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Tag: Sanremo 2023

Superbonus, resta 110% per redditi bassi, sanatoria ma no Sal a 31/12

Superbonus, resta 110% per redditi bassi, sanatoria ma no Sal a 31/12Roma, 28 dic. (askanews) – Il superbonus al 110% resta per le famiglie con Isee basso (15.000 euro per un single), che potranno proseguire e concludere i lavori di ristrutturazione nel 2024. I nuclei con Isee più alto potranno proseguire i lavori il prossimo anno ma con lo sgravio fiscale ridotto al 70% (come previsto a legislazione vigente). Viene poi introdotta una sanatoria che mette in sicurezza coloro che non hanno completato i lavori al 31 dicembre 2023: non dovranno restituire le somme già ottenute usufruendo del 110% per i lavori già effettuati ma, appunto, non completati. Le misure, frutto dell’accordo di maggioranza raggiunto nel vertice di oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, sono contenute in un decreto legge ad hoc che è ora all’esame del Consiglio dei Ministri. All’incontro, convocato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, su richiesta del vice premier e ministro degli esteri, Antonio Tajani (Fi), entrambi presenti, hanno partecipato anche Giovanbattista Fazzolari, l’altro sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il Ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti con i suoi tecnici e il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli. Niente da fare per il Sal (stato avanzamento lavori) straordinario al 31/21/2023, ipotesi circolata in ambienti della maggioranza che avrebbe consentito di beneficiare del 110% anche per i lavori effettuati entro la fine dell’anno ma non compresi nei Sal precedenti. La misura avrebbe avuto costi giudicati non compatibili con il bilancio dello Stato.

Alluvione, Mazzetti (FI): da Cdm 25 mln per territori toscani colpiti

Alluvione, Mazzetti (FI): da Cdm 25 mln per territori toscani colpitiRoma, 28 dic. (askanews) – “I territori colpito dalla drammatica alluvione del 2 novembre scorso hanno bisogno di interventi veloci e risolutivi, per ripristinare le infrastrutture ma anche per evitare nuovi disastri dovuti al rischio idrogeologico. Il governo di Centrodestra lo sa e ha lavorato per provvedere in tempi rapidi, anche grazie all’impegno di Forza Italia e del vicepremier Antonio Tajani. Su proposta del ministero della Protezione Civile e delle Politiche del mare, il governo mette a disposizione ulteriori 25 milioni per la realizzazione degli interventi necessari e urgenti in seguito all’alluvione del 2 novembre scorso che ha sconvolto i territori di Prato, Pistoia, Firenze, Pisa e Livorno. Un nuovo intervento dopo quello a sostegno delle imprese dell’export, perché le imprese sono motori fondamentali della nostra regione. Un altro passo concreto che testimonia che andremo avanti fino alla ricostruzione e alla piena ripartenza dei territori. Di fronte alle tante e inutili polemiche del PD noi rispondiamo con i fatti”. Lo spiega Erica Mazzetti, parlamentare toscana di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI, illustrando uno degli interventi disposti dal governo nel corso del Cdm di oggi.

Fisco, Leo: con nuovi dlgs sistema più semplice, equo e dinamico

Fisco, Leo: con nuovi dlgs sistema più semplice, equo e dinamicoRoma, 28 dic. (askanews) – “Il 2023 si chiude con un bilancio più che positivo per quel che riguarda il processo di attuazione della riforma fiscale. Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente, oltre i due della scorsa settimana, altri quattro decreti legislativi: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, statuto del contribuente e il primo modulo della riforma IRPEF che riduce gli scaglioni da 4 a 3. Si tratta di provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico”. È quanto dichiara in una nota Maurizio Leo, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nel dettaglio, spiega Leo, “viene anzitutto semplificato il quadro relativo alle aliquote Irpef, con un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, ovvero quelle più esposte ai continui mutamenti del quadro economico-finanziario internazionale”. “Interveniamo poi – prosegue – anche sul contenzioso tributario con l’obiettivo di velocizzare e semplificare i procedimenti, potenziando l’udienza da remoto, la digitalizzazione del processo nonché l’istituto della conciliazione giudiziale per deflazionare il contenzioso in cassazione”.

“Per le imprese – sottolinea Leo – vengono modificate anche le soglie di accesso al regime dell’adempimento collaborativo (dal 2028 verranno coinvolte anche quelle con fatturato non superiore a 100 milioni di euro). Così facendo, verrà rinsaldato il rapporto di fiducia tra Amministrazione finanziaria e contribuente, con un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti”. “Infine – aggiunge il Viceministro – abbiamo previsto anche delle modifiche allo statuto del contribuente, con l’introduzione di una nuova disciplina dell’autotutela tributaria, con la previsione dell’obbligo, per l’Amministrazione, di procedere all’annullamento dei suoi atti in specifici casi di manifesta illegittimità”.

“Prosegue dunque a ritmo incessante l’azione di governo su questo fronte. Stiamo rispettando gli obiettivi temporali che ci eravamo dati subito dopo l’approvazione della legge delega, in agosto. L’obiettivo che ci poniamo nel 2024 è quello di dare continuità alla nostra azione di governo, completando l’attuazione di una riforma che l’Italia aspetta da oltre mezzo secolo” conclude.

Fisco, ok Cdm a tre scaglioni irpef, aliquota 23% fino a 28.000 euro

Fisco, ok Cdm a tre scaglioni irpef, aliquota 23% fino a 28.000 euroRoma, 28 dic. (askanews) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo, attuativo della delega, con il primo modulo della riforma dell’irpef che si applica, al momento, solo per il 2024.

Il testo è sostanzialmente uguale a quello approvato in esame preliminare: riduzione degli scaglioni di reddito dagli attuali quattro a tre con l’accorpamento dei primi due in un unico scaglione fino a 28.000 euro, cui si applica l’aliquota al 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro rimane l’aliquota del 35%; oltre 50.000 euro confermata l’aliquota è dl 43%. Per i redditi sopra 50.000 euro, però, il beneficio derivante dalla revisione delle aliquote viene neutralizzato prevedendo una franchigia di 260 euro sulle detrazioni al 19%, escluse quelle relative alle spese sanitarie.

Mastella: Arena Hortus Conclusus Benevento intitolata a David Sassoli

Mastella: Arena Hortus Conclusus Benevento intitolata a David SassoliRoma, 28 dic. (askanews) – “L’Arena dell’Hortus Conclusus, uno splendido spazio appena riqualificato con i fondi Pics, sarà intitolata al compianto David Sassoli, già presidente del Parlamento europeo, carica alla quale fu eletto il 3 luglio del 2019. Fu mio collaboratore, quando era una giovane promessa del giornalismo, all’Ufficio stampa della Democrazia cristiana. Pur nella diversità delle successive militanze politiche, è rimasta sempre inalterata tra noi un’amicizia leale e una profonda stima”. Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, a margine della Giunta che ha approvato l’intitolazione al compianto David Sassoli dell’Arena dell’Hortus conclusus, nella città di Benevento.

“Abbiamo ricordato, nel provvedimento deliberativo, la sua prestigiosa carriera prima nel mondo del giornalismo, poi della politica. Abbiamo richiamato le parole che gli ha dedicato il presidente Mattarella che ha scritto di David come di un ‘uomo mite e coraggioso con grande forza, che proveniva dalle sue convinzioni, dai suoi ideali, radicati nella fede e maturati nelle esperienze della vita. Anche per questo era aperto all’ascolto e cercava di cogliere i segni nuovi dei tempi e considerava il dialogo un tesoro prezioso cui attingere non soltanto nei momenti di difficoltà’. Fu un europeista convinto e sincero e ha servito le istituzioni con tale leale determinazione da essere ricordato con sincera ammirazione fuori e dentro i confini italiani”, conclude Mastella.

Schlein: votiamo insieme il congedo paritario di 5 mesi

Schlein: votiamo insieme il congedo paritario di 5 mesiRoma, 28 dic. (askanews) – Respinto in Aula alla Camera l’emendamento del Pd alla manovra che proponeva il congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori e che la segretaria dem, Elly Schlein, aveva invitato a votare “in modo trasversale”. “A qualcuno sembra normale che in Italia il tasso di occupazione delle donne sia il più basso in Ue? Votiamo insieme il congedo paritario di cinque mesi per entrambi i genitori pagato al 100% – ha detto Schlein rivolgendosi ai banchi della maggioranza -. Aiuterebbe subito l’occupazione femminile. Su questo ci dovrebbe essere un sostegno trasversale. Il carico nelle famiglie grava sulle donne in modo sproporzionato. E’ inutile riempirsi la bocca di sostegni alla famiglia se poi non si approvano i congedi parentali, se si approva una manovra che taglia le pensioni per le donne e le risorse per i disabili”.

Arera: dal primo gennaio bollette della luce in calo del 10,8%

Arera: dal primo gennaio bollette della luce in calo del 10,8%Roma, 28 dic. (askanews) – Bolletta elettrica in calo del 10,8% per la famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) in tutela nel primo trimestre 2024. Lo ha stabilito l’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente che ha aggiornato le tariffe a partire dal primo gennaio prossimo.

In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro, -50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (primo aprile 2022- 31 marzo 2023).

Malattie rare, UNIAMO: con FantaSanremo per fare più rumore possibile

Malattie rare, UNIAMO: con FantaSanremo per fare più rumore possibileRoma, 28 dic. (askanews) – In Italia febbraio è tradizionalmente il mese del Festival di Sanremo ma, per la comunità rara, è anche il mese dedicato alla sensibilizzazione sulle malattie rare. Il 29 febbraio, il giorno più raro del calendario, si celebra, non solo in Italia, ma in tutto il mondo, la Giornata delle Malattie Rare. UNIAMO, la Federazione Italiana Malattie Rare, con la campagna #UNIAMOleforze svilupperà, come di consueto dal 2008, tante iniziative, toccando anche molte città italiane.

Per l’edizione 2024 del Rare Disease Day, la diciassettesima, UNIAMO ha deciso di raggiungere con la sua campagna di sensibilizzazione un pubblico più giovane, stringendo una partnership, con veste grafica rinnovata, con il FantaSanremo, il fantasy game basato sul Festival della canzone italiana che l’anno scorso ha coinvolto oltre un milione e mezzo di partecipanti. A partire da oggi sul sito fantasanremo.com si potrà comporre la propria squadra fatta da 5 artisti, acquistati con 100 baudi – la valuta del gioco -, e iscriverla alla Lega UNIAMO. “In Italia le persone con malattia rara sono oltre 2 milioni: 1 su 5 è minorenne. Per questo – ha dichiarato la Presidente UNIAMO, Annalisa Scopinaro – siamo particolarmente contenti di questa iniziativa che parla soprattutto ai giovani: l’obiettivo è fare più rumore possibile, ma in modo armonico, sulle malattie rare, informare sulle difficoltà che incontrano ogni giorno le persone con malattia rara e le loro famiglie, sradicare un po’ di pregiudizi e pietismo e, soprattutto, fare luce sulla nostra comunità. Perché nessuno si senta solo”.

Il tema della campagna di awareness del 2024 sarà l’equità, declinata quest’anno sulla presa in carico olistica: “Le malattie rare – ha continuato la Presidente Scopinaro – nella maggioranza dei casi causano disabilità; è necessario che gli strumenti dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza sociale, della scuola e del lavoro si integrino verso la piena inclusione, partecipazione e sviluppo della persona con malattia rara. Come un’orchestra. La partnership con il FantaSanremo è nata proprio da questa riflessione”. L’hashtag della campagna #UNIAMOleforze vuole spronare tutti gli attori a coalizzare gli sforzi per ottimizzare il sistema, migliorare concretamente la vita delle persone con malattia rara e le loro famiglie e raggiungere l’equità, che non è dare a tutti in misura uguale ma a ciascuno in base alle necessità. Questo per i malati rari vuol dire: diagnosi precoci, prese in carico tempestive e globali, integrazione socio-sanitaria, accessibilità delle terapie e pari opportunità.

Bollette, Arera: dal primo gennaio luce in calo del 10,8%

Bollette, Arera: dal primo gennaio luce in calo del 10,8%Roma, 28 dic. (askanews) – Bolletta elettrica in calo del 10,8% per la famiglia tipo (con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) in tutela nel primo trimestre 2024. Lo ha stabilito l’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente che ha aggiornato le tariffe a partire dal primo gennaio prossimo.

In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il primo aprile 2023 e il 31 marzo 2024) sarà di circa 684 euro, -50% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (primo aprile 2022- 31 marzo 2023). “Un andamento dei prezzi gas stabilmente in riduzione e l’attenuarsi delle criticità su altre fonti ci consegnano un primo trimestre in riduzione per l’elettricità. Giova però ricordare come i valori assoluti dei prezzi siano ancora circa il doppio di quelli pre-crisi e il sistema energetico europeo non sia scevro da rischi”, ha spiegato il presidente di Arera, Stefano Besseghini.

Il presidente ha ricordato inoltre che “con l’inizio dell’anno entriamo anche in una importante fase di cambiamento, con il superamento dei servizi di tutela. Riduzione dei consumi e attenzione ai costi rimangono le parole d’ordine. La recente crisi dei prezzi ci ha abituato ad una maggiore attenzione ai temi dell’energia e l’Autorità sta continuando a mettere a disposizione dei consumatori strumenti utili a indirizzare le scelte, come recentemente avvenuto con i codici offerta dei contratti Placet fine tutela gas per una comparazione su ilportaleofferte.it”. Sul fronte delle materie prime l’Autorità ha spiegato che tuttavia “sul finire dell’anno, le tensioni in Medio Oriente hanno interrotto il trend in discesa dei prezzi delle materie prime energetiche, tra cui il petrolio e il gas naturale. La domanda di gas si mantiene contenuta e il livello degli stoccaggi europei resta di poco inferiore al 90% della capacità disponibile”.

“Inoltre, la contrazione dei consumi di gas soprattutto nel settore termoelettrico, principalmente dovuta alla ripresa della generazione del parco nucleare francese e al contributo della produzione da fonti rinnovabili, ha favorito nel trimestre in corso il ribasso del prezzo dell’energia elettrica (Pun) che, secondo le stime, nel primo trimestre del 2024 è atteso su valori intorno ai 114 euro/MWh”. Arera ha chiarito poi che “terminato il sistema di rafforzamento del bonus sociale in vigore negli ultimi 2 anni, che ne aveva esteso la platea dei beneficiari, da gennaio la soglia Isee per ottenerlo sarà pari a 9.530 euro, che sale a 20.000 euro per le famiglie numerose (con oltre 3 figli). Viene, inoltre, confermato il contributo straordinario crescente con il numero dei componenti familiari, applicato in automatico a chi già riceve il bonus elettrico, come previsto nella Legge di Bilancio 2024 in fase di approvazione”.

Ex Ilva, Turco (M5s): governo assente, rischio bomba ecologica-economica

Ex Ilva, Turco (M5s): governo assente, rischio bomba ecologica-economicaRoma, 28 dic. (askanews) – “Il governo Meloni sul destino dell’ex Ilva di Taranto è totalmente assente. Nessuna proposta, nessuna soluzione, nessuna prospettiva. Nel frattempo, il tempo passa inesorabilmente e la situazione economica e sociale si aggrava e rischia di esplodere. Lavoratori che non percepiscono stipendi e non conoscono il loro futuro; imprese dell’indotto alle prese con crediti che chissà se verranno mai pagati. Palazzo Chigi continua a gettare la palla fuori dal campo di gioco, senza assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo”. Lo afferma in un comunicato stampa il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle.

“Si procrastinano scelte non più rinviabili. Di fronte a questo disastro anche economico-sociale, si sottovaluta il rischio della sicurezza di chi continua a lavorare all’interno dell’impianto siderurgico e di chi continua a subire gli effetti dell’inquinamento. L’ennesima riunione del Cda di Acciaierie d’Italia tenutasi questa mattina, senza un nulla di fatto, certifica ancora una volta il fallimento del Governo Meloni”, aggiunge. “Dopo il ripristino dello scudo penale e il regalo di 680 milioni a titolo di prestito pubblico, svanito nel nulla, il Governo Meloni ha fatto solo annunci e false promesse. Per distrarre dal problema, si continua a parlare di trasferimento di impianti vetusti e di aumenti di capitale in un’azienda a perdere e senza fondi. Sarebbe forse più opportuno e corretto definire prima di tutto cosa il Governo intenda fare dell’impianto siderurgico, quali risorse mettere a disposizione e come difendere il lavoro, la salute e l’ambiente, perché i cittadini di Taranto non sono più disposti a barattare i propri diritti”, sottolinea.

“Il ministro Giorgetti, da ben tre anni al Governo, prima al Mise e oggi al Mef, ha scambiato il dramma del capoluogo ionico per un’appendice secondaria del suo incarico istituzionale. A ciò si aggiunge la confusa posizione dei ministri Fitto e Urso in fatto di privatizzazione o meno della fabbrica, naturalmente accompagnata da un’inarrestabile fuga dalle responsabilità della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in questi 15 mesi di governo si è tenuta lontana dal tema ex Ilva e dai problemi della città di Taranto; impegnata nella sua campagna comunicativa vuota di soluzioni per i problemi dei cittadini”, prosegue. “Sul tema, continuiamo a ribadire la necessità di chiudere le fonti inquinanti e di definire, con un accordo di programma, la diversificazione industriale, il ricollocamento dei lavoratori in esubero, le risorse necessarie per realizzare la riconversione economica, sociale e culturale del territorio, per dare così continuità al progetto ‘Cantiere Taranto’ avviato nel corso del Governo Conte II. Ma di tutto questo, il governo Meloni, ha deciso di non occuparsene, con la conseguenza che tale inerzia potrebbe condurre all’esplosione di una bomba sociale, economica ed ecologica senza precedenti”, conclude.