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Tag: Sanremo 2023

Nell’inchiesta sul “portafogli” di Putin anche il Chelsea di Abramovich

Nell’inchiesta sul “portafogli” di Putin anche il Chelsea di AbramovichMilano, 15 nov. (askanews) – Pubblicata una nuova indagine sulle società offshore di persone dell’entourage di Vladimir Putin, sotto gli auspici del Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ) e del media tedesco Paper Trail che oggi twitta: “I miliardi di Roman Abramovich hanno portato il Chelsea nell’élite del calcio mondiale. La nostra ricerca rivela come l’oligarca abbia creato un sistema di fondi neri e abbia dato al suo club un vantaggio competitivo illegale attraverso pagamenti segreti”.

L’inchiesta si intitola “Il segreto di Cipro” (Cyprus Confidential): “condotta dall’ICIJ rivela come le aziende cipriote abbiano fornito servizi per aiutare i principali sostenitori del presidente russo Vladimir Putin a proteggere le loro ricchezze e poi, mentre la Russia invadeva l’Ucraina, nascondessero beni per miliardi di dollari dalla minaccia delle sanzioni”. L’indagine si basa sulla fuga di 3,6 milioni di documenti provenienti da sei società cipriote coinvolte nella registrazione e nella consulenza aziendale. Nell’inchiesta vengono nominate diverse persone compreso il giornalista tedesco Hubert Seipel e il miliardario russo Roman Abramovich. Secondo la Bbc “i documenti trapelati rivelano una pista di denaro che collega l’oligarca Roman Abramovich a due uomini soprannominati ‘portafogli’ del presidente Vladimir Putin. L’ex proprietario del Chelsea Football Club è stato sanzionato dal Regno Unito e dall’UE, ma in precedenza ha negato qualsiasi relazione finanziaria con il leader russo. Ora, documenti trapelati da Cipro rivelano nuove prove che lo collegano a un accordo segreto da 40 milioni di dollari (26 milioni di sterline) nel 2010”.

Un’altra parte dell’indagine “I segreti di Cipro”, basata sulle fughe di notizie delle società offshore cipriote, collega il miliardario russo Alexei Mordashov con il famoso giornalista tedesco Hubert Seipel, che ha pubblicato numerosi libri e film sul presidente russo Vladimir Putin. Nel 2012 Seipel ha pubblicato il film documentario “Io, Putin. Portrait”, nominato per il premio televisivo tedesco come miglior reportage. Nel 2015 e nel 2021 il giornalista ha pubblicato i libri “Putin. La logica del potere” e “Il potere di Putin. Perché l’Europa ha bisogno della Russia?”, che divenne un bestseller. Seipel ha incontrato Putin in diverse occasioni ed è considerato uno dei massimi esperti tedeschi di Russia.

Siglato rinnovo Ccnl allevatori, consorzi e enti zootecnici

Siglato rinnovo Ccnl allevatori, consorzi e enti zootecniciRoma, 15 nov. (askanews) – È stato siglato, nella serata del 14 novembre, tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Confederdia e AIA il rinnovo del CCNL per i dipendenti dalle Organizzazioni degli allevatori, consorzi ed enti zootecnici. Lo rendono noto i sindacati in una nota congiunta. L’accordo raggiunto, spiegano i sindacati, si colloca “in una fase di forte difficoltà a causa della pressione inflazionistica sui prezzi in un settore che continua a vivere profonde trasformazioni legate alle normative italiane ed europee”.

“Il rinnovo contrattuale – dichiarano Fai, Flai, Uila e Confederdia – conferma la centralità delle buone relazioni sindacali e rappresenta uno strumento per il consolidamento e il rilancio del settore allevatori anche nel rapporto con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste”. Per quanto riguarda la parte economica, l’accordo prevede un aumento retributivo sul biennio 2023-2024 del 5,5% e una rivalutazione degli scatti di anzianità complessivamente pari al 3,4%.

Nell’accordo “si è provveduto – spiegano – a rendere più attuale il capitolo relativo alle assunzioni aggiornando la regolazione dei contratti a tempo determinato e quella del lavoro a tempo parziale. Viene istituita, inoltre, la banca ore, mentre viene al contempo rafforzata la contrattazione di secondo livello tramite il coinvolgimento delle strutture nazionali”.

Lollobrigida: notifica legge cibo sintetico a Ue dopo approvazione

Lollobrigida: notifica legge cibo sintetico a Ue dopo approvazioneRoma, 15 nov. (askanews) – “Stiamo per approvare in via definitiva una delle leggi più democratiche che abbiamo avuto nella nostra Nazione, nata in seguito a una petizione che chiede di vietare questo tipo di produzioni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, sottolineando in una nota che il Governo italiano notificherà “la legge all’Europa subito dopo la sua approvazione, come avvenuto in tante altre circostanze”.

“Auspichiamo – ha aggiunto – che l’esempio italiano venga seguito a livello europeo, con lo stesso modello con il quale si scelse di evitare gli Ogm nel continente. Un buon governo quando c’è una richiesta così forte si chiede se è una cosa giusta, e se la condivide, l’approva il più rapidamente possibile”. A sostegno del provvedimento, ricorda il ministro, ci sono “oltre 2 milioni di firme, tra le quali ci sono rappresentanti istituzionali di tutti i partiti presenti in Parlamento, più di 3mila ordini del giorno dei Comuni e venti Regioni di ogni colore politico”.

“Sono orgoglioso – sottolinea Lollobrigida nella nota – che l’Italia sarà tra qualche giorno la prima Nazione a proibire un prodotto che c’entra poco con quello che è il nostro sistema alimentare e produttivo, e mette in discussione la stessa cura dell’ambiente, che passa dai nostri agricoltori e dai nostri allevatori. Il rapporto tra alimenti, terra e uomo è un rapporto millenario che non può essere riproposto in laboratorio”. “Se si arrivasse a una standardizzazione del cibo, l’elemento della qualità passerebbe in secondo piano e non avrebbe più ragion d’essere. Sostenere che la sicurezza alimentare si possa garantire attraverso questo meccanismo, significa dire che non si vogliono dare alimenti di qualità a tutti. Non ci arrendiamo all’idea – ha concluso il ministro – che ci sia un mondo nel quale una élite possa continuare a mangiar bene e miliardi di persone siano costrette a nutrirsi con prodotti alla stregua di un carburante per sopravvivere. Una società divisa in due non appartiene alla nostra cultura e la respingiamo fermamente”.

Ue taglia stima crescita Italia 2023 a +0,7%, alza 2024 a +0,9%

Ue taglia stima crescita Italia 2023 a +0,7%, alza 2024 a +0,9%Roma, 15 nov. (askanews) – La Commissione europea ha limato al ribasso la previsione di crescita economica dell’Italia di quest’anno allo 0,7%, mentre ha ritoccato marginalmente al rialzo la stima di crescita sul 2024 al più 0,9%. Per il 2025, in base alle cifre indicate nelle previsioni economiche autunnali, l’esecutivo comunitario si attende una crescita del Pil italiano dell’1,2%.

Nelle precedenti stime, tre mesi fa, Bruxelles prevedeva una crescita dello 0,9% quest’anno in Italia e un più 0,8% sul 2024. Nel piano di bilancio per il prossimo anno, la “manovra” il governo italiano prevede una crescita 2023 allo 0,8%, un più 1,2% sul 2024 e più 1,4% sul 2025.

Ue prevede risalita del debito-Pil dell’Italia dal 2024 a 140,6%

Ue prevede risalita del debito-Pil dell’Italia dal 2024 a 140,6%Roma, 15 nov. (askanews) – La Commissione europea prevede che l’incidenza del debito pubblico dell’Italia si riduca quest’anno al 139,8% del Pil, ma si attende che dal 2024 questa voce torni a salire, al 140,6% e poi ulteriormente al 140,9% sul 2025. Le cifre sono contenute nella scheda sulla Penisola inserita nelle ultime previsioni economiche autunnali dell’Ue.

Guardando al deficit-Pil, dopo un calo al 5,3% quest’anno, dall’8% del 2022, secondo Bruxelles si abbasserà ulteriormente al 4,4% del Pil nel 2024, mentre sul 2025 è atteso un calo solo marginale al 4,3%. Queste stime, spiega la Commissione scontano “il prolungamento al 2025 dei tagli sul cuneo fiscale, un ulteriore aumento degli stipendi nella pubblica amministrazione per i rinnovi del periodo 2022-2024 e un ulteriore aumento delle spese sui tassi di interesse”.

Le ultime previsioni del governo italiano sono quelle inserite nel piano di bilancio per il 2024, la “manovra”, secondo cui il debito-Pil segnerebbe 140,2% quest’anno, 140,1% il prossimo anno, 139,9% nel 2025 e 139,6% nel 2026.

La grazia all’assassino di Anna Politkovskaya per il Cremlino è “una pratica senza eccezioni”

La grazia all’assassino di Anna Politkovskaya per il Cremlino è “una pratica senza eccezioni”Milano, 15 nov. (askanews) – Il Cremlino non aggiunge commenti, nonostante lo scandalo derivato dal fatto che Sergei Khadzhikurbanov, condannato per l’omicidio di Anna Politkovskaya sia stato graziato e poi liberato per essere andato a combattere nella guerra in Ucraina.

“C’è una certa pratica” ovvero la grazia per i detenuti che vanno a combattere sul fronte ucraino “che viene realizzata. Per quanto ne so, non ci sono eccezioni a questa pratica. Più precisamente, ci sono delle eccezioni, ma non riguardano il tema della risonanza di questo o quel caso. Nel complesso non ho nulla da aggiungere a quanto detto su questo tema”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov sul caso dell’organizzatore dell’omicidio di Anna Politkovskaya, Sergei Khadzhikurbanov, condannato e poi graziato.

Bankitalia: a settembre debito pubblico sale a 2.844,2 mld (+3,8 mld)

Bankitalia: a settembre debito pubblico sale a 2.844,2 mld (+3,8 mld)Milano, 15 nov. (askanews) – Lo scorso settembre il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.844,2 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.

Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (25,1 mld), spiega, ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (21,3 mld, a 31,9). L’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio è stato sostanzialmente nullo. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 3,7 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.

La vita media residua del debito – immutata rispetto al mese precedente – è rimasta stabile a 7,7 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 25% (dal 25,1% del mese precedente), mentre ad agosto (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) si sono collocate rispettivamente al 26,9% e al 12,4%.

L’Istat rivede le stime dell’inflazione al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%

L’Istat rivede le stime dell’inflazione al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%Roma, 15 nov. (askanews) – Ad ottobre l’inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua, da +5,3% nel mese precedente. Si tratta di un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Lo ha reso noto l’Istat che ha rivisto al ribasso la stima preliminare che era +1,8%.

La drastica discesa del tasso di inflazione “si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”, è il commento dell’Istat. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell’inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre). Frenano, ad ottobre, i prezzi del carrello della spesa. Secondo l’Istat rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passando da +8,1% a +6,1% e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +6,6% a +5,6%. In particolare, per i beni alimentari il tasso tendenziale scende al +6,3%.

Inflazione, Istat rivede stime al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%

Inflazione, Istat rivede stime al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%Roma, 15 nov. (askanews) – Ad ottobre l’inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua, da +5,3% nel mese precedente. Si tratta di un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Lo ha reso noto l’Istat che ha rivisto al ribasso la stima preliminare che era +1,8%.

La drastica discesa del tasso di inflazione “si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”, è il commento dell’Istat. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell’inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre).

Il Papa: ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!

Il Papa: ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!Città del Vaticano, 15 nov. (askanews) – “Preghiamo, fratelli e sorelle, per la pace in modo specialmente per la martoriata Ucraina che soffre tanto, e poi in Terra Santa, Plestina e Israele, e non dimentichiamo il Sudan che soffre tanto. E pensiamo dovunque c’è la guerra, ci sono tante guerre! Preghiamo per la pace. Ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!”. A tornare a pregare così per la pace nel mondo è stato Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in piazza San Pietro.