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Autore: Redazione StudioNews

Milano, arresti e perquisizioni tra capi ultras di Inter e Milan

Milano, arresti e perquisizioni tra capi ultras di Inter e MilanMilano, 30 set. (askanews) – Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano, che ha portato ad arresti e perquisizioni tra i capi ultrà di Inter e Milan, tanto da arrivare a un azzeramento dei vertici delle organizzazioni per sospette infiltrazioni criminali.


Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati. Nello stesso contesto ulteriori misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O. Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico.


I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:30 presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.

Istat: a settembre aumentati i prezzi del carrello della spesa

Istat: a settembre aumentati i prezzi del carrello della spesaRoma, 30 set. (askanews) – A settembre salgono i prezzi dei prodotti del carrello della spesa. Secondo le stime dell’Istat, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale, da +0,6% a +1,1%. Il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua da +1,1% a +0,6%.

Industria, Confindustria: a settembre migliorano attese su produzione

Industria, Confindustria: a settembre migliorano attese su produzioneRoma, 30 set. (askanews) – Migliorano, a settembre, le attese delle aziende italiane sulla produzione industriale. La maggior parte del campione di grandi imprese associate a Confindustria dichiara di aspettarsi un aumento della produzione industriale: il 36,6% di intervistati si attende un aumento rilevante, mentre il 40,7% un aumento moderato. Meno del 10% degli intervistati prevede un calo. Questo segnale è opposto a quello dichiarato nella rilevazione di agosto, quando circa il 60% si aspettava una diminuzione della produzione, date le chiusure estive. E’ quanto emerge dalla consueta indagine rapida del Centro Studi di Confindustria


Analizzando l’andamento trimestrale, le aspettative nel secondo trimestre del 2024 sono risultate più stabili: circa il 50% degli intervistati ha infatti previsto un livello di produzione costante. Durante i mesi estivi, emergono invece opinioni più divergenti. Secondo le grandi imprese del settore industriale, nei prossimi mesi la dinamica di domanda e ordini continuerà ad essere il principale fattore di traino della produzione. Il saldo tra la quota di imprese che la considera un fattore di traino rispetto a quella che la ritiene un ostacolo rimane sui livelli degli ultimi due mesi: 6% a luglio, 7,2% ad agosto e 7,3% a settembre 2024.


In forte miglioramento le aspettative sulla disponibilità di manodopera. Da inizio anno le rilevazioni avevano sempre riportato un saldo negativo. Per la prima volta da dicembre 2023, questo mese il saldo è positivo (1,1%).

Inflazione, Istat: a settembre accelerano prezzi carrello spesa, +1,1%

Inflazione, Istat: a settembre accelerano prezzi carrello spesa, +1,1%Roma, 30 set. (askanews) – A settembre salgono i prezzi dei prodotti del carrello della spesa. Secondo le stime dell’Istat, nel comparto alimentare, i prezzi aumentano lievemente il loro ritmo di crescita su base annua, contribuendo all’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale, da +0,6% a +1,1%.


Il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua da +1,1% a +0,6%.

Inflazione, Istat: a settembre cala a +0,7%, minimi da inizio anno

Inflazione, Istat: a settembre cala a +0,7%, minimi da inizio annoRoma, 30 set. (askanews) – A settembre l’inflazione scende a +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno. Secondo le stime dell’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua, dal +1,1% del mese precedente.


I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale (da +0,6% a +1,1%), mentre il ritmo di crescita su base annua di quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si attenua (da +1,1% a +0,6%).L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +1% per l’indice generale e a +2,1% per la componente di fondo.


 

A Terra Madre presentati i progetti sugli orti di comunità

A Terra Madre presentati i progetti sugli orti di comunitàRoma, 30 set. (askanews) – Sono stati presentati a Terra Madre Salone del Gusto 2024 i nuovi progetti degli orti di comunità gestiti da ragazzi e da adulti con disabilità, da detenuti o da altri soggetti fragili all’interno di ospedali, carceri e scuole. Un’agricoltura sociale di piccola, anzi minuscola scala, ma dai frutti preziosi.


Il primo ha preso forma nel carcere di Saluzzo (Cuneo) grazie al progetto Giust’Orto della Cooperativa Voci Erranti. Oggi i detenuti che lavorano l’orto, realizzato in un’area aperta della casa circondariale prima inutilizzata, sono dieci. Ogni mattina, da lunedì a sabato, qualcuno se ne prende cura. Il secondo a Spinazzola, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, dove ora c’è un orto gestito da alcuni pazienti della Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica (Crap) della città. Il progetto, chiamato Tutti insieme per l’orto sociale Slow Food Puglia, ha fatto sì che bambini e pazienti si incontrassero, ed è un prezioso esempio di forte inclusione sociale. Ancora, nell’orto sociale e didattico per soggetti autistici Tutti giu’ per terra, a Quiliano (Savona), lavorano persone con disturbo dello spettro autistico. Ancora, nelle Marche c’è l’Orto in corsia, progetto avviato nell’ospedale pediatrico Salesi di Ancona in collaborazione con Slow Food Ancona e Conero. Le attività vanno dalla messa a dimora delle piantine alla degustazione olfattiva delle erbe aromatiche, con l’ambizione di portare nel prossimo futuro un’esperienza analoga nei reparti dove ci si occupa di disturbi alimentari.

Cinema, il documentario “Italianesi” vince al Tirana film festival

Cinema, il documentario “Italianesi” vince al Tirana film festivalMilano, 30 set. (askanews) – Il documentario “Italianesi”, diretto da Saverio La Ruina, ha vinto alla 22° edizione del Tirana Film Festival, nella categoria Panorama Reflecting Albania.


Il film è stato presentato in anteprima mondiale lo scorso 24 settembre all’Agimi Art Center di Tirana, alla presenza del regista, del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, Alessandro Ruggera, e della Calabria Film Commission. Italianesi, prodotto da Scena Verticale e realizzato con il sostegno della Calabria Film Commission, è un documentario che racconta, attraverso le testimonianze dei protagonisti, un pezzo di storia italiana semisconosciuto. Ispirato alla storia individuale portata in teatro dallo stesso regista nel 2011 (Premio Ubu 2012 come miglior attore e nomination per il miglior nuovo testo italiano). “Sono davvero felice di questo Premio – ha dichiarato il regista Saverio La Ruina – ancor di più di far conoscere un pezzo di realtà misconosciuta che riguarda il destino di migliaia di italiani fino al 1955. Condivido ciò che mi ha detto un amico cineasta albanese: guardare quello che è successo a questi italiani durante quei decenni in Albania è un modo per gli albanesi di guardarsi da fuori e riflettere in modo nuovo sul destino di tutta la popolazione albanese durante la dittatura”.


La sinossi. Una pagina sconosciuta della storia italiana ed europea. Alla fine della seconda guerra mondiale, circa 25.000 italiani, tra civili e militari, rimasero bloccati in Albania. La maggior parte verrà rimpatriata ma centinaia vi resteranno bloccati fino alla caduta del regime comunista nel 1991. Pierino Cieno, uno dei tanti figli di genitori italiani e albanesi, fu internato con la madre prima nel campo di Savër e poi a Belsh. Solo alla caduta del regime, dopo quarant’anni vissuti nel sogno del padre e dell’Italia, conosce la libertà e va in Italia alla ricerca del padre. Come lui, circa quattrocento cittadini italiani e i loro discendenti furono rimpatriati nel 1991 dal Governo italiano tramite l’operazione C.O.R.A., convinti di essere accolti come eroi ma paradossalmente condannati a essere italiani in Albania e albanesi in Italia: Italianesi, appunto.

Coldiretti Puglia: da scarti potatura nuova energia green

Coldiretti Puglia: da scarti potatura nuova energia greenRoma, 30 set. (askanews) – Energia da scarti agricoli come i residui di potatuta. E’ la proposta di Coldiretti Puglia per sostenere un nuovo modello energetico che parta dal riutilizzo degli scarti agricoli, visto che nella regione solo da oliveti e vigneti sono disponibili circa 1,2 milioni di tonnellate all’anno di residui di potatura, come si evince dal progetto Venere, portato avanti dalla OP Puglia Olive, Università Degli Studi Di Foggia, Agromnia, Impresa Verde Puglia, Oleificio cooperativo di Bitritto, Oleificio sociale di Cassano e Coldiretti Puglia, appena chiuso, che si è proposto di attivare una filiera produttiva in grado di generare energia rinnovabile da biomassa a partire dai residui di potatura delle colture arboree. Una energia destinata a coprire i consumi di un’industria agraria cooperativa: le stesse aziende agricole associate che forniscono la materia prima alimentare (olive) provvedono anche il combustibile utile per ricavare l’energia che, a sua volta, alimenta l’impianto di trasformazione agroalimentare (frantoio).


Secondo la Banca Dati Regionale delle Biomasse, infatti, solo considerando gli oliveti ed i vigneti sono disponibili circa 1,2 milioni di tonnellate all’anno di residui di potatura in Puglia, che possono riutilizzati a fine energetici. Ciò si tradurrebbe, in termini teorici, in una potenza d’installazione elettrica pari a 225 MW, ovvero 600 MW di potenza termica. Su scala regionale, questi numeri potrebbero contribuire non poco al processo di decarbonizzazione dell’economia regionale. Si tratta di una forma di autoconsumo energetico destinato a ridurre drasticamente la dipendenza da approvvigionamenti esterni, facendo ricorso ad una forma di energia rinnovabile a bassissime emissioni di gas “serra”. Il settore direttamente interessato all’innovazione proposta è quello olivicolo-oleario. Altri settori agroindustriali (es. quello vitivinicolo) potrebbero esserne coinvolti su scala regionale a seguito di iniziative analoghe e traendo vantaggio dall’esperienza acquisita in questo progetto.

Dopo disciplinare Clementine Calabria Igp puntano su promozione

Dopo disciplinare Clementine Calabria Igp puntano su promozioneRoma, 30 set. (askanews) – Dopo l’entrata in vigore nel luglio scorso del nuovo disciplinare, ora il Consorzio IGP Clementine di Calabria punta alla promozione e alla formazione degli operatori della filiera, riconoscendola come un elemento chiave per affrontare le nuove sfide imposte dal disciplinare. Se ne è parlato durante un incontro tenuto la scorsa settimana presso la sede del Consorzio, che ha visto il coinvolgimento di produttori, confezionatori e addetti ai lavori, con l’obiettivo di chiarire le nuove direttive e rafforzare la qualità del prodotto in vista della prossima campagna agrumicola.


Questo aggiornamento normativo ha introdotto infatti una serie di cambiamenti significativi per rafforzare la qualità del prodotto e a garantire una maggiore competitività sul mercato nazionale e internazionale. Il nuovo disciplinare impone standard molto rigorosi non solo per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche del prodotto, ma anche per gli aspetti legati all’imballaggio e alla tracciabilità. Questo per garantire al consumatore finale un prodotto di qualità eccellente e pienamente tracciabile, che rispetti le caratteristiche tipiche delle Clementine di Calabria IGP. Uno dei temi centrali emersi dall’incontro è stato l’importanza di far emergere le caratteristiche distintive delle Clementine di Calabria IGP rispetto ad altri prodotti. Tra queste, la percentuale di succo, i gradi zuccherini, il colore intenso e la pezzatura uniforme sono stati indicati come gli elementi che conferiscono a questo agrume il suo valore aggiunto.


Il nuovo disciplinare introduce anche specifiche direttive per quanto riguarda l’imballaggio del prodotto, che deve essere conforme a una serie di standard rigorosi. L’imballaggio non sarà solo uno strumento di conservazione, ma diventerà un vero e proprio veicolo di comunicazione, per trasmettere al consumatore il valore del prodotto, la sua origine e le sue caratteristiche peculiari. Il Consorzio ha ribadito anche la volontà di intensificare sia il numero dei controlli effettuati sulla produzione, sia la loro qualità, in modo da garantire che ogni lotto di Clementine IGP di Calabria rispetti appieno le norme del disciplinare. L’aumento della frequenza dei controlli sarà accompagnato da una maggiore severità, con particolare attenzione alla conformità dell’imballaggio e alla qualità del prodotto.


Un altro aspetto su cui il Consorzio sta lavorando è la promozione della nuova campagna agrumicola 2024-2025. È in fase di organizzazione un evento dedicato per far conoscere a un pubblico più vasto le peculiarità del prodotto e per lanciare ufficialmente la nuova campagna agrumicola.

Autonomia, Occhiuto: referendum danno a centrodestra, fermiamoci

Autonomia, Occhiuto: referendum danno a centrodestra, fermiamociMilano, 30 set. (askanews) – Con un referendum alle porte che rischia di trasformarsi in un “grande danno per il centrodestra” e con tanti nodi ancora da sciogliere sia sulle materie che potranno passare alla competenza delle Regioni dopo la definizione dei Lep, sia su quelle che già potrebbero essere devolute dallo Stato a chi lo richiedesse, Roberto Occhiuto, presidente azzurro della Calabria e vice segretario di Forza Italia, invoca uno stop: “Al governo e alla maggioranza direi: siate prudenti. Congelate gli effetti della legge sull’autonomia in attesa che la riforma sia completa, utilizzate il tempo per ragionare su ogni aspetto e per spiegare all’opinione pubblica cosa succederà e come” ha detto in un’intervista al Corriere della Sera.


“È vero che l’autonomia era uno capisaldi del centrodestra con la riforma della giustizia e il premierato, ma è l’unica su cui si è andati di fretta, di notte, con un’urgenza poco comprensibile. Sul resto si sta agendo con calma. Forza Italia ha fatto un grande lavoro per evitare distorsioni a danno del Sud, ma ancora c’è da lavorare. Prendiamoci tempo. Fermiamoci e ragioniamo. Nemmeno al Nord oggi i cittadini sentono questo tema come un’urgenza” ha aggiunto. “Non ha senso che ogni regione possa — come oggi in teoria è previsto — sponsorizzare e firmare i propri contratti di export, di promozione, per conto proprio. Che ci mettiamo a fare, la concorrenza sul vino tra Veneto e Calabria? A chi giova? Per tutti è fondamentale che sia il ministro competente per il Paese a garantire il marchio del Made in Italy, non siamo repubbliche indipendenti in competizione” ha continuato.


Quanto al referendum abrogativo ha ribadito che teme “si riveli un danno per il centrodestra a livello nazionale, perché stravincerebbe al Sud e al Centro e credo che non basterebbero i voti del Nord per salvare la legge. Lo credo perché oggi non è più come 10 anni fa, l’autonomia non è più sentita come una priorità nemmeno a Nord. Interessano lavoro, tasse, sicurezza, crescita, altri temi. Per questo ho chiesto e chiedo ancor di più oggi una moratoria” sulle “materie delegabili solo con i Lep, prendiamoci tutti il tempo necessario per definirli al meglio, visto che si parla di spese comunque enormi, quantificate dagli istituti specializzati tra i 100 e i 200 miliardi” ha concluso.