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Autore: Redazione StudioNews

Italiano detenuto in Belgio, il padre: ha bisogno di cure non di sentenze

Italiano detenuto in Belgio, il padre: ha bisogno di cure non di sentenzeRoma, 27 ago. (askanews) – Nelle ultime settimane, la storia di Andrea, un giovane italiano di 27 anni detenuto in Belgio, ha suscitato preoccupazioni crescenti. Arrestato tre mesi fa con l’accusa del furto di alcune collanine, Andrea – si legge sul sito “Voci di dentro” – sta affrontando una situazione ben più complessa di quella legale: è afflitto da gravi problemi psichiatrici e da una dipendenza da sostanze stupefacenti che lo rendono particolarmente vulnerabile. Nonostante la sua condizione, non sta ricevendo le cure adeguate nel carcere di Hasselt, dove è attualmente recluso. In un’ intervista al sito, il padre di Andrea racconta le difficoltà che la sua famiglia sta vivendo, tra la battaglia legale e l’urgente bisogno di garantire a suo figlio un trattamento medico adeguato.


Può raccontarci cosa sta accadendo? La situazione di Andrea è davvero complicata. È in carcere in Belgio da tre mesi, accusato di furto. Ma il punto non è stabilire se sia colpevole o innocente. Andrea ha seri problemi psichiatrici e di tossicodipendenza, e non sta ricevendo le cure di cui ha bisogno. Da un anno è seguito dal SerD in Italia, stava seguendo una terapia specifica, ma ora, in carcere, è tutto fermo.


Quali sono le difficoltà maggiori che sta affrontando? Andrea è dipendente dal crack. Ha accumulato molti debiti, sia per la droga che per altre questioni economiche. La nostra famiglia è in difficoltà, io sono un semplice impiegato e non ho abbastanza soldi per far fronte a tutto questo. Penso che Andrea sia andato in Belgio insieme al suo spacciatore, non potendolo più pagare, cercando di sdebitarsi, a quanto pare proprio attraverso dei piccoli furti. A causa dell’effetto combinato di medicinali e stupefacenti, e delle sue condizioni psichiatriche, è plausibile pensare che sia stato raggirato. La realtà è che le cose sono peggiorate rapidamente in quanto è stato accusato di aver rubato delle collanine durante un concerto, nonostante non avessero trovato nulla addosso a lui.


Quando è stato l’ultimo contatto con suo figlio? Ho deciso di non andarlo a trovare perché temo che un nuovo distacco potrebbe essere insostenibile per lui, al punto da spingerlo a fare qualcosa di irreparabile. Ed è per questo che è da tre mesi che non lo vedo. Ci sono state settimane in cui non ho avuto nemmeno sue notizie se non grazie a due detenuti italiani della sua stessa prigione che hanno preso a cuore la storia di Andrea. Ma fortunatamente la scorsa settimana ho ricevuto due telefonate da mio figlio dal carcere. Una di seguito all’altra. Due telefonate che ammazzerebbero qualsiasi padre di famiglia, in cui mio figlio ha minacciato più volte il suicidio. Non aggiungo altro perché in questi casi non serve aggiungere altro e perché le telefonate dal carcere sono registrate: solo recuperandole e riascoltandole si potrebbe capire per intero il dramma che stiamo vivendo. È così difficile far capire che non è stata messa in carcere una persona “sana” e che non può continuare a restare lì senza cure. Sono un uomo a pezzi.


Come sta vivendo Andrea questa situazione? Andrea è solo e spaventato. In carcere ci sono altri italiani, come dicevo prima, ma il suo disturbo della personalità gli crea problemi a relazionarsi anche con loro. Io non voglio negare che Andrea possa essere colpevole, ma chiedo che riceva un trattamento umano. Un carcere deve tenere conto dello stato di salute dei detenuti, e questo include avere uno psichiatra che lo segua davvero. Avete avuto problemi anche con l’assistenza legale? Sì, e questa è un’altra parte dolorosa della vicenda. Abbiamo procurato un’avvocata ad Andrea, ma secondo noi non è stata all’altezza della situazione. Noi genitori non abbiamo mai ricevuto risposte adeguate da parte sua, nonostante le nostre continue richieste di informazioni. L’11 settembre ci sarà la sentenza, ma ci sono mille incertezze. Ci sentiamo abbandonati e impotenti. E, come se non bastasse, c’è anche la barriera linguistica: non siamo riusciti a trovare un avvocato che parlasse la nostra lingua e, di conseguenza, abbiamo avuto enormi difficoltà a comunicare. Com’è la situazione legale di Andrea al momento? Attendiamo la sentenza, il giudice si è preso 40 giorni per il verdetto. Il pubblico ministero ha rifiutato la liberazione su cauzione e ha chiesto 30 mesi di reclusione. Abbiamo un’avvocata in Belgio, come dicevo, ma la situazione è complicata. Lei ha chiesto l’assoluzione perché sostiene che non ci siano prove sufficienti, a partire dal fatto che le presunte collanine rubate non gli sono state trovate addosso, non sono stati visionati i video delle telecamere e i messaggi salvati sul suo cellulare non sono stati resi in fiammingo da traduttori giurati. Comunque, come ho detto, il punto non è se Andrea sia colpevole o innocente. Il vero problema è che nella sua condizione di salute mentale non dovrebbe stare in carcere, soprattutto in un altro paese, lontano dai medici che lo stavano curando. Cosa ci può dire riguardo all’assistenza sanitaria che Andrea sta ricevendo in carcere? A mio parere, questa è una questione che richiede molta più attenzione. I farmaci che assume Andrea devono essere aggiornati ogni due settimane, dopo visite in presenza; non si può trattare il suo disturbo come se fosse una semplice influenza. È impensabile che rimanga con la stessa posologia per tre mesi, come sta accadendo attualmente nel carcere di Hasselt. Anzi, trovo paradossale che lo psichiatra del carcere mi abbia contattato direttamente per chiedere quali farmaci somministrargli. Sono stato io a dover contattare i medici qui in Italia per riferire allo psichiatra in Belgio quali medicinali Andrea stesse assumendo, ma non è così che dovrebbe funzionare. Come ho detto, la posologia deve essere stabilita in base a visite ogni due settimane e in presenza, non tramite telefonate con i familiari. È incredibile che abbiano dovuto passare attraverso di me per ottenere informazioni mediche così vitali e che, in tre mesi, la posologia non sia mai stata modificata. Attualmente com’è la situazione di Andrea? Quello che chiediamo è che Andrea possa tornare in Italia, dove potrebbe scontare la sua pena seguito dai medici che conoscono la sua storia e i suoi bisogni. Ci siamo rivolti all’ambasciata e, grazie all’intervento della senatrice Ilaria Cucchi, abbiamo avuto contatti con la Farnesina e si sta provando a coinvolgere l’eurodeputata Ilaria Salis. Da parte dell’Ambasciata d’Italia in Belgio due visite in carcere gli sono state fatte, e ci è stato detto che sta bene, ma il prima citato disturbo di personalità di cui soffre mio figlio lo rende capace di far credere ciò che vuole a chiunque; in poche parole, su come stia mio figlio è necessario che lo stabilisca uno psichiatra non, con tutto il rispetto parlando, un qualsiasi funzionario dell’Ambasciata. Negli ultimi giorni c’è stato almeno un piccolo miglioramento: prima aveva smesso di lavarsi e di mangiare. Se sarà condannato, non faremo appello, in modo che, una volta scontato un terzo della pena, possa rientrare in Italia. Tuttavia, settembre è ancora lontano, e nel frattempo potrebbe succedere di tutto.

Venditti, Regione Liguria: venga a festival dedicato a disabilità

Venditti, Regione Liguria: venga a festival dedicato a disabilitàGenova, 27 ago. (askanews) – “Come Regione Liguria ci uniamo all’invito rivolto ad Antonello Venditti da parte di Beppe Stanco, direttore artistico di Special Festival che sosteniamo fin dalla sua prima edizione. Siamo fiduciosi che accetterà per unirsi agli altri artisti che il 1º dicembre alla Spezia saliranno sul palco per partecipare alla gara in coppia con i cantanti ‘speciali’, persone con disabilità intellettiva”. Così l’assessore alle Politiche sociali della Regione Liguria Giacomo Raul Giampedrone dopo l’invito rivolto all’artista romano, al centro delle polemiche per la gaffe con una ragazza disabile a Barletta, da Beppe Stanco, producer e direttore artistico del Festival, organizzato da Anffas La Spezia, progetto Special Event e Premio Lunezia del patron Stefano De Martino e del direttore musicale Loredana D’Anghera, con la collaborazione della Regione Liguria.


(segue)

Arte sui balconi del quartiere Madonnella a Bari, 5 giorni di mostre

Arte sui balconi del quartiere Madonnella a Bari, 5 giorni di mostreRoma, 27 ago. (askanews) – Una grande festa d’arte offerta gratuitamente alla città: è la terza edizione della mostra da balcone intitolata “Il mattino ha Lory in bocca”, ideata nel 2022 e curata anno dopo anno da Francesco Paolo Del Re. Dal 28 agosto al 1 settembre la collettiva, che per il 2024 vede le opere di ben 43 artisti stagliarsi contro il cielo di Bari, anima il popolare quartiere di Madonnella, all’angolo tra via Dalmazia e via Spalato.


Realizzata con il supporto organizzativo di Loredana Savino e Matteo De Napoli che su via Dalmazia abitano e sono collezionisti d’arte, la mostra si inaugura mercoledì 28 agosto a partire dalle ore 19 ed è visitabile liberamente da chiunque passi per strada, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Gli artisti invitati sono Natascia Abbattista, Mariantonietta Bagliato, Michele Bellini, Ado Brandimarte, Angela Capotorto, Pierluca Cetera, Guido Corazziari, Daniela Corbascio, Giulia Cotterli, Dario D’Introno,Valentina De Florio, Cristiano De Gaetano con Giordano De Gaetano, Sabino de Nichilo, Stefania Fabrizi, Elisa Filomena, Francesco Paolo Gassi, Simona Anna Gentile, Carlos Hevia Riera, Ferencz Kilian, Biagio Lieti, Ivana Pia Lorusso, Angela Marzullo, Pierpaolo Miccolis, Antonio Milano, Ezia Mitolo, Dario Nanì, ‘Ndrame (Annarita Gaudiomonte), Alessandro Passaro, Pippo Patruno, Stefania Pellegrini, Patrizia Piarulli, Maurizio Pometti, Fabrizio Riccardi, Michela Rondinone, Giuseppe Rossetti, Ester Santovito, Marco Saracino, Elisabetta Sbiroli, Danilo Sciorilli, Davide Serpetti, Donato Trovato, Claudio Zorzi. Oltre all’esposizione di dipinti, fotografie, opere tessili, sculture, installazioni, la vera grande novità dell’edizione 2024 rispetto agli anni scorsi è un calendario di performance ed eventi che animeranno ogni sera l’incrocio, trasformando la mostra in un’occasione di festa permanente che possa aggregare l’intera comunità.Gli eventi entrano nel vivo la sera di mercoledì 28 agosto, cioè quando la mostra viene inaugurata. Alle ore 20:30 c’è la performance “Capriccio” di Sabino de Nichilo, che vede come protagonista l’attore Francesco Malizia, e alle 21:30 la perfomance “Pss…” di Ivana Pia Lorusso, che coinvolgerà i passanti, in collaborazione con la collettiva transfemminista queer Zamp3 Mostruos3.


La sera di giovedì 29 agosto l’incrocio tra via Dalmazia e via Spalato è il teatro – alle ore 20:30 – di “Di bocca in bocca. Esperimenti in punta di parola”, intervento poetico di Poesia in Azione con Silvana Kuhtz, Biagio Lieti, Enrica Montrone e Marcella Signorile poi alle 21:30 della performance “Miracolo” di ‘Ndrame (Annarita Gaudiomonte), per voce e suoni. La sera di venerdì 30 agosto, a partire dalle ore 20:30, è il momento della stampa serigrafica di comunità di Mario Nardulli, impegnato in un’azione di arte partecipativa cheprevede l’intervento attivo del pubblico. La sera di sabato 31 agosto alle 21 Elisabetta Sbirolidà vita alla performance “Oracolo d’estate”, ispirata all’omonimo poema di Audre Lorde, con la musica di Aurora Lacirignola e il sound di Massimo Bonuccelli. Gran finale domenica 1 settembre alle ore 20:30 con la performance “Sad Party” di Natascia Abbattista. Anche in questo caso il coinvolgimento diretto del pubblico è assicurato, in una danza di strada piena di sorprese. Visto il successo crescente che ha accompagnato lo svolgimento delle prime due edizioni della mostra, nel 2024 il progetto curatoriale si amplia ulteriormente e prevede una sempre più consistente partecipazione di artisti che, ciascuno con linguaggi e poetiche differenti, immaginano interventi site specific sospesi sui balconi e allestiti all’aria aperta. Racconta il curatore Francesco Paolo Del Re: «Nata nel 2022 per gioco, come una festa tra amici, la mostra sui balconi ha avuto una risposta straordinaria da parte del pubblico. Parlando con la gente, abbiamo capito di avere risposto a un bisogno concreto. Per questo, abbiamo deciso di rilanciare, prendendoci sempre più spazio, invitando gli artisti a pensare più in grande, coinvolgendo direttamente tutti gli abitanti di questo lembo di città, che hanno aderito con entusiasmo e grande generosità. Sono infatti gli stessi abitanti del quartiere a offrire i loro balconi per ospitare la mostra. Tutti vogliono partecipare, tutti voglio contribuire, perché questa iniziativa artistica li include e li abbraccia in un momento di grande festa. È una festa dove le opere degli artisti sono un pretesto per guardare con occhi nuovi e sognanti lo spazio urbano. La normalità si sovverte e un banale incrocio di strade, percorso milioni di volte soprappensiero, diventa un luogo speciale, tutto da scoprire e da scrutare con attenzione, dove tutto può accadere. L’arte libera desideri e aggrega il senso di una comunità, che ha bisogno di incontrarsi e di immergersi in un sogno condiviso, senza barriere. “Il mattino ha Lory in bocca” è sempre più un grande esperimento di arte pubblica che affranca l’arte dal display museale e dalle grammatiche espositive tradizionali, immergendola nella vita delle persone, che si trovano a fruirla gioiosamente e liberamente con il naso all’insù».


Prosegue Francesco Paolo Del Re: «Secondo un modo di dire popolare, se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari. E il quartiere Madonnella sarebbe la nostra Montmartre o la nostra Chelsea: un pezzo di città vivace e multietnico,crocevia di incontri e scambi tra gli artisti e le altre comunità che lo popolano. Un luogo dove c’è una grande energia e ungrande potenziale inespresso. Per immaginare questa mostra insolita e senza barriere, siamo partiti da una riflessione sullo spazio che ci ospita, sul quartiere e sul suo bisogno di bellezza e di cultura. I quattro angoli di strada, che abbiamo scelto di ‘occupare’ pacificamente e festosamente con l’arte, sono proprio a ridosso della Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giaquinto” e a due passi dalla casa natale di Pino Pascali. Noi stiamo in mezzo, inebriati dal profumo del mare e dalla calura di fine agosto, con i piedi per terra e il naso per aria, sognatori di un altrove sempre troppo lontano. Anziché cercare nelle bacchette magiche altrui la risposta alle nostre domande, ci prendiamo gli spazi che sono già nostri, cercando di trasformare i limiti in opportunità. A una cronica mancanza di luoghi e di progettualità culturali, abbiamo deciso di rispondere a modo nostro, pensando a un’arte che – se ha pochi luoghi in cui ritrovarsi – ha però balconi e vuole rompere barriere, superare limiti. Sui balconi abbiamo deciso di abitare con una festa artistica temporanea e irriverente. L’arte esce dagli spazi tradizionalmente deputati alla sua esposizione e alla sua fruizione e si conquista un’insolita ribalta urbana, un palcoscenico cittadino tutto da inventare, per misurarsi con la realtà e interromperla con i suoi segni, introducendo una discontinuità chiassosa ed eccentrica nello scenario consuetodelle passeggiate del quartiere. Fuori dalla metafora, l’arte va così a occupare letteralmente lo spazio indicato dall’espressione stare fuori come un balcone, che adoperiamo per indicare un comportamento bizzarro e insolito. Artisti che stanno fuori come un balcone scelgono di esporre le loro opere su uno spazio di confine tra il dentro e il fuori, tra la privatezza della casa e il suolo pubblico, tra il non mostrato e il visibile, tra il pieno e il vuoto. Un’arte liminale, di confine, che – mostrata sulla facciata di un palazzo – è rinfacciata e sfacciata. È questo ilnostro inno alla scanzonatezza e all’impermanenza luminosa dell’estate».

Tesla lancia Bonus Italia: 3mila euro di sconto su Model Y e 3

Tesla lancia Bonus Italia: 3mila euro di sconto su Model Y e 3Milano, 27 ago. (askanews) – Arriva il Tesla Bonus in Italia che prevede uno sconto di 3mila euro sulle varianti a trazione posteriore della gamma Model 3 e Model Y.


Grazie al Tesla Bonus, i clienti in Italia possono acquistare una Model 3 a trazione posteriore a partire da 38.990 euro o una Model Y a trazione posteriore a partire da 39.690 euro. L’incentivo, pensato appositamente per i clienti italiani, inizia nella serata del 27 agosto e termina il 30 settembre 2024. Nel primo semestre 2024 Tesla è cresciuta di oltre il 18% in Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Model 3 e Model Y hanno guidato la classifica non solo delle auto elettriche più vendute nel periodo, ma sono stati i veicoli più venduti in assoluto – considerando tutte le motorizzazioni – nei rispettivi segmenti, un risultato senza precedenti in Italia. Nel primo semestre il 29% del mercato bev italiano è rappresentato da Tesla, mentre la Model Y è l’auto più venduta al mondo nel 2023.

Auto, Unrae: usato rallenta a giugno +0,4% a 412.800 trasferimenti

Auto, Unrae: usato rallenta a giugno +0,4% a 412.800 trasferimentiMilano, 27 ago. (askanews) – Nel mese di giugno il mercato delle auto usate rallenta la crescita (con dati in attesa di consolidamento): +0,4% nel mese a 412.800 trasferimenti di proprietà rispetto ai 411.045 del 2023, un livello inferiore dell’1,8% rispetto al 2019. I trasferimenti netti, rende noto l’Unrae, aumentano dello 0,6% e le minivolture dello 0,2%. Nel primo semestre la crescita si attesta a +8,5% con 2.720.479 passaggi complessivi rispetto ai 2.508.216 di gennaio-giugno 2023.


In giugno il diesel ricopre sempre la prima posizione fra le motorizzazioni preferite nel mercato dell’usato, seppur in calo di 4,1 punti con il 44,8% di quota (al 45,4% nel semestre); al secondo posto il motore a benzina al 38,2% (+0,2 p.p. e al 38,7% nel cumulato). Le ibride occupano la terza posizione con l’8,3% (7,3% nel cumulato), segue il Gpl (al 4,7% nel mese e 4,9% nei 6 mesi). Il metano si posiziona al 2,1% in giugno e 2,2% in gennaio-giugno, mentre i trasferimenti netti di auto Bev e plug-in pesano rispettivamente lo 0,9% e l’1,0% del totale (0,7% e 0,9% nel cumulato). Sul mercato italiano nel primo semestre 2024 sono state acquistate complessivamente 1,558 milioni di autovetture usate e 897mila nuove (per un totale di 2.455.532 autovetture, +7% rispetto allo stesso periodo 2023), con un rapporto stabile: per ogni auto nuova ne sono state acquistate 1,7 usate (come in gennaio-giugno 2023).

Dal MAMbo una grande monografia sull’artista Alberto Garutti

Dal MAMbo una grande monografia sull’artista Alberto GaruttiMilano, 27 ago. (askanews) – Il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna ha annunciato la pubblicazione del volume “Alberto Garutti”, la più ampia ricognizione dedicata al grande artista e docente, tra le figure più influenti sulla scena artistica italiana ed europea degli ultimi cinquant’anni. Il libro, a cura di Studio Celant con la collaborazione di Studio Alberto Garutti, sarà disponibile da settembre 2024 in una doppia edizione: in lingua italiana per a+mbookstore (Milano) e in lingua inglese per Hatje Cantz (Berlino).


Il progetto editoriale internazionale è realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura nell’ambito di Italian Council (12esima edizione, 2023), il programma di promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana, per l’ambito di intervento 2 “Promozione internazionale di artisti, curatori e critici italiani”, finalizzato a far conoscere al mondo protagonisti, vicende peculiari e problematiche dell’arte italiana contemporanea. Da sempre interessato ad esplorare gli spazi e le dinamiche di relazione tra opera, spettatore ed istituzione, Alberto Garutti a partire dai primi anni ’90 trasforma i modi di fare arte pubblica ridefinendone radicalmente i processi di concezione. Le sue opere nel contesto urbano – commissionate da città, Biennali e musei di tutto il mondo – sono dispositivi aperti pensati per re-immaginare nuove forme di incontro tra i cittadini, gli spettatori dell’arte, e il paesaggio fisico e sociale per il quale queste sono disegnate.


La genesi della pubblicazione risale al primo incontro tra Germano Celant e Alberto Garutti nel 2012. L’idea di collaborare alla realizzazione di una grande monografia sull’opera dell’artista prende forma in maniera concreta nel 2015, dando avvio ad un fitto dialogo di pensieri e riflessioni sul terreno comune dell’arte. Concepito da Germano Celant e portato a termine dallo Studio Celant, il volume contiene un saggio di Antonella Soldaini, una cronologia storico-critica dal 1948 al 2023 curata da Eva Fabbris (responsabile anche della ricerca scientifica), sette testi tematici inediti di Alberto Garutti pensati specificamente per questa pubblicazione, e una ricca serie di illustrazioni e documenti per raccontare il percorso artistico di un autore che, sin dai suoi esordi negli anni ’70, ha sempre cercato di interrogarsi sul ruolo e sulla responsabilità etica della figura dell’artista per la società contemporanea.


Scopo del volume che, seguendo il metodo celantiano, ha mantenuto un carattere monografico e cronologico, è stato quello di porre in evidenza, attraverso una densa sequenza temporale dei maggiori eventi accaduti durante la carriera di Garutti, il valore sperimentale e innovativo del suo linguaggio, fondato su alcuni concetti chiave divenuti negli anni imprescindibili per chiunque affronti il tema della produzione artistica site-specific, come il rispetto per il luogo in cui l’opera viene collocata, l’attenzione per la realtà sociale circostante e la conoscenza approfondita del contesto. Aspetti cruciali quali l’idea di anti-monumento, la non-invasività, l’opposizione alla retorica del sistema, la critica affilata al paesaggio istituzionale, il ruolo dello spettatore, il concetto fondante dell’opera come forma di dialogo aperto e conversazione, sono solo alcuni dei passaggi centrali del discorso artistico di Garutti che il volume affronta attraverso tre registri critici diversi, trasversali e paralleli. La lettura storico-critica, la narrazione dei fatti artistico-biografici e il racconto personale dell’autore alla fine di più di cinquant’anni di vita nell’arte.


La pubblicazione costituisce l’esito di un esaustivo lavoro di ricerca scientifica, verifica e ordinamento delle fonti. Le opere e le mostre principali dell’artista sono oggetto di schede ampiamente illustrate con fotografie e riproduzioni di documenti originali e la loro descrizione si avvvale di una dettagliata ricognizione delle fonti critiche d’epoca. Le schede si innestano su una narrazione biografica corredata da immagini che documentano le fasi salienti della vita di Garutti e i contesti in cui il suo lavoro si è realizzato e consolidato. Il volume Alberto Garutti è un progetto promosso da Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna in partnership culturale con Centre Pompidou-Metz (Metz), Fondazione Donna Regina per le arti contemporanee – museo Madre (Napoli), Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo (Roma), Kunstmuseum Liechtenstein (Vaduz), mudac – Museum of Contemporary Design and Applied Arts (Losanna) e si avvale del supporto alla promozione di Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea.

Sono ripartiti i lavori sulla manovra, nodo deficit

Sono ripartiti i lavori sulla manovra, nodo deficitRoma, 27 ago. (askanews) – Sono ormai ripartiti i lavori al Ministero dell’economia e delle finanze sulla prossima manovra che vede come prima tappa la presentazione a Bruxelles del Piano strutturale di bilancio, il documento richiesto dalla nuova governance europea. Si accelera sulla predisposizione del Piano che, a quanto si apprende da fonti parlamentari, potrebbe essere portato in Consiglio dei Ministri nella prima settimana di settembre, per consentire il passaggio nelle Camere (non previsto dalla procedura europea ma chiesto dai parlamentari nelle Commissioni bilancio e accordato dal governo) in tempo utile a rispettare il termine del 20 settembre per l’invio alla Commissione europea. Il Piano strutturale aggiornerà le previsioni e conterrà il quadro programmatico della finanza pubblica, dopo che il Documento di economia e finanza (Def) ha descritto solo quello tendenziale in attesa, appunto, del nuovo Patto di stabilità europeo.


La traiettoria di riduzione del deficit in 7 anni, come sarà probabilmente consentito all’Italia, prevede una correzione strutturale dello 0,5-0,6% l’anno, pari a circa 12 miliardi di euro. Una cifra importante considerando anche le misure ‘base’ che il governo intende confermare per il 2025, a partire dal taglio del cuneo contributivo e l’avvio della riforma dell’irpef, che valgono complessivamente 15 miliardi circa. A queste vanno aggiunte le spese cosiddette ‘indifferibili’ (ad esempio il rifinanziamento dele missioni internazionali e le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici) e gli eventuali altri interventi che le forze politiche di maggioranza stanno sollecitando, come l’aumento delle pensioni minime chiesto da Forza Italia e quota 41 per le pensioni con il sistema di calcolo contributivo, chiesta dalla Lega, o la flat tax incrementale. Qualche buona notizia giunge dall’andamento delle entrate tributarie e dai dati sul fabbisogno, che a luglio è stato in linea con le previsioni e ad agosto, secondo alcune anticipazioni, potrebbe risultare di 4-5 miliardi migliore delle attese. Indicazioni utili e positive che avranno effetti anche sulle previsioni per il prossimo anno.


Ma la ricerca delle risorse di copertura resta sempre la parte più difficile della manovra. Sembrano inevitabili interventi restrittivi sulle pensioni, tra cui l’allungamento di 6-7 mesi della finestra di uscita per chi lascia il lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi, la stretta sulla rivalutazione, lo stop a misure come opzione donna e ape sociale che non verrebbero prorogate. Nel menù all’attenzione dei tecnici del Mef anche una nuova fase di spending review e il riordino delle tax expenditure e dei diversi bonus.

F1, GP Monza: 21 mln di euro lavori, cresce attesa per la gara

F1, GP Monza: 21 mln di euro lavori, cresce attesa per la garaMilano, 27 ago. (askanews) – L’Autodromo Nazionale Monza riapre, dopo quasi 7 mesi di lavori, per il GP di Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, in programma domenica 1 settembre alle ore 15. Si tratta della sedicesima prova su 24 del Mondiale 2024, la 74esima che si corre su questo impianto da quando, nel 1950, è stato istituito il Campionato del Mondo di Formula 1, la 95esima in assoluto.


I lavori, iniziati l’8 gennaio 2024 e costati 21 milioni di euro, offrono ai protagonisti del Mondiale 2024 una pista riasfaltata con una pavimentazione flessibile di nuova concezione, che rende il tracciato più performante, sia in termini di velocità sia di resistenza; la carreggiata della Prima Variante è stata allargata su indicazione della Fia per consentire a due vetture di viaggiare affiancate per l’intera percorrenza; tutti i cordoli sono stati sostituiti, rispettando le norme previste dalla Federazione; è stato migliorato il sistema di raccolta delle acque e il relativo allontanamento. Rilevanti anche i lavori che agevoleranno il flusso e deflusso degli spettatori grazie alla realizzazione di un nuovo sottopasso, che collega il viale di ingresso da Porta Vedano alla Parabolica, e al rifacimento e allargamento della sede stradale con la realizzazione di un percorso pedonale dedicato agli altri tre sottopassi. In occasione del Gran Premio, sono state montate anche due passerelle pedonali: una all’altezza della Prima Variante per agevolare chi entra da Biassono e l’altra, nei pressi della Variante Ascari, che consente di raggiungere l’area del viale Mirabello dove si trova la Fan Zone.


“Questa è un’altra pista rispetto a quella che ha ospitato la scorsa edizione del Gran Premio d’Italia. Ciò che è stato realizzato sinora costituisce la prima parte del nostro piano di ammodernamento. Adesso, però, bisogna continuare a rendere questo autodromo il più ospitale, attraente e al passo coi tempi possibile”, ha detto il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani. “Il Tempio della Velocità è pronto per accogliere il circus iridato della F1, lanciando l’ennesima sfida. La sfida a declinare la modernità, l’efficienza, la capacità di offrire servizi migliori al pubblico e a chi lavora nella F1”, ha commentato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.


“I miglioramenti apportati a una prima parte delle infrastrutture del circuito dimostrano un forte impegno da parte dell’Automobile Club Italia per migliorare la sede e soddisfare gli standard richiesti dalla moderna Formula 1”, ha aggiunto il presidente e Ceo della F1, Stefano Domenicali.

Lavazza: tra i big del caffè globali raccontando il piacere di una tazzina

Lavazza: tra i big del caffè globali raccontando il piacere di una tazzinaMilano, 27 ago. (askanews) – “Il caffè è un piacere se non è buono che piacere è?”, recitava Nino Manfredi in una storica pubblicità Lavazza degli anni 80. Quarant’anni dopo, Lavazza riparte da quel piacere per darsi un obiettivo ancora più ambizioso: diventare un brand globale e competere con big come Starbucks e Nestlé. Il nuovo posizionamento è suggellato dalla campagna “Pleasure make us human” con cui l’azienda torinese, prossima a spegnere 130 candeline, torna on air. In questo caso il piacere, anche piccolo come quello di un caffè, diventa l’antidoto per restare umani di fronte all’avvento dell’intelligenza artificiale, che nella campagna assume le forme del robot Luigi, in omaggio al fondatore. A lui il compito di preparare e servire il caffè ai colleghi umani di cui invidia il piacere che provano quando lo bevono. E in segreto sogna un giorno di berlo anche lui. A interagire con Luigi due attori hollywoodiani del calibro di Steve Carell e John Krasinski, che portano il loro umorismo in una campagna destinata a vari media e Paesi.


“Sicuramente il tema dell’intelligenza artificiale oggi imperversa in maniera importante in tutte le conversazioni, certe volte anche un po’ anche a sproposito – ci ha spiegato Carlo Colpo, marketing communication director e brand home director del gruppo – Come Lavazza abbiamo deciso di ironizzare in modo positivo su questo tema e abbiamo individuato nella dimensione del piacere la nostra unicità: di fatto solo l’essere umano ambisce in qualche maniera a questa dimensione del vivere, del trovare piacere nelle esperienze di vita che fa, anche in quelle più piccole come il caffè. Quindi attorno a questa idea dell’intelligenza artificiale che prenderà un po’ il sopravvento noi vogliamo riportare al centro l’uomo e ribadire le sue caratteristiche uniche”. Lavazza, con il lancio di questa campagna, comunica anche un’evoluzione nella propria strategia di crescita, che punta a posizionarla come marchio globale. Dopo aver raccontato, infatti, la propria l’italianità, aver allargato lo sguardo a modi nuovi di intendere il caffè, diversi dall’espresso, ora si propone di parlare al mondo. “Questo terzo step è ancora più importante come magnitudo e ha l’ambizione di mettere Lavazza sul radar veramente dei brand globali – spiega Colpo – di creare attorno a Lavazza un posizionamento che trascenda qualsiasi tipo di confine e se vogliamo anche di origine, nel senso che andiamo ad astrarre il concetto di italianità rispetto ai cliché. Per questo siamo andati ad analizzare quale poteva essere il minimo come un denominatore dell’italianità e l’abbiamo individuato proprio nel concetto del piacere”. Partendo da piacere stesso del caffè e supportata dalle dimensioni “che abbiamo raggiunto a livello commerciale in tantissime geografie, dalla Cina agli Stati Uniti, oggi siamo nelle condizioni di poter sostenere questo tipo di posizionamento – afferma ancora Colpo – Non è semplicemente marketing fine a se stesso, ma una strategia di visione della nostra marca che accompagna quello che è in concreto sviluppo del business commerciale. Sicuramente oggi i nostri competitor sono i due, tre grandi marchi del caffè, questa lega a cui apparteniamo”. “Non voglio definirlo il passaggio ultimo ma sicuramente un passaggio evolutivo importante – sottolinea – che costruisce una marca veramente globale nelle intenzioni”.


Se dunque, nel pantheon dei personaggi che hanno fatto la storia della comunicazione di Lavazza, Carmencita e Caballero su tutti, ora arriva anche il robot senziente Luigi, è ai due attori americani, Carell e Krasinski, che è affidato il compito di esaltare questo respiro globale. “Loro sono la quintessenza di una comicità intelligente, sofisticata, che è propria anche di Lavazza. Direi che questa storia è proprio un blend, una ricetta ricca di tanti ingredienti e loro sono uno degli elementi portanti perché riescono a regalare comicità, questo sorriso e questo effetto sorprendente. La scelta è coerente con il messaggio di un’ambizione globale della nostra marca che due personaggi non stereotipati sul concetto dell’italianità hanno interpretato nella loro carriera. Non da ultimo, poi, l’importanza del mercato americano per i nostri prossimi piani ha fatto sì che la scelta cadesse su personaggi che hanno una una forte rilevanza culturale anche su quel mercato”. Certo la campagna cade in un momento per il mercato del caffè “bollente” con le quotazioni della materia prima in costante rialzo, per via dell’andamento dei raccolti nei Paesi d’origine, e i rischi di una ricaduta sui prezzi finali, che già in parte si sono visti. “Purtroppo – ammette Colpo – è stato imprevedibile questo trend. Nonostante i presupposti del cambiamento climatico ci fossero tutti, sicuramente nell’intensità e nel tipo di oscillazione che sta avendo è decisamente complesso predirne l’andamento anche guardando avanti. Ahimè questo trend sembra piuttosto strutturale, non un episodio che si risolve nel giro di una stagione o di un raccolto”.


Questo mette nelle condizioni torrefattori come Lavazza e tutti gli altri che vogliono continuare ad acquistare materie prime di qualità e non sono disposti a rivedere i propri blend, “ad avere aumenti di costo importantissimi”. Per questo “quello lanciato da Lavazza è un segnale importante di una famiglia che vuole continuare a investire per crescere, che di fronte a questo tsunami rivede alcune cose, perché bisogna tutelare il business e le persone, però allo stesso tempo non si ferma”. Colpo non entra nel merito delle polemiche sul costo di due euro della tazzina al bar però “sicuramente già in questi anni abbiamo visto un aumento rilevante del prezzo del caffè. Il paradosso è che il consumatore pagandolo di più vorrebbe trovarlo ancora di maggiore qualità. E la promessa tradita al consumatore sarebbe ancora peggiore se a un aumento dei costi non corrispondesse un aumento o quantomeno uno standard qualitativo costante”. Nella negatività di questo trend, se l’auspicio è che “i costi col tempo rientrino”, Colpo vede anche un aspetto positivo ed è quello di “alzare un po’ il livello delle aspettative e togliere il caffè dall’angolo della commodity. Ovviamente mi augurerei che questo processo di maggiore cultura rispetto al caffè passasse per altre vie. Lavazza ci ha sempre tenuto che questo prodotto fosse di altissima qualità per tutti e non per pochi, quindi ci piacerebbe poter continuare a tenere questa mission”.

Manovra, si accelera su piano strutturale, correzione deficit 12 mld

Manovra, si accelera su piano strutturale, correzione deficit 12 mldRoma, 27 ago. (askanews) – Sono ormai ripartiti i lavori al Ministero dell’economia e delle finanze sulla prossima manovra che vede come prima tappa la presentazione a Bruxelles del Piano strutturale di bilancio, il documento richiesto dalla nuova governance europea. Si accelera sulla predisposizione del Piano che, a quanto si apprende da fonti parlamentari, potrebbe essere portato in Consiglio dei Ministri nella prima settimana di settembre, per consentire il passaggio nelle Camere (non previsto dalla procedura europea ma chiesto dai parlamentari nelle Commissioni bilancio e accordato dal governo) in tempo utile a rispettare il termine del 20 settembre per l’invio alla Commissione europea. Il Piano strutturale aggiornerà le previsioni e conterrà il quadro programmatico della finanza pubblica, dopo che il Documento di economia e finanza (Def) ha descritto solo quello tendenziale in attesa, appunto, del nuovo Patto di stabilità europeo.


La traiettoria di riduzione del deficit in 7 anni, come sarà probabilmente consentito all’Italia, prevede una correzione strutturale dello 0,5-0,6% l’anno, pari a circa 12 miliardi di euro. Una cifra importante considerando anche le misure ‘base’ che il governo intende confermare per il 2025, a partire dal taglio del cuneo contributivo e l’avvio della riforma dell’irpef, che valgono complessivamente 15 miliardi circa. A queste vanno aggiunte le spese cosiddette ‘indifferibili’ (ad esempio il rifinanziamento dele missioni internazionali e le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici) e gli eventuali altri interventi che le forze politiche di maggioranza stanno sollecitando, come l’aumento delle pensioni minime chiesto da Forza Italia e quota 41 per le pensioni con il sistema di calcolo contributivo, chiesta dalla Lega, o la flat tax incrementale. Qualche buona notizia giunge dall’andamento delle entrate tributarie e dai dati sul fabbisogno, che a luglio è stato in linea con le previsioni e ad agosto, secondo alcune anticipazioni, potrebbe risultare di 4-5 miliardi migliore delle attese. Indicazioni utili e positive che avranno effetti anche sulle previsioni per il prossimo anno.


Ma la ricerca delle risorse di copertura resta sempre la parte più difficile della manovra. Sembrano inevitabili interventi restrittivi sulle pensioni, tra cui l’allungamento di 6-7 mesi della finestra di uscita per chi lascia il lavoro con 42 anni e 10 mesi di contributi, la stretta sulla rivalutazione, lo stop a misure come opzione donna e ape sociale che non verrebbero prorogate. Nel menù all’attenzione dei tecnici del Mef anche una nuova fase di spending review e il riordino delle tax expenditure e dei diversi bonus.