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Autore: Redazione StudioNews

Achilli al Parlamento unico nuovo ristorante stellato del Lazio

Achilli al Parlamento unico nuovo ristorante stellato del LazioRoma, 5 nov. (askanews) – Una Stella Michelin per Achilli al Parlamento, storico ristorante capitolino guidato dallo chef Pierluigi Gallo che prende così il riconoscimento per la seconda volta. Tra i luoghi di riferimento della ristorazione romana, il ristorante vanta una carta vini con oltre 5mila referenze e un rinnovato approccio alla cucina contemporanea.


“Dopo 50 anni di storia, il nostro scopo era quello di riuscire a traghettare la nostra realtà attraverso il tempo e riuscire a superare le immagini preconcette che il pubblico, soprattutto i giovani hanno di Achilli – spiega Daniele Tagliaferri, co-titolare del ristorante insieme alla moglie Cinzia Achilli – Questo rinnovamento, grazie al talento di Pierluigi e alla freschezza della nostra squadra, siamo riusciti a raggiungerlo e questo riconoscimento ne è la riprova”. “Questa Stella Michelin significa molto per me – ha detto Gallo – significa che ho avuto ragione nel portare avanti la mia idea di cucina senza scendere ad alcun compromesso con mode o consigli non richiesti. Ho lavorato sempre sulle critiche costruttive cercando di superare i limiti ma sempre rimanendo fedele a ciò che sono”.

Campania, Pd conferma no al terzo mandato per De Luca

Campania, Pd conferma no al terzo mandato per De LucaRoma, 5 nov. (askanews) – “Prendiamo atto del voto del Consiglio regionale della Campania che di fatto apre alla possibilità di un terzo mandato per l’attuale Presidente della Regione. Deve però essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche. Al di là del voto di oggi, quindi, Vincenzo De Luca non sarà il candidato Presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali”. Lo scrive in una nota Igor Taruffi, responsabile Organizzazione nella segreteria nazionale del Pd.

Ita-Lufthansa, Giorgetti rassicura: i negoziati per l’accordo sono ancora in corso

Ita-Lufthansa, Giorgetti rassicura: i negoziati per l’accordo sono ancora in corsoBruxelles, 5 nov. (askanews) – I negoziati per l’accordo Ita-Lufthansa sono “in progress”, ovvero ancora in corso: lo avrebbe detto il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante un incontro con i funzionari italiani nelle istituzioni europee che si occupano di Politica dei trasporti. Lo ha riferito una persona presente all’incontro, a cui i giornalisti non erano ammessi.


L’evento era stato organizzato nella sede di rappresentanza della della Regione Piemonte a Bruxelles da Federtrasporto, l’associazione di settore di Confindustria, e Giorgetti vi ha partecipato subito dopo aver lasciato la riunione dell’Ecofin. Dall’esterno delle vetrate del locale, comunque, i giornalisti hanno potuto vedere Giorgetti che, nella sua presentazione, ha mostrato delle slide, una delle quali era intitolata “Accordo Ita-Lufthansa”.


Giorgetti è arrivato all’evento ed è ripartito da un’ingresso secondario, evitando i giornalisti che lo aspettavano fuori. Sempre sulla fusione Ita-Lufthansa, nonostante lo stallo registrato nei negoziati la notte scorsa, a Bruxelles, a quanto si apprende, l’aspettativa non è che l’accordo salti.

Tennis, Sara Errani e Jasmine Paolini sconfitte alla Wta Finals

Tennis, Sara Errani e Jasmine Paolini sconfitte alla Wta FinalsRoma, 5 nov. (askanews) – Sconfitta amara alle Wta Finals per Sara Errani e Jasmine Paolini. Reduci dalla vittoria contro Dolehide/Krawczyk all’esordio, le azzurre hanno perso contro le n. 2 del seeding Gabriela Dabrowski ed Erin Routliffe con il punteggio di 1-6, 7-6, 11-9 in un’ora e 34 minuti di gioco. Un risultato che lascia non pochi rimpianti alle italiane che, dopo un approccio perfetto, nel secondo set hanno servito per l’incontro e nel match tie-break hanno avuto un match point a favore. Appuntamento con la qualificazione rinviato per le azzurre che si giocheranno tutto nell’ultima sfida del girone contro Chan/Kudermetova, in programma giovedì e remake della finale di Pechino vinta dalle italiane. Sara e Jasmine dovranno vincere per superare la fase a gironi.

393 ristoranti stellati in Italia: 14 Tre Stelle e 38 Due Stelle

393 ristoranti stellati in Italia: 14 Tre Stelle e 38 Due StelleRoma, 5 nov. (askanews) – Sono 393 i ristoranti stellati in Italia, di cui 14 con Tre Stelle Michelin, 38 con Due Stelle e 341 con una Stella. Ad entrare a fare parte dell’olimpo della ristorazione italiana è il ristorante Casa Perbellini – 12 Apostoli di Giancarlo Perbellini a Verona, mentre i nuovi ristoranti premiati con le Due Stelle si trovano a Bergamo (Villa Elena) e a Montalcino (Campo del Drago). Undici, invece, sono i nuovi ristoranti che hanno ricevuto la Stella Verde che indica l’attenzione alla sostenibilità: il totale dei ristoranti in Italia con questo emblema sale così a 69.


La 70esima edizione della guida è stata presentata a Modena, in Emilia Romagna, al Teatro Pavarotti. “La selezione 2025, con 393 ristoranti stellati rappresenta una fotografia che conferma l’eccellenza della cucina italiana, fatta di tradizioni, contaminazioni e innovazione. Le 36 novità all’interno del firmamento della penisola testimoniano la vivacità del settore che promette esperienze culinarie emozionanti, che raccontano la qualità di prodotti e l’incredibile varietà di materie prime che questa penisola eccezionale può offrire” ha detto Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle Guide Michelin.


Oltre alla new entry firmata Perbellini nella famiglia dei 3 Stelle Michelin, vengono confermati Villa Crespi a Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN), Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, Quattro Passi a Nerano (NA) e Norbert Niederkofler con Atelier Moessmer a Brunico (BZ). Due invece le new entry nella categoria dei due Stelle Michelin: il ristorante Villa Elena a Bergamo dello chef Marco Galtarossa, un giovane chef che propone una cucina moderna che valorizza gli ingredienti del territorio attraverso una ricerca meticolosa e una presentazione artistica e Campo del Drago con lo chef Matteo Temperini a Montalcino all’interno del resort 3 chiavi Michelin Castiglion del Bosco.


Tra le 33 novità premiate con una Stella Michelin, molti chef hanno un mentor d’eccezione: Antonino Cannavacciuolo riceve la Stella in due ristoranti, Cannavacciuolo Le Cattedrali by Laqua ad Asti e Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (NO), guidati rispettivamente da Gianluca Renzi e da Gianni Bertone. Davide Oldani vede assegnata una nuova stella al ristorante Olmo, a San Pietro all’Olmo (MI) affidato a Riccardo Merli, mentre Massimo Bottura al ristorante Al Gatto Verde, con al timone Jessica Rosval, conquista la stella e anche la Stella Verde. La regione con più novità è la Lombardia, al secondo posto due regioni con 5 novità monostellate, Campania e Toscana, mentre al terzo posto troviamo l’Emilia-Romagna con 4 novità a una Stella. Nella classifica delle Stelle MICHELIN per regioni, la Lombardia mantiene quindi la leadership con 61 ristoranti (3 tre Stelle, 7 due Stelle, 51 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 50 ristoranti, (1 tre Stelle, 7 due Stelle, 42 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 44 ristoranti (1 tre Stelle, 5 due Stelle, 38 una Stella).


Scivola in quarta posizione il Piemonte con 35 ristoranti (2 tre Stelle, 3 due Stelle, 30 una Stella), mentre conferma il quinto posto il Veneto con 34 ristoranti Stellati (2 tre Stelle, 3 due Stelle, 29 una Stella). Nella classifica delle province, tra le Top 5 si confermano due città campane: Napoli che si conferma al vertice con 27 ristoranti (1 tre Stelle, 6 due Stelle, 20 una Stella) e Salerno, in quinta posizione con 18 ristoranti (1 due Stelle, 17 una Stella). Roma è al secondo posto con 23 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 1 una Stella), seguita da Milano con 20 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 15 una Stella). In quarta posizione troviamo Bolzano con 19 ristoranti (1 tre Stelle, 2 due Stelle, 16 una Stella).

Una Stella Michelin al ristorante Contrada di Castel Monastero

Una Stella Michelin al ristorante Contrada di Castel MonasteroRoma, 5 nov. (askanews) – Il ristorante Contrada di Castel Monastero conquista la Stella Michelin sotto la guida dello chef Davide Canella, in Toscana. Il ristorante era un antico monastero medievale e oggi è un resort a 5 stelle, di proprietà della Famiglia Marcegaglia dal 2009.


L’annuncio è arrivato nel corso della presentazione della Guida Michelin Italia 2025, tenutasi a Modena il 5 novembre 2024 al Teatro Pavarotti. “Ricevere la stella Michelin è un’emozione indescrivibile e un traguardo che condivido con tutto il team del Ristorante Contrada e di Castel Monastero – ha detto l’Executive Chef Davide Canella – Questo riconoscimento ci incoraggia a continuare il nostro percorso di ricerca e innovazione, sempre nel massimo rispetto delle radici della cucina toscana. Ogni piatto che creiamo è un omaggio al territorio e una sfida a rinnovare la tradizione con ingredienti autentici e tecniche moderne”. La filosofia dello chef si basa su una profonda connessione con il territorio e una costante ricerca di qualità e innovazione. Originario della Toscana, Canella porta nei suoi piatti non solo le radici della tradizione regionale, ma anche influenze internazionali, grazie a una carriera arricchita da esperienze in tutto il mondo.

Nasce lo sportello di sostegno al Made in Italy

Nasce lo sportello di sostegno al Made in ItalyRoma, 5 nov. (askanews) – Nasce lo Sportello di Sostegno al Made in Italy per piccole e micro imprese, un esempio di servizio pubblico che la Confederazione AEPI, presieduta da Mino Dinoi, metterà a disposizione di tutte quelle piccole realtà aziendali che altrimenti non avrebbero gli strumenti finanziari e tecnici per accedere ai mercati esteri. Infatti, grazie al protocollo avviato tra AEPI, Simest, Agenzia ICE ed Ente del Microcredito, con questo sportello le piccole e micro imprese potranno contare su micro credito e finanza agevolata, formazione per il personale interno e consulenze professionali specifiche per districarsi nel complesso percorso burocratico e fiscale verso l’internazionalizzazione, avviando o implementando i canali di export più appetibili per i propri prodotti.


“Abbiamo fortemente voluto questo strumento – ha dichiarato il presidente Dinoi – affinché le piccole e micro imprese avessero le stesse opportunità di espandersi all’estero delle grandi aziende. L’Italia ha un numero incredibile di piccoli produttori, artigiani e innovatori di grandissimo livello, che portano avanti le tradizioni e le eccellenze del nostro Paese. Lo sportello che nasce oggi, grazie alla collaborazione tra AEPI, Simest e Agenzia ICE, consentirà anche a loro di affacciarsi in modo competitivo e strategico sui mercati internazionali”. Dopo i saluti istituzionali, il presidente Dinoi ha letto il messaggio di plauso e sostegno all’iniziativa inviato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Quest’anno il nostro export si avvia a superare il record di 650 miliardi. Un risultato molto importante, che dimostra che il Paese ha imboccato la strada giusta. Un dato che mette in luce anche la grande flessibilità e capacità di adattamento delle nostre imprese, che hanno portato il nostro Paese a essere il quarto esportatore mondiale. Una vera superpotenza dell’export. Appuntamenti come questo, o come il Meeting del Made in Italy di AEPI a cui ho partecipato a maggio, rafforzano la determinazione di tutti gli attori a lavorare per l’obiettivo della crescita, con lo sguardo al futuro e agli interessi e alle necessità delle nostre imprese”.


La presentazione, che si è tenuta questa mattina presso la sede di Unioncamere (Piazza Sallustio 21, Roma), è stata anche l’occasione per un confronto – moderato dal condirettore di Affaritaliani.it Marco Scotti – con i referenti istituzionali che hanno espresso disponibilità a supportare lo Sportello: oltre ai rappresentanti di Simest e Agenzia ICE, sono intervenuti l’europarlamentare Dario Nardella, la Sen. Mariastella Gelmini, la vicepresidente del gruppo PD alla Camera Simona Bonafè, il Consigliere del Ministro Urso per l’internazionalizzazione Roberto Luongo, la presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli, il Segr. Gen. di Assocamerestero Domenico Mauriello e il Segr. Gen. di Unioncamere Giuseppe Tripoli. “Gli eventi globali recenti hanno profondamente trasformato le dinamiche dei mercati, generando nuove sfide e opportunità – ha dichiarato in un videomessaggio il presidente Simest Pasquale Salzano – In questo contesto, è essenziale un impegno coordinato per ampliare la presenza delle imprese italiane nei mercati internazionali, rafforzando al contempo il tessuto economico nazionale. In particolare, l’Africa è stata individuata dal Piano Mattei come area strategica e prioritaria per gli investimenti. Simest è pronta a collaborare con AEPI per estendere il proprio supporto agli associati, contribuendo così alla crescita delle nostre imprese e alla solidità dell’economia italiana a livello globale”.


Gli fa eco il DG di Agenzia ICE, Lorenzo Galanti. “Per le piccole imprese che non hanno brand forti ma hanno grande qualità, è importante essere parte del Made in Italy, entrare in questo alveo al quale viene riconosciuto grande valore. Il nostro compito è portare sul mercato internazionale un numero sempre maggiore di aziende”. Maurizio Tarquini, DG di Confindustria, ha voluto sottolineare come “in questo contesto, iniziative come lo Sportello di Sostegno al Made in Italy sono cruciali per offrire anche alle imprese di dimensioni più piccole gli strumenti per operare con successo su scala mondiale. Grazie alla sinergia tra AEPI, Simest e Agenzia ICE, si apre per molte aziende italiane la possibilità di guardare oltre i confini nazionali”.


Nel corso dell’incontro Roberto Baldassari (Lab 21.01), ha presentato i dati del sondaggio “Made in Italy” commissionato da AEPI, dal quale, ad esempio, è emerso che le agevolazioni fiscali contano nell’incoraggiare l’export delle micro e piccole imprese per il 73,5% del campione della popolazione italiana e per il 92,5% dei professionisti e delle micro e piccole imprese. Presenti anche i Distretti Biologici d’Italia, presieduti da Andrea Campurra, per illustrare e far degustare i migliori prodotti bio del nostro made in Italy. Un trend – quello del consumo di cibo biologico – in fortissima ascesa sui mercati agroalimentari di tutto il mondo.

Vino, ecco le 131 Cantine scelte da Wine Spectator per “OperaWine 2025″

Vino, ecco le 131 Cantine scelte da Wine Spectator per “OperaWine 2025″Milano, 5 nov. (askanews) – La celebre rivista specializzata statunitense “Wine Spectator” ha annunciato i 131 produttori di vino italiani per “Vinitaly OperaWine 2025”, l’evento di apertura della 57esima edizione di Vinitaly, che andrà in scena sabato 5 aprile alle Gallerie Mercatali di Verona. La comunicazione è stata fatta ieri sera dai redattori senior Bruce Sanderson e Alison Napjus nel corso del “wine2wine Business Forum” a Verona, alla presenza dei vertici di Veronafiere, il presidente Federico Bricolo, l’Ad Maurizio Danese e il Dg Adolfo Rebughini, e del presidente di ITA – Italian Trade Agency, Matteo Zoppas.


L’unico evento di degustazione che Wine Spectator organizza al di fuori dagli Stati Uniti è rivolto a buyer, operatori del settore horeca e giornalisti specializzati internazionali per mettere in risalto le Cantine italiane più significative secondo la rivista americana con le loro etichette più iconiche e rappresentative sui mercati mondiali. Per l’edizione 2025 le 131 aziende selezionate (contro le 130 del 2023 e 2022) vedranno due esordienti: Borgo del Tiglio e Caprili. Questo l’elenco completo: per l’Abruzzo Binomio e Masciarelli. Per la Basilicata D’Angelo e Grifalco della Lucania. Per la Calabria Vincenzo Ippolito. Per la Campania Colli di Lapio, Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Montevetrano, Quintodecimo, Salvatore Molettieri e Terredora di Paolo. Per l’Emilia-Romagna Medici Ermete. Per il Friuli Venezia-Giulia Bastianich, Borgo del Tiglio, Jermann, Livio Felluga, Marco Felluga e Vie di Romans. Per il Lazio Famiglia Cotarella. Per la Liguria Cantine Lunae Bosoni. Per la Lombardia ArPePe, Bellavista, Ca’ del Bosco, Conte Vistarino, Guido Berlucchi e Nino Negri. Per le Marche Bisci, Garofoli e Umani Ronchi. Per il Molise Catabbo. Per il Nord-Est Masottina e Nino Franco. Per il Piemonte Aldo Conterno, Cavallotto, Ceretto, Elvio Cogno, Falletto di Bruno Giacosa, G.B. Burlotto, G.D. Vajra, Giacomo Borgogno & Figli, Giuseppe Mascarello & Figlio, Luciano Sandrone, Massolino, Oddero, Paolo Scavino, Pecchenino, Pio Cesare, Produttori del Barbaresco, Prunotto, Ratti e Roagna. Per la Puglia Gianfranco Fino, Masseria Li Veli e Tormaresca. Per la Sardegna Agricola Punica e Argiolas. Per la Sicilia Benanti, Cusumano, Donnafugata, F. Tornatore, Feudo Montoni, Graci, Morgante, Pietradolce, Planeta, Tasca d’Almerita e Tenuta delle Terre Nere. Per il Trentino-Alto Adige Cantina Nals Margreid, Cantina Terlano, Elena Walch, Ferrari, J. Hofstatter e Tenuta San Leonardo. Per la Toscana Altesino, Antinori, Argiano, Barone Ricasoli, Biondi-Santi, Boscarelli, Canalicchio di Sopra, Caprili, Carpineto, Casanova di Neri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Albola, Castello di Ama, Castello di Monsanto, Castello di Volpaia, Fattoria di Fèlsina, Fontodi, Il Poggione, Isole & Olena, Istine, Lamole di Lamole, Le Macchiole, Marchesi de’ Frescobaldi, Mazzei, Ornellaia, Poggerino, Rocca delle Macìe, Rocca di Montegrossi, San Filippo, San Giusto a Rentennano, Siro Pacenti, Tenuta di Trinoro, Tenuta San Guido, Tenuta Sette Ponti e Valdicava. Per l’Umbria Arnaldo Caprai, Lungarotti, Scacciadiavoli e Tabarrini. Per la Valle d’Aosta Les Cretes. Per il Veneto Allegrini, Bertani, Cesari, Gini, Leonildo Pieropan, Masi, Monte del Frà, Prà, Roberto Anselmi, Romano Dal Forno, Suavia, Tedeschi, Tommasi, Tommaso Bussola, Zenato e Zymè.

Enpaia sale al 9,2% di Masi agricola: comprato 0,7% dai fratelli Boscaini

Enpaia sale al 9,2% di Masi agricola: comprato 0,7% dai fratelli BoscainiMilano, 5 nov. (askanews) – Enpaia sale nel capitale di Masi Agricola. A ottobre l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura ha acquistato in due lotti dai fratelli Boscaini 210.000 azioni di Masi Agricola, rappresentative dello 0,7% circa del capitale dell’azienda. Lo rendono noto la società dell’Amarone la Fondazione Enpaia. Con questo investimento, Enpaia incrementa la propria partecipazione diretta in Masi Agricola, detenendo 2.962.755 azioni in capo alla gestione principale e alle gestioni separate, pari a una soglia del 9,2% del capitale sociale rappresentativo di azioni che conferiscono diritto di voto. I fratelli Boscaini hanno ceduto una parte del pacchetto che a loro volta avevano acquistato nella primavera scorsa.


A oggi, a quanto risulta alla società, i fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini detengono il 27,61% del capitale di Masi a testa e la fondazione Enpaia il 9,22%. “Ci fa piacere constatare che Enpaia, pur nell’attuale fase di flessione, crede nel settore del vino, in Masi e nella sua strategia evolutiva – commenta Sandro Boscaini, presidente Masi Agricola – La nostra azienda continua a lavorare in particolare su due versanti: sia sull’integrazione e arricchimento dei valori di brand, con Masi wine experience e con l’imminente apertura della cantina aperta Monteleone21, sia sul rafforzamento degli aspetti sociali e di sostenibilità dell’impresa, con la recente adozione dello status di Società Benefit e del modello Masi Green Governance. Tutto questo a sottolineare la sua contemporaneità e le prospettive”.


“La decisione di aumentare la quota di partecipazione nel capitale sociale di Masi – fa sapere Enpaia – conferma la scelta della Fondazione di investire nell’economia reale per sostenere le aziende agricole che costituiscono l’ossatura della nostra Cassa di previdenza. Una scelta dettata dalla volontà di generare valore duraturo per i nostri iscritti e di contribuire allo sviluppo di aziende leader del settore dell’agroalimentare made in Italy. In questo modo la Fondazione Enpaia, non solo tutela il valore del patrimonio dei propri iscritti, ma contribuisce anche alla crescita e allo sviluppo del sistema economico italiano”.

17 ristoranti non confermano Stella Michelin,altri 21 hanno chiuso

17 ristoranti non confermano Stella Michelin,altri 21 hanno chiusoRoma, 5 nov. (askanews) – 17 ristoranti italiani che lo scorso anno avevano una Stella Michelin quest’anno non hanno visto confermato l’ambito riconoscimento, mentre sono 21 i ristoranti che avevano una Stella Michelin lo scorso anno e che quest’anno risultano avere chiuso i battenti.


Sono invece 33 le nuove Stelle Michelin assegnate oggi a Modena nel corso della presentazione della nuova edizione della guida. In totale quindi, ad oggi, sono 341 i ristoranti italiani insigniti con una Stella dalla Guida Michelin.