Meloni: Ue e Italia devono investire di più sulla difesa ma servono risorseRoma, 8 nov. (askanews) – “Io sono assolutamente convinta che l’Europa e l’Italia debbano riuscire a garantire la loro maggiore indipendenza e autonomia anche investendo di più in difesa. Chiaramente servono gli strumenti per poterlo fare. Questo è un grande dibattito che riguarda il Patto di stabilità, che l’Italia ha posto: ci sono nel nuovo Patto delle aperture ma va fatto molto di più e penso che sia un altro di quei dibattiti che bisognerà riaprire”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al summit informale del Consiglio europeo a Budapest.
“Al di là della volontà – ha aggiunto – poi c’è quello che si può fare e le risorse vanno individuate in qualche modo. L’unica cosa che non sono disposta a fare è prendermela con i cittadini italiani, i lavoratori. Noi spendiamo le risorse su priorità reali, non gettiamo soldi dalla finestra e quindi su scelte strategiche che io condivido bisogna dire anche come si fa ad aiutare gli Stati membri a trovare le risorse”.
Coldiretti: raccolto orzo per birra ridotto per maltempo e siccitàRoma, 8 nov. (askanews) – I cambiamenti climatici minacciano la birra italiana con maltempo e siccità che hanno causato gravi danni ai raccolti di orzo rendendo sempre più necessarie misure di sostegno alle imprese per tutelare un settore dalle elevate potenzialità. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti e Consorzio Birra Italiana in occasione della Giornata nazionale del luppolo italiano, con produttori provenienti da tutta Italia giunta a Palazzo Rospigliosi a Roma.
Il 2024 ha confermato le preoccupazioni sugli effetti del clima sui raccolti, con l’assenza di pioggia che ha penalizzato l’orzo, facendo drasticamente calare le rese, pur se il prodotto si presenta comunque di ottima qualità. Un fattore che rischia di diventare strutturale, mettendo in pericolo la crescita della filiera della birra 100% italiana dal campo alla tavola che sul territorio nazionale sta già vedendo lo sviluppo di esperienze importanti. Basti pensare al caso della Sardegna dove è stato avviato il primo progetto di filiera della birra, voluto da Coldiretti e dal Consorzio Birra Italiana per rilanciare la produzione brassicola sull’isola e creare un modello replicabile in altre regioni, con il coinvolgimento di 20 birrifici locali, un produttore di luppolo e una cooperativa di produttori di cereali.
Con l’Italia costretta ad importare il 65% del suo fabbisogno di malto d’orzo, ci sono dunque le condizioni per sostenere la crescita della filiera agricola dando alle aziende agricole una opportunità di diversificazione colturale delle produzioni, come sta avvenendo nel caso del luppolo, l’altro ingrediente fondamentale e simbolo della della birra. Nell’ultimo periodo si sta, infatti, assistendo a una sempre maggiore professionalizzazione di questo tipo di coltivazione, grazie anche all’azione del Consorzio Birra Italiana con il coinvolgimento di cooperative specializzate nella lavorazione. Per fare ciò, servono adeguate misure di sostegno a favore delle aziende, colpite dalle avversità atmosferiche ma anche da un aumento dei costi che è diventato strutturale nonostante la discesa dell’inflazione, riducendo i margini di reddito. Importante in tale ottica sarebbe il ripristino della riduzione sull’accisa per i microbirrifici, decaduto lo scorso anno. Occorre poi sviluppare soluzioni di Agricoltura 5.0 per contenere gli impatti del cambiamento climatico, anche sviluppando la ricerca genetica per sperimentare nuove varietà più resistenti.
La filiera della birra italiana artigianale vede oggi quasi 1200 birrifici in tutta Italia, di cui circa un quarto è agricolo, ovvero produce da sé le materie prime necessarie, secondo l’analisi del Consorzio Birra Italiana, con una percentuale in costante crescita. Al netto delle difficoltà causate da clima e dall’impatto delle crisi internazionali sui costi di produzione, la birra artigianale è entrata sempre più nelle case degli italiani, con una produzione di 48 milioni di litri, di cui quasi 3 milioni di litri destinati all’export e, un valore di oltre 430 milioni di euro sul mercato del fuori casa, garantendo 92.000 posti di lavoro tra addetti diretti e indiretti.
Africa, Banga (BM): il focus è semplice, creare lavoro per giovaniRoma, 8 nov. (askanews) – Il mio focus sull’Africa è molto semplice: creare lavoro per i giovani. Tutto il resto è interessante, ma se non porti il lavoro per i giovani perdiamo l’opportunità di cambiare il futuro dell’Africa e quello che può essere come continente”. Lo ha affermato il presidente della Banca Mondiale, l’indiano Ajay Banga durante un dibattito alla conferenza “Italy and the World Bank Group: Partnering for Africa’s Prosperity”, organizzata a Roma dall’istituzione di Washington assieme a Banca d’Italia e e ministero dell’Economia e delle Finanze.
“L’Africa ha un dividendo demografico: nei prossimi 10-15 anni ci saranno 1,2 miliardi di giovani pronti per entrare nel mercato del lavoro. Ma sarà un dividendo demografico solo se te ne prendi cura a tutti i livelli”, ha detto.
Ue-Usa, Draghi: Trump farà grande differenza ma non tutta negativaBudapest, 8 nov. (askanews) – Quella di oggi “sarà una giornata in cui si parlerà del rapporto sulla competitività in Europa, le indicazioni di questo rapporto sono già urgenti, data la situazione economica in cui siamo oggi, e sono diventate ancora più urgenti dopo le elezioni negli Stati Uniti, non c’è alcun dubbio che la presidenza Trump farà grande differenza nelle relazioni tra Stati Uniti ed Europa, non necessariamente tutta in senso negativo, ma certamente noi dovremmo prenderne atto”. Lo ha detto l’ex premier ed ex presidente della Bce Mario Draghi arrivando al Consiglio informale europeo di Budapest che avrà come focus principale la competitività europea.
“Dalla prospettiva del rapporto” da me redatto, “quindi quello del rilancio della competitività in Europa – ha proseguito Draghi – , un paio di cose che vengono in mente sono che questa amministrazione sicuramente darà grandi impulso ulteriore al settore tecnologico, al cosiddetto high-tech, dove noi siamo già molto indietro e questo è il settore trainante della produttività, già ora la differenza di competitività tra gli Stati Uniti e l’Europa è molto ampia quindi noi dovremmo in qualche senso agire e, gran parte delle indicazioni del rapporto sono su questo tema”. “Un altro esempio – ha proseguito l’ex premier – è che sicuramente si sanno poche cose di quello che succederà esattamente, ma una sembra più sicura delle altre, e cioè che Trump tanto impulso darà nei settori innovativi tanto proteggerà le industrie tradizionali che sono proprio le industrie in cui noi esportiamo più negli Stati Uniti, e quindi li dovremmo negoziare con l’alleato americano con uno spirito unitario in maniera tale da proteggere anche i nostri produttori europei”.
Panetta: comunità internazionale rafforzi impegno congiuntoRoma, 8 nov. (askanews) – Di fronte alla frammentazione dell’economia globale, ai rischi di nuove divisioni in blocchi “è essenziale che la comunità internazionale rafforzi il proprio impegno congiunto, superando le divergenze e trovando soluzioni condivise alle sfide che riguardano noi tutti”. Lo ha affermato il governatore della banca d’Italia, Fabio Panetta, nel discorso di apertura nella della conferenza “Italy and the World Bank Group: Partnering for Africa’s Prosperity”, organizzata a Roma assieme a Banca Mondiale e ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Oggi la comunità internazionale si trova ad affrontare sfide molto complesse. Gli shock senza precedenti osservati negli ultimi anni, dalla pandemia all’aggressione della Russia all’Ucraina, alla crisi energetica, hanno avuto un impatto significativo sull’economia globale, accentuando gli orientamenti protezionistici emersi in precedenza”, ha osservato. “In passato considerata un processo inarrestabile, la globalizzazione è ora messa a rischio dai conflitti geopolitici che minacciano gli scambi internazionali e la stabilità dell’economia mondiale”. E secondo il governatore “di fronte alla frammentazione del commercio globale, le principali economie sono diventate riluttanti a legarsi commercialmente con paesi con cui non hanno consolidate affinità politiche, economiche e culturali”.
“Questo alimenta il timore che possa riemergere un mondo diviso in blocchi economici, politici e persino militari – ha avvertito – in grado di minacciare quei principi di cooperazione internazionale e multilateralismo che, dopo la Seconda guerra mondiale, hanno sostenuto il progresso economico a livello globale e mantenuto la pace tra le grandi potenze”. L’anniversario di Bretton Woods, ha proseguito Panetta, offre l’opportunità “di riflettere sulla lungimiranza di quei leader che ottant’anni fa si sono incontrati per gettare le basi di un mondo più unito e prospero. È importante riaffermare il nostro impegno in favore dei principi fondamentali della cooperazione internazionale e del multilateralismo, che discendono dall’esperienza di Bretton Woods e sono cruciali per assicurare la pace in un mondo lacerato e diviso”.
Regione Marche prima nell’allocazione di fondi Fesr e FseRoma, 8 nov. (askanews) – La Regione Marche in testa alla classifica italiana nell’attuazione dei programmi Fesr con 223 milioni di euro impegnati rispetto alla dotazione di 585,69 milioni di euro (il 38,11% del totale) contro il 14,93% della regione Abruzzo ed il 7,45% della regione Umbria. Sono i dati sull’andamento dei Fondi Europei 21-27 dove le Marche si collocano ai primi posti tra le Regioni italiane nell’avanzamento dei programmi in termini di impegno delle risorse secondo quanto è emerso dalla Riunione annuale di Riesame, l’appuntamento più importante per l’analisi e la valutazione dello stato di attuazione dei programmi comunitari Fesr e Fse+ 2021-27. La Regione adriatica è al primo posto nella classifica nazionale in termini di avanzamento dei pagamenti sul FSE+.
“Sono risultati che ci rendono orgogliosi e che ci spronano a restare concentrati sugli obiettivi – ha detto il presidente della società Svem, Andrea Santori – in quanto il lavoro svolto ci sta dando notevoli risultati e riconoscimenti. La Svem ha un ruolo strategico nell’accelerazione delle procedure e per questo abbiamo managerializzato la società e l’abbiamo dotata di software adeguati e di un’organizzazione capace di rispondere alle esigenze di imprenditori ed enti. Voglio segnalare un dato per tutti: invece dei 48 mesi di attesa per le liquidazioni delle somme alle aziende della precedente gestione, siamo passati a soli 3 mesi”. Il presidente della Svem fa anche presente che nei primi sei mesi del 2024 sono stati allocati nel sistema economico marchigiano circa 600 milioni di Euro e che nell’operazione Credito futuro su cui sono stati destinati 19 milioni di Euro al credito che hanno garantito al sistema delle pmi circa 200 milioni di Euro: “Un’operazione guidata da Consorzio Unico che ha distribuito finanziamenti per ogni aziende richiedente in taglio da 200mila euro a zero interessi e con spese di costituzione di garanzia completamente gratuite”.
Grazie a quest’allocazione di ingenti risorse si è potuta iniettare una liquidità importante che ha consentito alle piccole e medie imprese regionali di continuare a svilupparsi e a crescere. “E non è finita qui – ha detto Santori – perché nella nuova programmazione oltre a ripetere l’operazione di Credito futuro, vogliamo pensare all’innovazione e a favorire la nascita di nuove imprese. Misure sulle quali abbiamo allocato risorse importanti per circa 15 milioni di Euro. Obiettivo: far crescere imprese innovative che possano svilupparsi sui nostri territori”. Sono stati organizzati e velocizzati i processi, ma anche ascoltati i territori. Svem ha organizzato incontri con le Associazioni di categoria e con la partecipazione diretta delle imprese e degli enti per raccogliere esigenze e conoscere l’economia dei territori. Per crescere ancora c’è bisogno di investire in infrastrutture e logistica. “Sono due campi su cui siamo molto impegnati perché comprendiamo che lo sviluppo passa da questo settore – ha concluso Andrea Santori – e anche su questo Svem è attiva per disegnare un futuro alla via Adriatica in un contesto ampio. A Roma con le società di sviluppo di Abruzzo, Lazio e Umbria abbiamo avviato una riflessione e lanciato programmi comuni”.
Bando Agea da 4 mln per acquisto confetture italiane per indigentiRoma, 8 nov. (askanews) – Confettura extra di frutta prodotta con materia prima italiana e confezionata in barattoli da 330/400 grammi da distribuire gratuitamente agli indigenti tramite gli enti caritatevoli. E’ la fornitura richiesta da Agea attraverso la pubblicazione di un bando che si inserisce nel contesto degli interventi finalizzati all’approvvigionamento di derrate alimentari destinate in aiuto ai piu’ bisognosi. Il quantitativo di confettura di frutta richiesto è di 1.317.523,031 kg per un importo totale di 4.347.826,00 di euro, oltre l’IVA al 10%.
L’intervento rientra nel Programma annuale del Fondo Nazionale per gli indigenti approvato dal MASAF lo scorso giugno con uno stanziamento complessivo di 54.900.000 di euro per il reperimento sul mercato di 10 diverse tipologie di alimenti. Il bando è stato pubblicato anche sul sito dell’Agenzia e sarà gestito tramite la piattaforma di acquisizione dinamica della Pubblica Amministrazione SDAPA. Il termine per la presentazione delle offerte scadrà il 21 novembre prossimo. La procedura di gara scelta è quella ristretta con criterio di aggiudicazione del minor prezzo anche in presenza di una sola offerta. La distribuzione dei barattoli di confettura di frutta agli enti caritatevoli sarà suddivisa su tre lotti “territoriali”, avrà inizio a partire dalla stipula del contratto con i fornitori aggiudicatari e dovrà concludersi entro 80 giorni.
Si tratta del terzo bando pubblicato da AGEA tra i dieci previsti dal Programma annuale degli aiuti nazionali agli indigenti. Il primo, pubblicato nello scorso mese di ottobre, è relativo all’acquisto di latte UHT parzialmente scremato di origine italiana in confezioni da 1 litro per un quantitativo totale di 10.907.237,511 litri pari ad un importo complessivo di euro 9.816.513,76 (oltre IVA). Il secondo, pubblicato sempre ad ottobre, riguarda invece la fornitura di riso da risotto di origine italiana per un quantitativo minimo pari a 3.380.009,599 kg suddiviso in confezioni sottovuoto da 1 kg e per un importo di euro 6.422.018,24 (oltre IVA). “Abbiamo dato una decisiva accelerazione all’esecuzione degli interventi in aiuto agli indigenti – dichiara in una nota il direttore di Agea Fabio Vitale – calendarizzando l’esecuzione dei 10 bandi previsti dal Programma Nazionale annuale entro la fine dell’anno. Uno sforzo organizzativo necessario per concretizzare sul piano operativo l’input del Ministro Lollobrigida affinchè la distribuzione delle 10 derrate alimentare previste dal programma 2024 avvenga il più rapidamente possibile con l’obiettivo di rispondere puntualmente alle esigenze degli enti caritatevoli e quindi ai bisogni degli indigenti. Un obiettivo – aggiunge Vitale – che certamente riusciremo a raggiungere posto che i nostri uffici sono già riusciti a bandire e contrattualizzare tutti gli undici interventi del paniere 2024 finanziati con le risorse europee del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE +) per un importo complessivo pari a 57 milioni di euro”.
Il totale di spesa complessiva relativa ai 21 interventi che AGEA sta gestendo in aiuto agli indigenti grazie ai fondi nazionali e a quelli europei ammonta pertanto a 111.900.000 euro.
Italia-Cina, Mattarella: tempo di grandi sfide, servono concordia e convergenzaPechino, 8 nov. (askanews) – “Viviamo un tempo di grandi cambiamenti, intensi profondi, veloci e di grandi sfide per l’umanità che richiederebbe concordia per un esame comune e convergente dei problemi, ma non è questo il clima nella comunità internazionale, perciò è importante rinsaldare i rapporti bilaterali e per noi ha importanza fondamentale un interlocutore come la Cina che è protagonista fondamentale della vita internazionale”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto al presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping aprendo i colloqui nella Sala del popolo di Pechino.
Industria, Istat: a settembre produzione -0,4% su mese, -4% su annoRoma, 8 nov. (askanews) – Produzione industriale in calo in Italia. Per il mese di settembre l’Istat stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,4% rispetto ad agosto. Al netto degli effetti di calendario, a settembre 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 4%. I giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a settembre 2023.
Nella media del terzo trimestre il livello della produzione diminuisce dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per i beni intermedi (+1,9%) e i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono invece l’energia (-3,8%) e i beni di consumo (-2,5%).
Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti: la riduzione è più rilevante per i beni strumentali (-5,1%), i beni intermedi (-4,0%), i beni di consumo (-3,5%) e meno pronunciata per l’energia (-1,6%). I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più elevati sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+5,9%), la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+1,9%) e l’attività estrattiva (+1,8%). Le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,4%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,7%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).
“In termini tendenziali si accentua la contrazione dell’indice corretto per gli effetti di calendario, che perdura da venti mesi”, è il commento dell’Istat.
Blinken discute con Barrot di M.O. e UcrainaMilano, 8 nov. (askanews) – Il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ha parlato con il Ministro francese per l’Europa e gli Affari esteri Jean-Noel Barrot. Lo ha detto il portavoce del Diparimento di Stato Matthew Miller.
Il Segretario e il Ministro degli esteri hanno discusso dell’importanza di una risoluzione diplomatica del conflitto in Libano che consenta ai civili su entrambi i lati della Linea Blu di tornare a casa sani e salvi. I due hanno discusso della necessità di porre fine alla guerra a Gaza, restituire tutti gli ostaggi e aumentare l’assistenza umanitaria.
Infine, hanno sottolineato una determinazione comune a sostenere l’assistenza all’Ucraina e a sostenere gli sforzi ucraini per difendere la propria libertà e ottenere la vittoria.