Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

L’addio di Milano al Cavaliere, in piazza più Milan che Fi

L’addio di Milano al Cavaliere, in piazza più Milan che FiMilano, 14 giu. (askanews) – Cori da stadio e bandiere, tante magliette e sciarpe. A guardare il sagrato di piazza del Duomo, il popolo che è venuto a dire addio a Silvio Berlusconi è quello con i colori rossoneri del Milan, più che quello con il tricolore di Forza Italia. Con la Curva Sud, il settore di San Siro che ospita i tifosi rossoneri più accesi, che è protagonista in piazza.

Le grandi bandiere del Milan che solitamente sventolano allo stadio, stavolta segnano ogni momento saliente della cerimonia funebre, accompagnando le immagini trasmesse dai maxischermi in piazza. Il coro più frequente è “Un presidente, c’è solo un presidente”. Che nel caso di Berlusconi potrebbe valere per le tante cariche ricoperte ma che regolarmente si alza dal cuore della piazza occupato dai tifosi. Insieme al coro “Berlusconi uno di noi”, scandito più volte. Hanno meno successo il coro “C’è solo un Cavaliere” e l’inno nazionale che alcuni cittadini intonano. I tanti in piazza per la politica, lo sono però in modo meno organizzato e quindi meno visibile: qualche bandiera, tante spillette di Forza Italia, cartelli e striscioni fatti in casa. Come quello che è nella prima fila dello spazio riservato ai cittadini comuni: “L’Italia è il Paese che amo”, riprendendo l’incipit più famoso della politica, quello della discesa in campo del 1994. Affianco, lo striscione del Milan Club di Sassuolo.

L’addio a Berlusconi a Milano, in piazza più Milan che Fi

L’addio a Berlusconi a Milano, in piazza più Milan che FiMilano, 14 giu. (askanews) – Cori da stadio e bandiere, tante magliette e sciarpe. A guardare il sagrato di piazza del Duomo, il popolo che è venuto a dire addio a Silvio Berlusconi è quello con i colori rossoneri del Milan, più che quello con il tricolore di Forza Italia. Con la Curva Sud, il settore di San Siro che ospita i tifosi rossoneri più accesi, che è protagonista in piazza.

Le grandi bandiere del Milan che solitamente sventolano allo stadio, stavolta segnano ogni momento saliente della cerimonia funebre, accompagnando le immagini trasmesse dai maxischermi in piazza. Il coro più frequente è “Un presidente, c’è solo un presidente”. Che nel caso di Berlusconi potrebbe valere per le tante cariche ricoperte ma che regolarmente si alza dal cuore della piazza occupato dai tifosi. Insieme al coro “Berlusconi uno di noi”, scandito più volte. Hanno meno successo il coro “C’è solo un Cavaliere” e l’inno nazionale che alcuni cittadini intonano. I tanti in piazza per la politica, lo sono però in modo meno organizzato e quindi meno visibile: qualche bandiera, tante spillette di Forza Italia, cartelli e striscioni fatti in casa. Come quello che è nella prima fila dello spazio riservato ai cittadini comuni: “L’Italia è il Paese che amo”, riprendendo l’incipit più famoso della politica, quello della discesa in campo del 1994. Affianco, lo striscione del Milan Club di Sassuolo.

Consorzio Vini Abruzzo: arriva il “Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc”

Consorzio Vini Abruzzo: arriva il “Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc”Milano, 14 giu. (askanews) – Nasce il “Trabocco Spumante d’Abruzzo Doc”. Consapevoli dei trend di mercato che confermano il successo degli spumanti italiani, il Consorzio tutela vini d’Abruzzo ha intrapreso un percorso di valorizzazione delle bollicine prodotte da vitigni autoctoni riscoperti e imbottigliati in regione. Già nel 2010 con la nascita della Doc Abruzzo, aveva infatti previsto nel Disciplinare anche la tipologia Spumante, vinificato in bianco o rosé, realizzato con metodo Martinotti o Classico e con l’utilizzo di vitigni internazionali.

“Le nostre uve sono naturalmente predisposte alla spumantizzazione e vi è ormai l’esigenza di portare sui mercati un prodotto totalmente abruzzese, realizzato con i nostri vitigni, vinificato e imbottigliato in regione e che porta con sé un nome estremamente identificativo” ha affermato il presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi, spiegando “che da luglio dello scorso anno è stato infatti approvato il regolamento dell’utilizzo del marchio collettivo Trabocco che circoscrive la possibilità di utilizzarlo solo per spumanti prodotti con Metodo Italiano e soprattutto con l’utilizzo esclusivo delle nostre uve autoctone”. Nel 2020 era stato quindi registrato il marchio collettivo Trabocco per valorizzare gli spumanti prodotti con Metodo italiano in Abruzzo da uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo. Il Consorzio ha precisato che nell’attuale riorganizzazione dei Disciplinari di produzione sono state introdotte alcune varianti che hanno aggiunto anche per la Doc Abruzzo o d’Abruzzo Doc la possibilità di specificare il vitigno di provenienza (Pecorino, Passerina, Montonico e Cococciola), “elemento molto importante per il consumatore finale”. L’aggiunta del marchio collettivo in etichetta, Spumante d’Abruzzo DOC Trabocco, vuole rappresentare un ulteriore passo in avanti nel percorso di caratterizzazione delle bollicine abruzzesi, rendendo immediatamente riconoscibile il prodotto.

Ad ottenere per il momento il riconoscimento del marchio Trabocco, le Cantine Casal Thaulero, Citra, Eredi Legonziano e Vin.Co, che presto introdurranno sul mercato i loro spumanti Metodo Italiano nelle versioni in bianco e rosé, brut ed extra dry. “Diversi viticoltori hanno iniziato ad investire in questa direzione e da qualche anno propongono spumanti con un buon successo” ha ricordato Nicodemi, sottolineando che “credo che la strada sia lunga ma sicuramente, se percorsa con lungimiranza e strategia, si potranno avere degli ottimi risultati e l’Abruzzo potrà certamente candidarsi anche come produttore di vini spumanti oltre che come terra di grandi rossi”. Per il naming ed il logo è stato scelto uno dei simboli più rappresentativi e identificativi dell’Abruzzo, il Trabocco, proprio perché facilmente memorizzabile e associabile alla regione. A supporto di questo progetto per opera del Consorzio partiranno a breve una campagna di comunicazione rivolta a operatori del settore e al consumatore finale, ed una serie di appuntamenti per operatori Horeca regionali. In calendario per il 21 giugno l’evento aperto al pubblico “Perlage d’Abruzzo”, che si svolgerà in oltre 50 locali che prenderanno parte all’iniziativa.

L’omaggio di Meloni a Berlusconi, e in Cdm tributo-giustizia

L’omaggio di Meloni a Berlusconi, e in Cdm tributo-giustiziaRoma, 14 giu. (askanews) – “Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”. E’ questa la ‘promessa’ che Giorgia Meloni fa a Berlusconi, nel giorno dei funerali di Stato dell’ex presidente del Consiglio e leader di Fi.

La premier, in prima fila nella navata di sinistra riservata alle autorità, assiste alla cerimonia funebre. Al termine, sul sagrato del Duomo, saluta e abbraccia i figli – Marina, Piersilvio, Eleonora, Barbara, Luigi – e la compagna Marta Fascina, proprio mentre sui suoi social viene pubblicato un video celebrativo del Cav. Le immagini ripercorrono i successi di Silvio Berlusconi, ma anche la loro comune esperienza politica: da quando la nominò ministro per la Gioventù, fino alla ‘separazione’ e alla nascita di Fdi e poi al ritorno nel centrodestra unito. “Abbiamo iniziato questo cammino – si legge nel testo a corredo del video – molti anni fa. Abbiamo percorso strade diverse, ma l’obiettivo era e rimarrà comune: rendere l’Italia fiera e capace di stupire il mondo. Grazie Silvio, ti renderemo orgoglioso”. Una promessa che il governo inizierà a mantenere già domani pomeriggio, con il Consiglio dei ministri che avrà all’ordine del giorno il primo pacchetto di norme di riforma della giustizia. Nel testo, su cui ha lavorato il ministro Carlo Nordio, molti dei temi che sono stati al centro delle battaglie di Berlusconi. Si tratta di un ddl in 8 articoli che contiene, tra le altre cose, limiti (a tutela di terzi non sottoposti a indagini) alla diffusione delle intercettazioni; norme sulla carcerazione preventiva e sull’informazione di garanzia; la revisione di alcuni reati contro la pubblica amministrazione, a partire dall’abuso d’ufficio. Proprio su questa fattispecie di reato, nei giorni scorsi, erano emersi i dubbi della Lega, ma Nordio ha assicurato di avere in tasca “l’accordo politico”. Per quanto riguarda le intercettazioni, si tratta di un primo passo, a cui seguirà una riforma complessiva.

L’arrivo della riforma in Cdm il giorno dopo i funerali di Berlusconi è una coincidenza temporale (in realtà il Consiglio era già programmato e si sarebbe dovuto tenere oggi) ma certo il provvedimento viene visto anche come un tributo all’ex premier – che sarà probabilmente ricordato a inizio seduta con un minuto di silenzio – e al suo partito. Del resto, come ha ricordato il Guardasigilli, Berlusconi ha sempre inteso “orientare in senso garantista e liberale” la giustizia. A proposito di Forza Italia, le esequie hanno per ora ‘congelato’ ogni dissidio all’interno del partito e anche sulle nomine varate ieri nel comitato di presidenza sono emersi ‘mal di pancia’ ma niente di più. Ma certo da domani si dovrà vedere se e come la scomparsa del leader avrà un impatto sugli azzurri e, di conseguenza, sul centrodestra. “Non esiste un altro gigante come Berlusconi”, ammette Maurizio Gasparri, che però assicura: “Noi andremo avanti perché noi siamo il centrodestra, fondato da Berlusconi”. Questo è anche l’auspicio di Meloni: Forza Italia è fondamentale non tanto, o non solo, per i numeri ma perchè incarna l’ala moderata, quel centro del centrodestra senza il quale il profilo del governo sarebbe visto come puramente sovranista. Con conseguenti problemi in Italia ma soprattutto in Europa, in particolare con quel Ppe – che fa riferimento ad Antonio Tajani – con cui la presidente del Consiglio e dei Conservatori europei vuole stringere un’alleanza in vista del voto del 2024. Per questo da Fdi non ci sarà nessuna ‘campagna acquisti’ nei confronti degli azzurri. Anzi, casomai, qualche ‘aiuto’ di Meloni, che oggi con il suo messaggio sembra fare un altro passo per raccogliere il testimone della leadership del centrodestra.

Argentario Sailing Week, vele classiche a Porto Santo Stefano

Argentario Sailing Week, vele classiche a Porto Santo StefanoRoma, 14 giu. (askanews) – Comincerà domani 15 giugno la 22esima edizione dell’Argentario Sailing Week organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano con il supporto del Comune di Monte Argentario. Sono ben 40 gli yacht classici e d’epoca provenienti da 8 nazioni iscritti all’evento. Tra loro si contano 14 ‘debuttanti’ che parteciperanno così per la prima volta all’ Argentario Sailing Week.

Rappresentano 110 anni di storia della vela le imbarcazioni già ormeggiate nell’antico porto de “La Pilarella” a Porto Santo Stefano, con gli equipaggi pronti a incrociare le prue nelle acque incontaminate del Mar Tirreno, con l’Argentario, le isole del Giglio, Montecristo e l’Elba, e l’antico porto romano di Talamone come sfondo mozzafiato. Nella speciale classifica dei progettisti che hanno disegnato queste regine del mare, ci sono nomi iconici internazionali come quello dello studio Sparkman & Stephens, insieme a quelli di William Fife III, German Frers, Herreshoff, Hoek e ancora yacht disegnati da Anker, Buchanan, Carcano, Dahlstrom, Dykstra, Gardner, Giles Jack Laurent, Giles Morgan, Holland. Liljiegren, Mylne, Nicholson, Paine e a chiudere con gli italiani Sangermani, Sciarrelli e Vallicelli, citati in coda soltanto per rispetto dell’alfabeto. Tutti loro saranno idealmente sulla linea di partenza ad ammirare le loro creature regatare nel golgo .

La flotta suddivisa in sei classi Big Boats, Vintage, Classic, Classic IOR, Spirit of Tradition e S&S Swan sarà impegnata per 4 giorni di regate, dal 15 al 18 giugno. La storia di ciascuno degli yacht partecipanti e dei loro progettisti è disponibile sui canali Social della regata in italiano e in inglese. Il Programma dell’Argentario Sailing Week 2023 Mercoledì 14 giugno: giornata riservata alla registrazioni e alle misurazioni di stazza In serata, si terrà il cocktail di benvenuto per armatori ed equipaggi presso lo Yacht Club Santo Stefano.

Giovedì 15 giugno: Il Sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli saluterà tutti i partecipanti alle 8:30 presso il Municipio, prima dello skipper briefing. A seguire la prima regata in programma e al ritorno l’aperitivo offerto da Engel & Völkers in Piazza dei Rioni. Venerdì 16 giugno: Briefing degli skipper, seguito dalle regate. In serata, la Fortezza Spagnola costruita nel XVIII secolo e affacciata sulla Baia dell’Argentario offrirà, in una magica cornice. la cena degli equipaggi organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano a partire dalle 20.00.

Sabato 17 giugno: ore 9:00 skipper briefing e a seguire la regata del giorno. Al temine della giornata n mare, una volta a terra, Davide Besana presenterà “Cento giorni nel Tirreno”. Seguirà la degustazione di vini Morellino di Scansano Podere 414 (Villaggio regate). Domenica 18 giugno: ore 9.00 skipper briefing e a seguire la regata del giorno. La Cerimonia di premiazione è in programma alle 18:00 presso il Race Village seguita da un Fair Winds Cocktail. La storia dell’Argentario Sailing Week inizia nel 1992, quando un gruppo di soci dello Yacht Club Santo Stefano organizzò una regata per barche classiche chiamata “Le Vele d’Argento”. Nel corso degli anni, il numero di barche registrate è aumentato in maniera esponenziale e dal 1999 l’evento si chiama Argentario Sailing Week. L’Argentario Sailing Week fa parte del circuito di regate del Campionato CIM 2023 organizzato dal Comite International de la Mediterranee, il cui programma comprende eventi in Italia, Spagna, Francia e Monaco, e della Mediterranean Champions Cup 2023 creata dal Vintage & Classic Yacht Club. L’Argentario Sailing Week 2023 gode del patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Grosseto, del Comune di Monte Argentario e della Marina Militare Italiana. Oltre al patrocinio, la Regione Toscana e il Comune di Monte Argentario sostengono concretamente l’Argentario Sailing Week organizzata dallo Yacht Club Santo Stefano.

Berlusconi, A.Fontana: interpretava al meglio valori lombardi

Berlusconi, A.Fontana: interpretava al meglio valori lombardiMilano, 14 giu. (askanews) – “Una grande persona, un grande lombardo. Interpretava nel modo migliore quelli che sono i nostri valori, i valori della nostra gente: la voglia di fare, la determinazione, il non spaventarsi davanti alle difficoltà. Un modello per tutti noi”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha partecipato al funerale di Silvio Berlusconi.

“Incarnava il vero spirito lombardo – ha aggiunto Fontana – aveva una grandissima umanità e ci ha insegnato a guardare sempre avanti senza avere paura di niente” ha proseguito. “Tutta la gente che oggi è qui a salutarlo è la testimonianza di quante persone gli volessero bene” ha concluso.

Turismo, online il primo tour virtuale della Franciacorta

Turismo, online il primo tour virtuale della FranciacortaMilano, 14 giu. (askanews) – Grazie alla realtà virtuale, sul sito “Franciacorta da Scoprire” è possibile fare un virtual tour dei luoghi più suggestivi della Franciacorta, scoprendo tutte le bellezze naturali e architettoniche che questo territorio racchiude in sé. Oltre alla visita virtuale, sul nuovo sito gli utenti potranno trovare tutte le informazioni necessarie, gli approfondimenti culturali, gli itinerari storici e naturalistici e il ricco calendario di eventi promosso da “Franciacorta da Scoprire”, tra kermesse teatrali, spettacoli, concerti e iniziative di richiamo artistico.

Si tratta della nuova vetrina digitale del progetto socio-culturale promosso dall’Associazione Terra di Franciacorta e Strada della Franciacorta nell’ambito del palinsesto di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, per valorizzare il patrimonio dei Comuni di quest’area. Un viaggio digitale già presentato e premiato durante l’European tourism day di Bruxelles.

Berlusconi, Moratti: impegnarsi per continuare suoi valori politici

Berlusconi, Moratti: impegnarsi per continuare suoi valori politiciMilano, 14 giu. (askanews) – “Berlusconi è stato capace di interpretare i valori dell’esperienza socialista, popolare e liberale interpretandoli in chiave nuova, cercando di interpretare le nuove esigenze, l’esigenza di modernizzazione del Paese. Credo che questi siano ancora ideali per i quali vivere e combattere. La responsabilità di tutti coloro che gli hanno voluto bene, i suoi collaboratori, quelli che han creduto in lui è di impegnarsi perchè questi ideali abbiano spazio politico”. Lo ha detto, ai microfoni di Radio Lombardia, Letizia Moratti dopo aver partecipato in Duomo a Milano ai funerali di Silvio Berlusconi.

“Oggi è stata una giornata intensa, per me piena di ricordi. Ho visto una piazza piena di amici e di persone che gli hanno voluto bene: amministratori, sindaci, gente comune” ha aggiunto l’ex sindaco di Milano. “Credo che questo fosse il modo col quale il presidente Berlusconi avrebbe voluto essere ricordato, sicuramente dalle istituzioni, dai ‘potenti’, ma anche dalla gente. Lui era un uomo vicino alla gente, era capace di parlare con chiunque” ha aggiunto. “Ho visto stamattina la fotografia pubblicata sui giornali, solo di pochi giorni fa: si vedeva che era provato. Era con un ragazzino e ancora aveva il sorriso. Credo sia stata bella l’omelia di monsignor Delpini perché ha ricordato il suo amore per la vita, la sua capacità di superare le criticità, le difficoltà, gli ostacoli, di risollevarsi, la sua capacità di sorridere sempre anche nei momenti critici, nei momenti di difficoltà nei momenti in cui ha avuto anche tanti nemici che lo hanno contrastato. La capacità di sorridere il presidente Berlusconi l’ha sempre avuta. Io non l’ho mai sentito parlare contro qualcuno, erano avversari, non erano mai nemici quelli che erano in un campo diverso dal punto di vista politico. Lo ricordo come un amico” ha concluso.

Berlusconi, Toti: puntava a vincere, non a far perdere avversario

Berlusconi, Toti: puntava a vincere, non a far perdere avversarioGenova, 14 giu. (askanews) – “Un concetto ha sempre guidato Silvio Berlusconi, anche nei momenti di contrasto più duri: la politica si fa per fare e non per bloccare, per costruire e non per distruggere, guardando il futuro e non nascondendosi nel passato. E anche quando si scende in campo, si scende per vincere, non per far perdere l’avversario. Una lezione che sarebbe preziosa per la nostra politica e le polemiche meschine di questi giorni ci ricordano quanti avrebbero bisogno di impararla. Ciao presidente”. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. 

“‘Silvio Berlusconi è stato un imprenditore, è stato un politico. È stato un uomo e ora incontra Dio’. Con queste parole – sottolinea Toti – l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha chiuso l’omelia per i funerali di Stato. Parole che ci ricordano la caducità della vita di fronte all’eternità. E oggi, in quella chiesa, non si celebrava solo il funerale di un uomo di Stato, ma la fine di un’epoca cominciata una trentina di anni fa. Il sentimento di spaesamento era palpabile”. “Mi piace leggere – conclude l’ex ‘delfino’ di Berlusconi – anche un altro significato nelle parole dell’arcivescovo: la storia terrena di un uomo, con i suoi successi, i suoi errori, gli amici e i nemici, le sue idee, si consegna all’eternità. Così, finalmente spersonalizzata, spero che la storia di Berlusconi possa diventare un patrimonio comune della nostra Repubblica”.

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologo

Vino, Fausto Maculan festeggia i 50 anni di carriera da enologoMilano, 14 giu. (askanews) – Fausto Maculan, artefice della svolta in chiave qualitativa dell’azienda vitivinicola di famiglia, ha festeggiato i 50 anni di carriera con un grande evento nella Cantina nel centro storico di Breganze (Vicenza).

Classe 1950, a 14 anni viene indirizzato dal padre Giovanni, fondatore della Cantina, alla scuola di Enologia di Conegliano Veneto (Treviso) in cui si diploma nel 1970. Nel 1973 prende in mano la direzione viticola, produttiva e commerciale dell’azienda iniziando la sua personale rivoluzione. “L’obiettivo primario della mia carriera è stato e continua a essere capire come mettere in bottiglia il massimo della qualità” ha spiegato Maculan, precisando che “tra gli anni ’70 e ’80 le mie idee erano piuttosto vaghe, e ho iniziato studiando i terreni, le esposizioni, i sesti d’impianto, le concimazioni, e poi ho proseguito con le varietà, i rapporti tra cloni e portainnesti, le rese per ettaro e per ceppo”. “Mi sono quindi concentrato sull’altezza del frutto, la scelta dei germogli e dei grappoli migliori, i tempi e le modalità di vendemmia, seguendo con la stessa precisione le attività di cantina” ha proseguito, aggiungendo che “per queste preziose conoscenze devo ringraziare i viaggi, i corsi, gli studi, le conferenze, le frequentazioni universitarie, gli innumerevoli assaggi e gli incontri con professionisti di altissima caratura, come l’enologo californiano Andrè Tchelistceff e Paul Pontallier, enologo di Chateau Margaux, i quali, insieme ad altri maestri del mondo del vino, mi hanno permesso di dare la giusta svolta qualitativa alla nostra azienda”.

Nel 1977 presenta la prima annata di “Fratta”, vino destinato a diventare uno degli emblemi dell’azienda, frutto della personale e territoriale interpretazione dell’uvaggio bordolese. Pochi anni dopo Fausto Maculan parte per la prima trasferta oltreoceano che inaugurerà la presenza negli Stati Uniti dei suoi vini. Nel 1990 l’imprenditore viene nominato vicepresidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Breganze, ruolo che ricopre tutt’ora, e nel 2002 dà inizio, assieme ad altri vignaioli, alla Magnifica Fraglia del Torcolato che riunisce i viticoltori breganzesi che producono questo vino dolce. Oggi l’azienda coltiva circa 48 ettari con viti e ulivi e collabora direttamente con una trentina di viticoltori. In questi 50 anni Maculan ha saputo conquistare grandi esponenti del mondo gastronomico, della critica e dell’imprenditoria, tra cui Gualtiero Marchesi, con cui strinse una lunga amicizia, e il Conte Paolo Marzotto con cui collaborò per la realizzazione della sua cantina in Sicilia. La passione per il vino, la tenacia e la voglia di sperimentare, Maculan l’ha trasmessa alle figlie Angela e Maria Vittoria, che dal 2007 condividono con lui la gestione aziendale. Rappresentano il futuro di questa celebre Cantina e ci sono loro dietro il progetto Piwi che quest’anno si è concretizzato nella nuova referenza “MaWi”, blend di Cabernet Volos e Merlot Khorus.