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Tag: Sanremo 2023

Ecommerce, 9 su 10 comprano sui marketplace ma meno del 50% aziende li usa

Ecommerce, 9 su 10 comprano sui marketplace ma meno del 50% aziende li usaMilano, 25 mag. (askanews) – Il 91% dei consumatori compra sui marketplace, ma meno della metà delle aziende che vende sul web li usa per commercializzare i suoi prodotti. La logistica, inoltre, rappresenta, ancora una volta, il tallone d’achille del commercio digitale. E’ quanto emerge dalla ricerca “Esigenze e politiche delle imprese in termini di servizi e logistica”, realizzata da Yocabè, l’azienda che aiuta i brand a vendere sui marketplace e Confcommercio Roma in collaborazione con l’istituto di ricerca Format Research.

La ricerca intercetta due target diversi: da un lato, prende in esame le imprese italiane dei settori moda, casa e arredo, elettronica di consumo, salute e bellezza, sport e tempo libero, giochi per bambini, alimentare, con l’obiettivo di rilevare le politiche dell’ecommerce, dall’altro, attraverso un’indagine ai consumatori, analizza il comportamento degli utenti nei confronti degli acquisti online. Oltre 80mila imprese utilizzano l’ecommerce come canale di vendita. Ma se il 53,6% delle imprese usa il proprio sito per vendere online, solo il 46,4% del totale è presente sui marketplace e, delle aziende che attualmente non utilizzano piattaforme di marketplace, soltanto il 9,1% pianifica di farlo in futuro. Il 20,5% delle imprese presenti sui marketplace li ha scelti come unico canale di vendita online, mentre il 25,9% preferisce una combinazione di marketplace e sito proprietario. Amazon (62,9%), eBay (38,4%) e Zalando (8,5%) le piattaforme preferite dalle imprese.

Guardando i comportamenti d’acqsuito dei consumatori, circa il 60% solitamente compra sul web o sui social network almeno una volta al mese. Gli eshopper abituali – almeno una volta a settimana – sono il 24,7%. La fetta maggiore di consumatori (59,9%) invece acquista in media una volta al mese e solo il 15,4% una o due volte l’anno. In cima alla classifica delle categorie di prodotto più acquistate online nell’ultimo anno, abbigliamento e calzature (62,1%), strumenti elettronici (60,1%) e articoli per la casa (52,1%). Seguono abbigliamento e accessori sportivi (50,1%), profumi e cosmetici (44,4%) e integratori (41,6%). Il 91% di questi utilizza abitualmente le piattaforme marketplace come canale di acquisto e solo in una misura minore del 40% il sito di un negozio fisico o di un brand. I fattori di attrazione verso i marketplace per i consumatori sono principalmente l’esattezza dell’indicazione dei tempi di spedizione e la sicurezza di acquistare tramite un brand conosciuto. Ma anche l’economicità o la gratuità delle spese di spedizione e dei resi rappresentano dei punti a favore dei marketplace. Le piattaforme preferite dai consumatori sono Amazon, che con il 95% supera ampiamente tutti i competitor, eBay (41,6%) e Zalando (39,0%). La preferenza si orienta invece sull’ecommerce di un negozio qualora siano presenti aspetti come spedizione e reso gratuiti (65,3 e 60,1%), maggiore semplicità della procedura dei resi e indicazione del giorno di consegna (50,5%). Tornando alle imprese, in netta prevalenza (82,9%), quelle che scelgono di gestire in proprio il magazzino e di avvalersi di corrieri dei fornitori per i trasporti e sono queste a esprimere il maggior grado di soddisfazione – con il 78% che si dice molto o abbastanza soddisfatto. Solo il 7,9% si rivolge a un fornitore globale, il 6,7% affida la gestione del magazzino ai fornitori e utilizza i corrieri del fornitore, il 2,5% esclusivamente ai marketplace. Sono le imprese che si affidano completamente a un fornitore globale o ai marketplace quelle che esprimono il maggior grado di insoddisfazione, rispettivamente con il 41,3% e il 38,6%, e solo il 13,8% dichiara di essere molto soddisfatto. “In Italia parliamo prevalentemente del sistema di logistica Fba di Amazon – spiega il founder e Ceo di Yocabè, Vito Perrone – I cambiamenti di policy su costi e approccio allo stoccaggio di Amazon degli ultimi anni, inoltre, potrebbero aver influenzato negativamente l’esperienza dei venditori che si affidano a Fba”.

A occuparsi di tutto questo si trovano diverse figure professionali, che cambiano a seconda delle dimensioni dell’azienda: il titolare nelle imprese più piccole (45,2%), il responsabile operativo nelle medie (31,6%) e il logistic manager nelle grandi (41,1%). In ogni caso, quasi un terzo delle imprese del campione ha riscontrato criticità nella gestione della logistica ecommerce: al primo posto per i costi (44,3%) e poi per la gestione dei resi (19,9%), seguiti da rispetto dei tempi di consegna (15,1%), burocrazia (11,4%), gestione operatività (11,4%), customer service (10,5%) e, infine, integrazione tecnologica e sostenibilità (5,9 e 3,9%). Soprattutto, il settore bellezza risente dei costi (58,6%), la gestione dei resi pesa di più nello sport e tempo libero (31,1%) e così il rispetto dei tempi di consegna (28,6%). Le imprese che hanno incontrato maggiori criticità logistiche sono quelle che affidano la gestione del magazzino ai fornitori e utilizzano i corrieri del fornitore (71,1%). Costi di logistica (50%) e gestione dei resi (20,6%) sono le principali criticità per le imprese che gestiscono in proprio il magazzino e utilizzano i corrieri del fornitore; costi (48%) e rispetto dei tempi di consegna (41%) per le imprese che affidano la gestione del magazzino e i trasporti ai fornitori; quelle che affidano tutto il ciclo a un fornitore globale, invece, sono in difficoltà soprattutto con rispetto dei tempi di consegna (46,7%) e costi (37%). Infine, per le imprese che si affidano esclusivamente ai marketplace, ai primi posti gestione dei resi (54,8%) e poi, anche in questo caso, costi (45,2%). I costi rappresentano dunque il principale elemento di criticità, trasversale alle varie categorie prese in esame, e a pesare sono soprattutto quelli relativi alla gestione dei resi (35,2%) e di spedizione (24,5%). I costi di stoccaggio, movimentazione della merce nel magazzino, ingresso e imballaggio della merce non sono altrettanto impattanti.

Il 44,7% delle imprese commercia online anche con l’estero, soprattutto nei comparti giocattoli (60,3%), casa e arredo (52,1%) e moda (50,8%). L’internazionalizzazione del business, con le relative complessità logistiche, tocca invece meno di tutti gli altri settori quello alimentare (17,3%). Per le imprese che commerciano online con l’estero, costi di spedizione (55,1%) e aspetti fiscali per paesi extra Ue (51,7%) sono le principali problematiche logistiche riscontrate. Da non trascurare anche logistica delle spedizioni e resi.

Prigozhin annuncia che i mercenari della Wagner hanno avviato il ritiro da Bakhmut

Prigozhin annuncia che i mercenari della Wagner hanno avviato il ritiro da BakhmutRoma, 25 mag. (askanews) – La compagnia militare privata “Wagner” ha iniziato il ritiro delle unità dal territorio di Bakhmut: lo riferisce il capo del gruppo di mercenari russi Evgeny Prigozhin in un videomessaggio pubblicato dal suo servizio stampa.

Prigozhin afferma che i “musicisti” – termine con cui indica ironicamente gli uomini della compagnia Wagner – stanno lasciando la zona di guerra per le retrovie, dove “riposeranno, riprenderanno forza e poi riceveranno un nuovo incarico”. Le posizioni abbandonate dai suoi paramilitari, dice, entro il primo giugno saranno consegnate ai militari dell’esercito russo regolare.

In Russia l’Fsb arresta 2 sabotatori ucraini che pianificavano un attacco alle centrali nucleari

In Russia l’Fsb arresta 2 sabotatori ucraini che pianificavano un attacco alle centrali nucleariRoma, 25 mag. (askanews) – Il servizio di sicurezza russo dell’FSB ha reso noto di avere “identificato e arrestato” due sabotatori ucraini che stavano complottando per far saltare in aria i tralicci di trasmissione dell’energia delle centrali nucleari in Russia. E’ quanto si legge sulla Ria Novosti.

“Il servizio di sicurezza federale della Russia ha impedito un attacco terroristico alle centrali nucleari pianificato dai servizi speciali dell’Ucraina”, ha affermato l’FSB in una nota. Alla vigilia del Giorno della Vittoria, un gruppo che Mosca ha individuato come parte del Servizio di intelligence estero dell’Ucraina aveva già tentato di far saltare più di 30 torri di trasmissione di energia di linee elettriche ad alta tensione delle centrali nucleari di Leningrado e Kalinin (NPP).

Il piano dei servizi speciali ucraini, ha sottolineato l’Fsb, era quello di condurre attacchi contro le centrali nucleari russe per fermare i reattori e arrivare all’interruzione del normale funzionamento degli impianti. L’FSB ha arrestato due sabotatori ucraini, reclutati da Kiev, che stavano preparando attacchi contro queste centrali nucleari in Russia e a tal fine sono stati sottoposti a un addestramento speciale sul territorio dell’Ucraina. Anche due dei loro complici tra i cittadini russi sono stati arrestati. Un altro sabotatore con doppia cittadinanza russo-ucraina è stato inserito nella lista dei ricercati.

GLOC 2023, Longo (ASI): cooperazione per prevenire catastrofi

GLOC 2023, Longo (ASI): cooperazione per prevenire catastrofiOslo, 25 mag. (askanews) – Il responsabile dell’osservazione della terra dell’Agenzia Spaziale Italiana, Francesco Longo, è stato tra i relatori alla Conferenza globale su spazio e cambiamento climatico GLOC 2023 in corso a Oslo. Con askanews ha parlato dell’impegno del comparto spaziale anche per prevenire gli eventi catastrofici come le recenti alluvioni in Emilia-Romagna. “C’è tutto un sistema che sinergicamente deve operare – ci ha detto – non esiste più la singola missione nazionale che aiuta un certo Paese, ma ci sono una serie di strumenti che lavorano insieme e possono cooperare. Per esempio nella recente alluvione in Italia non c’è stato solo il satellite COSMO SkyMed, ma c’è stata anche la banda L di SAOCOM, la cooperazione con gli argentini e ci sono stati anche dati della missione giapponese della JAXA, che ci ha aiutato a perimetrale le aree inondate, per dare supporto alle azioni della protezione civile”.

“Quello a cui stiamo assistendo è purtroppo un’evoluzione del clima verso situazioni che dobbiamo iniziare a fronteggiare non solamente post disastro, ma anche pre disastro. In questo senso interviene la cooperazione internazionale: ci sono da parte del Canada così come del Giappone disponibilità ad aiutare, così come facciamo noi, quando c’è un evento catastrofico. C’è una strettissima cooperazione. Qui ci siamo riuniti e abbiamo parlato di un tema: il contributo che abbiamo dato nel passato e che possiamo misurare, e quello che volgiamo dare nel futuro, insieme”.

Il Papa: COP28 ascolti gli scienziati e avvii una transizione ecologica rapida

Il Papa: COP28 ascolti gli scienziati e avvii una transizione ecologica rapidaCittà del Vaticano, 25 mag. (askanews) – “I leader mondiali presenti al vertice COP28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre di quest’anno, devono ascoltare la scienza e iniziare una transizione rapida ed equa per porre fine all’era dei combustibili fossili”. Lo chiede Papa Francesco nel suo Messaggio in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, che si celebrerà il 1° settembre prossimo.

“Secondo gli impegni dell’Accordo di Parigi per frenare il rischio del riscaldamento globale, è un controsenso consentire la continua esplorazione ed espansione delle infrastrutture per i combustibili fossili. Alziamo la voce – sottolinea Francesco – per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Faccio appello a tutte le persone di buona volontà affinché agiscano in base a questi orientamenti sulla società e sulla natura”. Affinché “il potente fiume” della vita e del Creato “continui a scorrere, -conclude- dobbiamo trasformare le politiche pubbliche che governano le nostre società e modellano la vita dei giovani di oggi e di domani. Politiche economiche che favoriscono per pochi ricchezze scandalose e per molti condizioni di degrado decretano la fine della pace e della giustizia. È ovvio che le Nazioni più ricche hanno accumulato un “debito ecologico” .

Marateale 2023, a Francesca Fagnani premio “Giornalista tv dell’anno”

Marateale 2023, a Francesca Fagnani premio “Giornalista tv dell’anno”Roma, 25 mag. (askanews) – Cominciano a scaldarsi i motori della XV edizione di “Marateale – Premio internazionale Basilicata” che si terrà dal 25 al 29 luglio a Maratea, nella “perla del Tirreno”, presso l’Hotel Santavenere.

Grande attesa per le novità di questa nuova edizione della kermesse “di cinema per il cinema” che vede in prima linea gli organizzatori Antonella Caramia (Associazione Cinema Mediterraneo) e Nicola Timpone (Direttore artistico della manifestazione), che stanno lavorando ad un programma come ogni anno ricco di contenuti, ospiti e sorprese. Tra i primi ospiti attesi, Francesca Fagnani, giornalista e conduttrice del programma tv “Belve” – andato in onda per la prima volta in prima serata quest’anno su Rai2 – e co-conduttrice della seconda serata del Festival di Sanremo 2023, a cui sarà consegnato il “Premio giornalista televisiva dell’anno”.

“Autentica, acuta e tagliente, senza mai apparire offensiva, le interviste di Francesca Fagnani spiccano per un’identità riconoscibile che indiscutibilmente fanno di lei la giornalista televisiva dell’anno” commentano Antonella Caramia e Nicola Timpone.

Cina prende tempo con Russia per il gasdotto Power of Siberia 2

Cina prende tempo con Russia per il gasdotto Power of Siberia 2Roma, 25 mag. (askanews) – Il primo ministro russo Mikhail Mishustin è dovuto tornare in Russia dalla Cina senza mettere nel carniere uno dei risultati più importanti che si attendeva dalla sua visita a Pechino: un impegno chiaro sull’importante progetto di gasdotto Power of Siberia 2, considerato per Mosca un tassello importante per la svolta economica a est della Russia, soprattutto alla luce del taglio dei fili energetici con l’Europa. Lo segnala oggi in un’analisi il Financial Times.

Power of Siberia 2 è un progetto ideato già un decennio fa e vuole portare alla Cina il gas naturale russo, passando attraverso la Mongolia. E’ anche stato soprannominato “Altai”, dal nome della regione montana nella Siberia meridionale. Viene dopo il lancio del Power of Siberia del 2019, che dovrebbe arrivare al picco di capacità – 38 miliardi di metri cubi – nel 2024. Tuttavia il gasdotto già attivo non porta gas ida campi gasieri che alimentavano i gasdotti verso l’Europa, quindi non ha un impatto diretto sulla strategia di diversificazione russa, mentre il Power of Siberia 2 dovrebbe portare il gas dalla penisola di Yamal, che alimentava diversi gasdotti europei, a partire dal Nord Stream. Prolungare i negoziati è una strategia tipica di Pechino per riuscire a strappare migliori accordi, ma in questo momento la Russia ha fretta, impegnata com’è nella guerra in Ucraina e con relazioni al minimo storico con i clienti tradizionali europei. La Cina sta cercando di ottenere il prezzo più basso possibile per il gas di Yamal, mentre Mosca cerca d’intensificare i colloqui.

Il Power of Siberia 2 era stato un tema centrale dei colloqui tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping a Pechino, durante le Olimpiadi invernali, alla vigilia cioè dell’invasione russa dell’Ucraina. Ma dopo l’attacco, alle ripetute dichiarazioni con cui Mosca ha detto di essere pronta a lanciare il progetto, Pechino ha risposto con il silenzio. D’altronde la Cina ha una sua strategia di diversificazione delle fonti d’approvvigionamento energetico e, al momento, per il gas dipende solo per poco più del 5 per cento dal flusso russo. Con il Power of Siberia 2 questa quota potrebbe salire al 20 per cento entro l’inizio degli anni ’30. L’interesse cinese c’è, ma Pechino ha meno fretta di Mosca e – secondo gli analisti sentiti dal FT – usa questa calma come leva per spuntare le migliori condizioni.

Von der Leyen e Meloni sorvoleranno le zone alluvionate dell’Emilia-Romagna

Von der Leyen e Meloni sorvoleranno le zone alluvionate dell’Emilia-RomagnaBologna, 25 mag. (askanews) – “Oggi viene Ursula von der Leyen con Giorgia Meloni, che ringrazio entrambe. E’ un appuntamento molto iumportante. Sorvoleremo le zone alluvionate”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in un collegamento con Forrest su Radio 1.

“Dovremmo attivare il Fondo di solidarietà europeo – ha ricordato Bonaccini -: undici anni riuscimmo ad accedere a 600 milioni di euro per il terremoto tramite quel fondo. Siccome i danni” per l’alluvione in Romagna della scorsa settimana “ammontano a miliardi, ogni boccata d’ossigeno che può arrivare è molto utile”. 

Intelligence, al via campagna reclutamento 007 non solo in Atenei

Intelligence, al via campagna reclutamento 007 non solo in AteneiRoma, 25 mag. (askanews) – Al via, da oggi, la nuova campagna di reclutamento nel comparto delle agenzie di intelligence. “Il Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica – si legge in una nota – seleziona costantemente le migliori risorse da porre a servizio del Paese, per la salvaguardia della sicurezza nazionale e per la tutela degli interessi strategici in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale”.

In questo contesto, l’Intelligence italiana pubblica uno specifico avviso di ricerca rivolto a giovani professionalità con formazione e competenze nei seguenti settori: algoritmica per la crittoanalisi; fotointerpretazione di immagini satellitari; tecniche di machine learning per il riconoscimento biometrico. Oltre alle competenze tecniche, sono richiesti affidabilità e sicurezza, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle Istituzioni dello Stato, nonché comprovate doti di riservatezza.

All’esito di un preliminare screening curriculare, i candidati saranno sottoposti alle previste procedure selettive, comprendenti la verifica del possesso di adeguate conoscenze e competenze professionali, dell’idoneità psico-fisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza. In caso di assunzione, la qualifica professionale attribuita terrà conto degli esiti della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato.

La presentazione delle candidature è aperta fino alle ore 24:00 del 30 giugno 2023. Per entrare a far parte dell’Intelligence italiana, resta sempre aperta la possibilità di presentare la propria candidatura spontanea attraverso la procedura on line della sezione “Lavora con Noi”.

I profili professionali di maggiore attenzione al momento in relazione ai settori di intervento sono quelli di: analista (in ambito geopolitico, del contrasto ai fenomeni del terrorismo e dell’eversione); esperto in campo economico (golden power, green economy e transizione energetica); conoscitore di lingue rare e dialetti d’area; tecnico della sicurezza cibernetica e nel campo dei droni; esperto nella ricerca informativa. Anche le candidature spontanee acquisite mediante la piattaforma on line – si legge nel documento informativo della campagna di reclutamento – saranno sottoposte al predetto iter selettivo strutturato, preordinato all’individuazione delle risorse maggiormente rispondenti alle specifiche esigenze di impiego.

L’Intelligence italiana svolge inoltre una ricerca mirata di professionalità attraverso la collaborazione con i migliori Atenei nazionali.

Nordcorea: Usa-Sudcorea-Giappone collaborano per la loro rovina

Nordcorea: Usa-Sudcorea-Giappone collaborano per la loro rovinaRoma, 25 mag. (askanews) – La Corea del Nord ha criticato oggi il rafforzamento della cooperazione d’intelligence decisa nel vertice trilaterale Usa-Giappone-Sudcorea a margine del G7 di Hiroshima, nello scorso weekend, sostenendo che questo accelererà per i tre paesi “la rovina finale”.

Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, il presidente degli Stati uniti Joe Biden e il primo ministro giapponese Fumio Kishida hanno concordato di approfondire la cooperazione in materia di sicurezza in varie aree, inclusa la condivisione dei dati sulle attività missilistiche nordcoreane. “Gli Stati Uniti e i loro seguaci saranno sempre più esposti alle crisi di sicurezza, accelerando la loro rovina finale, a causa delle loro frenetiche mosse per rafforzare la loro alleanza militare contro la Repubblica democratica popolare di Corea e per l’espansione delle esercitazioni di guerra con cui testano l’aggressione (nei nostri confronti)”, scrive l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA citando un analista di affari internazionali di nome Kang Jin Song.

Il mese scorso Yoon e Biden hanno deciso in un vertice a Washington di formare un gruppo di consultazione nucleare congiunta, chiamato Nuclear Consultative Group (NCG), al fine di rafforzare la deterrenza estesa contro la Corea del Nord. Kang ha affermato che questa NCG è parte di un piano per formare una “NATO in versione asiatica” che coinvolga anche il Giappone e ha avvertito che la Corea del Nord “non tollererà mai” un’azione del genere e “punirà la scelta sbagliata delle forze ostili passo dopo passo con una forza preponderante”.