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Autore: Redazione StudioNews

Venezia 81, Almodovar racconta l’eutanasia e l’amicizia

Venezia 81, Almodovar racconta l’eutanasia e l’amiciziaVenezia, 2 set. (askanews) – Applausi in sale e in conferenza stampa per “The room next door” di Pedro Almodovar, primo film in lingua inglese del regista spagnolo, in concorso alla 81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, protagoniste le splendide Julianne Moore e Tilda Swinton, insieme a John Turturro. Nel cast anche Alessandro Nivola, Juan Diego Botto, Raúl Arévalo, Victoria Luengo, Alex Hogh Andersen, Esther McGregor, Alvise Rigo, Melina Matthews.


Ingrid e Martha erano care amiche da giovani, quando lavoravano per la stessa rivista. Ingrid è poi diventata una scrittrice di romanzi semiautobiografici mentre Martha è una reporter di guerra e, come spesso accade nella vita, si sono perse di vista. Non si sentono ormai da anni quando si rivedono in una circostanza estrema ma stranamente dolce, la malattia di Martha. “The Room Next Door è il mio primo lungometraggio in inglese – ha spiegato Almodovar – La mia insicurezza è scomparsa dopo la prima lettura a tavolino con le attrici, alle prime indicazioni di regia. La lingua non sarebbe stata un problema, e non perché io padroneggi l’inglese, ma perché tutto il cast era pronto a venirmi incontro per capirmi e farsi capire. Per me è stato come cominciare una nuova era, come un film di fantascienza mi serviva il veicolo giusto, l’ho trovato nel romanzo What Are You Going Through di Sigrid Nunez. Mi ha colpito la parte in cui due donne di New York si incontrano perché una va a trovare l’altra in ospedale, conosco la loro generazione quindi per me è stato interessante raccontarle. Entrambe le attrici hanno capito il tono con cui volevo raccontare questa storia, non con un tono melodrammatico. Il tema principale è vedere al festival Tilda e Julianne insieme è straordinario”.


La densità del parlato dei film di Almodovar poteva essere un altro possibile ostacolo dovuto alla lingua, ha proseguito il regista. “I miei film sono pieni di dialoghi. Tra tutti gli elementi narrativi (tutti importanti e in cui sono coinvolto al 100%), sono gli attori a raccontare davvero la storia. In The Room Next Door Tilda Swinton e Julianne Moore sostengono da sole tutto il peso del film e sono incredibili. Sono stato fortunato perché entrambe hanno dato vita a un vero e proprio recital. A volte, durante le riprese, sia io che la troupe eravamo sull’orlo delle lacrime. È stato un lavoro molto commovente e benedetto, in un certo senso”. Almodovar ha spiegato quando sia stato difficile parlare della morte anche se “nella Mancha da cui provengo ci sono molti modi di parlare della morte e sono sopratutto le donne capaci di farlo. Sono infantile e immaturo nella mia percezione, la morte è dappertutto abbiamo la guerra, ma è una cosa che non ho davvero compreso completamente ed è difficile per me parlarne.Ogni giorno che passa è un giorno in meno che ho da vivere e invece vorrei vivere un giorno in più. Quando giravamo eravamo in tre e con la morte”.


Almodovar ha spiegato di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. “Cerco di essere ottimista. L’allegria è il metodo migliore per resistere. Ho cominciato a parlare di malattie perché alcuni problemi hanno modoficato le mie attività, nel film parlo di una malattia terminale io vorrei esprimere in maniera molto e chiaro cosa penso di questo argomento. E’ un film a favore dell’eutanasia. Martha decide di liberarsi dal cancro con la decisione che prende, se io arrivo prima il cancro non l’avrà vinta contro di me e raggiunge l’obiettivo con la sua amica e si devono comportare come due delinquenti. Tu devi essere padrone della tua esistenza. In Spagna abbiamo una legge sull’eutanasia ma dovrebbe esistere in tutto il mondo, il medico dovrebbe aiutare il paziente”. Tilda Swinton che interpreta Martha malata terminale, “abbiamo parlato così tanto della vita, il film parla della vita, mi sento piuù vicina a Martha che a Ingrid come esperienza, non mi sono mai confrontata con la morte, so che finiamo. Per certe persone nella mia vita è arrivata presto, sostengo i miei amici quando devono fare questa transizione, ma parliamo tanto di vita, il film racconta l’autodeterminazione e che prende la propria vita e la propria morte nelle sue mani. E’ un trionfo della vità in realtà, per Martha deve essere una vacanza, quasi una celebrazione. Mi sono sentita in relazione con questo personaggio. In questo film si parla di fede e dell’evoluzione del rapporto madre-figlia, quel rapporto sopravvive in Martha grazie a Ingrid”.


Julianne Moore che interpreta Ingrid, ha messo l’accento sulla “forza così vitale che si vede nei film di Pedro, Ingrid sta vicino a questa amica che conosce da tanti anni.Mi è piaciuto che si sia vista la storia di una amicizia femminile tra donne mature, non si vede spesso ed è stata rappresentata in modo molto profondo e commovente. Devo anche dire che ho visto tutti i film di Pedro e e nei colori che ha scelto rivedevo tutti i suoi film”. Il film è anche sull’amicizia e sull’empatia “sulla capacità di aiutare – ha detto il regista – è la mia risposta al discorsi d’odio che ci sono nel mondo. Tutti abbiamo grandi problemi con l’immigrazione, vorrei mandare un messaggio come Ingrid, vorrei parlare dei bambini senza aiuto che lottano per arrivare ai nostri confini e il governo manda la Marina affinché impedisca loro di entrare ed è un delirio ed è stupido e ingiusto. Se possiamo fare qualcosa anche di fronte al cambiamento climatico dobbiamo fare attenzione, il film parla di una donna agonizzante in un mondo che è agonizzante anch’esso. Ognuno deve essere contrario al negazionismo nell’ambito in cui opera, si deve dire basta alle manifestazioni negazioniste perché il pianeta è in pericolo e si può entrare in un pericolo più grande”.

Primo weekend ottobre appuntamento a Gaiole in Chianti con L’Eroica

Primo weekend ottobre appuntamento a Gaiole in Chianti con L’EroicaRoma, 2 set. (askanews) – Se esistessero le “sette meraviglie del mondo della bicicletta”, con certezza assoluta la ciclofficina Berruti a Gaiole in Chianti costituirebbe la “meraviglia delle meraviglie”. Trasportata pezzo pezzo, solo pochi mesi fa da Cosseria (SV) a Casa Eroica, nelle ex cantine Ricasoli, l’officina di Luciano è lì che aspetta le migliaia di appassionati che la visiteranno in occasione della XXVII edizione de L’Eroica, in programma il primo weekend di ottobre.


“La vera impresa di tutta questa vicenda potrebbe sembrare quella dello spostamento fisico di questo luogo favolistico verso la sua nuova e reale destinazione – racconta Jacek, secondo genito di Luciano Berruti -. Traghettare qualcosa come tremila pezzi per più di 300 chilometri e riposizionarli nello stesso identico modo è qualcosa di impressionante agli occhi di un essere umano qualunque. Non di certo per Opera Laboratori – fortunatamente partner di Eroica – che è abituata a maneggiare opere museali di immenso valore, quadri, sculture e tutto ciò che richiede estrema delicatezza e professionalità. Parlando di numeri, nell’arco di tre giorni la ciclofficina è stata smontata e ricostruita e ci è voluto chiaramente un giorno intero di minuzioso lavoro per catalogare e fotografare tutti gli oggetti presenti al suo interno, con l’obiettivo di riprodurre l’ambiente fedelmente”. La ciclofficina di Luciano Berruti è la terza testimonianza che la comunità di Gaiole in Chianti riconosce al ciclista numero uno de L’Eroica, scomparso ormai sette anni fa. La prima fu in occasione dell’assegnazione della cittadinanza onoraria per i suoi meriti di ambasciatore de L’Eroica nel mondo. Poi la posa in opera del monumento a lui dedicato dal Comune di Gaiole in Chianti e dall’artista Fabio Zacchei.


Ora la ciclofficina: “Che nasce – continua Jacek Berruti – come un angolo creato da Luciano e sua moglie, presso casa loro, nel garage a Cosseria. Un tentativo splendidamente riuscito di riproporre un ambiente di inizio ‘900, un luogo di lavoro di quel periodo, con quegli attrezzi, con quei dettagli. Inizia come una stanza di poco più di 3 metri per lato; poi, accortosi di quanto piacesse (quante interviste ha fatto lì dentro?), il Babbo ha voluto allargarla fino ad arrivare a creare un ambiente molto ampio e spazioso. Tutti i visitatori del Museo della Bicicletta di Cosseria, prima o poi, sono anche passati da quest’officina, benché distante 2 km dal Museo, perché era ed è un luogo che mozza il fiato da tanto profondo. Come e più del Museo, per i brividi che regala. Tutti dovevano vederla per capire qualcosa in più di Luciano e del tempo che fu. Per capire cosa volesse dire essere appassionati di qualcosa e dargli risalto, parlarne e, ancor di più, farlo rivivere. Ecco che però a Cosseria quell’officina, posto quasi sacro per i pellegrini del ciclismo, era a rischio di essere visto da un numero di persone di gran lunga minore di quelle che merita. Non per mania di grandezza, sia chiaro, ma l’officina Berruti ha origine per essere vissuta di più, visitata, respirata, ascoltata. Da qui l’idea di mia madre di donare tutto al Comune di Gaiole, dove tutto ebbe inizio, come segno di riconoscenza e per dare continuità, mettere un ponte sul futuro di quest’opera meravigliosa”. La ciclofficina Berruti fa parte di un percorso espositivo che comprende la grande area dedicata al mondo della bicicletta e del ciclismo a “Casa Eroica” che, tra spazi espositivi, multimediali e interattivi, si rivela un bellissimo viaggio nel mondo Eroica. Appuntamento dunque a Gaiole in Chianti il primo week end di ottobre, con Casa Eroica, la ciclofficina Berruti e i circa 9000 partecipanti alla XXVII edizione de L’Eroica.

Calcio, Spalletti: “Estate bruttissima, ora un nuovo gruppo”

Calcio, Spalletti: “Estate bruttissima, ora un nuovo gruppo”Roma, 2 set. (askanews) – Dopo il disastroso Europeo, l’Italia si ritrova a Coverciano per preparare le due sfide di Nations League contro Francia e Israele, partite che andranno rispettivamente in scena il 6 e il 9 settembre. “Ho trascorso una brutta estate, bruttissima – le sue parole – Il discorso andava sempre lì. Quando si parla di fallimento Europeo bisogna fare un’analisi un po’ più corretta perché secondo me è riferita a quella gara lì, con la Svizzera, bruttissima. Contro la Spagna anche abbiamo fatto male, siamo stati messi sotto, poi però la vittoria netta della Spagna ridimensiona un po’ la brutta partita contro di loro. La partita contro la Svizzera, invece, è stata bruttissima soprattutto come atteggiamento, siamo stati arrendevoli. Non abbiamo onorato la nostra forza e la nostra storia: mi sento responsabile di ciò che è successo. Tutto ciò che mi succede intorno dipende sempre da me al 100%, ora do un 1% anche ai miei collaboratori ma i giocatori sono esentati da questa responsabilità. Probabilmente gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho dato la possibilità di gustarsi la maglia dell’Italia. Ora si apre una pagina nuova e visto che adesso bisogna analizzare anche la carta d’identità credo sia questo il momento per fare qualcosa di differente. Vado a creare un nuovo gruppo, una nuova squadra”. Poi entra nel dettaglio delle convocazioni: Con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. Io l’avrei portato come giocatore in più non facendolo partecipare alle due partite. Lui mi ha detto che aveva parlato con la nuova società e aveva bisogno di fare una preparazione specifica per lavorare con loro. C’era bisogno di sviluppare un periodo di allenamento forte, duro, deve adeguarsi ai nuovi metodi di lavoro e parlando lui con i nuovi dirigenti e io con lui tutti eravamo convinti che lui dovesse sviluppare questo lavoro perché può stare sereno per rientrare poi in questo gruppo. Tonali invece s’è allenato regolarmente, è un giocatore sul quale noi riponiamo molta fiducia e viene dentro. E’ uno di quelli che ho sentito più di tutti in questo periodo, il ragazzo ha riflettuto molto e questo è un motivo in più per portarlo con noi” (segue)

Venezia 81, al Lido mostra su “dive e madrine” del cinema italiano

Venezia 81, al Lido mostra su “dive e madrine” del cinema italianoMilano, 2 set. (askanews) – Sguardi d’autore verso un passato che vive ancora. Star d’altri tempi la cui luce non ha mai smesso di splendere, in dialogo con nuove stelle del grande schermo italiano. Nasce così la mostra “Dive & Madrine”, fino al 7 settembre, in occasione dell’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia, nella hall dell’Hotel Excelsior, cuore pulsante di questo evento internazionale.


In quest’esposizione fotografica, organizzata dal Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà e curata dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni e da Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà, si scopre la storia del nostro cinema attraverso le immagini di otto grandi dive del passato, da ammirare in scatti dell’Archivio Luce e altri archivi storici. Oggi, otto attrici contemporanee, dopo aver ricoperto il ruolo di madrine in passate edizione della Mostra del Cinema, le reinterpretano vestite da importanti maison italiane, attraverso gli scatti del fotografo Uli Weber, celebrando così il valore del Made in Italy, in un intreccio più che mai virtuoso fra moda, costume e cinema. Scenario degli scatti di Weber non poteva che essere Cinecittà, luogo iconico e simbolo del cinema italiano nel mondo, fulcro di storia e contemporaneità che ha accolto le protagoniste dentro i suoi mitici teatri di posa dove i maestri del cinema hanno girato – e girano – le loro opere, nei grandi set all’aperto, nel suo parco e nelle sue strutture espositive. Luoghi dove arte e spettacolo del passato convivono con le grandi produzioni di oggi.


Il fil rouge fotografico accomuna così Silvana Mangano, impersonificata da Kasia Smutniak. E poi Sophia Loren, evocata da Caterina Murino, fino a Sonia Bergamasco nelle vesti di Alida Valli. Ma anche Stefania Sandrelli rappresentata da Rocio Morales e Claudia Cardinale interpretata da Serena Rossi. Il fascino di Virna Lisi, da ritrovare in Vittoria Puccini, come l’incanto di Mariangela Melato brilla negli occhi di Anna Foglietta. Terminando con lo charme di Monica Vitti, tradotto in posa da Sveva Alviti.

Marostica, Partita a Scacchi vivente: un biplano sorvola la città

Marostica, Partita a Scacchi vivente: un biplano sorvola la cittàRoma, 2 set. (askanews) – Partita a Scacchi di Marostica sempre più spettacolare. Domenica 8 settembre i cieli della città saranno solcati da un veivolo davvero speciale, l’antico Caproni, che ricalcherà l’impresa del 1923 associata a Gabriele D’Annunzio.


La Partita a Scacchi di Marostica a personaggi viventi fu messa in scena con grande successo per la prima volta il 2 settembre 1923. Parteciparono all’evento molti illustri spettatori, tra cui numerosi deputati e senatori e il Maresciallo d’Italia Gaetano Giardino. Ma ci fu anche un altro ospite, celeberrimo e del tutto inatteso. Secondo le cronache, durante la partita il pubblico udì avvicinarsi il rombo di un motore, fin quando nel cielo della città apparve un biplano dal quale, dopo alcune ardite evoluzioni sulla piazza, fu lanciato un drappo con un messaggio di augurio. Il messaggio diceva: “A coloro che in questa mirabile Piazza con gentile artifizio, rievocano i fasti e le glorie del fosco e turrito Medio Evo, i nuovi Cavalieri dell’aria, da una fremente fusoliera nei cui fianchi è impresso l’alato Leone della Dominante, guida ed esempio per gli ardimenti italici, lanciano dallo spazio azzurro il loro augurale…Alalà!”. Se mancano prove certe della presenza a bordo di d’Annunzio, così come del tipo di velivolo e della sua base – i Caproni avevano tre motori, mentre il campo di San Pelagio era stata la sede dei monomotori SVA protagonisti nel 1918 del Volo su Vienna -, il testo del messaggio è attribuito con sicurezza a Gabriele D’Annunzio e la veridicità del fatto sembra attestata da varie testimonianze.


Grazie alla collaborazione con la Fondazione Jonathan Aerei Storici Volanti onlus di Nervesa della Battaglia (TV), Pro Marostica ha deciso di calare l’asso per questa nuova edizione della Partita a personaggi viventi, in programma dal 6 all’8 settembre, ingaggiando piloti e aerei per ricordare un momento leggendario. E così, al termine dello spettacolo pomeridiano di domenica 8 settembre, verso le 19.00, andrà in scena la plateale esibizione: le lunghe ali del ca3 (23 metri di apertura alare e 11 di lunghezza), pilotato da Giancarlo Zanardo e scortato dall’agile SPAD di Francesco Baracca con la fusoliera decorata col cavallino rampante, torneranno a portare ai Cavalieri della Partita l’augurio dei Cavalieri dell’aria. “I sogni, se ci credi, diventano realtà – commenta Simone Bucco, presidente di Associazione Pro Marostica, promotrice della centenaria rappresentazione – Ad una edizione dello spettacolo già ricca di novità e che si avvia verso un record di presenze, abbiamo aggiunto un vero e proprio colpo di scena, riproponendo un momento di gloria dannunziana scolpito nella memoria della città. Storia e leggenda si incrociano continuamente attorno a questa rappresentazione straordinaria. E Marostica si conferma un teatro a cielo aperto… in tutti in sensi!”


Nessun aereo originale italiano della Prima guerra mondiale è giunto a oggi in condizioni di volo. Proprio per questo, Giancarlo Zanardo, imprenditore chimico di Conegliano (TV), pilota ed appassionato di velivoli storici ne ha realizzate diverse riproduzioni volanti, oggi basate in un hangar originale del 1918 a Nervesa della Battaglia, nell’affascinante Campo Jonathan adagiato sulla sponda del Piave proprio dove termina il Montello. Il più recente è appunto il Caproni Ca.3, concepito nel 1913 da Gianni Caproni e costruito in oltre 700 esemplari utilizzati fino al 1930 circa. Si tratta di un biplano trimotore, di grandi dimensioni (23 metri di apertura e 11 di lunghezza), con equipaggio ospitato in una “gondola” centrale e due travi che reggono i timoni. I due piloti, l’osservatore e il mitragliere sedevano allo scoperto, circondati da una ragnatela di cavi e controventature. La formula trimotore garantiva potenza e sicurezza all’epoca inconsueti. Sotto le ali e sui timoni, il tricolore della bandiera nazionale. La replica è stata completata nel 2023 ed ha debuttato a Roma per il centenario dell’Aeronautica Militare.


Su Marostica il Caproni giungerà scortato dalla replica dello Spad XIII di Francesco Baracca, l’asso degli assi della caccia italiana, con 34 vittorie in combattimento, la cui insegna del Cavallino Rampante fu poi affidata proprio nel 1923 al giovane pilota sportivo Enzo Ferrari. Del tutto originale è invece il De Havilland DH.82A Tiger Moth che sarà utilizzato dal fotografo Luigino Caliaro per documentare lo straordinario avvenimento.

Giuseppe Vegas nominato nei Consigli della Fondazione Balzan

Giuseppe Vegas nominato nei Consigli della Fondazione BalzanMilano, 2 set. (askanews) – Il ministro degli Affari Esteri, di concerto con il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha nominato Giuseppe Vegas delegato del Governo italiano nei consigli della Fondazione Internazionale Balzan “Premio” e “Fondo”.


Vegas, che subentra nell’incarico a Carlo Fontana, è docente a contratto nella facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; già parlamentare, sottosegretario e viceministro dell’Economia e delle Finanze; già presidente della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). “Augurando buon lavoro a Giuseppe Vegas, la Fondazione Internazionale Balzan ringrazia Carlo Fontana per la generosa e qualificata collaborazione prestata”, si legge nella nota ufficiale.

Gardaland, una notte musicale per chiudere il programma estivo

Gardaland, una notte musicale per chiudere il programma estivoMilano, 2 set. (askanews) – La stagione estiva di Gardaland va a concludersi con “Gardaland Stars Night”, l’evento musicale in programma il 7 settembre nel Parco di Peschiera a tema spaziale. Alla console dj e tanti ospitiche faranno ballare e cantare il pubblico – in via del tutto esclusiva – fino alla 1:00 di notte. A “vegliare” sull’intera piazza un astronauta di oltre 10 metri.


A partire dalle ore 18:00 sono previsti DJ set di Teo Mandrelli, giovane dj e producer. I vocalist Francesco Sarzi e Alo Vox che accompagneranno poi le performance dei Papeete DJ’s, tra cui Marco Cavax, Nicola Schenetti e Payano. Spazio anche ai giovanissimi sul palco Piazza Jumanji con lo “Special Baby Talent DJ Set” di Dario Di Bona, DJ dodicenne che ha scoperto la sua passione per la musica all’età di quattro anni durante una vacanza a Ibiza. Sullo stage di Gardaland Stars Night anche Le Donatella, duo musicale e televisivo italiano composto dalle sorelle gemelle Giulia e Silvia Provvedi. Special guest della serata, direttamente dal Regno Unito, Sophie and the Giants, la band multiplatino che ha conquistato le classifiche radiofoniche internazionali raccogliendo miliardi di streaming a livello globale. In uno scenario suggestivo, tra pianeti, galassie e costellazioni, la serata sarà ricca di performance artistiche e uno spettacolare laser show, una vera esplosione di energia con effetti speciali tridimensionali che trasporteranno gli Ospiti in una dimensione futuristica e suggestiva.


Con Gardaland Stars Night, evento organizzato da FMedia, si dà anche ufficialmente il via a una serie di appuntamenti autunnali: dal 14 al 29 settembre va in scena Gardaland Oktoberfest, sulla scorta della celebre festa bavarese. Le giornate al Parco avranno inizio con un nuovo Welcome Show che porterà a Gardaland la rinomata cerimonia di spillatura: da una gigantesca botte posizionata proprio sopra i cancelli cadranno, a fine countdown, come birra a fiumi, una cascata di coriandoli e stelle filanti. Fra i viali del Parco, gli Ospiti troveranno oltre 40 attrazioni ma anche show e intrattenimento a cura della Kapuziner Bier Band e non solo, che sapranno trasportare i Visitatori in un divertente viaggio oltralpe. Dal 3 ottobre e fino al 3 novembre, invece, il Resort si vestirà con zucche, lapidi, ragnatele e mostruose creature e darà il via a Gardaland Magic Halloween, un’esperienza spaventosamente divertente che da ben 22 anni coinvolge grandi e bambini. Tutti i venerdì – per i più temerari – non mancheranno le terrificanti esperienze nelle Scary Zone: le aree del Parco invase da innumerevoli mostri. Nei weekend invece il divertimento proseguirà in versione soft per famiglie e bambini.


Per tutto il periodo, il divertimento e la magia proseguono anche negli hotel quattro stelle del Resort: Gardaland Hotel, quint’essenza del mondo della fantasia, Gardaland Adventure Hotel, dedicato all’avventura, fino ad arrivare a Gardaland Magic Hotel, dedicato al mondo della magia.

Gardaland chiude l’estate con uno show musicale il 7 settembre

Gardaland chiude l’estate con uno show musicale il 7 settembreMilano, 2 set. (askanews) – La stagione estiva di Gardaland, parco divertimenti sulle rive del Garda, si chiuderà sabato 7 settembre con una “Stars Night”, evento musicale a tema spaziale con laser show che farà ballare e cantare il pubblico fino alla 1:00 di notte. A partire dalle ore 18, gli ospiti potranno già scatenarsi al ritmo di diversi DJ set da Teo Mandrelli ai Papeete DJ’s dal Papeete Beach. Spazio anche ai giovanissimi sul maestoso palco che svetterà in Piazza Jumanji, con lo “Special Baby Talent DJ Set” di Dario Di Bona, DJ dodicenne che ha scoperto la sua passione per la musica all’età di quattro anni e, da una piccola console a casa, la sua passione lo ha portato ad esibirsi nelle più importanti capitali dance d’Europa.


Special guest della serata, direttamente dal Regno Unito, Sophie and the Giants, la band multiplatino che, con la sua inconfondibile energia, ha conquistato le classifiche radiofoniche internazionali raccogliendo miliardi di streaming a livello globale. Una voce inebriante ed un ritmo tutto da ballare, Sophie porterà un’esplosione di energia ed ottimismo. “Shut up and dance… and make your heart beat”, hit dell’ estate 2024, sarà il mantra dell’intera serata! Quanto agli appuntamenti autunnali dal 14 al 29 settembre è in programma Gardaland Oktoberfest, con i sapori invitanti, la musica festosa, le caratteristiche decorazioni e l’immancabile birra del magico mondo bavarese con piatti della tradizione teutonica e gli alberi della cuccagna rigorosamente a tema. Dal 3 ottobre e fino al 3 novembre, invece, il resort si vestirà con zucche, lapidi, ragnatele e mostruose creature e darà il via a Gardaland Magic Halloween, un’esperienza divertente che da ben 22 anni coinvolge grandi e bambini.

Nuovi guai per Telegram, indagine aperta in Corea del Sud

Nuovi guai per Telegram, indagine aperta in Corea del SudRoma, 2 set. (askanews) – Nuovi guai per Telegram, dopo l’arresto in Francia del suo fondatore Pavel Durov. La polizia della Corea del Sud ha avviato un’indagine preliminare sulla piattaforma di messaggistica istantanea con il sospetto di complicità in crimini sessuali legati ai deepfake. Lo ha dichiarato oggi il capo degli investigatori, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.


“Come ha fatto la Francia, l’Agenzia di Polizia metropolitana di Seoul ha avviato un’indagine sull’entità aziendale di Telegram prima di procedere ufficialmente con l’incriminazione” ha dichiarato Woo Jong-soo, capo dell’Ufficio nazionale d’investigazione. Le accuse riguardano l’istigazione a produrre deepfake pornografici che hanno preso di mira giovani donne, comprese alcune adolescenti”, ha aggiunto. Lo scorso mese Durov, il fondatore di Telegram, è stato arrestato in Francia nell’ambito di un’indagine preliminare su presunti fallimenti nel prevenire l’uso criminale della sua piattaforma.


Woo ha riconosciuto le potenziali difficoltà nell’indagine, affermando: “Telegram non fornisce prontamente dati per le indagini, come le informazioni sugli account, a noi o ad altre autorità investigative statali, comprese quelle degli Stati uniti”. La polizia prevede di collaborare con le autorità investigative francesi e con istituzioni internazionali per trovare le vie per indagare su Telegram, ha osservato Woo. Secondo la polizia, un totale di 88 denunce di crimini sessuali legati ai deepfake sono state presentate tra lunedì e giovedì scorsi, e finora sono state identificate 24 persone come sospetti.


Nell’ambito dell’indagine in corso, otto programmi automatizzati per la creazione di pornografia deepfake per Telegram sono sotto esame, insieme alle chat di gruppo responsabili della diffusione di tali contenuti.

Sudcorea, ministro Difesa nominato: possiamo dotarci di arma nucleare

Sudcorea, ministro Difesa nominato: possiamo dotarci di arma nucleareRoma, 2 set. (askanews) – Il candidato alla carica di ministro della Difesa della Corea del Sud Kim Yong-hyun ha dichiarato oggi di essere propenso all’idea che la Corea del Sud si doti di armamento nucleare per rispondere alla minaccia della Corea del Nord.


L’armamento nucleare “è incluso tra tutte le possibili opzioni” ha affermato Kim durante un’audizione parlamentare di conferma, in risposta a una domanda sulla possibilità di lasciare spazio all’armamento nucleare, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Yonhap.. Parlando con i giornalisti il mese scorso, Kim aveva affermato di essere aperto a tutte le possibilità per rispondere alle minacce nucleari della Corea del Nord, pur sottolineando che l’alleanza con gli Stati Uniti rimane la base per affrontare tali minacce.