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Tag: Sanremo 2023

Vino, Luigi Boveri: Timorasso come espressione autentica del territorio

Vino, Luigi Boveri: Timorasso come espressione autentica del territorioMilano, 12 gen. (askanews) – “E’ innegabile che il Timorasso abbia fatto e stia ancora facendo da volano a tutto un territorio, quello dei Colli Tortonesi, che per anni e per vari motivi è stato relegato ai margini rispetto a realtà più ‘di moda’ del Piemonte. Oggi possiamo dire che questo territorio sta suscitando sempre più l’interesse e l’attenzione che si merita. In questo cambio di rotta, il Timorasso ha sicuramente avuto un grande peso ma ci sono certamente ancora margini di crescita in termini di popolarità e domanda, soprattutto man mano che saremo in grado di incrementare l’offerta dal punto di vista quantitativo”. A parlare è Luigi Boveri, patron dell’omonima azienda agricola che si estende su 30 ettari vitati (di cui 10 di proprietà e gli altri in affitto), suddivisi tra uve rosse, Barbera, Bonarda, Dolcetto e Croatina, e bianche, Timorasso, Cortese e Moscato, nel comune di Costa Vescovato (Alessandria), su suoli marnoso-calcareo-tufaceo e ricco di fossili marini verso Sud, e calcareo-argillosa a Nord, ad un’altezza compresa tra i 250 e i 300 metri.


E’ stato proprio lui a segnare la svolta di questa realtà di famiglia che dal 1700 produceva poco vino e sopratutto cereali e foraggio. “Negli anni Ottanta, a 24 anni, ho fatto un’esperienza in una grande azienda di consulenza agraria che mi ha aperto gli occhi: ho capito che il mercato stava cambiando e dovevamo puntare e specializzarci nella produzione di vino” spiega, ricordando che quel momento “è stato l’inizio dell’enologia che amavo, quella dei vignaioli, un’era nuova in cui il vino ha iniziato a essere prodotto con passione e competenza”. Nei primi anni, collabora con un enologo langarolo: “Ogni quindici giorni andavo a trovarlo e lui mi faceva assaggiare i migliori vini delle Langhe e della Francia, mentre io non potevo ancora parlare dei miei vini. Sono stati momenti fondamentali per la mia formazione, tanto che dopo un anno di consulenza, ho deciso di licenziarmi” racconta Luigi Boveri, spiegando che “tutti erano contrari, tranne mio padre Leopoldo, un innovatore della zona, e mia moglie Germana, che ha finanziato parte del mio sogno”. Sogno che si concretizza nel 1992 con la prima etichetta, il “Cortese Vigna del Prete” tirato in appena 2.000 bottiglie. Se la moglie gestisce l’intera parte di amministrazione e il marketing, è Boveri ad occuparsi personalmente di tutte le fasi della produzione vinicola, dalla cura delle vigne fino all’imbottigliamento. La filosofia è tanto semplice quanto concreta: “Il vino si fa in vigna, se l’uva arriva sana in cantina, il nostro compito è solo non rovinarla – sottolinea – e io voglio vini onesti e sinceri, che siano un’espressione autentica del nostro territorio”. Un pensiero produttivo condiviso anche dai tre figli, terza generazione dell’azienda: Francesco, il maggiore, che studia Enologia a Pisa, Matteo, appassionato di agraria, e Sara, che al momento studia Scienze Umane.


Se l’ultima vendemmia ha visto un raccolto indubbiamente scarso seppur di qualità, il 2024 è stato però ricco di riconoscimenti da parte della stampa specializzata. Tra i protagonisti assoluti si è confermato il pluripremiato “Filari di Timorasso Colli Tortonesi Doc 2022”, vino da invecchiamento che ha conquistato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso e dalla guida Vitae di Ais ha ottenuto la “Gemma” che identifica i vini che hanno preso le “Quattro Viti” con un punteggio pari o superiore a 94/100. Anche il “Derthona Timorasso Colli Tortonesi Doc 2022” ha fatto incetta di premi, ricevendo i “Cinque Grappoli” dalla guida Bibenda e la “Corona” di Vini Buoni d’Italia, il più alto riconoscimento per i vini prodotti da vitigni autoctoni. Un bella soddisfazione per questo 58enne vignaiolo innamorato dei rossi della sua terra, Barbera in primis, che lui fa respirare nel cemento, lasciando il legno solo per quelli da invecchiamento. I due Derthona affinano invece per 12 mesi in autoclave sulle fecce nobili con la tecnica del “batonnage”, a cui segue un altro anno in bottiglia. Oggi l’Azienda agricola Luigi Boveri produce circa 80mila bottiglie suddivise in 11 etichette, con un export che si assesta attorno al 40% (di cui ben la metà è rappresentato dal mercato olandese). In Italia, dall’anno scorso i vini sono distribuiti da Visconti 43 (Gruppo Meregalli). L’attenzione per i Colli Tortonesi, spinta proprio dal successo di questo vitigno autoctono a bacca bianca dalla bella vigoria e produttività che per Boveri rappresenta il 35% della produzione, ha spinto la Cantina ad inaugurare nel maggio 2023 nella sua sede in frazione Montale Celli una nuova sala di degustazione: un ampio spazio dotato di una cucina a vista e di una bella terrazza che guarda le vigne, dove vengono organizzate regolarmente degustazioni e serate, per andare in contro e contribuire al crescente fenomeno dell’enoturismo, divenuto realtà anche in questo angolo collinare del Sud-Est dell’Alessandrino. Una zona storicamente un po’ dimenticata, dove negli ultimi anni, proprio grazie al Timorasso che qui prende il nome di Derthona, sono sbarcati Cantine importanti da tutto il Piemonte, Barolo compreso (Pio Cesare, La Spinetta, Borgogno, Vietti, e via dicendo). “Io penso che possano contribuire a far crescere questa zona – dice sereno Boveri – non possono che essere un valore aggiunto”. Se lo dice un produttore con 30 anni di lavoro in questo territorio, allora avanti tutta.

”Bolgheri. Le persone dietro il vino”: un libro su un successo enologico

”Bolgheri. Le persone dietro il vino”: un libro su un successo enologicoMilano, 12 gen. (askanews) – “Bolgheri. Le persone dietro il vino. Storia e segreti di un successo italiano” è un libro che racconta un grande e suggestivo successo enologico italiano, attraverso i profili dei suoi protagonisti. Piccoli vignaioli, importanti imprenditori, celebri maison e famiglie storiche che in questo fortunato lembo della provincia di Livorno sono nati o ci si sono stabiliti.


Un volume di 230 pagine a cura di Luciano Tirinannzi che raccoglie i volti, le storie e le voci di coloro con lungimiranza, visione e passione compongono questo meraviglioso puzzle che ha preso vita a Castagneto Carducci e che racconta le 70 Cantine che coltivano i 1.370 ettari di questa celebre Doc. Perché Bolgheri non è solo il Sassicaia, che continua però ad essere il suo vino simbolo e uno dei più celebrati nel mondo. Edito da Paesi Edizioni e realizzato con il patrocinio del Consorzio per la Tutela dei vini Doc Bolgheri e Doc Bolgheri Sassicaia, il libro è arricchito dall’introduzione del giornalista Ernesto Gentili (curatore della Guida I Vini d’Italia de L’Espresso) e da un contributo di Albiera Antinori, presidente della Marchesi Antinori e del Consorzio. “Un quadro basato sulla storia delle persone più che sulla composizione dei terreni o sulla marca delle barriques presenti in cantina” scrive Gentili, parlando di “un’immagine viva e attenta, calata nel mondo reale e non condizionata da stelle, ‘bicchieri’, voti in centesimi o nomi dei consulenti”.


“Bolgheri. Le persone dietro il vino”, che raccoglie 44 interviste ed è completato con circa 120 fotografie storiche, oltre 300 etichette di vini e la mappa completa del territorio, è suddiviso in capitoli per ciascuna delle aziende e dei marchi che compongono la Doc. Leggerlo aiuta a capire un fenomeno enologico e a comprendere come le scelte industriali e ambientali possano incidere felicemente nella vita economica e sociale di un territorio.

Nordio ha chiesto la revoca dell’arresto estradizionale per l’iraniano Abedini

Nordio ha chiesto la revoca dell’arresto estradizionale per l’iraniano AbediniRoma, 12 gen. (askanews) – “Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedininajafabadi Mohammad”: cosi una nota ufficiale del Ministero della Giustizia.


“In forza dell’art. 2 del trattato di estradizione tra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica italiana possono dar luogo all’estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non puo’ ritenersi sussistente”, si legge. “La prima condotta ascritta al cittadino iraniano di ‘associazione a delinquere per violare l’IEEPA’ non trova corrispondenza nelle fattispecie previste e punite dall’ordinamento penale italiano; quanto alla seconda e terza condotta, rispettivamente di ‘associazione a delinquere per fornire supporto materiale ad una organizzazione terroristica con conseguente morte’ e di ‘fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale ad una organizzazione terroristica straniera con conseguente morte’, nessun elemento risulta ad oggi addotto a fondamento delle accuse rivolte emergendo con certezza unicamente lo svolgimento, attraverso società a lui riconducibili, di attività di produzione e commercio con il proprio Paese di strumenti tecnologici avente potenziali, ma non esclusive, applicazioni militari”, si conclude nella nota.

Sci, Brignone: “E’ stato un super week-end”

Sci, Brignone: “E’ stato un super week-end”Roma, 12 gen. (askanews) – Dopo il trionfo nella discesa di sabato Federica Brignone è terza in superg. Il podio numero 73 della carriera nasconde qualche rammarico per il miglioramento delle condizioni di visibilità dopo la sua discesa. “Sono contenta del risultato, anche se non sono stata perfetta e sapevo di essere battibile. Oggi è stata una gara un po’ condizionata. Macuga ha fatto una gara pressochè perfetta mentre tutte le altre hanno fatto errori; per noi è stato un po’ più difficile, perchè per le prime a partire si vedeva davvero poco. Sotto gli sci non c’erano belle sensazioni, era difficile gestire le vibrazioni. A metà del tracciato sono andata un po’ lunga ma mi son detta che avrei dovuto fare la differenza nella parte finale e sono andata forte. Peccato che la visibilità è migliorata solo dopo”.

Sci, Federica Brignone terza nel SuperG di Sankt Anton

Sci, Federica Brignone terza nel SuperG di Sankt AntonRoma, 12 gen. (askanews) – Federica Brignone non scende dal podio di Sankt Anton ad Arlberg ed all’indomani del trionfo in discesa è terza nel superG, superata dalla statunitense Lauren Macuga e dall’austriaca Stephanie Venier. Straordinaria Lindsey Vonn, che, tornata di recente all’attività agonistica, ha chiuso la gara in quarta posizione. Un terzo posto che oltre a valere il podio numero 73 in carriera (21esimo in superG), consente alla campionessa valdostana di riaffacciarsi in vetta alla classifica generale di Coppa del Mondo. Sofia Goggia dopo una buona prova è incappata in un errore di linea che l’ha costretta ad inclinarsi troppo dopo una cinquantina di gara, chiudendo anzitempo la gara della bergamasca. A ridosso delle migliori dieci ci sono quindi Elena Curtoni – tredicesima a 1″85 – e Laura Pirovano – 15esima a 1″91, mentre Nadia Delago (3″80) ha chiuso al 35esimo posto. Oltre a Goggia, anche Roberta Milesi, Vicky Bernardi e Nicol Delago non hanno completato la prova.

Vino, “L’altra Toscana”: il 20 febbraio a Firenze la quarta edizione

Vino, “L’altra Toscana”: il 20 febbraio a Firenze la quarta edizioneMilano, 12 gen. (askanews) – Tredici Dop e Igp e i rispettivi Consorzi tutti assieme il 20 Febbraio a Palazzo Affari a Firenze per raccontare una Toscana del vino diversa, fatta di Denominazioni piccole o ancora poco conosciute che arricchiscono, con punte di qualità sempre più alte, l’offerta vinicola della Regione. Territori, dalle colline al mare, dove la vite si coltiva da secoli e dove, accanto agli storici produttori locali, nomi blasonati dell’enologia italiana portano nei calici tutta la forza e l’identità dei loro terroir. In questa importante e interessantissima manifestazione che si tiene nell’ambito delle “Anteprime di Toscana” (14-21 febbraio), si potranno degustare le nuove annate di: Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Cortona, Chianti Rufina, Terre di Casole, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e IGT Toscana.


“Con questa particolare ‘Anteprima’ abbiamo intrapreso anni fa un percorso di valorizzazione e comunicazione delle innumerevoli diversità che ci caratterizzano che promuove l’evento” ha spiegato Francesco Mazzei, alla guida della Associazione L’Altra Toscana e presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana. “Siamo molto colpiti dall’interesse che la stampa e gli operatori manifestano nei confronti dell’evento, c’è infatti sempre più necessità di andare a scoprire territori e vini poco conosciuti ma che spiccano per punte di qualità sempre più alte” ha proseguito Mazzei, ricordando che “il mercato, soprattutto in questo momento, ha bisogno di nuova linfa. Rappresentiamo circa il 40% dell’intera produzione toscana – ha concluso – e, anche per questa edizione, stiamo lavorando per proporre, con diversi focus e percorsi tematici, un variegato e interessante mosaico enologico che, sono certo, saprà farsi apprezzare”. Come di consueto la Settimana delle “Anteprime di Toscana” verrà inaugurata il 14 febbraio a Firenze da “PrimAnteprima”, l’evento promosso da Regione Toscana assieme alla Camera di Commercio di Firenze e organizzato da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana.


Foto di Marco Marroni

Vino, il “Paestum Wine Fest” torna rinnovato dal 4 al 6 maggio

Vino, il “Paestum Wine Fest” torna rinnovato dal 4 al 6 maggioMilano, 12 gen. (askanews) – Si rimette in moto la macchina organizzativa del “Paestum Wine Fest” che annuncia ufficialmente le date per l’apertura della 14esima edizione del “più grande salone del Centro e del Sud Italia che riunisce le Cantine e le personalità più autorevoli del mondo del vino e della comunicazione per fare business”. L’appuntamento è fissato dal 4 al 6 maggio al Next – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio, storica location della manifestazione a Capaccio Paestum di Salerno.


Paestum Wine Fest “si rinnova con una nuova struttura organizzativa atta a consentire concrete opportunità di crescita ai soggetti protagonisti del mercato Ho.Re.Ca., concentrando incontri tra professionisti, operatori di settore e appassionati nelle giornate di domenica, lunedì e martedì per offrire un’occasione più settorializzata al confronto e alla connessione tra i professionisti del wine e del food”. “Molte le novità e i contenuti specializzati tra le categorie dell’alta ristorazione, le Cantine e le aziende di spirits, che dialogheranno con strutturate realtà internazionali e dare forma agli affari” spiegano sempre gli organizzatori, precisando che “è in fase di definizione anche una rafforzata lista di incoming riservata a importatori, distributori, ristoratori, chef, sommelier e tutte le figure del mondo della comunicazione che porteranno fuori dai confini nazionali i vignerons italiani”.


Alla guida del Paestum Wine Fest ci sono Angelo Zarra, ideatore e Ceo, affiancato dal direttore Alessandro Rossi, e dall’Official Brand Ambassador, Matteo Zappile, che seleziona “i più brillanti sommelier del panorama dell’alta ristorazione per la seconda edizione del ‘PWF Limited Edition’. Rinnovato inoltre l’accordo per la borsa di studio con “Intrecci – Scuola di Alta Formazione e Accoglienza”, accademia rappresentata dalle sorelle Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, che ad oggi ha formato oltre centocinquanta professionisti. Si apre infine anche “una nuova frontiera nella proposta food che sarà inserita negli spazi della manifestazione, progetto in cantiere per offrire un’occasione diretta con professionisti e mondo del lavoro, che vedrà protagonisti gli studenti delle scuole alberghiere impegnati a cimentarsi e ad offrire un servizio di alta qualità con un menù sostenibile, sociale e territoriale”. Ampio il calendario di eventi, con masterclass e dibattiti sui territori, sulle Denominazioni e sui principali argomenti del settore dell’alta ristorazione e del panorama vitivinicolo.

Ramy, Meloni: non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza

Ramy, Meloni: non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenzaRoma, 12 gen. (askanews) – “Tra bombe carta, fumogeni e aggressioni, ieri sera a Roma abbiamo assistito all’ennesimo, ignobile episodio di disordine e caos ad opera dei soliti facinorosi scesi in piazza non per manifestare per una causa, bensì per puro spirito vendicativo. Non si può utilizzare una tragedia per legittimare la violenza. Alle Forze dell’Ordine va la nostra solidarietà, insieme agli auguri di pronta guarigione agli agenti feriti. Siamo dalla vostra parte”. Lo scrive su X la premier Giorgia Meloni, commentando gli scontri di ieri a Roma tra manifestanti e Forze dell’ordine durante la manifestazione, per ricordare Ramy Elgaml, il 19enne di origine egiziana morto il 24 dicembre durante un inseguimento con i carabinieri a Milano.

Lunedì il Consiglio nazionale M5s, arrivano le regole del dopo-Grillo

Lunedì il Consiglio nazionale M5s, arrivano le regole del dopo-GrilloRoma, 12 gen. (askanews) – Il nuovo Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte deve ancora assumere la sua forma definitiva dopo la sconfitta di Beppe Grillo nelle votazioni che hanno concluso il “processo costituente”. Il percorso para-congressuale era stato lanciato dall’ex premier in estate, dopo la batosta delle elezioni europee, quando la lista del Movimento era scesa per la prima volta a livello nazionale sotto la soglia psicologica del 10 per cento. Domani si riunisce il Consiglio nazionale al quale il leader stellato deve ancora sottoporre la sintesi delle complesse scelte degli iscritti. Il nuovo assetto dello Statuto e delle altre normative interne, infatti, non è “autoapplicativo” in tutte le sue parti ma richiede, su alcuni aspetti, la scrittura di norme del tutto nuove: in particolare per quanto riguarda il tema del superamento dello storico limite dei due mandati elettivi nelle istituzioni, contenuto nel codice etico. Gli iscritti hanno apprezzato, in misure diverse, le varie proposte portate lo scorso novembre nella consultazione on line: le più votate comunque sono state la possibilità di ignorare il limite per le candidature a sindaco o presidente di Regione, e quella di derogare allo stesso limite anche per le cariche parlamentari ma su proposta motivata dei vertici o dei gruppi territoriali, proposta da sottoporre comunque al voto degli iscritti.


Nessun dubbio invece sull’abrogazione della figura del garante: il fondatore Beppe Grillo aveva chiesto la ripetizione del voto, suggerendo agli attivisti di andare per funghi per far mancare il quorum nella seconda consultazione, ma ottenendo il risultato contrario rispetto a quello auspicato: più iscritti al voto, percentuali più larghe a favore della cancellazione del suo ruolo di garante. Curiosamente, forse proprio in attesa del completamento del percorso formale per l’introduzione di tutte le nuove regole, sul sito ufficiale del Movimento Grillo figura ancora come garante: una sua foto mentre sorride in pieno sole è accompagnata da un breve testo sul suo ruolo, compreso quel “potere di interpretazione autentica” dello Statuto che è stato per mesi oggetto del contendere fra lui e Conte e che la Costituente a 5 stelle ha relegato nel cassetto delle memorie di famiglia. Al netto di possibili iniziative di Grillo sul piano giudiziario a tutela di nome, simbolo e vecchie regole interne, che però sarebbero costose e di esito incerto, ragione per cui finora, a dispetto delle pressioni dei suoi fedelissimi, ancora il fondatore non ha sciolto la riserva. Non mancano questioni di maggiore attualità sul tavolo del Consiglio nazionale M5S. La più delicata forse è la vicenda dei mancati rendiconti contestati all’ex vicepresidente stellata Alessandra Todde, oggi presidente della Regione Sardegna, che per difendere la sua carica è costretta a occuparsi di ricorsi e carte bollate. Nel 2025 ci sono anche scadenze politiche di un certo rilievo, a cominciare dalle prossime elezioni regionali: i “progressisti indipendenti” del M5S, secondo la definizione scelta dall’assemblea costituente, sono particolarmente interessati alla partita della Regione Campania, dove l’ex presidente della Camera Roberto Fico (proprio grazie alla deroga al limite dei mandati) potrebbe essere candidato dal centrosinistra, dopo la possibile rottura fra il Pd e il governatore uscente Vincenzo De Luca.


Parola al Consiglio nazionale, composto, oltre che da Conte, dai suoi vicepresidenti, dai capigruppo parlamentari, dai coordinatori dei vari comitati tematici e da rappresentanti degli eletti nelle regioni, nei comuni e i delegati eletti direttamente dai territori.

Nuovi attacchi hacker a siti italiani, colpite banche e porti

Nuovi attacchi hacker a siti italiani, colpite banche e portiRoma, 12 gen. (askanews) – Un nuovo attacco hacker, dopo quelli di ieri, è stato compiuto questa mattina dal gruppo filorusso NoName057(16) contro obiettivi italiani. Secondo quanto precisato dallo stesso gruppo sul proprio account Telegram, sarebbero stati presi di mira i siti di alcune banche, come Intesa San Paolo e Monte dei Paschi, di porti come quelli di Taranto e Trieste e aziende, tra le quali Vulcanair. L’Agenzie per la cybersicurezza nazionale è intervenuta per assicurare il ripristino delle funzionalità nel più breve tempo possibile. Anche in questa occasione di è trattato di attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service).