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Tag: Sanremo 2023

Messico, regionali, vittoria elettorale per partito di Obrador

Messico, regionali, vittoria elettorale per partito di ObradorRoma, 5 giu. (askanews) –

Il partito del presidente Obrador, la formazione di sinistra al potere in Messico, ha consolidato la sua egemonia vincendo domenica una storica elezione nello Stato più popoloso del Paese, a poco più di un anno dalle prossime presidenziali. Il Movimento per la Rigenerazione Nazionale (Morena) ha strappato la carica di governatore nello stato di Mexico, alla periferia della capitale, baluardo per più di 90 anni del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) che ha regnato a lungo incontrastato sulla vita politica del Paese. Sostenuta dalla popolarità del presidente Andres Manuel Lopez Obrador, la candidata di Morena, Delfina Gomez, ha nove punti di vantaggio sulla rivale del PRI Alejandra del Moral, secondo i primi risultati parziali dell’Istituto Nazionale Elettorale (INE). “Hai deciso che era tempo che il processo di trasformazione che il nostro Paese sta attraversando mettesse radici nel nostro Stato”, ha detto Delfina Gomez, un’insegnante di 60 anni, che guida una coalizione chiamata “Together We Do history”.

“È ora di cambiare”, esulta Jorge Alvarado, lustrascarpe di 50 anni e sostenitore del partito Morena, che sta cercando di ridurre le disuguaglianze sociali. La candidata del PRI ha riconosciuto il “trionfo” del suo avversario in un breve comunicato. Il PRI si è presentato principalmente in alleanza con il PAN (destra liberale) e il PRD (centrosinistra). Con questa vittoria, il movimento di Lopez Obrador conferma la sua nuova egemonia a poco più di un anno dalle elezioni presidenziali previste per la metà del 2024. Arrivato alla guida della presidenza federale nel 2018, Morena governa, da solo o con i suoi alleati, 22 dei 32 stati della federazione, senza contare le elezioni di domenica.

La sfida ora è sapere chi rappresenterà Morena alle presidenziali del 2024 per provare a subentrare a Lopez Obrador, limitato dalla Costituzione a un solo mandato di sei anni e che quindi non potrà ricandidarsi. Il ministro degli Esteri Marcelo Ebrard e il sindaco di Città del Messico Claudia Sheinbaum sono i favoriti in una primaria interna la cui organizzazione dovrebbe iniziare nelle prossime settimane. Con la sua vittoria nella storica roccaforte del PRI, Morena conferma anche il declino dell’onnipotente ex partito, che aveva governato incontrastato il Messico dal 1930 al 2000, poi dal 2012 al 2018.

Il PRI, che in passato ha vinto tutte le elezioni, era stato definito una “dittatura perfetta” dal premio Nobel peruviano per la letteratura Mario Vargas Llosa. Un totale di 12,6 milioni di elettori si sono registrati per le elezioni di domenica, per un’affluenza tra il 48,7 e il 50,2%, secondo i risultati parziali dell’INE. Con 17 milioni di abitanti – tanti quanto i Paesi Bassi, più del Quebec o del Belgio – lo Stato di Mexico riassume tutti i contrasti del Paese, come una “mini-repubblica”, secondo il politologo Miguel Tovar di Alterpraxis.

Lo stato è uno dei più violenti del Paese, soprattutto nelle città limitrofe alla capitale, che in alcuni punti si sta imborghesendo, pur contando un importante tessuto industriale (Ford, Nestlé). La sua economia rappresenta il 9,1% del PIL nazionale. Le elezioni si sono svolte domenica anche nello stato minerario di Coahuila (nord).

Il PRI manterrebbe il controllo di questo stato al confine con gli Stati Uniti, con il 57% dei voti per il suo candidato Manolo Jimenez, secondo i risultati parziali dell’INE. Morena è apparsa lì in ordine sparso con la candidatura dissidente di un ex segretario di stato nel governo di Lopez Obrador.

Meloni: i Carabinieri sono un riferimento insostituibile per il popolo italiano

Meloni: i Carabinieri sono un riferimento insostituibile per il popolo italianoRoma, 5 giu. (askanews) – “Da 209 anni l’Arma dei Carabinieri rappresenta un punto di riferimento insostituibile per il popolo italiano. Da oltre due secoli l’Arma è ‘quella sottile linea rossoblù’ che unisce la Nazione e rende ‘più visibile una storia di grandi e piccoli eroismi’”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una nota, in occasione del 209° anno dalla fondazione dell’Arma.

“Il Governo esprime la propria riconoscenza nei confronti di ogni singolo carabiniere che, ogni giorno, difende la nostra sicurezza e la nostra libertà, sia sul territorio nazionale grazie agli oltre cinquemila presidi, sia nelle missioni di pace all’estero e nei vari teatri operativi: dall’Iraq al Kosovo, dalla Nigeria a Gibuti. Uomini e donne innamorati del servizio che svolgono e che sono un esempio di dedizione, professionalità e umanità”, aggiunge. “Il Governo rivolge un pensiero commosso a tutti coloro che, indossando la gloriosa uniforme dell’Arma, sono caduti nel compimento del loro dovere e hanno compiuto anche gesti eroici. Ricordo in particolare il vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, che a 22 anni diede la sua vita per salvare decine di innocenti presi in ostaggio dalle SS e ormai sicuri di essere fucilati. Il prossimo 23 settembre ricorreranno gli 80 anni del suo sacrificio, testimonianza senza tempo di cosa significhi essere un grande italiano e un grande carabiniere. Con affetto e riconoscenza la comunità nazionale si stringe oggi all’Arma dei Carabinieri, orgoglio dell’Italia. Viva l’Arma dei Carabinieri! Viva l’Italia!”, conclude la premier.

Scudetto Napoli, Manfredi: è stato grande momento di socialità

Scudetto Napoli, Manfredi: è stato grande momento di socialitàNapoli , 5 giu. (askanews) – “È stato veramente un grande momento di socialità e di messaggio positivo e ne siamo molto felici, non solo per lo scudetto ma anche per come la città si è comportata”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi a Rainews24 ha commentato la festa scudetto che si è svolta ieri a Napoli. “Migliaia di persone in strada che hanno festeggiato con grande civiltà e gioia. Persone arrivate da tante parti del mondo, tanti turisti” continua il primo cittadino, il quale ricorda che dopo la conquista matematica del Tricolore è trascorso un mese dove “i napoletani hanno avuto l’opportunità di festeggiare, però non abbiamo fatto solo quello, – evidenzia – abbiamo anche lavorato tanto. Infatti oggi è lunedì mattina e tutti sono a lavoro normalmente dopo aver trascorso una giornata di grande festa e una notte di baldoria. Nessun problema anche sotto il profilo dell’ordine pubblico: “È stato un successo, una grande vittoria di Napoli e dei napoletani della loro civiltà. Del lavoro che tutti insieme abbiamo fatto con le istituzioni e le forze dell’ordine. Io ringrazio tutti per l’impegno. È stato un momento davvero felice. Non c’è stato nessun incidente né a Napoli né nei tanti comuni dell’area metropolitana dove c’erano maxischermi e in strada più di un milione di persone è stata davvero una grande festa” conclude Manfredi.

Afghanistan, tra le donne una “pandemia” di pensieri suicidi

Afghanistan, tra le donne una “pandemia” di pensieri suicidiRoma, 5 giu. (askanews) – Un reportage della Bbc dall’Afghanistan torna sulla difficilissima situazione delle donne nel paese, tornato in mano ai talebani. Sempre più diffusi i casi di depressione e quella che alcuni specialisti definoscono un’autentica “pandemia di pensieri suicidi”.

“Voglio solo che qualcuno ascolti la mia voce. Soffro e non sono l’unica”, ci dice una studentessa universitaria afghano, ricacciando indietro le lacrime. “La maggior parte delle ragazze della mia classe ha avuto pensieri suicidi. Soffriamo tutte di depressione e ansia. Non abbiamo speranza”.

La giovane donna, poco più che ventenne, ha tentato di togliersi la vita quattro mesi fa, dopo che il governo talebano aveva impedito alle studentesse di frequentare l’università nel dicembre dello scorso anno. Ora è in cura da uno psicologo. Le sue parole offrono uno spaccato di una crisi sanitaria meno visibile ma urgente che l’Afghanistan deve affrontare.

“Abbiamo una pandemia di pensieri suicidi in Afghanistan. La situazione è la peggiore di sempre e il mondo raramente ci pensa o ne parla”, afferma la psicologa Dr Amal (il nome è di fantasia, come tutti quelli del reportage). “Quando leggi le notizie, leggi della crisi della fame, ma nessuno parla di salute mentale. È come se le persone venissero lentamente avvelenate. Giorno dopo giorno, stanno perdendo la speranza”.

La dottoressa Amal ci dice di aver ricevuto 170 richieste di aiuto entro due giorni dall’annuncio che le donne sarebbero state bandite dalle università. Ora riceve da sette a dieci nuove richieste di aiuto ogni giorno. La maggior parte dei suoi pazienti sono ragazze e giovani donne. Nella società profondamente patriarcale dell’Afghanistan, logorata da quattro decenni di guerra, l’ONU stima che una persona su due – la maggior parte delle quali donne – soffrisse di disagio psicologico anche prima della presa del potere dei talebani nel 2021. Ma gli esperti hanno detto alla BBC che le cose stanno ora peggio che mai a causa della repressione delle libertà delle donne da parte del governo talebano e della crisi economica nel paese.

“La situazione è catastrofica e critica. Ma non siamo autorizzati a registrare o accedere alle statistiche sui suicidi. Posso affermare con certezza, però, che a malapena riesci a trovare qualcuno che non soffra di una malattia mentale”, afferma il dottor Shaan, uno psichiatra che lavora presso un ospedale pubblico in Afghanistan.

Uno studio condotto nella provincia di Herat dall’Afghanistan Center for Epidemiological Studies, pubblicato nel marzo di quest’anno, ha dimostrato che due terzi degli adolescenti afghani riportano sintomi di depressione.

Apple, oggi l’annuncio del nuovo visore “a realtà mista”

Apple, oggi l’annuncio del nuovo visore “a realtà mista”Roma, 5 giu. (askanews) – Apple annuncia oggi il suo prodotto più importante in 13 anni, un visore con auricolari a “realtà mista”, un dispositivo in preparazione da sette anni che darà un’idea di come il colosso hi-tech immagina il futuro dopo lo smartphone.

Il produttore di iPhone dovrebbe rivelare un visore simile a un paio di eleganti occhiali da sci che unirà la “realtà virtuale”, in cui chi lo indossa è completamente immerso in un mondo virtuale, e la “realtà aumentata”, in cui le immagini digitali si sovrappongono al mondo reale. L’evento di lancio si terrà in presenza presso il quartier generale di Apple a Cupertino, in Calfornia, ma i partecipanti guarderanno un discorso di apertura preregistrato disponibile al pubblico su YouTube, in parte un retaggio del Covid-19, ma anche espressione delle tendenze caute dell’amministratore delegato Tim Cook, che non ha mai apprezzato la spettacolarità di Steve Jobs, e si pone così al riparo dal rischio che qualcosa vada storto durante la demo live.

Il dispositivo dovrebbe costare 3.000 dollari, 10 volte il prezzo di Quest 2, il principale visore di Meta, e tre volte il prezzo del visore Quest Pro di fascia alta di Meta. Non dovrebbe essere messo in vendita durante l’esercizio 2023 di Apple, che termina a settembre, durante il quale gli analisti prevedono un calo del ricavi del 2% a 385 miliardi di dollari. Ma nell’anno successivo le sue vendite dovrebbero aiutare i ricavi di Apple a salire del 7% a 411 miliardi di dollari. Il visore è una sorta di dispositivo di compromesso. La visione originale di Apple, nel 2016, era per occhiali a realtà aumentata leggeri piuttosto che cuffie immersive. Ma gli esperti di tutto il settore affermano che tale tecnologia è ancora lontana diversi anni. Gli esperti del settore affermano che il visore di Apple sarà probabilmente rivolto a tre tipi di pubblico: clienti aziendali, giocatori di video games e sviluppatori di software, mentre le generazioni successive del prodotto saranno orientate ai consumatori tradizionali.

Un prezzo di 3.000 dollari potrebbe anche essere un costo ragionevole per i giocatori estremi che già si sentono a proprio agio nel trascorrere ore in ambienti immersivi. Inoltre dovrebbe essere una tecnologia utile per gli sviluppatori, uno strumento che consentirà ai professionisti di creare app per occhiali di nuova generazione che usciranno diversi anni dopo. Un prezzo di 3.000 dollari renderebbe l’auricolare il secondo prodotto più costoso di Apple, dopo il desktop Mac Pro che parte da 5.999 dollari.

L’iPhone originale nel 2007 costava 599 dollari, un prezzo allora giudicato esorbitante. Ma oggi il prezzo medio di vendita di un iPhone è vicino a 1.000 dollari e i modelli di fascia alta di Apple costano 1.500 dollari. Una presentazione di successo potrebbe catapultare il prezzo delle azioni di Apple a un livello record. Le azioni di Apple sono già aumentate del 45% da inizio anno e la società vale 2.850 miliardi dollari. È solo il 5% in meno rispetto al massimo di tremila miliardi raggiunto all’inizio di gennaio 2022, un mese prima che la Russia invadesse l’Ucraina e i mercati globali scendessero a rotta di collo.

I Carabinieri festeggiano oggi il 209mo annuale di fondazione

I Carabinieri festeggiano oggi il 209mo annuale di fondazioneRoma, 5 giu. (askanews) – Si celebra oggi 5 giugno il 209° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. All’interno della Caserma “Salvo D’Acquisto” di Tor di Quinto, a Roma, si terrà alle ore 19 una cerimonia alla presenza di autorità parlamentari e di governo, di esponenti delle magistrature e di autorità militari.

Uno schieramento composto dalla Bandiera di Guerra, dalla Banda dell’Arma e da tre Reggimenti di formazione, rappresentativo di tutte le componenti, scandirà le fasi salienti dell’evento, che si concluderà con il Carosello Storico del 4° Reggimento a Cavallo. L’Arma dei Carabinieri fu istituita il 13 luglio 1814 da Re Vittorio Emanuele I e convenzionalmente si celebra il 5 giugno in occasione della rievocazione della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra. Quest’anno al vessillo dell’Arma verrà tributata la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri per i meriti acquisiti nell’attività di tutela del comparto agroalimentare dal 1983 ad oggi. Saranno consegnate, inoltre, delle ricompense individuali, tra cui la Medaglia d’Oro al Valor dell’Arma “alla memoria” alla famiglia del Mar. Ca. Filippo Salvi, deceduto a Bagheria (Palermo) il 12 luglio 2007, dopo essere precipitato da una parete rocciosa, mentre stava installando una telecamera nell’ambito delle ricerche del latitante Matteo Messina Denaro. “Oggi, 5 giugno, è la Festa dell’Arma dei Carabinieri, una giornata per ricordare e rievocare la storica concessione della medaglia d’oro al valore militare per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, avvenuta il 5 giugno del 1920. Sarà anche l’occasione per celebrare i 209 anni della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, avvenuta il 13 luglio del 1914. Oggi come allora il valore dei Carabinieri è un patrimonio prezioso del nostro Paese. Grazie a tutti i Carabinieri, donne e uomini coraggiosi e capaci, che si confrontano ogni giorno con criminali e reati sempre più subdoli e complessi, ma anche con i semplici cittadini che in loro trovano attenzione e professionalità, sempre pronti a dare il massimo per aiutare con onore, ‘Nei Secoli Fedeli’. Grazie”. Così su Facebook il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli.

Consorzio Colline Teramane Docg confluirà nel Consorzio Vini Abruzzo

Consorzio Colline Teramane Docg confluirà nel Consorzio Vini AbruzzoMilano, 5 giu. (askanews) – Novità nell’importante panorama enologico abruzzese: il Consorzio di Tutela Vini Colline Teramane Docg confluirà nel Consorzio Vini d’Abruzzo. Lo ha annunciato ad askanews Enrico Cerulli Irelli, presidente del piccolo ente consortile che tutela la più importante Denominazione locale, il Montepulciano d’Abruzzo delle Colline Teramane (unica Docg regionale fino al 2019 quando fu introdotta Terre Tollesi o Tullum), che si estende su 172 ettari con una produzione annua di circa 600mila bottiglie.

“Assieme al Consorzio Vini d’Abruzzo vogliamo creare un nuovo soggetto che rappresenti l’Abruzzo del vino nella sua interezza” ha spiegato Cerulli Irelli, che gestisce Tenuta Cerulli Spinozzi (35 ettari, 100mila bottiglie) ed è alla guida del Consorzio dal 2018, aggiungendo che “naturalmente la Denominazione continuerà ad esistere ma il nostro piccolo Consorzio sarà sostituito da un Comitato di Denominazione all’interno del grande Consorzio Vini d’Abruzzo, nel cui Cda sono rappresentate per Statuto tutte le Denominazioni tutelate”. A margine di una interessante degustazione di 22 etichette organizzata dal Consorzio nello Spazio dello chef abruzzese Niko Romito a Milano, Cerulli Irelli ha precisato che “noi continueremo a percorrere la nostra strada ma lo faremo con uno strumento più forte e più funzionale per le nostre Cantine, che oggi pagano due quote associative e quando partecipano alle tante manifestazioni internazionali organizzate dal Consorzio vini d’Abruzzo non possono portare Colline Teramane” ha aggiunto Cerulli Irelli, sottolineando “che il rischio di perdere la nostra specificità e identità non si pone se continueremo a incontrarci e a confrontarci nel Comitato di Denominazione. Certo – ha concluso – non è stata una decisione facile, ma oggi la vedo non come una sconfitta ma come una rinascita”.

Fondato nel 2003 subito dopo il riconoscimento della Docg (nel 1995 era stata certificata come sottozona), questo piccolo Consorzio che tutela e promuove anche la Doc Controguerra e l’Igt Colli Aprutini, riunisce 37 produttori con vigneti che vanno dal massiccio del Gran Sasso fino all’Adriatico. Un territorio in cui i primi segni di produzione enoica risalgono ad un paio di secoli prima di Cristo e che a fine Ottocento contava 170mila ettari di vigna e una produzione di circa 1,8 milioni di ettolitri. Oltre il 70% delle aziende qui opera in regimi di qualità certificata (biologico, biodinamico o lotta integrata) con un Disciplinare che prevede, tra l’altro, rese non superiori ai 95 quintali per ettaro (contro i 140 del Montepulciano d’Abruzzo Doc) e obbligo di vinificazione e imbottigliamento nella zona di produzione. Non è poco se si pensa che, nonostante i passi avanti compiuti in direzione della qualità per contenere una quantità storicamente debordante, ancora oggi oltre il 50% della produzione del totale del vino abruzzese viene imbottigliata fuori regione da aziende non abruzzesi. Il Consorzio Vini Abruzzesi dal settembre dell’anno scorso è presieduto dal titolare di una piccola azienda privata teramana, il cinquantenne Alessandro Nicodemi di Fattoria Bruno Nicodemi: una novità importante dato che questa carica era sempre stata espressione delle cooperative, le principali delle quali sono le chietine Citra (nata nel 1973, con circa 3mila soci raggruppati in 9 cantine) e Tollo (nata nel 1960 e con circa 620 soci). Non è l’unica novità recente, dato che nel gennaio scorso è arrivato il via libera alla proposta del Consorzio di regolamentare lo stoccaggio dei vini, in modo da gestire i volumi di prodotto disponibili, con il blocage del 20% di Montepulciano d’Abruzzo Doc rivendicato nell’annata 2022. Ma soprattutto è stata approvata la modifica del Disciplinare con l’introduzione delle menzioni “Superiore” e “Riserva” per le Dop principali e la nascita di una Igt regionale unica.

L’Abruzzo insomma sta lavorando tanto e nella direzione giusta (anche sul fronte del turismo, con particolare attenzione a quello del vino), con la consapevolezza che se l’export continua a salire (il 70% delle 130 milioni di bottiglie prodotte all’anno), sono cresciute anche le giacenze e la compravendita dello sfuso è ancora un mercato economicamente molto rilevante.

Nasce la rete nazionale Comuni amici degli alberi e dei bambini

Nasce la rete nazionale Comuni amici degli alberi e dei bambiniRoma, 5 giu. (askanews) – A Gangi nasce la rete “Comuni amici degli alberi e dei bambini”. E’ stato sottoscritto, sabato scorso, nella sala Polifunzionale sotto piazzetta “Vitale”, il manifesto di intenti che vede impegnare 27 comuni in Sicilia per la piantumazione di un albero per ogni bambino nato, adottato o dato in affido. Un evento promosso all’interno delle manifestazioni e momenti di preghiera della seconda edizione del Meeting Francescano del Mediterraneo che ha avuto come tema portante la rigenerazione ecologica e digitale, sociale, sostenibile e fraterna. Un evento per tre giorni ospitato dal Comune di Gangi.

Alla firma del manifesto di intenti, sono intervenuti sindaci e rappresentanti dei Comuni aderenti al progetto OFS Sicilia ‘un albero per ogni bambino nato, adottato o preso in affido’ e le ‘fraternità’ francescane. Un progetto fortemente voluto dall’ordine Francescano secolare di Sicilia che ha visto la partecipazione di Alfio Adornetto (Consigliere Regionale Forum Associazioni Familiari della Sicilia). Ad accogliere i sottoscrittori, Giuseppe Trovatello (responsabile evangelizzazione e presenza nel mondo Ofs Sicilia), Carmelo Vitello (ministro regionale dell’Ofs) Umberto Virgadaula (responsabile del progetto) e il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello. I sindaci con la sottoscrizione del manifesto si sono impegnati a valorizzare le risorse ambientali, attivando una efficace azione di co-progettazione territoriale dei piani di tutela delle aree verdi, promuovere attività di rete nell’ambito della salvaguardia e cura del creato favorendo la partecipazione dei cittadini, promuovere stili di vita più sani rivolti ai giovani, attuare programmi di rimboschimento e forestazione delle aree urbane e favorire la responsabilità educativa delle famiglie in ambito ecologico.

Il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello ha detto: “Questo è un manifesto di intenti volto ad incrementare le aree verdi e promuovere iniziative ecologiche al quale crediamo fortemente e che ci impegniamo a promuovere. La tre giorni del meeting francescano – ha concluso il primo cittadino – ha visto, nonostante il maltempo, una partecipazione numerosa e voglio ringraziare per quanto hanno donato alla nostra comunità tutto lo staff dell’ordine Francescano secolare di Sicilia e le varie associazioni e produttori locali che si sono spesi per la riuscita della manifestazione-evento”.

Il cardinale Zuppi inviato a Kiev dal Papa per incontrare le autorità dell’Ucraina

Il cardinale Zuppi inviato a Kiev dal Papa per incontrare le autorità dell’UcrainaRoma, 5 giu. (askanews) – L’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana card. Matteo Maria Zuppi sarà a Kiev oggi e domani per “ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”. È quanto fa sapere un comunicato della Santa Sede.

“Con riferimento a quanto comunicato in precedenza dalla Santa Sede – spiega la nota – si dà notizia che nei giorni 5-6 giugno 2023, il card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, compirà una visita a Kyiv quale Inviato del Santo Padre Francesco. Si tratta di una iniziativa che ha come scopo principale quello di ascoltare in modo approfondito le Autorità ucraine circa le possibili vie per raggiungere una giusta pace e sostenere gesti di umanità che contribuiscano ad allentare le tensioni”.

Migranti, Giani: intesa con Governo se aumenta quota accoglienza

Migranti, Giani: intesa con Governo se aumenta quota accoglienzaFirenze, 5 giu. (askanews) – Il Governo stabilisca una quota più alta dei 33 euro previsti per l’accoglienza di ogni migrante. E’ la richiesta del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che, in un’intervista a La Stampa definisce tale aumento “fra le nostre richieste per firmare l’intesa”. “Sarebbe anzi determinante aumentare la cifra -aggiunge Giani- perché i soggetti aggiudicatari possano non solo offrire ospitalità, ma anche svolgere funzioni quali l’insegnamento o l’inserimento dei migranti in attività socialmente utili”.

In ogni caso, aggiunge Giani, “la firma del protocollo d’intesa è formale. La Toscana è una delle regioni che collabora maggiormente per l’accoglienza e l’impiego dei migranti in attività socialmente utili. Allo stato attuale stiamo andando avanti come abbiamo sempre fatto. Oggi -osserva Giani- arriveranno a Marina di Carrara 29 migranti e i passaggi non sono stati differenti dal passato: ci siamo confrontati con la prefettura e abbiamo messo a disposizione gli strumenti della regione”. Quanto al cosiddetto censimento degli irregolari, Giani replica: “noi lavoriamo perché non esistano irregolari e perché tutto si svolga nella massima certificazione. Il metodo che abbiamo sempre privilegiato in Toscana è l’accoglienza diffusa: piccoli nuclei, possibilità di integrazione con il territorio, ricerca di un posto di lavoro, garanzia di istruzione per i figli. Una modalità che -conclude Giani- consente un impatto meno traumatico sulla popolazione, evitando fenomeni di rifiuto odi protesta”.