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Autore: Redazione StudioNews

Matera, Casellati: con Antonio Nicoletti Cdx ha fatto scelta chiara

Matera, Casellati: con Antonio Nicoletti Cdx ha fatto scelta chiaraRoma, 15 apr. (askanews) – “Sono a Matera da due giorni e le liste di Forza Italia sono già quasi pronte. In squadra abbiamo tante donne straordinarie, giovani pieni di energia, professionisti e politici esperti. L’entusiasmo, cui ho assistito ad ogni riunione e incontro, conferma che il partito è compatto e pronto a stupire ancora. Il centrodestra ha fatto una scelta chiara e condivisa. Il nostro candidato è Antonio Nicoletti. La Città dei Sassi merita una guida competente, affidabile e capace di valorizzare al meglio le sue straordinarie potenzialità”. Così sui social la ministra per le Riforme istituzionali e segretario regionale di Forza Italia per la Basilicata, Elisabetta Casellati, da Matera dove il 25 e 26 maggio sono in programma le elezioni comunali.


“Oggi, assieme a Saverio Acito (per Matera capitale) Piergiorgio Quarto (FdI), Pepe Pasquale (Lega) e Carmela Iannella (Udc), abbiamo presentato ai materani una figura autorevole, radicata nel territorio e con una visione concreta per il rilancio di Matera. Matera è una città dal respiro internazionale e può puntare in alto: turismo, cultura, sviluppo economico e lavoro saranno i pilastri di un progetto ambizioso ma realizzabile. Antonio Nicoletti è un uomo del fare, che ha già dimostrato le sue capacità nel percorso che ha portato Matera a diventare Capitale Europea della Cultura 2019. Il centrodestra è unito, affidabile e pronto. È il momento di Matera”, ha aggiunto.

”Sport Illumina” rivoluziona sport: 100 nuovi spazi in tutta Italia

”Sport Illumina” rivoluziona sport: 100 nuovi spazi in tutta ItaliaRoma, 15 apr. (askanews) – Una rivoluzione del concetto di sport che diventa più di un’attività fisica: un linguaggio comune, un’opportunità di crescita, ponte tra generazioni e culture. Cento nuovi spazi per lo sport in tutta Italia entro settembre. Il Progetto “Sport Illumina”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, tramite il Dipartimento per lo Sport, e ideato da Sport e Salute, con un finanziamento di 35,1 milioni, nasce come risposta concreta – si legge in una nota – alla necessità di restituire ai cittadini luoghi di aggregazione autentici, accessibili e sicuri.


L’avviso pubblico è rivolto ai Comuni con l’obiettivo di realizzare spazi “Illumina” modulari, inclusivi, riconoscibili e funzionali per lo svolgimento di attività sportive e ricreative. I Comuni, suddivisi in cluster in base al numero di abitanti, potranno proporre, fino al 7 maggio 2025, la propria candidatura per trasformare un luogo da loro indicato in uno Spazio Illumina. “Illumina” risponde a un’esigenza sociale: non più solo impianti sportivi, ma vere e proprie piazze di comunità, aperte, libere e sicure, catalizzatori di comunità, luoghi dove l’aggregazione avviene senza il bisogno di un’organizzazione formale. Un’energia collettiva che si autoalimenta. Lo spirito aggregativo degli oratori che supera la propria dimensione diventando sempre più inclusiva. Il ritorno all’idea di uno sport, inteso non solo come attività fisica, ma come spazio di libertà, incontro e crescita.

Genova, presentati tre progetti per giocare a golf in Liguria

Genova, presentati tre progetti per giocare a golf in LiguriaRoma, 15 apr. (askanews) – Nel quadro delle iniziative del programma Liguria 2025 Regione Europea dello Sport, Simona Ferro, Assessore allo Sport della Regione Liguria, e Roberto Damonte, Delegato Regionale della Federazione Italiana Golf per la Liguria, hanno presentato tre importanti progetti dedicati al golf, che vedranno coinvolti tutti gli otto Circoli di Golf della regione nel corso del 2025. L’evento, tenutosi presso la Sala Trasparenza di Genova, ha rappresentato un momento significativo per far scoprire la magia di questo sport “green” ed inclusivo, promuovendo al contempo l’offerta turistica e le eccellenze paesaggistiche della Liguria.


L’Italia ha davvero molto da offrire sotto il profilo golfistico – commenta Maria Amelia Lolli Ghetti, Consigliere FIG – e la Liguria sta dimostrando, con idee ben strutturate e una forte identità, di voler fare la sua parte. Iniziative come Liguria Golf Experience Tour 2025, Golf in Fiore e Golf Senza Barriere devono essere un modello perché permettono di avvicinare nuovi appassionati al golf e, allo stesso tempo, valorizzano il territorio e il turismo golfistico — un settore ancora poco conosciuto, ma con enormi potenzialità. Un esempio virtuoso, da cui mi auguro anche altre regioni italiane traggano ispirazione”. Il primo progetto presentato è il Liguria Golf Experience Tour 2025, illustrato da Alessandro Piras, Project Manager del circuito, che giunge alla sua seconda edizione. Il tour si svolgerà da maggio a novembre e prevede un totale di 21 tappe, articolate in appuntamenti a 18 buche e a 9 buche. L’iniziativa mira a valorizzare il territorio ligure, offrendo agli appassionati e ai loro accompagnatori l’opportunità di ammirare panorami mozzafiato e di gustare le prelibatezze tipiche della regione. In ogni tappa del tour, al termine delle competizioni, saranno assegnati dei trofei unici: opere in autentica filigrana d’argento, realizzate a mano dai maestri artigiani di Campoligure, simbolo della maestria e dell’arte locale. Anche quest’anno, il circuito si articolerà con classifiche e premi finali, culminando a fine novembre con una cerimonia di premiazione.


Un elemento di innovazione introdotto quest’anno è il lancio di un’App dedicata, disponibile gratuitamente su Apple Store e Google Play, che fornirà informazioni utili sui Circoli e sul territorio. Inoltre, attivando la Liguria Golf Experience Member Card, i golfisti di tutto il mondo potranno accedere a numerose promozioni, contribuendo a incrementare il flusso di turismo golfistico durante tutto l’anno. Roberto Damonte ha dichiarato con orgoglio: “Liguria Golf Experience Tour 2025 rappresenta molto più di una semplice competizione sportiva: è un percorso di valorizzazione del territorio in cui gioco, arte e cultura si fondono per offrire un’esperienza indimenticabile.” Il secondo progetto, Golf in Fiore, ideato da Andrea Baghino, si propone di promuovere il golf in occasione della prestigiosa manifestazione di Euroflora, che si terrà a Genova dal 24 aprile al 4 maggio 2025, nel suggestivo scenario del Waterfront di Levante progettato da Renzo Piano. Durante Euroflora, non saranno protagonisti solo le piante e i fiori, ma anche il golf, grazie a un percorso espositivo allestito nel Piazzale Kennedy. In questo spazio sarà predisposto un putting green dove i visitatori potranno testare le proprie abilità e scoprire le promozioni attivate dai Circoli liguri per avvicinare nuovi aspiranti golfisti. Particolare attenzione è stata riservata alla “Festa dei Circoli”, prevista per il 2 maggio alle ore 15:00, che vedrà una gara di putting green dedicata ai giovani, seguita da una premiazione e da un momento conviviale con merenda. Roberto Damonte ha evidenziato come Euroflora, con migliaia di visitatori attesi, rappresenti la vetrina ideale per promuovere i Circoli di Golf Liguri e, in generale, il golf in una regione così meravigliosa.


Il terzo progetto, intitolato “Golf Senza Barriere”, è stato annunciato da Dario Della Gatta, neonominato Presidente del Comitato Paralimpico Regione Liguria, il quale ha comunicato la candidatura della Regione Liguria a diventare un Polo di eccellenza del Golf Paralimpico. Questa iniziativa vuole dimostrare che il golf è uno sport inclusivo, in cui atleti con disabilità e normodotati possono competere in condizioni di parità. Le prime gare paralimpiche si disputeranno nel 2025 nei Circoli di Albisola e Rapallo. Il Presidente del Golf di Albisola, Francesco Serra, ha manifestato l’intenzione di organizzare nel prossimo autunno un evento paralimpico di rilievo nazionale, mentre il Presidente del Circolo Golf e Tennis Club Rapallo, Attilio Riola, ospiterà il 26 luglio un evento di carattere internazionale. Roberto Damonte ha sottolineato con soddisfazione il sostegno a questa iniziativa, evidenziando come essa non solo promuova lo sport e il turismo, ma rafforzi anche importanti valori sociali e di inclusione. “Questo trittico di eventi ha un significato profondo per tutti noi, visto che non si tratta solamente di una serie di giornate di festa volte a celebrare lo sport e, in particolare, il golf. Si affiancano in maniera importante temi come la tutela delle bellezze del territorio, la valorizzazione del nostro patrimonio naturale e culturale, l’inclusività nel mondo sportivo e le implicazioni turistiche – commenta l’assessore regionale allo Sport Simona Ferro. – Questa disciplina è in forte crescita e ogni anno riesce ad attirare moltissimi appassionati: sono certa che Liguria Golf Experience Tour 2025, Golf in Fiore e Golf Senza Barriere saranno progetti di grande successo. Nell’anno in cui siamo ‘Regione Europea dello Sport’, la realizzazione di idee innovative e dall’alto valore sociale come queste rende la Liguria una terra sempre più alla portata di tutti gli sportivi”.

Parte da Roccavione progetto contro desertificazione commerciale

Parte da Roccavione progetto contro desertificazione commercialeRoma, 15 apr. (askanews) – Parte dal piccolo centro di Roccavione, 639 metri d’altitudine e 2.605 abitanti in Val Vermenagna, in provincia di Cuneo, un progetto pilota per invertire la desertificazione commerciale, ridare nuova vita alle vetrine dei negozi abbandonati e ricreare il tessuto di comunità. Un progetto che dalle Alpi Marittime si candida a diventare esempio per i tanti piccoli centri di tutta Italia colpiti dalla chiusura dei piccoli esercizi di prossimità e dal depauperamento dei centri storici.


Si chiama Incontri in vetrina a Roccavione, ed è stato presentato a Torino a Palazzo Piemonte dall’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e dal sindaco di Roccavione Paolo Giraudo. Gli esercizi a Roccavione erano più di 50 fra il 1960 e il 1990; una trentina fino al 2020; oggi sono appena quindici. Sono spariti l’edicola-libreria, la macelleria e altri negozi di prima necessità a cauda dello spopolamento della montagna, della concorrenza dei vicini centri commerciali, di una circonvallazione che ha tagliato fuori il traffico dei turisti dal centro storico, e soprattutto dell chiusura del Tunnel stradale del Tenda che perdura dal 2020 e ha reciso i flussi con la Francia.


Dei 25 esercizi abbandonati, già otto sono le vetrine recuperate: l’ex barbiere, la merceria, le parrucchiere, la salumeria, l’ex Ristorante Tripoli, la ferramenta, l’ex venditore di sementi, persino le ex Scuole medie. L’obiettivo è restituire alla comunità quella funzione di incontro e aggregazione sociale che il piccolo commercio ha sempre garantito, e nell’ex pescheria dismessa aprirà la mostra d’arte di un apprezzato pittore locale, poi da giugno il paese si accenderà di eventi che affiancheranno la tradizionale Castagnata d’autunno.


L’assessore Bongioannisottolinea come il progetto possa essere “esportato” e servire da modello virtuoso per altri centri interessati dallo stesso problema: “dobbiamo salvaguardare i negozi di vicinato come punti di riferimento per i rapporti sociali e per la ricostruzione delle reti di comunità. I negozi vivi sono la prima accoglienza che offriamo a chi viene a trovarci”.

Premio Leonardo a Giovanni Ferrero: “Nostra innovazione nasce dall’ascolto”

Premio Leonardo a Giovanni Ferrero: “Nostra innovazione nasce dall’ascolto”Milano, 15 apr. (askanews) – Una visione imprenditoriale lungimirante, un approccio innovativo e una leadership che mette al centro le persone sono i principi che hanno portato il Comitato Leonardo a conferire a Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del gruppo Ferrero, il riconoscimento per il 2025.


“Questo premio è innanzitutto un riconoscimento alle 61.250 persone che, in Ferrero e nelle sue affiliate nel mondo, ogni giorno contribuiscono con passione e competenza al successo della nostra impresa – ha commentato Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo Ferrero – Il nostro percorso di innovazione nasce dall’ascolto: capire i gusti dei consumatori e tradurli in prodotti di qualità è il cuore della nostra strategia”. “Negli ultimi anni, abbiamo esteso la presenza dei nostri brand iconici in nuove categorie – ha aggiunto Ferrero – Grazie ad acquisizioni strategiche, come Ferrara, Fox’s & Burton’s Biscuits e Wells, abbiamo integrato nel nostro portafoglio marchi storici, profondamente radicati nelle culture locali. Anche questo è un modo concreto per custodire un patrimonio di affetti e tradizioni, assicurando continuità e innovazione”.


Da oltre vent’anni, il Premio Leonardo, tra le principali iniziative a sostegno del made in Italy, viene conferito alle personalità che contribuiscono in modo concreto alla valorizzazione dell’impresa italiana nel mondo. Ferrero e le sue affiliate offrono oggi una gamma di prodotti nuovi che va dai biscotti ai prodotti da forno, dai gelati confezionati alla categoria better-for-you. “La nostra strategia è orientata alla qualità, all’innovazione e alla visione di lungo periodo, con un’attenzione costante all’eccellenza dei prodotti, al benessere delle persone e all’impegno nei confronti delle comunità in cui operiamo”, sottolinea il gruppo di Alba.

L’agricoltura come antidoto allo spopolamento, a partire dal Sud

L’agricoltura come antidoto allo spopolamento, a partire dal SudRoma, 15 apr. (askanews) – L’agricoltura e l’impresa agricola come antidoto allo spopolamento delle aree interne del nostro Paese e viatico per la costruzione di un nuovo modello di sviluppo economico, che può partire dal Sud Italia. È il messaggio che emerge dalla conferenza stampa “Restare per innovare. Il ruolo dell’agricoltura per giovani e territori”, promossa da Maria Chiara Gadda, vice presidente della Commissione Agricoltura della Camera. L’incontro ha voluto accendere i riflettori sul problema e individuare possibili soluzioni, a partire da casi emblematici di sviluppo armonico di impresa-territorio, come quello calabrese di Filiera Madeo, raccontato nel volume “Il coraggio della restanza”.


Le aree interne infatti rappresentano una parte essenziale del nostro Paese: ospitano infatti quasi un quarto della popolazione italiana e comprendono circa 4.000 comuni, poco meno della metà del totale nazionale. “Eppure – ha ricordato Gadda – senza un cambio di rotta sostanziale questi territori rischiano di desertificarsi, con conseguenze disastrose non solo per l’economia, ma anche per il paesaggio, la sicurezza idrogeologica, il patrimonio artistico, sociale e culturale delle nostre comunità”. Negli ultimi dieci anni le aree interne hanno subito un calo di popolazione del 5%, con picchi oltre il 6% nel Mezzogiorno, a fronte di un declino nel resto d’Italia ben più contenuto. Lo ha sottolineato anche Ernesto Madeo, fondatore dell’omonima azienda e sindaco di San Demetrio Corone, la cui storia è raccontata nel libro “Il coraggio della restanza”, ovvero il diritto di restare nel luogo natio, proteggendolo e rigenerandolo. “Come sindaco mi sono posto gli stessi obiettivi perseguiti in anni di impresa, ossia creare i presupposti per lo sviluppo del territorio e la restanza delle persone. La politica regionale e locale deve offrire risposte concrete per evitare fenomeni di spopolamento”.


Ne è un esempio Filiera Madeo, nata 40 anni fa come piccolo allevamento suinicolo tra le colline della Sila greca e oggi una delle principali realtà industriali della Calabria da quasi 30 milioni di fatturato, capace di esportare salumi di alta qualità in ben 25 Paesi e di offrire un futuro a 150 persone, tra dipendenti e collaboratori. “Da imprenditrice, ma soprattutto da donna del Sud Italia – ha sottolineato Anna Madeo, attuale CEO dell’impresa – sono consapevole di avere una grande responsabilità. Non solo nel dover far quadrare i conti, ma anche nel contribuire a far crescere il territorio e offrire prospettive alla comunità e soprattutto ai giovani che vogliono restare. Per questo, ad esempio, nel 2021 abbiamo fondato Academy Madeo, che offre ad una selezione di studenti dell’ultimo anno degli istituti professionali la possibilità di partecipare ad un percorso formativo che termina con un contratto di lavoro presso una delle aziende di Filiera Madeo”.

Dazi, Meloni (che incontrerà presto Trump): siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore

Dazi, Meloni (che incontrerà presto Trump): siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime oreRoma, 15 apr. (askanews) – “Sappiamo che siamo in momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore, non sento alcuna alcuna pressione per i miei prossimi i due giorni, come potete immaginare… Faremo del nostro meglio, io sono consapevole di quello che rappresento e sono consapevole di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro nel quale ci troviamo ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza e la creatività per superare ogni ostacolo”. Lo ha detto, riferendosi all’imminente viaggio negli Usa, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla cerimonia del conferimento dei Premi Leonardo 2025 a Villa Madama.


“Abbiamo superato ostacoli ben maggiori, ne supereremo anche di peggiori”, ha aggiunto la premier. 

Assobibe: italiane bibite iconiche ma pesa incertezza Sugar Tax

Assobibe: italiane bibite iconiche ma pesa incertezza Sugar TaxRoma, 15 apr. (askanews) – Sono italiane bibite iconiche nel mondo come gassose, chinotti, spume, cedrate, aranciate o gli aperitivi analcolici, ma sul comparto pesano oggi molte incertezze, dai dazi commerciali alla temuta Sugar Tax. In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, Assobibe – l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese che producono e vendono bevande analcoliche in Italia, celebra le imprese del comparto che sono espressione del Made in Italy nel mondo.


“Prodotti iconici come le aranciate, i chinotti, le cedrate e gli aperitivi analcolici, sono fortemente legati al territorio e capaci di suscitare ricordi di sapori antichi. Le bevande analcoliche portano un po’ della nostra cultura all’estero: un’eccellenza nazionale da sostenere e tutelare”, spiega in una nota Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe. Le bevande analcoliche hanno una lunga tradizione italiana consolidatasi all’inizio del ‘900 per diventare un vero e proprio ambito industriale nazionale. L’export è in continua crescita e ha registrato un +117% negli ultimi 10 anni e un +20% nell’ultimo biennio, raggiungendo numerosi mercati, tra i quali gli USA, Canada e Regno Unito. L’intero comparto non esprime solo valore economico diretto e indiretto (pari a 4,9 miliardi di euro) ma anche valore sociale – 83mila occupati – e territoriale con un’intera filiera profondamente radicata nel Paese.


Il settore infatti vive un momento di grande incertezza dovuto all’incremento dell’inflazione, dei costi di materie prime ed energia e al calo dei consumi, a cui ora si aggiungono anche le politiche USA in continua evoluzione. Incertezza e preoccupazione alimentata anche dall’entrata in vigore della Sugar tax prevista dall’1 luglio 2025. La sua entrata in vigore provocherà non solo un aumento dei prezzi per i cittadini con conseguente calo delle vendite, già in decrescita negli ultimi due anni, ma anche un incremento della burocrazia per le imprese, conclude Assobibe.

Dazi, Meloni: bene per tutti continuare ad avere a che fare con noi

Dazi, Meloni: bene per tutti continuare ad avere a che fare con noiRoma, 15 apr. (askanews) – “Bisogna ricordare che quando un prodotto italiano viene esportato gran parte della ricchezza non la produce in Italia, la produce dove viene esportato. Quindi anche noi, con questo nostro lavoro legato all’export, produciamo ricchezza anche per gli altri ed è bene per tutti continuare ad avere a che fare con l’Italia perché l’Italia è in grado di produrre benessere, eccellenza e ricchezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo alla cerimonia del conferimento dei Premi Leonardo 2025 a Villa Madama.

Coldiretti: filiera allargata cibo made in Italy vale 620 miliardi

Coldiretti: filiera allargata cibo made in Italy vale 620 miliardiRoma, 15 apr. (askanews) – Il cibo rappresenta il simbolo più noto dell’Italia all’estero e la prima ricchezza del Paese, con una filiera agroalimentare allargata che vale 620 miliardi, dai campi all’industria fino alla ristorazione e alla grande distribuzione. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy, che si celebra il 15 aprile. Il Made in Italy a tavola, ricorda Coldiretti, dà lavoro a 4 milioni di occupati ed è sostenuta dall’impegno quotidiano di 730mila imprese agricole e da un’agricoltura che è la più green d’Europa, diventata emblema di qualità e sicurezza.


Non è un caso che quasi un terzo dei prodotti alimentari in vendita, secondo un’analisi Coldiretti su dati Osservatorio Immagino, abbia in etichetta un segno distintivo dell’identità nazionale: dalla bandiera tricolore alla scritta “prodotto in Italia” fino alle certificazioni per i prodotti a denominazione di origine. Si tratta del paniere più importante tra quelli presenti nella grande distribuzione in termini di numero di referenze e di giro d’affari, cresciuto nel 2024 del 2,1% grazie a un +4% della domanda, secondo l’Osservatorio. L’emblema dell’italianità più utilizzato sulle etichette dei prodotti è la bandiera italiana, seguito dall’indicazione “100% italiano” e da “prodotto in Italia”. Un fenomeno, spiega Coldiretti, ormai consolidato nelle abitudini di spesa che impone però una piena trasparenza rispetto alle scelte di acquisto per evitare che i consumatori portino a casa un prodotto che di italiano ha in realtà soltanto la confezione. Da qui l’iniziativa di Coldiretti con il lancio di una proposta di legge di iniziativa popolare per rendere obbligatoria l’origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori


Una campagna sostenuta da “Tutto in etichetta” la prima serie podcast dedicata alla spesa degli italiani, promossa da Coldiretti e realizzata da Chora Media. Proprio domani, 16 aprile, sarà pubblicata la quarta puntata dedicata alla sostenibilità nella spesa e nel packaging, che svela i segreti su quali sono gli alimenti più sostenibili.