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Tag: Sanremo 2023

Meeting, sottosegretaria Economia: 1,7 milioni di neet in Italia

Meeting, sottosegretaria Economia: 1,7 milioni di neet in ItaliaRimini, 20 ago. (askanews) – “Il lavoro: una vocazione?”. Al Meeting di Rimini, all’interno di un confronto tra imprese, terzo settore ed associazionismo sul lavoro a fronte delle crescenti domande di senso, la sottosegretaria all’economia Lucia Albano si è chiesta: “Il lavoro può essere considerato solo un mezzo di sopravvivenza, strumentale e funzionale per gestire poi il mio tempo libero oppure contribuisce a creare la mia personalità?”. Se la pandemia – i cui postumi permangono – ci ha lasciato la necessità di avere più tempo e più spazio per noi, “dobbiamo capire in che modo usare questo tempo e questo spazio”. La felicità dopo il lavoro o la felicità nel lavoro. Per la sottosegretaria Albano il lavoro è un bene ricevuto da tramandare, anche se in Italia “ci sono 1,7 milioni di NEET che non studiano né lavorano. Spesso anche a fronte di uno stipendio dignitoso non viene accettato il lavoro, perché se ne ha paura, perché si cerca benessere, perché non si fa un sacrificio”.

Albano ha attaccato il reddito di cittadinanza: “Le politiche che hanno sostenuto il reddito di cittadinanza come risposta alla necessità di lavoro non sono politiche che possono tramandare la nostra cultura del lavoro”. E in merito al salario minimo “se il lavoro è un valore di per sé, non possiamo stigmatizzarlo con un valore minimo. A problemi complessi bisogna rispondere in maniera approfondita. Su questo tema ci sarà su una riflessione. Più che di salario minimo vogliamo affrontare il problema del lavoro povero”.

Libro Vannacci, Schlein: per Costituzione non tutte opinioni uguali

Libro Vannacci, Schlein: per Costituzione non tutte opinioni ugualiRoma, 20 ago. (askanews) – “La nostra è una Costituzione laica, repubblicana e antifascista e non tolleriamo i tentativi di negare e rivedere la storia”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla Festa dell’Unità di Castiglione del Lago, in Umbria.

“Ne stiamo vedendo tante. La nostra Costituzione – ha aggiunto – non mette tutte le opinioni sullo stesso piano, non garantisce libertà a chi vuole negare diritto di espressione a gruppi di persone”.

Meeting, cento anni fa nasceva Testori: la sua amicizia era libera

Meeting, cento anni fa nasceva Testori: la sua amicizia era liberaRimini, 20 ago. (askanews) – Il video che apre l’incontro sul centenario testoriano è quello dell’intervento di Testori al Meeting del 1989: “Cl non mi ha preso per teorie ma mi ha preso quando sono venuti tre o quattro a trovarmi, per una tenerezza che gran parte della società anche cristiana ha buttato via per inseguire uno stramorto progressismo”. Nella Sala Neri in Fiera a Rimini la sua voce ‘nebbiosa’ prosegue: “La cosa che mi ha fatto più dolcezza è vedere quanti giovani ci lavorano da chi lo costruisce e chi lo mette in atto a chi è lì e portano in auto, tutto gratuitamente, questa offerta di sé”.

Davide Dall’Ombra, direttore dell’Associazione culturale Casa Testori, chiede: “Come si arriva a quel 1989?”. Riccardo Bonacina, giornalista, fondatore anche di Vita, il primo settimanale dedicato interamente al mondo del volontariato, era fra quei tre ragazzi citati da testori, che andarono a trovarlo. Volevano conoscerlo dopo averlo letto nel Corsera sulla strage di Via Fani. “Ci lasciò senza fiato. Aveva scritto di non avere reperito, nella cronaca della strage, ‘una domanda: non ci è stato concesso di imbatterci in una sola domanda religiosa’. Nacque un’amicizia che non è finita”. Diceva loro: non svendete la vita, il pensiero, le parole, prendetevi tutte le libertà che solo il sì all’unico Mistero vi permette di prendervi. Il rapporto con Testori è stata un’amicizia “senza dipendenza, un uomo che si è fatto padre di noi e figlio del nostro incontro”. Anche Emilia Guarnieri, cofondatrice del Meeting per l’amicizia fra i popoli, parte dagli editoriali: “Ci aveva colpito trovare qualcuno che poneva la questione del senso in un momento in cui la cultura ideologizzata nemmeno metteva in conto che il cristianesimo potesse essere un fattore nella vita. Nel marzo 78 mancavano due anni all’inizio del Meeting e quegli editoriali avevano a che fare con la gestazione del Meeting”. E con lui niente era scontato, arrivò anche il momento dell’incomprensione. “Leggendo i giornali qualcosa l’aveva disturbato, venni a saperlo e andai a trovarlo. Non ci siamo chiariti, abbiamo ritrovato il punto di tensione alla verità, e da lì siamo ripartiti, è partita una storia con Branciaroli e altri, storia che ha dato tantissimo al Meeting”.

La presenza di Testori al Meeting è continuata anche con la mostra nel 2013 dei suoi ‘Pugilatori’ e la pubblicazione dei suoi scritti nel volume ‘La maestà della vita’ a cura di Giuseppe Frangi e Davide Rondoni. Angela Demattè, drammaturga e attrice, interpreta dal vivo l’incipit della Monaca di Monza, dramma scritto da Testori, e afferma: “Questa monaca cerca l’amore in tutti i modi anche non leciti. Come faccio a stare al mondo con le mie contraddizioni, i miei dilemmi? Non lo so, ma posso metterli in gioco, che è quello che faceva Testori”.

Pensioni, Sbarra (Cisl): uscire dalla logica di interventi spot

Pensioni, Sbarra (Cisl): uscire dalla logica di interventi spotRimini, 20 ago. (askanews) – “Il nostro confronto con il governo deve conseguire un obiettivo: restituire al sistema pensionistico italiano profili di equità, di stabilità delle regole, di inclusività e di flessibilità”. Perché occorre una riforma della legge Fornerno per “uscire dalla logica degli interventi spot”. Lo ha detto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

“Il governo conosce i contenuti della nostra piattaforma unitaria sul sistema pensionistico e previdenziale – ha detto Sbarra – Dobbiamo uscire dalla logica degli interventi spot, occorre una riforma della legge Fornero partendo da una impostazione che mette in priorità il tema della previdenza per i giovani e le donne, incentivi alla previdenza complementare, rendere strutturale l’Ape sociale e negoziare misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro”. “Il nostro confronto con il governo – ha aggiunto il segretario Cisl – deve conseguire un obiettivo: restituire al sistema pensionistico italiano profili di equità, di stabilità delle regole, di inclusività e di flessibilità”.

Sbarra: Cisl in mobilitazione da mesi, in autunno tireremo somme

Sbarra: Cisl in mobilitazione da mesi, in autunno tireremo sommeRimini, 20 ago. (askanews) – “La Cisl è in mobilitazione da mesi, a settembre avremo le assemblee organizzative e alla fine tireremo le somme: non faremo sconti, il nostro atteggiamento sarà centrato come sempre in modo coerente, senza ideologie e pregiudizi, tutto tarato sul merito e sui contenuti”. Lo ha detto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a una conferenza stampa al Meeting di Rimini.

Il prossimo “autunno sarà il momento in cui porteremo a sintesi tanti confronti aperti con ministeri – ha spiegato Sbarra – Sarà un autunno importante perché già nelle prossime settimane avremo la nota di aggiornamento del Def e l’impostazione della Legge di stabilità”. Ma “la Cisl è in mobilitazione da mesi – ha aggiunto il segretario – stiamo raccogliendo le firme su una proposta di legge di iniziativa popolare sul tema della partecipazione e della democrazia economica. A settembre Cisl avrà le assemblee organizzative. Alla fine tireremo le somme: non faremo sconti, il nostro atteggiamento sarà centrato come sempre in modo coerente, senza ideologie e pregiudizi, tutto tarato sul merito e sui contenuti”.

Salario minimo, Schlein: raggiunte 300mila firme, dobbiamo insistere

Salario minimo, Schlein: raggiunte 300mila firme, dobbiamo insistereRoma, 20 ago. (askanews) – “Abbiamo già raggiunto le 300mila firme per il salario minimo: ringrazio tutti quelli che le firme le stanno raccogliendo. Dobbiamo andare avanti e insistere perché con la svolta di questi primi mesi abbiamo voluto mettere al centro il lavoro di qualità e il lavoro dignitoso”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, partecipando alla festa dell’Unità di Castiglione del Lago, trasmessa in diretta Facebook.

“E’ ora di fare la guerra ai contratti pirata”, ha aggiunto la leader democratica, secondo la quale su questo tema il Governo “cerca di prendere tempo perché non ha risposte e non ha proposte”.

Coldiretti: il ganchio blu si combatte a tavola, bene Meloni e Lollobrigida

Coldiretti: il ganchio blu si combatte a tavola, bene Meloni e LollobrigidaMilano, 20 ago. (askanews) – Coldiretti apprezza la decisione della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, di “combattere” a tavola l’invasione del grnachio blu, specie aliena originaria delle coste Atlantiche dell’America che sta prendendo il sopravvento nei fondali delle nostre coste. La confederazione degli agricoltori coglie l’occasione del post di Lollobrigida con foto della Meloni per ricordare i cuochi pescatori e contadini che hanno messo a punto ricette a base di granchio blu, dall’insalatina di granchio alla veneziana fino agli spaghettoni all’aglio saltati al granchio.

In questo modo sarebbe possibile trasformare quella che oggi è una calamità in un’opportunità, con l’inserimento nei menu a km zero, a partire dalle attività di ittiturismo, pescaturismo e dagli agriturismi sul litorale, nel rispetto delle normative territoriali. Del granchio blu Coldiretti decanta anche le proprietà nutrizionali, grazie a una presenza di vitamina B12, preziosa per l’organismo umano. Per Coldiretti quella del granchio blu è una vera e propria calamità naturale, che mina la sopravvivenza dell’economia ittica di molte regioni. Il granchio blu sta colpendo gli allevamenti di cozze e vongole, ma anche quelli di orate, lungo la costa nord dell’Adriatico e nel Tirreno, a partire dalla Toscana dove sta assediando le coste da Orbetello, nel Grossetano, a Marina di Pisa. Una minaccia, per la sopravvivenza di oltre 3.000 imprese familiari nelle zone più colpite con la scomparsa di vere e proprie eccellenze alimentari.

Lollobrigida pubblica una foto di Meloni: “Oggi mangiamo granchio blu”

Lollobrigida pubblica una foto di Meloni: “Oggi mangiamo granchio blu”Milano, 20 ago. (askanews) – Granchi blu per il pranzo di una domenica di fine agosto della premier, Giorgia Meloni, che insieme al compagno e alla figlia è in vacanza in una masseria di Ceglie Messapica, in Puglia, con la sorella, Arianna, e il marito di lei, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Ed è proprio lui a pubblicare sul suo profilo Instagram lo scatto che immortala la presidente del Consiglio con in mano un vassoio pieno di questi crostacei, considerati un pericolo incombente per i nostri mari, sia dal punto di vista ambientale che economico.

“Oggi mangiamo granchio blu! Eccezionale”, scrive il ministro Lollobrigida a corredo della foto. Un modo per incentivare il consumo a tavola di questa specie aliena, che nei nostri mari non ha molti predatori e si riproduce in modo incontrollato alterandone l’ecosistema. Lungo questa strada si sono già mossi alcuni ristoratori italiani che, di fronte all’”invasione” dei temuti crostacei, puntano a fare di necessità virtù.

Lollobrigida pubblica foto della Meloni: “Oggi mangiamo granchio blu”

Lollobrigida pubblica foto della Meloni: “Oggi mangiamo granchio blu”Milano, 20 ago. (askanews) – Granchi blu per il pranzo di una domenica di fine agosto della premier, Giorgia Meloni, che insieme al compagno e alla figlia è in vacanza in una masseria di Ceglie Messapica, in Puglia, con la sorella, Arianna, e il marito di lei, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Ed è proprio lui a pubblicare sul suo profilo Instagram lo scatto che immortala la presidente del Consiglio con in mano un vassoio pieno di questi crostacei, considerati un pericolo incombente per i nostri mari, sia dal punto di vista ambientale che economico.

“Oggi mangiamo granchio blu! Eccezionale”, scrive il ministro Lollobrigida a corredo della foto. Un modo per incentivare il consumo a tavola di questa specie aliena, che nei nostri mari non ha molti predatori e si riproduce in modo incontrollato alterandone l’ecosistema. Lungo questa strada si sono già mossi alcuni ristoratori italiani che, di fronte all’”invasione” dei temuti crostacei, puntano a fare di necessità virtù.

Meeting, Zuppi striglia l’Ue: ha fatto poco per soluzione in Ucraina

Meeting, Zuppi striglia l’Ue: ha fatto poco per soluzione in UcrainaRimini, 20 ago. (askanews) – Ripete la parola pace senza mai stancarsi; chiede con forza una “pace giusta e sicura”, distinguendo tra aggressore e aggredito. Condanna “nazionalismi, razzismi e intolleranze” definendoli veleni di “menti e mani”. E accusa l’Unione europea di “aver fatto poco” nella ricerca di una soluzione della guerra in Ucraina. Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, apre il Meeting di Rimini in una giornata segnata da tre momenti principali: dapprima una intervista a IlSussidiario.net, il sito della Fondazione per la Sussidiarietà presieduta da Giorgio Vittadini; poi l’omelia alla solenne celebrazione che ha aperto ufficialmente la kermesse estiva; infine l’intervento alla tavola rotonda intitolata “Fratelli tutti. Testimonianza di un’amicizia operativa sulle orme di Papa Francesco”.

“Immaginare un mondo senza guerra non è una ingenuità. Il dialogo – sottolinea il porporato – non è accettare una pace ingiusta, ma trovare una pace giusta e sicura, non con le armi ma con il dialogo. Papa Francesco ci chiede di non abituarci alla guerra. A me, ma penso a tanti, ha commosso la commozione di Papa Francesco l’8 dicembre in piazza di Spagna, con tutto lo struggimento di far proprio il dolore del popolo ucraino, della sofferenza del popolo colpito dalla guerra. Dobbiamo continuare ad avere lo stesso struggimento, perché ogni giorno che passa tante persone che muoiono, è un odio che diventa ancora più profondo, è un inquinamento, davvero è una guerra mondiale a pezzi”, aggiunge l’arcivescovo di Bologna. “Pace non significa tradimento. Pace richiede giustizia e sicurezza. Non ci può essere una pace ingiusta. Non dimentichiamo che c’è un aggressore e un aggredito e deve esserci una pace sicura che possa permettere alle persone di guardare con speranza al futuro”.

La ricetta proposta dal cardinale Zuppi è “l’amicizia”, che è proprio la parola che dà il titolo alla 44esima edizione del Meeting di Rimini. “Il sogno di un’amicizia di tutti i popoli si scontra con razzismi e intolleranze, mai innocui e inermi perché sappiamo quanto avvelenano e armano menti, cuori e mani”. E quando “uno è intossicato” da inimicizie “non se ne rende più conto”, avverte Zuppi. “Quanto c’è bisogno di un mondo che diventa amico, in cui ognuno può essere amico, custodendo comunione per l’intera famiglia umana. Il sogno di un’amicizia fra tutti i popoli” però “si scontra con la tentazione di restare ripiegati su se stessi, o peggio di cercare sicurezza alzando nuove frontiere con antagonismi e polarizzazioni che perdono l’insieme, sempre pericoloso”. Inoltre si scontra “con pregiudizi che danno sicurezza, resistenti e amplificati dal digitale; con razzismi e intolleranze mai innocui e inermi perché sappiamo quanto avvelenano e armano menti, cuori e mani”. E “l’aria è inquinata da tante epidemie di inimicizia – conclude il cardinale di Bologna -. Quando uno è intossicato non se ne rende più conto, peggio, vuol dire che non ti rendi più conto, non ci sono più i sensori”. Non manca, da parte del presidente dei vescovi italiani, una stoccata all’Unione europea che, dice, “fa troppo poco”, mentre “dovrebbe fare molto di più”. “Deve cercare in tutti i modi di aiutare iniziative per la pace, seguendo l’invito di Papa Francesco a una pace creativa”. Di Serena Sartini e Paolo Tomassone