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Tag: Sanremo 2023

Sbarra: lo scontro con il governo sullo sciopero si poteva evitare

Sbarra: lo scontro con il governo sullo sciopero si poteva evitareRoma, 15 nov. (askanews) – Lo scontro col governo sullo sciopero “si poteva sicuramente evitare. La legislarizone sulla regolazione del diritto di sciopero è molto chiara, non lascia molto all’immaginazione”, le deroghe per lo sciopero generale “richiedono una piena adesione di tutte le organizzazioni più rappresentative e di tutte le categorie”. Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, intervistato a Radio Anch’io su Rai Radio 1.

“La legge fissa vincoli precisi per contemperare il diritto costituzionale allo sciopero con quello delle persone a usufruire dei diritti essenziali” ha aggiunto il leader della Cisl “mi sembra che c’è una interpretazione della Commissione che non essendo uno sciopero convocato dalle tre grandi centrali confederali, le sigle più rappresentative, ed essendo spalmato su più giornate, quindi venerdì molte categorie sono esonerate dallo sciopero, non può vedervi applicate alcune regole”. Cisl e Uil “non dico che sbagliano, hanno avviato una procedura. Noi siamo sempre stati rispettosi come Cisl dei contenuti della legge, si tratta di rispettare le norme nella consapevolezza che le deroghe concesse per gli scioperi generali richiedono una piena adesione di tutte le organizzazioni più rappresentative e di tutte le categorie. Lo sciopero generale non si può proclamare a puntate”.

Soldati di Israele dentro l’ospedale Al-Shifa, “cuore pulsante” di Hamas

Soldati di Israele dentro l’ospedale Al-Shifa, “cuore pulsante” di HamasRoma, 15 nov. (askanews) – Le forze di difesa israeliane stanno “effettuando un’operazione precisa e mirata” contro Hamas nell’ospedale di al-Shifa, il più grande di Gaza. Il ministero della Sanità gestito da Hamas, citato dall’agenzia di stampa palestinese Shebab, ha affermato che “dozzine di soldati” sono entrati nell’edificio del pronto soccorso e che i carri armati israeliani hanno fatto irruzione nel complesso, occupando il pronto soccorso e gli edifici di accoglienza. Un testimone all’interno di al-Shifa ha detto alla BBC di aver visto almeno sei tank e più di 100 soldati all’interno del complesso ospedaliero. “Gli spari sono ancora forti e sentiamo esplosioni ovunque”, ha commentato da parte sua Ahmed Mokhallalati, un chirurgo di al-Shifa.

Il complesso ospedaliero potrebbe essere il “cuore pulsante” di Hamas, ha detto alla CNN il portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), tenente colonnello Peter Lerner. “Il nostro obiettivo è cercare Hamas ovunque si nasconda e il complesso ospedaliero è il fulcro centrale delle loro operazioni, forse anche il cuore pulsante e forse anche un centro di gravità”, ha commentato in un’intervista poco dopo l’inizio dell’operazione militare israeliana. “Abbiamo cercato di evacuare l’ospedale, abbiamo comprato carburante per i servizi essenziali, abbiamo provato e riprovato a portare incubatrici mobili per cercare di far uscire alcuni di quei bambinià perché la gente di Gaza non è un nostro nemico, Hamas lo è”, ha aggiunto.Le cifre sulle persone presenti all’ospedale variano da alcune centinaia a migliaia, senza che sia possibile confermarle in maniera indipendente. Domenica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato il numero in circa 1.500 sfollati, 650 pazienti ricoverati e da 200 a 500 operatori sanitari. Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale americano, che ha voluto restare anonimo, ha dichiarato: “Non siamo favorevoli a colpire un ospedale dal cielo e non vogliamo vedere uno scontro a fuoco in un ospedale dove persone innocenti, persone indifese, malati cercano di ottenere le cure mediche che meritano”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno discusso della guerra tra Israele e Hamas e della ricerca degli ostaggi in mano al movimento estremista palestinese, durante una conversazione telefonica avvenuta nella notte italiana. Hamas ha accusato anche il presidente americano di essere “pienamente responsabile dell’attacco nazista dell’esercito di occupazione al complesso medico di Shifa”. “Per questo crimine brutale contro una struttura sanitaria protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra, i leader dell’occupazione e tutti coloro che hanno collaborato con lui all’uccisione di bambini, pazienti e civili indifesi saranno ritenuti responsabili”, ha riferito il gruppo in un comunicato. “L’adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono di una falsa narrativa secondo cui la resistenza sta utilizzando il Complesso medico Al Shifa per scopi militari è stato il via libera all’occupazione per commettere ulteriori massacri contro i civili e costringerli a migrare forzatamente da nord a Sud”.Funzionari della difesa israeliani hanno affermato intanto di avere accettato di consentire spedizioni di carburante nella Striscia di Gaza per operazioni umanitarie, riferisce l’Associated Press. È la prima volta che Israele consente l’ingresso di carburante nell’enclave palestinese dal 7 ottobre. L’Onu ha affermato che il carburante sarà “utilizzato esclusivamente per far funzionare i camion per la distribuzione degli aiuti umanitari in arrivo” e che “questo rappresenta una frazione del fabbisogno di carburante per le operazioni umanitarie”. Il Consiglio di Sicurezza sta negoziando una nuova risoluzione che richiede “immediate pause umanitarie estese” in tutta la Striscia di Gaza ma non fa menzione di un cessate il fuoco. La risoluzione, redatta da Malta, richiede che “tutte le parti” rispettino i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale.

Garante: questo sciopero non ha i requisiti della generalità, è ‘à la carte’

Garante: questo sciopero non ha i requisiti della generalità, è ‘à la carte’Roma, 15 nov. (askanews) – “A fine ottobre abbiamo esaminato il documento di proclamazione della protesta e da subito ci è parso che non corrispondesse a uno sciopero generale, ma fosse uno sciopero solo di alcune categorie”. Lo afferma la presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi Paola Bellocchi in un’intervista al Corriere aggiungendo che “così come è stato proclamato sembra uno sciopero ‘à la carte’”.

“Non tutto il mondo del lavoro è stato chiamato a scioperare venerdì 17 novembre – spiega – sono state escluse 16 categorie del settore privato. Manca quindi il requisito della generalità”. “Gli scioperi di settore hanno una disciplina diversa, più restrittiva rispetto a quella per gli scioperi generali” ricorda Bellocchi “Per gli scioperi di settore, i limiti sono molto più stretti, massimo 4 ore per la prima azione di sciopero ad esempio per il trasporto pubblico locale”.

“Noi il ministro non lo abbiamo sentito e io non l’ho mai incontrato. C’è stata un po’ di strumentalizzazione. Do una data: la nostra decisione è dell’8 novembre, quindi prima delle parole del ministro, ed è arrivata dopo un’accuratissima istruttoria” afferma Bellocchi rispondendo, in un’intervista al Corriere della Sera, alla domanda se avesse parlato con Matteo Salvini. “Abbiamo deliberato che non c’erano i requisiti e lo abbiamo comunicato alle confederazioni proclamanti – aggiunge – il nostro è stato quindi un intervento precedente. Le dinamiche politiche non hanno in alcun modo condizionato la nostra decisione che non è stata né arbitraria né capricciosa”. ugli scioperi indetti il venerdì “ci proponiamo una riflessione” perché “in effetti la maggior parte delle proteste è prima del fine settimana. Stiamo facendo un’istruttoria per capire meglio come affrontare questo argomento e semmai intervenire”.

Per le forze di difesa israeliane l’ospedale Al-Shifa è il “cuore pulsante” di Hamas

Per le forze di difesa israeliane l’ospedale Al-Shifa è il “cuore pulsante” di HamasRoma, 15 nov. (askanews) – Il complesso ospedaliero di Al-Shifa potrebbe essere il “cuore pulsante” di Hamas, ha detto alla CNN il portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), tenente colonnello Peter Lerner.

“Il nostro obiettivo è cercare Hamas ovunque si nasconda e il complesso ospedaliero è il fulcro centrale delle loro operazioni, forse anche il cuore pulsante e forse anche un centro di gravità”, ha detto alla CNN in un’intervista poco dopo l’inizio dell’operazione militare israeliana all’interno di Al-Shifa. “Abbiamo cercato di evacuare l’ospedale, abbiamo comprato carburante per i servizi essenziali, abbiamo provato e riprovato a portare incubatrici mobili per cercare di far uscire alcuni di quei bambini perché la gente di Gaza non è un nostro nemico, Hamas lo è”, ha aggiunto.

Spari ed esplosioni all’interno dell’ospedale Al Shifa a Gaza

Spari ed esplosioni all’interno dell’ospedale Al Shifa a GazaRoma, 15 nov. (askanews) – Ashraf al-Qidra, portavoce del ministero della Salute di Hamas a Gaza, ha detto al canale tv Al Jazeera che l’esercito israeliano “è ora nel seminterrato dell’ospedale di Al Shifa a Gaza e lo sta perquisendo” alla ricerca di miliziani di Hamas. Il portavoce ha inoltre affermato di aver sentito “colpi di pistola” ed “esplosioni”.

Le forze di difesa israeliane stanno effettuando una “operazione precisa e mirata” contro Hamas in un’area specifica dell’ospedale di Al Shifa, sulla base di informazioni di intelligence e di necessità operativa. All’interno del nosocomio palestinese ci sono 6.000 persone tra pazienti e personale medico.

Secondo Biden la Cina di Xi ha problemi reali

Secondo Biden la Cina di Xi ha problemi realiRoma, 15 nov. (askanews) – La Cina di Xi Jinping ha “problemi reali”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden a poche ore dal suo incontro con l’omologo cinese a margine di un vertice a San Francisco per ristabilire le relazioni sino-americane.

“Il presidente Xi è un altro esempio di come il ripristino della leadership americana nel mondo si stia imponendo. Hanno problemi reali”, ha affermato il numero uno della Casa Bianca durante una raccolta fondi, alla vigilia del suo incontro programmato con il leader cinese al vertice dell’Apec, la Cooperazione economica per l’Asia-Pacifico a San Francisco.

Schlein annuncia: presenteremo a breve una contro manovra

Schlein annuncia: presenteremo a breve una contro manovraRoma, 15 nov. (askanews) – “Bisognava essere veramente creativi per riuscire a fare una manovra che viene criticata sia dai sindacati sia da Confindustria. Ma do una notizia: noi stiamo preparando una contro manovra e la presenteremo a breve La stiamo preparando. Sanità, scuola, lavoro e misure per la crescita. Visto che il governo non ha un piano industriale, perché non incentiviamo la posa dei pannelli solari su edifici commerciali e industriali?”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, in un’intervista al Corriere della Sera.

Salvini: sì alla precettazione e sanzioni a chi la vìola

Salvini: sì alla precettazione e sanzioni a chi la vìolaRoma, 15 nov. (askanews) – “In caso di violazione, scatteranno le sanzioni previste dalla legge”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un’intervista a Libero, a proposito dei lavoratori che venerdì 17 novembre, in occasione dello sciopero generale, violeranno il precetto. “Mi dispiace che i leader sindacali per scelta politica mettano a rischio i loro stessi iscritti”, ha aggiunto sottolineando che al ministero, ieri, non si sono presentati né Landini né Bombardieri ma hanno mandato delle rappresentanze. Il ministro c’era, i due leader no”.

“Come ministro consentirò lo sciopero dalle 9 alle 13 di venerdì 17 per tutto il settore trasporti ad eccezione di quello aereo su cui i sindacati avevano già confermato un ripensamento”, ha spiegato. “La mobilità di almeno venti milioni di lavoratori compete a me e al ministero che presiedo. Penso al bene di chi verrebbe privato della sua libertà di lavorare e circolare. Se questo comporta una presa di posizione forte non mi spaventa essere il primo a farlo. Credo sia una decisione di buon senso nell’interesse della maggioranza dei cittadini”, ha aggiunto. “Il diritto allo sciopero è sacrosanto e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori non si toccano. Detto questo, come tanti ex sindacalisti di sinistra stanno ricordando in queste ore, esiste anche un diritto al lavoro e alla mobilità della maggioranza degli italiani che deve essere tutelato e garantito”, ha detto ancora.

“La commissione di garanzia, confermando ciò che ho proposto io, non ha detto ai sindacati di non scioperare ma di ridurre le fasce orarie. Un compromesso di buon senso che non lede il diritto allo sciopero e allo stesso tempo non lede quello al lavoro e alla mobilità”, ha spiegato sottolineando di essere “determinato affinché l’Italia non sia ostaggio di una minoranza politicizzata”.

Hamas: Biden responsabile dell’attacco di Israele all’ospedale Al Shifa

Hamas: Biden responsabile dell’attacco di Israele all’ospedale Al ShifaMilano, 15 nov. (askanews) – “Riteniamo il presidente Biden pienamente responsabile dell’attacco nazista dell’esercito di occupazione al complesso medico di Shifa”. Lo scrive in un comunicato, il primo dall’inizio del conflitto, Hamas.

“Per questo crimine brutale contro una struttura sanitaria protetta dalla Quarta Convenzione di Ginevra, i leader dell’occupazione e tutti coloro che hanno collaborato con lui all’uccisione di bambini, pazienti e civili indifesi saranno ritenuti responsabili – prosegue il comunicato – L’adozione da parte della Casa Bianca e del Pentagono di una falsa narrativa secondo cui la resistenza sta utilizzando il Complesso medico Al Shifa per scopi militari è stato il via libera all’occupazione per commettere ulteriori massacri contro i civili e costringerli a migrare forzatamente da nord a Sud”.

Da Milano all’Onu Amarena Fabbri ambasciatrice gusto italiano nel mondo

Da Milano all’Onu Amarena Fabbri ambasciatrice gusto italiano nel mondoMilano, 15 nov. (askanews) – A rappresentare nel mondo il lato dolce della cucina italiana, candidata dall’Unesco a patrimonio dell’Umanità, c’è anche Amarena Fabbri: creata più di un secolo fa dall’azienda bolognese, l’Amarena Fabbri è tra i protagonisti di uno speciale “Gran Tour” che fino al 18 novembre unirà Europa, Stati Uniti e Asia nel segno dell’enogastronomia tricolore.

Il format Journey in Italy, dell’ideatrice Antonella Bondi, è stato sposato dall’Onu e ha lo scopo di far conoscere, come i celebri viaggi dell’800, i capisaldi della Dieta Mediterranea, il suo valore culturale ma anche i suoi riflessi positivi sull’economia, la salute e l’ambiente. “L’iniziativa – spiega la famiglia Fabbri – rappresenta un’opportunità per raccontare tutti i valori che stanno dietro ai nostri prodotti e al nostro modo di lavorare. Da più di un secolo cerchiamo infatti di portare in ogni preparazione i sapori genuini e autentici della buona tradizione italiana, con una particolare sensibilità agli aspetti di sostenibilità e di cultura”.

Tutte le tappe del Gran Tour sono organizzate in forma di simposio, nella tradizione greca e romana, che prevedeva un convivio di cibo e prelibatezze che serviva a raccogliere intorno alla tavola opinion leader e personaggi di rilievo coinvolgendoli in conversazioni di interesse generale. Ad aprire le danze l’evento organizzato presso il ristorante Il Foyer del Teatro alla Scala di Milano sul legame tra dieta tradizionale e sostenibilità. Appuntamento clou, giovedì 16 novembre, il simposio organizzato presso il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, che vedrà la presenza di 250 ospiti, tra cui 193 rappresentanti delle Nazioni Unite nel Mondo, il rappresentante permanente delle Nazioni Unite a New York, ambasciatore Maurizio Massari, il direttore Unesco a New York, Mr. Eliot Minchenberg, accademici, scienziati e giornalisti, oltre allo chef stellato Heinz Beck.