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Autore: Redazione StudioNews

Difesa, Crosetto: “Solo il 2% dei brevetti sull’AI viene dall’Europa”

Difesa, Crosetto: “Solo il 2% dei brevetti sull’AI viene dall’Europa”Roma, 18 set. (askanews) – “Dovremmo chiederci che spazio c’è e ci deve essere per l’AI nel nostro futuro. La difesa è una parte, sarà fondamentale per tutti i nostri processi produttivi e aggiungo un dato significativo. I brevetti nell’ambito dell’AI nel mondo, nel 2023, vedono il 61% dei brevetti cinesi, il 21% sono degli Stati Uniti e il 2% sono europei. Questi sono i numeri dei brevetti ed è significativo”. A sottolinearlo è il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il suo intervento all’Abruzzo Economy Summit.


“Il futuro – dice – viene determinato dal presente, la mancanza di brevetti significa mancanza di prodotti, di produzione e un vantaggio competitivo che se noi lasciamo ad altre economie difficilmente potremo recuperare. L’AI non è di per sé un prodotto, è una parte del processo di qualunque tipo di produzione, da quella burocratica, non solo per il Ministero della Difesa ma per tutti i Ministeri o tutti gli enti pubblici, alla produzione industriale per accelerare processi, per aumentare la velocità con cui i prodotti cambiano e si evolvono. Diventerà un abilitatore necessario per tutte le economie nazionali”. “Iniziare a parlarne e sviluppare algoritmi sempre più sofisticati – prosegue il ministro – è parte di costruzione del futuro. Altro elemento discriminante è il computer quantico, che cambierà completamente tutti i settori. Parliamo della capacità di calcolo inimmaginabile. Gli studiosi italiani in giro per il mondo sono ai massimi livelli di un sistema, di un abilitatore, che stravolgerà dalla medicina alla biologia, dalla chimica all’industria, alla manifattura oltre che alla vita”.


“Siamo in un’epoca nella quale dobbiamo aspettarci nei prossimi dieci anni cambi epocali che avranno ripercussione su tutto ciò che riguarda la nostra vita, dalle malattie ai processi industriali, fino all’inquinamento. Parliamo della capacità di processare un numero tale di dati a oggi inimmaginabile in un’ora – conclude Crosetto – ad esempio quello che oggi i computer sono in grado fare in diecimila anni. Una capacità di capire il mondo che ci circonda. L’uomo non è stato in grado di capire i meccanismi con cui un processo di cui noi parliamo fin da quando siamo piccoli, che è la fotosintesi clorofilliana, si attiva. Solo capire questo attraverso la capacità di analisi di un pc quantico sarà rivoluzionario per la vita, la produzione di energia, la stabilità del pianeta”.

Auto:si aggrava la crisi, allarme Mercedes (-7%) affonda settore

Auto:si aggrava la crisi, allarme Mercedes (-7%) affonda settoreMilano, 20 set. (askanews) – Si fa sempre più pesante il quadro del settore automotive europeo alle prese con un susseguirsi di allarmi sugli utili delle case auto, l’ultimo quello di Mercedes, e con pesanti perdite in Borsa, dove le quotazioni sono sui minimi, in alcuni casi storici, con perdite rispetto ai picchi dello scorso aprile del 30-50% per i big e di oltre il 20% per l’indice EuroStoxx di settore (-3,5% oggi), il secondo peggiore dopo quello minerario.


Stellantis (-3,4%) viaggia sui valori post fusione Fca-Psa del 2021 poco sopra i 13 euro, Porsche (-5,5%) scambia a 65 euro sotto i livello dell’Ipo del 2022 (84 euro), Volkswagen (-3,4%) è sui minimi storici e grand parte del suo valore è rappresentato dalla partecipazione detenuta in Porsche, mentre Mercedes (-6,8%) ha registrato oggi la peggior flessione negli ultimi 20 mesi. A pesare il calo delle vendite in Europa e in Cina, da cui dipendono soprattutto i gruppi tedeschi, che devono affrontare una concorrenza sempre più agguerrita dei colossi locali pronti a invadere il Vecchio Continente, e la mobilità elettrica che non decolla e anzi perde terreno a fronte di massicci investimenti.


Il risultato è una forte pressione sui margini sui cui hanno lanciato l’allarme i principali gruppi auto tedeschi: Volkswagen, che sta valutando di chiudere per la prima volta due fabbriche in Germania con migliaia di potenziali esuberi, Bmw, Porsche e Mercedes che ha tagliato le stime di redditività dell’auto per il 2024 dall’11% al 7-8,5% dopo il calo delle vendite in Cina dei modelli premium S-Class e Mayback e un maxi richiamo di oltre 520mila auto per problemi a un sensore di velocità. Il calo delle vendite di auto elettriche ha spinto poi diverse case a rivedere i piani per diventare full electric posticipando le scadenze: l’ultima è stata Volvo, preceduta da altre case come Mercedes e Porsche. Ora gli occhi sono puntati sull’alto big europeo, Stellantis, alla prese con un crollo delle vendite in Europa (-30% ad agosto con una quota scesa al 14%) e con problemi negli Usa, principale mercato del gruppo, legati al calo delle vendite di Jeep e a un aumento inatteso dello scorte che rischia di aumentare ulteriormente la pressione sui prezzi. Gli effetti si sono visti nei conti semestrali con un utile netto dimezzato a 5,6 miliardi di euro e i timori del mercato sono che il gruppo possa essere il prossimo a rivedere le stime per l’anno, considerando che fra i gruppi auto di volume è quello con i target di margini più alti intorno al 10%.


Oltre ai problemi industriali e di concorrenza, con la decisione finale sui dazi Ue che possono arrivare fino al 50% sulle auto cinesi attesa la prossima settimana, c’è la questione dei nuovi limiti Ue alle emissioni per il 2025 (da 106 a 94 g/km) che potrebbero costare alle case auto 15 miliardi di euro in sanzioni, secondo il presidente Acea, Luca de Meo. E infatti l’Associazione dei costruttori europei ha lanciato un appello affinché la Commissione riveda la scadenza e più in generale la politica di elettrificazione della mobilità con lo stop ai motori termici nel 2035. Linea sostenuta anche dall’Italia con i Ministro Salvini e Urso che al prossimo Consiglio di Competitività Ue a Bruxelles presenteranno la richiesta di posticipare l’entrata in vigore delle stretta sulle emissioni e di anticipare di un anno, al 2025, il “tagliando” di verifica della scadenza per i motori termici. Sul piede di guerra anche i sindacati a partire dall’IG Metal tedesca, mentre la Fiom-Cgil che ha invitato a una mobilitazione internazionale deciderà le prossime mosse martedì in un incontro con le altre sigle sindacali nazionali.

Euro digitale, i 2 aspetti che hanno più “sorpreso” Christine Lagarde

Euro digitale, i 2 aspetti che hanno più “sorpreso” Christine LagardeRoma, 20 set. (askanews) – Ci sono due aspetti di cui la presidente della Bce, Christine Lagarde si è detta “molto sorpresa” da quanto emerso durante i lavori preparatori per un possibile euro digitale. La prima “è l’attaccamento di molti europei, non in tutti i Paesi, ma in alcuni, alle banconote. Quando sono arrivata a Francoforte sono rimasta scioccata nel vedere da quanto venga pagato in banconote: i cittadini sono attaccatissimi alle banconote. Invece se vai in Svezia o Olanda è perfino difficile pagare con le banconote”, ha detto durante un colloquio con la direttrice del Fondo monetario internazionale, Kristalina Georgieva.


“Secondo aspetto, la maggiore preoccupazione del pubblico riguarda la privacy e l’idea di un ‘Grande fratello’ che va a vedere dove spendo i miei soldi. Ma anche oggi se si guarda ai sistemi di pagamento tante entità e società sanno dove spendi e quali siano le tue preferenze. Invece la grande preoccupazione è che sia lo Stato a farlo, e questo – ha aggiunto – è un aspetto cruciale non solo in uno e due Paesi, ma ovunque” nell’area euro.

Le 2 nuove proposte della Commissione Ue sui prestiti all’Ucraina

Le 2 nuove proposte della Commissione Ue sui prestiti all’UcrainaBruxelles, 20 set. (askanews) – La Commissione europea ha proposto oggi un prestito eccezionale di assistenza macro finanziaria (Mfa) all’Ucraina che potrà arrivare fino a 35 miliardi di euro, con scadenze per il rimborso fino a 40 anni, e che dovrebbe essere erogato con una prima tranche entro la fine dell’anno, e poi con successive tranche regolari fino alla fine del 2025. La proposta dovrà essere approvata dal Consiglio Ue (a maggioranza qualificata) e dal Parlamento europeo.


La Commissione ha proposto anche un nuovo meccanismo di cooperazione per i prestiti all’Ucraina (“Ukraine Loan Cooperation Mechanism”) da 45 miliardi di euro (circa 50 miliardi di dollari), volto ad attuare l’accordo raggiunto dai paesi del G7 al vertice del 15 giugno scorso a Borgo Egnazia, in Puglia, e le conclusioni dell Consiglio europeo del 27 giugno. Quest’ultimo meccanismo da 45 miliardi di euro sarà finanziato in parte con i proventi (gli interessi, dai 2,5 a 3,5 miliardi di euro all’anno) degli asset russi congelati dall’Ue e dai paesi membri del G7 dopo l’invasione dell’Ucraina (190 miliardi di euro solo nell’Ue, 260 miliardi di euro in totale), e in parte con contributi dei paesi partecipanti.


I prestiti all’Ucraina del “Meccanismo di cooperazione” nel quadro del G7 potranno essere usati da Kiev per ripagare gli interessi (e più tardi il capitale) dell’altro nuovo prestito proposto oggi, quello per l’assistenza macro finanziaria (Mfa) da 35 miliardi di euro, che è stato annunciato stamattina dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, direttamente al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la sua visita a Kiev. “Comprendiamo – ha detto von der Leyen rivolto a Zelensky durante il punto stampa oggi alla fine dell’incontro – le enormi necessità di finanziamento create dalla guerra. Dovete mantenere in funzione lo Stato e l’economia e allo stesso tempo rafforzare la vostra capacità di difesa contro l’aggressione russa. Vi abbiamo supportato in questo fin dall’inizio, con oltre 118 miliardi di euro dall’Europa fino ad oggi. Ma gli attacchi incessanti della Russia rendono necessario un ulteriore supporto. Ecco perché sono felice di annunciare che oggi la Commissione ha adottato proposte che consentiranno all’Ue di prestare 35 miliardi di euro nel quadro dell’impegno del G7. Questo è un enorme passo avanti”.


“Ora – ha continuato la presidente della Commissione – siamo fiduciosi di poter erogare questo prestito all’Ucraina molto rapidamente, un prestito sostenuto dai profitti inattesi (‘windfall profits’, ndr) derivanti dagli asset russi immobilizzati. Fondamentale è che questo prestito confluisca direttamente nel vostro bilancio nazionale. Ciò migliorerà la stabilità macro finanziaria dell’Ucraina e vi fornirà un margine di bilancio significativo e molto necessario. Deciderete voi come utilizzare al meglio i fondi, noi vi diamo la massima flessibilità per soddisfare le vostre esigenze. E questo libererà più risorse nazionali per rafforzare, ad esempio, le vostre capacità militari e per difendervi dall’aggressione russa”. Rispondendo alla stampa, poco dopo, von der Leyen ha aggiunto: “Sul prestito del G7, noi ora stiamo facendo la nostra parte, con questi 35 miliardi di euro. Sono assolutamente sicura che anche gli altri” membri del G7 “faranno la loro parte”.


“È importante che siamo rapidi. Perché l’urgenza è chiara. Questa mossa ora ci dà la possibilità di concludere le procedure, ovviamente con le decisioni del Consiglio Ue e il Parlamento europeo, entro la fine dell’anno”, ha concluso la presidente della Commissione.

Lazio, Rocca: eredi 22 mld debito, orgoglio non averne fatto altro

Lazio, Rocca: eredi 22 mld debito, orgoglio non averne fatto altroMilano, 20 set. (askanews) – “Ho trovato in regione 22 miliardi di debito, una cifra che non ha nessuno. Siamo inchiodati. Ogni anno un miliardo di euro a bilancio va via per mutui e prestiti contratti, ci porteremo questa ferita per anni. Sono però orgoglioso di non aver generato nuovo debito. Il tavolo tecnico della sanità si è riunito ieri e si è aggiornato al primo ottobre. Servono impegni ed investimenti, se il tavolo del primo ottobre certificherà un buon risultato porterò in giunta una delibera per abbattere le liste d’attesa. Sarà un primo segnale concreto per la Regione Lazio”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, intervistato a Formello nell’ambito dell’iniziativa Itaca.

Alle Giornate di Trevi dibattito nazionale su energia ed economia circolare

Alle Giornate di Trevi dibattito nazionale su energia ed economia circolareRoma, 20 set. (askanews) – Le Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare di Trevi, l’iniziativa organizzata anche nel 2024 da Globe Italia e Wec Italia in collaborazione con Luiss School of Government, Associazione Italiana Collaboratori Parlamentari e Askanews ha riunito in uno dei borghi più belli d’Italia, Trevi (PG), tutti gli attori della transizione ecologica.


Quattro giorni di talk, workshop e momenti di networking hanno animato le Giornate con dibattiti partecipati di altissimo livello nei quali si sono alternati esponenti politici, istituzioni, professori e studenti universitari, imprese energetiche e della filiera del riciclo, collaboratori parlamentari, giovani e giornalisti specializzati. L’ottava edizione si è concentrata in particolar modo sul ruolo dell’Italia nel nuovo contesto europeo e mediterraneo di fronte alle sfide del nostro tempo: la decarbonizzazione, il riciclo e il riuso dei materiali, la mobilità a basse emissioni, la buona economia, per costruire un futuro più giusto e valorizzare eccellenze ed esperienze virtuose sui territori. Nella cornice della Chiesa di San Francesco si sono alternati oltre cento speaker intervenuti su temi- chiave quali le rinnovabili e le filiere agricole; il ciclo dell’acqua e i cambiamenti climatici; il settore agroalimentare e i territori; l’azione italiana per il clima verso i grandi appuntamenti internazionali come la COP29, la transizione giusta e inclusiva; la nuova direttiva imballaggi e l’Italia del riciclo; PNIEC, nuovo Green Deal e technology roadmaps in dialogo con l’Europa; geopolitica, Piano Mattei e diplomazia ambientale. Tra i molti interventi, anche quello del Ministro Pichetto Fratin, dell’Inviato speciale per il cambiamento climatico del Governo italiano Francesco Corvaro, del Presidente di Arera Stefano Besseghini e del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante, della Capogruppo PD-Idp a Montecitorio Chiara Braga, di Annalisa Corrado e Antonella Sberna deputate all’Europarlamento, di Massimo Milani componente della VIII Commissione Ambiente alla Camera, Vinicio Peluffo X Commissione Attività Produttive alla Camera, del Sottosegretario al MASE Claudio Barbaro.


“Le Giornate di Trevi rappresentano sempre più un laboratorio concreto e permanente in cui le eccellenze italiane del riciclo e dell’efficienze energetica si incontrano, fornendo al decisore pubblico dati e strumenti efficaci per promuovere un quadro normativo coerente con le sfide che il nostro Paese ha davanti. La tripla transizione ha bisogno di tutte le migliori energie per coniugare sostenibilità, innovazione tecnologica e attenzione all’impatto sociale di questa rivoluzione. Una comunità che è diventata sempre più grande e che fa di Trevi un appuntamento imperdibile”. Lo afferma Matteo Favero, Presidente di Globe Italia commentando l’edizione 2024 delle Giornate di Trevi. “Trevi è il luogo privilegiato dove aziende, associazioni, istituzioni e accademia si incontrano in appuntamenti formali e informali, per confrontarsi e costruire insieme la strada per una transizione giusta. La base di partenza è la condivisione di esperienze e voci, differenti e plurali, che compongono la cultura energetica del paese. Questo appuntamento annuale, che ha sempre più una dimensione internazionale, sta dimostrando di avere un impatto reale e solido sullo sviluppo sostenibile del sistema-Italia” – ha aggiunto Michele Vitiello, neo-eletto Segretario Generale del WEC Italia.


Le Giornate dell’Energia si concluderanno domani, con una site visit alle Cartiere di Trevi, esempio di economia circolare, e con un seminario su amministrazioni locali, finanza sostenibile e comunità, promosso insieme all’Italian Forum of Energy Communities – IFEC, che vedrà la partecipazione dei sindaci della locale Unione dei Comuni dell’Olio e del Sagrantino. Uno sguardo alla transizione ecologica trasversale e che dalla dimensione globale muove verso i territori, nel pieno spirito delle Giornate di Trevi. Le Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare 2024 sono patrocinate da Camera dei Deputati, Commissione Europea, Parlamento Europeo, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Regione Umbria, Comune di Trevi, Camera di Commercio e Industria Giapponese in Italia, Consiglio Nazionale dei Giovani, IFEC-Italian Forum of Energy Communities; Japan Italy Economic Federetion; e supportate dai partner tecnici Cartiere di Trevi ed Ecolivery, dal vettore ufficiale Trenitalia, dai media partner Quotidiano Energia, Ricicla TV e Staffetta Quotidiana, dai partner a2a, Aquirente Unico, Amazon, Assocarta, Axpo Italia, BASF, CIB – Consorzio Italiano Biogas, Coca-Cola HBC, Comieco, CONAI, Confcooperative Lavoro e Servizi, COREPLA, Edison, Elevion Group, Enel Group, Eni, FEAD, FederlegnoArredo, Iveco Group, Cobat Rae e Cobat Tessile, Renexia Spa, RWE, Shell Energy Italia, Snam, Sorgenia, Terna e Veos.

Vino, Camilli (Ais): attiveremo progetti solidali in tutta Italia

Vino, Camilli (Ais): attiveremo progetti solidali in tutta ItaliaMilano, 20 set. (askanews) – “Solleciteremo l’attivazione di progetti solidali e sociali, con ricadute a vantaggio delle comunità locali, in tutte le regioni italiane. L’Associazione italiana sommelier (Ais) vuole caratterizzarsi sempre di più nel campo del sociale, della solidarietà, dell’inclusività. Ais, infatti, è un’associazione Ente del Terzo Settore (ETS) che ha scelto di investire risorse a favore delle comunità, per i più fragili, con una grande attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. Abbiamo già lanciato numerosi progetti che ci riempiono d’orgoglio e il cui successo ci motiva ad andare avanti su questa strada con sempre maggiore determinazione”. Lo ha detto il presidente nazionale Sandro Camilli, nel corso della seconda “Giornata nazionale Ais per la sostenibilità e il sociale” che si è svolta il 20 settembre a Mestre (Venezia).


“Siamo onorati di aver ospitato i presidenti e i delegati regionali e aver avuto modo di ascoltare i punti di vista dei relatori intervenuti durante la giornata” ha affermato il presidente di Ais Veneto, Gianpaolo Breda, ricordando che “esperienze come ‘Alba Vitae’, iniziativa che proprio in Veneto affonda le sue radici e ora diffusa sul territorio nazionale, ‘Adotta una vigna con Ais Veneto’, idea nata con la Fattoria sociale A Casa di Anna, e l’adesione al progetto ‘Etico’ di Amorim Cork, che si occupa di raccogliere e riciclare i tappi di sughero, sono progetti importanti per la nostra Associazione, che sempre di più si fa promotrice di iniziative etiche, sostenibili e sociali a vantaggio del territorio”. L’iniziativa di Mestre, patrocinata dalla Regione Veneto, è stata è promossa sotto l’insegna di “Ais4Aid”, che esprime la volontà e l’impegno dell’Associazione Italiana Sommelier nel campo del sociale e di sostegno alle comunità.

Bce, Lagarde: obiettivi chiave politica monetaria non cambino

Bce, Lagarde: obiettivi chiave politica monetaria non cambinoRoma, 20 set. (askanews) – La presidente della Bce, Christine Lagarde si schiera contro l’ipotesi di modificare il mandato dell’istituzione monetaria. Durante il tradizionale appuntamento annuale organizzato dal Fondo monetario internazionale, la lettura in onore dell’ex direttore Michel Camdeussus, ha rivendicato come “notevole” il rientro dell’inflazione nell’eurozona verso l’obiettivo del 2%, atteso per la metà del prossimo anno che attribuisce “alla determinazione delle azioni monetarie” intraprese.


“Mantenere questa forte ancora per i prezzi sarà essenziale – ha detto – se entriamo in un’era in cui l’inflazione sarà più volatile e la trasmissione monetaria più incerta”. “Gli obiettivi chiave della politica monetaria devono restare immutati – ha affermato Lagarde -. Invece di forzare dolorosi scambi, come avvenuto un secolo fa – il lungo discosrso di Lagarde partiva da parallelismi tra i mutamenti nell’economia negli anni ’20 del XX secondo e il decennio attuale – la (nostra-ndrt) strategia monetaria si è mostrata efficace nel mitigare le ricadute tra inflazione e occupazione”.


Ma al tempo stesso, ha aggiunto, mentre subiamo gli effetti della frammentazione globale e della digitalizzazione sulla trasmissione monetaria “dobbiamo continuamente rivalutare i nostri sistemi analitici. Come nelle epoche precedenti, la stabilità non deve significare rigidità”. Secondo Lagarde grazie “alla sua politica monetaria determinata” la Bce è riuscita con successo “a mantenere ancorate le aspettative di inflazione e ora l’inflazione è prevista tornare al 2% nella seconda metà del prossimo anno”.


“Ma l’incertezza è ancora profonda. L’economia sta attualmente attraversando cambiamenti e trasformazioni e dobbiamo analizzarne e capire il loro impatto”. E sui parallelismi con quanto avvenuto un secolo fa, “il mio messaggio principale è che dobbiamo essere pronti ai cambiamenti e preparare a usare la flessibilità del nostro quadro operativo come necessario. Per assicurare stabilità in futuro il nostro approccio deve continuare a prevedere stabilità senza rigidità, consentendoci di aggiustarci rapidamente quando l’economia si trasforma”.

Auto, Fiom: situazione critica, necessaria mobilitazione unitaria

Auto, Fiom: situazione critica, necessaria mobilitazione unitariaMilano, 20 set. (askanews) – “La situazione del settore automotive in Europa diventa sempre più critica, nel nostro Paese è concreto il rischio cessazione: in assenza di una netta inversione di direzione, rischia di essere complessivamente compromessa la prospettiva industriale e occupazionale”. Inizia così il documento del coordinamento automotive Fiom-Cgil, approvato lo scorso 14 settembre per denunciare le criticità del settore e diffuso in vista dell’incontro a Roma martedì prossimo con tutte le sigle sindacali per annunciare iniziative di mobilitazione dei lavoratori di Stellantis e della filiera automotive.


“L’automotive necessita di interventi sia in termini di scelte strategiche in ambito di Ue, di politiche industriali del Governo e di impegni all’interno di un piano industriale da parte dell’unico costruttore presente in Italia, quale Stellantis, e di corresponsabilità delle aziende dell’automotive”, si legge nel documento. Per la Fiom è necessario un piano per Stellantis e favorire l’ingresso di produttori di auto mass market.


“Per la strategicità del settore e la trasversalità ai ministeri competenti la Fiom ritiene non più procrastinabile l’assunzione da parte della Presidente del Consiglio del dossier auto. Un confronto che in tempi rapidi, anche alla luce dei tavoli presso il Mimit, coinvolga direttamente l’Ad di Stellantis, le organizzazioni sindacali per delineare il futuro dell’automotive nel nostro paese”. La Fiom è impegnata a costruire una rete globale per il lavoro e la dignità dei lavoratori nel settore e si impegna a sostenere le tante lotte in corso negli Usa con la Uaw, in Europa.


Per tutte queste ragioni il coordinamento nazionale Automotive della Fiom-Cgil ha dato mandato alla segretaria nazionale della Fiom-Cgil di ricercare le condizioni sindacali nazionali, europee e internazionali “per aprire nuova fase che dovrà partire dal coinvolgimento diretto dei lavoratori in tutti gli stabilimenti verso una mobilitazione fatta di assemblee, manifestazioni e scioperi nazionali, europei ed internazionali: è ora di unire le lotte, di unire i lavoratori, perché le fabbriche e il lavoro sono nostri”.

Festa di Roma, una mostra per celebrare i 120 anni di Titanus

Festa di Roma, una mostra per celebrare i 120 anni di TitanusRoma, 20 set. (askanews) – In occasione del suo 120esimo anniversario, Titanus, la prima casa cinematografica italiana fondata nel 1904 da Gustavo Lombardo, presenta un’esclusiva Mostra nel Foyer della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, durante la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma.


L’esposizione raccoglie una parte rappresentativa delle locandine originali e manifesti di film provenienti direttamente dalla sede di Casa Titanus, vere e proprie opere d’arte corredate da immagini inedite di repertorio, fotogrammi e materiale d’archivio storico, per la prima volta visibili al pubblico. Uno dei focus dell’allestimento è dedicato al grande attore Alain Delon, con una selezione di foto di set e di scena e locandine dei film che lo hanno visto protagonista. Un omaggio esclusivo che ricorda la straordinaria carriera di uno dei più grandi interpreti del cinema internazionale e grande amico della Titanus. Attraverso questi rari e preziosi contributi, si ripercorre non solo la storia di Titanus, ma anche l’evoluzione del cinema.


Una collezione di assoluto pregio e un viaggio visivo che celebra il ruolo di Titanus nel mondo del cinema e delle grandi storie, che abbraccia la cultura italiana e il tempo di tante generazioni. Per continuare i festeggiamenti dei 120 anni, la Titanus aprirà le porte della sua sede storica di Roma in Via Sommacampagna 28 per una serie di proiezioni speciali de “L’ultimo Gattopardo”, il ritratto di Goffredo Lombardo, un docufilm diretto dal Premio Oscar Giuseppe Tornatore, con le musiche del maestro Ennio Morricone. I posti disponibili non numerati sono limitati a 20 persone e la prenotazione è obbligatoria (le proiezioni si terranno tutte alle ore 16 il 16, 17, 18, 21, 22, 23, 24 e 25 ottobre).