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Tag: Sanremo 2023

Mutui, idealista: con il tasso variabile rata +60% in un anno

Mutui, idealista: con il tasso variabile rata +60% in un annoRoma, 16 mar. (askanews) – L’aumento dei tassi di interesse, se non costituira’ un evento tale da modificare l’andamento del mercato immobiliare, rappresentera’ comunque una sfida per il mercato dei mutui, che deve adattarsi in modo elastico a decisioni di politica monetaria sempre piu’ impegnative. E’ quanto sostiene Fabio Femiani, Mortgage Broker Operation Director di idealista/mutui dopo il rialzo dei tassi di oggi della Bce. “Le misure antinflazione applicate da Francoforte sembrano avere un impatto maggiore sulla capacita’ economica delle famiglie titolari di un mutuo che non sul mercato immobiliare stesso, che, pur rallentando leggermente rispetto al record del 2022, non parrebbe al momento subire una frenata significativa”, spiega Femiani. “Pertanto, dai nostri dati l’aumento del costo del finanziamento non sta, almeno per il momento, impattando sul mercato immobiliare in maniera cosi’ grave come alcuni esperti avevano invece previsto. Questa situazione rappresentera’ comunque una sfida per molti istituti, che dovranno adattarsi e creare delle barriere per evitare una nuova ondata di pignoramenti che potrebbe appesantire anche le stesse istituzioni finanziarie”. “Continuiamo a vedere come i mutui a tasso fisso siano più richiesti, anche se non diminuisce la richiesta di mutui misti (variabile con forme di protezione), – è l’analisi di Femiani. – Allo stesso tempo, da inizio anno, abbiamo avuto una crescita esponenziale delle richieste di surroghe: si tratta, ovviamente, di vecchi mutui ancora regolati a tasso variabile oppure, in casi minori, di mutui stipulati la scorsa estate da chi aveva scommesso sul variabile, pensando che l’aumento dei tassi fosse solo una congiuntura temporanea”. Ipotizzando di aver stipulato un mutuo a tasso variabile, “con l’aumento dei tassi Bce è inevitabile aspettarsi un aumento delle rate. Idealista ha simulato il calcolo della rata di un mutuo a tasso variabile da 200mila euro, con tasso calcolato sulla base dell’Euribor a 3 mesi e uno spread dell’1,50 per cento, erogato un anno fa, tre anni fa, cinque anni fa, confrontandolo con un mutuo erogato oggi (16 marzo). In generale, rispetto al 2022, i mutui a tasso variabile hanno registrato un aumento della rata di ben il 60 per cento.

Accordo Piemonte-Bosnia Erzegovina per lotta ai tumori femminili

Accordo Piemonte-Bosnia Erzegovina per lotta ai tumori femminiliRoma, 16 mar. (askanews) – La Regione Piemonte, attraverso l’assessore alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, ha sottoscritto oggi a Zenica un nuovo protocollo di cooperazione e partenariato in ambito sanitario con il Cantone di Zenica-Doboj in Bosnia Erzegovina.
Il protocollo darà nuovo slancio alla collaborazione tra le due istituzioni, risalente al 1995, che ha già visto realizzare nel paese importanti progettualità per la lotta ai tumori, in particolare femminili, anche grazie alla partecipazione dell’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino e dell’Ong RE.TE.
“Grazie agli investimenti, agli incontri, alle verifiche, al compimento dei diversi iter formativi del personale e alla progettazione di percorsi diagnostico terapeutici svoltisi in questi anni di lavoro comune, oggi l’Ospedale Cantonale di Zenica può disporre di un Servizio di Oncologia e di un Servizio di Radioterapia dotati di posti letto di ricovero ordinario, di day hospital e di spazi dedicati all’attività ambulatoriale, oltre alla dotazione di strumentazioni tecnico scientifiche all’avanguardia – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi -. Un percorso che in questo Cantone ha condotto all’attivazione di un progetto pilota di una rete oncologica secondo il modello della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta da estendere progressivamente ad altri cantoni della Bosnia-Erzegovina, con la Città della Salute e della Scienza di Torino chiamata a fornire tutta la sua competenza nella realizzazione dei programmi di screening. In Bosnia Erzegovina i tassi di incidenza e mortalità di questi tumori sono fino a tre volte superiori a quelli dei Paesi europei, ragione per cui l’opera che si sta svolgendo sul fronte della prevenzione e della cura risulta particolarmente importante e apprezzata dalla comunità locale. Sappiamo come la Bosnia viva una realtà molto complessa, ma siamo certi che attraverso la Sanità si possano gettare ponti di promozione sociale di fondamentale importanza per il futuro di questo Paese”.
“Come Regione Piemonte siamo orgogliosi del lavoro svolto in questi anni in Bosnia Erzegovina – dichiara l’assessore alla Cooperazione internazionale Maurizio Marrone -. I Balcani sono un’area su cui l’attenzione e il sostegno devono rimanere alti. Sono sicuro che iniziative di questo tipo abbiano contribuito, e contribuiranno, a costruire ponti tra comunità diverse, orgogliose della propria identità, ma unite nel nome della pace. Grazie alla cooperazione piemontese gli screening per la prevenzione dei tumori al seno stanno entrando nella mentalità accettata dalla popolazione femminile bosgnacca anche di fede musulmana, nell’orizzonte di avvicinamento culturale del paese all’Europa”.
Gli assessori regionali Marrone e Icardi, insieme ad alcuni medici piemontesi impegnati nel progetto e ai rappresentanti degli enti partner hanno visitato l’ospedale di Zenica, accolti dalle autorità locali.
Nel dettaglio: Con i finanziamenti concessi dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, dal 2017 è stato condotto nel Cantone di Zenica-Doboj un progetto pilota di screening del tumore della mammella che serve come caso studio a tutti i centri per l’adattamento delle loro attuali procedure verso uno standard comune. Le attività sono state condotte coinvolgendo i soggetti dei rispettivi territori facenti parte di un partenariato che ha già garantito il raggiungimento di importanti risultati, come la predisposizione di un Programma di Screening dei tumori del collo dell’utero e l’istituzione di un Polo Oncologico presso l’Ospedale Cantonale funzionalmente collegato alla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Attualmente l’Ospedale Cantonale di Zenica, grazie alla collaborazione con la Rete Oncologica del Piemonte funziona regolarmente e può disporre di un Servizio di Oncologia e di un Servizio di Radioterapia provvisti di posti letto di ricovero ordinario, di day hospital e di spazi dedicati all’attività ambulatoriale, oltre alla dotazione delle strumentazioni tecnico scientifiche all’avanguardia. Altresì, in collaborazione con Ministero della Salute del Cantone di Zenica/Doboj è stato realizzato, sotto la gestione dell’Istituto per la Salute e la Sicurezza alimentare di Zenica, ed in collaborazione con gli ambulatori territoriali e gli ospedali del Cantone, un programma di screening mammografico. 7.000 donne nei Cantoni di Tuzla, Mostar, Sarajevo e Zenica/Doboj sono state raggiunte dalla campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da RE.TE Ong e dai suoi partner, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza femminile intorno alla prevenzione oncologica e al diritto alla salute.

Polignano a Mare, consegnato premio città più accogliente al mondo 2023

Polignano a Mare, consegnato premio città più accogliente al mondo 2023Roma, 16 mar. (askanews) – Nella scenografica sede del Museo di Arte Contemporanea “Pino Pascali”, si è tenuta oggi la premiazione dei Traveller Review Awards di Booking.com che ha visto assegnare a Polignano a Mare, il primo posto in assoluto come città più accogliente al mondo per il 2023. La vittoria annunciata lo scorso 24 gennaio – risultato di oltre 240 milioni di recensioni globali verificate rilasciate sulla piattaforma Booking.com dai propri clienti- è stato lo spunto per l’evento tenutosi oggi dal titolo “Accoglienza e digitale. Binomio vincente per la promozione del territorio” che ha puntato i riflettori sul successo di Polignano a Mare durante una più ampia discussione sull’importanza della digitalizzazione nel settore turistico per la valorizzazione del territorio.
Un momento di confronto sull’importanza di “fare sistema” nel settore turistico per la valorizzazione del territorio a cui hanno partecipato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Antonio Decaro, sindaco di Bari e Presidente di ANCI, Gianfranco Lopane, assessore regionale al Turismo, Sviluppo e Impresa turistica della Regione Puglia, e Manuela Vitulli, scrittrice e blogger pugliese molto amata dalla sua regione. A fare gli onori di casa il sindaco di Polignano a Mare, Vito Carrieri, insieme ad Alessandro Callari, Regional Manager di Booking.com.
I Traveller Review Awards nati undici anni fa, rappresentano l’impegno di Booking.com nel sostenere i propri partner – rappresentati da hotel, appartamenti, attrazioni locali tutti prenotabili sulla piattaforma – e contribuire a migliorare la conoscenza delle destinazioni e dell’ampia ospitalità offerta a tutti i viaggiatori.
“Celebrare il riconoscimento di Booking.com per Polignano vuol dire per noi tutti rinnovare il patto antico dei pugliesi con la bellezza e con la propria vocazione ad essere da sempre una terra di frontiera, ospitale e accogliente, una finestra aperta sul Mediterraneo che non ha paura di questo specchio d’acqua che le bagna i fianchi, ma anzi lo considera una benedizione e un’opportunità”, commenta il presidente Michele Emiliano.
(segue)

A Villa San Giovanni germoglia l’orto-frutteto solidale di P&G

A Villa San Giovanni germoglia l’orto-frutteto solidale di P&G

In casa-famiglia per Dopo di noi. Vi vivranno ragazzi con sindrome Down

Roma, 16 mar. (askanews) – Realizzato da Procter & Gamble con il supporto tecnico di AzzeroCO2, nell’ambito di “P&G per l’Italia”, il più vasto programma di cittadinanza d’impresa mai avviato nel nostro Paese dall’azienda, con cui sta realizzando progetti concreti di responsabilità sociale e ambientale su tutto il territorio nazionale, l’Orto-Frutteto Solidale di Villa San Giovanni (60 piante e alberi da frutto) è gestito dalla Cooperativa “Rose Blu” Onlus, che si occupa di offrire supporto alle persone con disabilità mentali attraverso attività formative, ricreative e occupazionali. La Cooperativa “Rose Blu” Onlus ha trasformato una villa sequestrata alla ‘Ndragheta in una casa famiglia per il “Dopo di noi”, dove presto vivranno sei ragazze e ragazzi con Sindrome di Down, orfani o con genitori che non hanno la possibilità di prendersene cura, che già frequentano il centro diurno della onlus. Sono proprio loro, affiancati dai volontari, a portare avanti i lavori tra le 60 piante di arance, limoni, corbezzoli, mandarini, carrubi, ciliegi e kiwi del Frutteto che si estende per circa 1.000 mq nel giardino che circonda la villa. Un vero e proprio progetto di agricoltura sociale, che, oltre a contribuire al sostentamento della Cooperativa attraverso la vendita dei prodotti dell’orto-frutteto e dei suoi derivati, promuove l’integrazione attraverso attività di socializzazione per bambini e bambine con disabilità. «Il 21 marzo è la Giornata Mondiale della Sindrome di Down, istituita dall’ONU per promuovere una società inclusiva per tutti. Un obiettivo che condividiamo pienamente e verso cui tendono numerosi dei progetti di “P&G per l’Italia”, a partire proprio da quello degli Orto-Frutteti Solidali, che coniugano la tutela della biodiversità, la valorizzazione dei territori e l’inclusione sociale lavorativa – spiega Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di P&G Italia -. In particolare, il Frutteto Solidale di Villa San Giovanni, che occupa giovani con Sindrome di Down, è un meraviglioso esempio di come la collaborazione tra Cooperative, aziende ed enti possa creare un grande valore non solo per i diretti beneficiari, ma per l’intera comunità. Per questo siamo estremamente felici di continuare il nostro viaggio insieme ad AzzeroCO2, con cui abbiamo realizzato finora 23 Orto-Frutteti Solidali coprendo tutta Italia, e di poter collaborare in questa occasione con la Cooperativa Rose Blu ma in generale con tutte le altre realtà che si impegnano per favorire, attraverso l’inclusione e il lavoro, l’autonomia di tante persone a rischio di marginalità sociale».

Salario minimo, Nuova Collaborazione: no per domestici e assistenti familiari

Salario minimo, Nuova Collaborazione: no per domestici e assistenti familiariRoma, 16 mar. (askanews) – “Siamo molto preoccupati perché il salario minimo non può essere sostenuto dalle famiglie italiane datrici di lavoro domestico. Considerato l’elevato tasso di denatalità e l’aumento della popolazione anziana, le famiglie si ritrovano da sole a dover svolgere attività di caregiver nei confronti dei bambini piccoli o dei familiari non autosufficienti. In mancanza di politiche di welfare strutturate, i lavoratori domestici sono diventati un punto di riferimento indispensabile per il c.d. lavoro di cura”. Lo dichiara in una nota Alfredo Savia, Presidente Nuova Collaborazione.
“Ma le stesse famiglie non possono di certo sostenere il costo del salario minimo – ad es. a 9 euro – per i lavoratori domestici e gli assistenti familiari. Basti pensare che una badante convivente con orario fino a 54 ore settimanali – costerebbe alla famiglia circa 2.105 € al mese oltre a vitto, alloggio e versamenti contributivi. Mentre una babysitter per un bambino al di sotto dei sei anni con un lungo orario di 40 ore a settimana, – orario necessario se ci sono madri lavoratrici – verrebbe a costare 1.659 € al mese. È chiaro che questi non sono costi sostenibili. Il comparto necessita di “attenzione” e di interventi mirati da parte delle Istituzioni. Eppure, questo settore non è ancora considerato in modo adeguato. Ad esempio, è stato anche escluso dal decreto immigrazione approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri. Come associazione datoriale, facciamo appello alle Istituzioni affinché comprendano flussi migratori continuativi e annuali con quote riservate ai lavoratori domestici. Per sostenere le famiglie dal punto di vista economico chiediamo, inoltre, che il Governo prenda in considerazione anche la deducibilità totale del lavoro domestico per tutte le famiglie che decidono di assumere regolarmente un assistente familiare”, conclude.

A Frascati l’Assemblea dell’Associazione Internazionale della Carità

A Frascati l’Assemblea dell’Associazione Internazionale della CaritàRoma, 16 mar. (askanews) – Si apre martedì 21 marzo a Frascati (Roma) presso il Centro Giovanni XXIII l’Assemblea Internazionale dell’AIC, Associazione Internazionale delle Carità, sul tema: “Cittadini del mondo, in cammino uniti nella speranza”. L’Associazione, che nel 2017 ha festeggiato il quarto secolo di vita essendo stata fondata nel suo nucleo originario nel 1617 a Châtillon in Francia da San Vincenzo de’ Paoli, è oggi una rete internazionale che lotta contro ogni forma di povertà ed esclusione. Questa rete conta oltre 100.000 volontari, principalmente donne, che si impegnano per migliorare la vita delle persone più svantaggiate. Ha membri in 55 paesi in Africa, America Latina, Asia, Europa e Stati Uniti, con oltre 5100 gruppi locali in tutto il mondo. Ogni associazione nazionale ha la propria entità legale ed è responsabile della guida e del coordinamento dei propri gruppi locali, della formazione dei propri membri, della raccolta fondi e dell’advocacy nel proprio paese.
A Frascati oltre 150 delegati di AIC in rappresentanza dei presidenti nazionali e dei direttivi delle varie nazioni si riuniranno, di nuovo in presenza dall’ultima Assemblea internazionale celebratasi a Chatillon nell’agosto 2017, per eleggere il nuovo presidente e per confrontarsi tra l’altro su tre grandi temi: la sostenibilità, il cambiamento climatico, la protezione del Creato. Saranno presentati progetti nazionali e internazionali sorti per affrontare oggi le nuove povertà provocate o esacerbate dalla pandemia nello spirito di un’azione che nasce concertata e si sviluppa in rete, secondo il carisma vincenziano.
Martedì 21 marzo la giornata inaugurale dal tema “Tutti i cittadini responsabili del mondo”: saranno presenti fra gli altri Paolo Beccegato, Vicedirettore vicario della Caritas Italiana, di cui è responsabile dell’Area internazionale, e Vicepresidente della Fondazione Giustizia e Solidarietà della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Vincenzo Viva vescovo di Albano e mons. Raffaello Martinelli vescovo di Frascati. Mercoledì 22, giornata dedicata al tema “Lavoro in rete per unire le forze”, i delegati parteciperanno al mattino all’Udienza generale del Santo Padre. Giovedì 23, dal tema “Come reagire alla povertà di oggi?”, saranno presentati alcuni progetti fra i quali l’ “Accompagnamento delle persone senza dimora a La Spezia”. Venerdì 24 marzo, giorno conclusivo dal tema “Il futuro di AIC… agire!”, si terrà l’Assemblea statutaria e l’elezione del nuovo presidente internazionale. Spiega Elena Capra, Presidente GVV, Gruppi di Volontariato Vincenziano, e AIC ITALIA: “Partecipare ad un’assemblea internazionale è molto arricchente per la presenza mondiale che si respira, perché si capisce quanto fortunati siamo. Le nostre povertà sono povertà importanti non c’è dubbio (pensiamo ai migranti, i senza tetto, ecc.) però c’è una rete di volontari in Italia che è presente e ramificata ed essa spesso sostituisce le carenze delle istituzioni. Avere la possibilità di conoscere persone che arrivano da Paesi dove si vivono discriminazioni religiose ed etniche o dove ci sono guerre magari lontane dal clamore dei media è un fatto che allarga mente e cuore. Quello che mi ha colpito se ritorno ai ricordi di Chatillon (ultima assemblea) è la carica di entusiasmo da parte dei volontari, si respira un’aria di gioia e generosità che non ha eguali. Sono persone semplici e con grande cuore. Questo mondo di volontari sotto la “protezione” di San Vincenzo è commovente. Quello che lui ha insegnato è attuale, se seguiamo la sua strada andiamo lontano e siamo sempre avanti, mai un passo indietro. E’ un’atmosfera di festa del dare, delle persone che amano i poveri”.

Esce il 7 aprile il nuovo disco di Dente, “Hotel Souvenir”

Esce il 7 aprile il nuovo disco di Dente, “Hotel Souvenir”Roma, 16 mar. (askanews) – Anticipato dai singoli Cambiare idea e La vita fino a qui, arriva il nuovo disco di Dente, “Hotel Souvenir”, tre anni dopo l’omonimo “Dente” ed è prodotto da Federico Nardelli. Sarà presentato sul palco a partire da maggio. Cinque le prime date del tour primaverile: il 4 maggio al Locomotiv di Bologna, l’11 maggio al Monk di Roma, il 12 maggio al Viper di Firenze, il 27 maggio a Milano per il Mi Ami e il 9 giugno all’Hiroshima Mon Amour di Torino.
Il nuovo progetto discografico conferma l’intensità poetica del suo autore e introduce temi e sonorità inedite, rendendo il suo stile immediatamente riconoscibile e allo stesso tempo inaspettatamente sorprendente. Ospiti dell’album: i Post Nebbia, i Selton, e in un’unica traccia – Il mondo con gli occhi – le voci di Fulminacci, Giorgio Poi, Colapesce, VV (all’anagrafe Viviana Colombo), Ditonellapiaga e Dimartino, in una sarcastica risposta all’orgia di featuring del mondo trap.
“Hotel Souvenir” è un luogo immaginario, una malinconica stanza dei ricordi in cui Dente fotografa il passato e immagina il futuro. Evoca un presente fortemente autobiografico, capace di diventare storia di tutti grazie alla sua profonda sensibilità e quella capacità di trasformare sentimenti personali in uno specchio universale.
Chi è Dente Dente, al secolo Giuseppe Peveri, è un cantautore italiano, originario di Fidenza e residente a Milano. Dopo la militanza come chitarrista in formazioni rock/new wave, nel 2006 inizia la sua esperienza solista con “Anice in bocca” (Jestrai), un disco che contribuisce a definire la via italiana al pop lo-fi, la cui poetica viene portata a compimento nei dischi successivi, riconosciuti cult della nuova canzone italiana anni 2000: “Non c’è due senza te” (2007 Jestrai), “L’amore non è bello” (2009 Ghost/Venus) e “Io tra di noi” (2011 Ghost/Venus), che comincia l’esplorazione di Dente verso dimensioni sonore sempre meno connotate dall’estetica lo-fi e sempre più improntate a un cantautorato classico e consapevole. Anche la scrittura, inizialmente destrutturata, evolve progressivamente verso ricercatezza ed essenzialità, senza mai perdere la riconoscibile giocosità del linguaggio che ha consacrato lo stile di Dente. È il percorso dei dischi “Almanacco del giorno prima” (2014 RCA/Sony), “Canzoni per metà” (2016 Pastiglie/Sony) e “Dente” (2020 INRI/Artist First). Del 2015, invece, è l’esordio letterario di Dente: “Favole per bambini molto stanchi”, edito da Bompiani. Nel 2023, torna sulle scene con un disco prodotto da Federico Nardelli: il 27 gennaio esce il primo singolo estratto, “La vita fino qui” feat Post Nebbia. Il 24 febbraio arriva “Cambiare idea”.

“Capolavori Nascosti”, esce l’album raccolta di Mogol-Lavezzi

“Capolavori Nascosti”, esce l’album raccolta di Mogol-LavezziRoma, 16 mar. (askanews) – Mogol-Lavezzi, binomio della musica italiana d’autore con numerosi successi entrati nell’immaginario collettivo e nell’airplay di sempre con “evergreen” come “Vita” (per il progetto DallaMorandi), “Stella nascente” (per la Vanoni) o “Varietà” (per Morandi), tra gli altri. Senza ombra di dubbio tra i più importanti e rappresentativi nomi del panorama musicale italiano, legati da una profonda amicizia e da una grande sintonia artistica, Mogol e Mario Lavezzi continuano a scrivere capolavori, a volte “nascosti”, tanto da dare il titolo alla raccolta in uscita il 17 marzo per Nar International/Artist First, “Capolavori Nascosti”, appunto.
Un album che ha il pregio di presentare agli ascoltatori delle vere perle, tra le più belle canzoni firmate dai due artisti nel corso del loro lungo sodalizio (iniziato nel 1968 quando composero “Il primo giorno di Primavera”, grande successo dei Dik Dik), e qui eseguite con molti dei più grandi artisti della nostra musica (Riccardo Cocciante, Raf, Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Mango, Luca Carboni, Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Ornella Vanoni, tra i tanti). Tredici brani (la maggior parte dei quali incisi per gli album di Lavezzi) e l’inedito “Una storia infinita”, disponibili su CD. Il nuovo brano sarà accompagnato da un videoclip e sarà disponibile anche sulle principali piattaforme per l’ascolto in streaming.
Questa la tracklist, con la serie di collaborazioni, canzone per canzone: Bianche raffiche di vita (Mario Lavezzi, Mango, Laura Valente, Luca Carboni); Per fortuna che ci sei (Mario Lavezzi, Dave Pearlman); Giorni leggeri (Mario Lavezzi, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla); L’amico latino (Mario Lavezzi); Non è una bella idea (Mario Lavezzi); Per la gloria (Mario Lavezzi, Gianni Bella, Riccardo Cocciante, Mango, Raf); Zitta (Mario Lavezzi, Ramòn Stagnaro); Una vita normale (Mario Lavezzi, Giulia Fasolino); Anche settembre (Mario Lavezzi, Elena Roggero); Ci vorresti tu (Ornella Vanoni, Mario Lavezzi); La bandiera (Mario Lavezzi, Biagio Antonacci); Avanti così (Mario Lavezzi); Momento delicato (Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia); Una storia infinita (Mario Lavezzi, Cristina di Pietro).
Mogol e Mario Lavezzi presenteranno “Capolavori Nascosti” a Roma venerdì 17 marzo alle 18 presso “La Feltrinelli” di Via Appia Nuova 427.

Teatro sociale, La Delfa: forza straordinaria per i vulnerabili

Teatro sociale, La Delfa: forza straordinaria per i vulnerabiliRoma, 16 mar. (askanews) – “Un ‘non-manuale’ perché è necessario parlare di teatro, non soltanto in maniera accademica, ma raccontando anche metodologie e realtà. Questo è lo scopo, la motivazione che mi ha spinto a scrivere, durante la pandemia, questo libro, frutto di 30 anni di esperienze dirette sul campo in diversi settori dove il teatro diventa sociale, perché parla di società, di individui, di persone. E anche grazie alla pandemia, purtroppo, abbiamo scoperto come possa essere stato importante lavorare con le persone vulnerabili”. Lo ha detto Pascal La Delfa, autore del libro “Il non-manuale dell’operatore di Teatro Sociale” e presidente di “Oltre le Paole” Onlus, a margine della presentazione del testo, avvenuta presso la Sala stampa della Camera dei deputati – alla presenza, tra gli altri, di Federico Mollicone, Presidente della commissione Cultura di Montecitorio, del deputato Raffaele Bruno e del professor Gilberto Scaramuzzo, docente presso l’Università Roma3 -, parlando delle migliaia di operatori di teatro sociale che lavorano in tante realtà della penisola senza avere spesso l’attenzione riservata a realtà più altisonanti e mediaticamente ‘attraenti’.
“Il teatro ha una forza straordinaria nel poter fare questo e nel trasformare le difficoltà in opportunità – ha sottolineato -. Ecco perché crediamo che il teatro nel sociale sia importante e sia importante formare degli operatori che sono sparsi sul territorio italiano, sono migliaia, spesso formatisi in maniera pioneristica, magari all’università, ma senza una connessione reale tra quello che è la teoria e la pratica ed è quella che invece abbiamo tentato di raccontare nel ‘non-manuale’”.
“Grazie a questo ci sono adesso due proposte di legge che parlano di teatro in carcere e noi ci appoggiamo e sosteniamo queste leggi. Crediamo sia importante fare teatro in qualsiasi luogo sia possibile farlo”, ha concluso.

Un italiano su 4 pronto ad abbandonare l’auto per i mezzi pubblici

Un italiano su 4 pronto ad abbandonare l’auto per i mezzi pubbliciMilano, 16 mar. (askanews) – Quasi un 1 italiano su 4 è pronto ad abbandonare l’auto privata per i mezzi pubblici, ma soltanto se comodi e puntuali. E’ quanto emerge dal sondaggio Ipsos-Legambiente “Tipi mobili nelle città italiane” dedicato alle abitudini di mobilità in Italia con un focus sulle grandi città di Roma, Napoli, Firenze, Milano e Torino: una fetta consistente del campione nazionale, pari al 23%, è rappresentato proprio dagli “aperti al pubblico”, ovvero da coloro che userebbero di più i mezzi pubblici e condivisi a fronte di un potenziamento dei servizi e una diminuzione dei costi. A Milano sono il 25%, a Napoli il 24%, a Torino il 23%, a Firenze 18%, a Roma il 16%.
Il 19% del campione nazionale è, invece, rappresentato dagli “obbligati ma insoddisfatti”: quelli che preferiscono camminare o andare in bicicletta perché conviene. Sono disposti a rinunciare del tutto all’auto di proprietà, a fronte di una maggiore sicurezza stradale e un potenziamento dei servizi sharing. Questo gruppo è cresciuto dopo il lockdown e vive soprattutto nelle grandi città, come Roma (27%) e Torino (25%), seguita da Napoli (22%) e Milano (22%) e Firenze (19%). Tra coloro che si muovono tanto (oltre un’ora al giorno in viaggio) nelle periferie e nei piccoli centri prevalgono gli “irriducibili individualisti – mai fermi ma incollati al volante” (14% del campione), che, a Milano si dimezzano in favore degli “attenti per scelta – multimobili e multimodali”, ovvero chi usa in modo prevalente bici, metropolitana e i servizi di sharing (il 13% dei milanesi).
“I dati emersi dalla campagna e dal sondaggio sono chiari: i cittadini sono disposti a cambiare il loro modo di muoversi, ma il trasporto pubblico in Italia è molto al di sotto della media europea, con soltanto un quarto delle metropolitane, treni veloci, linee tranviarie e autobus elettrici rispetto agli altri paesi – commenta Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente -. Per rendere le città veramente sostenibili e inclusive, occorre adottare politiche che rendano i quartieri e le città più accessibili in bici e con mezzi elettrici condivisi (con zone a basse emissioni e a pedaggio per le auto private) adottando le nudge policies (o spinte gentili) attraverso incentivi economici, abbonamenti e miglioramenti dei servizi. Queste misure devono andare di pari passo, poiché l’esperienza di tutte le città del mondo dimostra che senza l’una, l’altra non può funzionare”.