Future Age: Moira Tagliani nuova Responsabile amministrativa finanziariaRoma, 7 ott. (askanews) – Future Age, società di Change Management e innovazione ad alto impatto, potenzia la sua squadra con l’ingresso di Moira Tagliani in qualità di Responsabile Amministrativa Finanziaria all’interno del team del CFO Stefania Bianchi. Moira ha al suo attivo oltre dieci anni di esperienza nel settore amministrativo e della contabilità in aziende quali Guber Banca S.p.A, Geo.Te.Co Malegori Srl e Fondater Pali Srl, e ha lavorato come impiegata commerciale per Lorenzi Automobili Srl, dove gestiva le immatricolazioni, la bollettazione, le spedizioni e la gestione delle pratiche finanziarie, oltre alla registrazione contabile di fatture acquisti/vendite.
“Sono anni molto difficili per noi imprenditori, specialmente per la difficoltà nel trovare collaboratori capaci, in armonia e dai grandi valori umani. Subito dopo aver incontrato Moira, dopo la valutazione positiva della nostra HR Manager Alessandra Minardi, dopo dieci minuti di colloquio, le ho chiesto immediatamente quando poteva iniziare”, spiega Paolo Borghetti, Business & Digital Mentor fondatore e Ad di Future Age, che ha affiancato con successo oltre 300 PMI italiane nel processo di evoluzione da impresa accentrata-artigianale a impresa digitale. “Questi tipi di persone sono quelle che alimentano l’energia di imprenditori come me, che continuano a crescere e ad investire in questo Paese”. “Moira abbina ad un ricco portfolio di competenze in ambito commerciale e amministrativo uno spirito dinamico e una spiccata attitudine al multi-tasking, che la rendono un risorsa ad elevato valore aggiunto per la nostra squadra”, prosegue Borghetti. E conclude: “La sua dedizione al lavoro e l’attenzione al dettaglio faranno la differenza anche nella percezione finale dei clienti”.
Sardegna, Grillo ironico: basta ambientalismo, sì carbone SulcisRoma, 7 ott. (askanews) – “Finalmente un po’ di verità su questo ambientalismo da strapazzo: e basta con il vento, il sole, il fotovoltaico! Ci vuole il carbone! Abbiamo capito finalmente che ci vuole il carbone anche un po’ zolforato come quello di Sulcis. Dobbiamo fare una grande rivoluzione in Sardegna!”. Lo ha scritto Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo sito dal titolo ‘Chiudete i ventilatori che c’è vento’.
“Innanzitutto proibire i pattini a remi, solo a motore, e i braccioli per i bambini solo col motorino! Proibire le barche a vela, basta con ‘sto vento! Bombole di gas, gpl o metano per friggere, altro che elettrico, basta! Bisogna proibire il trekking, camminare solo a piedi, rovinano i sentieri con quegli scarponi! E poi proibire le biciclette, il ciclista non fa aumentare il PIl, sta bene di salute e si ammala meno, perchè sono questi i veri responsabili, avete capito? Vento, sole, mare, sono tutte invenzioni dei movimenti ambientalisti fasulli, non c’è nessun effetto serra!”, ha proseguito Grillo. “Non spegnete più i motori a gasolio, vedrete che il gasolio andrà giù di prezzo se ne consumiamo di più; fatemi la cortesia, teneteli accesi di notte, tutti i motori, è una meraviglia. Ed infine dobbiamo proibire le fonti d’acqua, usare solo acqua in bottiglia, che viene prodotta con l’energia del carbone! Non perdetevelo questo momento! Facciamo una rivoluzione straordinaria in Sardegna!”, ha concluso ironicamente.
Gentiloni: rollover bond di NextGenEu “tecnicamente possibile”Roma, 7 ott. (askanews) – Sarebbe “tecnicamente possibile” l’ipotesi di prorogare le emissioni di titoli di debito comune europei legati a Next Generation Eu oltre il termine del 2028, al fine di rimborsare le emissioni che giungono a scadenza (roll over), ma al momento “non ci sta nessuna decisione politica” in tal senso. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa al termine dell’eurogruppo, rispondendo ad una domanda sulla apparente apertura a questa ipotesi dal presidente della Bundesbank, Joachim Nagel.
Durante un intervento oggi alla cerimonia del suono della campanella la Borsa di Francoforte, Nagel ha rilevato che le emissioni di titoli comuni Ue per NextGenEu dovrebbero proseguire fino al 2028. Ma poi ha fatto un eloquente “fuori sacco”, una disgressione a braccio rispetto al testo del suo discorso aggiungendo: “E forse (proseguiranno) un pochino oltre il 2028, vedremo. Ma questo non è per la stampa”, ha scherzato (l’evento era pubblico ed era trasmesso in streaming via internet). “Non ho visto le parole di Nagel. Ho letto i giornali, ovviamente ci sta una possibilità tecnica – ha detto Gentiloni – ma non ci sta nessuna decisione politica al momento”.
Poco prima Nagel era intervenuto alla cerimonia assieme al commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn. Ha rivendicato il successo delle emissioni di titoli comuni Ue nell’ambito dei programmi volti a finanziare i Pnrr. Inoltre ha rimarcato che il volume totale dei titoli pubblici che verrà emesso nell’ambito del programma Next Generation Eu raggiungerà gli 800 miliardi di euro. “Quindi l’Unione europea è destinata a diventare un protagonista importante del mercato dei titoli di Stato, per un certo periodo di tempo”, ha detto. E queste frasi, del banchiere centrale tedesco, potrebbero anche essere interpretate come un riferimento al fatto che il debito di NextGenEu sta diventando quel titolo rifugio comune (safe asset) che ad oggi manca nel sistema finanziario comunitario.
Il 20 e 21 ottobre Modena diventa capitale italiana dello champagneMilano, 7 ott. (askanews) – Mancano ormai pochi giorni al’apertura della settima edizione di “Champagne Experience”, manifestazione di riferimento in Italia dedicata allo champagne, che si svolgerà negli spazi di ModenaFiere domenica 20 e lunedì 21 ottobre. L’evento è organizzato da Excellence-Società italiana distributori e importatori Srl, realtà che riunisce ventuno tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza.
Anche questa edizione offrirà agli operatori professionali e agli appassionati un’occasione unica per approfondire la conoscenza del mondo dello champagne grazie alla presenza di più di 900 etichette in degustazione in rappresentanza di 167 tra storiche Maison e piccoli vigneron. Come da tradizione, all’interno dei cinquemila metri quadrati dei Padiglioni di ModenaFiere, gli espositori sono suddivisi in base alle diverse zone di produzione della Champagne, Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Cote des Blancs, Cote des Bar, oltre alle maison “classiche” che sono invece riunite in una specifica area. “La macchina organizzativa di ‘Champagne Experience’ è pronta per accogliere tutti i professionisti, gli operatori e gli amanti dello champagne che si sono già accreditati” ha affermato Luca Cuzziol, presidente della Società italiana distributori e importatori, spiegando che “sono oramai quasi esauriti anche i posti a disposizione per le masterclass che, come ogni anno, rappresentano un fiore all’occhiello della manifestazione e consentono di approfondire temi specifici grazie alla presenza di ospiti esclusivi e relatori di grande professionalità”.
Saranno infatti sei le masterclass nei due giorni di manifestazione. Si parte domenica 20 ottobre alle 12.30 con “Da Chouilly a Mesnil-Sur-Oger” condotta da Alberto Lupetti. Allo stesso orario, il sommelier Luca Boccoli condurrà “Il buio oltre il perlage”: i partecipanti assaggeranno sei cuvee bendati guidati da un grande degustatore non vedente. Il relatore d’oltralpe di quest’anno è Geoffrey Orban, direttore di “Educavin”, che domenica 20 ottobre alle 14 condurrà “Aube, Riceys e Montgueux” e alle 15.30 “Qualità tra piccole e grandi maison”. Lunedì 21 ottobre le masterclass saranno affidate sempre ad Alberto Lupetti che alle 12.30 terrà “Da Bouzy ad Ay” e alle 15.30 “Coteaux Champenois”. Infine, si rinnova quest’anno la collaborazione tra Modena Champagne Experience e Champagne de Vignerons, associazione creata nel 2001 dal Syndicat Général des Vignerons de la Champagne con l’obiettivo di diffondere il lavoro svolto dai piccoli vignerons.
Liguria, Bucci: è giusto che non si sappia chi finanzia campagnaGenova, 7 ott. (askanews) – “Ho fatto tutto il possibile per non sapere quali sono i miei finanziatori, inclusi quelli che hanno finanziato gli eventi, perché è giusto che non si sappia chi sono i finanziatori. Penso che sia una sicurezza per i cittadini se non si sa chi siano i finanziatori. Così facendo noi abbiamo le risorse per fare il nostro lavoro e soprattutto non c’è pericolo di contaminazione”. Lo ha detto il sindaco di Genova e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, Marco Bucci, durante un dibattito tra i candidati governatore promosso e trasmesso da Genova 24.
Nuova McLaren W1 da 1275 CV, la più potente e veloce di sempreMilano, 7 ott. (askanews) – In occasione del 50° anniversario della vittoria del primo mondiale piloti e costruttori in F1, la McLaren svela la W1 che succede a due delle più grandi supercar di tutti i tempi, la McLaren F1 e la McLaren P1, aprendo un nuovo capitolo nella stirpe delle auto “1” di McLaren.
Il propulsore è un ibrido V8 biturbo da 1275 CV, la potenza più elevata di sempre per qualsiasi McLaren e superiore a quella di tutti i principali concorrenti. Il propulsore a combustione MHP-8 V8 sviluppa 928 CV e raggiunge i 9.200 giri/min. Il modulo E elettrico sviluppa 347 CV e integra il motore elettrico e l’unità di controllo per ridurre il peso e ottimizzare il packaging. Il risultato è una vettura di 1.399 kg con un rapporto potenza/peso di 911 CV/tonnellata, il più alto mai raggiunto da una supercar McLaren. L’aerodinamica a effetto suolo ispirata alla Formula 1 e la modalità McLaren Race si combinano traformare il carattere dell’auto “da strada a pista”, abbassando l’altezza di 37 mm all’anteriore e di 17 mm al posteriore e generando fino a 1.000 kg di deportanza.
La nuova W1 è la McLaren omologata per uso stradale più veloce e scattante di sempre, in grado di raggiungere una velocità superiore a quella di una Speedtail a 300 km/h in rettilineo e di precedere di 3 secondi al giro una McLaren Senna sul circuito di riferimento di McLaren. Incredibile accelerazione da 0 a 200 km/h in 5,8 secondi e da 0 a 300 km/h in meno di 12,7 secondi; velocità massima limitata elettronicamente a 350 km/h. I prezzi partono da circa 2 milioni di sterline, tasse incluse, nel Regno Unito ma ne verranno prodotte solo 399 esemplari già tutti venduti.
Aventino opposizioni, quorum sul filo per nuovo giudice ConsultaRoma, 7 ott. (askanews) – L’accelerazione impressa da Fratelli d’Italia sull’elezione del giudice della Corte costituzionale riavvicina – almeno su un dossier – Pd, M5s, Avs: i principali partiti di opposizione infatti non parteciperanno all’ottava votazione del Parlamento in seduta comune convocato martedì alle 12,30 a Montecitorio. Da subito chiara la posizione del partito di Elly Schlein che ha parlato di “blitz” del centrodestra e di Alleanza Verdi Sinistra che con Angelo Bonelli ha invitato la premier Giorgia Meloni “a fermarsi e a dialogare con le opposizioni”, oggi pomeriggio fonti parlamentari pentastellate hanno fatto sapere: “Non partecipiamo al voto”.
L’accordo in maggioranza è sul nome di Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico della presidente del Consiglio, voluto dalla premier in persona. Per eleggerlo servono 363 voti, i 3/5 dei componenti delle Camere. Per il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani (Fdi) “c’è la possibilità e la volontà di arrivarci finalmente dopo tanto tempo”, dopo tante votazioni a vuoto. Ma nonostante il richiamo ad essere presenti, inviato anche a ministri e sottosegretari che ricoprono la carica di parlamentari, il pallottoliere del centrodestra è fermo a un paio di voti sotto il quorum. Alla Camera sulla carta ci sono 237 voti: 47 di Fi (sarà assente Tajani in missione in Argentina), 117 di Fdi, 64 Lega (il presidente della Camera Lorenzo Fontana non vota) e 9 Noi Moderati. Al Senato i voti su cui contare sono 117: 62 di Fdi (il presidente del Senato Ignazio La Russa non vota), 20 di Fi, 29 della Lega e 6 di Civici d’Italia-Noi Moderati. In tutto fanno 354 parlamentari. Dalla galassia dei gruppi Misti tuttavia arriveranno i voti certi di Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini, Giusy Versace, Lorenzo Cesa, Nino Minardo, Andrea De Bertoldi. E fanno 360. Ufficialmente il gruppo Per le Autonomie al Senato ha scelto la linea dell’Aventino come Pd, M5s e Avs ma la maggioranza si attende almeno il voto dei 4 parlamentari di Svp, gruppo che già in commissione di Vigilanza Rai vota con il centrodestra. La linea – fanno sapere i rappresentanti del Sud Tirolo – uscirà da una riunione convocata in serata. Con loro si arriverebbe a 364 voti per Marini. Si tratta, in ogni caso, di una votazione decisamente sul filo vista la possibilità di assenze fisiologiche per ritardi o malattie e l’eventualità, che nessuno può escludere, di franchi tiratori in maggioranza. Per preservarsi ogni gruppo darà indicazione di scrivere il nome del futuro giudice in maniera differente: Marini, F.Marini ecc. in modo da contarsi. Si guarda tuttavia con attenzione ai contatti ancora in corso tra tutte le opposizioni, dove prevale l’idea di non partecipare al voto anche se Carlo Calenda, leader di Azione (che conta su 12 parlamentari), non nasconde qualche perplessità: “Quello che non volevo fare è la figura degli imbecilli come l’altra volta sulla Rai. È l’unica aspirazione che abbiamo. Penso che intanto non si possa andare avanti continuamente sull’Aventino. Capisco la difficoltà perché la maggioranza non ha grande voglia di ascoltare ma bisogna insistere. Ci sentiremo con le altre opposizioni e cercheremo una posizione comune”.
L’altra volta sulla Rai il campo largo era deflagrato con M5s e Avs che avevano deciso di partecipare al voto per l’elezione dei componenti del Cda di Viale Mazzini mentre Pd, Azione e Iv avevano scelto di disertare. Una mossa – soprattutto quella del partito di Giuseppe Conte – che in molti temevano si potesse replicare anche sull’elezione del giudice costituzionale con una sorta di ‘soccorso’ pentastellato alla maggioranza nell’ambito della più ampia trattativa sulle nomine Rai. Fino a questo momento, invece, sulla Consulta le opposizioni sembrano ragionare unite.
Gentiloni: proroga bond NextGenEu sarebbe tecnicamente possibileRoma, 7 ott. (askanews) – L’ipotesi di prorogare le emissioni di titoli di debito comune europei legati a Next Generation Eu è tecnicamente possibile, ma al momento “non ci sta nessuna decisione politica” in tal senso. Così il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha risposto durante la conferenza stampa al termine dell’Eurogruppo a una domanda sulle apparenti aperture giunte oggi a questa ipotesi dal presidente della Bundesbank, Joachim Nagel.
Durante un intervento oggi alla cerimonia del suono della campanella la Borsa di Francoforte, Nagel ha rilevato che le emissioni di titoli comuni Ue per NextGenEu dovrebbero proseguire fino al 2028. Ma poi ha fatto un “fuori sacco” rispetto al testo del suo discorso aggiungendo: “E forse (proseguiranno) un pochino oltre il 2028, vedremo. Ma questo non è per la Stampa”, ha scherzato (l’evento era pubblico ed era anche trasmesso in streaming via internet). “Non ho visto le parole di Nagel. Ho letto i giornali, ovviamente ci sta una possibilità tecnica – ha detto Gentiloni sull’ipotesi di prolungare le emissioni di bond Ue – ma non ci sta nessuna decisione politica al momento”.
Bankitalia avverte: il Pil 2025 più basso di quello stimato dal governoRoma, 7 ott. (askanews) – Nel 2025 la crescita del pil si dovrebbe collocare ad un livello più basso di quanto previsto dal governo. Lo ha affermato il Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari, nell’audizione sul Piano strutturale di bilancio nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato. Spunti di “cauto ottimismo” ha invece espresso per il medio termine.
A breve Bankitalia procederà alla revisione delle stime di crescita e queste “per il prossimo anno saranno un po’ sotto di quanto previsto dal quadro programmatico del governo”, che per il 2025 prevede un pil al +1,2%. Tuttavia, doversi elementi “fanno sperare bene per il futuro. Cresciamo più di altri Paesi, è stata effettuata una revisione del sistema industriale selettiva e sono sul mercato imprese più forti, questo si riflette sull’adamento positivo dell’export. Anche gli investimenti in costruzioni, al di là dei generosi bonus, vanno bene. Possiamo contare – ha concluso Altimari – su forze importanti del sistema produttivo”.
La manovra per il 2025, come delineata dal Piano strutturale di bilancio, potrebbe “rendere più arduo conseguire l’obiettivo del Governo di riportare nel 2026 l’indebitamento netto al di sotto del 3 per cento del pil”. Lo rileva il Capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari, nell’audizione sul Psb nelle Commissioni bilancio di Camera e Senato. “Il programma delineato nel Psb – spiega – non è esente da rischi. In primo luogo, per finanziare parte della nuova manovra il Piano sfrutta il margine determinato dalle maggiori entrate ora attese per il 2024, con l’assunzione implicita che esse siano interamente permanenti. Inoltre, come evidenziato dal Governo stesso – aggiunge Altimari – sarebbe sufficiente uno scenario macroeconomico lievemente meno favorevole (ad esempio un aumento imprevisto di 100 punti base dei rendimenti sui titoli di Stato di nuova emissione) per rendere più arduo conseguire l’obiettivo del Governo di riportare nel 2026 l’indebitamento netto al di sotto del 3 per cento del PIL”.
Arezzo, vicina Letizia Girolami: vedevo spesso uomo fermatoRoma, 7 ott. (askanews) – “Letizia era molto amante degli animali, erano persone tranquille e molto riservate. Qui nella villa ci vivevano sicuramente Peter e Letizia, la figlia so che spesso andava all’estero per lavoro o per studio quindi non sempre era qua. L’uomo pakistano fermato per l’omicidio di Letizia lo vedevo tutti i giorni. Soprattutto da agosto ad adesso era una presenza fissa, faceva a piedi su e giù lungo questa strada”. Lo ha dichiarato Cristina, la vicina di casa di Letizia Girolami, la 72/enne trovata morta tra sabato e domenica nelle campagne di Foiano della Chiana e per il cui omicidio è stato fermato l’ex fidanzato della figlia della donna, un 38 enne di origini pakistane. La donna ha parlato ai microfoni di Ore 14, la trasmissione in onda su Rai 2 condotta da Milo Infante.
“Una volta – ha continuato Cristina – mi sono anche preoccupata perché era tutto incappucciato e aveva uno zainetto sulle spalle. Io stavo correndo e l’ho seguito per capire cosa stesse facendo. In realtà poi quando l’ho visto che entrava da loro, mi sono informata e poi ho saputo che era il fidanzato di Letizia. Era una persona riservata, sempre a testa bassa. Se andavo a correre e lo incontravo faccia a faccia, abbozzava un sorriso. Invece se ero in macchina, si limitava a far passare, si scansava perché la strada è stretta. Di discussioni non so nulla, mai sentite”, ha concluso la donna.