Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Stampa della “Grande Onda” di Hokusai venduta a 2,8 milioni di dollari

Stampa della “Grande Onda” di Hokusai venduta a 2,8 milioni di dollari


Stampa della “Grande Onda” di Hokusai venduta a 2,8 milioni di dollari – askanews.it



Stampa della “Grande Onda” di Hokusai venduta a 2,8 milioni di dollari – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Una delle opere più iconiche dell’arte giapponese, la xilografia della “Grande onda di Kanagawa” di Katsushika Hokusai, è stata venduta all’asta da Christie’s a New York per 2.76 milioni di dollari, quasi quattro volte la previsione fatta dalla casa d’asta.

La xilografia, che rappresenta barchette di pescatori sotto le acque agitate, con sullo sfondo il monte Fuji, è parte della serie “Trentasei vedute del Monte Fuji” realizzata da Hokusai tra il 1826 e il 1833. Christie’s si aspettava che l’opera sarebbe stata venduta tra 500.000 e 700.000 dollari. Secondo il Wall Street Journal, sei offerenti su sono dati battaglia per 13 minuti facendo levitare il prezzo. L’identità dell’acquirente, inclusa la sua nazionalità, non è stata rivelata.

Hokusai è uno dei maestri della xilografia ukiyo-e, le rappresentazioni del “mondo fluttuante”, che rappresentavano scene della quotidianità, di viaggio o di vita nei bordelli dei quartieri di piacere, oltre a soggetti spiccatamente satirici o erotici. Questa arte caratteristica del periodo Edo (1603-1868) è diventata sinonimo di Giappone – la “Grande onda” è persino rappresentata nei passaporti giapponesi – e ha influenzato molta arte impressionista e pittori come Claude Monet, Edouard Manet, Edgar Degas, Gustav Klimt e Vincent Van Gogh.

Fs: al via lavori della tratta Taormina-Fiumefreddo sulla Catania-Messina

Fs: al via lavori della tratta Taormina-Fiumefreddo sulla Catania-Messina


Fs: al via lavori della tratta Taormina-Fiumefreddo sulla Catania-Messina – askanews.it



Fs: al via lavori della tratta Taormina-Fiumefreddo sulla Catania-Messina – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Sono stati avviati i lavori della tratta Taormina-Fiumefreddo sulla Catania-Messina, parte integrante della nuova potenziata linea ferroviaria Palermo-Catania-Messina.

La tratta Taormina-Fiumefreddo, spiega una nota del gruppo Fs, rientra nel progetto di raddoppio, velocizzazione e potenziamento tecnologico della Giampilieri-Fiumefreddo, tra i più impegnativi della Catania-Messina, che prevede la realizzazione di 43 km di un nuovo doppio binario, di cui circa 37 km in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea. Gli interventi consentiranno di incrementare il traffico merci e migliorare la mobilità dei viaggiatori siciliani, riducendo di 30 minuti i tempi di viaggio tra Messina e Catania e ponendo le condizioni per sviluppare un servizio di tipo metropolitano. I lavori sono stati affidati da RFI al Raggruppamento Temporaneo di Imprese che vede Webuild come capofila e Pizzarotti, il tutto sotto la direzione lavori di Italferr. L’investimento per l’intera tratta tra Giampilieri e Fiumefreddo è di oltre 2,25 miliardi e per la sua realizzazione saranno impegnate oltre 3mila persone. La nuova potenziata linea Palermo – Catania – Messina, parte integrante del Corridoio Scandinavia- Mediterraneo, ha un valore complessivo di oltre 11 miliardi. L’intervento, realizzato per conto di RFI, con il supporto della società di ingegneria Italferr, sotto l’egida del Commissario straordinario di Governo, beneficia anche di risorse provenienti dal Pnrr.

Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Renato Schifani, presidente della Regione Siciliana, Mario Bolognari, Sindaco di Taormina, Filippo Palazzo, Commissario straordinario dell’opera, Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane, e Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild. L’evento ha rappresentato anche la prima tappa in Sicilia dei Cantieri Parlanti, progetto ideato dal Gruppo FS Italiane con le società del Polo Infrastrutture, Rete Ferroviaria Italiana e Italferr insieme alle imprese coinvolte nei lavori, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Commissario Straordinario di Governo, per raccontare i cantieri ai territori e alle comunità interessate. Presentato anche il nuovo infopoint dedicato agli investimenti ferroviari in Sicilia di RFI e Italferr, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, da oggi nell’atrio di Palazzo Zanca a Messina.

Giappone, crisi di vocazioni per la “yakuza”: mai così pochi affiliati

Giappone, crisi di vocazioni per la “yakuza”: mai così pochi affiliati


Giappone, crisi di vocazioni per la “yakuza”: mai così pochi affiliati – askanews.it



Giappone, crisi di vocazioni per la “yakuza”: mai così pochi affiliati – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – Il numero di membri dei clan della yakuza, la “mafia” giapponese, è sceso nel 2022 a circa al minimo storico di 22.400, con un calo di 1.700 unità rispetto all’anno precedente. L’ha reso noto oggi l’Agenzia nazionale di polizia nipponica.

Invece indagati dalla polizia per presunta associazione ai clan yakuza nel 2022 è sceso sotto i 10mila per la prima volta da quando il Giappone ha promulgata la legge contro la criminalità organizzata nel 1991. Le forze dell’ordine hanno da tempo avviato un’azione più deciso per reprimere il fenomeno della yakuza. Lo scorso anno , sono stati indagati su 9.903 membri e fiancheggiatori dei gruppi mafiosi, in calo di 1.832 rispetto all’anno precedente.

Tra gli indagati, 2.141 erano sospettati di violazioni alle leggi contro gli stimolanti e stupefacenti, 1.424 per presunte frodei e 1.142 per aggressioni fisiche. La polizia continua a mantenere i fari accesi, in particolare, per la guerra di mafia che si è determinata tra gruppi rivali in seguito alla scissione avvenuta nel 2015 nell,ambito del principale clan del paese, il potente Yamaguchi-gumi.

Dal gruppo yakuza che conta migliaia di affiliati in tutto il Giappone si è staccata un’ala nella città di Kobe. Particolarmente accesa è la faida che si è determinata tra lo Yamaguchi-gumi e lo Ikeda-gumi, che è un clan associato al Kobe Yamaguchi-gumi. La polizia ha segnalato sette incidenti legati a questa rivalità nel 2022. Il Giappone è considerato un paese molto sicuro. I numeri in generale confermano questa percezione: nel 2022 ci sono state in tutto il paese soltanto nove sparatorie con quattro morti, Uno di questi è stato l’ex primo ministro Shinzo Abe, ucciso con un’arma da fuoco improvvisata durante un comizione per le elezioni politiche per la Camera alta da un singolo.

In totale 321 pistole sono state confiscate dalla polizia nel 2022, 26 in più rispetto all’anno precedente, comprese le armi fatte in casa dall’uomo che ha assassinato Abe. La polizia giapponese ha anche indagato un totale di 9.548 cittadini stranieri durante tutto l’anno, in calo di 1.129 rispetto all’anno precedente a causa delle restrizioni di viaggio dovute alla pandemia di COVID-19. Circa il 60% dei cittadini stranieri indagati proveniva dal Vietnam o dalla Cina.

Gb, Banca d’Inghilterra alza tassi di 25 punti base al 4,25%

Gb, Banca d’Inghilterra alza tassi di 25 punti base al 4,25%


Gb, Banca d’Inghilterra alza tassi di 25 punti base al 4,25% – askanews.it



Gb, Banca d’Inghilterra alza tassi di 25 punti base al 4,25% – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – La Banca d’Inghilterra ha deciso di alzare nuovamente i tassi di interesse sulla sterlina, nella misura di 25 punti base con cui il riferimento sale al 4,25%. La decisione giunge dopo una inattesa riaccelerazione dell’inflazione del Regno Unito, al 10,4% a febbraio, a fronte di un obiettivo della anche per la Bank of England è del 2%.

La decisione, in linea con le attese prevalenti, è stata presa dal direttorio della Boe a maggioranza: due componenti avrebbero voluto lasciare i tassi al 4%, secondo quanto riferisce la stessa istituzione con un comunicato.

Uncem: bene consultazione avviata da Calderoli su fondo Montagna

Uncem: bene consultazione avviata da Calderoli su fondo Montagna


Uncem: bene consultazione avviata da Calderoli su fondo Montagna – askanews.it



Uncem: bene consultazione avviata da Calderoli su fondo Montagna – askanews.it


















Roma, 23 mar. (askanews) – “È molto importante la consultazione avviata dal ministro Calderoli sul fondo Montagna, che per il 2023 ammonta a 200 milioni di euro. Nel 2010 era a zero. Poi è stato reintrodotto il fondo annuale di 5 milioni. Ora sono 200, importanti, che devono essere spesi sui territori, per le comunità, per lo sviluppo locale, per generare Green communities, per migliorare i servizi. Ma non bastano”. Così Marco Bussone, presidente dell’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani.

“Occorre definire politiche e scelte per la valorizzazione dei servizi ecosistemici ambientali che la montagna eroga, a partire da acqua e legno, beni ambientali, climatici, sociali, che la montagna con il presidio antropico eroga. E vanno riconosciuti”, ha aggiunto. “Il governo ha una delega votata dal Parlamento per attuare tutto questo. Sono certo la prenderà in mano, così come sono certo possa essere presto definito il bando da 160 milioni di euro collegato alla legge 158/2017 sui piccoli Comuni, che aspettiamo da cinque anni. Si uniscono altri 200 milioni per i territori montani stanziati in legge di bilancio per il turismo montano. Siano investiti su un patto tra imprese e comuni. Non da soli. Mai i Comuni da soli. Tutti i fondi vadano oltre la logica del campanile e del piccolo è bello. Montagna è territori, comunità insieme, Comuni piccoli e grandi di una stessa valle che lavorano insieme. Questa è la ratio per tutte le risorse disponibili, per investirle bene. Senza lasciare indietro nessuno”, ha sottolineato Bussone.

“Rafforziamo dunque con i ministri Calderoli e Piantedosi le Comunità montane, tanto bistrattate in passato, ma così necessarie per riconfigurare politiche e investimenti pubblici. Lavoriamoci per dare al Paese un sistema istituzionale nelle zone montane, il 50 per cento dell’Italia, più solido”, ha concluso.

Vela, Vesuvio Race: la regata delle isole del Golfo di Napoli

Vela, Vesuvio Race: la regata delle isole del Golfo di Napoli


Vela, Vesuvio Race: la regata delle isole del Golfo di Napoli – askanews.it



Vela, Vesuvio Race: la regata delle isole del Golfo di Napoli – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Mancano poche ore allo start della Vesuvio Race 2023, regata d’altura promossa dal Circolo nautico Torre Annunziata, in programma alle 12:00 di sabato 25 marzo. Un percorso di 70 miglia nautiche che abbraccia le Isole di Procida, Ischia e Capri, con partenza nello specchio d’acqua antistante tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata e arrivo nelle acque antistanti l’incantevole porto di Marina di Stabia, tra i principali partner organizzativi e base logistica della manifestazione. Circa 40 imbarcazioni attese, Il Marina di Stabia sta accogliendo già le prime in preparazione per l’evento e gli armatori insieme ai propri equipaggi dedicano questi ultimi giorni al setting delle barche per essere il più pronti e competitivi possibile.

Tra queste, un fantastico trio proveniente da Gaeta: Locoura3, Globulo Rosso e Ariele. Tra le diverse categorie, anche quest’anno sarà istituito il premio Vesuvio Racex2: Ummagumma, Vetara, Don’t Worry, Zen II e Freedom si sfideranno con equipaggio super ridotto sul percorso completo, un’ardita impresa che potremo seguire tramite il sistema di tracking offerto da Metasail, che consentirà di seguire l’intera flotta in tempo reale, dal divano di casa. La Vesuvio Race IV edizione ha implementato una sinergia con Alyena Shipyard, innovativa realtà nel campo della cantieristica navale che basa le proprie fondamenta nello stretto connubio tra progettazione e produzione. Alyena, che ha nel proprio DNA la Vela, ha scelto così l’evento della Vesuvio Race per presentare al pubblico i progetti futuri. Sfida sulla linehour per battere il record di Macchia Mediterranea, il TP 52 dell’armatore Giampiero Russo con i colori del Reale Yacht Canottieri Savoia, ha terminato l’impresa in 09h:41min:12sec registrato nel corso della II edizione del 2019, aggiudicandosi il Trofeo Placido Barbero.

Il Papa: la guerra in Ucraina ha scosso l’Europa, adesso deve essere unita per la pace

Il Papa: la guerra in Ucraina ha scosso l’Europa, adesso deve essere unita per la pace


Il Papa: la guerra in Ucraina ha scosso l’Europa, adesso deve essere unita per la pace – askanews.it



Il Papa: la guerra in Ucraina ha scosso l’Europa, adesso deve essere unita per la pace – askanews.it



















Città del Vaticano, 23 mar. (askanews) – La pace è tra i principi ispiratori dell’Unione europea e, malgrado “molteplici alleanze, interessi, strategie” dei vari paesi che la compongono, occorre rilanciare congiuntamente “un impegno coeso”, basato su “un principio etico-politico”, secondo il quale “la guerra non può e non deve più essere considerata come una soluzione dei conflitti”. Lo ha detto stamane Papa Francesco, che ha citato il drammatico conflitto in Ucraina, parlando in Vaticano ai partecipanti all’Assemblea Plenaria della Commissione degli Episcopati dell’Unione Europea (COMECE).

Francesco ha voluto indicare “due punti focali, che corrispondono ai due grandi ‘sogni’ dei padri fondatori dell’Europa: il sogno dell’unità e il sogno della pace”. Per quanto riguarda quest’ultimo ha affermato che “la storia di oggi ha bisogno di uomini e donne animati dal sogno di un’Europa unita al servizio della pace. Dopo la seconda guerra mondiale, l’Europa ha vissuto il più lungo periodo di pace della sua storia. – ha ricordato – Nel mondo però si sono susseguite diverse guerre. Nei decenni scorsi alcune guerre si sono trascinate per anni, fino ad oggi, tanto che si può parlare ormai di una terza guerra mondiale. La guerra in Ucraina – ha sottolineato Francesco nel suo discorso – è vicina, e ha scosso la pace europea. Le nazioni confinanti si sono prodigate nell’accoglienza dei profughi; tutti i popoli europei partecipano all’impegno di solidarietà con il popolo ucraino. A questa corale risposta sul piano della carità dovrebbe corrispondere – ma è chiaro che non è né facile né scontato – un impegno coeso per la pace”, ha voluto sottolineare ancora. Una “sfida è molto complessa”, non si è nascosto il Papa, “perché i Paesi dell’Unione Europea sono coinvolti in molteplici alleanze, interessi, strategie, una serie di forze che è difficile far convergere in un unico progetto. Tuttavia, un principio dovrebbe essere condiviso da tutti con chiarezza e determinazione: la guerra non può e non deve più essere considerata come una soluzione dei conflitti”, ha detto richiamando l’enciclica “Fratelli tutti”.

“Se i Paesi dell’Europa di oggi non condividono questo principio etico-politico, – ha proseguito Papa Francesco – allora vuol dire che si sono allontanati dal sogno originario. Se invece lo condividono, devono impegnarsi ad attuarlo, con tutta la fatica e la complessità che la situazione storica richiede. Perché la guerra è un fallimento della politica e dell’umanità”.

Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione

Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione



Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione – askanews.it



Caner (Regioni): farine di insetti, garanzie e corretta comunicazione – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “Ferma restando la contrarietà nei confronti della decisione europea di immissione in commercio delle farine di insetti, la Conferenza delle Regioni, chiamata ad esprimersi sull’etichettatura di tali prodotti ha lavorato per inserire ulteriori garanzie per la tutela della salute dei consumatori. Serve cautela e tutte le garanzie”. Così Federico Caner (assessore regione Veneto), coordinatore della commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

“In Conferenza Stato-Regioni abbiamo dato l’intesa sul provvedimento ma abbiamo anche chiesto dei chiarimenti su diversi aspetti, in particolare un pronunciamento del ministero della Salute sui rischi per i consumatori e quindi di prevedere il pieno coinvolgimento del ministero della Salute nei decreti in fase di emissione”, ha spiegato. “Inoltre, è stata segnalata la necessità di riportare in etichetta l’ingrediente anche se non presente al livello massimo previsto, ma anche quando presente in quantitativi inferiori, al fine di evitare l’utilizzazione indiscriminata e possibili frodi. Occorrono informazioni chiare sulle confezioni e ogni aspetto della catena alimentare, anche quello gestionale nella loro esposizione e collocazione al pubblico di tutti i prodotti contenenti farine di insetti”, ha aggiunto.

“La stessa gestione alla vendita deve avvenire in scomparti ben identificabili, posizionando i prodotti in scaffalature dedicate. L’utilizzo di farine provenienti da insetti va ben esplicitata, così come i possibili rischi per la salute”, ha concluso.

Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta

Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta


Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta – askanews.it



Migranti, Cei: la tragedia del naufragio di Cutro è una ferita aperta – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “La recente tragedia di Cutro”, rappresenta una “ferita aperta che mostra la debolezza delle risposte messe in atto. Il limitarsi a chiudere, controllare e respingere non solo non offre soluzioni di ampio respiro, ma contribuisce ad alimentare irregolarità e illegalità. Servono invece politiche lungimiranti – sul piano nazionale e su quello europeo – capaci di governare i flussi di ingresso attraverso canali legali, ovvero vie sicure che evitino i pericoli dei viaggi in mare, sottraggano quanti sono costretti a lasciare la propria terra a causa della fame e della violenza alla vergogna dei centri di detenzione e diano loro prospettive reali per un futuro migliore”. E’ quanto si afferma nel documento finale dei lavori del Consiglio permanente della Cei.

I vescovi italiani tornano, quindi, a dire che “i corridoi umanitari rappresentano al contempo un meccanismo di solidarietà internazionale e un potente strumento di politica migratoria. Nel ribadire che il diritto alla vita va sempre tutelato e che il salvataggio in mare costituisce un obbligo per ogni Stato, – si conclude – i Vescovi hanno quindi ricordato quanto sia strategica per il bene comune un’accoglienza dignitosa che abbia nella protezione, nell’integrazione e nella promozione i suoi cardini”.

Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio

Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio


Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio – askanews.it



Amministrative, vademecum Anci su adempimenti elezioni maggio – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il Vademecum, in un’ottica di supporto ai Comuni che andranno al voto, contiene lo scadenzario degli adempimenti del procedimento elettorale, e da una panoramica sulle più recenti novità normative in materia, pareri del Ministero dell’Interno e giurisprudenza. Si tratta dunque di uno strumento operativo per orientarsi, ad esempio, sul numero di sottoscrizioni necessarie per la presentazione delle liste, gli atti che possono essere adottati dopo l’indizione dei comizi elettorali. Completa il quadro, una tavola sinottica delle disposizioni su operazioni elettorali, comunicazione istituzionale e propaganda.

Il Vademecum fornisce anche un’elaborazione dei dati della prossima tornata elettorale: il 14 e 15 maggio con eventuali ballottaggi il 28 e il 29 maggio nelle regioni ordinarie e date diverse per quelle a statuto speciale, andranno al voto 791 Comuni. Di questi 107 con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e 684 con popolazione inferiore. Si voterà in 18 Comuni capoluogo di Provincia, mentre la popolazione interessata è di 7.190.818 e quella votante di 6.314.913. Sono questi alcuni dati forniti dal Viminale ed elaborati da Anci nel Vademecum. Tra i 18 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Catania, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Ragusa, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Terni, Trapani, Treviso, Udine, Vicenza), uno è anche capoluogo di Regione (Ancona), uno è Capoluogo sede di Città Metropolitana (Catania), mentre sette superano i 100.000 abitanti (Ancona, Brescia, Catania, Latina, Siracusa, Terni, Vicenza).

La Sicilia è la regione con il maggior numero di Comuni alle urne, 128, mentre la regione con meno Comuni al voto è la Valle d’Aosta (un solo comune). I Comuni di nuova istituzione che andranno per la prima volta al voto sono: Moransengo-Tonengo (in provincia di Asti) e Bardello con Malgesso e Bregnano (in provincia di Varese). Il Comune più piccolo che andrà alle elezioni è Bergolo, in provincia di Cuneo, che conta solo 67 abitanti. Il Comune più grande che andrà al voto, con 293.902 abitanti, è Catania, che conta anche il maggior numero di elettori, 263.333.