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Autore: Redazione StudioNews

Parigi 2024, l’Italvolley parte benissimo: 3-1 al Brasile

Parigi 2024, l’Italvolley parte benissimo: 3-1 al BrasileRoma, 27 lug. (askanews) – Inizia benissimo l’Olimpiade di Parigi per l’Italia di Ferdinando De Giorgi. Superato il Brasile con i parziali di 25-23, 27-25, 18-25, 25-21. Un successo chiave in ottica quarti di finale: a Giannelli e compagni basterà una vittoria contro l’Egitto il prossimo 30 luglio per blindare il passaggio del turno. Nonostante l’ottima prova del classe 2002 Darlan, gli azzurri trovano ottime risposte da tutti i titolari e prevalgono soprattutto con una prova superba a muro

Sardegna, Generale Rispoli in visita ai Carabinieri Forestali

Sardegna, Generale Rispoli in visita ai Carabinieri ForestaliMilano, 27 lug. (askanews) – Il Generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli, Comandante del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), nei giorni scorsi ha svolto una visita ai Carabinieri dipendenti della Sardegna, per un punto di situazione sulle attività svolte e le progettualità future, accompagnato dal Generale di Brigata Simonetta De Guz, Comandante Regione Carabinieri Forestale Lazio.


Dopo una riunione info-operativa con il personale del Centro Anticrimine Natura a Cagliari, guidato dal Capitano Michele Ravaglioli, che coordina tutti i Reparti Forestali dell’Arma in Sardegna, di cui ha apprezzato l’impegno e i risultati conseguiti nel settore ambientale e forestale in tutta la Regione, l’Alto Ufficiale ha visitato il Nucleo Tutela Agroalimentare di Abbasanta (OR), appena istituito per potenziare l’azione di prevenzione e contrasto degli illeciti nell’importante filiera agroalimentare. Successivamente, si è recato in visita all’Arcipelago de la Maddalena dove, dopo un briefing sull’attività svolta dal personale del Posto Fisso Carabinieri Forestale di Caprera, ha incontrato il Direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago, Dottor Guido Plastina, con il quale si è parlato della collaborazione che si sta consolidando con i Carabinieri Forestali e per la quale sono stati assicurati grandi sforzi per implementare la sinergia già esistente. Il Posto Fisso Carabinieri Forestale di Caprera, che dipende direttamente dal Centro Anticrimine Natura di Cagliari, è l’unico presidio permanente di polizia presente sull’isola dove riposa Garibaldi e dove i carabinieri forestali svolgono, in sinergia con le altre forze presenti nell’ arcipelago, una preziosa attività di polizia di prossimità finalizzata a prevenire comportamenti illeciti che potrebbero nuocere gravemente alla ricca e preziosa biodiversità isolana e alla pubblica incolumità dei numerosi turisti che in questo periodo si riversano in un luogo in cui storia, cultura e natura si incontrano.


L’arcipelago, ricorda il Capitano Ravaglioli, “conta attualmente più di 900 specie vegetali molte delle quali endemiche e come tali meritevoli di una sorveglianza particolare. Anche dal punto di vista della fauna l’Arcipelago è molto importante anche perché sede di nidificazione di specie importanti fra le quali berte maggiori e minori marangoni dal ciuffo, gabbiani corsi e passaggio di cetacei la cui presenza indica un buono stato di salute del mare”. Il Comandante del Comando Unità Forestale e Ambientali (CUFA) ha poi incontrato il Comandante della Capitaneria di Porto de La Maddalena, Emiliano Santocchini, per rafforzare la cooperazione tra carabinieri forestali e capitaneria a tutela dell’ambiente, in un territorio particolarmente sensibile. Infine, durante l’incontro con il Sindaco de La Maddalena, Fabio Lai, è stata evidenziata la grande importanza del presidio forestale di Caprera e dell’intero arcipelago, in una ottica di costante collaborazione tra Istituzioni nell’interesse dei cittadini e del territorio.


Il Generale Rispoli ha quindi espresso particolare apprezzamento per le attività svolte dai Carabinieri forestali anche in Sardegna, in collaborazione e sinergia con le istituzioni locali e la Polizia forestale della Regione a statuto autonomo, per preservare da ogni forma di aggressione, crimine e cattivo utilizzo, la ricca biodiversità, le foreste e le numerose bellezze naturali

La Via Appia entra nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco

La Via Appia entra nel Patrimonio Mondiale dell’UnescoMilano, 27 lug. (askanews) – La “Via Appia. Regina Viarum” entra nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, diventando così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. L’iscrizione è stata deliberata dal Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione.


E’ la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede. “Esprimo tutta la mia soddisfazione e il mio orgoglio per il grande risultato ottenuto. La ‘Via Appia. Regina Viarum’ da oggi è patrimonio mondiale dell’umanità. L’Unesco ha colto l’eccezionale valore universale di una straordinaria opera ingegneristica che nei secoli è stata essenziale per gli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente – commenta il inistro della Cultura, Gennaro Sangiuliano -. Congratulazioni a tutte le istituzioni e comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per arrivare a questo prestigioso traguardo. È un riconoscimento del valore della nostra storia e della nostra identità, dal quale può nascere una valorizzazione in grado di portare benefici economici ai territori interessati”.


“La Via Appia Patrimonio Unesco è un grande successo per il Ministero della Cultura, ma soprattutto per quei milioni di italiani che vivono nei territori della Via Appia, simbolo mondiale della storia da cui proveniamo. Si aggiunge alla straordinaria affermazione ottenuta meno di un anno fa dalla lirica italiana e sono felice che coincida con il mio mandato”, aggiunge il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco, Gianmarco Mazzi. L’Appia fu la prima delle grandi strade di Roma costruite con tecniche innovative, veri e propri capolavori di ingegneria civile che si affiancarono alle vie naturali e che costituiscono i monumenti più durevoli della civiltà romana. Il tracciato, iniziato nel 312 a.C. dal censore Appio Claudio Cieco per collegare Roma a Capua, fu poi prolungato fino a Benevento, Venosa, Taranto e Brindisi, testa di ponte verso la Grecia e l’Oriente, man mano che avanzava la conquista romana e lungo la Via Appia Traiana, la variante fatta realizzare dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. per agevolare il percorso nel tratto da Benevento a Brindisi.


Concepita per esigenze militari, la Via Appia divenne da subito strada di grandi comunicazioni commerciali e di primarie trasmissioni culturali e, nel tempo, è diventata il modello di tutte le successive vie pubbliche romane così come, in un certo senso, l’origine del complesso sistema viario dell’Impero, che è anche alla base dell’attuale rete di comunicazione del bacino del Mediterraneo. La creazione di questa rete stradale ha permesso la strutturazione di rotte di scambio anche con le vie d’acqua, permettendo così, nel corso dei secoli, un flusso praticamente ininterrotto di persone, idee, civiltà, merci, religioni e idee, percorsi che sono ancora vivi e sentiti da chi abita ancora oggi questi territori. Gli appellativi con cui gli stessi autori antichi la definirono, insignis, nobilis, celeberrima, regina viarum, testimoniano tutte le valenze politiche, amministrative, economiche, sociali e propagandistiche che le valsero la sua millenaria fortuna.

Hamas condanna l’attacco israeliano su Deir al-Balah

Hamas condanna l’attacco israeliano su Deir al-BalahRoma, 27 lug. (askanews) – Hamas ha condannato il radi israeliano su una scuola di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, costato la vita ad almeno trenta persone.


“Il massacro della scuola di Khadija è un crimine che conferma il disprezzo di Israele di qualsiasi valore umano, e contrario ad ogni diritto di guerra”, si legge nel comunicato diffuso da Hamas. Il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano è di almeno 30 morti e un centinaio di feriti, secondo quanto riferito dal Ministero della Sanità del Territorio costiero. Le forze armate israeliane hanno confermato l’incursione affermando di aver colpito un centro di comando di Hamas all’interno dell’edificio scolastico, e di aver avvertito in anticipo la popolazione.

Judo, Scutto fuori ai quarti, ora i ripescaggi per il bronzo

Judo, Scutto fuori ai quarti, ora i ripescaggi per il bronzoRoma, 27 lug. (askanews) – La corsa di Assunta Scutto per l’oro nel torneo dei 48 kg si ferma ai quarti di finale. L’azzurra combatterà nel pomeriggio per inseguire la medaglia di bronzo attraverso i ripescaggi. Contro la 18enne svedese Tara Babelfath, che in carriera vanta già un argento e due bronzi mondiali, la judoka cresciuta nella palestra dei Maddaloni a Scampia ha sofferto fin dalle prime battute. Waza-ari per ko uchi gari dopo un minuto e mezzo a mettere subito in salita il confronto, poi l’Ippon per immobilizzazione a una manciata di secondi dallo scadere. Una delusione per la 22enne, che però ha ancora la possibilità di salire sul podio a partire dalle 16.

Parigi 2024, Tamberi si scusa per la fede: acqua ed entusiasmo

Parigi 2024, Tamberi si scusa per la fede: acqua ed entusiasmoParigi, 27 lug. (askanews) – Dopo la vicenda della fede nuziale caduta nella Senna durante la Cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024, Gianmarco Tamberi, portabandiera dell’Italia, ha chiesto scusa alla moglie Chiara Bontempi con un post su Instagram.


“Mi dispiace amore mio, mi dispiace da morire. Troppa acqua, troppi kg persi negli ultimi mesi o forse l’incontenibile entusiasmo di quello che stavamo facendo. Probabilmente tutte e tre le cose, resta il fatto che io l’ho sentita sfilarsi, l’ho vista volare…. l’ho seguita con lo sguardo fino ad averla vista rimbalzare dentro la barca. Un tintinnio di speranza… Ma il rimbalzo purtroppo era nella direzione sbagliata e fluttuando più di mille volte in aria l’ho vista tuffarsi in acqua come se quello fosse l’unico posto dove volesse stare”, ha scritto il campione olimpico di salto in alto. “Se proprio doveva succedere, se proprio dovevo perderla questa fede – ha aggiunto Gimbo – non potevo immaginare un posto migliore. Rimarrà per sempre nel letto del fiume della città dell’amore, volata via mentre cercavo di portare il più in alto possibile il tricolore italiano durante la cerimonia d’apertura dell’evento sportivo più importante al mondo. Se avessi dovuto inventare una scusa non sarei mai riuscito ad essere così fantasioso.


Penso che possa esserci un enorme lato poetico dietro al misfatto di ieri e se tu vorrai lanceremo anche la tua in quel fiume così che loro staranno per sempre insieme e noi avremo una scusa in più per, come mi hai sempre chiesto, rinnovare le promesse e sposarci di nuovo”. “Che sia di buon auspicio per tornare a casa con un oro anche più grande!!!”, ha concluso l’atleta azzurro. Nei commenti anche la risposta di Chiara Bontempi: “Solo tu riesci a trasformare una cosa simile in qualcosa di romantico”.

Renzi: se devo scegliere io sto con Schlein, ma si vince al centro

Renzi: se devo scegliere io sto con Schlein, ma si vince al centroRoma, 27 lug. (askanews) – “Se devo scegliere tra una posizione di centrodestra e centrosinistra, visto che il terzo polo non è decollato, se devo scegliere tra la Schlein e la Meloni, io sto con Elly”. Lo ha dichiarato Matteo Renzi intervenendo a “Il Punto G” condotto da Giuliano Guida Bardi sulla FM di Giornale Radio.


“Il messaggio delle europee è che non funziona una lista divisa dalle altre. Le elezioni si vincono al centro, col voto riformista, col voto moderato. Ma il centro deve scegliere se essere quello che fa vincere la destra o la sinistra, perché da solo non ce la fa”, ha concluso.

Esodo da bollino rosso per 16 milioni di italiani

Esodo da bollino rosso per 16 milioni di italianiRoma, 27 lug. (askanews) – Rientro col bollino rosso sulle strade per i 16 milioni di italiani che hanno scelto il mese di luglio per trascorrere le vacanze, con il primo grande controesodo dell’estate che va a sovrapporsi alle prime partenze di agosto. E’ quanto emerge dal bilancio Coldiretti/Ixe’ per l’ultimo weekend del mese che ha visto quest’anno un incremento delle partenze del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il bollino rosso è previsto sia per la mattinata di sabato che per l’intera giornata di domenica.


Si torna dunque in città dopo una media di 11 giorni di ferie trascorse, tra mare, che si conferma la meta preferita dai vacanzieri, campagna e parchi naturali, al secondo posto nelle scelte, montagna, città d’arte, laghi e terme, secondo Coldiretti/Ixe’. L’Italia è la destinazione più gettonata, con un terzo dei vacanzieri che rimane all’interno della propria regione – spiega Coldiretti – ma c’è anche una quota del 29% di italiani che sceglie l’estero. Alberghi e bed and breakfast risultano le strutture più utilizzate, con un 13% che può sfruttare la seconda casa di proprietà e un 19% che sfrutta l’ospitalità di parenti e amici. Rimane tra le più scelte come soluzione di vacanza anche quella in agriturismo, grazie anche alla disponibilità delle quasi 26mila strutture attive su tutto il territorio nazionale.


Il cibo si conferma la voce più importante del budget della vacanza in Italia, con un terzo della spesa turistica che finisce a tavola, superando quella per l’alloggio, trainata dalla voglia di stare insieme e divertirsi. Il turismo enogastronomico – spiega Coldiretti – rappresenta il mercato privilegiato delle specialità alimentari locali, ma anche un volano di sviluppo per i territori. Dalla valorizzazione dell’immenso patrimonio storico e culturale dell’enogastronomia nazionale – precisa la Coldiretti – dipendono, infatti, molte delle opportunità di crescita economica e occupazionale.

In Venezuela domenica elezioni decisive per la sorte del chavismo

In Venezuela domenica elezioni decisive per la sorte del chavismoRoma, 27 lug. (askanews) – Il Venezuela vota il 28 luglio per le elezioni presidenziali, dal risultato tutt’altro che scontato: secondo i sondaggi l’opposizione si trova infatti per la prima volta in netto vantaggio sull’uscente Nicolas Maduro, al potere dal 2103.


E per la prima volta, il governo chavista vede difficile riuscire ad aggiudicarsi un’elezione che se vinta dall’opposizione potrebbe segnalare l’inizio della fine del regime fondato da Hugo Chavez. Dati questi presupposti, il punto principale diventa non solo chi uscirà vincitore dalle urne, ma soprattutto – e malgrado un accordo in tal senso firmato appena un anno fa tra tutte le forze politiche – se l’altra parte accetterà pacificamente l’esito del voto – e quindi, in primis, da che parte si schiereranno le forze armate.


Il sostegno dell’esercito – guadagnato a forza di regalie – è stato di fatto uno dei due pilastri del chavismo: l’altro, che ne spiega la longevità di fronte a risultati economici disastrosi (anche per le sanzioni statunitensi) è che la destra venezolana ha lasciato un pessimo ricordo – il che permise allo stesso Chavez di sopravvivere a un colpo di Stato militare e successivamente condannò al fallimento l’opposizione guidata da Guaidò e appoggiata da Washington. Oggi però la parabola chavista sembra volgere al termine, vittima di un’economia anemica malgrado le grandi risorse petrolifere e di un’emigrazione che ha raggiunto il 20% della popolazione (e che in caso di vittoria di Maduro potrebbe aumentare ancora). Per la Piattaforma dell’Unione Democratica si tratta quindi di un’occasione unica: ad affrontare Maduro sarà un diplomatico 74enne sconosciuto fino a poco tempo fa, Edmundo Gonzalez Urrutia; di fatto, rappresenta il piano B dell’opposizione dopo la bocciatura della candidatura della leader principale, Maria Corina Machado, da parte della Commissione Elettorale.


In caso di vittoria, la sfida di Gonzalez Urrutia – che si definisce centrista – sarà quella di soddisfare le richieste di cambiamento della popolazione senza però tornare alle politiche tradizionali della destra venezuelana a rischio di riaprire un nuovo periodo di instabilità: in sostanza, dovrà dimostrare di poter imporre una propria linea moderata e di non essere un semplice burattino. Il primo banco di prova potrebbe essere la privatizzazione dell’ente petrolifero di Stato, la Pdvsa, chiesta da Machado e alla quale Gonzalez Urrutia si è detto contrario. Maduro da parte sua è sicuro di portare a casa la rielezione e anzi ha già avvertito gli Stati Uniti e l’Occidente di prepararsi a una “vittoria contundente e irreversibile, la più grande della storia del Venezuela”. Quel che è certo è che la mobilitazione elettorale si prevede massiccia: secondo i sondaggi almeno il 70% degli aventi diritto si recheranno alle urne, che si apriranno alle 6 del mattino ora locale per chiudersi alle 18 (le 12 e mezzanotte ora italiana).

Fedriga: ma quale moratoria, sull’autonomia bisogna accelerare

Fedriga: ma quale moratoria, sull’autonomia bisogna accelerareRoma, 27 lug. (askanews) – “No”, la moratoria chiesta dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto sull’autonomia differenziata, non serve, “noi abbiamo solo la necessità e il dovere di raccontare meglio cosa è l’Autonomia perchè va eliminato il fumo che la circonda”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il presidente leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga.


“Ma ciò detto – spiega – non c’è scritto da nessuna parte che una regione sia obbligata a far ricorso alla riforma. Se c’è chi preferisce lo status quo faccia pure. Non credo sia positivo per il Paese ma è libero di farlo. Chi dice che bisogna aspettare che vengano definiti i Lep anche per le materie non sottoposte a Lep sbaglia due volte”, “non c’è da bloccare nulla. Semmai bisogna accelerare, le norme sono molto chiare”.