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Autore: Redazione StudioNews

Ue, Weber a Orban: sei amico di chi diceva “non un cent allì Italia”

Ue, Weber a Orban: sei amico di chi diceva “non un cent allì Italia”Bruxelles, 9 ott. (askanews) – Il presidente del Ppe, Manfred Weber, ha attaccato duramente il premier ungherese Viktor Orban, oggi a Strasburgo, per le sue posizioni nazionaliste e anti europee e per la sua freddezza e reticenza nel sostegno all’Ucraina contro l’invasore russo, che lo hanno isolato nell’Ue. “La domanda a cui devi rispondere”, ha detto a Orban, “è perché nessuno vuole più parlare con te”.


Intervenendo durante il dibattito nella plenaria del Parlamento europeo sulle priorità della presidenza di turno ungherese del Consiglio Ue, Weber ha anche ricordato come esempio di egoismo nazionalista una famosa frase contro l’Italia pronunciata nel luglio 2020 (l’anno della pandemia di Covid) dal leader di estrema destra olandese Geert Wilders, uno degli alleati politici più stretti di Orban oggi, in seno al gruppo politico dei “Patrioti per l’Europa”, recentemente fondato proprio dal premier ungherese (che in precedenza era stato membro del Ppe). E’ il gruppo in cui militano anche gli eurodeputati della lega di Matteo Salvini e quelli del Rassemblement national francese di Marine LePen. “So che stai dicendo ai giornalisti e al pubblico – ha detto Weber rivolto a Orban – che ora sei il leader conservatore del centrodestra. Ma diamo un’occhiata al gruppo dei Patrioti per l’Europa: c’è Geert Wilders, che è diventato famoso in Italia; e sai perché? Perché ha detto pubblicamente, cito, ‘non un centesimo di sostegno europeo all’Italia’. Questo è Wilders. Non so se Matteo Salvini ne abbia discusso con lui. Non lo so, ma questo è quelo che ha detto. Questo non è patriottismo, questo è egoismo, è nazionalismo”, ha concluso il presidente del Ppe.

M.O., ammiraglio Franchetti: ruolo Marina Usa non è cambiato

M.O., ammiraglio Franchetti: ruolo Marina Usa non è cambiatoVenezia, 9 ott. (askanews) – (di Cristina Giuliano) Si dice che gli italiani siano un popolo di “santi, poeti e navigatori”. E un navigatore di sicuro lei lo è. Anzi Lisa Franchetti, Capo delle Operazioni Navali della Marina Statunitense ha raggiunto la vetta più alta di una carriera che tutti i marinai sognano: prima donna a ricoprire questa prestigiosa carica a capo della flotta più potente al mondo secondo il Global Naval Powers Ranking (2024).


L’ammiraglio in un’intervista ad askanews parla anche delle sue origini italiane, raccontando la forza delle radici che legano lei – ufficiale Usa con vasta esperienza in ambito operativo e d’indirizzo, per dirla con le parole di Joe Biden – al nostro Paese. “Sono molto orgogliosa delle mie origini italiane. I miei bisnonni, da parte di mio padre erano italiani. Da una parte di Baveno, sul Lago Maggiore, e dall’altra di Frosinone. E credo che Minoli fosse un cognome e Franchetti l’altro. Le mie origini italiane le ho assorbite da mia nonna. Crescendo, abbiamo fatto molti pasti in famiglia fantastici, cibo unico, spirito familiare meraviglioso e un orto davvero grande con pomodori incredibili. Ed è così che ho assimilato le mie le origini italiane”. Franchetti poi ricorda il nonno, uno scalpellino che lavorava in una cava: “Ho imparato da lui il valore del duro lavoro, e poi da mio padre, che è diventato la prima persona della nostra famiglia ad andare al college”. E la passione per l’Italia resta in casa a quanto pare. “Quando ho vissuto a Napoli – dice – per due anni e mezzo come comandante della Sesta Flotta, ho potuto imparare di più sulle mie origini, e mia figlia ha deciso di studiare italiano, e quando siamo tornati negli Stati Uniti, ha continuato i suoi studi di italiano, e non vediamo l’ora di tornare qui, un giorno”.


L’ammiraglio si trova in Italia, a Venezia per il XIV Trans-Regional Seapower Symposium, ospitato dalla Marina Militare italiana. E a margine del simposio ci parla della presenza della Marina degli Stati Uniti, dal Medio Oriente al Mediterraneo. Askanews: In un contesto come quello attuale, generato dall’invasione russa dell’Ucraina e dalla guerra in Medio Oriente, il mare ha ripetutamente dimostrato di essere un campo di battaglia. In quali mari si manifestano o potrebbero manifestarsi le principali minacce al mondo libero? In questo contesto, che ruolo svolge la Marina degli Stati Uniti?


Franchetti: “Il mare collega davvero tutto il nostro mondo, a livello globale, e quindi è molto importante, soprattutto per la Marina degli Stati Uniti, essere schierata a livello globale. Operiamo in tutto il mondo, dai fondali marini allo spazio, e le nostre navi sono lì per scoraggiare qualsiasi potenziale avversario. Ci siamo anche per essere in grado di rispondere a una crisi e, se necessario, vincere in modo decisivo in guerra, insieme ai nostri alleati e partner. Quindi penso che la cosa più importante sia che siamo presenti ovunque, così siamo in grado di lavorare insieme ad alleati e partner nell’operazione Prosperity Guardian nel Mar Rosso per sostenere il libero flusso del commercio attraverso il punto di strozzatura del Medio Oriente. Stiamo anche operando nell’Indo-Pacifico con il gruppo d’attacco della portaerei Theodore Roosevelt, e stavamo anche operando e facendo esercitazioni qui nel Mediterraneo e nel Baltico insieme alla Marina Militare italiana. E sapete, la vostra portaerei, la Cavour e il suo gruppo d’attacco sono attualmente dispiegati nell’Indo-Pacifico. Quindi tutte le marine forniscono una presenza deterrente e siamo in grado di rispondere in caso di crisi. Se dovessimo averne bisogno”. askanews: Questo ruolo è cambiato dall’inizio della guerra in Medio Oriente?


Franchetti: “Il nostro ruolo non è cambiato – afferma -. La nostra Marina e il nostro team del Corpo dei Marines operano insieme in tutto il mondo per essere in grado di scoraggiare qualsiasi potenziale espansione di un conflitto ed essere in grado di rispondere in caso di crisi. Quindi penso che il ruolo della nostra Marina non sia cambiato affatto, e sono molto felice di poter lavorare di nuovo al fianco di molte marine alleate e partner per proteggere quell’ordine internazionale basato sulle regole che garantisce la sicurezza e la prosperità di tutte le nostre nazioni”. askanews: Parliamo di interoperabilità e dell’importanza delle collaborazioni con la Marina italiana e i partner della NATO. Si parla molto di ciò che accade sulla terraferma ma poco di ciò che accade in mare: cosa puoi dirci? Franchetti: “Operiamo tutti nello stesso ambiente. Abbiamo le stesse sfide, dal vento, dal mare, e abbiamo tutti le stesse procedure per lavorare insieme. Possiamo immediatamente lavorare insieme e poi esercitarci perché abbiamo lavorato così a lungo per costruire l’interoperabilità, ovunque ci troviamo, che sia Mediterraneo o Baltico. Quando ero comandante della Sesta Flotta, lavoravo regolarmente con la Marina italiana, una Marina molto capace, e abbiamo fatto molte esercitazioni, sia in Mare aperto, sia come BALTOPS, sia ora lavorando insieme con la portaerei italiana Cavour e al suo gruppo d’attacco nell’Indo-Pacifico. Abbiamo appena terminato una grande esercitazione con lei (nave Cavour) e alcuni dei nostri cacciatorpediniere, così le marine possono prendere, collegarsi e lavorare insieme in qualsiasi momento. Ed è questa la vera bellezza delle marine e del lavorare insieme in mare”. askanews: Il North Stream (e anche un altro episodio nel Baltico che ha coinvolto Finlandia e Cina) ha dimostrato che la sicurezza dei fondali marini è un aspetto sottovalutato da tutti. È il momento di prendere decisioni condivise? Come si può garantire la sicurezza dei fondali marini dove passano i cavi che garantiscono le nostre comunicazioni e le forniture di energia? Franchetti: “Il mare è la linfa vitale di tutta la nostra sicurezza e prosperità globale. Il 90% del commercio scorre via mare, e poi almeno il 99% di tutte le nostre transazioni finanziarie, le comunicazioni via Internet passano attraverso quei cavi che lei ha menzionato, circa dieci trilioni di transazioni finanziarie ogni singolo giorno. Sappiamo che è molto importante proteggere i mari, sopra e sotto. Ed è per questo che sono davvero felice che abbiamo questo simposio transregionale sulla potenza marittima, ospitato dall’ammiraglio (Capo di stato Maggiore della Marina Militare italiana Enrico) Credendino, così possiamo parlare tra noi e condividere idee sulla protezione del nostro mare, che sia sotto il mare, nei fondali e in mare. E sono ancora grata all’ammiraglio Credendino e all’opportunità di parlarne con 74 diverse marine e guardie costiere rappresentate da tutto il mondo”.

Nasce in Italia la Carta per turista enogastronomico sostenibile

Nasce in Italia la Carta per turista enogastronomico sostenibileRoma, 9 ott. (askanews) – E’ stato presentato oggi al TTG Travel Experience, manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale, un progetto inedito a livello globale frutto della collaborazione di sette organizzazioni nazionali e internazionali. Si tratta di CarTES, la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile. Questo documento è destinato a diventare un progetto pilota per l’applicazione su larga scala a livello europeo.


La “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” è un vademecum per fare esperienza in modo sostenibile dell’enogastronomia di un territorio, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale. Iter Vitis porterà il progetto a livello internazionale. CarTES sarà infatti diffusa nei 24 Paesi aderenti all’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, e tradotta nelle lingue locali per garantirne la massima accessibilità. Verrà presentata a tutta la rete il 18 ottobre in Moldova, in occasione dell’assemblea del XV anniversario. Aree pilota saranno la Grecia, l’Erzegovina e la Moldova.


Questa iniziativa rappresenta il primo di un percorso più ampio mirato alla creazione di una rete di consapevolezza e collaborazione che stimoli l’intero comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano, dall’essere un’eccellenza in termini produttivi e sostenibili, a divenire un riferimento nell’ambito turistico grazie alla diffusione di buone pratiche e modelli di comportamento virtuosi. Le organizzazioni che hanno aderito al progetto e realizzato la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile sono: Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Associazione Nazionale Città del Vino, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olio, dei Sapori, Terranostra-Coldiretti, Iter Vitis, Unpli – Unione delle pro loco italiane e Associazione Consulta Nazionale dei distretti del cibo. Tutti i soggetti coinvolti hanno operato a titolo gratuito, sposando la causa e il valore dell’iniziativa.

Domani allerta rossa in Lombardia per rischio idrogeologico

Domani allerta rossa in Lombardia per rischio idrogeologicoMilano, 9 ott. (askanews) – Il Dipartimento della Protezione Civile nazionale, sulla base dei fenomeni metereologici in atto e previsti, valuta per la giornata di domani allerta rossa per rischio idraulico e rischio idrogeologico su settori della Lombardia. L’allerta è invece arancione su altra parte della regione e su tutto il Trentino Alto Adige. Valutata inoltre allerta gialla sull’intero territorio di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria e su bacini di Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria. È quanto si legge in una nota del Dipartimento.


L’avviso prevede dalla serata di oggi precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria e Lombardia; venti da forti a burrasca dai quadranti meridionali su Liguria ed Emilia-Romagna, specie settori appenninici. Si prevedono inoltre, dal primo mattino di domani, giovedì 10 ottobre, precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Venti da forti a burrasca dai quadranti meridionali previsti su Toscana, specie settori costieri, Marche e Umbria, specie settori appenninici. Mareggiate lungo le coste esposte. Nelle prossime ore un sistema perturbato di origine atlantica raggiungerà dunque l’Italia, determinando una rapida, ma intensa, fase di maltempo con precipitazioni abbondanti ed insistenti su gran parte delle regioni centro-settentrionali, accompagnata anche da un marcato rinforzo della ventilazione sud-occidentale su parte del Centro-Nord.


Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso l’avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

Autonomia, Zaia: è legge approvata da maggioranza, Meloni coerente

Autonomia, Zaia: è legge approvata da maggioranza, Meloni coerenteVerona, 9 ott. (askanews) – “Capisco la difesa del presidio ma non è contemplabile il fatto che si dica a priori che non si tratta. Parliamo di una legge approvata dalla maggioranza e anche dagli esponenti del ministro Musumeci”. Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia tornando al tema dell’autonomia differenziata in risposta al ministro della Protezione civile Nello Musumeci, a margine dell’assemblea di Confindustria a Verona.


“Stiamo parlando di protezione civile – ha proseguito Zaia- una materia concorrente, quindi in parte è già in pancia alle Regioni, c’è qualche aggiustamento da fare ma nell’interesse di tutti i cittadini. Nessuno vuole chiudere ministeri o portare via scrivanie, vogliamo soltanto migliorare la vita dei cittadini. Non c’è qualcuno che è padrone del forziere, quei soldi sono le tasse pagate dai cittadini”. Secondo Zaia “c’è anche un aspetto culturale su cui lavorare, spero ci sia l’occasione per mettere nero su bianco e fare una proposta. Ricordo che il papà della Protezione civile è stato Zamberletti, terremoto del Friuli del 1976, disse che la ricostruzione funzionò perché abbiamo delegato a Regioni ed enti locali”.


“Ho stima di Giorgia Meloni, sono stato collega ministro insieme a lei – ha concluso il governatore – so che è persona di buon senso e so anche coerente. Coerenza con cui abbiamo portato avanti una legge che è pilastro di questo governo, appunto l’autonomia, che vuole migliorare la vita dei cittadini. Mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno al governo che non lo voglia fare. L’ex collega Musumeci è un autentico autonomista, la Sicilia ha un’autonomia pre-costituzionale del 1946, quando c’è una calamità la Sicilia può gestire un proprio tutto”.

Ue, Salis contro Orban: botta e risposta in plenaria a Strasburgo

Ue, Salis contro Orban: botta e risposta in plenaria a StrasburgoBruxelles, 9 ott. (askanews) – Botta e risposta in plenaria oggi a Strasburgo tra l’europaralemntare della Sinistra Ilaria Salis, che grazie all’elezione è stata liberata dal carcere ungherese in cui era detenuta da più di un anno con l’accusa di aver attaccato violentemente dei militanti di destra a Budapest, e il premier ungherese Viktor Orban, che ha presentato stamattina al Parlamento europeo le priorità della presidenza semestrale di turno ungherese, attualmente in corso, del Consiglio Ue.


“Conosco l’Ungheria dai suo luoghi più bui: dalla prigione” ha esordito Salis nel suo intervento, in inglese, dopo la presentazione di Orban. “Sono stata tenuta in custodia cautelare in condizioni difficili per 15 mesi. Grazie alla solidarietà di migliaia di antifascisti oggi mi presento di fronte a voi come una donna libera”, ha continuato rivolta all’Assemblea. La presidenza di turno del Consiglio Ue da parte di questo governo ungherese “è altamente inappropriata. L’Europa unita – ha osservato l’eurodeputata – è nata sulle ceneri della sconfitta del nazifascismo, come progetto di cooperazione internazionale. Ed è un po’ un paradosso avere una presidenza guidata da qualcuno il cui obiettivo è smantellare l’Ue in nome del nazionalismo”.


“L’Ungheria sotto Viktor Orban – ha affermato Salis, pronunciando il suo atto di accusa – è diventata un regime illiberale e oligarchico, uno Stato etnico autoritario che alcuni addirittura chiamano una moderna tirannia. Ciò che è certo è che ora lo stato di diritto e la libertà dei media non sono garantiti, il dissenso è criminalizzato, la società civile repressa, mentre gli oligarchi leali si sono arricchiti, le disuguaglianze sociali e regionali sono peggiorate, i diritti delle minoranze sono violati e il razzismo è diventato mainstream”. L’Unione europea, ha riconosciuto l’europarlamentare della Sinistra, “è ben lungi dall’essere perfetta, con le sue politiche liberiste e disuguaglianze sociali, i suoi doppi standard in politica estera e la subordinazione all’influenza degli Stati Uniti; ma niente di tutto questo riguarda il signor Urban. I suoi veri obiettivi – ha sottolineato – sono le minoranze, i migranti, la giustizia sociale, la libertà di espressione e lo stato di diritto. Alimenta il risentimento tra il popolo ungherese contro la cosiddetta Europa degenerata, per creare un nemico esterno e consolidare il proprio potere”.


“Il signor Orban – ha aggiunto Salis – ha forti legami con le peggiori forze di estrema destra, sia in Europa che a livello internazionale. Questa nuova pericolosa forma di fascismo rappresenta la variante autoritaria del capitalismo globale odierno”. E questi nuovi fascisti “sono nemici della classe operaia e dell’amicizia tra i popoli, e una minaccia per coloro che vogliono vivere in libertà”. Infine, Salis ha espresso la sua “piena solidarietà a Maya, l’antifascista tedesca e attivista non binaria che è stata estradata dalla Germania e ora è detenuta in Ungheria. La democrazia europea – ha concluso – deve restare ferma e rifiutarsi di collaborare con il regime oppressivo e autoritario del signor Orban”.


L’eurodeputata si è poi rifiutata di accettare una domanda da uno dei suoi colleghi, secondo la procedura del “cartellino blu”, tra i “buuu” di disapprovazioe provenienti all’estrema destra dell’aula. Secondo questa procedura, la presidenza può concedere la parola per 30 secondi a un eurodeputato che indichi, mostrando un cartellino blu, che desidera rivolgere una domanda all’oratore, durante il suo intervento. Ma l’oratore ha il diritto di rifutare la domanda. Alla fine del dibattito, Orban ha replicato a diversi interventi di eurodeputati che lo avevano criticato, in genere accusandoli di “fare propaganda”, e tra questi ha menzionato anche Ilaria Salis. “Trovo assurdo – ha detto il premier ungherese – che qui al Parlamento europeo, in plenaria, dobbiamo ascoltare tutti insieme un intervento sullo stato di diritto che abbiamo sentito dall’onorevole Salis, che aveva picchiato con sbarre di ferro persone pacifiche nelle strade di Budapest. E viene qui a parlare di stato di diritto: non è assurdo?” ha concluso Orban.

Vendemmia, Cons. Abruzzo: qualità eccellente ma quantità non soddisfa

Vendemmia, Cons. Abruzzo: qualità eccellente ma quantità non soddisfaMilano, 9 ott. (askanews) – Si chiude con un bilancio in chiaroscuro la vendemmia 2024 in Abruzzo: positivo sul fronte della qualità ma con una quantità, seppur maggiore rispetto al difficile 2023, ancora inferiore ai livelli registrati due anni fa.


“Rispetto al 2023, anno in cui la Peronospora aveva causato una riduzione dell’80% rispetto al 2022, quest’anno registriamo un calo medio tra il 35% e il 45% rispetto a due vendemmie fa” ha spiegato Nicola Dragani, presidente del Comitato tecnico del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, evidenziando che “questa tendenza deve far riflettere e spingere i produttori a trovare valide alternative, magari con il supporto di tecnici enologi per capire meglio cosa chiede il mercato e diversificare le produzioni”. “Quest’anno, in molte aree della regione, la raccolta delle uve è iniziata già nei primissimi giorni di agosto, non soltanto per le basi spumanti ma in generale anche per i vini bianchi fermi” ha ricordato Dragani, spiegando che “con oltre due mesi di temperature eccessive, la maturazione dell’uva è arrivata con largo anticipo e la necessità per i produttori è stata quella di salvaguardare la qualità del prodotto e la freschezza dei vini. Fortunatamente – ha precisato – non avendo avuto precipitazioni violente, i grappoli non hanno subito alcun danno e sono rimasti integri, questo lascia presagire un risultato finale ottimo”.


“La qualità delle uve raccolte in questa campagna vendemmiale è davvero ottima, tuttavia, la quantità è purtroppo ancora molto scarsa” conferma il presidente del Consorzio, Alessandro Nicodemi, sottolineando che “questo non ci scoraggia, anzi, ci spinge a continuare a lavorare sul progetto di promozione e valorizzazione del vino abruzzese in Italia e all’estero, puntando a incrementare sempre di più la reputazione ed il valore dei prodotti regionali sul mercato”.

Vino, Uiv: settore a un bivio, sì a rinnovamento e no ad abbandono

Vino, Uiv: settore a un bivio, sì a rinnovamento e no ad abbandonoMilano, 9 ott. (askanews) – No agli estirpi incondizionati, sì al contenimento delle rese, all’allargamento della misura Ocm Promozione in ambito unionale e alla proposta di trasferire i fondi inutilizzati al plafond dell’anno successivo. È, in estrema sintesi, la posizione di Unione italiana vini (Uiv) espressa oggi in Consiglio nazionale in vista della riunione il prossimo 14 ottobre a Bruxelles del Gruppo di alto livello del vino, dove il ministero dell’Agricoltura (Masaf) sarà chiamato ad esprimere le raccomandazioni dell’Italia sulle future politiche Ue.


“Sono mesi cruciali per il futuro del vino, per questo apprezziamo l’apertura all’ascolto della Commissione Ue e del Masaf, che ieri ha convocato la filiera per discutere in merito alle sfide e ai cambiamenti del settore da portare a Bruxelles” ha detto il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi, aggiungendo che “siamo convinti che una revisione del sistema sia oggi quanto mai necessaria: occorre ragionare sui dati e non di pancia, per questo apprezziamo le proposte volte a garantire un rinnovato matching con i trend di consumo. Allo stesso modo – ha rimarcato – riteniamo che privarsi di un asset come la vigna, fondamentale non solo per le imprese ma per intere comunità rurali, sia una scelta poco lungimirante e troppo condizionata da un momento certamente complicato”. Oggi in Consiglio, Uiv ha espresso posizioni favorevoli in particolare sull’abbassamento della gradazione alcolica dei vini, che dovrà necessariamente passare da una modifica strutturale delle regole del settore e delle pratiche enologiche che possano ridurre la soglia minima di alcol, oggi fissata a 8,5 gradi. Altri elementi di spicco che trovano d’accordo l’associazione (che ha superato la soglia degli 800 iscritti), sono la possibilità di accedere ai fondi inutilizzati l’anno precedente e l’estensione delle politiche di Promozione anche in ambito comunitario e non più solo sui mercati terzi, oltre a una maggior semplificazione delle regole del gioco. Secco no, infine, per l’ipotesi di prolungamento dei reimpianti da tre a otto anni, che generebbe forti difficoltà nella gestione del potenziale viticolo”.

Ginnastica, Vanessa Ferrari dice addio: “Troppi infortuni”

Ginnastica, Vanessa Ferrari dice addio: “Troppi infortuni”Roma, 9 ott. (askanews) – Vanessa Ferrari dice addio alla ginnastica. Una delle più grandi ginnaste italiane di sempre, primo oro mondiale femminile nel concorso generale (Aarhus 2006) e prima a salire sul podio olimpico in una gara individuale (Tokyo 2021 al corpo libero), abbandona lo sport agonistico a 33 anni. “Sto annunciando il ritiro ora — queste le parole di Vanessa Ferrari al quotidiano Bresciaoggi —. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato così. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire». Oltre al titolo del 2006 e all’argento a Tokyo nel 2021, Vanessa Ferrari vanta un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai campionati europei tra il 2006 e il 2021 (di cui quattro ori), cinque vittorie in Coppa del Mondo tra il 2007 e il 2021 e otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo, che ne fanno la sportiva italiana più vincente nella storia di questa rassegna. Ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici, prima ginnasta italiana a riuscire in tale impresa. A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai campionati assoluti, di cui il primo vinto nel 2004, e 11 scudetti conquistati con la squadra Brixia nel Campionato di Serie A1. E’ stata anche la prima ginnasta italiana ad avere eseguito lo Tsukahara avvitato “Silivas”, un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento.

Salone Mobile in trasferta in Cina: Paese strategico, export vale 479 mln

Salone Mobile in trasferta in Cina: Paese strategico, export vale 479 mlnMilano, 9 ott. (askanews) – Dopo un’edizione 2024 da record, Salone del mobile è nuovamente in viaggio per il mondo per stimolare il dialogo con i mercati chiave per il made in Italy. Se settembre è stato il mese degli Stati Uniti, con l’installazione “Italian design: from classic to contemporary”, a cura di Ferruccio Laviani allestita in partnership con Bloomingdale’s, da novembre sarà il Paese del Dragone ad accogliere due nuovi grandi eventi di richiamo internazionale.


La prima destinazione è Shanghai, dove, dall’8 al 10 novembre, Salone del Mobile è per la prima volta Project Partner della West Bund Art & Design, tra le più prestigiose fiere d’arte asiatiche. A catturare la scena sarà “The Orbit’s Orbit: installazione performativa dedicata al design italiano firmata dall’artista Matilde Cassani”. Allestita negli spazi di The Orbit, architettura icona progettata da Heatherwick Studio, l’installazione dialogherà con più di 50 icone del Made in Italy, protagoniste di una città radiale animata dalle interazioni dei visitatori, inedite performance e un ciclo di conversazioni sul design. La seconda tappa è Hong Kong, dall’11 al 21 novembre, con “SaloneSatellite Permanent Collection 1998-2024 Exhibition”. Promossa da International design furniture Hong Kong e Designworks Foundation negli spazi dell’Arts Pavilions, nel cuore del distretto culturale di West Kowloon – la mostra presenterà una selezione di oltre cento progetti della Collezione Permanente del SaloneSatellite. Un omaggio ai talenti emergenti che, partendo da un contesto di novità, sono oggi riconosciuti a livello globale, grazie all’hub under 35 del Salone del Mobile.Milano, fondato e curato da Marva Griffin Wilshire.


La scelta del Paese del Dragone è strategica: nonostante le difficoltà del mercato immobiliare, nel 2023, l’Italia si conferma il principale esportatore di arredi verso la Cina, con un valore di 479,01 milioni di euro. Un interesse confermato durante l’edizione 2024 del Salone del Mobile.Milano, che ha visto la Cina riconquistare – dopo la transizione post-pandemica – il primo posto per numero di visitatori. Per Salone del Mobile, i progetti speciali di New York, Shanghai e Hong Kong sono il risultato di un percorso di ideazione di nuovi format, performativi ed espositivi, studiati per mercati esteri, con l’obiettivo di rafforzare i processi di internazionalizzazione, stimolare il dialogo internazionale sui temi dell’abitare, sperimentare linguaggi e pratiche multidisciplinari nell’ambito della cultura del progetto.


Dopo la Cina, Salone del Mobile.Milano tornerà a viaggiare in Europa, Nord America e Stati Uniti per condividere con la community di operatori, architetti, designer e giornalisti le prime anticipazioni della prossima edizione del Salone del Mobile.Milano (8-13 aprile 2025). Il tour internazionale riflette l’impegno del Salone nel rafforzare il proprio ruolo di facilitatore di relazioni, connettore di mercati strategici per la filiera del legno-arredo italiana, promotore di business, networking e scambio culturale.