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Autore: Redazione StudioNews

”Trois amies”di Mouret: l’amicizia oltre le fatalità della vita

”Trois amies”di Mouret: l’amicizia oltre le fatalità della vitaVenezia, 30 ago. (askanews) – “Trois amies – tre amice” di Emmanuel Mouret, primo film francese in concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è una storia di tre amiche e del loro modo di vivere l’amore, attraverso della fatalità che si intrecciano con le loro vite. Nel cast Camille Cottin, Sara Forestier, India Hair, Grégoire Ludig, Damien Bonnard, Vincent Macaigne, Éric Caravaca. Un film sulla sorellanza al femminile tratteggiata in un contesto in cui l’umano è sempre collegato al sentimento anche nel tradimento e oltre la morte.


Joan non è più innamorata di Victor, ma le fa male pensare di essere disonesta con lui. Alice, la sua migliore amica, la rassicura: lei stessa non prova passione per il suo compagno Eric, eppure la loro relazione va a gonfie vele. Non sa che lui ha una relazione con la loro comune amica Rebecca. Quando Joan decide finalmente di lasciare Victor e lui scompare, le vite delle tre amiche e le loro relazioni vengono sconvolte. L’elemento magico e misterioso si intreccia quindi con la delicatezza dello sguardo del regista sui sentimenti e le vite di queste donne. Nel film costruito su più piani narrativi l’elemento che permane è sempre l’amicizia. Una “complessità fortuita” come il titolo di un libro scritto da uno dei personaggi.


“Provo tenerezza per quei personaggi che vorrebbero essere migliori di quello – ha spiegato il regista – che sono ma non ci riescono mai davvero. Mai davvero, tranne qualche volta. Provo tenerezza per quella goffaggine crudele ma costruttiva che fa parte della nostra condizione umana, essere sommersi da storie, ideali e desideri tanto quanto dai colpi di fortuna e dai pericoli della realtà.Sono tre linee melodiche rappresentate dai personaggi femminili che ognuna delle attrici porta con sè. Avevo voglia di un film ultranarrativo e il film è sceneggiato affinché all’interno del film si sviluppino una serie di narrazioni, in un solo episodio il film rappresentava una serie”. Camille Cottin che nel film sogna un numero di telefono e il cui marito la tradirà con la sua migliore amica, ha spiegato ” che ogni personaggio ha un suo percorso di vita che esula da qualsiasi codice etico, malgrado la sua migliore amica la tradisce con suo marito, lei fatalmente avrà un altro legame e da lì nascerà un’altra cosa”.

L’uomo arrestato per l’omicidio di Sharon Verzeni è italiano di origini straniere, la Lega attacca

L’uomo arrestato per l’omicidio di Sharon Verzeni è italiano di origini straniere, la Lega attaccaRoma, 30 ago. (askanews) – Il 31enne arrestato con l’accusa di aver ucciso Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, la notte fra il 29 e il 30 luglio scorsi, è nato a Milano, ha la cittadinanza italiana, è residente in un paese vicino a quello dove è stata uccisa la giovane ed è originario di un Paese africano. Circostanze anagrafiche che la Lega, ferma sul no nel recente dibattito sullo ius scholae, evidenzia.


“Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!”, così scrive il leader della Lega, Matteo Salvini, sui social. “L’uomo sospettato di aver ucciso Sharon è stato identificato come un 31enne nato a Milano, di origine straniera, e con problemi psichici accertati. La giovane donna avrebbe perso la vita per mano di questo presunto assassino, apparentemente senza motivo”, sottolinea la deputata della Lega, Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito, aggiungendo: “Un episodio tragico che devi farci riflettere. Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?”.


Dalle opposizioni la critica è netta: “Ovviamente Matteo Salvini ha già sentenziato la colpevolezza di Moussa Sangare, chiedendo pena esemplare, cioè potenziata? Ciò che è orribile nel suo post è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio: questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali e che la maggior parte delle volte nasce dentro i nuclei familiari. Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner”, afferma Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, replicando alle frasi scritte sui social dal vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini.

”Babygirl” di Halina Reijn sdogana le fantasie sessuali femminili

”Babygirl” di Halina Reijn sdogana le fantasie sessuali femminiliVenezia, 30 ago. (askanews) – Applausi in sala e in conferenza stampa per “Babygirl” per la regia di Halina Reijn, film in concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, protagonista Nicole Kidman che interpreta Romy, una potente amministratrice delegata mette a repentaglio la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane.Nel cast Harris Dickinson il giovane Samuel, Antonio Banderas che interpreta il marito di Romy, Sophie Wilde ed Esther McGregor.


Le fantasie sessuali di sottomissione di Romy sono in tema centrale di questo film, la sua incapacità di confessarle al marito e il desiderio di appagarle con un giovane che sembra comprendere dal primo sguardo la sua debolezza. Una fragilità che vedrà uno scambio di ruoli, dalla donna di mezza età di potere a una donna posseduta dalla sua giovane ossessione. Nicole  Kidman ha spiegato che il film “parla dei nostri segreti, il matrimonio, potere, consenso e quindi il linguaggio è nel sesso così complicato e qui vediamo la storia liberatoria di una donna raccontata dallo sguardo di una donna che è regista e sceneggiatrice, mi sono quindi trovata nelle mani di una donna con un tema molto profondo e liberatorio e io non voglio dominare questa conferenza stampa. Con Harrys  ci siamo incontrati a New York per parlare del lavoro e delle scene e cominciare a famigliarizzare, Halina poi sa fare tutti i ruoli del film. E’ fondamentale che si creda nella sacralità del set e nell’assenza di violazione”,


Sul set c’è stata anche “un’accompagnatrice dell’intimità – ha sottolineato Harrys Dickinson – e questo ha aiutato molto a realizzare le scene più delicate”. “Mi piace indagare l’essere umano – ha detto ancora Kidman- in tutte le sue sfacettature, questo film mi lascia molto esposta, vulnerabile e spaventata perché viene consegnato al mondo la mia intimità, adesso siamo molto nervosi ma sono anche orgogliosa di essere stata invitata a un festival come questo e sono felice di essere diretta da una donna.  A Cannes ho detto che avrei dato più peso alle donne registe per equilibrare la presenza in questo settore”.


Kidman nel film si consegna completamente allo sguardo dello spettatore. “Io mi avvicino al mio lavoro in modo molto artistico – ha aggiunto l’attrice – in questo film mi sono abbandonata completamente al regista, non ho pensato al corpo ma come raccontare la storia e aiutare la visione, il mio apporto è me stessa ma non conosco altre modalità. Sapevo che Halina non mi avrebbe sfruttata sono sempre stata parte processo, credo che tutti ci siamo impegnati ad essere gentili l’uno con l’altro. Ma mi sono sempre sentita protetta in questa autenticità”.


La regista è stata felice di presentare un tema scomodo in questo film. “Sono contenta di avere fatto un film sul desiderio femminile, di una donna in crisi esistenziale e sono felice di parlarne a Venezia.  Nel film parlo di potere, controllo, sessualità l’obiettivo è di parlare e di amarsi in tutte le stratificazioni e spero sia liberatorio. E il film parla che della collisione tra generazioni e di come i giovani affrontano diversamente il tema del sesso”. La regista, Reijn ha spiegato che questo film “è un tentativo di far luce, senza giudicare, sulle forze contrapposte che compongono le nostre personalità. Per me il femminismo è la libertà di studiare la vulnerabilità, l’amore, la vergogna, la rabbia e la bestia interiore di una donna. Noi essere umani non siano ne bene ne male e non voglio che i miei personaggi debbano essere puniti ma debbano essere semplicemente compresa”. Antonio Banderas paradossalmente viene scelto del marito incapace di soddisfare le fantasie della moglie, quando in molti film interpreta un sex symbol. “Ricordo che venivo a questo festival a Cannes, Berlino con film che non si potrebbero più fare oggi perché sarebbero molto criticati. Adesso invece siamo arrivati a una forma di autocensura, quando ho letto la sceneggiature del film ho detto che c’è ancora chi pensa in modo diverso, noi siamo prigionieri dei nostri istinti e la natura non è democratica. Qui c’è una donna che parla di questo e ne sono felice di esserne parte. Le scene sono molto delicate ma hanno un ritmo, si lavora in un ambiente sicuro in cui si è circondati da gentilezza e tranquillità”. Harrys Dickinson che interpreta il giovane amante di Romy ha sottolineato che “Samuel rappresenta la confusione che c’è nel giovane maschio di oggi, diverso dal viaggio di Romy, quindi domande su come comportarsi nel sesso, Halina è sempre stata pronta a sfidare le sfumature dei comportamenti”.

Vino, Oss. Uiv: cala export extra Ue nel I semestre: +6,3% a volume

Vino, Oss. Uiv: cala export extra Ue nel I semestre: +6,3% a volumeMilano, 30 ago. (askanews) – L’export del primo semestre nei Paesi terzi si mantiene in terreno positivo per il vino italiano: con quasi 4,7 milioni di ettolitri esportati tra gennaio e giugno e un consuntivo dei sei mesi a 2,1 miliardi di euro, l’extra-Ue si conferma così la piazza-locomotiva del mercato, a fronte di una domanda comunitaria sin qui sensibilmente più fredda. Lo segnala l’Osservatorio Uiv-Vinitaly che, elaborando gli ultimi dati export ufficiali relativi ai top 12 Paesi della domanda, evidenzia che si assiste ad un progressivo rallentamento reso ancora più evidente da un ultimo mese molto negativo (-10% volume e -7% valore la variazione tendenziale per sparkling e imbottigliati fermi e frizzanti, con un -13,5% nelle quantità per questi ultimi). Rispetto ai primi cinque mesi di quest’anno, il totale volume del semestre è passato da +10% di maggio a +6,3% di metà anno, mentre a valore il dato passa da +7,3% a +4,7%.


L’Osservatorio aggiunge poi che tutti i top 12 Paesi della domanda extra-Ue, ad eccezione di Sud-Corea, Messico e Australia, registrano nell’ultimo mese un arretramento degli ordini di vini in bottiglia fermi e frizzanti tricolori, che chiudono così il semestre dimezzando la crescita volumica registrata appena 30 giorni prima (+4,4% vs +8,5%), con i valori che da +6% scendono a +3,5%. In contrazione ma meno marcato, il trend sin qui molto positivo degli spumanti, i cui volumi esportati passano da +18% a +14,5%, con i valori da +12,3% a +9,3%. Il prezzo medio complessivo del semestre si attesta su un tendenziale di -1,5%. Oltre ai prevedibili acquisti in picchiata di Russia (-25%) e Giappone (-10%), che avevano registrato un cospicuo anticipo degli ordini nel primo quadrimestre, a giugno l’Osservatorio Uiv-Vinitaly rileva performance a volume in rallentamento significativo in particolare per Regno Unito (-15%), Svizzera (-12%), Canada (-18%) e Cina (-12,5%).


Segnali di stanchezza anche dagli Usa (-4,8%, con +1% a valore), che nel semestre rimangono in terreno positivo pur con una crescita – sostenuta dagli spumanti – meno evidente (da +4,5% di maggio a +2,9% di giugno). Sul mercato statunitense, l’ultimo mese ha infatti accentuato la forbice tra la domanda di imbottigliati fermi e frizzanti (-9% a volume il tendenziale del mese di giugno) e quella relativa agli sparkling (+5%).

Federvini: Commissione Ue scongiuri escalation dazi Cina su acquaviti

Federvini: Commissione Ue scongiuri escalation dazi Cina su acquavitiMilano, 30 ago. (askanews) – “Ove i dazi fossero applicati in via definitiva avrebbero un impatto molto significativo sull’export: il settore ha collaborato attivamente all’indagine fornendo tutte le informazioni richieste con tempistiche a dir poco fulminee, dimostrando la debolezza delle argomentazioni sollevate dalle autorità cinesi. Invitiamo alla massima prudenza, nell’auspicio che la Commissione europea scongiuri qualsivoglia escalation che andrebbe a colpire ingiustamente il settore”. Così la presidente di Federvini, Micaela Pallini, in merito all’annuncio del ministero del Commercio cinese, sulla “determinazione preliminare come esito dell’indagine antidumping, relativa alle acquaviti di vino e di vinaccia dell’Unione europea, che introduce dazi provvisori pari al 34,8% per le aziende che hanno collaborato e del 39% per quelle che non hanno cooperato, ovvero che non hanno partecipato alla redazione dei questionari”.


Secondo Federvini, il Mofcom “lascia aperto uno spiraglio di speranza, annunciando che, per il momento, i dazi non saranno attivati, mentre l’indagine resta in corso”. “Già altre volte – conclude Pallini – siamo stati al centro di guerre commerciali estranee al nostro comparto: in questo scenario generale di incertezza non è possibile incorrere nel rischio di bloccare improvvisamente un mercato”.

Pirelli e HangarBicocca: trofeo d’artista per il GP di F1 a Monza

Pirelli e HangarBicocca: trofeo d’artista per il GP di F1 a MonzaMonza, 30 ago. (askanews) – L’arte contemporanea e il mondo della Formula 1, un binomio non scontato che però Pirelli riesce a declinare in occasione de Gran Premio di Monza. È infatti giunto alla sua quarta edizione il progetto che vede Pirelli e Pirelli HangarBicocca collaborare per realizzare il trofeo del famosissimo GP d’Italia.


Dopo le commissioni alle artiste e agli artisti Alice Ronchi, Patrick Tuttofuoco e Ruth Beraha, la realizzazione del trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024 è stata affidata ad Andrea Sala (Como, 1976, vive e lavora a Milano), artista noto nel sistema dell’arte contemporanea, presente in molte collezioni museali e private, che da sempre esplora la relazione tra arte e storia del design e della produzione industriale italiana. Realizzato in quattro esemplari – tre per i piloti che l’1 settembre conquisteranno il podio di Monza e uno per il rappresentante del team vincitore – il trofeo nasce da una lunga ricerca condotta dall’artista negli archivi della Fondazione Pirelli, che preserva l’eredità di oltre 150 anni di storia aziendale, e nei centri di ricerca dell’azienda, dove ha incontrato diverse figure professionali come ingegneri, fisici, chimici e tecnici.


“L’ideazione e il concepimento del trofeo sono parte di una serie di sopralluoghi importantissimi nel mondo Pirelli. Ho avuto la possibilità di entrare in luoghi di altissima ricerca e produzione e vedere cosa succede attorno al mondo dello pneumatico, della gomma e dei materiali. Un’altra parte fondamentale è stata l’esplorazione dell’archivio della Fondazione Pirelli e scoprire così una storia bellissima di disegni, non solo di pneumatici, realizzati da storiche figure di artisti e designer tra cui Bob Noorda, Bruno Munari, Armando Testa e tanti altri. Sono partito dall’aspetto grafico per poi lavorare sull’idea di trofeo. Il titolo lo racconta perfettamente, VROOOM è quella immagine che ho sempre avuto in mente, fin da bambino: il momento della partenza, le auto distribuite sulla griglia, si spengono le luci rosse e c’è lo scatto verso la prima curva. Il trofeo rappresenta questo istante: l’inizio di tutto, la velocità e lo scatto. Il trofeo simboleggia un momento con un aspetto scultoreo”. Racconta così la sua idea di premio per i vincitori di Formula 1 Andrea Sala, la cui pratica artistica si basa sulla fascinazione per i materiali e per le forme, su referenze iconografiche che sovente derivano dai movimenti avanguardistici del XX Secolo nel campo del design, dell’architettura e delle arti visive in generale. L’esito è un trofeo dalle forme astratte che rappresenta le auto sulla griglia di partenza, l’istante di avvio del tutto, quel particolare e definito limite tra il prima e il dopo: il momento dello sforzo decisivo che i futuristi erano riusciti ad enfatizzare, attraverso soluzioni capaci di interpretare il dinamismo.


Andrea Sala trae dunque ispirazione dalla storia dell’automobile, attraverso il suo passaggio privilegiato nel mondo della ricerca e produzione Pirelli, e dalla storia dell’arte utilizzando un alfabeto di forme variegate, per alcuni aspetti di reminiscenza futurista. Il trofeo diviene una struttura scultorea e il pilota sul podio è immaginato dall’artista come elemento plastico che crea un tutt’uno col trofeo. Il trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, composto da una parte aggettante in Valchromat e da una base in alluminio cromato, rappresenta inoltre un processo produttivo che unisce l’alta tecnologia, come lavorazioni con macchine a controllo numerico per il taglio e la realizzazione in 3D, a lavorazioni per la cromatura e la lucidatura di alto artigianato.


È il quarto anno che Pirelli, in occasione del Gran Premio in cui è title sponsor, commissiona a un artista italiano, insieme a Pirelli HangarBicocca, la realizzazione di un trofeo da innalzare sul podio, contribuendo a creare un legame tra l’espressività contemporanea e la costante tensione all’innovazione della Formula 1. Nel 2021 la commissione è stata affidata all’artista Alice Ronchi in occasione del Formula 1 Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2021 a Imola; nel 2022 a Patrick Tuttofuoco per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 a Monza; nel 2023 a Ruth Beraha per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023, ancora a Monza. Il progetto di coinvolgimento di artisti contemporanei è curato da Giovanna Amadasi per Pirelli HangarBicocca.

Sicilia, tutto pronto per il Marzamemi CineFest (11-15 settembre)

Sicilia, tutto pronto per il Marzamemi CineFest (11-15 settembre)Milano, 31 ago. (askanews) – Tutto pronto per la terza edizione del Marzamemi CineFest che con Nuovi Innesti connette letteratura, scienza, arte e cultura enogastronomica in un dialogo multidisciplinare, connotandone la sua identità GloCal (Globale e Locale).


Il Cinema è protagonista nel borgo marinaro di Marzamemi, sul Mediterraneo, dove da millenni le radici di tanti popoli si sfiorano, si intrecciano, si fondono, diventano elemento esistenziale che crea e nutre la storia di persone e territori, offrendo un’occasione unica di confronto e scambio. La direzione artistica è affidata a Rossana Danile, da anni impegnata nella progettazione culturale, nella produzione cinematografica e in attività di comunicazione relazionale, che ha accolto l’invito per dare nuovo slancio a un evento organizzato dalla Pro Loco Marzamemi.


Un’edizione rinnovata che si articola in cinque giornate durante le quali tre schermi cinematografici, collocati in tre spazi suggestivi del borgo nell’area che va dalla storica Piazza Regina Margherita fino al nuovo lungomare Starrabba, per la proiezione di film selezionati alla presenza di ospiti. Tra questi, anche una filmografica del regista italo americano Francis Ford Coppola che sarà protagonista della retrospettiva curata dal regista Michele Russo. A partire dall’edizione 2024 il festival ha un nuovo concept che inserisce i film in rassegna in tre sezioni Immaginario connettivo, Nuovi Innesti, Inaltomare con importanti “prime edizioni”: Premio alla Sceneggiatura Cinematografica Vitaliano Brancati, Premio Internazionale Nuovi Innesti, Premio Nazionale Italian Ambassador, Innesti Film Industry, Marzamemi Art “Storytelling Concept”, mostra collettiva. “Mossa dal desiderio di rilanciare il festival di Marzamemi e sottolineare il ruolo fondamentale della cultura come pilastro di crescita umana, sociale ed economica, ho voluto istituire nuovi premi speciali. Questi riconoscimenti – afferma Rossana Danile – non mirano a celebrare il concetto di ‘migliore’, ma piuttosto a onorare chi, con dedizione e passione, contribuisce a mantenere alta la dignità e il valore della cultura”.


Il Premio alla Sceneggiatura Vitaliano Brancati è ispirato dalla figura poliedrica del letterato siciliano, uomo e letterato che ha lasciato l’impronta di una personalità aperta al cambiamento e capace di definire cambiamenti attraverso i suoi personaggi che hanno rappresentato molteplici identità e stati esistenziali. Brancati ha anche arricchito il cinema con le sue capacità sceneggiatrici che lo hanno legato a prestigiosi registi del cinema italiano. Il premio ideato da Rossana Danile per il Marzamemi CineFest è stato riconosciuto e apprezzato da Antonia Brancati, figlia di Vitaliano e l’indimenticabile Anna Proclemer che dichiara: “Mio padre aveva occhio per il cinema: attorno al 1931 aveva pubblicato, principalmente su Il Giornale dell’Isola, più di cinquanta recensioni cinematografiche, ma, nonostante le belle sceneggiature scritte per Zampa e l’affermazione di Roberto Rossellini che mio padre fosse il migliore scrittore con cui avesse mai collaborato, confermino che con il cinema lui ci sapeva fare, lui dichiarava di pensare al suo lavoro di sceneggiatore come un mestiere degradante, soprattutto se paragonato alla nobiltà della Letteratura. Io sono però convinta che con una parte di sé lui si rendesse perfettamente conto che quelle sue dichiarazioni, anche se sincere, erano un po’ snobistiche, e, se fosse vissuto più a lungo, avrebbe potuto considerare la scrittura cinematografica un importante lavoro autorale e un laboratorio di riflessione esistenziale”.


Il festival, realizzato grazie alla BCC Pachino e alle aziende del territorio è patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana; Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo Regione Siciliana¸ Camera di Commercio del Sud Est, Sicilia Film Commission; Comune di Pachino; Comune di Noto; Confartigianato Cinema e Audiovisivo; Confartigianato Imprese Sicilia; MIC Direzione Generale Cinema e Audiovisivo; UNPLI Unione Nazionale Pro Loco italiane; Unione Per Il Mediterraneo (UpM). Il Marzamemi CineFest è possibile grazie ad alleanze culturali con il Coordinamento Festival del Cinema Sicilia; l’Accademia Belle Arti di Catania; COM.IT.ES. Messico (Comitato Italiani all’Estero); il Comune di Sambuca di Sicilia; il Comune di Villalba; RAAI (Registro Attori e Attrici Italiani); Associazione Provinciale Cuochi Aretusei; Comitato di Promozione della Strada del Tonno Rosso Siracusana; Mondadori Bookstore Modica. Media partner dell’evento, RAI Regione e Askanews. L’obiettivo per questa edizione 2024 del festival del cinema di Marzamemi è di offrire la possibilità a tutti di riconnettersi, grazie all’immaginario cinematografico e ai gesti significativi degli artisti che rintracceremo nelle loro opere, alle radici del nostro essere “umani”, forti e fragili allo stesso tempo ma soprattutto abitanti tutti di un meraviglioso posto, la Terra, dove le nostre storie come radici viaggiano per nutrirsi di esperienze e non soltanto di cibo per la sopravvivenza. Radici, Identità, Nuovi Innesti è il paradigma esistenziale che, attraverso la metafora delle radici e degli innesti, caratterizza la narrazione del nuovo concept del Marzamemi CineFest, facendo emergere il Genius Loci del Borgo Marinaro dove, da anni, il grande schermo cinematografico genera sviluppo culturale, economico e sociale. Il terzo Marzamemi CineFest si concluderà domenica 15 settembre con le premiazioni e un concerto jazz con grandi nomi del panorama musicale internazionale.

Deutsche Bank Italia: Michele Campanardi nuovo Chief Risk Officer

Deutsche Bank Italia: Michele Campanardi nuovo Chief Risk OfficerRoma, 30 ago. (askanews) – Deutsche Bank annuncia la nomina di Michele Campanardi a nuovo Chief Risk Officer (CRO) Italy a partire dal 1° settembre 2024. Campanardi – informa l’istituto in una nota – opererà a riporto di Roberto Parazzini, Chief Country Officer Italy e di Sandra Heinrich, Head of CRM MidCaps Europe & Business Banking Germany and Head of Risk Europe (ex. UK & Ireland/Germany). Terminati con successo i necessari passaggi autorizzativi esterni e interni, Campanardi entrerà anche a far parte del Consiglio di Gestione di Deutsche Bank SpA.


Campanardi arriva in Deutsche Bank da BPER Banca, dove dal 2020 ha ricoperto il ruolo di Chief Lending Officer, responsabile dell’area crediti della banca, a riporto del CEO. In questa posizione, è stato anche membro del board di Bibanca SpA, la banca del Gruppo BPER specializzata in credito al consumo ed e-money, e di Sardaleasing SpA, la società di leasing del Gruppo. Campanardi vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore bancario. Dopo un decennio in Credito Italiano prima e nel gruppo UBI poi, nel 2002 è entrato nel Gruppo BPER Banca dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità nella Divisione Crediti, nella Divisione Corporate e nell’area CRO, dove ha lavorato per circa 9 anni, come Head of the Group Risk Management Service prima e Chief Risk Officer poi. Roberto Parazzini, Chief Country Officer Italy di Deutsche Bank, ha dichiarato: “Ci congratuliamo con Michele e gli diamo il benvenuto in DB. Michele è un professionista di grande esperienza, con una profonda conoscenza del contesto bancario italiano. Il suo arrivo rafforza ulteriormente il team manageriale della nostra banca e garantisce una leadership solida e competente al team CRO Italy”.

Lega, Salvini sente Bossi: presto andrò a trovarlo

Lega, Salvini sente Bossi: presto andrò a trovarloRoma, 30 ago. (askanews) – Matteo Salvini ha parlato pochi minuti fa con Umberto Bossi. Il segretario della Lega – fa sapere il Carroccio – era a Palazzo Chigi, al vertice con gli altri leader, ed è uscito dalla riunione per sincerarsi delle condizioni del fondatore del partito dopo la diffusione di notizie allarmanti. Salvini e Bossi hanno parlato al telefono per qualche minuto.


“Abbiamo scherzato sull’ennesima sciocchezza giornalistica e gli ho detto che andrò a trovarlo presto per aggiornarlo sull’Autonomia e su tutti i risultati che stiamo ottenendo al governo”, dichiara Salvini dopo la telefonata.

Enoturismo, Armenia pronta ad accogliere Conferenza globale dell’Onu

Enoturismo, Armenia pronta ad accogliere Conferenza globale dell’OnuMilano, 30 ago. (askanews) – “Con la nostra tradizione vinicola millenaria e il ricco patrimonio culturale, l’Armenia è in una posizione unica per mostrare le sue pratiche innovative e l’eccezionale cultura del vino: questa conferenza offre una piattaforma unica per la collaborazione, l’apprendimento e l’avanzamento del discorso globale sul turismo del vino”. Con queste parole, Susanna Hakobyan, direttrice ad interim del Tourism Committee della Repubblica di Armenia introduce il conto alla rovescia per la Conferenza globale sul turismo del vino, l’evento dell’organizzazione del turismo delle Nazioni Unite, UN Tourism, che si terrà dall’11 al 13 settembre nella capitale Yerevan, ospitato dal governo armeno.


Saranno le tradizioni il tema dell’ottava edizione della conferenza che si svolgerà con il titolo “Heritage in Every Bottle: Crafting Authentic Wine Tourism Experiences”. Esperti, produttori e rappresentanti di regioni vinicole di tutto il mondo discuteranno di come rafforzare i legami tra vino, turismo e cultura come mezzo per rivitalizzare e promuovere le tradizioni, come integrare le tradizioni nell’esperienza del turismo enologico e come comunicarle. Il programma comprende sessioni tecniche, presentazioni tematiche, masterclass e workshop che si svolgeranno giovedì 12 e venerdì 13 settembre. Rappresentanti di celebri regioni vinicole, tra cui la Borgogna (Francia), Mendoza (Argentina) e la Strada del Barolo esporranno le loro “best practice”, mentre Iter Vitis, Itinerario culturale del vino e della vite del Consiglio d’Europa, condividerà approfondimenti dal punto di vista della rete, con interventi della presidente Emanuela Panke (Italia). Le discussioni si concentreranno anche sullo sviluppo di strategie di comunicazione efficaci per raggiungere un pubblico globale: l’esperto di digitalizzazione Jochen Heussner (Italia) parteciperà a conversazioni con specialisti del settore dell’enoturismo, tra cui gli statunitensi Alder Yarrow e Paul Wagner del Culinary Institute of America e del Napa Valley College, e il tedesco Gergely Szolnoki, docente di Ricerca di mercato all’Università di Geisenheim. In programma anche un intervento del ministro del turismo dell’Uruguay, Eduardo Sanguinetti, e di Carolina Fuller di Catena Zapata (Argentina), prima Cantina al “World’s Best Vineyards” 2023. Previste infine visite a cantine e musei, ed eventi dedicati all’enoturismo.


L’Armenia vanta numerose varietà di uve autoctone, terroir diversificati e un profondo legame culturale con il vino, come testimonia il ritrovamento nella caverna di Areni-1 della più antica Cantina al mondo, risalente a 6.100 anni fa. “Il turismo del vino è profondamente legato alla cultura e all’identità del territorio, svolgendo un ruolo cruciale nel favorire l”empowerment’ rurale e lo sviluppo delle comunità, aiutando le destinazioni a diversificare le loro offerte turistiche” ricorda Sandra Carvao, direttrice Market intelligence, policies and competitiveness di UN Tourism, sottolineando che “questa Conferenza non solo cerca di mettere in evidenza questi aspetti, promuovere scambi e favorire la cooperazione tra le destinazioni, ma anche di celebrare il ricco patrimonio vinicolo dell’Armenia, il suo popolo e la sua cultura”.