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Tag: Sanremo 2023

Sudan, Crosetto: avviata l’operazione di evacuazione degli italiani

Sudan, Crosetto: avviata l’operazione di evacuazione degli italianiRoma, 23 apr. (askanews) – “La Difesa è in costante contatto con la Presidenza del Consiglio, la Farnesina e l’Autorità delegata, rendendo disponibile ogni assetto utile a mettere in sicurezza, e poi portare in salvo, tutti i nostri connazionali presenti in Sudan”.

Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che segue costantemente tutte le operazioni, e che ha aggiunto: “La Difesa monitora, in costante coordinamento con gli altri organi dello Stato e i partner internazionali, la preoccupante situazione in essere a Khartum che cambia in continuazione. Le attività di evacuazione dei nostri connazionali sono coordinate dal comando operativo di vertice interforze”. “Sono già decollati due C130 dell’Aeronautica militare alle 13,55 ora italiana da Gibuti alla volta di Khartum con a bordo personale delle forze speciali dell’Esercito Italiano e dei Carabinieri – annuncia – La sicurezza degli aeroporti è assicurata dai fucilieri dell’aria dell’aeronautica militare”.

Sono in totale “circa 200 le persone che dovranno essere evacuate dai nostri militari” dal Sudan, ha precisato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Si tratta di “140 italliani, civili, che devono essere evacuati. Il punto di incontro è l’ambasciata italiana che è pienamente operativa. Più ci sono dei cittadini svizzzeri, la Nunziatura apostolica, e un’altra ventina di cittadini europei”. L’operazione, ha aggiunto, si concluderà “mi auguro nelle prossime ore”.

25 aprile, Fini: Meloni chiuda i conti e dica che libertà e uguaglianza sono valori antifascisti

25 aprile, Fini: Meloni chiuda i conti e dica che libertà e uguaglianza sono valori antifascistiRoma, 23 apr. (askanews) – “Io credo che tutti debbano fare quello che è in loro potere per evitare che anche l’anno venturo e gli anni successivi il 25 aprile sia ancora occasione di polemiche. E se lo deve chiedere soprattutto la destra, perché la destra oggi governa in prima persona, forte anche di un suffragio elettorale indiscutibile e soprattutto perché buona parte della polemica deriva dal fatto che, secondo molti, la destra attuale non avrebbe fatto i conti a sufficienza con il fascismo. Allora io spero che Giorgia Meloni voglia cogliere questa occasione del 25 aprile per dire senza ambiguità e senza reticenze che la destra i conti col fascismo li ha fatti fino in fondo, e senza infingimenti, quando è nata Alleanza nazionale, che condannò il fascismo”. Lo ha detto l’ex leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini, intervistato da Lucia Annunziata a “Mezz’ora in più” su Raitre.

“Giorgia Meloni – ha sottolineato Fini – dica, perché so che ne è convinta, che libertà, giustizia sociale, uguaglianza sono valori democratici, sono i valori della Costituzione, sono valori antifascisti. Non capisco la ritrosia nel pronunciare questo aggettivo”.

Sudan, scatta il salvataggio internazionale. In corso l’operazione per evacuare gli italiani

Sudan, scatta il salvataggio internazionale. In corso l’operazione per evacuare gli italianiRoma, 23 apr. (askanews) – In Sudan la situazione dei combattimenti peggiora ed è scattata l’operazione di salvataggio internazionale, i cittadini di altri Paesi stanno lasciando il Paese. Già evacuata dalle forze speciali Usa l’ambasciata americana a Khartoum, mentre è in corso l’operazione per evacuare gli italiani.

“I nostri connazionali in Sudan sono stati tutti contattati dall’Unità di crisi. Sono stati chiamati uno per uno. Stanno tutti bene e raggiungeranno la nostra ambasciata”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano. “Siamo mobilitati per mettere in sicurezza tutti nostri concittadini a Khartoum, la nostra ambasciata sarà il punto di raccolta. Dopodiché faremo in modo di poterli mettere in sicurezza”, ha aggiunto Tajani. Intervistato al TG1, Tajani ha poi spiegato: “La nostra ambasciata ha chiamato a raccolta tutti i nostri connazionali che intendono partire proprio nella sede della rappresentanza diplomatica. L’appuntamento era per le 12 e molti dei nostri connazionali sono arrivati e anche qualche cittadino di altri paesi europei. Siamo intervenuti anche per aiutare l’evacuazione della nunziatura apostolica”. “Poi naturalmente – ha aggiunto – l’operazione sarà tutta militare. I C-130 che arrivano da Gibuti dovranno atterrare a Karthoum e, come stanno facendo gli aerei militari di altri paesi, prenderanno i nostri concittadini e li porteranno di nuovo a Gibuti. I dettagli dell’operazione per garanzia dei nostri militari e concittadini dovranno rimanere riservati per evitare rischi”. In Sudan, infatti “la situazione rimane complicata. Sono in contatto sia col Presidente che col Generale capo dei ribelli. Li ho ringraziati per la tregua e ho chiesto loro di garantire a tutti i cittadini italiani di poter lasciare la città di Karthoum. Ho già ricevuto risposta positiva dal presidente e questo ci deve far ben sperare”, ha spiegato Tajani al TG1, ribadendo: “La situazione è complicata ma il governo sta facendo tutto ciò che è necessario. Ministero degli esteri, ministero della Difesa, Presidenza del Consiglio, intellligence siamo tutti mobilitati per garantire la sicurezza degli italiani. Il Presidente del Consiglio è informata costantemente da me. Speriamo che il caso si risolva positivamente”.

Anche gli altri Paesi stanno organizzando i piani di evacuazione dei loro connazionali. Forze speciali americane hanno già evacuato il personale dell’ambasciata Usa in Sudan. Lo ha confermato il presidente Joe Biden. “Oggi su mio ordine – ha spiegato in una nota – le forze armate degli Stati Uniti hanno condotto un’operazione per estrarre il personale governativo americano da Khartoum”. Secondo quanto riferiscono i media Usa l’operazione sarebbe stata condotta da un centinaio di membri delle forze speciali coordinate dal comando delle forze Usa in Africa e dal Dipartimento di Stato. Il segretario Antony Blinken ha spiegato che i combattimenti in corso erano diventati “un inaccettabile rischio per il personale della nostra ambasciata. Sospendere le operazioni in una delle nostre ambasciate è sempre una decisione difficile, ma la sicurezza del nostro personale è la mia prima responsabilità”.

Le forze ucraine avanzano a Kherson e hanno raggiunto la riva sinistra del fiume Dnepr

Le forze ucraine avanzano a Kherson e hanno raggiunto la riva sinistra del fiume DneprMilano, 23 apr. (askanews) – Le forze ucraine, secondo quanto riportato dall’Istituto per lo studio della guerra (Isw), hanno raggiunto la riva sinistra del fiume Dnepr della regione di Kherson. In particolare si specifica che i “corrispondenti militari” russi hanno fornito “ampie riprese video e messaggi di testo” che confermerebbero questo avanzamento.

Un filmato geolocalizzato pubblicato da un blogger di guerra russo il 22 aprile mostra che le forze ucraine hanno stabilito posizioni sulla riva del fiume Dnipro a nord di Oleshky (7 km a sud-ovest della città di Kherson) e sono avanzate fino alla periferia settentrionale dell’insediamento sull’autostrada E97, così come a ovest di Dachi (10 km a sud della città di Kherson). Questo filmato indica anche che le forze russe potrebbero non controllare le isole nei fiumi Kinka e Chaika a meno di mezzo chilometro a nord delle posizioni ucraine vicino al ponte Antonivsky. I milblogger russi hanno affermato il 20 e 22 aprile che le forze ucraine hanno mantenuto per settimane posizioni nell’Oblast di Kherson sulla sponda orientale, stabilito linee di rifornimento stabili per queste posizioni e condotto regolarmente sortite nell’area, il che indica una mancanza di controllo russo sull’area. La mappa di battaglia di un altro milblogger ha affermato che le forze russe non controllano alcune isole del delta del fiume Dnipro a sud-ovest della città di Kherson a partire dal 22 aprile, suggerendo possibili progressi ucraini su queste isole.

Santanchè difende la campagna del ministero del Turismo e la Venere influencer: è un’icona globale

Santanchè difende la campagna del ministero del Turismo e la Venere influencer: è un’icona globaleMilano, 23 apr. (askanews) – “Riguardo ai meme che circolano in rete mi sono fatta una risata. Ho scelto consapevolmente la Venere di Botticelli, un’icona conosciuta in tutto il mondo e simbolo della nostra italianità. È evidente che non la potevamo proporre nella campagna così com’è dipinta, perché uno degli obiettivi di questa campagna internazionale è quello di avvicinare i giovani, abbiamo quindi utilizzato strumenti e linguaggi a loro vicini”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè, intervenuta su Rtl 102.5 difendendo la campagna pubblicitaria del ministero del turismo, “Italia – Open to meraviglia”. Nella campagna voluta e realizzata dal ministero del Turismo e Enit, la celebre Venere del Botticelli è diventata un’influencer in abiti moderni, ritratta tra i luoghi più belli d’Italia, ad esempio a Venezia che indugia con lo smartphone in outfit elegante; a Roma, in bici, con dietro il Colosseo. Una campagna che però non è piaciuta a molti, scatenando critiche di “macchiettismo” e i meme sui social (complice Sgarbi con la sua definizione di “roba da Ferragni”).

“Nove milioni è il costo della campagna che faremo in tutto il mondo – ha aggiunto il ministro – ossia gli acquisti degli spazi negli aeroporti, nelle stazioni, nelle città, dagli Stati Uniti d’America all’India, fino a toccare tutti i Paesi e i continenti”. Prima tappa negli Emirati Arabi in occasione di Atm Dubai dall’1 al 4 maggio dove in oltre 500 metri quadrati verrà esportata l’eccellenza dell’italianità. “Come sempre, quando c’è malafede – aggiunge il ministro – vengono veicolate delle informazioni errate, lo fanno solo per avere qualcosa da dire. Non è che la campagna sia costata nove milioni, solo un cretino potrebbe pensare una cosa del genere. Non capisco la critica, la pizza è famosa in tutto il mondo, fa parte della dieta mediterranea e della nostra cucina, che è apprezzata, imitata e copiata in tutto il mondo. Forse viene criticata dalle persone un po’ snob e radical chic che mangiano caviale e salmone, ma la maggioranza degli italiani e dei tanti turisti che arrivano da ogni parte del mondo la apprezzano. Poi, per chi è abituato a bere champagne e a mangiare caviale capisco che la pizza sia un po’ pop”.

“Noi abbiamo il terzo brand al mondo: l’Italia. Lo dico sempre a tutti gli assessori al turismo e ai presidenti delle regioni. Quando andiamo all’estero – ha concluso Santanchè – dobbiamo promuovere l’Italia, poi le sue specificità. Chi viene dall’estero non conosce le nostre città, conosce l’Italia. Non credo sia un giusto metodo di comunicazione promuoverla diversamente, è come se la Coca-Cola promuovesse la caffeina, che è solo un ingrediente della ricetta. C’è voglia di Italia nel mondo. Finalmente il turismo, che è il settore che ha sofferto di più durante la pandemia, sta tornando ai numeri del 2019, un anno storico. Sono certa che il 2023 sarà l’anno del sorpasso di quell’anno pre-pandemico. I dati di Pasqua sono confortanti, in alcune regioni e città i dati del 2019 sono già stati superati. Questa tendenza mi dà la certezza che quest’anno sarà l’anno del sorpasso, magari anche grazie alla Venere di questa campagna, così criticata. Faremo i conti alla fine dell’anno”.

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana: il 25 aprile è patrimonio nazionale

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana: il 25 aprile è patrimonio nazionaleMilano, 23 apr. (askanews) – “Il 25 aprile è patrimonio nazionale. Patrimonio di tutti”. Lo ha detto il presidente della Camera Lorenzo Fontana, intervistato dal Corriere della Sera. “Io credo molto nel fatto che il 25 aprile debba essere la festa di tutti – ha aggiunto -. E dunque, proprio per questo, ritengo che sia un errore non riconoscersi in questa ricorrenza: l’antifascismo è un valore. Allo stesso modo, tante volte mi è capitato di pensare che sia un errore festeggiare la Liberazione come se fosse la festa solo di una parte, perché il suo valore è proprio questo: alla Resistenza hanno partecipato non soltanto comunisti e socialisti, ma anche liberali, monarchici e da cattolico voglio ricordarlo tanti cattolici”.

“Io credo – ha detto ancora il presidente – sia un errore gravissimo il non sentirsi rappresentati da una battaglia di questo tipo. Perché fu la lotta di tutto un popolo e di tutte le sue rappresentazioni e ispirazioni politiche. Mi pare quasi banale dire che si può essere antifascisti senza essere comunisti o comunque di sinistra”. Il 25 aprile “è il nostro patrimonio. La Liberazione – ha concluso Fontana – è stata il fondamento di questo Paese come lo abbiamo oggi. E il fatto che ci siano queste divisioni indebolisce il Paese in sé. Nel suo complesso. Se una festa fondante come questa non riporta a una visione comune, ci rende più deboli all’estero e al nostro interno. Quando manca una memoria condivisa, è lo Stato ad essere più debole. Io spero che questo sia un fatto che finalmente possa essere superato”.

Bambina investita e uccisa nel Napoletano: la madre era senza patente, si stava esercitando alla guida

Bambina investita e uccisa nel Napoletano: la madre era senza patente, si stava esercitando alla guidaRoma, 23 apr. (askanews) – Non aveva la patente e si stava esercitando alla guida, la donna che ieri ha investito la figlia con l’auto a Casalnuovo (Napoli). La donna era al volante di un’Audi A3, in un parcheggio, per fare pratica di guida e invece della prima, ha inserito per errore la retromarcia, travolgendo la figlia che era rimasta dietro l’auto. Per la bambina, 7 anni, non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate, inutili i soccorsi arrivati sul posto, la piccola è morta sul colpo. Oltre alla piccola, è stato investito anche un conoscente, il proprietario dell’auto, che era con loro, ma per l’uomo niente di grave. Sul posto, in via Emilio Buccafusca, sono intervenuti i carabinieri di Casalnuovo, che insieme ai militari di Castello di Cisterna stanno conducendo le indagini, 118 e vigili del fuoco. Il veicolo è stato sequestrato su disposizione dell’autorità giudiziaria di Nola.

Sudan, forze speciali Usa evacuano ambasciata a Khartoum

Sudan, forze speciali Usa evacuano ambasciata a KhartoumRoma, 23 apr. (askanews) – Forze speciali americane hanno evacuato il personale dell’ambasciata Usa in Sudan.

Lo ha confermato il presidente Joe Biden. “Oggi su mio ordine – ha spiegato in una nota – le forze armate degli Stati Uniti hanno condotto un’operazione per estrarre il personale governativo americano da Khartoum”. Secondo quanto riferiscono i media Usa l’operazione sarebbe stata condotta da un centinaio di membri delle forze speciali coordinate dal comando delle forzze Usa in Africa e dal Dipartimento di Stato.

Il segretario Antony Blinken ha spiegato che i combattimenti in corso erano diventati “un inaccettabile per il personale della nostra ambasciata. Sopendere le operazioni in una delle nostre ambasciate è sempre una decisione difficile, ma la sicurezza del nostro personale è la mia prima responsabilità”.

Padre Occhetta: ancora troppe guerre e diritti violati

Padre Occhetta: ancora troppe guerre e diritti violatiMilano, 23 apr. (askanews) – Padre Francesco Occhetta, gesuita, fondatore e direttore di Comunità di Connessioni e segrtario generale della Fondazione Fratelli Tutti, è intervenuto con un editoriale sui 75 anni dall’approvazione della Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo, datata 1948. “Dopo 75 anni dalla sua approvazione – scrive Occhetta – è utile interrogarsi sull’attualità dei diritti e degli impliciti doveri sanciti dalla Dichiarazione, sul loro fondamento e sull’efficacia della loro tutela, per poterci porre un’ulteriore domanda: perché i diritti umani ‘regnano ma non governano’ e perché si compiono le più feroci crudeltà nel loro nome? Nel Rapporto 2022 di Amnesty International emerge uno scenario inquietante: sono circa 160 le guerre in corso, aumenta la violenza sessuale in diverse regioni del mondo. I conflitti hanno causato, inoltre, grandi flussi di rifugiati e sfollamenti interni come in Ucraina, in Repubblica Democratica del Congo e nella regione del Corno d’Africa. Una forte limitazione alla libertà d’espressione, di associazione e di riunione si registra in Afghanistan, in Myanmar, in Mali e in India. Il governo cinese ha invece imposto una censura sempre più pervasiva e sofisticata contro gli uiguri e altri gruppi etnici di minoranza nello Xinjiang. In Turchia e Messico sono stati perseguitati decine di giornalisti, difensori dei diritti umani”.

“Oltre ai diritti di prima e seconda generazione, si parla anche di una terza generazione di diritti, in relazione alla pace, allo sviluppo e all’ambiente. Sono i diritti propri dell’era dell’interdipendenza mondiale, la cui realizzazione deve fondarsi sulla solidarietà e la cooperazione multilaterale. Per poter far questo, però, è utile che le popolazioni e le culture si pongano una domanda radicale: ‘Chi è la persona titolare di diritti?’. La risposta a questa domanda risiede nelle soluzioni pratiche del modo nel quale uno Stato rispetta gli immigrati, i carcerati, i poveri, le famiglie bisognose, i bambini abbandonati, le donne violentate, gli anziani, i rifugiati e gli sfollati che sono circa 45 milioni. L’Italia può dirsi rispettosa di questa nuova etica? Per la Chiesa cattolica la difesa dei diritti umani è parte integrante dell’azione evangelizzatrice: il Concilio Vaticano II ha accolto la Dichiarazione soprattutto in materia di libertà di religione; l’enciclica Pacem in terris definisce la Dichiarazione come ‘segno dei tempi’; mentre i numerosi pronunciamenti magisteriali e i viaggi apostolici di Giovanni Paolo II hanno più volte ribadito che per la Chiesa la difesa della dignità della persona è legata al rispetto dei diritti. Certo, fu necessaria un’evoluzione: si temeva che le libertà della Dichiarazione relegassero la fede ai margini della società e che i diritti individuali minacciassero l’impegno a favore del bene comune. Nella prima metà del secolo scorso, i principali sforzi della Chiesa in campo internazionale si sono concentrati per creare «un’autorità mondiale» che garantisse il reale rispetto dei diritti umani e la pace nel mondo”. “Questo momento storico ricopre di un’ombra le parole scritte nella Dichiarazione, e quindi occorre vigilare sull’uso delle espressioni e delle dichiarazioni impiegate nel mondo politico, sulla difesa della verità storica e sul clima sociale che rimane il termometro dell’applicazione dei diritti. È per questo che il 21 aprile il Presidente Mattarella ha voluto ribadire che per un rinascimento europeo occorre ripartire dalla Cultura che genera prossimità e vince le diffidenze e le paure: «La fraternità europea, se derivato della triade illuminista — insieme con uguaglianza e libertà —, va intesa come consapevolezza di comune destino e va oltre la solidarietà. Se i valori espressi dalle singole comunità erettesi in Stato sono comuni, è naturale e soprattutto autentico parlare di fraternità europea”.

Santanchè: Italia terzo brand al mondo, Venere icona globale

Santanchè: Italia terzo brand al mondo, Venere icona globaleMilano, 23 apr. (askanews) – “Riguardo ai meme che circolano in rete mi sono fatta una risata. Ho scelto consapevolmente la Venere di Botticelli, un’icona conosciuta in tutto il mondo e simbolo della nostra italianità. È evidente che non la potevamo proporre nella campagna così com’è dipinta, perché uno degli obiettivi di questa campagna internazionale è quello di avvicinare i giovani, abbiamo quindi utilizzato strumenti e linguaggi a loro vicini”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè, intervenuta su Rtl 102.5.

“Nove milioni è il costo della campagna che faremo in tutto il mondo – ha aggiunto il ministro – ossia gli acquisti degli spazi negli aeroporti, nelle stazioni, nelle città, dagli Stati Uniti d’America all’India, fino a toccare tutti i Paesi e i continenti. Come sempre, quando c’è malafede, vengono veicolate delle informazioni errate, lo fanno solo per avere qualcosa da dire. Non è che la campagna sia costata nove milioni, solo un cretino potrebbe pensare una cosa del genere. Non capisco la critica, la pizza è famosa in tutto il mondo, fa parte della dieta mediterranea e della nostra cucina, che è apprezzata, imitata e copiata in tutto il mondo. Forse viene criticata dalle persone un po’ snob e radical chic che mangiano caviale e salmone, ma la maggioranza degli italiani e dei tanti turisti che arrivano da ogni parte del mondo la apprezzano. Poi, per chi è abituato a bere champagne e a mangiare caviale capisco che la pizza sia un po’ pop”. “Noi abbiamo il terzo brand al mondo: l’Italia. Lo dico sempre a tutti gli assessori al turismo e ai presidenti delle regioni. Quando andiamo all’estero – ha concluso Santanchè – dobbiamo promuovere l’Italia, poi le sue specificità. Chi viene dall’estero non conosce le nostre città, conosce l’Italia. Non credo sia un giusto metodo di comunicazione promuoverla diversamente, è come se la Coca-Cola promuovesse la caffeina, che è solo un ingrediente della ricetta. C’è voglia di Italia nel mondo. Finalmente il turismo, che è il settore che ha sofferto di più durante la pandemia, sta tornando ai numeri del 2019, un anno storico. Sono certa che il 2023 sarà l’anno del sorpasso di quell’anno pre-pandemico. I dati di Pasqua sono confortanti, in alcune regioni e città i dati del 2019 sono già stati superati. Questa tendenza mi dà la certezza che quest’anno sarà l’anno del sorpasso, magari anche grazie alla Venere di questa campagna, così criticata. Faremo i conti alla fine dell’anno”.