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Autore: Redazione StudioNews

Giappone e Australia rafforzano la loro cooperazione militare

Giappone e Australia rafforzano la loro cooperazione militareRoma, 5 set. (askanews) – In una regione in rapida evoluzione con la sempre maggiore assertività della Cina, il Giappone e l’Australia si sono oggi promessi un rafforzamento dei legami militari.


“In un contesto di sicurezza sempre più difficile nell’Indo-Pacifico, dobbiamo costantemente elevare la cooperazione in materia di sicurezza tra Giappone e Australia a un nuovo livello”, ha detto Yoko Kamikawa, ministra degli Esteri che ha preso parte a un vertice 2+2 (ministri degli Esteri e della Difesa dei due paesi) a Melbourne. Tokyo e Canberra hanno raggiunto un accordo per una maggiore cooperazione aerea e per un aumento delle esercitazioni militari congiunte. Hanno inoltre concordato un sostegno per le Filippine, che sono in pieno conflitto nel Mar cinese meridionale con Pechino.


La ministra degli Esteri australiana Penny Wong ha affermato che ci sono”serie preoccupazioni” per le recenti incursioni negli spazi aereo e marittimo giapponese da parte di unità cinesi. Sia Giappone che Australia sono parte dell’alleanza di sicurezza Quad con Stati uniti e India.

Arte, a Roma “Divina Bellezza”: mostra personale di Serena Ingham

Arte, a Roma “Divina Bellezza”: mostra personale di Serena InghamRoma, 5 set. (askanews) – Dal 12 al 19 settembre a Roma si svolgerà “Divina Bellezza, mostra personale dell’artista italo-inglese Serena Ingham presso la Galleria la Pigna a Palazzo Maffei Marescotti, (location naturale per questo tipo di esposizione in quanto Territorio Vaticano già Vicariato della Santa Sede). La mostra raccoglierà molte delle opere religiose realizzate dall’artista, suddivise per stili e tecniche utilizzate.


Si inizierà con una preziosa collezione di Icone realizzate in stile Greco-Bizantino, seguendo le antiche regole di scrittura. Saranno raffigurate alcune tra le immagini più significative di questa arte millenaria, realizzate con dorature a bolo o missione, tempera a uovo e pigmenti naturali su tavole in legno gessate. La mostra prevede una seconda sessione di opere di Arte Sacra, raffiguranti i principali passaggi della vita cristiana e saranno realizzati tramite dipinti a tempera ad uovo su tavola e finiture in oro puro sempre con le tecniche del bolo o della missione. Infine, chiuderà l’esposizione una collezione di disegni a tema sacro realizzati con diverse tecniche grafiche quali l’uso di matite bianche e inchiostro su carta avorio e colorata. Alcune saranno completate da finiture in oro per valorizzare l’opera. Il 12 alle ore 18 si terrà il vernissage. Gli orari di apertura saranno fino al 19 settembre dalle 15 alle 19 (escluso sabato e domenica).


Serena Ingham nasce come restauratrice di opere d’arte, nel corso degli anni si è specializza in decorazione ed iconografia sacra bizantina. E’ studiosa di tecniche artistiche antiche e tradizionali che utilizza nelle sue opere.

Caso Sangiuliano: l’esposto di Bonelli, la posizione Pd e la versione di Boccia

Caso Sangiuliano: l’esposto di Bonelli, la posizione Pd e la versione di BocciaRoma, 5 set. (askanews) – “Questa mattina, al presidio di Polizia di Montecitorio, ho consegnato l’esposto sulla vicenda Sangiuliano – Boccia. Un atto dovuto per tutelare gli interessi degli italiani”. Così il portavoce di Europa Verde e Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Ieri ho ascoltato un’imbarazzante intervista di Sangiuliano il quale, dal mio punto di vista, non deve chiedere scusa né a Giorgia Meloni né a sua moglie. Deve chiedere scusa agli italiani perché accreditare una persona come la dottoressa Boccia che non aveva nessun ruolo al ministero, utilizzando mezzi e servizi dello stato ospite di organizzazioni amministrazioni locali e facendo in modo che questa dottoressa venisse a disposizione e a conoscenza di atti riservati della pubblica amministrazione e dello stato è un fatto di una gravità inaudita”, aggiunge. “La Premier Meloni, ancora una volta, ha scelto di difendere l’indifendibile, coprendo il proprio ministro, come già accaduto nei casi che hanno riguardato la ministra Santanché e del Sottosegretario Delmastro. Con l’ennesima ‘difesa d’ufficio’ del Ministro Sangiuliano è ufficialmente terminata la narrazione dell’underdog per Premier, oggi la Meloni è una leader arroccata nei palazzi, che teme un rimpasto di governo e il ‘fuoco amico degli alleati di governo”, conclude.


Il Pd “Sangiuliano subito in parlamento, serve chiarezza nelle sedi istituzionali prima del prossimo G7 cultura”. Così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi che torna proprio sul tema della sicurezza del G7 Cultura previsto per il 19, 20 e 21 settembre. “Il ministro ha il dovere di riferire in parlamento tutti i dettagli di questa torbida vicenda, a partire dalle numerose informazioni a cui la dottoressa Boccia ha potuto accedere nel corso della sua indebita partecipazione a diverse missioni e incontri istituzionali. Secondo quanto riportato dalla stampa, il suo nome sarebbe addirittura presente in un report della polizia sui partecipanti a un sopralluogo sulla sicurezza e la logistica del G7 Cultura. A che titolo avrebbe partecipato e chi l’ha autorizzata?”, si chiede. “Il governo ha inoltre il dovere di chiarire perché, come confermato anche dallo stesso ministro, diversi uffici del Mic hanno avuto contatti con questa persona esterna all’amministrazione condividendole informazioni riservate. Chi li ha autorizzati? Siamo davanti a una situazione molto grave con un ministro della repubblica soggetto a forti pressioni esterne che rischiano di compromettere l’indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni”, conclude. La versione di Boccia “Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni. Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Lo scrive su Instagram Maria Rosaria Boccia, al centro del ‘caso’ che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “In questo contesto – aggiunge – il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale. Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me. Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico. La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, ‘una che si vuole accreditare’, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e ‘un amore culturale’. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”, conclude.

Xi punta sull’Africa: promesse per quasi 50 mld di euro

Xi punta sull’Africa: promesse per quasi 50 mld di euroRoma, 5 set. (askanews) – La Cina punta sull’Africa, continente giovane e ricco di materie prime necessarie per le nuove tecnologie. Il presidente cinese Xi Jinping, in un atteso discorso al Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC), ha fatto una serie di promesse per 10 pacchetti di sviluppo, totale 360 miliardi di yuan (46,7 miliardi di euro), nonostante la situazione di esposizione debitoria che la Repubblica popolare sta vivendo.


“Tenendo a mente la sua futura crescita, propongo che le relazioni bilaterali tra la Cina e tutti i paesi africani che hanno relazioni diplomatiche con la Cina siano elevate al livello di relazioni strategiche”, ha affermato Xi durante la cerimonia di apertura del forum nella Grande Sala del Popolo, davanti a oltre 50 leader e dirigenti africani presenti al forum. “Grazie a quasi 70 anni di sforzi instancabili da entrambe le parti, le relazioni Cina-Africa sono ora al loro apice storico”, ha continuato il leader cinese. Dei 360 miliardi di yuan di finanziamenti, 210 miliardi saranno sotto forma di prestiti, mentre il resto sarà fornito tramite varie forme di assistenza, tra cui 70 miliardi di yuan per promuovere gli investimenti delle imprese cinesi in Africa. I prestiti corrispondono a una media di circa 10 miliardi di dollari all’anno per i prossimi tre anni, simile agli impegni annuali promessi attraverso l’Iniziativa Belt and Road circa un decennio fa.


Il leader di Pechino ha tra l’altro proposto un rafforzamento della cooperazione militare, annunciando uno stanziamento di 1 miliardo di yuan (127 milioni di euro) che sarà utilizzato per l’addestramento di 6.000 militari e 1.000 agenti di polizia e ufficiali delle forze dell’ordine dei paesi africani, nell’ambito dell’Iniziativa di sicurezza globale, lanciata dal Repubblica popolare. “La Cina è disposta ad aiutare l’Africa a migliorare la sua capacità di mantenere autonomamente pace e stabilità”, ha detto Xi. Non è tuttavia chiaro quali siano i paesi destinatari, ma lo scorso anno alcuni lavoratori cinesi in una miniera d’oro nella Repubblica centrafricana sono stati uccisi da gruppi armati. Inoltre, in Gibuti esiste l’unica base militare all’estero di Pechino.


Pechino – ha spiegato ancora Xi – è pronta a lavorare con l’Africa “per creare una piattaforma di condivisione delle esperienze di governance, una rete di conoscenza Cina-Africa per lo sviluppo e 25 centri di studi su Cina e Africa”. Inoltre “inviterà 1.000 membri dei partiti politici africani per approfondire gli scambi sulle esperienze di governance statale e di partito”. Il presidente cinese ha anche annunciato che la Cina aprirà “volontariamente il proprio mercato” alle merci africane e ha concederà ai paesi meno sviluppati, che intrattengono relazioni diplomatiche con la Cina (e quindi non con Taiwan), inclusi 33 paesi africani, “un trattamento a zero dazi su tutte le linee tariffarie”. La Cina sarà quindi il primo grande paese in via di sviluppo a fare un tale passo, che, secondo Xi, trasformerà il grande mercato cinese in una “grande opportunità per l’Africa”. Espanderà, inoltre, l’accesso ai prodotti agricoli africani e intensificherà la cooperazione in settori come l’e-commerce, oltre a lancerà un “programma di miglioramento della qualità Cina-Africa”.


Su base bilaterale, Xi ha spiegato che verranno stipulati accordi quadro di partenariato economico con i paesi africani. Per rafforzare la cooperazione nelle catene industriali, la Cina intende inoltre promuovere la Zona pilota per la cooperazione economica e commerciale Cina-Africa e lanciare un programma di empowerment per le piccole e medie imprese africane, con la costituzione congiunta anche di un centro di cooperazione digitale Cina-Africa, e saranno avviati 20 progetti dimostrativi digitali. Xi, ancora, ha chiarito che la che Pechino realizzerà 30 progetti di connettività infrastrutturale in Africa nell’ambito dell’Iniziativa Belt and Road. Sul fronte della salute, Xi ha annunciato la creazione di un’alleanza ospedaliera per inviare 2mila operatori sanitari e lanciare 20 programmi per la costruzione di strutture sanitarie e per la cura della malaria. Verranno inviati anche decine di milioni di euro in assistenza alimentare d’emergenza e lavorerà per un’alleanza nel campo dell’innovazione agricola per il rafforzamento degli investimenti. In termini di scambi culturali, la Cina stabilirà un’accademia di tecnologia ingegneristica e costruirà 10 officine Luban in Africa, offrendo 60mila opportunità di formazione, principalmente per donne e giovani. Le due parti hanno anche concordato di designare il 2026 come “Anno degli scambi tra i popoli Cina-Africa”. Nel campo dello sviluppo sostenibile, la Cina lancerà 30 progetti di energia pulita in Africa, creerà un forum Cina-Africa sull’uso pacifico della tecnologia nucleare e collaborerà su progetti di telerilevamento satellitare e esplorazione spaziale. Un menù molto ricco, insomma, che però pone qualche dubbio negli osservatori. In particolare la struttura dei prestiti, che in altri paesi asiatici (come lo Sri Lanka e il Pakistan) hanno creato grossi problemi, appare piuttosto stretta. Inoltre ci sono dubbi sulla capacità dei paesi africani di restituire questi prestiti, alla luce della poca capacità regolatoria e dell’instabilità politica. Nello stesso tempo, i governi di molti paesi sentono il bisogno di raggiungere obiettivi di sviluppo per i quali servono fondi. E la proposta cinese, quindi, ha un profilo piuttosto allettante.

Usa, +99.000 posti di lavoro nel settore privato ad agosto

Usa, +99.000 posti di lavoro nel settore privato ad agostoNew York, 5 set. (askanews) – L’occupazione nel settore privato statunitense, nel mese di agosto, ha registrato un rialzo modesto, deludendo le attese degli analisti e segnalando ancora un raffreddamento del mercato del lavoro per il quinto mese consecutivo. Secondo il rapporto mensile redatto da Automatic Data Processing (Adp), l’agenzia che si occupa di preparare le buste paga, sono stati creati 99.000 posti di lavoro rispetto al mese precedente, mentre le previsioni erano per la creazione di 140.000 nuove posizioni.


Il dato di luglio è stato rivisto da +122.000 a +111.000. I salari sono cresciuti del 4,8% su base annuale, come registrato nel mese precedente. “La spinta al ribasso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata. Il prossimo indicatore da tenere d’occhio è la crescita salariale, che si sta stabilizzando dopo un drammatico rallentamento post-pandemia”, ha detto Nela Richardson, capo economista di ADP.

Verizon acquisirà Frontier Communications con accordo da 20 mld dollari

Verizon acquisirà Frontier Communications con accordo da 20 mld dollariNew York, 5 set. (askanews) – Il gigante delle telecomunicazioni Verizon Communications sta acquisendo Frontier Communications, il più grande fornitore di servizi Internet in fibra negli Stati Uniti, in un accordo interamente in contanti del valore di 20 miliardi di dollari


Giovedì, il gigante delle telecomunicazioni ha dichiarato che la transazione, la cui conclusione è prevista in circa 18 mesi, dovrebbe aumentare sia i ricavi che gli utili rettificati al momento della chiusura. L’accordo, in base al quale Verizon acquisirà Frontier per 38,50 ad azione, che rappresenta un premio del 44% rispetto al prezzo medio ponderato in base al volume delle azioni a 90 giorni, amplierebbe significativamente la sua impronta in fibra negli Stati Uniti.


I 2,2 milioni di abbonati alla fibra di Frontier in 25 stati si uniranno ai 7,4 milioni di connessioni Fiber Optic Service di Verizon in nove stati e a Washington, D.C. La società, che ha già costruito 7,2 milioni di posizioni in fibra, prevede di costruirne altri 2,8 milioni entro la fine del 2026, ha dichiarato Verizon.

Sangiuliano, Pd: riferisca subito in Parlamento

Sangiuliano, Pd: riferisca subito in ParlamentoRoma, 5 set. (askanews) – “Sangiuliano subito in parlamento, serve chiarezza nelle sedi istituzionali prima del prossimo G7 cultura”. Così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi che torna proprio sul tema della sicurezza del G7 Cultura previsto per il 19, 20 e 21 settembre.


“Il ministro ha il dovere di riferire in parlamento tutti i dettagli di questa torbida vicenda, a partire dalle numerose informazioni a cui la dottoressa Boccia ha potuto accedere nel corso della sua indebita partecipazione a diverse missioni e incontri istituzionali. Secondo quanto riportato dalla stampa, il suo nome sarebbe addirittura presente in un report della polizia sui partecipanti a un sopralluogo sulla sicurezza e la logistica del G7 Cultura. A che titolo avrebbe partecipato e chi l’ha autorizzata?”, si chiede. “Il governo ha inoltre il dovere di chiarire perché, come confermato anche dallo stesso ministro, diversi uffici del Mic hanno avuto contatti con questa persona esterna all’amministrazione condividendole informazioni riservate. Chi li ha autorizzati? Siamo davanti a una situazione molto grave con un ministro della repubblica soggetto a forti pressioni esterne che rischiano di compromettere l’indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni”, conclude.

Sangiuliano, Bonelli presentata esposto a Polizia: “atto dovuto”

Sangiuliano, Bonelli presentata esposto a Polizia: “atto dovuto”Roma, 5 set. (askanews) – “Questa mattina, al presidio di Polizia di Montecitorio, ho consegnato l’esposto sulla vicenda Sangiuliano – Boccia. Un atto dovuto per tutelare gli interessi degli italiani”. Così il portavoce di Europa Verde e Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.


“Ieri ho ascoltato un’imbarazzante intervista di Sangiuliano il quale, dal mio punto di vista, non deve chiedere scusa né a Giorgia Meloni né a sua moglie. Deve chiedere scusa agli italiani perché accreditare una persona come la dottoressa Boccia che non aveva nessun ruolo al ministero, utilizzando mezzi e servizi dello stato ospite di organizzazioni amministrazioni locali e facendo in modo che questa dottoressa venisse a disposizione e a conoscenza di atti riservati della pubblica amministrazione e dello stato è un fatto di una gravità inaudita”, aggiunge. “La Premier Meloni, ancora una volta, ha scelto di difendere l’indifendibile, coprendo il proprio ministro, come già accaduto nei casi che hanno riguardato la ministra Santanché e del Sottosegretario Delmastro. Con l’ennesima ‘difesa d’ufficio’ del Ministro Sangiuliano è ufficialmente terminata la narrazione dell’underdog per Premier, oggi la Meloni è una leader arroccata nei palazzi, che teme un rimpasto di governo e il ‘fuoco amico’ degli alleati di governo”, conclude.

Venezia 81, Marinelli: ho avuto molti pensieri prima di fare il Duce

Venezia 81, Marinelli: ho avuto molti pensieri prima di fare il DuceRoma, 5 set. (askanews) – “È stata dura sospendere il giudizio per diversi mesi e cercare di avvicinarmi al personaggio, ma era il modo più onesto per tentare di raggiungerlo, per capire i suoi passi, anche se per me, da antifascista restano comunque incomprensibili; ho ragionato sul fatto che fosse un criminale, che ha scelto di fare quello che ha fatto, e ho studiato molto”. Così Luca Marinelli, alla Mostra del Cinema di Venezia, ha raccontato la sfida di calarsi nel ruolo del Duce come protagonista della serie Sky, presentata Fuori Concorso, “M – Il figlio del secolo”, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, che racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini (in arrivo dal 2025 su Sky e in streaming su Now).


“Ho avuto molti pensieri – ha spiegato ancora l’attore – io vengo da una famiglia antifascista, sono antifascista, fermamente convinto e all’inizio i pensieri sono stati tanti; poi ho capito che poteva essere un modo per prendermi nel mio piccolo una mia responsabilità storica, ma non ce l’avrei mai fatta senza il regista Joe Wright, che mi ha preso per mano. Ho capito tutto quasi subito leggendo il libro di Scurati che definisco importante e anche l’adattamento l’ho trovato coraggioso e intelligente. Mi sono sentito sicuro che il messaggio che sarebbe emerso, sarebbe stato quello di cui avrei voluto far parte” ha concluso l’attore. La serie è stata presentata al Lido di Venezia in tutti i suoi otto episodi in anteprima mondiale. Nel cast, oltre a Marinelli, tra gli altri ci sono Francesco Russo, che interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli nei panni di Margherita Sarfatti; Benedetta Cimatti in quelli di Donna Rachele; Federico Majorana che interpreta Amerigo Dumini e Lorenzo Zurzolo come Italo Balbo.

Meccatronica, Unitn ospiterà progetto vincitore di Erc Starting Grant

Meccatronica, Unitn ospiterà progetto vincitore di Erc Starting GrantRoma, 5 set. (askanews) – Tra le proposte finanziate dal Consiglio europeo della Ricerca (Erc) nell’ambito del programma Starting Grant annunciate oggi c’è il progetto “Fleap – Fluid gap Electro-Active-Polymer machines” che Giacomo Moretti porterà avanti nei prossimi cinque anni al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento. Con quello di Moretti, – segnala Unitn – salgono a nove i progetti finanziati dall’European Research Council attualmente ospitati dall’Ateneo.


Da qualche anno, la robotica e la meccatronica sono entrate a far parte stabilmente delle nostre vite. Nell’industria 4.0, con le fabbriche attrezzate per una produzione sempre più automatizzata, ma anche nei dispositivi intelligenti che popolano le nostre case. Ci sono però settori, come l’esplorazione dello spazio o quella delle profondità oceaniche, ancora profondamente influenzati – e limitati – dalle tecnologie convenzionali. Settori strategici per l’approvvigionamento di materie prime ed energia. Alcuni degli aspetti più critici sono legati ai componenti: i “motori” che consentono ai sistemi robotici di muoversi e trasportare materiali; i “generatori” che permettono di raccogliere energia dalle fonti ambientali. Motori e generatori convenzionali – ossia elettro-magnetici – sono basati su materiali delicati, con componenti spesso pesanti e delicati, poco adatti ad ambienti non convenzionali. Un’alternativa particolarmente promettente – spiega Unitn – è rappresentata dai trasduttori a gap fluido (in inglese, fluid gap transducers, Fgt). Questi sistemi si basano su una combinazione di materiali intelligenti e sfruttano l’elettrostatica per muoversi o produrre energia. Possono essere descritti come una tasca di materiale plastico flessibile al cui interno è contenuto un fluido isolante (solitamente, un olio). Gli Fgt sono leggeri e privi di parti rigide e raggiungono prestazioni notevoli in termini di rapporto tra potenza e peso. Di recente, è stato dimostrato che possono funzionare efficacemente come muscoli artificiali per robot soffici, robot natanti e piccoli robot mobili.


Il progetto Fleap – Fluid gap Electro-Active-Polymer machines for a new generation of mechatronic systems – di Giacomo Moretti, vincitore di un Erc Starting Grant, punta a spingere all’estremo i limiti di questa tecnologia. Per raggiungere questo scopo, verranno studiati i fenomeni fisici che avvengono negli Fgt, teorizzando modelli ad hoc e testando nuove soluzioni. Ad esempio, la possibilità di usare gas molto rarefatti (simili alle atmosfere di alcuni pianeti) come “gap” fluidi. Oppure, di impiegare liquidi meno viscosi degli oli, più semplici da reperire o sintetizzare. L’obiettivo è studiare Fgt adatti a operare nei contesti più difficili, ad esempio nelle atmosfere a bassa pressione per le applicazioni spaziali, o in quelle ad alta pressione per le applicazioni in ambiente marino e oceanico. Tra queste ultime, la possibilità di ottenere convertitori in grado di estrarre energia e produrre elettricità dalle onde marine.


(Credit: UniTrento – Ph. Federico Nardelli)