sui 457.648 del 2017; Ø il fatturato per dipendente è stato di 680mila euro. In merito alle classifiche delle singole aziende, ricordando la diversità dei settori di appartenenza: • le Società con il migliore rapporto “risultati su fatturato” sono Eur (36%), Terna (29,1%), Fibercop (28,1%), Snam (26,7%), Italgas (+25,5%); le peggiori, Stretto di Messina, Open Fiber, Ansaldo Energia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Giubileo 2025, Sogesid; • le Società con il migliore rapporto “mon su fatturato” sono, nell’ordine, Fibercop (53,5%), Terna (44,6%), Autostrade per l’Italia (44%), Italgas (43,2%), Snam (34,9%), Infratel (34,2%); meno bene: Stretto di Messina, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Valvitalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Ansaldo Energia, Open Fiber; • 6 Partecipate hanno sia mon che risultati in negativo: Ansaldo Energia, Ita Airways, Open Fiber, PSN-Polo Strategico Nazionale, Sogesid, Stretto di Messina; • i maggiori datori di lavoro sono, in sequenza: Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni, Saipem; queste sei Società impiegano 387.454 Addetti, l’80% di tutte le Partecipate statali; • le Società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente” risultano, nell’ordine: Gse, Fibercop, Eni, Eutalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Enel, Snam; le peggiori: Giubileo 2025, Infratel, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Sport e Salute, Stretto di Messina, Poste Italiane; • le Società con il migliore rapporto “debiti su fatturato” sono: IPZS, Sogei, Gse, Sogin, Rai, Saipem, Leonardo; meno bene: Giubileo 2025, Infratel, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Stretto di Messina. L’analisi di CoMar ha valutato anche l’ANDAMENTO TENDENZIALE PER IL 2024, sulla base dei dati dei primi 9 mesi che 11 Società quotate hanno comunicato ai mercati, confrontandoli con quelli analoghi dei primi 9 mesi del 2023 (Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Italgas, Leonardo, Poste, Raiway, Saipem, Snam, Terna). Queste 11 Società rappresentano, da sole, il 73,5% del totale del fatturato e il 91,1% degli utili di tutte le Partecipate statali prese in esame e rappresentano, quindi, un campione più che significativo. Sette di queste, presentando i risultati al terzo trimestre, confermano le previsioni (guidance), già positive, mentre altre quattro le migliorano ulteriormente. Complessivamente, nel confronto settembre 2023 – settembre 2024: • il fatturato è passato da 179,6 miliardi di euro a 169,5; è, quindi, diminuito, in un anno, di 10,1 miliardi (-5,6%), con 14,4 miliardi persi solo da Enel (-17,1%) ed Eni (-3,7%), che non sono compensati dalla crescita registrata da altre sette Partecipate; all’opposto, Terna (+17,8%) e Leonardo (+17,6%); • l’utile, invece, cresce, seppur di poco, di 182 milioni di euro (+1,4%, da 13.251 a 13.433 milioni), con i migliori risultati per Saipem (+160,7%) e Leonardo ((+142,55); meno bene Eni (-46,8%) e Snam (-9,1%). Il peso delle Partecipate statali è rilevante anche in termini di PRESENZA IN BORSA: considerando anche il settore bancario, sono 13 le Società quotate, con Banca MPS, Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. A queste 13 quotate, se ne aggiungono altre 6, per strumenti finanziari quotati, con Amco, Invitalia, Cdp, Ferrovie dello Stato Italiane, Rai, Sace. Al 10 dicembre 2024, le 13 quotate pubbliche capitalizzavano 219,4 miliardi di euro, il 27,7% dei 790,1 miliardi di tutta la Borsa Italiana. Per 4 di dette quotate, la percentuale di partecipazione dello Stato (considerando anche Cdp) è superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,3%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), Terna (29,8%), Eni (30,4%), Leonardo (30,2%), Snam (31,4%). Come esercizio teorico, considerando la quota detenuta dallo Stato in ognuna delle 13 singole Partecipate quotate e la capitalizzazione di ciascuna di queste, sempre al 10 dicembre 2024, il valore complessivo delle azioni di proprietà pubblica risulta ammontare a 73,1 miliardi di euro. Negli ultimi tre anni, il PERIMETRO PUBBLICO è oggetto di profonda riconsiderazione. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, deliberato dal Governo nel settembre scorso, ha ribadito quanto già espresso nella Nadef 2023: ridurre il rapporto debito/Pil dismettendo partecipazioni pubbliche, ma, in aggiunta, anche distribuendo dividendi straordinari. Le cessioni non comporteranno la perdita del controllo dello Stato (MPS, caso particolare), essendo finalizzate a migliorare la finanza pubblica, ad accrescere il flottante e la stabilità dei titoli (per le quotate), ad allargare la compagine sociale. Sono previste anche riorganizzazioni per favorire lo sviluppo delle Partecipate, in linea con le esigenze dei mercati. In parallelo, il Governo intende realizzare, in aggiunta a quei poteri speciali di controllo già detenuti, alcune acquisizioni, per assicurare un presidio in settori strategici. Solo considerando il periodo più recente, quali esempi del ridisegno: 1) acquisizione del 16% di NetCo, società risultante dal conferimento in FiberCop dell’infrastruttura di rete di Tim; 2) nella medesima prospettiva rientrano le trattative per l’acquisizione di Telecom Italia Sparkle; 3) il collocamento di un ulteriore 15% del capitale di Banca MPS, portando la partecipazione all’11,7%; 4) il soddisfacimento delle ultime condizioni perché si possa giungere, per l’inizio del 2025, al closing dell’operazione di concentrazione tra Ita Airways: e Deutsche Lufthansa; 5) la cessione del 2,8% del capitale di Eni; 6) l’autorizzazione all’alienazione di una quota di partecipazione di Poste Italiane; 7) la costituzione di Acque del Sud, cui sono state trasferite le funzioni del soppresso Eipli; 8) la costituzione di Autostrade dello Stato, cui sono trasferite le attività oggi attribuite ad Anas per le autostrade statali a pedaggio; 9) la costituzione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, destinato ad operare come banca per lo sviluppo sostenibile attraverso lo sport e la cultura, trasformando in S.p.A. il precedente Istituto per il Credito Sportivo; 10) la soppressione dell’ente pubblico Enit – Agenzia nazionale del turismo e la costituzione di Enit S.p.A.

Vino, Lambrusco Doc: il 2024 si chiude con aggiornamento Disciplinari

Vino, Lambrusco Doc: il 2024 si chiude con aggiornamento DisciplinariMilano, 18 dic. (askanews) – Per il Lambrusco il 2024 si appresta a chiudersi con alcune importanti novità: sono stati infatti pubblicati in Gazzetta ufficiale, entrando così in vigore, i Disciplinari aggiornati delle Doc del Lambrusco con alcune modifiche minori e qualche novità di rilievo. Tra queste c’è l’introduzione della sottozona Monte Barello all’interno della Denominazione Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc per la produzione di vini frizzanti. La sottozona comprende un areale posizionato nella zona prevalentemente collinare che abbraccia il borgo di Castelvetro (Modena) e dovrà rispondere a specifici requisiti, tra cui una resa per ettaro più bassa, la raccolta a mano delle uve e l’uso di Lambrusco Grasparossa in purezza.


Altra novità riguarda il Lambrusco di Sorbara Doc, che a partire da ora potrà essere proposto anche in bianco nella versione Spumante. Un’aggiunta che rappresenta la naturale conclusione di un percorso avviato dai produttori, che già da diversi anni realizzavano questa tipologia di prodotto con ottime risposte da consumatori e addetti ai lavori. “Siamo felici di poter chiudere il 2024 con l’aggiornamento dei nostri Disciplinari” ha affermato Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, rimarcando che “si tratta di un percorso avviato da diversi anni volto a rispondere ad esigenze del territorio per far sì che i disciplinari valorizzino sempre più la qualità e le peculiarità delle nostre produzioni di eccellenza”. Importanti aggiornamenti anche nel Disciplinare del Reggiano Doc, con una modifica che non riguarda nello specifico il Lambrusco ma punta a dare risalto ad un’altra varietà molto tipica e rappresentativa del territorio. È stata infatti introdotta la tipologia “Fogarina” e aggiunta l’unità geografica Gualtieri. A complemento di queste novità, per tutte le Doc del Lambrusco sono state riviste “le sezioni dedicate a etichettatura e confezionamento con l’obiettivo di allineare i disciplinari e aggiornare aspetti quali la capacità delle bottiglie e le tipologie di chiusure ammesse”. I documenti aggiornati sono già on line sul sito del Consorzio.


Il Consorzio Tutela Lambrusco è dedicato alla tutela di sei Doc del Lambrusco: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc, Modena Doc, Reggiano Doc, Colli di Scandiano e di Canossa Doc. A queste si aggiungono altre due Denominazioni che comprendono vini differenti, Reno Doc e Castelfranco Emilia Igt. Le aziende associate sono ubicate nelle province di Modena e Reggio Emilia, dove quasi 10mila ettari sono coltivati a Lambrusco. Ogni anno vengono prodotte circa 40 milioni di bottiglie di Lambrusco Doc e oltre 100 milioni di bottiglie di Emilia Igt Lambrusco, queste ultime tutelate dal Consorzio Tutela Vini Emilia. Nel loro complesso, i vini prendono per il 60% la strada dell’export. Foto di Marco Parisi

Bce, Lane: meglio mantenere l’agilità nell’allentamento dei tassi

Bce, Lane: meglio mantenere l’agilità nell’allentamento dei tassiRoma, 18 dic. (askanews) – Alla Bce, nel procedere con l’allentamento monetario nell’attuale contesto di elevata incertezza “è prudente mantenere l’agilità” in cui le decisioni si prendono “volta per volta e senza vincolarsi ad alcun particolare percorso dei tassi di interesse”. Lo afferma il capo economista dell’istituzione di Francoforte, Philip Lane nel suo intervento iniziale durante un evento in diretta con Market News International.


Infatti, l’allentamento monetario “potrebbe procedere più lentamente rispetto ai tagli dei tassi di interesse previsti nelle stime di dicembre, nell’eventualità di shock al rialzo sulle prospettive di inflazione o sullo slancio dell’economia. Analogamente – ha spiegato – nel caso di shock al ribasso sull’inflazione o sull’economia l’accomodamento monetario può procedere più rapidamente”. (fonte immagine: ECB 2024).

Iveco bus, vince gara in Germania per 580 autobus

Iveco bus, vince gara in Germania per 580 autobusRoma, 18 dic. (askanews) – Iveco bus, il marchio di autobus urbani, intercity e turistici di Iveco Group ha firmato un accordo quadro di 5 anni con la centrale di acquisto BusGruppe, il consorzio che comprende Verkehrsbetriebe Bachstein, CeBus, KVG Stade, Omnibusbetrieb von Ahrenschildt, Pülm Reisen e Reisebüro Schmidt, per fornire fino a 580 autobus urbani, 250 dei quali completamente elettrici. Il valore totale dell’accordo – si legge in un comunicato – è stimato fino a 172 milioni di euro. Iveco bus fornirà 200 autobus CROSSWAY Low Entry ELEC e 50 autobus articolati E-WAY, tutti veicoli completamente elettrici progettati per supportare la transizione energetica del cliente: si tratta della più grande gara per autobus elettrici mai vinta da IVECO BUS nel mercato tedesco. L’accordo prevede inoltre altri 330 veicoli, tra i quali sia autobus urbani articolati URBANWAY Hybrid, sia autobus interurbani CROSSWAY Low Entry alimentati da motori Cursor da 9 litri di FPT Industrial compatibili con alcuni carburanti rinnovabili.

Unicredit, quota in Commerzbank sale a circa il 28%

Unicredit, quota in Commerzbank sale a circa il 28%Roma, 18 dic. (askanews) – UniCredit ha sottoscritto nuovi strumenti finanziari relativi alle azioni Commerzbank, in linea con l’obiettivo precedentemente dichiarato di raggiungere una quota fino al 29,9%. Lo rende noto un comunicato.


La posizione complessiva di UniCredit – si legge – ammonta ora a circa il 28%, di cui il 9,5% attraverso la partecipazione diretta e circa il 18,5% attraverso strumenti derivati. UniCredit ha presentato la documentazione regolamentare necessaria per acquisire una quota di Commerzbank superiore al 10% e fino al 29,9%. Il processo di autorizzazione è ora attivato e le interazioni con le autorità sono in corso. Il prezzo medio di ingresso di UniCredit per l’intera posizione è inferiore alle attuali quotazioni e soddisfa tutti i parametri finanziari che la banca è si impegnata rispettare nei confronti degli azionisti. L’esposizione economica di UniCredit è quasi completamente coperta, dimostrando prudenza nell’approccio e garantendo piena flessibilità e opzionalità. Questa operazione conferma l’opinione di UniCredit che all’interno di Commerzbank vi sia un valore significativo che deve essere consolidato. Riflette la fiducia nella Germania, nelle sue imprese e nelle sue comunità, nonchè l’importanza di un settore bancario forte nel sostenere lo sviluppo economico del Paese.


La posizione rimane al momento solo un investimento e non ha alcun impatto sull’offerta pubblica di scambio con Banco BPM. L’obiettivo principale del team manageriale di UniCredit rimane la prosecuzione di UniCredit Unlocked e la realizzazione di una crescita e una distribuzione agli azionisti che siano sostenibili. Infatti, è qui che UniCredit continua a credere di poter estrarre il massimo valore per tutti i suoi stakeholder. Cam

L’e-commerce cambia i viaggi, Scalapay individua 5 macro tendenze

L’e-commerce cambia i viaggi, Scalapay individua 5 macro tendenzeMilano, 18 dic. (askanews) – Il settore dei viaggi è alle porte di una nuova era, plasmata dalle profonde trasformazioni digitali che stanno rivoluzionando l’e-commerce. Scalapay, leader nel Sud Europa nelle soluzioni di pagamento Buy Now, Pay Later (BNPL), ha analizzato i trend che ridefiniranno il futuro del turismo, offrendo nuove opportunità sia per gli operatori del settore sia per i viaggiatori. Tali cambiamenti non solo modificano le modalità di prenotazione e acquisto del viaggio, ma aprono nuove strade per migliorare la customer experience e la fidelizzazione dei clienti, con un impatto significativo sulle dinamiche di mercato.


“Il Buy Now, Pay Later – ha commentato Matteo Ciccalè, Vice President of Strategic Growth di Scalapay – è ormai ritenuto indispensabile da metà della popolazione italiana per gli acquisti legati al mondo dei viaggi, con evidenze che mostrano un aumento significativo della spesa quando i consumatori adottano questa soluzione. Nonostante l’elevata domanda e l’interesse in costante crescita verso i pagamenti dilazionati, solo una minoranza di esercenti ha integrato queste opzioni. Questo rappresenta una straordinaria opportunità per il trade di intercettare una domanda sempre più diffusa e soddisfare i nuovi bisogni dei viaggiatori”. Tra i principali driver di questa evoluzione spiccano l’integrazione sempre più avanzata dell’intelligenza artificiale (IA) e l’attenzione crescente verso la trasparenza e la fiducia nelle interazioni digitali, elementi ormai fondamentali per conquistare un pubblico sempre più esigente. A ciò si affiancano le soluzioni di pagamento innovative, come il BNPL, che stanno trasformando l’accessibilità alle esperienze di viaggio, rendendole più democratiche e flessibili. Partendo da queste premesse, Scalapay ha individuato cinque tendenze chiave che trasformeranno il modo in cui i consumatori pianificano e vivono i viaggi, delineando un futuro ricco di innovazioni per il settore travel: viaggi su misura; fiducia e trasparenza; esperienze autentiche; pagamenti flessibili e customer experience.


La ricerca di esperienze personalizzate rappresenta la priorità per i viaggiatori di oggi. Piattaforme alimentate dall’IA generativa offrono soluzioni uniche, come itinerari su misura, suggerimenti basati sul budget e consigli personalizzati in tempo reale. Le innovazioni come la realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) stanno rivoluzionando la pianificazione dei viaggi: i viaggiatori possono esplorare virtualmente una villa sul mare o passeggiare per le strade di una città prima ancora di prenotare. Per i brand turistici, questa personalizzazione non è solo un’opportunità, ma una necessità per conquistare i consumatori. In un contesto contaminato da recensioni non veritiere e frodi online che minano la fiducia, i viaggiatori cercano piattaforme che offrano garanzie autentiche. Secondo Scalapay, la credibilità sarà il fattore determinante: recensioni verificate, descrizioni trasparenti e protezione contro le truffe devono essere al centro dell’offerta. Per le aziende della filiera, ciò significa investire in strumenti che aumentino la sicurezza e adottare una comunicazione chiara in ogni fase, dalla ricerca delle destinazioni al check-out.


Il cliente oggi pone grande attenzione all’ autenticità delle attività proposte durante il viaggio e ricerca la possibilità di vivere esperienze immersive, che facilitino le connessioni. Le esperienze che uniscono avventura, scoperta culturale e rigenerazione personale guidano le scelte di viaggio. Le strategie vincenti si basano su collaborazioni con influencer che contano su community reali e interattive e sulla promozione di contenuti generati dagli utenti, costruendo fiducia e coinvolgimento attraverso storie reali e ispirazionali. Le opzioni di pagamento innovative, come il BNPL proposto da Scalapay, contribuiscono a una maggiore accessibilità all’esperienza di viaggio. Oggi è possibile distribuire/dilazionare il costo di voli, hotel e gli stessi pacchetti in rate, consentendo ai consumatori di vivere soggiorni memorabili senza sacrificare il prorpio budget. Per glòi operatori del settore travel, il BNPL rappresenta una leva strategica per aumentare le prenotazioni, attrarre viaggiatori premium e mantenere elevata la percezione del valore delle offerte.


I viaggiatori ricercano esperienze fluide e aggiornamenti in tempo reale. Dalla prenotazione all’arrivo, le piattaforme devono garantire notifiche puntuali, opzioni di check-in semplificate e conferme immediate: la cura di tali servizi che non possono più essere considerati ancillari, risultano determinanti per fidelizzare i clienti. Ulteriori alternative flessivili anche flessibili, come prenotazioni last-minute o rimborsi rapidi, è ormai essenziale per soddisfare le esigenze dei viaggiatori digitali. Secondo l’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, l’e-commerce rappresenta nel 2024 in Italia il 56% del mercato dell’ospitalità (in crescita del 4%) e il 70% dei trasporti (in crescita del 12%), con un aumento del +8% condiviso sia dagli attori del tour operating (crociere escluse) che dalle agenzie di viaggio. Questi dati confermano quanto rilevato da Scalapay: l’intelligenza artificiale generativa e i pagamenti flessibili, come il BNPL, stanno trasformando il modo in cui i viaggiatori pianificano e vivono le loro esperienze, rendendole più accessibili e personalizzate. In particolare, il BNPL si dimostra una leva strategica per democratizzare il turismo, con il 41% degli italiani che lo considerano tra i metodi di pagamento più importanti per acquisti relativi ai viaggi, il 32% che spende di più rateizzando e il 18% che senza la possibilità di dilazionare i propri pagamenti non acquisterebbe. Il settore travel sta attraversando una trasformazione epocale, in cui innovazione tecnologica e nuove aspettative dei consumatori riscrivono le regole del gioco. In questo contesto, Scalapay si pone come partner strategico per il cambiamento, offrendo soluzioni all’avanguardia che rendono i viaggi non solo più personalizzati, ma anche più trasparenti e accessibili. Grazie alla sua leadership nelle soluzioni di pagamento flessibili, la fintech consente ai viaggiatori di vivere esperienze di alto valore, senza compromessi sul budget, e supporta gli operatori del turismo nel soddisfare le crescenti esigenze di un pubblico sempre più digitalizzato e consapevole. Per gli attori del settore turistico, abbracciare queste tendenze non è solo una questione di adattamento, quanto di cogliere una strategica opportunità per consolidare la propria posizione in un mercato globale in costante evoluzione. Investire in innovazione, fiducia e flessibilità consente di creare esperienze di viaggio uniche, fidelizzare i clienti e restare competitivi in uno scenario che premia chi sa anticipare i bisogni dei consumatori. Con il supporto di Scalapay, il futuro del turismo si prospetta non solo più tecnologico, ma anche più vicino alle reali aspirazioni dei viaggiatori.

eBay: rivendere i regali scelta sempre più diffusa e condivisa

eBay: rivendere i regali scelta sempre più diffusa e condivisaMilano, 18 dic. (askanews) – Il regifting, ovvero la pratica di rivendere i regali ricevuti, è una consuetudine sempre più diffusa negli ultimi anni, soprattutto a Natale. Tra chi ha ricevuto un regalo non gradito nelle scorse festività, il 37% ha deciso di tenerlo e il 23% di regalarlo a qualcun altro. Aumenta però notevolmente la percentuale di chi ha deciso di rivenderlo (15%) rispetto a solo 5 anni fa (7% nel 2019), per un guadagno potenziale di circa 50 euro. E’ anche vero che un certo “bon ton” impone di non rivendere i regali ricevuti anche se non graditi (per il 34%), sebbene questo aspetto abbia subito una forte diminuzione rispetto al 2019, quando ben il 42% dichiarava che “non fosse carino” rivendere i regali ricevuti a Natale. Resta stabile, invece, chi non lo fa per la paura di essere scoperto (16%). Questa è una prima fotografia che emerge dalla ricerca commissionata a Ipsos da eBay, marketplace globale che connette le persone, acquirenti e venditori, e costruisce comunità per creare opportunità economiche per tutti, in più di 190 mercati di tutto il mondo.


“Il regifting – ha commentato Barbara Bailini, Head of Categories eBay Italia – è un fenomeno che riscontriamo su eBay da molti anni. È diventata una pratica sempre più accettata e diffusa, soprattutto tra le generazioni più giovani perché incoraggia la circolarità e l’economia responsabile. La ricerca rivela un cambio di abitudini importante rispetto a cinque anni fa: gli italiani attribuiscono maggiore importanza al gesto di rivendere e acquistare oggetti e sono felici di sapere che, grazie al regifting, è possibile portare beneficio anche ad altre persone”. Dalla ricerca emerge che il 42% ha ricevuto almeno un dono non gradito il Natale scorso, ma ha deciso di tenerlo (37%) o di regalarlo a qualcun altro 23%. Il 19% afferma persino di mettere i regali indesiderati da parte, dimenticandosi di averli. Tra chi, invece, ha deciso di rivenderli (15%), più della metà (51%) ha messo da parte il guadagno ottenuto come risparmio o ha sostituito l’oggetto con qualcosa di più affine ai propri gusti (34%) o ha deciso di usare i soldi per sostenere le spese del periodo natalizio (27%), complice anche l’inflazione e il caro vita che incide per il 71% sulla scelta di spendere meno per l’acquisto dei regali di Natale. Su eBay.it le categorie di prodotti più venduti durante le festività natalizie del 2023 sono state: orologi, smartphone, console, videogiochi, carte da gioco, libri, modellismo e fumetti.


In un mercato in cui il C2C continua a crescere nel 2024 a doppia cifra, vendere un regalo non gradito è considerata una pratica sempre più diffusa e condivisa per più della metà degli italiani (56%). In particolare, 1 italiano su 3 dichiara di averlo fatto almeno una volta (14%) o addirittura più di una (20%). Un’abitudine comune per entrambi i sessi, con età compresa tra i 25 ai 34 anni (23%), 35-44 anni (22%) e i giovani dai 18 ai 25 anni (18%), con un livello di istruzione elevato e occupati. L’occasione principale in cui si afferma di aver ricevuto un regalo indesiderato è quella del compleanno (58%), seguita dal Natale (48%). Ma cosa spinge gli italiani a rivendere i doni ricevuti? Principalmente il fatto che i regali ricevuti non corrispondono ai propri gusti (37%), perché si possiede un articolo simile (29%) o non piace proprio e non si vuole tenerlo (28%). Vestiti, scarpe, accessori (41%), articoli per la casa (32%), libri, fumetti (20%), e gioielli, orologi (20%) sono le categorie di oggetti più rivenduti e, in chiave prospettica, quelli che sarebbero rivenduti anche da chi non l’ha mai fatto.


Oggi gli italiani sono più propensi al regifting anche per una maggiore accettazione sociale di questa pratica – in particolare con riferimento ai regali di Natale, nel 2019 il 42% degli intervistati non rivendeva per una questione di “bon ton”, oggi questa percentuale scende al 34%. In generale, rende felici sapere che il regalo di Natale è stato venduto per fare beneficenza (per il 49%). Genera decisamente meno felicità scoprire che la rivendita è stata effettuata per comprare un regalo per altre persone, con un 36% che ne risulterebbe arrabbiato. Il regifting è considerata un’attività pratica dal 37% degli italiani, perché garantisce che gli oggetti passino in altre mani invece di rimanere inutilizzati, mentre il 36% ritiene sia un gesto sostenibile, un modo per ridurre i rifiuti e una forma di riciclo. Tuttavia, il 34% pensa ancora che sia irrispettoso nei confronti di chi ha fatto il dono.


Marketplace e piattaforme online sono i canali preferiti per la rivendita dei regali non graditi per il 66% degli italiani, mentre il 65% è aperto all’acquisto di doni di seconda mano se l’oggetto è in buone condizioni (per il 31%), se si tratta di qualcosa di difficile da trovare (per il 18%) o perché lo ritiene una pratica sostenibile (17%).

Calcio, Vinicius premiato The Best of Fifa

Calcio, Vinicius premiato The Best of FifaRoma, 17 dic. (askanews) – Serata di premi a Doha (dove domani alle 18 italiane si gioca la finale di Coppa Intercontinentale tra i messicani del Pachuca e il Real Madrid), dove la Fifa ha assegnato i suoi riconoscimenti ai migliori del 2024. The Best of Fifa ha visto trionfare Vinicius tra i giocatori, piccola rivincita su Rodri, che poche settimane fa si è portato a casa il Pallone d’oro ai danni del brasiliano del Real, scatenando la reazione di Florentino Perez.


Oltre a Vinicius, un altro grande del Madrid ha trionfato: Carlo Ancelotti è stato infatti votato miglior allenatore dell’anno. L’argentino Emiliano Martinez dell’Aston Villa si è invece portato a casa il premio come miglior portiere, categoria nella quale c’era l’unico “italiano” in lizza, il milanista Mike Maignan. Votata anche la Top 11, la formazione ideale, così composta: Emiliano Martinez (Aston Villa); Daniel Carvajal (Real Madrid), Antonio Rudiger (Real Madrid), Ruben Dias (Manchester City); William Saliba (Arsenal), Jude Bellingham (Real Madrid), Rodri (Manchester City), Toni Kroos (Real Madrid/ritirato); Lamine Yamal (Barcellona), Erling Haaland (Manchester City), Vinicius (Real Madrid). Ad Alejandro Garnacho è andato invece il premio Puskas per il gol dell’anno in Everton-Manchester United 0-3 di Premier League del 26 novembre 2023.

Da Mattarella appello a prendersi cura della democrazia, serve armonia

Da Mattarella appello a prendersi cura della democrazia, serve armoniaRoma, 17 dic. (askanews) – L’appello rivolto alle più alte cariche istituzionali, ai rappresentanti del mondo politico e sociale per la fine di questo 2024 da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a “ad amare e prendersi cura della democrazia” evitando “conflitti e radicalizzazioni” ma ricercando invece quella “armonia” che tiene in vita la nostra Repubblica.


Ad ascoltare il discorso alle alte cariche nel salone dei Corazzieri al Quirinale ci sono i presidenti del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e della Corte Costituzionale, Augusto Barbera e anche tanti altri esponenti del governo, della maggioranza e dell’opposizione, tra gli altri Elly Schlein e Giuseppe Conte. Il quadro disegnato dal capo dello Stato alla fine di questo anno è desolante: “in questo periodo siamo attraversati da sentimenti contraddittori: da una parte il bisogno di condividere la speranza per un futuro di serenità e di pace, cui si affiancano le prospettive che le scoperte della scienza offrono all’umanità. Dall’altra la profonda preoccupazione di un tempo caratterizzato da guerre e violenze che rendono incerto l’orizzonte del mondo intero”. E di fronte a scenari così complessi bisogna anche ammettere che “oggi prevale il conflitto. La politica e la diplomazia appaiono sovente accantonate dalla scelta delle armi, operata da chi ha dato avvio alla guerra. Le istituzioni sovranazionali ne risultano indebolite”. La preoccupazione di Mattarella è rivolta soprattutto ai giovani che si confrontano con un mondo così travagliato: “Occorre una approfondita riflessione sui danni che questa deriva emotiva può produrre nel lungo periodo sulle donne e sugli uomini di domani, sui loro sentimenti”.


“Abituandosi a convivere con l’odio si rischia di diffonderlo, di renderlo inestinguibile” avverte il capo dello Stato secondo il quale da qui parte quell’aumento della violenza intorno a noi, nelle nostre società”. Ma per il presidente della Repubblica questo non è un destino segnato anzi, il suo invito è a “reagire, riaffermare con forza e convinzione le ragioni della pace, della civiltà, della convivenza, di un mondo libero, solidale, interdipendente. Obiettivi per i quali il Governo è impegnato nella ricerca del dialogo e della collaborazione, con attenzione particolare nei confronti dei Paesi del Sud del mondo”, come si registra con la recente apertura all’accordo Mercosur. “Non possiamo tornare indietro, non possiamo rassegnarci al disordine e al conflitto permanente” è il suo monito. Nel suo ragionamento sullo stato di salute delle democrazie occidentali il capo dello Stato annota una “progressiva polarizzazione” che tocca tanti aspetti della vita sociale e che non riguarda solo la politica. Insomma, manca il dialogo e si afferma la radicalizzazione delle posizioni mentre, avverte Mattarella “il pluralismo delle idee è l’anima la democrazia” a fronte di “conflitti alimentati e amplificati da un uso distorto e irresponsabile dei social media che, talvolta, divengono strumenti perversi di divisione, di condizionamento acritico, di deliberato travisamento della realtà, contraddicendo il loro autentico ruolo”. A proposito del ruolo dei social media Mattarella torna sui rischi legati alla concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi Over the top della tecnologia: “Grandi società che dettano le loro condizioni ai mercati e – al di sopra dei confini e della autorità degli Stati e delle Organizzazioni internazionali – tendono a sottrarsi a qualsiasi regolamentazione, a cominciare dagli obblighi fiscali”.


Questi nuovi soggetti mettono in discussione l’esistenza stessa e la funzione dello Stato che nella storia era quello che governava anche la forza militare con una “una progressiva privatizzazione del potere pubblico da parte di potenze finanziarie private, capaci di sfidare le prerogative statuali”. Ma la libertà, la sicurezza e il bene comune possono essere assicurati soltanto “dalla tenuta e dal consolidamento delle istituzioni democratiche, unico argine agli usurpatori di sovranità”, avverte. Per preservare la democrazia Mattarella invita a tornare alla comunità e ai rapporti umani tra le persone, alla partecipazione “unica, impegnativa e concreta alternativa alle lacerazioni delle nostre società, allo svuotamento di senso, alla disaffezione, alle mille solitudini che abitano le nostre città”. “Leggo con queste lenti il crescente e preoccupante fenomeno dell’astensionismo, registrato nelle tornate elettorali da diversi anni a questa parte – osserva -. Una democrazia senza popolo sarebbe una democrazia di fantasmi. Una democrazia debole”. Ecco perchè è necessario “recuperare il rapporto tra persone e istituzioni”.


E proprio al termine di alcune giornate di dibattito politico particolarmente acceso Mattarella invita al dialogo: “Sovente parliamo della stabilità come di un fattore determinante del patrimonio di credibilità e di buona reputazione di un Paese. Ma ci sono, prima ancora, fattori che non dobbiamo sottovalutare: valori comuni e condivisi, cultura, sentimenti popolari che ci fanno riconoscere come un unico popolo, legato da un comune destino”. E per preservare l’unità di un paese la ricetta del capo dello Stato è ancora una volta la Costituzione, il “riferimento sicuro i suoi valori fondativi: la libertà, l’uguaglianza, la giustizia, la solidarietà. I diritti inalienabili di ogni persona. Vuol dire anche riconoscere che vi sono interessi nazionali che richiedono la massima convergenza. Ad esempio il rispetto dei trattati e delle alleanze internazionali, la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini e delle infrastrutture strategiche, la salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza dei nostri territori. Non possiamo dividerci su questi obiettivi, che sono inevitabilmente di lungo periodo e vanno dunque perseguiti con un impegno che va oltre le maggioranze e le opposizioni di turno”. Infine, e non è la prima volta che Mattarella ne parla, il richiamo a rispettare i propri ruoli istituzionali, sapendo che hanno dei limiti: “senza invasioni di campo, senza sovrapposizioni, senza contrapposizioni” ricordando che “il servizio che si svolge è a garanzia della dignità di ognuno, a prescindere dall’appartenenza politica” perchè “la Repubblica vive di questo ordine. Ha bisogno della fiducia delle persone che devono poter vedere, nei comportamenti e negli atti di chi ha responsabilità, armonia tra le istituzioni”. L’augurio quindi a tutti coloro che oggi sono venuti al Colle per il tradizionale scambio di auguri è “poter essere all’altezza delle nostre responsabilità”.

Stellantis: 2 mld investimenti in 2025. Urso: Cambiata aria

Stellantis: 2 mld investimenti in 2025. Urso: Cambiata ariaMilano, 17 dic. (askanews) – Con l’uscita di Tavares, è cambiato il “clima” nei rapporti con Stellantis che al Tavolo al Mimit ha presentato il Piano Italia con 2 miliardi di investimenti per i siti nel 2025 senza far leva su soldi pubblici, 6 miliardi di acquisti per l’indotto e un piano prodotti fino al 2032 che dovrebbe tutelare l’occupazione e l’attività degli stabilimenti. “Il tempo è venuto per noi di Stellantis di fare squadra con l’Italia per affrontare le sfide esistenziali del comparto sottovalutate da alcuni in Europa. Lo farò direttamente, concretamente. Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Quindi ci metto la faccia”, ha detto il responsabile Europa di Stellantis, Jean-Philippe Imparato.


Fra le novità l’arrivo della piattaforma Stla Small a Pomigliano che servirà per due nuovi modelli compatti, oltre alla nuova Pandina nel 2030 e varianti termiche dei modelli elettrici prodotti a Melfi (Jeep, Lancia e DS) e forse anche per le Alfa Romeo Giulia e la Stelvio che saranno prodotte a Cassino sulla piattaforma Stla Large. Mancano invece indicazioni più certe sul futuro di Maserati e della Gigafactory di Termoli. 2Il 2025 sarà un anno duro, ma tutti gli stabilimenti rimarranno attivi”, ha detto Imparato che ipotizza una produzione sui livelli del 2024, mentre nel 2026 le stime dei sindacati sono di ritorno sui livelli del 2023 intorno alle 750mila unità.


Da parte sua il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, presente alla riunione con il ministro dell’Economia Giorgetti e del Lavoro Calderone, ha messo sul piatto 1,6 miliardi di euro per il biennio 2025-2027 per il sostegno del comparto e della filiera. “Ho percepito che dopo le dimissioni di Tavares era cambiata l’aria e il piano di oggi lo conferma. Ora possiamo mettere sulla giusta strada l’auto italiana ed europea. E’ il momento delle decisioni e della responsabilità”, ha spiegato Urso che ha detto di aspettare il presidente Stellantis John Elkann in Parlamento per illustrare il piano e ha annunciato una nuova convocazione del tavolo automotive a fine gennaio. Soddisfatti per il nuovo clima e per il piano di ripartenza anche i sindacati che hanno però criticato la mancanza di indicazioni più concrete su Maserati, attorno a cui sarà costruito il polo dell’alta gamma con il coinvolgimento dell’ecosistema della Motor Valley, e sulla Gigafactory di Termoli. Il segretario della Fim, Ferdinando Uliano ha sottolineato anche l’importanza di rinnovare gli ammortizzatori sociali per il comparto, la maggior parte in scadenza il prossimo anno con 25mila posti di lavoro a rischio.