Pisa, 30 mar. (askanews) – “Stiamo lavorando di concerto con la Commissione europea, altri paesi hanno avuto sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi delle proroghe concordate di uno o due mesi. Noi siamo al governo da quattro mesi e non da quattro anni, non lo dico per fare polemica… Dobbiamo dire le cose come stanno”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto intervenendo in diretta al XIX congresso nazionale Ali in corso a Pisa a proposito del dibattito sul Pnrr e delle polemiche sui ritardi nella realizzazione degli obiettivi.
Roma, 30 mar. (askanews) – Proseguono secondo le tempistiche previste gli affidamenti dei contratti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e affidati all’Agenzia Spaziale Italiana. Sono stati aggiudicati da ASI tutti i contratti aventi per oggetto “Attività di ricerca e sviluppo tecnologico concernente la realizzazione della Space Factory del PNRR” in attuazione del Piano Operativo del sub-investimento M1C2.I4.3 relativo a Space Factory – Programma Space Factory 4.0.
Si tratta di un importante risultato per ASI e per tutti gli operatori industriali coinvolti che permetterà all’Italia un importante passo in avanti verso l’aumento delle capacità produttive e realizzative nel settore dei piccoli satelliti. La Space Factory – evidenzia l’Agenzia – rappresenta un asset strategico per il nostro Paese nell’ambito dei processi realizzativi per piccoli satelliti, rafforzando e potenziando le competenze della filiera industriale nazionale del settore in forte crescita. Fungerà quindi da volano per investimenti futuri che arriveranno dai privati impegnati nella realizzazione di costellazioni e mega-costellazioni satellitari. In particolare, i contratti aggiudicati per un totale di circa 57 milioni di euro a valere sui fondi del Pnrr ed un contributo di pari importo co-finanziato dai partecipanti privati, riguarderanno: l’aumento delle capacità produttive di celle solari per applicazioni spaziali da parte di CESI, grazie all’utilizzo di macchinari di ultima generazione ed un processo di digitalizzazione della produzione in linea con il paradigma Industria 4.0; il consolidamento delle capacità industriali nella realizzazione e testing di componenti e parti di satelliti, implementando sistemi di automazione e digitalizzazione dei processi, soprattutto nel settore dei micro e piccoli satelliti della famiglia Platino e Nimbus da parte di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito da Thales Alenia Space Italia (mandataria) e Sitael; la realizzazione di una Space Factory distribuita e diffusa sull’intero territorio nazionale, da Nord a Sud, con peculiarità specifiche al fine di assicurare una completa copertura dei vari settori del mercato delle costellazioni di satellite: dai satelliti di poche decine di kg massa e centinaia di unità, sino a quelli di qualche centinaio di kg massa per costellazioni di alcune decine di esemplari e che potranno essere prodotti negli impianti delle società del RTI costituito da Thales Alenia Space Italia (mandataria), Sitael, Argotec e CIRA.
Grazie alla Partenariato Pubblico-Privato (PPP) che sarà costituito a valle della fase di investimento tra ASI ed i contraenti coinvolti, le capacità della Space Factory – conclude l’Agenzia – saranno disponibili per tutti gli operatori interessati attraverso condizioni di accesso agevolate.
Pisa, 30 mar. (askanews) – Il governo è pronto a “dare il suo contributo” sulla riforma delle Provincie che oggi sono in una specie di “limbo”. Lo ha affermato la ministra per le Riforme Elisabetta Casellati in video messaggio per il XIX congresso di Ali – Autonomie locali italiane in corso a Pisa.
“Sono passati trent’anni dall’introduzione dell’elezione diretta dei sindaci, una legge lungimirante, che ha assicurato stabilità e governabilità. Oggi però – ha aggiunto Casellati – ci sono altri temi al centro del dibattito politico da approfondire come il terzo mandato, la riforma elettorale a doppio turno e le condizioni per la candidabilità di un sindaco al mandato parlamentare. C’è poi la riforma delle Province, che oggi si collocano in una sorta di “limbo” istituzionale dalle competenze confuse e dalla fisionomia non ben definita. Sono certa che tutti questi punti saranno oggetto di una riflessione ampia e costruttiva e posso assicurarvi che il governo è pronto a dare il suo contributo: perché anche noi vogliamo ricucire l’Italia da Sud a Nord, dal centro alla periferia, in nome dell’efficienza, ma sempre nel segno della solidarietà, della sussidiarietà, della coesione nazionale”.
Roma, 30 mar. (askanews) – Antonio Parenti, imprenditore agricolo viterbese socio e dirigente di Confagricoltura Viterbo-Rieti, è stato eletto Presidente di Confagricoltura Lazio.
Parenti è alla guida dell’azienda di famiglia a indirizzo cerealicolo-orticolo-zootecnico nel comune di Montalto di Castro. Cinquantasette anni, sposato, due figli, laureato in Ingegneria Elettronica all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, Parenti – informa una nota – si è occupato di Modellistica ambientale in collaborazione con ENEA, prima di dedicarsi quasi completamente all’agricoltura. Si è occupato con grande impegno anche all’attività dirigenziale dell’Organizzazione ricoprendo la carica di consigliere di Confagricoltura Viterbo-Rieti ed attualmente è consigliere del Confidi Confagricoltura Viterbo. Ricopre inoltre la carica di presidente della Sezione regionale di Bioeconomia e di consigliere nella Federazione nazionale di Bioeconomia. “Un sindacato che sappia affrontare la difficile situazione attuale e che possa indirizzare le decisioni politiche regionali con l’obiettivo di un miglioramento della redditività delle aziende agricole del territorio attraverso un confronto continuo con gli attori istituzionali della Regione Lazio”, è l’auspicio del neopresidente.
Completano la squadra della Confagricoltura Lazio le vicepresidenti Orsola Balducci e Stefania di Stefano; i consiglieri Gianfederico Angelotti (VT-RI), Francesco Gioacchini (VT-RI), Angela di Carlo (RM), Michele del Gallo (RM), Stefano Maria Boschetto (LT), Marco Berardo Di Stefano (LT), Marco Lazza (LT), Fabio Corsi (FR), nonché i presidenti delle Unioni provinciali Vincenzino Rota (RM), Remo Parenti, (VT-RI) e Vincenzo del Greco Spezza (FR).
Roma, 30 mar. (askanews) – Il Gruppo Saviola, azienda attiva nella produzione di pannelli ecologici, con utilizzo di materia prima 100% post consumo, prosegue nella propria strategia imprenditoriale in ottica di sostenibilità e sviluppo, ottenendo il supporto di Sace e di un pool di primarie banche. Si tratta – spiega una nota – di un’operazione di finanza strutturata per 200 milioni di euro, assistita da una Garanzia Green rilasciata da Sace a copertura dell’80% del finanziamento. Bnl Bnp Paribas è Global Coordinator; la Banca, con il team di Structured Finance e attraverso la Direzione Territoriale Corporate Banking Nord Ovest, ha agito anche come Bookrunner – insieme con l’Area Corporate Business Key Clients Centro Nord di UniCredit – come Sace Agent, Banca Agente e Mandated Lead Arranger. Sono Mla Banco Bpm, Crédit Agricole Italia, Deutsche Bank, Gruppo Montepaschi, UniCredit. Il finanziamento sosterrà gli investimenti del Gruppo nel campo dell’efficientamento energetico e impatto ambientale, a beneficio dei territori e dell’ambiente in cui l’azienda opera. “Si tratta di una collaborazione che conferma la volontà del nostro Gruppo di proseguire nella crescita e sviluppo, come da nostra tradizione in modo sostenibile ponendo l’economia circolare alla base della nostra produzione. Prodotti che vivono di qualità e design al passo con le tendenze del momento. Crediamo che fare impresa significhi avere obiettivi di sostenibilità economica, ma anche nel rispetto del territorio e delle persone che lo vivono” ha commentato il Presidente del Gruppo Alessandro Saviola. “Questa operazione al fianco del Gruppo Saviola – un’eccellenza Made in Italy che fa da sempre della sostenibilità un marchio di fabbrica – è la prima dall’avvio del programma Garanzia Green a perseguire contemporaneamente tre degli obiettivi ambientali previsti dalla tassonomia europea: mitigazione del cambiamento climatico, economia circolare, prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Aggiunge, quindi, un tassello strategico e fondamentale al nostro impegno a sostegno di progetti in grado di creare benessere a lungo termine per la comunità, in linea con la nostra nuova mission aziendale e con il nostro Piano Industriale INSIEME 2025”, ha sottolineato Bernardo Attolico Chief Business Officer di Sace.
Roma, 30 mar. (askanews) – “Ho scritto al ministro Fitto: noi siamo in grado di spendere altri 500 milioni entro giugno 2026 per le case popolari e i licei. Se c’è il rischio che si perdano questi soldi, noi siamo in grado di metterli a terra. Anche qui chiediamo un confronto: ci si rimbocchi le maniche perché non siamo nella fase delle discussioni ma dei fatti”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Agorà su RaiTre.
“Sul Pnrr siamo in corsa e abbiamo la grandissima responsabilità di non sprecare le risorse conquistate in Ue con una battaglia durissima – ha aggiunto Gualtieri-. Sono cambiati tre governi durante il più grande piano di investimenti della storia del dopoguerra, e questo è stato un ostacolo in più. Il piano c’è, ora non vanno sprecate le risorse – è il richiamo di Gualtieri -. Poi faremo il dibattito storiografico, ma ora diamo risposte. Noi siamo in grado. Se ci sono risorse che non si spendono, allora canalizziamole: edilizia popolare, scuole.
Roma, 30 mar. (askanews) – A febbraio il tasso di disoccupazione totale è stabile all’8%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.
Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce su base mensile (-0,6%, pari a -12mila unità) tra le donne, i minori di 35 anni e gli ultracinquantenni. La stabilità del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è dovuta alla crescita tra le donne e le persone con più di 35 anni d’età e alla contestuale diminuzione tra gli uomini e i giovani. Il tasso di inattività rimane invariato al 33,8%.
Rispetto a febbraio 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-4,5%, pari a -94mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila). A febbraio il numero di occupati è stabile rispetto al mese di gennaio, mantenendosi superiore a 23milioni 300mila, ha reso noto l’Istat spiegando che tale stabilità è sintesi della crescita osservata tra gli uomini, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, e del calo registrato, oltre che tra i 35-49enni, tra le donne e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti).
Secondo le stime preliminari dell’Istituto, il numero di occupati a febbraio 2023 supera quello di febbraio 2022 dell’1,5% (+352mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,2 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.
Roma, 30 mar. (askanews) – Sulla gestazione per altri “ho una posizione critica, in particolare sulla pratica mercificatoria ma è vietata dalla legge. E’ un’altra cosa. Altra questione è quella che riguarda i bambini figli di due mamme che hanno un certificato già riconosciuto in un altro Paese dell’Unione europea, la Cassazione dice che il certificato va trascritto”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in un’intervista a Agorà su RaiTre. “Il problema della trascrizione per i figli di altri è che è vietata dalla legge ma riguarda principalmente le coppie eterosessuali”, ha aggiunto Gualtieri secondo il quale “Roccella confonde le acque”.
Roma, 30 mar. (askanews) – I mini appartamenti sono una delle tipologie più richieste da chi cerca una casa in affitto, come evidenzia un’analisi di idealista/data, eppure solo l’1,9% degli appartamenti in locazione, pubblicati negli ultimi tre mesi sul portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia, ha una superficie inferiore ai 30 metri quadri. Secondo l’ufficio studi di idealista la tipologia più proposta in locazione ha una superficie compresa tra i 60 e i 100 metri quadri (il 44,6% delle abitazioni in affitto), seguita con il 30,2% da tagli compresi tra i 30 e i 60 metri quadri. Il 17,8% dello stock disponibile ha una superficie che va dai 100 al 150 m2; mentre solo il 6% supera i 150 metri quadri.
“Il fenomeno dei monolocali e dei piccoli appartamenti – commenta Vincenzo de Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di idealista Italia – è molto limitato in Italia, rappresentando solo l’1,9% dell’offerta attualmente disponibile sul mercato della locazione. Il problema della scarsità di stock che il mercato degli affitti sta vivendo negli ultimi anni non ha portato i miniappartamenti a diventare una parte significativa del mercato. Al contrario, praticamente tutti gli annunci si riferiscono a immobili più grandi”. Solo cinque regioni su venti presentano uno stock di “mini appartamenti” più elevato rispetto alla media nazionale; si tratta, nel dettaglio, di Liguria (3,7%), Campania (2,7%), Piemonte e Toscana (entrambe sui 2,2%) e Sardegna (2%). In linea con l’andamento italiano (1,9%) si collocano Emilia-Romagna e Lombardia. Mentre, le restanti 13 regioni fanno rilevare un’offerta di immobili con metrature inferiori ai 30 metri quadri più esigua della già sottile presenza di annunci disponibili in media nazionale: si va dall’1,8% di Trentino-Alto Adige e Sicilia a degradare sino allo 0,7% di Abruzzo e Calabria.
La presenza di mini appartamenti non va mai sopra la soglia del 10 per cento dello stock abitativo presente nei 106 capoluoghi italiani analizzati. Genova, con un 9,2% di superfici inferiori ai 30 metri quadri disponibili per la locazione, guida il lotto dei centri con la maggiore offerta di abitativa costituita da monolocali, davanti a Nuoro (7,7%) e Napoli (5,5%). Restando ai grandi capoluoghi Torino (3,9%), Bologna (2,8%), Milano (2,6%), Firenze (2,5%) e Palermo (1,9%) presentano uno stock superiore alla media italiana. Roma (1,8%) si colloca subito al di sotto e guida altri 66 capoluoghi dove l’incidenza dei mini appartamenti è minore o nulla (in 16 città sotto 50mila abitanti). Nella maggior parte dei capoluoghi italiani, la tipologia più comune è quella compresa tra 60 metri quadri e 100 metri quadri. Le abitazioni inferiori a 30 metri quadri non rappresentano un campione significativo, nemmeno nelle grandi città. Come visto, Roma presenta solo l’1,8% di abitazioni con dimensione inferiore ai 30 metri quadri rispetto all’offerta totale di abitazioni, mentre il 24,1% ha una superfice tra 30 metri quadri e 60 metri quadri, il 48,1% tra 60 e 100 metri quadri e il resto misura più di 100 metri quadri. La situazione è simile a Milano, dove solo il 2,6% delle abitazioni sono mini appartamenti (meno di 30 m2), il 35,7% ha una superficie tra 30 metri quadri e 60 metri quadri e il 42,1% tra 60 metri quadri e 100 metri quadri. Il 13,6% delle case a Milano ha una superficie compresa tra 100 e 150 metri quadri e solo l’6,2% va oltre questi tagli.
Pisa, 30 mar. (askanews) – Il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata “crea nuovo centralismo regionale che non serve a nessuno ed è per questo che ci batteremo contro questo disegno di legge e se il governo andrà avanti a testa bassa noi raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo. Il ddl Calderoli non passerà e non dividerà questo paese”. Lo ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente nazionale Ali – Autonomie locali italiane, parlando con i giornalisti a Pisa a margine del XIX congresso nazionale “Ricuciamo l’Italia”.