Atreju, Meloni: Superbonus regalo dello Stato ai criminaliRoma, 17 dic. (askanews) – “L’auto-proclamatosi partito dell’onestà ha finito per arricchire solo i disonesti e non ci stupisce perché su qualsiasi cosa hanno sempre fatto esattamente il contrario di quello che avevano promesso”. Così la Premier Giorgia Meloni, dal palco di Atreju, parlando delle “truffe” del Superbonus che è stato il “più grande regalo mai fatto dallo Stato italiano a criminali e sfruttatori mentre aziende per bene affogano in debiti che non riescono a cedere”.
Schlein: mentre fa festa ad Atreju governo lascia 900mila famiglie in povertàRoma, 17 dic. (askanews) – “Mentre fa festa ad Atreju il governo lascia 900mila famiglie in povertà senza nessun tipo di aiuto, fa cassa sui poveri solo per finanziare i suoi condoni fiscali. Cara Giorgia, non continuate a insultare gli italiani. Una volta si diceva panem et circenses, voi alle famiglie il pane lo state togliendo. E date solo uno spettacolino di terz’ordine con eversori che vorrebbero appendere le persone a testa in giù. La misura è colma, tornate al lavoro e occupatevi del lavoro povero: perché è a voi che è mancato il coraggio di venire in parlamento a votare contro il salario minimo, avete preferito annullare la discussione. Ma i problemi degli italiani non li potete annullare nel vostro patetico show” . Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein rispondendo agli attacchi di Giorgia Meloni mossi dal palco di Atreju.
”Pot Pourrì d’Amore”, Gabriele Cirilli al Teatro Golden di RomaRoma, 17 dic. (askanews) – Parliamo d’Amore. Questo sconosciuto. Sì, perché se ne parla tanto ma ce n’è così poco in giro. Mai come ora abbiamo bisogno di Amore. Ed eccolo servito, almeno sul palcoscenico, dagli allievi de “La Factory” di Gabriele Cirilli, scuola di recitazione e di alta formazione professionale. “Pot Pourrì d’Amore” è in scena lunedì 8 gennaio 2024 al Teatro Golden di Roma (in via Taranto 36). Uno spettacolo ideato e diretto da Gabriele Cirilli con gli allievi (o meglio, gli attori) della Factory e la simpatica collaborazione di Valter Lupo.
L’idea nasce dall’estro e dal talento di un attore protagonista da oltre 30 anni del panorama artistico italiano. Riprendere i brani più famosi, e anche quelli meno noti, di opere teatrali, di opere tragiche greche, di film cult, di cartoon di Walt Disney, di musical e farne una miscela, anzi un pot pourrì avvincente ed emozionante, che coinvolge dall’inizio alla fine lo spettatore che si trova ad esplorare tutte le sfaccettature di un sentimento tanto nobile e gentile quanto potente e distruttivo: l’Amore, appunto. Amore tra due innamorati, come i due amanti per antonomasia: Romeo e Giulietta, nella scena del balcone. L’Amore non ricambiato, quello di Rossana verso Cyrano. L’Amore filiale di Mrs Doubtifire e di Filumena Marturano. L’Amore premiato, di Admeto e Alcesti. L’Amore eterno e incorruttibile di Penelope che incontra la Bisbetica Domata di Shakespeare. L’Amore di Sally ed Harry. E tanti altri spunti, dal teatro classico alle opere più moderne.
Insomma, uno spettacolo nel quale vengono ‘scomodati’ Shakespeare, Brecht, Omero, ma anche Stefano Benni e Alda Merini. I personaggi si avvicendano con una successione incalzante che non lascia spazio a pause. Il risultato è uno spettacolo brillante travolgente e poetico e a tratti anche commovente. Non mancano canzoni e balletti tratti da Musical famosi che fanno da colonna sonora allo spettacolo, gag e tormentoni che colorano questo quadro così ricco e variopinto.
Meloni contro Ferragni: panettoni in beneficenza per aumentare il compensoRoma, 17 dic. (askanews) – Il vero modello da seguire non sono gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti o mostrando delle borse o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari. Il vero modello da seguire è il modello di chi quella eccellenza italiana la inventa, la disegna, la produce, e tiene testa a tutti nel mercato globale solo perché noi siamo più bravi, lo sappiamo fare meglio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura della quattro giorni di Atreju.
Atreju, Meloni a Schlein: non insultare chi ha il coraggio che non haiRoma, 17 dic. (askanews) – “Ho letto che Elly Schlein ha dichiarato che ‘in altri palchi vedo persone che sono lì solo per accreditarsi con chi comanda’. Potrei fare l’elenco delle persone che hanno sfilato su questo palco in 25 anni” ma “quello che le voglio dire è che puoi anche decidere di non partecipare ma non per questo devi insultare chi ha accettato questo invito perché hanno avuto un coraggio che a voi difetta”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura della quattro giorni di Atreju.
Meloni cita Tolkien: anello insidioso, ma la compagnia è più forteRoma, 17 dic. (askanews) – “Tutti sanno che amo Tolkien e la straordinaria metafora che è. Qualcuno dice che è l’unico libro che ho letto e io continuo a citarlo per non toglierge alla sinistra una delle poche certezze che ha. Lo amo ora ancora di più ora perché Tolkien aveva ragione, quell’anello è insidioso, cerca di farti perdere il senso della realtà. Una cosa è più forte di quell’anello e si chiama compagnia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento di chiusura della quattro giorni di Atreju.
“Quell’anello non ci avrà mai: siamo le stesse persone che eravamo ieri e saremo domani le stesse persone che siamo oggi e porteremo a termine il nostro lavoro”, ha aggiunto.
Mattarella ricorda l’attentato di Fiumicino: l’odio colpisce la convivenzaRoma, 17 dic. (askanews) – “Cinquant’anni sono trascorsi dall’attentato terroristico all’Aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, che si inseriva in un contesto di instabilità medio-orientale che generò attacchi, in particolare, a numerosi Paesi occidentali. La efferatezza dei terroristi provocò la morte di trentadue persone, tra cui sei connazionali: il giovane finanziere Antonio Zara, ucciso nel tentativo di sventare l’attentato, Raffaele Narciso, Domenico Ippoliti, Giuliano De Angelis insieme alla moglie, Emma Zanghi e alla figlia Monica”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario dell’attentato all’aeroporto di Roma Fiumicino.
“La pretesa della violenza come mezzo di affermazione delle proprie ragioni ha radici profonde. Le manifestazioni di odio a cui ancora oggi siamo costretti ad assistere – prosegue il capo dello Stato – seminano ulteriore contrapposizione e colpiscono al cuore la convivenza civile. Il terrorismo offende i valori dell’umanità, a partire dal diritto alla vita, lede l’incolumità individuale e collettiva, viola i diritti umani, minaccia la pace e la sicurezza universale”. “Occorre saper dare risposte costruttive – aggiunge il capo dello Stato – alle sofferenze di chi ritiene di non avere vie di uscita dalla propria condizione, attuando le necessarie misure di contrasto alle organizzazioni che agiscono con l’obiettivo di soggiogare le popolazioni con il terrore, di esercitare forme di costrizione sui pubblici poteri, di destabilizzare le strutture cardine degli Stati”.
“Una sempre più capillare diffusione dei principi di tolleranza, di rispetto dei diritti umani e della pacifica convivenza tra i popoli può alimentare la realizzazione di una pace duratura, nella stabilità internazionale”, conclude Mattarella.
Catania, al Teatro Brancati la commedia musicale Pipino il breveRoma, 17 dic. (askanews) – Le migliaia di repliche in tutto il mondo non la invecchiano, anzi: la commedia musicale Pipino il breve, a ben 45 anni dal suo debutto, permane un vero e proprio simbolo del teatro siciliano nel mondo. Protagonista di ieri e di oggi è l’inossidabile Tuccio Musumeci, tra i più grandi capocomici del teatro italiano, che con la sua verve inconfondibile torna a interpretare il personaggio del re di Francia Pipino.
Dopo i numerosi sold out della scorsa stagione, il Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale propone il capolavoro del grande Tony Cucchiara nel periodo delle festività natalizie: il debutto è previsto al Teatro Brancati di Catania per martedì 19 dicembre alle 20.30 (repliche fino a sabato 23 dicembre, secondo il calendario allegato) mentre al Teatro Massimo Città di Siracusa, lo spettacolo andrà in scena dal 27 al 30 dicembre (sempre secondo il calendario allegato). Un’occasione unica per godere della maestria di Tuccio Musumeci e del pregevole e imponente cast di attori, cantanti e ballerini, che mettono in scena lo spettacolo senza tempo sulla storia di Pipino il Breve, Berta la Piedona e la nascita dell’imperatore Carlo Magno. (segue)
Atreju, Abascal (Vox): la sinistra manipola le nostre paroleRoma, 17 dic. (askanews) – “La sinistra manipolerà sempre le nostre parole, mentirà sempre sulle nostre intenzioni e occulterà la verità”. Così il leader di Vox, Santiago Abascal, alla festa di Fdi ad Atreju. “So che questa manipolazione è arrivata in Italia e voglio dire che non auguro a nessuno, nemmeno a un corrotto e un traditore di essere appeso per i piedi. Mi ripugna e mi ha sempre ripugnato quando questo è avvenuto nella storia. Queste cose piacciono a chi non rispetta vita umana, come noi, dal concepimento fino al termine naturale”, ha detto replicando alle accuse.
Formula1, Vasseur: “Ferrari 2024? Non arrendersi mai”Roma, 17 dic. (askanews) – Vasseur un anno dopo con un Mondiale 2023 gestito nel miglior modo possibile con un’eredità e un 2024 che di fatto diventa il primo in cui tutti i passi compiuti saranno legati alle sue scelte. “Tutto è successo a quattro settimane dal lancio della macchina e cinque o sei settimane prima del Bahrein, ma ora penso di essere in una situazione diversa e molto più a mio agio” ha detto. Confermata la data di presentazione della nuova monoposto: il 13 febbraio. Dopo una partenza difficile “Siamo stati in grado di reagire dopo sei mesi difficili e a partire da Monza si sono visti i risultati”. Presto una decisione sui rinnovi dei contratti per Leclerc e Sainz: “abbiamo ancora settimane e mesi davanti a noi. Un anno fa avevo detto che avrei provato a prendere una decisione entro la fine di quest’anno, ma devo ammettere che l’ultima parte della stagione è stata parecchio impegnativa. Ci siamo incontrati e abbiamo iniziato le discussioni, ma siamo un po’ in ritardo rispetto al piano iniziale. Ma non lo considero un problema, prenderemo una decisione presto”. Nel 2024, per quanto riguarda l’auto, “cambieremo il 95% delle componenti della monoposto e può sembrare una rivoluzione, però non lo è”. Per interrompere il ciclo Red Bull “nel 2026 ci sarà l’opportunità di stoppare quel ciclo. La F1 ne ha sempre avuti, soprattutto negli ultimi 25 anni ci sono stati domini legati a situazioni analoghe”. Nessuna trattativa con Hamilton. “Ferrari 2024? La chiave è non arrendersi mai”