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Tag: Sanremo 2023

Parata del 9 maggio a Mosca tra nostalgia di Stalin e la guerra in Ucraina

Parata del 9 maggio a Mosca tra nostalgia di Stalin e la guerra in UcrainaMilano, 9 mag. (askanews) – I canali tv russi hanno da ore iniziato la linea diretta per la parata militare del 9 maggio a Mosca, il giorno più importante del calendario russo sotto la presidenza di Vladimir Putin, che ha usato il trionfo sovietico del 1945 sulla Germania nazista anche come un mezzo propagandistico per giustificare l’invasione dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022, dopo l’annessione della Crimea nel marzo 2014.

Il Primo canale della tv russa, come intro alla parata ha mostrato una serie di servizi compresa un’intervista in studio a Vyacheslav Nikonov politico, politologo e nipote di Vyacheslav Molotov (ministro degli esteri sovietico sotto Joseph Stalin) e di Polina Zhemchuzhina (politica sovietica, vittima di repressione sotto Stalin). Tra gli intervistati sulla Piazza Rossa c’era pure un recente “eroe dell’operazione speciale” russa (la guerra in Ucraina) Bagaudin Alyev definito dalla giornalista del Primo canale così: “molto timido, ma ha già ricevuto l’ordine del Coraggio”. “Io spero che presto ci sia ancora un’altra festa della vittoria” ha detto il militare in un russo zoppicante, con accento daghestano. Nonostante le tante parate annullate in centri urbani vicino al confine ucraino e anche in Siberia, nelle principali città come a Mosca la parata si svolgerà. Tra i protagonisti della parata di San Pietroburgo, secondo il Primo canale, anche un carro armato T-34 che entrò a Berlino, definito “simbolo della nostra resistenza”.

La parata nella Piazza Rossa di Mosca tradizionalmente comincia con i rintocchi dell’orologio della Torre Spasskaja che batte le ore 10 (locali, le 9 in Italia). Di prassi, 15 minuti più tardi prende la parola Putin, dopo l’ingresso della bandiera di stato della Federazione Russa e dello stendardo della vittoria e dopo che il ministro della difesa russo e il comandante della parata, passano in rassegna le truppe. Nel momento in cui entrano le bandiere, la voce fuoricampo che accompagna l’intera parata, ricorda l’ingresso a Berlino dei soldati sovietici.

Riforme, Meloni: improrogabili, ascolteremo proposte e critiche

Riforme, Meloni: improrogabili, ascolteremo proposte e criticheRoma, 9 mag. (askanews) – “Oggi una giornata di confronto con le opposizioni alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente. Il Governo dialogherà con i rappresentanti dei partiti sulle riforme istituzionali necessarie all’Italia. Intendiamo ascoltare attentamente ogni proposta o critica, nel corso di quello che consideriamo un confronto importante per la nostra democrazia e per approvare misure improrogabili per il bene dei cittadini e della Nazione”. E’ quanto scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.

Mps: utile primo trimestre sale a 236 milioni, oltre le attese

Mps: utile primo trimestre sale a 236 milioni, oltre le atteseMilano, 9 mag. (askanews) – Mps ha chiuso il primo trimestre 2023 con un utile netto oltre le attese, pari a 236 milioni di euro, in aumento del 51,3% rispetto al trimestre precedente e in forte miglioramento dai 10 milioni dello stesso periodo del 2022. I risultati, sottolinea la banca, “confermano il nuovo posizionamento della banca capace di generare una profittabilità sostenibile con un miglioramento della performance operativa, grazie ai risultati già raggiunti nell’implementazione del piano industriale 2022-2026”.

Il gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 879 milioni in crescita dell’11,8% su anno. I ricavi registrano una crescita anche rispetto al trimestre precedente (+4,8%). Il risultato operativo lordo è pari a 414 milioni, in crescita sia rispetto al 31 marzo 2022 (+67,7%) sia rispetto al trimestre precedente (+24,7%). Il margine di interesse al 31 marzo 2023 è pari a 505 milioni, in crescita su anno del 56,6% e dell’1,2% rispetto al trimestre precedente. Sul fronte del capitale, includendo l’utile del primo trimestre, il Common Equity Tier 1 ratio proforma si attesta al 14,9% e il Total Capital ratio al 18,5%.

Tajani: l’archeologia italiana all’estero è una spinta per il Paese

Tajani: l’archeologia italiana all’estero è una spinta per il PaeseRoma, 9 mag. (askanews) – “La ricerca archeologica rappresenta uno strumento fondamentale della nostra diplomazia culturale, un asset strategico per sviluppare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”. E’ quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un intervento sul Messaggero, nel giorno in cui si celebra la prima Giornata dell’archeologia italiana all’estero, alla presenza dei 184 direttori delle Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dalla Farnesina all’estero.

“Promuovere una cooperazione culturale sempre più stretta con i Paesi del nostro estero vicino è una strategia vincente che sta già dando i suoi frutti, grazie auna crescente collaborazione tra Governi, università, ricercatori e aziende impegnateneicampi dell’archeologia, del restauro e della conservazione, eche vogliamo consolidare ulteriormente”, sottolinea il ministro. “Quest’azione”, prosegue Tajani, “del resto, si inserisce perfettamente nel quadro della più ampia strategia promossa dal Governo per far tornare l’Italia protagonista, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e area in cui si definiscono gli interessi primari della nostra politica estera”.

“La sfida per il futuro”, conclude il ministro, “è migliorare il nostro primato in ambito culturale, e affermarlo nel mondo, con il sempre più convinto sostegno mio personale e di tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri”.

Tajani: archeologia italiana all’estero è una spinta per il Paese

Tajani: archeologia italiana all’estero è una spinta per il PaeseRoma, 9 mag. (askanews) – “La ricerca archeologica rappresenta uno strumento fondamentale della nostra diplomazia culturale, un asset strategico per sviluppare i rapporti bilaterali e contribuire alla conoscenza reciproca”. E’ quanto scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un intervento sul Messaggero, nel giorno in cui si celebra la prima Giornata dell’archeologia italiana all’estero, alla presenza dei 184 direttori delle Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dalla Farnesina all’estero.

“Promuovere una cooperazione culturale sempre più stretta con i Paesi del nostro estero vicino è una strategia vincente che sta già dando i suoi frutti, grazie auna crescente collaborazione tra Governi, università, ricercatori e aziende impegnateneicampi dell’archeologia, del restauro e della conservazione, eche vogliamo consolidare ulteriormente”, sottolinea il ministro. “Quest’azione”, prosegue Tajani, “del resto, si inserisce perfettamente nel quadro della più ampia strategia promossa dal Governo per far tornare l’Italia protagonista, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, culla della nostra civiltà e area in cui si definiscono gli interessi primari della nostra politica estera”.

“La sfida per il futuro”, conclude il ministro, “è migliorare il nostro primato in ambito culturale, e affermarlo nel mondo, con il sempre più convinto sostegno mio personale e di tutte le strutture del Ministero degli Affari Esteri”.

Casellati: per le riforme serve una ricetta condivisa anche con le opposizioni

Casellati: per le riforme serve una ricetta condivisa anche con le opposizioniRoma, 9 mag. (askanews) – Maria Elisabetta Casellati, titolare delle Riforme, impegnata oggi in una maratona di incontri, assieme alla premier Meloni, con tutti i gruppi di opposizione per cercare di capire se sarà possibile trovare un’intesa sulla riforma costituzionale, si dice “fiduciosa”. In una intervista al Corriere della Sera, spiega di essere fiduciosa perchè “i tempi sono ormai maturi. La riforma costituzionale non può essere una priorità solo del centrodestra, ma una scelta obbligata di tutti, perché il nostro Paese ha avuto in 75 anni di storia repubblicana 68 governi con una durata media di 14 mesi. Serve dunque stabilità per rendere l’Italia più credibile e più competitiva nell’economia mondiale”. Proporrà il premierato o il semipresidenzialismo? “Il tema non è semplice. È la grande sfida del nostro Paese, ma io amo un aforisma che suona così: ‘Non ho bisogno che sia facile, ho bisogno che ne valga la pena’. E siccome ritengo che ne valga la pena, in questa fase, invece di esprimere preferenze, credo sia più giusto trovare il ‘punto di caduta’, la sintesi in grado di portare alla massima condivisione possibile. Una proposta aperta per accogliere tutti i contributi utili, ma nell’ambito di un perimetro delimitato. Da un lato l’elezione diretta del presidente della Repubblica o del Consiglio e dall’altro la garanzia di stabilità. Un ‘modello italiano’ che non deve necessariamente coincidere con modelli sperimentati negli altri Paesi” dice Casellati. Andrete avanti anche senza acconto con le opposizioni? “Rimango ottimista sulla possibilità di trovare una ricetta condivisa, anche per l’ottima iniziativa del presidente Meloni di dialogare con tutta l’opposizione. Oggi, perciò, una risposta è prematura”.

Zuckerberg: “Ho vinto medaglie in un torneo di jiu-jitsu”

Zuckerberg: “Ho vinto medaglie in un torneo di jiu-jitsu”Roma, 9 mag. (askanews) – Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha delle vinto medaglie d’oro e argento in un torneo di jiu-jitsu: a rivelarlo è stato lo stesso miliardario in un post su Instagram, in cui ha spigato di aver preso parte a un torneo svoltosi il 6 maggio a Redwood City, in California, in cui ha gareggiato per la “Guerrilla jiu-jitsu team”.

“Ho gareggiato nel mio primo torneo di jiu-jitsu e vinto alcune medaglie per la Guerrilla jiu-jitsu team. Grazie a Dave Camrillo per avermi allenato!”, ha scritto il 38enne patron di Meta nel post.

Il NY Times riceverà da Google 100 milioni di Usd su 3 anni

Il NY Times riceverà da Google 100 milioni di Usd su 3 anniRoma, 9 mag. (askanews) – Il New York Times riceverà da Google circa 100 milioni di dollari in tre anni come parte di un ampio accordo che consente ad Alphabet (la società madre di Google) di utilizzare contenuti del prestigioso quotidiano newyorchese su alcune sue piattaforme. A riferlo è il Wall Street Journal, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters.

L’accordo includerebbe la partecipazione del NY Times al Google News Showcase, un prodotto ch* e utilizza a pagamento i contenuti dei media su Google News e altre piattaforme di del colosso informatico.

Premi Pulitzer all’Ap per la sua copertura della guerra Ucraina

Premi Pulitzer all’Ap per la sua copertura della guerra UcrainaRoma, 9 mag. (askanews) – L’agenzia di stampa americana Associated Press (Ap) ha vinto due premi Pulitzer dell’edizione del 2023 dei famosi premi di giornalismo: per il giornalismo come servizio pubblico – in particolare per le immagini dell’assedio russo alla città di Mariupol – e per la fotografia delle breaking news sugli orrori della guerra in Ucraina.

Come riporta la stessa Ap, si tratta del riconoscimento a “15 immagini ustionanti” del conflitto, molte delle quali sono diventate simboli, come quelle della folla in fuga sotto un ponte crollato nei sobborghi di Kiev nei primi giorni dell’invasione russa. Gli autori delle fotografie sono Evgeniy Maloletka, Emilio Morenatti, Vadim Ghirda, Rodrigo Abd, Felipe Dana, Nariman El-Mofty e Bernat Armangue. Il premio per il reportage internazionale è andato al New York Times, per la copertura dei massacri compiuti dai militari russi nella città ucraina di Bucha. Altre categorie di premi sono andate al prestigioso quotidiano newyorchese per il lavoro sulla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha ribaltato la giurisprudenza costituzionale sull’aborto nello storico caso Roe v Wade, per le politiche dell’amministrazione Usa sulla separazione dei minori migranti alla frontiera e per la spesa del welfare nello stato del Mississippi.

Altre categorie del premio Pulitzer per il giornalismo sono anche state assegnate al Washington Post per articoli e reportage sulle conseguenze della decisione della Corte Suprema sull’aborto e al Los Angeles Times per l’inchiesta sul razzismo fra i funzionari municipali.

Nuovo incontro fra Armenia e Azerbaigian, domenica a Bruxelles

Nuovo incontro fra Armenia e Azerbaigian, domenica a BruxellesRoma, 9 mag. (askanews) – I massimi dirigenti di Armenia e Azerbaigian si incontreranno a Bruxelles domenica 14 maggio. Lo ha annunciato l’Unione europea, secondo quanto riferito dall’Afp: l’incontro sarà una nuova tappa nei negoziati per un accordo di riconciliazione fra i due paesi del Caucaso, in guerra da circa 30 anni per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh.

Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel riceverà il premier armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliev per “promuovere la stabilità nel Caucaso del Sud e la normalizzazione fra i due paesi”, secondo un comunicato diffuso da Bruxelles. Pashinyan e Aliev, secondo la nota, hanno anche accettato di incontrare insieme il presidente francese e il cancelliere tedesco a margine del summit europeo del primo giugno in Moldova. I due leader si sarebbero impegnati a vedersi a Bruxelles “tutte le volte che sarà necessario per gestire gli sviluppi sul terreno”.

Questo nuovo incontro fa seguito ai colloqui avviati a Washington per quattro giorni a inizio maggio, al termine dei quali il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato di “progressi tangibili su un accordo di pace”, che secondo l’amministrazione Biden sarebbe a questo punto “a portata di mano”. Si tratterebbe di una svolta, dopo che negli ultimi mesi la tensione nella provincia contesa del Nagorno-Karabakh, già viva, è aumentata ulteriormente a causa del blocco imposto da Baku dal 23 aprile scorso all’ingresso del corridoio di Lachin, l’unica via terrestre che collega l’Armenia e la contesa regione del Nagorno-Karabakh. L’Azerbaigian aveva giustificato questo blocco – che ha provocato penuria di cibo ed elettricità – con la necessità di “impedire il trasporto di munizioni, mine e altre attrezzature militari dall’Armenia ai gruppi armati armeni illegali sul territorio dell’Azerbaigian”.

Dopo un primo conflitto negli anni ’90, Armenia e Azerbaigian si sono di nuovo scontrati militarmente nel 2020: dopo che Baku ha ripreso il controllo di alcuni territori della provincia separatista, i due paesi hanno firmato un cessate il fuoco promosso dalla Russia. Mosca ha schierato dei contingenti in Nagorno-Karabakh in funzione di mantenimento della pace, ma Erevan si è lamentata più volte dell’inefficacia di questa presenza.