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Tag: Sanremo 2023

Bambino Gesù: in 3 anni 1.000 trapianti di organi, cellule, tessuti

Bambino Gesù: in 3 anni 1.000 trapianti di organi, cellule, tessutiRoma, 14 apr. (askanews) – Più di 1.000 trapianti tra il 2020 e il 2022. Sono i numeri complessivi dell’attività trapiantologica del Bambino Gesù nell’ultimo triennio, malgrado le difficoltà legate alla gestione della pandemia. L’occasione per fare il punto sui dati dei trapianti è la Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti, prevista domenica 16 aprile. Il presidente dell’Ospedale pediatrico della Santa Sede, Tiziano Onesti, rivolge un ringraziamento alle famiglie che compiono con coraggio una scelta fondamentale: “Donare gli organi è un gesto di grande generosità, che offre una nuova possibilità di vita a piccoli o giovani pazienti a volte privi di speranza”.

Nello specifico, – informa una nota – i trapianti di organi, cellule e tessuti effettuati dall’Ospedale tra il 2020 e il 2022 sono stati 1.080, di cui 33 da donatori viventi. Solo nel 2022 sono stati realizzati 339 trapianti, di cui 24 di rene, 25 di fegato, 7 di cuore, 1 di polmone. Per quanto riguarda quelli di midollo, nel 2022 sono stati 137 i trapianti allogenici e 48 quelli autologhi. Infine, i trapianti di tessuto sono stati 59 homograft, 26 di cornee e 12 di membrana amniotica. Gli impianti di cuori artificiali sono invece stati 8. “Per i pazienti in attesa di un trapianto ogni organo è prezioso – spiega il presidente Onesti – Così come preziosa è la generosità dei donatori. Donare un organo vuol dire infatti regalare una nuova possibilità di vita a chi ne ha bisogno. Una meravigliosa catena di solidarietà umana e professionale che coinvolge famiglie, operatori e istituzioni. A tutti loro va il nostro grazie”.

L’Ospedale Pediatrico della Santa Sede è tra i pochi centri europei autorizzati ad eseguire tutti i tipi di trapianto d’organo, cellule e tessuti in età pediatrica, anche con interventi da vivente (per rene e fegato), combinati e multiorgano e attraverso la gestione integrata di tutte le fasi del processo (candidatura del paziente, gestione medica del periodo in lista, opzioni e intervento chirurgico, follow-up). Oltre ai trapianti di organi solidi (cuore, polmoni, fegato, intestino, reni, pancreas), vengono effettuati trapianti di cellule e di tessuti (midollo, cornea, membrana amniotica, homograft) e impianti di cuore artificiale.

Qatargate, l’eurodeputata greca Eva Kaili è uscita dal carcere belga (passa ai domiciliari)

Qatargate, l’eurodeputata greca Eva Kaili è uscita dal carcere belga (passa ai domiciliari)Roma, 14 apr. (askanews) – L’eurodeputata greca Eva Kaili, l’ultima sospettata ancora detenuta nella vicenda di corruzione denominata “Qatargate”, è stata scarcerata in Belgio dopo quattro mesi di detenzione preventiva. La donna è passata agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico. “Mia figlia mi sta aspettando, sono molto felice di ritrovarla”, ha detto la 44enne europarlamentare socialista ai giornalisti che attendevano il suo arrivo in mattinata nella sua abitazione di Bruxelles. “La lotta continua, con la determinazione dei miei avvocati. Ne parleremo presto, grazie”, ha aggiunto la destituita vice presidente del Parlamento europeo, che ha parlato sia in greco sia in inglese nella parte posteriore di un’auto che era partita dal carcere di Haren, a nord-est della capitale belga, dove era detenuta.

Il giudice istruttore belga Michel Claise, che sta indagando su questo caso di presunta corruzione a favore del Qatar e del Marocco che ha scosso il Parlamento europeo, ha deciso ieri la scarcerazione e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La giustizia belga aveva preso decisioni simili nei giorni scorsi per altri due sospetti, l’eurodeputato belga Marc Tarabella e l’ex eurodeputato italiano Antonio Panzeri. Eva Kaili è sospettata di aver perorato la causa per diversi anni di potenze straniere, tra cui il Qatar, nelle decisioni del Parlamento europeo, in cambio di pagamenti in denaro. La politica greca rivendica la sua innocenza. A metà dicembre è stata destituita dalle sue funzioni di vicepresidente del Parlamento europeo. Un quarto sospettato, l’eurodeputato italiano Andrea Cozzolino, è stato arrestato e poi posto agli arresti domiciliari l’11 febbraio in Italia. Ha impugnato di fronte ai tribunali italiani la sua consegna al Belgio ai sensi di un mandato d’arresto europeo. L’udienza davanti alla Corte d’Appello di Napoli sulla sua estradizione in Belgio è stata rinviata al 2 maggio. Infine, l’assistente parlamentare Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili e vicino ad Antonio Panzeri, era stato posto sotto braccialetto elettronico a fine febbraio dopo oltre due mesi di detenzione in Belgio. Il Qatar e il Marocco hanno fortemente negato di essere all’origine di qualsiasi corruzione.

Cooperazione sanitaria italiana, congresso Istituto San Gallicano-IISMAS

Cooperazione sanitaria italiana, congresso Istituto San Gallicano-IISMASRoma, 14 apr. (askanews) – La recente pandemia da Covid-19 ha ormai reso ineludibile l’impegno per migliorare i sistemi sanitari e la ricerca scientifica a livello globale. Il rischio della diffusione di malattie apparentemente presenti solo in alcune aree geografiche, in particolare nelle regioni tropicali dei Paesi in via di Sviluppo (PVS), ha reso necessaria una visione più ampia nella tutela della salute. Per questo motivo oggi nei documenti ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si parla di determinanti sociali della salute, salute planetaria e ONE HEALTH, cioè la difesa del benessere pubblico in tutte le sue forme, umane, animali e vegetali. La salute del Pianeta è Unica!

Si è discusso di questi aspetti durante il Congresso Internazionale “La cooperazione sanitaria italiana nel mondo”, promosso dall’Istituto San Gallicano in collaborazione con l’IISMAS (Istituto Internazionale Scienze Mediche Antropologiche e Sociali) e organizzato da DreamCom – svoltosi il 13 aprile a Roma, presso la Sala Tevere della Regione Lazio – e presieduto da Aldo Morrone e Antonio Cristaudo. Numerosi esperti di diversi Paesi hanno illustrato le strategie messe in atto e quelle future per il raggiungimento dell’obiettivo n. 3 dell’Agenda ONU 2030, Benessere e Salute per tutti. “Le strutture sanitarie italiane – ha affermato il prof. Aldo Morrone, Direttore Scientifico dell’Istituto San Gallicano – nelle loro diverse espressioni (Asl, Ospedali, Policlinici, IRCCSS) da sempre sono all’avanguardia nell’innovazione e nell’eccellenza medica. L’Italia è leader nelle cure mediche e per la ricerca clinico-scientifica, in particolare in quella traslazionale e oggi i nostri centri clinici sono tra i più apprezzati al mondo per la capacità di tecnologie e trattamenti all’avanguardia”.

“Inoltre – continua Morrone – da oltre quarant’anni, l’Istituto San Gallicano (IRCCS), in collaborazione con l’Istituto Internazionale per le Scienze Medico-Antropologiche e Sociali (IISMAS) è attivo in numerosi Paesi in via di Sviluppo (PVS) nei quali ha contribuito a realizzare numerosi progetti clinico-scientifici, come la costruzione di ospedali e la formazione di personale sanitario locale, in particolare in Kurdistan Iracheno Siriano e Turco, in Uzbekistan, Etiopia, Egitto, Libano, Siria, Iraq, Cambogia, Sri Lanka, Afghanistan, Messico e Cuba”. “Sono stati finanziati migliaia di Corsi di aggiornamento professionale e tecnologico per operatori sanitari locali – ha sottolineato dal canto suo Marina Cerimele, Direttore Generale IFO-San Gallicano -. Gli obiettivi perseguiti sono stati e sono tuttora finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini di questi Paesi attraverso l’aggiornamento professionale di medici, infermieri ostetriche e il finanziamento di borse di studio per la realizzazione di ricerche scientifiche e assistenziali”.

“L’attività di cooperazione sanitaria – ha sottolineato Ermete Gallo, Direttore Sanitario IFO-San Gallicano – ha permesso di raggiungere e d’intervenire anche in aree rurali remote dove sono stati realizzati oltre 2 mila Training for Trainers, formando così oltre 20 mila Comunity Health Workers, cioè operatori sanitari delle comunità rurali”. Il Governatore di Sulaymaniyah, in Kurdistan, Dr. Haval AbuBaker ha ringraziato il San Gallicano e l’IISMAS per il contributo scientifico che da diversi anni viene condiviso, con l’Università di Sulaymaniyah, così come hanno dichiarato il prof. Abraham Getachew dell’Università di Sodo Wolaita e la prof.ssa Frehiwot Daba Gutema del St. Paul Hospital Millenium Medical College di Addis Ababa, in Etiopia per il supporto che il San Gallicano e l’IISMAS offrono da anni. In particolare, in questo Paese sono stati formati oltre 5 mila operatori, costruiti 3 ospedali generali e numerosi centri ambulatoriali per la salute della donna e dei bambini, riuscendo a ridurre la mortalità materno-infantile ai livelli europei.

“La salute è un bene universale – ha concluso Morrone -. Se difeso e condiviso nelle aree più remote del mondo, diventa un grande vantaggio per tutti e poter rimanere nel proprio Paese, per il personale sanitario e per i cittadini che possono usufruire di sistemi socio-sanitari efficiente e appropriati, diventa una reale vantaggio per tutti. Anche per i cittadini italiani”.

Nordcorea, Giappone chiede una riunione del Consiglio sicurezza Onu

Nordcorea, Giappone chiede una riunione del Consiglio sicurezza OnuRoma, 14 apr. (askanews) – Il Giappone ha richiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (UNSC), dopo l’ultimo test di un missile balistico intercontinentale condotto dalla Corea del Nord. L’ha annunciato oggi in conferenza stampa il segretario capo di gabinetto giapponese, porrtavoce del governo, Hirokazu Matsuno.

Sempre oggi, l’agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang, Korean Central News Agency (KCNA), ha riferito che il leader nordcoreano Kim Jong Un ha guidato il lancio del nuovo missile balistico intercontinentale a combustibile solido Hwasongpho-18. Il leader supremo era accompagnato dalla giovane figlia Kim Ju Ae, ormai diventata presenza costante al fianco del padre in occasione dei lanci missilistici, secondo quanto mostrato in una serie di spettacolari fotografie diffuse dall’agenzia nordcoreana. “In seguito al lancio missilistico condotto dalla Corea del Nord, abbiamo richiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La questione è attualmente coordinata”, ha detto Matsuno, esprimendo la sua “delusione” per il fatto che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite “non abbia risposto adeguatamente” alle continue violazioni delle risoluzioni Onu da parte di Pyongyang.

“In collaborazione con gli Stati Uniti e altri paesi, faremo ogni sforzo per far sì che i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, comprese la Cina e la Russia, rispettino i loro impegni”, ha aggiunto Matsuno. Il missile è stato lanciato ieri mattina verso il Mar del Giappone, volando per circa 1.000 chilometri e ammarando giovedì fuori dalla zona economica esclusiva del Giappone.

Il governo nipponico ha dovuto emettere un J-Alert per il nord del paese. Il J-Alert prevede scioccanti messaggi attraverso tutti i canali – Tv, radio, web, smartphone, altoparlanti esterni – con l’invito urgente alla popolazione a mettersi al sicuro. Inoltre prevede lo stop dei mezzi di trasporto nell’area interessata, compresi i treni Shinkansen ad alta velocità.

Osteoporosi, visite gratuite all’Israelitico di Roma il 17 aprile

Osteoporosi, visite gratuite all’Israelitico di Roma il 17 aprileRoma, 14 apr. (askanews) – In occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna, in programma il 22 aprile, l’Ospedale Israelitico aderisce all’ottava edizione dell'(H)Open Week promosso da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, con lo scopo di sensibilizzare e informare sulla prevenzione e la cura al femminile.

Il nosocomio ebraico, già premiato con due Bollini Rosa per la cura e l’attenzione per la medicina di genere, dedicherà la giornata di lunedì 17 aprile alla salute delle ossa, con colloqui e visite ambulatoriali gratuite, questionari e diffusione di materiale informativo sulla cura e la prevenzione delle patologie metaboliche e dell’osteoporosi. Tali patologie possono essere facilmente diagnosticate oggi attraverso esami strumentali e soprattutto possono essere prevenute. Per questo, grazie al supporto del team di geriatri, diretti dal Dott. Stefano Ronzoni, Responsabile dell’UOC di Geriatria dell’Ospedale Israelitico, e alle innovative tecnologie in dotazione presso il nosocomio ebraico, sarà possibile valutare il rischio di frattura mediante l’algoritmo DEFRA CALC e analizzare la forza muscolare del paziente attraverso l’Handgrip test. Inoltre, verrà somministrato il questionario SARC-F, utile per la valutazione della sarcopenia.

“Il nostro Ospedale è da sempre in prima linea nella sensibilizzazione e nella prevenzione della salute delle donne e tra i primi nosocomi in Italia a istituire un poliambulatorio multidisciplinare dedicato esclusivamente al genere femminile — dichiara la Dott.ssa Gabriella Ergasti, Direttore Sanitario dell’Ospedale Israelitico – Siamo orgogliosi di rappresentare un punto di riferimento per molte donne e onorati di essere parte integrante della Giornata Nazionale della Salute della Donna al fianco della Fondazione Onda”. L’appuntamento è per lunedì 17 aprile, dalle 9 alle 13, presso la sede di Piazza S. Bartolomeo all’Isola, 21. L’accesso alle visite sarà gratuito. Per info e registrazioni è sufficiente contattare il numero 3331816697 o consultare il sito internet www.ospedaleisraelitico.it

Covid, identificata “Variante Arturo” al San Matteo di Pavia

Covid, identificata “Variante Arturo” al San Matteo di PaviaMilano, 14 apr. (askanews) – “E’ stata identificata dall’equipe del professor Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di Microbiologia e Virologia del IRCCS San Matteo di Pavia, la variante covid XBB.1.16 denominata ‘Arturo’”. Lo comunica l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso.

“Al momento non sono presenti notizie di altre identificazioni di ‘Arturo’ a livello italiano – commenta Bertolaso – abbiamo prontamente avvisato il Ministero della Salute e i nostri laboratori sono in continuo contatto con l’Istituto Superiore di Sanità, con i quali collaborano alla sorveglianza nazionale”. “Mi complimento con il professor Baldanti e la sua equipe per l’importante attività di sorveglianza – aggiunge Bertolaso – complimenti da estendere a tutti i laboratoristi lombardi che continuano l’attento lavoro di analisi”.

“La variante ‘Arturo’ – spiega il professor Baldanti – è stata identificata attraverso lo screening attivo presso l’ospedale che include sia pazienti ricoverati sia i pazienti che accedono al Pronto soccorso”. “Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie Infettive (ECDC) – continua il virologo – nel report del 23 marzo non ha ancora associato la variante a caratteristiche di maggior impatto né sulla gravità, né sulla capacità di infettare, al momento stiamo valutando attentamente la situazione”.

“Per questa nuova variante – conclude l’assessore Bertolaso – non sono presenti evidenze per prevedere misure aggiuntive: rimane sempre importante come prevenzione, non solo per il covid, ma per tutti i virus respiratori, una corretta igiene delle mani e l’utilizzo di mascherine in presenza di persone fragili/malate e quando si hanno i sintomi dell’influenza”.

Il caso, il Tar di Trento ha sospeso l’abbattimento dell’orsa JJ4 (che ha ucciso il runner Andrea Papi)

Il caso, il Tar di Trento ha sospeso l’abbattimento dell’orsa JJ4 (che ha ucciso il runner Andrea Papi)Roma, 14 apr. (askanews) – Il TAR di Trento ha sospeso l’abbattimento dell’orsa JJ4, l’animale ritenuto responsabile dell’uccisione del runner Andrea Papi nei boschi di Caldes. Lo fa sapere la Lega AntiVivisezione (LAV) sui suoi canali social. “Vittoria! Accolte le motivazioni del nostro ricorso. Battuta d’arresto all’arroganza del Presidente Maurizio Fugatti. Gli orsi e i cittadini trentini hanno diritto a vivere in pace”, scrive la LAV.

L’identificazione basata sull’analisi del Dna ha identificato JJ4, una femmina di 17 anni. Oltre alla femmina JJ4, per cui il Tar ha sospeso l’abbattimento, in Trentino ci sono altri due orsi considerati problematici: i maschi, MJ5 e M62. Il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE) – che contiene una tabella di riferimento con i comportamenti problematici degli orsi, ordinati secondo un indice di pericolosità e con le possibili azioni – chiarisce che “per definire un orso ‘problematico’ è importante conoscere la storia del soggetto e tener conto dei suoi eventuali precedenti comportamenti anomali; il grado di problematicità aumenta quando ci sia una ripetizione di comportamenti potenzialmente pericolosi da parte dello stesso individuo. La valutazione dei comportamenti va condotta caso per caso, tenendo conto non solo della chiave interpretativa circa il grado di problematicità’ fornita dalla tabella”. Come ricorda l’ISPRA, JJ4 è l’orsa nata nel 2006 e risultata, dalle analisi genetiche condotte, la responsabile dell’attacco mortale sul Monte Peller dello scorso 5 aprile. Già in passato, tra il 2020 e il 2022, era stata responsabile di tre eventi, non mortali. La provincia di Trento ha emanato in data 8 aprile 2023 un’ordinanza per l’intervento di rimozione dell’orso, con espresso richiamo alle competenze in materia di incolumità e sicurezza pubblica, che ISPRA ha ritenuto coerente con le indicazioni del PACOBACE.

Per ciò che riguarda MJ5, questo esemplare si è reso responsabile di un attacco lo scorso 5 marzo a un cittadino di Rabbi, Comune in provincia di Trento. ISPRA ha espresso parere in data 11 aprile 2023 ritenendo che la misura della rimozione proposta dalla provincia di Trento fosse coerente con il PACOBACE. M62 è invece un maschio di orso nato nel 2018: dal maggio 2021 all’aprile 2022 l’esemplare ha mostrato comportamenti particolarmente confidenti per i quali sono risultati adottabili le misure previste dal PACOBACE, anche energiche. All’ISPRA è pervenuta ieri, 13 aprile, la richiesta di valutazione da parte della Provincia di Trento: l’Istituto sta quindi conducendo un’attenta analisi tecnico-scientifica, tenendo conto di quanto previsto dal PACOBACE. Le associazioni animaliste avevano chiesto di non procedere agli abbattimenti, bensì di intraprendere un percorso ragionato per garantire a tutti la sicurezza. “Alla famiglia di Andrea Papi va tutta la nostra solidarietà, che non può lenire un dolore immenso. Ma diciamo no a vendette e rappresaglie contro gli animali, no ad abbattimenti e deportazioni degli orsi decise sull’ondata emotiva di una terribile tragedia e nel clima surriscaldato della campagna elettorale per le provinciali”, così la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, che raggruppa – oltre alle fondatrici Enpa, Lav, Leidaa, Lndc e Oipa – circa ottanta organizzazioni italiane di protezione animale aveva espresso la sua posizione, chiedendo al ministro dell’Ambiente di partecipare al “tavolo di confronto tecnico” istituito l’11 aprile con Ispra e Provincia di Trento, per valutare come “proseguire l’originario progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate”.

“La caccia grossa agli orsi avviata in Trentino dal presidente Fugatti – sottolinea la Federazione – sa di vendetta e rappresaglia, concetti inapplicabili agli animali, perché mette sullo stesso piano, condannandoli tutti a morte, l’orsa JJ4 che ha ucciso Papi (e nel 2020 ha difeso i suoi cuccioli in un ‘incontro ravvicinato’ con padre e figlio sul monte Peller: forse una situazione simile ha provocato la morte dello sfortunato runner) e individui che hanno dato problemi di minore gravità. Ci chiediamo, inoltre, di quanto aumenterà la sicurezza dopo l’eliminazione fisica degli orsi condannati. E’ assurdo pensare di risolvere il problema della convivenza con gli orsi ammazzando gli animali, peraltro protetti dalla legge e da accordi internazionali. E se anche si volesse trasferirne una cinquantina, operazione a dir poco impegnativa, dove trasferirli? Troppo comodo scaricare sui plantigradi due decenni di errori e di inadempienze della Provincia di Trento: sono stati spesi milioni per reintrodurre l’orso e poi per gestirne la presenza negli anni e ora si vuol fare marcia indietro prospettando soluzioni ancora più costose. Occorre invece voltar pagina, sottrarre la gestione degli orsi alla politica per riconsegnarla agli esperti, ispirarsi all’esperienza positiva del parco d’Abruzzo e di altri territori all’estero”. Le associazioni hanno ricordato che sono mancate campagne informative per popolazione e per turisti, cartellonistica, limitazioni dell’accesso ai boschi dov’è maggiore la probabilità di incontrare gli orsi, corridoi faunistici per favorirne la dispersione su un territorio più ampio, e “nel 2018 la Provincia ha rifiutato un piano del ministero dell’Ambiente, finanziato con fondi statali, per il radiocollaraggio e il monitoraggio degli orsi in tempo quasi-reale. Come dire che l’unico orso accettabile è quello morto”.

Crollo ghiacciaio Marmolada causato da effetti temperature anomale

Crollo ghiacciaio Marmolada causato da effetti temperature anomaleRoma, 14 apr. (askanews) – Il 3 luglio 2022 si sono staccate improvvisamente dal ghiacciaio della Marmolada, nelle Dolomiti, circa 64.000 tonnellate di acqua, ghiaccio e detriti rocciosi, dando origine ad una valanga che ha travolto e ucciso 11 alpinisti, mentre altri 7 sono rimasti feriti.

Un team internazionale di ricercatori coordinato dal prof. Aldino Bondesan dell’Università di Padova ha pubblicato uno studio sulla rivista “Geomorphology” che costituisce il primo lavoro che indaga le possibili cause e i meccanismi del collasso. La valanga di ghiaccio e detriti – spiega Unipd – si è arrestata in un canalone dopo aver percorso circa 2,3 km lungo il pendio. Il crollo è avvenuto nella parte alta del versante settentrionale della Marmolada alla quota di 3.213 metri e ha interessato un lembo sommitale del ghiacciaio, nei pressi di Punta Rocca. Questo piccolo ghiacciaio residuale era parte integrante dell’ampia fronte glaciale fino a circa un decennio fa, e oggi, a causa della frammentazione causata dall’arretramento, è rimasto isolato e racchiuso entro una nicchia sul versante esposto a settentrione appena al di sotto della cresta.

L’evento è stato documentato da diversi video registrati da escursionisti che si trovavano sul posto, che hanno aiutato nell’analisi delle cause del collasso. L’energia sismica rilasciata dall’evento è stata paragonabile a un terremoto di magnitudo pari a 0,6. “Un’analisi dettagliata delle immagini satellitari e aeree stereoscopiche, scattate prima e dopo l’evento, ci ha consentito di analizzare le modalità di collasso – spiega il prof Bondesan -. Il distacco è stato in gran parte causato da un cedimento lungo un crepaccio mediano, in parte occupato da un enorme volume di acqua di disgelo generato dalle temperature altamente anomale della tarda primavera e dell’inizio dell’estate. Al momento dell’evento erano stati raggiunti in quota i 10.7°C.

La fitta rete di crepacci insieme alla morfologia e alle proprietà della superficie rocciosa basale hanno predisposto questo settore glaciale al collasso, la cui causa scatenante è da individuarsi nella pressione sovrastante causata dall’eccesso di acqua di fusione. Sono stati individuati – prosegue Bondesan – due meccanismi concomitanti che hanno provocato l’instabilità con conseguente crollo improvviso del ghiacciaio: l’acqua infiltrata all’interno di un crepaccio del ghiacciaio ha causato da sotto una pressione tale da sollevare lo strato di ghiaccio; quando l’acqua è penetrata all’interno dei sedimenti basali si è verificata una spinta al galleggiamento, essendo il ghiaccio meno denso dell’acqua”.

Bonus trasporti, ministero Lavoro: da lunedì al via le domande

Bonus trasporti, ministero Lavoro: da lunedì al via le domandeRoma, 14 apr. (askanews) – Dalle ore 8 di lunedì 17 aprile sarà attiva la piattaforma digitale per accedere al bonus trasporti 2023, il beneficio per studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo nel 2022 non superiore a 20mila euro. La domanda potrà essere inviata accedendo su bonustrasporti.lavoro.gov.it con Spid o Carta di Identità Elettronica e permetterà di ricevere un contributo fino a 60 euro valido per l’acquisto di un abbonamento mensile, plurimensile e annuale per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici su gomma e rotaia.

“Abbiamo mantenuto la promessa di accogliere le domande immediatamente dopo il nulla osta della Corte dei Conti – commenta il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone – per garantire il sostegno del Governo a chi ha più avvertito il peso della crisi a causa di redditi limitati e utilizza il trasporto pubblico per i propri spostamenti”. Cento i milioni di euro a disposizione, a valere sul Fondo istituito presso il Dicastero come previsto dal decreto-legge 14 gennaio 2023 n. 5, convertito con legge del 10 marzo 2023 n. 23, e dal decreto n. 4/2023 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Si potrà fare domanda online del beneficio per sé stessi o per un minore del quale si ha la potestà o la rappresentanza. Ciascun beneficiario potrà chiedere un “Bonus trasporti” al mese, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse. Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino. Prevista la possibilità di chiedere telematicamente l’agevolazione sulla piattaforma e acquistare l’abbonamento fisicamente in biglietteria in un secondo momento, mostrando, al momento dell’acquisto, il codice ricevuto al termine della procedura.

Design Economy 2023: 36mila operatori, 32% imprese operano all’estero

Design Economy 2023: 36mila operatori, 32% imprese operano all’esteroMilano, 14 apr. (askanews) – Il design italiano conta 36mila operatori, 20.320 liberi professionisti e lavoratori autonomi e 15.986 imprese, che hanno generato nel 2021 un valore aggiunto pari a 2,94 miliardi con 63mila occupati. Le imprese si distribuiscono su tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle aree di specializzazione del Made in Italy e nelle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia – Romagna e Veneto, dove si localizza il 60% delle aziende. Sono alcuni dati che emergono dal report Design Economy 2023 di Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design.

Tra le province primeggiano Milano (14,3% imprese e 18,4% valore aggiunto nazionale) Roma (6,6% e 5,3%), Torino (5,1% e 13,3%). Le imprese operano per il 32,8% all’estero 24,2% extra EU, per il 44,8% su scala nazionale, mentre per il 22,4% su scala locale. “La leadership italiana nel design conferma il suo ruolo importante come infrastruttura immateriale del Made in Italy e protagonista nella sfida della sostenibilità”, ha detto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. “Nel pieno di una transizione verde e digitale, il design è chiamato nuovamente a dare forma, senso e bellezza al futuro. Molti aspetti della nostra vita, così come molti settori, mutano: dalla metamorfosi della mobilità verso modelli condivisi, interconnessi ed elettrici, ai processi di decarbonizzazione e dell’economia circolare che stanno cambiando l’industria e le relazioni di filiera”, ha aggiunto Realacci.

Il tema della sostenibilità emerge come rilevante per il settore: l’87,4% degli intervistati ne sottolinea l’importanza nei progetti in corso, quota che arriva al 96,5% nel caso delle piccole-medie imprese. “I prodotti, in un contesto di risorse scarse, dovranno necessariamente essere riprogettati per diventare più durevoli, riparabili, riutilizzabili”, ha sottolineato Realacci. “Il rapporto tra design e sostenibilità è alla base del nuovo Bauhaus europeo lanciato dalla presidente Von der Leyen per contribuire alla realizzazione del Green Deal europeo anche per questo l’Italia ne è una naturale protagonista. Perché, come scritto nel Manifesto di Assisi, affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.