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Autore: Redazione StudioNews

Lavoro, Istat: ad agosto +45mila occupati, su anno +494mila

Lavoro, Istat: ad agosto +45mila occupati, su anno +494milaRoma, 2 ott. (askanews) – L’occupazione, ad agosto, aumenta del +0,2%, pari a +45mila unità, per gli uomini, i dipendenti e in tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce, così come tra le donne e gli autonomi. Il tasso di occupazione è stabile al 62,3%. E’ la stima diffusa dall’Istat.


Il numero di occupati ad agosto 2024 supera quello di agosto 2023 del 2,1% (+494mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,8 punti percentuali. Ad agosto il numero di occupati risulta in crescita rispetto al mese precedente e “raggiunge i 24 milioni 80 mila; l’aumento coinvolge i dipendenti, sia permanenti – che raggiugono i 16 milioni 106mila – sia a termine, pari a 2 milioni 811mila; gli autonomi scendono a 5 milioni 163mila”, è il commento dell’Istat.

Guasto alle stazioni ferroviarie di Roma: circolazione dei treni nel caos, ritardi e cancellazioni da Nord a Sud

Guasto alle stazioni ferroviarie di Roma: circolazione dei treni nel caos, ritardi e cancellazioni da Nord a SudRoma, 2 ott. (askanews) – Una nuova mattinata di caos nella circolazione dei treni da Nord a Sud. Questa mattina dalle 6.30 i treni hanno subito pesanti ritardi e cancellazioni per un guasto tra le stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina. Fs ha comunicato che la circolazione è al momento in graduale ripresa “nel nodo di Roma dopo l’intervento dei tecnici di Rfi a seguito di una disconnessione degli impianti di Roma Termini e Roma Tiburtina”. Tuttavia “il traffico è fortemente rallentato e alcuni treni registrano ritardi, cancellazioni e modifiche alla circolazione”.


In particolare risultano cancellati Treni Alta Velocità e Intercity cancellati i seguenti treni: FR 9616 Napoli Centrale (6:55) – Milano Centrale (11:35) FR 9501 Roma Termini (7:00) – Napoli Centrale (8:12) FR 9512 Roma Termini (7:10) – Milano Centrale (10:50) FR 9610 Roma Termini (7:20) – Milano Centrale (10:35) FR 9613 Milano Centrale (8:30) – Napoli Centrale (13:10) FR 9615 Milano Centrale (8:58) – Roma Termini (12:10) FR 9619 Milano Centrale (9:58) – Napoli Centrale (14:33) FR 9527 Milano Centrale (10:10) – Salerno (16:06) FR 9415 Venezia Santa Lucia (11:26) – Roma Termini (15:25) FB 8606 Roma Termini (6:57) – Torino Porta Nuova (13:40) FB 8623 Torino Porta Nuova (15:15) – Roma Termini (22:03) IC 723 Roma Termini (7:26) – Palermo Centrale (19:03) IC 588 Roma Termini (10:22) – Trieste Centrale (18:37).


Treni Alta Velocità e Intercity parzialmente cancellati: FR 9612 Battipaglia (5:12) – Torino Porta Nuova (12:10): oggi termina la corsa a Napoli Centrale. FR 9591 Firenze Santa Maria Novella (7:05) – Fiumicino Aeroporto (9:22): oggi termina la corsa a Roma Termini. FR 9414 Salerno (7:13) – Venezia Santa Lucia (13:34): oggi termina la corsa a Napoli Centrale. FR 8335 Fiumicino Aeroporto (9:38) – Napoli Centrale (11:33): oggi ha origine da Roma Termini. IC 582 Salerno (5:28) – Roma Termini (8:34): oggi termina la corsa a Formia. IC 581 Firenze Santa Maria Novella (5:45) – Roma Termini (8:20): oggi termina la corsa a Orvieto. IC 533 Ancona (5:50) – Roma Termini (9:48): oggi termina la corsa a Spoleto. IC 531 Perugia (6:40) – Roma Termini (8:55): oggi termina la corsa a Terni. IC 534 Roma Termini (7:50) – Ancona (11:25): oggi ha origine da Terni. IC 551 Roma Termini (9:26) – Reggio Calabria Centrale (16:55): oggi ha origine da Formia.

Bce, De Guindos: rilancio Ue richiede una strategia complessiva

Bce, De Guindos: rilancio Ue richiede una strategia complessivaRoma, 2 ott. (askanews) – L’Unione dei mercati dei capitali è sicuramente necessaria ma anche se si completasse “da sola non sarebbe sufficiente per assicurare benefici in termini di crescita e produttività in Europa, se l’integrazione resta ai blocchi di partenza, il mercato unico frammentato, l’Unione bancaria incompleta e le politiche su commercio e concorrenza dell’Unione Europea non sono integrate in una strategia complessiva”. Lo ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, nel suo intervento a Riga ad una conferenza organizzata dalla Banca Centrale della Lettonia e dal centro studi Suerf.


“I recenti rapporti di Enrico Letta e Mario Draghi mettono giustamente in rilievo che per il successo dell’Europa è cruciale fare leva su tutti gli aspetti di collaborazione coordinamento, incluso il completamento del mercato unico. Questo – ha proseguito – sosterrebbe produttività e competitività europee a beneficio delle nostre economie e cittadini e cittadini”. Le posizioni espresse dall’esponente della Bce, come da tante altre voci in ambito europeo, premono quindi per spingere ancora di più sull’integrazione Ue, in una fase in cui tuttavia gli sviluppi sul versante politico-elettorale sembrano suggerire che non vi sia un analogo orientamento in tal senso da parte delle opinioni pubbliche.


Ad ogni modo, secondo De Guindos “fare passi avanti sull’Unione dei mercati dei capitali richiederà sforzi per smantellare le barriere all’allargamento dei segmenti dei mercati e assicurare i finanziamenti necessari alle imprese innovative per svilupparsi nel loro ciclo di vita”. Più in generale di questi obiettivi richiedono “un’agenda completa e ambiziosa con una maggiore focalizzazione sull’Europa. Per rilanciare produttività e competitività, assicurare crescita sostenibile e livelli di vita in crescita per tutti i cittadini, la risposta europea deve essere determinata e coesa”, ha concluso.

Insalate in busta: la IV gamma che tutti comprano ma pochi sanno cosa sia

Insalate in busta: la IV gamma che tutti comprano ma pochi sanno cosa siaMilano, 2 ott. (askanews) – L’hanno comprata quasi tutti almeno una volta ma, a domanda, l’86% non ha mai sentito il suo nome o, se lo ha sentito, non ne conosce il significato. Parliamo della IV gamma, il comparto di verdura, frutta e ortaggi freschi confezionati (in busta o in vaschette) e pronti per il consumo, che in Italia vale un miliardo di euro e vende circa 800 milioni di confezioni l’anno, tra insalate in busta e zuppe pronte. Prodotti destinati soprattutto a quelle fasce di popolazione che cercano soluzioni pratiche, come gli uomini tra i 30 e 39 anni (abitualmente 61%), chi vive nelle grandi città, famiglie numerose e con figli fino a 17 anni, che non a caso registrano i consumi più elevati. “La busta dell’insalata la comprano praticamente il 96% degli italiani o delle famiglie. Insomma, come consumatori il 96% usa la IV gamma, o quantomeno l’ha usata. Ma rimane sempre il dubbio o una sorta di ignoranza in alcuni su che cosa c’è dietro, sul processo di lavorazione e sul nome”, ci ha detto Mario Piccialuti, direttore generale di Unione italiana food parlando del comparto che sta ancora vivendo una fase “di grandissima difficoltà”, legata all’incremento dei costi e all’incertezza climatica.


“IV gamma effettivamente non è un nome chiaro, presuppone che prima ce ne siano altre tre, ma cosa indichino queste altre tre non si sa – ha aggiunto – In realtà sono cinque e noi ci sforziamo come associazione di spiegarle, ma evidentemente non basta”. In effetti non siamo abituati a indicare frutta e verdura fresche come prima gamma, o quelle conservate in barattolo come seconda e le verdure surgelate come terza. Nè si parla di quinta gamma quando si acquista ortofrutta ricettata pronta al consumo. E’ una classificazione merceologica lontana dal vissuto dei cittadini che, tuttavia, nel caso specifico della IV gamma cela pregiudizi e false convinzioni. Perchè, come sembra emergere dall’indagine condotta da AstraRicerche per il gruppo Prodotti ortofrutticoli di IV gamma di Unione italiana food, tra le ragioni di chi non la acquista nel 55% c’è l’idea che l’ortofrutta fresca sia migliore e nel 31% dei casi che la IV gamma contenga conservanti. Quest’ultima, in particolare, è una convinzione diffusa anche tra chi dichiara di acquistarla: il 75% sostiene, infatti, che siano presenti conservanti, dato che sale all’87% nella fascia d’età 18-29. “Esiste una mancanza di conoscenza da parte di un segmento del campione importante perché è quello più giovane e prevalentemente di genere maschile – ha detto Piccialuti – Questo campione è molto importante perché la IV gamma ha un alto contenuto di servizio e non tutti i ragazzi di quell’età sono propensi a dedicare tempo all’ortofrutta. Sorprende un po’ che questi consumatori giovani, attentissimi alle tematiche della sostenibilità, possano immaginare che la quarta gamma contenga i conservanti, laddove la catena del freddo in tutti i prodotti alimentari serve a eliminarli”. E proprio la catena del freddo è un altro tasto dolente visto che, stando alla ricerca, più della metà dei consumatori (63%) interrompe la catena del freddo non utilizzando la borsa frigo per il trasporto supermercato-casa. Nel carrello della spesa la IV gamma è soprattutto rappresentata dall’insalata in busta, acquistata dal 73% del campione, e dalle verdure pronte da cuocere (67%), seguite da insalate in ciotola (36%), zuppe e vellutate pronte (30%) e frutta lavata e tagliata (29%). Ma dietro questi prodotti c’è un comparto, con una filiera corta, che da qualche anno è alle prese con molte sfide: alle regole europee sugli imballaggi si sono aggiunti inflazione, incertezza climatica, margini in contrazione per aziende che ora sembrano vedere uno spiraglio. “Da un punto di vista della profittabilità, dell’incidenza dei costi, il settore è ancora in una fase di grandissima difficoltà – ha spiegato il dg di Unionfood – Da un punto di vista però di numeri noi siamo riusciti a confermare nei primi sei mesi del 2024 quelli che erano i risultati di fatturato dello scorso anno: parliamo di 530 milioni che se rapportati ai 12 mesi dovrebbero confermarci sopra il miliardo di fatturato complessivo. Se guardiamo le quantità, anche qui abbiamo consolidato i risultati dello scorso anno, cioè siamo cresciuti ma siamo in linea con la tendenza dello scorso anno: supereremo gli 800 milioni di confezioni. Nei soli primi sei mesi dell’anno parliamo di 406 milioni di confezioni, con il mese di luglio che è ancora molto importante come consumi non incluso, quindi se tanto mi date tanto alla fine dell’anno arriveremo a raddoppiare”.


A mettere in difficoltà il comparto sono diversi elementi. “L’anno scorso ci misuravamo con grandi problemi di carattere regolativo che erano il regolamento sull’imballaggio dei prodotti alimentari e con una situazione inflazionistica molto pesante, con un aumento dei costi di processo per le nostre aziende – ha spiegato ancora Piccialuti – Lo sforzo delle aziende è stato e continuerà a essere quello di non scaricare il più possibile questi aumenti di costo sul consumatore. Purtroppo, a oggi, l’aumento dei costi, significativo, non è rientrato del tutto, basti pensare all’energia, ben sopra il periodo pre-Covid e pre-bellico. E’ un problema dal quale non si esce a cui si aggiungono dei problemi ormai diventati strutturali, tipici di una filiera così corta, che sono quelli delle condizioni climatiche”. “Una delle difficoltà principali di questa filiera è la forte dipendenza dal clima – ha aggiunto – al di là dei prodotti che molte delle nostre aziende producono direttamente nelle proprie serre quando ci sono condizioni climatiche pregiudizievoli quelle impattano sulla disponibilità dei prodotti” coltivati all’aria aperta. “Ci sono proprio delle specie che vengono messe a duro rischio ed è difficile spiegare alla distribuzione, che è il nostro cliente primario e, di conseguenza, al consumatore, che non c’è sempre disponibilità – ha avvertito Piccialuti – E questo è un problema che si aggiunge a quello dei costi perché è un problema di assortimento del prodotto. E quando la materia prima si riduce per motivi climatici, la poca che c’è costa molto di più. Alla fine anche il problema climatico, di disponibilità della materia prima, si traduce in un incremento di costo notevole”.


E per il futuro che prospettive ci sono per il comparto? “E’ un momento di grande responsabilità da parte delle nostre aziende: si continua a tirare la cinghia per far fronte il più possibile ai costi che aumentano e purtroppo non diminuiscono – ha sottolineato Piccialuti – Aumenti di marginalità nel breve non ne vedo, ma immagino che un leggero aumento del potere di acquisto degli italiani, come i dati sembrano confermare, consentirà di dare un po’ più di fiducia e disponibilità al consumatore per acquistare questi prodotti a un prezzo leggermente maggiore. Mi auguro che questo si possa realizzare perché questo porterebbe profittabilità a un settore che ne ha un gran bisogno, è una filiera molto corta ma molto complessa”.

Medio Oriente, Crosetto: pericolosa e tragica escalation, soluzione diplomatica è l’unica possibile

Medio Oriente, Crosetto: pericolosa e tragica escalation, soluzione diplomatica è l’unica possibileMilano, 2 ott. (askanews) – In Medio Oriente “in atto una pericolosa e tragica escalation” caratterizzata dal “superamento progressivo di diverse linee rosse”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari di Montecitorio, alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato sui più recenti sviluppi in Medioriente.


“Un ulteriore aggravamento” della situazione porterebbe a “conseguenze negative”, ha aggiunto. Sul Medio Oriente “lavoriamo su una soluzione diplomatica che, seppure difficile, è l’unica possibile”, ha sottolineato Crosetto. “Molto complesso fare previsioni attendibili”, ha poi aggiunto. Secondo il ministro, in Medio Oriente “un accordo non può essere raggiunto senza un cessate il fuoco”. Il ministro ha anche ammesso la “possibilità di incidenti non voluti che non possono essere esclusi” definendo prioritaria la sicurezza “dei nostri militari presenti in Libano”, ha aggiunto.

Tajani: scongiurare la guerra in tutto il Medio Oriente, c’è ancora la possibilità

Tajani: scongiurare la guerra in tutto il Medio Oriente, c’è ancora la possibilitàRoma, 2 ott. (askanews) – “C’è ancora la possibilità di scongiurare una guerra che coinvolga l’intero Medio Oriente. Facciamo appello alla responsabilità di tutti gli attori regionali”. Così il ministro degli Esteri antonio Tajani in audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. “Il Governo italiano, anche in qualità di Presidente del G7, si sta adoperando a 360 gradi per questo obiettivo”, ha aggiunto Tajani.


“La priorità è la tutela dei connazionali in tutta la regione e dei nostri militari in Libano, impegnati nella missione Unifil e in quella bilaterale di addestramento Mibil” ha sottolineato Tajani in audizione. “Siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali”, ha precisato il ministro, ricordando che da tempo ha “invitato tutti i cittadini italiani a lasciare il Libano con i voli commerciali disponibili”. “Stiamo lavorando per venire incontro alle loro richieste attraverso un aumento dei collegamenti, inclusi voli charter e altre modalità, che stiamo esaminando insieme al Ministero della Difesa”, ha sottolineato Tajani, aggiungendo che “sono circa 3.200 i connazionali che si trovano attualmente in Libano”. “In gran parte doppi cittadini – italiani e libanesi – che risiedono stabilmente nel Paese”, ha detto il ministro.

Usa2024, Walz versus Vance: tra i vice dibattito (civile) senza vincitori

Usa2024, Walz versus Vance: tra i vice dibattito (civile) senza vincitoriRoma, 2 ott. (askanews) – Un civile scambio di battute senza particolari acuti e qualche gaffe: il dibattito fra i due candidati alla vicepresidenza degli Stati Uniti, il Democratico Tim Walz e il Repubblicano JD Vance, non è certo stato all’altezza – televisivamente parlando – del confronto fra Kamala Harris e Donald Trump.


Il tutto in ossequio alla tradizione che considera il testa a testa fra i vice poco importante nell’ottica della campagna elettorale: e devono averlo pensato anche i due protagonisti, che hanno evitato di attaccarsi a vicenda preferendo dirigere le proprie critiche contro i candidati presidenziali. Tuttavia, il dibattito ha affrontato in modo più ponderato alcune questioni come l’aborto, la sicurezza nelle scuole e soprattutto l’immigrazione: quest’ultimo un argomento in cui Vance si è trovato in difficoltà dal momento che nessun Repubblicano, e tanto meno Trump, ha saputo spiegare in che modo gestire la preannunciata “più grande deportazione della storia”. In particolare, Vance si è rifiutato di rispondere alla domanda se i figli cittadini statunitensi di genitori non cittadini verrebbero separati. Nel complesso, un confronto senza vincitori né vinti in cui Vance ha potuto far valere la sua maggiore dimestichezza con il mezzo televisivo e una facile oratoria – il punto debole di Walz – ma che difficilmente sposterà gli equilibri della campagna.

Nike, utile netto I trimestre -28% a 1,1 miliardi di dollari

Nike, utile netto I trimestre -28% a 1,1 miliardi di dollariRoma, 2 ott. (askanews) – Nike ha chiuso il primo trimestre fiscale con ricavi in calo del 10% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 11,6 miliardi di dollari e con un utile netto sceso del 28% a 1,1 miliardi di dollari ed un eps in calo del 26% a 70 centesimi per azione.


La società ha annunciato il rinvio del suo investor day dopo la nomina del nuovo presidente e ceo Elliott Hill che sarà efficace il 14 ottobre. Dopo l’annuncio dei risultati il titolo ha ceduto circa 6 punti percentuali nella seduta after hours.

Enogastronomia, il 5 ottobre “Taste Riviera” di Fisar arriva a Savona

Enogastronomia, il 5 ottobre “Taste Riviera” di Fisar arriva a SavonaMilano, 2 ott. (askanews) – Sabato 5 ottobre dalle 14.30 alle 19.30 a Savona va in scena “Taste Riviera: un territorio da degustare”, l’evento organizzato dalla Federazione italiana sommelier albergatori e ristoratori (Fisar) che permette di assaggiare i prodotti food & wine del Ponente ligure.


L’appuntamento, gratuito e aperto a tutti, si tiene presso il Salone Sibilla nella Fortezza del Priamar, cuore storico della città affacciato sul mare, e promuove la produzione locale selezionata tra artigiani, aziende agricole, vinicole e olivicole “che privilegiano la qualità ai numeri”. Nei banchi d’assaggio, eccellenze enogastronomiche come olio e pesto, realizzate dai piccoli produttori del territorio. Ben 44 le aziende vitivinicole che propongono in degustazione etichette di vini locali, come il Pigato, il Vermentino, il Moscatello di Taggia, il Rossese di Dolceacqua e il Ormeasco di Pornassio. Alle 16.30 è previsto il convegno dal titolo “Il Moscatello di Taggia: il nettare degli Dei, il vino dei Papi, il vino dei Re” che delinea la storia e le caratteristiche del Moscatello di Taggia, il vitigno amato nei secoli passati dai papi di Roma e dalla nobiltà italiana ed estera che oggi sta conoscendo una fase di rinascita. A condurre l’evento il sommelier Ivano Brunengo, delegato Fisar Imperia, che intervista Eros Mammoliti, dell’azienda agricola Mammoliti produttrice del Moscatello, e Alessandro Carassale, ricercatore in Storia Moderna e cultore della materia in Geografia presso l’Università di Genova.


“Taste Riviera” è organizzato da Fisar nazionale e dalle delegazioni di Genova, Imperia-Savona, Varazze e Tigullio 5 Terre, con la rivista “Il Sommelier” in occasione del Congresso nazionale che si tiene a bordo della nave da crociera Costa Diadema e che il 5 ottobre approda a Savona.

Libano, Hezbollah: ingaggiata battaglia con la fanteria israeliana ad Adaisseh

Libano, Hezbollah: ingaggiata battaglia con la fanteria israeliana ad AdaissehRoma, 2 ott. (askanews) – Il movimento libanese Hezbollah ha dichiarato oggi di avere ingaggiato una battaglia con la fanteria israeliana nei pressi del villaggio di Adaisseh, nel sud del paese, per la prima volta da quando Israele ha annunciato un’operazione di terra in Libano.


“I combattenti della Resistenza islamica all’alba di mercoledì … si sono scontrati con le forze di fanteria israeliane nemiche mentre tentavano di entrare nella città di Adaisseh … causando vittime e costringendole a ritirarsi”, si legge in una dichiarazione.