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Autore: Redazione StudioNews

Individuato in Georgia un acaro pericoloso per le api

Individuato in Georgia un acaro pericoloso per le apiRoma, 30 ott. (askanews) – Potrebbe arrivare ancora dall’Asia la nuova minaccia per le api, la cui salute è già messa a dura prova dalla globalizzazione, dall’effetto dei cambiamenti climatici e dell’abuso di fitofarmaci. Si tratta dell’acaro Tropilaelaps mercedesae, un ectoparassita che vive cioè sulla superficie esterna dell’ospite originario delle api mellifere asiatiche giganti (Apis dorsata, A. breviligula e A. laboriosa), ma che sta provocando effetti negativi anche sulle colonie di api mellifere occidentali (Apis mellifera).


Dopo il ritrovamento in Russia, l’acaro è adesso segnalato per la prima volta in Georgia, confermando la sua espansione geografica. È quanto emerge dallo studio “First Report on Tropilaelaps mercedesae Presence in Georgia: The Mite is Heading Westward!” (Primo rapporto sulla presenza di Tropilaelaps mercedesae in Georgia: l’acaro si sta dirigendo verso ovest!), pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Apicultural Science, realizzato dall”Istituto di Entomologia dell’Università di Agraria della Georgia anche grazie al contributo del Crea Agricoltura e Ambiente.


Sono state condotte ispezioni e analisi sui campioni di covata in sette colonie di api mellifere provenienti da tre apiari diversi. Considerati il ciclo vitale, la biologia e la velocità di riproduzione, c’è molta preoccupazione per la diffusione di questo acaro in Europa, soprattutto perché l’aumento delle temperature medie annue e i cambiamenti climatici, che prolungano l’allevamento della covata, favoriscono il potenziale insediamento di popolazioni in altre regioni.

Giornalisti, è morto Maurizio Andriolo, fu presidente Alg

Giornalisti, è morto Maurizio Andriolo, fu presidente AlgMilano, 30 ott. (askanews) – È mancato questa mattina all’età di 95 anni, Maurizio Andriolo, storico giornalista di agenzie e carta stampata, per due mandati (dal 1992 al 1996 e dal 2001 al 2004) presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti (Alg) e, tra gli altri incarichi, dal 2004 al 2012 anche vice presidente dell’Inpgi.


Nato a Palermo nel 1929, Andriolo si trasferì a Roma e lì cominciò la sua esperienza nel mondo dell’informazione. Nel 1956 entrò a Momento Sera e poi all’Associated Press come telefotista: il suo compito era inviare le foto ai giornali italiani e non. Nel 1960 venne chiamato dall’agenzia Ansa per organizzare servizi fotografici e nel 1968 divenne a tutti gli effetti giornalista. Lasciata l’Ansa il 13 maggio 1974 (giorno in cui – ricordava sempre lui – si chiuse il referendum sul divorzio) fu assunto dal Corriere della Sera dove, per 28 anni, si occupò di cronaca. L’impegno sindacale nel mondo giornalistico cominciò da subito. Dapprima con gli incarichi in vari Comitati di Redazione, poi negli organismi della Federazione Nazionale della Stampa, finché divenne presidente della Alg e infine vicepresidente dell’Inpgi.


L’Associazione lombarda dei giornalisti “ricorda con affetto Maurizio e si stringe alla sua famiglia in questo difficile momento, esprimendo la vicinanza e il cordoglio di tutti gli organismi e degli iscritti”.

Il capo di Hezbollah: è una guerra Usa-Israele-Europa contro la nostra resistenza

Il capo di Hezbollah: è una guerra Usa-Israele-Europa contro la nostra resistenzaRoma, 30 ott. (askanews) – “Stiamo affrontando una guerra americana, israeliana ed europea volta a porre fine alla resistenza e ai nostri popoli. Come è possibile che 43.000 morti a Gaza, il bombardamento di tende, 100 morti in una volta a Jabalia, non suscitino alcuna risposta dal mondo? Vogliono che ci arrendiamo, ma questo non accadrà, anche se lo scontro è doloroso”: lo ha detto oggi il leader di Hezbollah, Naim Qassem.


Nel suo primo discorso, Qassem ha affermato che è stata “la resistenza, non le risoluzioni internazionali” a costringere Israele a ritirarsi dal sud del Libano (nel 2000, ndr) e che dopo la risoluzione 1701 del 2006, “Israele ha violato lo spazio aereo libanese 39.000 volte nel corso di 17 anni”. “Non è vero che Israele ha rispettato questa risoluzione – ha aggiunto il leader Hezbollah – l’11 ottobre 2023 Israele stava già prendendo in considerazione una guerra allargata contro il Libano, ma gli Stati Uniti non hanno accettato. Si stavano preparando alla guerra contro il Libano, anche prima del diluvio al-Aqsa (attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, ndr)”.

Cinema, “Waltzing with Brando” film di chiusura del 42esimo TFF

Cinema, “Waltzing with Brando” film di chiusura del 42esimo TFFRoma, 30 ott. (askanews) – “Waltzing with Brando”, scritto e diretto da Bill Fishman, sarà presentato in anteprima mondiale al 42TFF in occasione della cerimonia di premiazione di sabato 30 novembre. Insieme al regista, sarà presente il protagonista Billy Zane che interpreta l’iconica star Marlon Brando.


Il film, che si svolge principalmente tra il 1969 e il 1974, mentre Brando si prepara per i suoi memorabili ruoli ne “Il Padrino” e “Ultimo tango a Parigi”, è tratto dall’omonimo libro di memorie di Bernard Judge ed è interpretato, insieme a Zane, da Jon Heder (Napoleon Dynamite, Blades of Glory) con la partecipazione del Premio Oscar Richard Dreyfuss. Uno dei titoli più attesi e richiesti nei mercati internazionali degli ultimi mesi, “Waltzing with Brando” segna l’epilogo ideale per il Torino Film Festival, che dedica proprio a Marlon Brando una grande retrospettiva per celebrare il centenario della sua nascita.


Il film è la storia poco conosciuta e assolutamente vera che racconta di come Marlon Brando convinse l’architetto Bernard “Bernie” Judge che insieme avrebbero potuto costruire il primo rifugio ecologicamente perfetto del mondo su una minuscola e inabitabile isola di Tahiti. Brando credeva che questo grande esperimento ecologico avrebbe ispirato il mondo a un futuro migliore e più sostenibile. Così Bernie, il pratico risolutore di problemi, e Brando, il lunatico sognatore, iniziano un’incredibile avventura e lungo il percorso diventano improbabili amici. Ma questo sogno si realizzerà mai? Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Salute tiroidea, anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale

Salute tiroidea, anche l’alimentazione gioca un ruolo crucialeMilano, 30 ott. (askanews) – In presenza di disturbi della tiroide, di cui soffrono oltre sei milioni di italiani, la dieta può diventare oggetto di dubbi e preoccupazioni per i pazienti. Lo testimonia il crescente numero di ricerche effettuate ogni giorno in rete sul complicato rapporto tra tiroide e alimentazione che mette in luce il bisogno degli utenti di fare chiarezza su questi temi. Per rispondere a questa esigenza è nata la campagna “Dal Palato alla Tiroide”, realizzata con il patrocinio della Società Italiana di Endocrinologia (Sie) e il contributo non condizionante di Ibsa Italy che, attraverso strumenti pratici come il volume di “ricette amiche della tiroide”, contribuisce a promuovere una maggiore consapevolezza nella popolazione sui disturbi tiroidei e il legame con la nutrizione.


Le disfunzioni della tiroide sono molto diffuse soprattutto tra le donne che si stima abbiano il 20% di probabilità di sviluppare disturbi tiroidei nel corso della vita. Tra queste l’ipotiroidismo è la più frequente: colpisce in Italia quasi 3 milioni di persone con un’incidenza più marcata nelle donne tra i 55 e i 64 anni. Questa condizione si manifesta spesso con sintomi quali stanchezza eccessiva, aumento di peso, intolleranza al freddo, pelle secca e pallida, rallentamento della frequenza cardiaca, depressione e problemi di memoria. “La prevenzione e la gestione efficace delle malattie tiroidee dipendono in gran parte da una corretta informazione e dall’adozione di buone pratiche quotidiane”, dichiara Maria Grazia Castagna, Professore Associato di Endocrinologia presso il Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze dell’Università di Siena. “Nonostante siano spesso sottovalutate, si stima che le patologie della tiroide colpiscano tra il 5 e il 10% della popolazione italiana. Una diagnosi tempestiva è cruciale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e per questo è importante effettuare alcuni semplici esami di controllo in presenza di segni e sintomi indicativi di un’alterazione della funzionalità tiroidea, ma anche in persone a rischio o in chi ha una predisposizione familiare”.


La diagnosi precoce è fondamentale nella cura della malattia, così come lo è l’aderenza da parte del paziente alla terapia, una volta individuato il trattamento più adeguato. “La levotiroxina è il trattamento standard per l’ipotiroidismo e consente di ripristinare i livelli ormonali necessari per un corretto funzionamento del metabolismo. Tuttavia, la personalizzazione della terapia e il monitoraggio costante sono essenziali per garantire un equilibrio ottimale e una maggiore stabilità nel tempo”, commenta Annamaria Colao, Professore Ordinario Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Cattedra Unesco di Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile, Università degli Studi di Napoli Federico II. “Grazie alla possibilità di avere diverse formulazioni disponibili, dai farmaci in compresse alle capsule molli fino alle formulazioni liquide, è possibile adattare il trattamento alle caratteristiche specifiche di ciascun paziente, migliorando così l’aderenza alla terapia e i risultati clinici complessivi”.


Nel mantenimento della salute tiroidea, anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale poiché questa ghiandola necessita di specifici micronutrienti per funzionare al meglio. In soggetti con ipotiroidismo, una dieta equilibrata deve essere inclusiva di alimenti ricchi di iodio e selenio, due elementi fondamentali per il corretto funzionamento della tiroide. “Un regime alimentare vario e personalizzato in base all’età e allo stile di vita rappresenta una valida strategia di prevenzione per alcune disfunzioni tiroidee, soprattutto quando arricchito con sale iodato, efficace a evitare le carenze di iodio, e con selenio, fondamentale per il metabolismo degli ormoni tiroidei e quindi per il buon funzionamento complessivo della ghiandola”, evidenzia la Professoressa Colao. “Per incoraggiare la prevenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica, è essenziale fare chiarezza su quali alimenti possano realmente influire sulla salute della tiroide, sgombrando il campo da fake news e falsi miti che persistono numerosi intorno a questi temi”.


“Ne è un esempio la convinzione che eliminare il glutine dalla dieta possa migliorare la funzione tiroidea, anche in assenza di una diagnosi di celiachia o di sensibilità al glutine. In realtà, in condizioni normali eliminare il glutine non comporta alcun beneficio per la tiroide e al contrario se non gestito correttamente potrebbe determinare delle carenze nutrizionali”, continua la Professoressa Castagna. “È vero, tuttavia, che alcune forme di tiroiditi autoimmuni, in particolare la tiroidite di Hashimoto, si associano più frequentemente ad altre patologie autoimmuni come ad esempio la celiachia. Solo nel caso quindi in cui le due patologie coesistono è necessario adottare una dieta priva di glutine. In genarle, in caso di problematiche accertate, è sempre importante affidarsi ad uno specialista, evitando pericolose pratiche ‘fai da te”. La Campagna “Dal Palato alla Tiroide” si inserisce all’interno di un progetto più ampio che vede nel sito latiroide.it un vero e proprio hub informativo sulla tiroide con video pillole degli esperti, sezioni dedicate ai professionisti della salute, e un servizio per richiedere il consulto telematico di uno specialista. La Campagna sfata numerosi falsi miti sull’alimentazione, promuovendo consapevolezza e prevenzione delle malattie tiroidee attraverso informazioni chiare e aggiornate e un approccio molto pratico. È con questo spirito che è stato creato il ricettario “Dal Palato alla Tiroide”, pensato per chi desidera seguire un’alimentazione equilibrata, ricco di consigli e ricette per una dieta sana e bilanciata e adatta a chi soffre di disfunzioni della tiroide. Il ricettario è stato realizzato grazie al contributo degli utenti, alla collaborazione con specialisti endocrinologi e Sonia Peronaci. “È stato un piacere partecipare a questa iniziativa”, ha commentato Sonia Peronaci, foodblogger e fondatrice di GialloZafferano. “Credo molto nell’importanza di diffondere una corretta informazione su come l’alimentazione possa supportare la salute. Con semplici accorgimenti si possono fare scelte migliori e più consapevoli senza rinunciare al piacere della tavola” ha aggiunto. L’impegno di Ibsa Italy va oltre il semplice supporto alla campagna, riflettendo una visione di lungo termine a supporto della comunità dei pazienti e in più in generale della popolazione. “Ibsa è impegnata nella ricerca di soluzioni terapeutiche all’avanguardia e supporta iniziative vicine ai bisogni dei pazienti. Investire nella consapevolezza e nella prevenzione delle malattie tiroidee fa parte del nostro approccio alla salute a 360 gradi. Con la campagna ‘Dal Palato alla Tiroide’ vogliamo non solo fare educazione su questi temi, ma anche offrire risorse concrete e accessibili che migliorino la vita quotidiana dei pazienti.” conclude Greta Pizzamiglio Sr Product Manager di Ibsa Italy.

Gb, governo annuncia Bilancio da 40 mld sterline di aumenti tasse

Gb, governo annuncia Bilancio da 40 mld sterline di aumenti tasseRoma, 30 ott. (askanews) – Il governo a controllo laburista della Gran Bretagna ha presentato il suo primo piano di bilancio, una manovra da 40 miliardi di sterline essenzialmente basata su aumenti delle tasse che serviranno alimentare la spesa pubblica e gli investimenti e che il cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, l’equivalente di ministro delle Finanze, a ribadito servirà anche a compensare il “buco nero” lasciato dal precedente esecutivo.


Su questo elemento l’ufficio indipendente sul Bilancio dovrebbe pubblicare una sua valutazione a breve. Nel frattempo la stessa Reeves ha riferito che l’organismo pronostica una crescita dell’1,1% per quest’anno, del 2% per il prossimo a fronte delle precedenti stime rispettivamente di 0,8 e 1,9%. Saliranno i contributi per le imprese e la tassazione sugli utili. “Quando si tratta di tasse questo governo sceglie di proteggere sempre i lavoratori”, ha detto Reeves. (fonte immagine: UK Parliament).

Giappone, Alta Corte Tokyo: incostituzionale divieto nozze gay

Giappone, Alta Corte Tokyo: incostituzionale divieto nozze gayRoma, 30 ott. (askanews) – L’Alta Corte di Tokyo ha emesso oggi una sentenza secondo la quale la mancanza di riconoscimento legale del matrimonio tra persone dello stesso sesso viola il diritto all’uguaglianza sancito dalla Costituzione. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.


E’ la seconda Alta corte che a dichiarare incostituzionale il divieto. Manca tuttavia ancora un pronunciamento della Corte suprema, la più alta istanza giudiziaria del Giappone. La corte ha anche stabilito che il divieto di matrimonio omosessuale viola la sezione della Costituzione che afferma che le leggi in materia di matrimonio e famiglia “devono essere promulgate dal punto di vista della dignità individuale e dell’uguaglianza sostanziale tra i sessi”.


Tuttavia, l’Alta Corte di Tokyo ha confermato una sentenza di grado inferiore che respingeva la richiesta di risarcimento dei querelanti, citando l’assenza d’una decisione della Corte suprema. Secondo la sentenza, le attuali disposizioni di diritto civile “non si basano su motivi ragionevoli” e portano a un “trattamento discriminatorio (delle persone) in base al loro orientamento sessuale”.


Il presidente della corte, Sonoe Taniguchi, ha affermato che il riconoscimento del diritto di una persona a una relazione coniugale con un partner dovrebbe essere rispettato come un “interesse legale importante” per tutti, comprese le coppie dello stesso sesso. “Il grado di accettazione sociale per garantire alle coppie dello stesso sesso la stessa protezione delle coppie eterosessuali è notevolmente aumentato”, ha aggiunto Taniguchi. Nel respingere la richiesta di risarcimento dei sette querelanti, Taniguchi ha affermato che, poiché la Corte suprema non si è ancora pronunciata sulla questione, il tribunale non può ritenere il governo responsabile per la mancata azione legislativa del Dieta.


L’Articolo 24 della Costituzione, che garantisce la libertà di matrimonio, stabilisce che “Il matrimonio deve basarsi solo sul consenso reciproco di entrambi i sessi.” La sentenza è stata accolta con gioia dai sostenitori dei movimenti LGBTQ+. “Le parole del giudice presidente sono entrate nella mia testa e ho capito che ha ascoltato veramente le nostre argomentazioni. Sono felice di essere qui oggi,” ha detto Chizuka Oe, una delle querelanti. Il portavoce del governo. Yoshimasa Hayashi, ha affermato che lo Stato monitorerà attentamente gli sviluppi di altre cause simili, aggiungendo che sarà necessario considerare i dibattiti del Dieta e i passi compiuti da alcuni governi locali per riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso. L’introduzione di un sistema di matrimonio per le persone dello stesso sesso “riguarda i fondamenti della vita delle persone ed è strettamente legata alla concezione di famiglia di ciascuno,” ha continuato Hayashi. I querelanti avevano presentato appello dopo che la Corte distrettuale di Tokyo aveva respinto la loro richiesta di risarcimento nel novembre 2022, pur affermando che il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso era in uno “stato di incostituzionalità”. Il Giappone rimane l’unico paese del Gruppo dei Sette principali paesi industrializzati a non aver legalizzato le unioni tra persone dello stesso sesso o le unioni civili, nonostante la crescente pressione della comunità LGBTQ+ e dei suoi sostenitori. (Immagine tratta dai profili social della campagna “Marriage for All Japan”)

Calcio, Juric: “Con la squadra ci siamo detti la verità”

Calcio, Juric: “Con la squadra ci siamo detti la verità”Roma, 30 ott. (askanews) – “Penso che ci siamo detti la verità, magari all’inizio in maniera violenta e poi in maniera ragionevole”. Così il tecnico della Roma, Ivan Juric, ha parlato del confronto avuto con i giocatori dopo il pesante ko contro la Fiorentina. “Io sono l’allenatore devo allenare e preparare la squadra nella partita- ha proseguito – Il medico deve prendersi cura dei giocatori e i giocatori devono giocare. Ognuno ha un lavoro preciso e occuparsi di quello che fa. La definizione dei ruoli è importante”. Sui cambiamenti in vista del match con il Torino: “La squadra in 7 partite ha preso 5 gol. Se voglio fare un paragone con il Torino dello scorso anno con questo modo di giocare ha preso 36 e la Roma 46 giocando un’altra cosa. Per me sono solo scuse. Se non sono convinti i giocatori possono dire ‘me ne vado’. Mi risulta che sono convinti e che vogliono fare bene. Vogliono migliorare perché porta tanti benefici e possono fare alla grande sia in fase di possesso che non”. Sul rapporto con la proprietà “Con il presidente ho contatti. Abbiamo parlato di tante cose e bene. Questo sono tutte cose che tolgono il pensiero sul campo. Rimango con la mia idee. Il giocatore gioca, io alleno e il medico cura. Come ho detto il primo giorno io non vedo mancanze, anzi io preferisco così. Prendo decisioni e la dirigenza ti responsabilizza. Il resto è distrazione. Ognuno deve fare il suo. Bisogna lavorare forte e questa è la cura giusta per riprendere in mano la situazione. Questa è la mia idea”.

Maltempo in Spagna, Sanchez: mobiliteremo ogni risorsa dello Stato

Maltempo in Spagna, Sanchez: mobiliteremo ogni risorsa dello StatoRoma, 30 ott. (askanews) – Il premier spagnolo Pedro Sanchez si è impegnato a mobilitare “tutte le risorse dello Stato e se necessario anche quelle dell’Unione Europea” a favore delle persone colpite dall’ondata di maltempo he ha investito la Comunità autonoma di Valencia, provocando almeno 62 morti.


La priorità del governo è “lavorare in modo coordinato” con i governi regionali coinvolti, ha proseguito Sanchez, che ha ringraziato gli sforzi dei servizi di soccorso e delle forze dell’ordine. Il numero dei morti causati dall’ondata maltempo che ha colpito la comunità autonoma spagnola di Valencia nelle ultime 24 ore è salito intanto ad almeno 62: lo ha reso noto la Generalitat valenciana, citando i dati ancora provvisori dei servizi di soccorso e delle forze di polizia. Il governo regionale ha lanciato un appello ai residenti perché non si mettano in macchina dato che sebbene la pioggia sia al momento cessata molte zone rimangono inondate. Altre due persone sono morte nella Comunità autonoma di Castilla-La Mancha, dove almeno altre sei risultano al momento disperse.


(con fonte Servimedia)

Ue, rapporto su “prontezza” civile e militare, no a debito comune

Ue, rapporto su “prontezza” civile e militare, no a debito comuneBruxelles, 30 ott. (askanews) – Sauli Niinisto, ex presidente della Repubblica di Finlandia e Consigliere speciale della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato oggi a Bruxelles il rapporto che era stato incaricato di redigere dalla stessa von der Leyen, e dall’Alto Rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, con 80 raccomandazioni su come migliorare la preparazione e la prontezza civile e militare dell’Ue per le sfide che l’Unione e i suoi Stati membri stanno affrontando e dovranno affrontare in futuro.


Sfide che vanno dalle catastrofi naturali legate al cambiamento climatico, a possibili nuove pandemie, agli “attacchi ibridi” in campo informatico, della disinformazione, della manipolazione dell’immigrazione, ai rischi per la sicurezza economica con le interruzioni delle catene del valore, fino alle prospettive purtroppo ormai non più irrealistiche di nuove guerre.   Il rapporto, che è stato presentato in conferenza stampa oggi a Bruxelles da von der Leyen e Niinisto, era atteso anche per vedere se avrebbe indicato, tra l’altro, l’opzione di ricorrere alla possibilità di nuove emissioni di debito comune da parte dell’Ue per finanziare progetti strategici di interesse comune, come alcuni di quelli suggeriti nelle raccomandazioni. Ma von der Leyen ha categoricamente escluso questa opzione.  


“Molti eventi di questi ultimi anni – ha detto la presidente della Commissione nel suo intervento introduttivo – sono stati dei campanelli d’allarme. Le nostre vite sono state sconvolte da una pandemia; la guerra è tornata in Europa; e i fenomeni meteorologici estremi sono la nuova normalità a causa del cambiamento climatico. L’Europa si sta rendendo conto che le principali crisi degli ultimi anni non sono né isolate né transitorie. Al contrario, riflettono linee di faglia più profonde e cambiamenti ‘tettonici’ a livello geopolitico, climatico e tecnologico. Di fronte a questi cambiamenti, spesso abbiamo semplicemente reagito. Ma dobbiamo fare di più. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità. La preparazione deve diventare parte della logica di fondo di tutte le nostre azioni e affrontare l’intero spettro di minacce e rischi”. Ad esempio, ha continuato von der Leyen, “prendiamo gli attacchi ibridi e le loro numerose forme diverse: disinformazione, la cinica manipolazione dei migranti (usati come arma di destabilizzazione, ndr), attacchi informatici, sabotaggi. Un clic può spegnere le reti elettriche e far sprofondare intere città nell’oscurità. Oppure prendiamo i rischi economici che affrontiamo, come le interruzioni della catena di approvvigionamento. Ci siamo liberati dalle catene della nostra dipendenza dai combustibili fossili russi. Ora dobbiamo ridurre le nostre altre dipendenze dannose in altri campi”.


E poi “ci sono i rischi militari, ovviamente. La guerra di Putin contro l’Ucraina – ha osservato la presidente della Commissione – è la più grande minaccia alla nostra sicurezza. Quest’anno, la spesa per la difesa della Russia sta per superare gli importi collettivi di tutti gli Stati membri dell’Ue messi insieme. Quindi dobbiamo intensificare i nostri sforzi, sapendo – ha sottolineato – che prepararsi al peggio può aiutare a impedire che si realizzi”. Rispondendo ai giornalisti durante la conferenza stampa, von der Leyen ha poi confermato il suo approccio “tedesco”, contrario per principio alla possibilità di fare ricorso in futuro a nuove emissioni di debito comune, per quanto limitate al finanziamento di progetti di interesse comune europeo, come chiede da tempo invece il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, e come prospettava anche Mario Draghi nel suo rapporto sulla competitività europea.  


“L’approccio che dobbiamo avere – ha detto la presidente della Commissione – è il seguente: dobbiamo prima discutere se ci sono grandi progetti di comune interesse europeo, ad esempio uno scudo di difesa aerea. Se questo è il caso e si tratta di un progetto transfrontaliero, lo consideriamo allora un progetto europeo comune che vogliamo portare avanti insieme?” In questo caso, ha continuato von der Leyen, “penso che ci siano due modi per finanziarlo: o con contributi nazionali o con nuove risorse proprie” per il bilancio comunitario. “Quindi su uno di questi due elementi dobbiamo decidere come andare avanti. Molto importante – ha insistito – è avere prima la descrizione di ciò di cui abbiamo bisogno, di ciò che è necessario, e poi avere la volontà politica di finanziarlo”. A una giornalista che chiedeva se quindi sia da escludere qualsiasi ricorso al debito comune, von der Leyen ha replicato: “Qualunque meccanismo di finanziamento si scelga, alla fine deve essere ripagato. E voglio insistere: ci sono solo due modi per pagarlo, o contributi nazionali o nuove risorse proprie per il bilancio europeo: non ci sono altri modi per finanziare progetti futuri”, ha concluso la presidente della Commissione.