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Tag: Sanremo 2023

Fao: 45 paesi hanno bisogno di assistenza esterna per il cibo

Fao: 45 paesi hanno bisogno di assistenza esterna per il ciboRoma, 8 nov. (askanews) – Circa 45 paesi in tutto il mondo sono valutati come bisognosi di assistenza esterna per il cibo e 5 versano in una grave emergenza alimentare. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto Crop Prospects and Food Situation, una pubblicazione triennale del Global Information and Early Warning System (GIEWS) della Fao.


Il rapporto offre dettagli sulle condizioni di questi paesi, che includono 33 paesi in Africa, nove in Asia, due in America Latina e nei Caraibi e uno in Europa, insieme a dati regionali sulle produzioni di cereali altamente variegate previste per il 2024 in tutto il mondo. I conflitti e l’insicurezza sono identificati come i principali fattori di grave insicurezza alimentare, con le popolazioni nella Striscia di Gaza, Haiti, Mali e Sudan che affrontano livelli IPC 5 di insicurezza alimentare acuta nel 2024.


Si prevede che la produzione aggregata di cereali nei 44 Paesi con deficit alimentare a basso reddito (LIFDC) sarà leggermente superiore alla media quinquennale, con una produzione complessiva nei LIFDC africani che dovrebbe rimanere vicina alla media, poiché si prevede che i raccolti inferiori nell’Africa meridionale saranno compensati da aumenti in altre regioni. Si prevede inoltre che le esigenze di importazione per questo gruppo cresceranno di circa l’8% rispetto alla media quinquennale, con un aumento che si concentrerà nell’Africa orientale e meridionale.

Africa, Giorgetti: “Priorità geopolitica chiave per l’Italia”

Africa, Giorgetti: “Priorità geopolitica chiave per l’Italia”Roma, 8 nov. (askanews) – “L’Africa è una priorità geopolitica chiave per l’Italia, come dimostra il lancio del piano Mattei per l’Africa, che introduce un nuovo modello di partnership con i paesi africani basato su equità di cooperazione, interessi condivisi e benefici comuni”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla conferenza “Italy and the World Bank Group: Partnering for Africa’s Prosperity”, organizzata a Roma da Banca Mondiale, Banca d’Italia e ministero dell’Economia e delle Finanze.


“Tramite un approccio incrementale, in cui gli obiettivi sono definiti assieme ai nostri partner africani, il Piano Mattei ora coinvolge nove paesi pilota: Algeria, Repubblica del Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia”, ha spiegato. E si focalizza “su sei pilastri strategici, identificati come aree vitali di cooperazione: energia, infrastrutture digitali e fisiche, agricoltura, acqua, salute, educazione e formazione”. “Quest’anno la presidenza italiana del G7 si è focalizzata sull’Africa e ha ridato slancio ai negoziati Ida 21 replenishment” (la International Development Association, il ramo della Banca Mondiale che interviene sui Paesi più poveri), “come messo in rilievo dalle dichiarazioni del vertice dei ministri delle finanze del G7 che si è svolto a Stresa”, ha rivendicato Giorgetti.


Il ministro ha spiegato che l’Italia esprime forte sostegno su tre aree chiave. “Primo, la creazione di posti di lavoro e il ruolo del settore privato, perché bisogna assicurare che le imprese locali, incluse le Pmi, possano avere accesso a finanziamenti, risorse e reti”. Secondo, “la fragilità: supportiamo pienamente l’iniziativa dell’Ida per rafforzare gli interventi in aree e paesi fragili e colpiti da conflitti”, ha proseguito. Terzo, l’integrazione regionale: “può contribuire a espandere l’accesso ai mercati e facilitare il commercio intra regionale, tramite miglioramenti dei corridoi di scambi, delle reti di trasporto e delle infrastrutture di energia”.


Giorgetti a menzionato una molteplicità di interventi e iniziative e a citato “l’eccellente cooperazione” che in questi ambiti si è messa in campo con la Banca mondiale.

Fao: per 2024/25 in aumento produzione riso e grano, in calo mais

Fao: per 2024/25 in aumento produzione riso e grano, in calo maisRoma, 8 nov. (askanews) – Produzione globale di cereali nel 2024 in calo dello 0,4% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 2.848 milioni di tonnellate: si tratta, comunque, della seconda produzione più grande mai registrata. In aumento la produzione mondiale di riso e grano, in calo invece quella di mais. E’ quanto emerge dal nuovo bollettino sulla domanda e offerta di cereali della Fao, pubblicato oggi.


Si prevede che la produzione mondiale di grano aumenterà, sostenuta dalle riprese della produzione in Asia come risultato dell’espansione delle aree e delle condizioni meteorologiche favorevoli, che hanno più che compensato i grandi cali tra i principali produttori in Europa. Si prevede che la produzione globale di cereali secondari diminuirà rispetto al suo livello record del 2023, principalmente a causa di un raccolto considerevole di mais prodotto a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Nel frattempo, la produzione mondiale di riso nella stagione 2024/25 potrebbe raggiungere un massimo record di 538,9 milioni di tonnellate, rafforzata da piantagioni da record. Si prevede che l’utilizzo mondiale di cereali crescerà dello 0,5% a 2.857 milioni di tonnellate nel 2024/25, guidato dall’aumento del consumo alimentare di riso e grano. Si prevede che le scorte globali di cereali aumenteranno dello 0,6 percento a 889 milioni di tonnellate, in gran parte a causa di una prevista espansione delle scorte di riso. Ciò si tradurrebbe in un rapporto globale tra scorte e utilizzo di cereali del 30,6%, vicino ai livelli medi degli ultimi cinque e dieci anni.


Il commercio internazionale di cereali è ora previsto a 485 milioni di tonnellate, che rappresentano una contrazione del 3,9% rispetto al livello del 2023/24. Si prevede che il commercio globale di riso aumenterà, mentre quello di grano e cereali secondari diminuirà.complessiva nei LIFDC africani che dovrebbe rimanere vicina alla media, poiché si prevede che i raccolti inferiori nell’Africa meridionale saranno compensati da aumenti in altre regioni. Si prevede inoltre che le esigenze di importazione per questo gruppo cresceranno di circa l’8 percento rispetto alla media quinquennale, con un aumento che si concentrerà nell’Africa orientale e meridionale.

Fao: indice prezzi materie prime alimentari ai massimi a ottobre

Fao: indice prezzi materie prime alimentari ai massimi a ottobreRoma, 8 nov. (askanews) – L’indice di riferimento per i prezzi delle materie prime alimentari mondiali ad ottobre è salito al suo livello più alto in 18 mesi, guidato da un forte aumento delle quotazioni dell’olio vegetale. E’ quanto riferisce l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao). In aumento i prezzi di tutte le materie prime alimentari: oli vegetali, cereali, latte e derivati, zucchero. In controtendenza solo il prezzo della carne, sceso dello 0,3% da settembre.


L’indice, che traccia le variazioni mensili dei prezzi internazionali di una serie di materie prime alimentari scambiate a livello globale, ha registrato una media di 127,4 punti a ottobre, in aumento del 2% rispetto a settembre e del 5,5% rispetto al suo valore di un anno fa. Tuttavia, l’indice è rimasto del 20,5% al di sotto del suo picco di marzo 2022. L’indice dei prezzi degli oli vegetali della Fao è aumentato del 7,3% a ottobre, raggiungendo il massimo di due anni a causa dell’aumento delle quotazioni dell’olio di palma, soia, girasole e colza, guidato principalmente dalle preoccupazioni sulla produzione.


L’indice dei prezzi dei cereali della FAO è aumentato dello 0,9% a ottobre, guidato dall’aumento dei prezzi all’esportazione di grano e mais. I prezzi globali del grano sono stati influenzati dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli nei principali esportatori dell’emisfero settentrionale, nonché dalla reintroduzione di un prezzo minimo non ufficiale nella Federazione Russa e dalle crescenti tensioni nella regione del Mar Nero. Anche i prezzi mondiali del mais sono aumentati, spinti in parte dalla forte domanda interna e dalle difficoltà di trasporto in Brasile dovute ai bassi livelli dei fiumi. Al contrario, l’indice dei prezzi di tutto il riso della FAO è diminuito del 5,6 percento a ottobre, riflettendo quotazioni inferiori del riso indica guidate dalle aspettative di una maggiore concorrenza tra gli esportatori dopo la rimozione da parte dell’India delle restrizioni all’esportazione di riso non spezzato. L’indice dei prezzi dello zucchero della Fao è aumentato del 2,6% tra le persistenti preoccupazioni sulle prospettive di produzione 2024/25 in Brasile a seguito di prolungate condizioni meteorologiche secche. Anche l’aumento dei prezzi internazionali del petrolio greggio ha contribuito all’aumento delle quotazioni dello zucchero spostando più canna da zucchero verso la produzione di etanolo, mentre l’indebolimento del real brasiliano rispetto al dollaro statunitense ha limitato l’aumento.


L’indice dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari della Fao è aumentato dell’1,9% a ottobre, con una media del 21,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento è stato trainato principalmente dai prezzi internazionali più alti di formaggio e burro, mentre le quotazioni del latte in polvere sono diminuite. In controtendenza rispetto alla tendenza generale al rialzo, l’indice dei prezzi della carne della FAO è sceso dello 0,3% da settembre, principalmente a causa dei prezzi più bassi della carne suina derivanti dall’aumento dei tassi di macellazione nell’Europa occidentale in mezzo alla debole domanda interna e internazionale. I prezzi mondiali del pollame sono scesi leggermente a ottobre, mentre quelli della carne ovina sono rimasti stabili. Al contrario, i prezzi della carne bovina sono aumentati moderatamente, sostenuti da acquisti internazionali più forti.

Tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam dopo Ajax e Maccabi: feriti e decine di arresti

Tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam dopo Ajax e Maccabi: feriti e decine di arrestiRoma, 8 nov. (askanews) – La polizia di Amsterdam ha affermato che cinque persone sono state ricoverate in ospedale e 62 arrestate dopo che rivoltosi anti-israeliani hanno condotto un attacco apparentemente organizzato contro i tifosi del Maccabi Tel Aviv ad Amsterdam.


La polizia ha inoltre reso noto in un post su X di aver avviato un’importante indagine su molteplici episodi di violenza. Una dichiarazione rilasciata dal comune, dalla polizia e dalla procura della città olandese ha reso noto che la notte successiva alla partita di Europa League tra Ajax e Maccabi Tel Aviv “è stata molto turbolenta con diversi episodi di violenza contro i tifosi del Maccabi”.

Difesa, studio Iiss: Europa spende di più, ma manca di soldati

Difesa, studio Iiss: Europa spende di più, ma manca di soldatiMilano, 8 nov. (askanews) – Uno studio del International Institute for Security Studies (IISS) è stato presentato alla conferenza sulla difesa del Prague Defense Summit che inizia oggi e terminerà domenica. Lo scopo del vertice è quello di stimolare un ampio dibattito pubblico sullo sviluppo delle capacità di difesa europee e transatlantiche e di aprire la strada a misure concrete che portino all’attuazione di obiettivi politici, in particolare nel campo dell’innovazione e degli appalti nel settore della difesa. Tra gli oratori del summit anche l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato e lo statunitense Doug Bush, assistant secretary of the Army for Acquisition.


I risultati dell’Iiss giungono in un momento in cui il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha suscitato timori che egli possa mettere in discussione la sicurezza europea e interrompere il sostegno all’Ucraina dilaniata dalla guerra. I ricercatori hanno riscontrato diversi punti deboli nella capacità dell’Europa di difendersi. La produzione di armi, sia in termini di artiglieria che di difesa aerea, è aumentata significativamente in Europa negli ultimi due anni, ma mancano semplicemente le persone, concludono. Milano, 8 nov. (askanews) – Importanti forze europee restano indebolite. Troppi continuano a perdere soldati, mentre la generazione più giovane non è spinta ad arruolarsi in servizio, afferma lo studio. L’arsenale europeo è stato gravemente impoverito a seguito di decisioni politiche dopo la fine della Guerra fredda e nei decenni successivi. Nel processo, anche l’industria della difesa in Europa si è contratta, afferma lo studio.


Sebbene i bilanci per la difesa dei membri europei della NATO siano quasi del 50% più alti rispetto a quelli del 2014 – quando la Russia ha annesso la Crimea – i paesi continuano ad appoggiarsi militarmente agli Usa in tutti i settori, è la conclusione dei ricercatori. Il summit riunirà alti dirigenti governativi, funzionari della difesa, importanti rappresentanti dell’industria, analisti e media per tre giorni di discussioni ad alto livello a Praga, sino al 10 novembre.


La cooperazione tra industria e difesa, i progressi nelle applicazioni militari di tecnologie emergenti e potenzialmente dirompenti, nonché i requisiti per combattere e vincere guerre importanti in un contesto multidisciplinare, saranno i principali argomenti di dibattito del vertice. Sulla base del successo dei dialoghi IISS Shangri-La e Manama, ormai saldamente affermati come i principali vertici sulla difesa rispettivamente in Asia e Medio Oriente, il vertice sulla difesa di Praga presenterà una serie di discussioni plenarie, nonché discussioni bilaterali, mini-laterali e multilaterali, consentendo una diplomazia di difesa informale ma efficace.

Tpl, fonti Mit: “Cgil sconcertante, no a mobilitazione selvaggia”

Tpl, fonti Mit: “Cgil sconcertante, no a mobilitazione selvaggia”Roma, 8 nov. (askanews) – “Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è inaccettabile proclamare una mobilitazione selvaggia e senza tutele per chi ha bisogno di muoversi, di curarsi, studiare o lavorare. Troppi italiani, oggi, sono in difficoltà perché la sconcertante Cgil inneggia alla rivolta sociale guardacaso di venerdì”. Lo affermano fonti del ministero di Infrastrutture e Trasporti.


“Sul fronte del contrasto alla criminalità, con particolare riferimento a stazioni e treni, il Mit è in prima linea come testimoniato dagli investimenti e dai risultati di Fs Security. Il ministro Matteo Salvini – aggiungono le stesse fonti – non consentirà più a minoranze irresponsabili di boicottare l’Italia”.

Torna Bandiera Verde 2024, premio Cia a campioni agricoltura

Torna Bandiera Verde 2024, premio Cia a campioni agricolturaRoma, 8 nov. (askanews) – Ritorna Bandiera Verde Agricoltura, il riconoscimento promosso da Cia-Agricoltori Italiani, in programma mercoledì 13 novembre, alle 10, presso la Camera di Commercio di Roma, Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano in Piazza di Pietra. La XXII edizione dell’iniziativa Cia premia ogni anno i nuovi campioni dell’agricoltura tricolore, protagonisti della valorizzazione del patrimonio enogastronomico, paesaggistico e ambientale del Paese.


La storica cerimonia della Confederazione accoglierà, dunque, con il presidente nazionale di Cia Cristiano Fini e le istituzioni nazionali e locali, i premiati del 2024: aziende agricole, organizzazioni ed enti virtuosi che si sono distinti nelle 16 categorie, da Agri-young ad Agri-woman, da Agri-innovation ad Agri-welfare.

Fao: da abitudini alimentari dannose 8.000 mld Usd costi annui

Fao: da abitudini alimentari dannose 8.000 mld Usd costi annuiRoma, 8 nov. (askanews) – I costi nascosti dei sistemi agroalimentari mondiali ammontano a circa 12 000 miliardi di dollari all’anno. Di questi, il 70% circa pari a 8.100 miliardi di dollari è la conseguenza di abitudini alimentari non salutari ed è correlato a pericolose malattie non trasmissibili come le malattie cardiache, l’ictus e il diabete, con costi di gran lunga superiori rispetto a quelli legati al degrado ambientale e alle disuguaglianze sociali.


E’ quanto emerge da uno studio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), a cui hanno partecipato 156 paesi, presentato nell’ambito del rapporto sullo oStato dell’alimentazione e dell’agricoltura 2024 (SOFA). Il rapporto aggiorna le stime dei costi, suddividendole per tipologia di sistema agroalimentare, e traccia una tabella di marcia per la trasformazione dei nostri sistemi agroalimentari. Dal rapporto emerge chiaramente che nei sistemi agroalimentari più industrializzati dei paesi a reddito medio-alto e alto, i costi nascosti globali scaturiscono in gran parte dai costi legati alla salute e, a seguire, dai costi nascosti dell’impatto ambientale. Nell’esaminare le ripercussioni sulla salute, il rapporto individua 13 fattori di rischio alimentare, tra cui una dieta povera di cereali integrali, frutta e ortaggi, un consumo eccessivo di sodio e l’elevata assunzione di carni rosse e processate, con marcate differenze tra i vari sistemi agroalimentari.


Tra i principali fattori di rischio alimentare una dieta povera di cereali integrali, un apporto insufficiente di frutta e ortaggi, un elevato consumo di sodio, e un elevato consumo di carni rosse e processate. Oltre ai rischi alimentari, anche l’impatto ambientale delle pratiche agricole non sostenibili concorre in modo sostanziale ad accrescere l’onere dei costi nascosti. Il rapporto SOFA 2024 sottolinea l’importanza di adattarsi ai contesti locali e di saper cogliere le priorità delle parti interessate, portando ad esempio studi di casi che si riferiscono a paesi e tipologie di sistemi agroalimentari diversificati, tra cui Australia, Brasile, Colombia, Etiopia, India e Regno Unito.


Nel complesso, il rapporto auspica una trasformazione dei sistemi agroalimentari ispirata a valori che ne promuovano la sostenibilità, resilienza, inclusione ed efficienza. Questa impostazione implica un allontanamento dalle tradizionali misurazioni di indicatori economici come il PIL, per fare affidamento sul metodo della contabilità dei costi effettivi, che tiene conto anche dei costi nascosti. “Le scelte che facciamo ora, le priorità che stabiliamo e le soluzioni che realizziamo determineranno il nostro comune futuro. Il vero cambiamento inizia con azioni e iniziative individuali, sorrette da politiche di sostegno e da investimenti mirati. La trasformazione dei sistemi agroalimentari mondiali è indispensabile per il conseguimento degli OSS e per garantire un futuro prospero a tutti,” ha dichiarato il direttore generale della Fao, QU Dongyu.

Mattarella: no ad anacronistico ritorno a blocchi contrapposti

Mattarella: no ad anacronistico ritorno a blocchi contrappostiPechino, 8 nov. (askanews) – Dialogare, “porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo, porta alla costruzione di un patrimonio comune. E’ una riflessione, un atteggiamento, che spinge a evadere tentazioni di anacronistici ritorni a un mondo di blocchi contrapposti”. Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Forum culturale Italia-Cina ospitato nella sala del popolo di Pechino dal Presidente Xi Jinping, punto centrale della visita di Stato a Pechino.


“Gli italiani, membri fondatori dell’Unione Europea, sono sostenitori dell’importanza dei fenomeni aggregativi tra Paesi che condividono interessi o sensibilità – ha aggiunto il capo dello Stato – . Ma non contrapposte ad altri”.