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Autore: Redazione StudioNews

Covid,Zuckerberg si pente di essersi piegato a “pressioni” Casa Bianca

Covid,Zuckerberg si pente di essersi piegato a “pressioni” Casa BiancaRoma, 27 ago. (askanews) – Il proprietario di Meta Mark Zuckerberg si dice pentito di essersi piegato a quelle che lui definisce ‘pressioni’ dell’amministrazione Biden per “censurare” i contenuti su Facebook e Instagram durante la pandemia di coronavirus. In una lettera inviata al presidente di una commissione della Camera degli Stati Uniti, l’imprenditore ha detto che parte del materiale, tra cui umorismo e satira, è stato rimosso nel 2021 sotto la pressione di alti funzionari. Lo riporta la Bbc.


La Casa Bianca ha difeso le sue azioni, sottolineando di aver incoraggiato “azioni responsabili per proteggere la salute e la sicurezza pubblica”. Zuckerberg ha aggiunto che la sua azienda ha brevemente “declassato” i contenuti relativi al figlio di Joe Biden, Hunter, prima delle elezioni del 2020, dopo che l’FBI aveva messo in guardia su “una potenziale operazione di disinformazione russa”.


In seguito è diventato chiaro che questo contenuto non faceva parte di tale operazione, ha detto Zuckerberg, e che non avrebbe dovuto essere rimosso temporaneamente. Zuckerberg non ha fornito ulteriori dettagli sulle azioni di cui si è pentito durante la pandemia. All’epoca, la sua azienda rimosse i post per una serie di motivi. l’imprenditore ha affermato che le decisioni prese erano decisioni della sua azienda, ma che “la pressione del governo era sbagliata. Abbiamo fatto delle scelte che, con il senno di poi e con nuove informazioni, non faremmo oggi”.


La sua lettera era indirizzata a Jim Jordan, presidente della commissione giudiziaria della Camera, che ha indagato sulla moderazione dei contenuti sulle piattaforme online.

Difesa, Tour Vespucci: a Tokyo conferenza su dimensione subacquea

Difesa, Tour Vespucci: a Tokyo conferenza su dimensione subacqueaMilano, 27 ago. (askanews) – La rilevanza strategica e il potenziale di crescita e sviluppo del mondo sottomarino nell’ambito della cooperazione tra Italia e Giappone sono stati al centro di una conferenza internazionale organizzata a Tokyo dalla Marina Militare e dalla Sasakawa Peace Foundation in occasione della tappa nipponica del tour globale di Nave Amerigo Vespucci e del Villaggio Italia, l’Esposizione Itinerante Pluriennale delle Eccellenze Italiane che l’accompagna nei principali porti dei cinque continenti.


Il seminario dal titolo “La Dimensione Subacquea: come accrescere la consapevolezza e il suo uso sostenibile” è stata l’occasione per avviare un dibattito internazionale attraverso diverse prospettive, come quella ambientale di sicurezza, quella tecnologica e quella di governance. La dimensione subacquea racchiude un enorme potenziale di crescita e sviluppo, che comprende infrastrutture, risorse minerarie, energia rinnovabile, turismo subacqueo, biotecnologia e agricoltura subacquea, insieme a crescenti implicazioni per la difesa e la sicurezza. Gli oceani e i mari coprono oltre il 70% della superficie terrestre e svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del nostro clima, nel fornire cibo e risorse, nel garantire la connettività e i trasporti a livello globale e nel sostenere la biodiversità. Lo studio della dimensione subacquea è in costante sviluppo come le tecnologie per accedere alle profondità e sfruttarne le opportunità, tutelandone le intrinseche fragilità, sia fisiche che informatiche.


Nasce in Italia proprio per sviluppare questo tema il Polo Nazionale – Tecnologico Subacqueo (PNS – Polo Nazionale della Dimensione Subacquea) un modello virtuoso nazionale di “Sistema Paese” volto ad aggregare le eccellenze nazionali – pubbliche e private – operanti a qualsiasi titolo nel segmento dell’innovazione tecnologica subacquea: operatori istituzionali, grandi imprese, PMI, start-up, mondo accademico e centri di ricerca. L’evento, aperto dal Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, e del Capo di Stato Maggiore della Forza di Autodifesa Marittima del Giappone, ammiraglio Akira Saito, è stato concluso dall’intervento del Presidente della Fondazione Sasakawa Atsushi Sunami. Ai due panel della conferenza hanno preso parte alcuni dei massimi esperti del settore, rappresentanti di grande imprese e start-up, del mondo accademico e dei centri di ricerca: tra questi, Carlo Festucci, Segretario Generale AIAD (la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza) e Andrea Tomao, Vice President, Defence Institutional Affairs di Fincantieri.


In platea un pubblico vasto e qualificato di diplomatici, docenti universitari, imprenditori e di molti membri delle Marine di vari Paesi. “La Marina Militare Italiana sta già adottando misure per affrontare le sfide della dimensione subacquea e sviluppare soluzioni efficaci”, ha affermato l’ammiraglio Berutti. “In particolare, è stato istituito Il Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS), un centro nazionale che promuove, facilita e coordina la cooperazione tra diversi soggetti che operano nel settore subacqueo. L’obiettivo è potenziare la ricerca tecnico-scientifica, favorire l’innovazione tecnologica, aumentare la competitività dell’industria nazionale e tutelare la proprietà intellettuale”.


“Nel contesto della creazione di una governance marittima, che è una delle nostre sfide principali, rivestono particolare importanza i temi della tutela dell’ambiente marittimo e la promozione dell’industria ittica”, ha detto il Presidente della Fondazione Sasakawa, Sunami. “Altrettanto importanti, e forse ancora più rilevanti, sono le condizioni atte a garantire l’attuazione di queste iniziative ovvero la sicurezza marittima. Dobbiamo continuare a impegnarci per accrescere la conoscenza scientifica degli oceani”. L’Ammiraglio Berutti ha quindi ricordato come i temi legati alle profondità marine saranno anche il focus della quattordicesima edizione del “Trans-Regional Sea Power Symposium”, in programma a Venezia dall’8 al 10 di ottobre, che come ogni anno riunirà i massimi rappresentanti delle Marine da tutto il mondo e organizzazioni internazionali e realtà industriali, culturali, accademiche e dell’informazione interessati ai temi di carattere marittimo.

Expo 2025 Osaka, Ice firma con Commissariato Generale Italia

Expo 2025 Osaka, Ice firma con Commissariato Generale ItaliaMilano, 27 ago. (askanews) – Il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka e Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, hanno firmato un protocollo d’intesa per rafforzare l’export Made in Italy e favorire le occasioni di business per le imprese italiane durante l’Esposizione Universale di Osaka.


La collaborazione che vuole favorire la partecipazione del sistema imprenditoriale italiano ad Expo 2025 Osaka, con particolare attenzione alle PMI è stata firmata a Tokyo a bordo di Nave Amerigo Vespucci giunta, per la prima volta nella sua storia, in Giappone insieme, in questa occasione, al Villaggio Italia “l’Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale” delle eccellenze italiane che offre ai visitatori un’esperienza unica per conoscere la bellezza dell’Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la sua musica, il food, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica. “L’accordo siglato con Agenzia ICE amplia la rete dei partenariati istituzionali firmati dal Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, al fine di accogliere il sistema produttivo italiano che arriverà in Giappone all’interno di un contesto istituzionale di supporto e sviluppo delle relazioni commerciali” ha commentato l’Ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. “Lavoreremo insieme alla promozione di progetti strategici per far conoscere l’innovazione del tessuto produttivo italiano, anche attraverso la partecipazione delle Regioni italiane che porteremo sul grande palcoscenico globale di Expo e per rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Giappone”.


“Expo 2025 Osaka rappresenta non solo una vetrina per promuovere e far conoscere il Made in Italy, ma anche un’opportunità cruciale per creare nuove sinergie tra le nostre eccellenze e i mercati strategici come quello giapponese e dell’Asia-Pacifico” ha dichiarato Matteo Zoppas, Presidente dell’Agenzia ICE. “Con questo protocollo d’intesa, ribadiamo il nostro forte impegno nel rendere gli eventi organizzati durante l’Expo momenti chiave per lo sviluppo del Made in Italy, favorendo l’incontro tra domanda e offerta delle nostre eccellenze. Attraverso eventi, workshop e business forum, grazie anche al coinvolgimento di associazioni e rappresentanze di categoria puntiamo a sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane e a rafforzare l’export nei settori in cui il Made in Italy è da sempre riconosciuto, come l’agroalimentare, la moda e il legno arredo, così come in quelli innovativi quali il design, l’aerospazio, le scienze della vita, la transizione energetica e l’intelligenza artificiale”. Expo 2025 Osaka sarà l’opportunità più importante che avremo negli anni a venire per promuovere e sviluppare l’export delle imprese italiane nell’Asia-Pacifico, area strategica ricca di mercati giovani e in forte espansione. Una occasione da non perdere per mostrare “lo stato dell’arte” del nostro Paese: dal design all’agroalimentare, dalla moda alla tecnologia, dalle infrastrutture, all’urbanistica e all’energia, dalla scienza all’industria, con approfondimenti su aerospazio, robotica, scienze della vita e alta tecnologia fino alla farmaceutica e al biomedicale.


Il Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka ha già firmato accordi istituzionali e di collaborazione con Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti, SACE, SIMEST, Fondazione Altagamma, Assolombarda, Confederazione AEPI, Unindustria, Federlazio, ANCE, CONFAPI. Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche ed Emilia Romagna sono le prime Regioni Italiane ad aver già firmato accordi di partecipazione al Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka e sono in corso di finalizzazione accordi con le altre Regioni italiane.

Usa2024, Wsj: su fisco prendono forma proposte Harris

Usa2024, Wsj: su fisco prendono forma proposte HarrisRoma, 27 ago. (askanews) – Le proposte fiscali della vicepresidente Kamala Harris riprendono il lavoro incompiuto dell’amministrazione Biden, spingendo per aumentare le tasse sulle aziende e sulle famiglie ad alto reddito e lasciando invece invariate o più basse le tasse della maggior parte degli americani. Lo anticipa il Wall Street Journal spiegando che Harris, candidata democratica alla presidenza, aumenterebbe le tasse di circa 5 trilioni di dollari nel prossimo decennio e taglierebbe le altre tasse di oltre 4 trilioni di dollari. Le riscossioni totali del governo federale, stimate in 63 trilioni di dollari in 10 anni, rimarrebbero poco cambiate, ma l’agenda di Harris modificherebbe la composizione di chi paga.


Con il suo piano – anticipa ancora il Wsj – le tasse aumenterebbero notevolmente per alcune famiglie ad alto reddito e le aliquote fiscali marginali massime raggiungerebbero il punto più alto dal 1986. Gli investitori più ricchi e i fondatori di aziende si troverebbero ad affrontare ingenti oneri fiscali sulle plusvalenze che non devono affrontare con la legge attuale. La politica fiscale segna uno dei più grandi divari tra i due partiti principali, e anche una maggioranza esigua al Congresso potrebbe produrre enormi differenze negli utili aziendali e nelle finanze delle famiglie, in particolare per gli americani più ricchi. Harris non ha discusso nei dettagli i suoi piani fiscali, ma la sua campagna ha indicato il suo sostegno agli aumenti fiscali proposti dal presidente Biden. E Ha lanciato un piano di espansione del credito d’imposta per i figli all’inizio di questo mese che andava oltre l’agenda di Biden.


Una vittoria democratica alla Casa Bianca, al Senato e alla Camera potrebbe consentire a Harris di far promulgare molti dei suoi piani fiscali, sebbene disaccordi interni al partito e margini di voto esigui potrebbero impedire che l’agenda completa diventi legge. L’ex presidente Donald Trump, candidato repubblicano, vuole invece estendere tutti i tagli fiscali in scadenza, per un totale di 4 trilioni di dollari in un decennio. Oltre a ciò, propone di aggiungere ulteriori tagli, un’aliquota fiscale aziendale più bassa ed esenzioni fiscali per mance e benefici della previdenza sociale. Il suo compagno di corsa, il senatore JD Vance ha parlato poi di un credito d’imposta per figli più ampio. Trump imporrebbe anche tariffe che recupererebbero parte delle entrate perse, ma aumenterebbero anche i costi per i consumatori.

Auto, Cina chiede a Canada di rivedere dazi su bev

Auto, Cina chiede a Canada di rivedere dazi su bevMilano, 27 ago. (askanews) – La decisione del Canada di imporre tariffe sulle auto elettriche prodotte in Cina “è una misura protezionistica e politica che viola le regole del Wto” e “danneggerà la cooperazione commerciale ed economica tra Cina e Canada”. Così l’ambasciata cinese in Canada in un comunicato postato sul proprio sito dopo l’approvazione di dazi del 100% sulle auto elettriche e del 25% su acciaio e alluminio provenienti dalla Cina. I dazi sulle auto entreranno in vigore il primo ottobre e includeranno anche alcuni modelli ibridi, camion, autobus e furgoni per le consegne. I dazi si aggiungeranno a una tassa esistente del 6,1% che già si applica sui veicoli elettrici cinesi.


Il valore dei veicoli elettrici cinesi importati dal Canada è salito a 2,2 miliardi di dollari canadesi (1,4 miliardi di euro) lo scorso anno, da 100 milioni nel 2022, secondo i dati dell’ufficio statistico del Canada. La Cina chiede al Canada di “rispettare i fatti, attenersi alle regole del Wto, correggere immediatamente le sue pratiche sbagliate e smettere di politicizzare le questioni economiche e commerciali”.


“La Cina adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare i legittimi diritti e interessi delle imprese cinesi”, si legge ancora sul sito dell’ambasciata cinese in Canada. “Penso che la Cina non stia giocando con le stesse regole”, ha affermato il primo Ministro Justin Trudeau annunciando i dazi ieri.


La mossa del Canada arriva poco dopo la definizione dei dazi da parte dell’Unione europea lo scorso 20 agosto, pari al 36,3% per Saic Motor, 19,3% per Geely e al 17%. Per Tesla è previsto un dazio ad hoc del 9%. Ai dazi si aggiunge il 10% già oggi in vigore sulle auto importate dalla Cina. Gli Stati Uniti invece hanno deciso di imporre un dazio del 100% rispetto al precedente 25% su tutte le auto elettriche prodotte in Cina.

Perdita di elio, rinviato a mercoledì il lancio nello spazio di Polaris Dawn

Perdita di elio, rinviato a mercoledì il lancio nello spazio di Polaris DawnRoma, 27 ago. (askanews) – É in programma per domani, mercoledì 28 agosto, alle 9.38 ora italiana il lancio dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center della Nasa in Florida di Polaris Dawn, la missione di SpaceX che punta a raggiungere l’orbita terrestre più alta mai percorsa dai tempi del programma Apollo e durante la quale si svolgerà la prima attività extraveicolare (EVA) di astronauti commerciali che indossano tute EVA sviluppate da SpaceX. Il lancio, inizialmente previsto per oggi, è stato rinviato a domani a causa di una perdita di elio. Se necessario, un’altra finestra di lancio è disponibile giovedì 29 agosto negli stessi orari.


Durante la missione l’equipaggio condurrà 36 studi di ricerca ed esperimenti da 31 istituzioni partner progettati per migliorare sia la salute umana sulla Terra sia durante i voli spaziali di lunga durata e testeranno le comunicazioni basate su laser Starlink nello spazio. La passeggiata spaziale, prevista per il terzo giorno, durerà due ore e vedrà due membri dell’equipaggio uscire completamente dalla capsula Dragon. Il progetto, finanziato dal miliardario filantropo Jared Isaacman, che fa parte dell’equipaggio in qualità di comandante, mira a stabilire nuovi primati nell’esplorazione spaziale privata.


SpaceX – informa l’Agenzia spaziale italiana – ha incluso il Centro Spaziale Luigi Broglio di Malindi nella rete di stazioni di terra distribuite a livello globale per fornire supporto alla missione Polaris Dawn. Le stazioni del BSC di Malindi hanno condotto per settimane test TT&C (Telemetria, Tracciamento e Controllo) per garantire la massima efficienza durante tutte le fasi della missione, in particolare nella trasmissione delle informazioni da terra alla navicella Crew Dragon, che orbiterà intorno alla Terra. Il BSC di Malindi fornirà supporto durante tutte le fasi della missione: dal supporto al vettore Falcon 9 fino al raggiungimento dell’orbita nominale, supporto alla fase critica dell’EVA e alle manovre orbitali necessarie per preparare il rientro della navicella fino all’atterraggio sulla Terra.

Zelensky: presenterò un piano di pace a Biden, Harris e Trump

Zelensky: presenterò un piano di pace a Biden, Harris e TrumpRoma, 27 ago. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che l’Ucraina ha intenzione di presentare un piano su come porre fine alla guerra con la Russia ai candidati democratici e repubblicani alla presidenza degli Stati Uniti Kamala Harris e Donald Trump, riferisce Reuters. Oltre all’incursione nella regione russa di Kursk, il piano, ha detto il leader ucraino in una conferenza stampa a Kiev oggi, includerebbe altri passi sul fronte diplomatico ed economico. Il piano verrà presentato anche al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, ha aggiunto.

Verso l’indicazione di Fitto a commissario Ue nel prossimo Cdm

Verso l’indicazione di Fitto a commissario Ue nel prossimo CdmRoma, 27 ago. (askanews) – Tempi stretti per l’ufficializzazione della candidatura di Raffaele Fitto, nella nuova Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. L’indicazione, a quanto si apprende, emergerà dal prossimo Consiglio dei Ministri, un passaggio politico, formalmente non necessario, ma che il governo intende comunque effettuare.


Il Consiglio dei Ministri, che segna la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, ancora non è stato convocato, ma si terrà entro la settimana. Dovrebbe essere una riunione veloce, per riprendere i dossier aperti a partire dal Piano strutturale di bilancio previsto dalla nuova governance europea, che deve essere presentato a Bruxelles entro il 20 settembre. Si tratta del documento con cui il governo indicherà la traiettoria di rientro del deficit ponendo le basi per la prossima manovra.

Sono sempre meno gli stranieri occupati nel lavoro domestico

Sono sempre meno gli stranieri occupati nel lavoro domesticoRoma, 27 ago. (askanews) – Quasi sette lavoratori domestici su dieci sono stranieri (68,9%). La percentuale sale al 72,7% se si considerano solo i contratti di badante. In totale sono quasi 575mila di cui il 52,4% si occupa di assistenza alle persone. E’ quanto rileva l’osservatorio sul lavoro domestico di Domina relativo al 2023, che evidenzia un calo del 7,6% rispetto all’anno precedente.


Quasi la metà dei lavoratori domestici stranieri proviene da tre nazioni. La prima è la Romania (123mila pari al 21,3% del totale). Il secondo Paese più rappresentato è l’Ucraina con 90mila lavoratori (15,6%), seguito dalle Filippine con 63mila (11%). Il 6,3% proviene dal Perù (36.141), mentre il 5,7% dalla Moldavia (32.573). Sotto le 7mila unità Paesi come la Bulgaria, Senegal, Russia o Nigeria. La tipologia di lavoro domestico sembra essere correlata con la provenienza. In base alla nazionalità cambia anche la tipologia di lavoro domestico: il ruolo di badante è maggiormente presente tra i Paesi dell’Est Europa come Georgia (84,9%), Bulgaria (74,1%), Ucraina (67,2%) e Romania (63,2%). Al contrario, si registra una netta prevalenza di colf per i lavoratori provenienti da Pakistan (85,4%), Filippine (83,8%) e Bangladesh (82,3%). Rispetto al 2022 i lavoratori domestici stranieri sono diminuiti del 7,6% e si registra una contrazione in quasi tutte le nazionalità. Tra i principali Paesi d’origine l’unico a riportare una crescita è la Georgia (+3,6%). A diminuire in modo notevole sono Albania (-14,1%), Marocco (-13,9%), Bangladesh (-42,3%) e Senegal (-31,8%). Il calo è probabilmente dovuto a un rimbalzo fisiologico seguito agli aumenti legati alla regolarizzazione del 2020.


Il peso del lavoro domestico è molto variabile. Per esempio, i cittadini romeni sono oltre un milione mentre gli ucraini 250mila e la comunità filippina conta 159mila persone. Il rapporto tra lavoratori domestici e popolazione residente indica la propensione al lavoro domestico per ciascuna nazionalità: Filippine, Ucraina, Perù ed El Salvador superano il 30%. Moldavia, Ecuador e Sri Lanka superano il 25%. Per le comunità più numerose l’incidenza del lavoro domestico si abbassa: è il caso della Romania (11,3%) o Albania (5,4%) e Marocco (5,1%). Un caso particolare è rappresentato dalla Georgia, dove il rapporto tra lavoratori domestici e popolazione residente raggiunge l’86,4%. Mediamente, considerando tutti gli stranieri in Italia, il lavoro domestico rappresenta l’11,2% della popolazione. Se invece si considera la popolazione italiana il lavoro domestico rappresenta lo 0,5%.

Polimi: inchiostri invisibili per certificare le opere d’arte

Polimi: inchiostri invisibili per certificare le opere d’arteRoma, 27 ago. (askanews) – Un set di inchiostri speciali contenenti nanomateriali per certificare le opere d’arte è stato sviluppato al Politecnico di Milano grazie al progetto PYPAINT (Protect Your Peerless Artwork with Innovative Nanoengineered Technology).


Con PYPAINT gli artisti potranno firmare le proprie opere con una semplice penna a sfera contenente inchiostri colorati oppure apporre all’opera un’etichetta con un set di inchiostri contenenti nanomateriali invisibili all’occhio umano in grado però di creare un codice univoco che permette di identificare un’opera d’arte senza possibilità di contraffazione. Il risultato è stato raggiunto all’interno del progetto PYPAINT concluso da poco e finanziato dall’European Research Council con un Proof of Concept, – informa Polimi – per aiutare i ricercatori a esplorare il potenziale commerciale del proprio lavoro portandoli dalla ricerca di base a quella applicata.


“L’idea era proprio quella di sviluppare un nuovo sistema stampabile anticontraffazione basato su nanostrutture a base di carbonio con una specifica risposta optoelettronica che, interagendo con la luce, consentisse di creare un codice identificativo univoco dell’opera d’arte, invisibile all’occhio umano. Un risultato importante che contribuisce a garantire l’estremo valore delle opere d’arte in Europa e nel mondo”, afferma Carlo Spartaco Casari del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e coordinatore di PYPAINT. La tecnologia è stata sviluppata al Politecnico di Milano e in collaborazione con l’artista italiano SKYGOLPE ed è stata protagonista all’evento WUF (We Understand the Future) a Basilea durante Art Basel con un video shooting in cui i ricercatori sono stati intervistati dal direttore di ArtsLife.


Le attività del progetto di ricerca del team coordinato dal Prof. Casari e composto da Anna Facibeni, Sonia Peggiani e Alessandro Vidale, si sono svolte presso il NanoLab del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto ERC Consolidator Grant EspLORE ed in collaborazione con lo startup studio Day One S.r.l.. Questi risultati – conclude Polimi – verranno sfruttati nel progetto EIC KEEPER attraverso la startup ENIGMA S.r.l., recente spin off del Politecnico di Milano.