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Autore: Redazione StudioNews

Cambio climatico, per l’Italia costo il più alto in Ue: 283 euro ad abitante

Cambio climatico, per l’Italia costo il più alto in Ue: 283 euro ad abitanteMilano, 20 lug. (askanews) – Con quasi 300 euro ad abitante (284 euro), l’Italia è il primo Paese in Europa per perdite economiche dovute al cambiamento climatico, una cifra aumentata di cinque volte (+490%) dal 2015 a oggi. Questi dati elaborati da The european house – Ambrosetti sono emersi in apertura dei lavori della sesta edizione Community Valore acqua per l’Italia che include 42 tra aziende e istituzioni della filiera estesa dell’acqua. La situazione è critica anche in Spagna (221 euro di perdite ad abitante) e in Ungheria (214), mentre Germania e Francia rimangono più vicine alla media europea di 116 euro a cittadino. I danni economici, causati principalmente da alluvioni (44% dei casi), tempeste (34%) e ondate di calore (14%), sono invece quasi impercettibili in Grecia, Danimarca, Lituania e Polonia.


“Viviamo una situazione particolarmente delicata soprattutto nel nostro Paese – spiega Valerio De Molli, managing partner e Ceo di The european house – Ambrosetti – che si stima quest’anno possa raggiungere la più alta anomalia termica della storia italiana, +1,75 gradi centigradi sopra la media, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. La corretta gestione della risorsa idrica è e sarà perciò un elemento sempre più decisivo che monitoriamo attraverso la Community Valore Acqua e che deve essere supportato sicuramente da un aggiornamento delle infrastrutture in ottica di incremento dello stoccaggio, ma anche da un veloce processo di digitalizzazione della filiera estesa e da un efficientamento della raccolta e gestione dei dati”. Nelle regioni italiane – sono già 12 quelle ad elevato stress idrico: Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia le più esposte in assoluto – i settori economici che subiscono il maggiore impatto dalla scarsità d’acqua sono quello agricolo e idroelettrico. In agricoltura tra il 2023 e il 2022, la produzione di miele si è ridotta del 70%, del 63% quella delle pere e del 60% di ciliegie. In sofferenza anche la produzione di olio d’oliva (-27%), vino (-12%) e pomodori, in calo del 12%.


“Se non riuscissimo a invertire la tendenza e si dovessero raggiungere i +2 gradi di riscaldamento globale – sottolinea Benedetta Brioschi, partner TehA – raddoppierebbe la perdita di capacità idroelettrica in Italia e triplicherebbe se si raggiungesse un riscaldamento di 3 gradi in più nel Sud Italia e lungo l’arco alpino”. Secondo il commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica Nicola Dell’Acqua, intervenuto alla prima riunione della Community Valore acqua per migliorare la crisi idrica si dovrebbero dare più poteri alle autorità di bacino perché “sono gli enti che possono aiutare il Paese a governare l’emergenza siccità affidando loro la pianificazione dell’approvvigionamento idrico primario e lasciando solo la gestione locale alle regioni. L’unico strumento necessario per la pianificazione degli interventi è quello del bilancio idrico che deve essere redatto a livello di distretto in una visione più ampia che superi diatribe locali e regionali”.

Venezia, uomo e natura nei dipinti tra Est e Ovest di Liu Youju

Venezia, uomo e natura nei dipinti tra Est e Ovest di Liu YoujuVenezia, 20 lug. (askanews) – Un discorso che abbraccia Oriente e Occidente, passato e futuro e, soprattutto, si focalizza sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente. A Venezia, a Palazzo Donà dalle Rose, è aperta lo mostra “Starting from the Metapoint” dell’artista cinese Liu Youju, curata da Anna Balzani.


“Nelle opere di Liu Youju – ci ha spiegato la curatrice – confluiscono elementi riconducibili all’arte orientale e all’arte occidentale, quindi elementi artistici, estetici e filosofici di conducibili a Est e Ovest. E un elemento che caratterizza il suo lavoro è certamente il colore, e la volontà di esprimere, di imprimere sulla tela, attraverso il colore, questi cromatismi accesi, questo vitalismo, l’importanza di ripristinare il rapporto tra gli esseri umani e la natura”. In mostra venti dipinti con cui l’artista ci spinge a guardare nel nostro inconscio, come riflessi in uno specchio, per scoprire un altrove. Alberi maestosi, montagne, laghi, paesaggi naturali e interiori, sagome e volti misteriosi si succedono, impressi su carta di riso e tela, realizzati con inchiostro e colori acrilici. Il tutto con anche uno sguardo alla grande arte del passato.


“Il Rinascimento europeo – ci ha detto l’artista – è stato un grande capitolo della storia culturale che ha inaugurato una trasformazione dell’anima umana e l’innovazione artistica non può mai prescindere dalla tradizione culturale. Noi siamo un risultato della storia, da essa deriviamo e attraverso ogni nostro progetto artistico speriamo di portare al pubblico nuove sollecitazioni e prospettive di riflessione. Dobbiamo vivere il presente nel rispetto dell’ambiente naturale, dell’energia della Natura. A questo m’ispiro”. I lavoro di Liu Youju rappresenta anche una riflessione sull’esistenza, sulle emozioni degli esseri umani, sul rapporto quotidiano con l’Altro. In questa prospettiva è anche presente, nel padiglione nazionale del Camerun, alla Biennale d’Arte, dedicata nel 2024 al tema “Stranieri ovunque”.

Tennis, Paolini: “Un podio olimpico non lede la delusione Wimbledon”

Tennis, Paolini: “Un podio olimpico non lede la delusione Wimbledon”Roma, 20 lug. (askanews) – “Sognare troppo, a volte, fa paura: sono stata vicina a vincere Wimbledon, ma non a sufficienza” Così Jasmine Paolini al Corriere della Sera. Paolini spiega che il momento più bello sull’erba londinese è stato “il match point contro la Vekic, in semifinale, partita complicatissima. Ho alzato gli occhi verso il mio team in tribuna, come faccio sempre, e li’ accanto, cosa che accade di rado, ho visto seduta la mia famiglia. Ho pensato quanto fosse bello avere lì mamma, papà e mio fratello. La loro esultanza nel momento della vittoria è stato il momento in assoluto più carico di emozione di tutto il mio Wimbledon: la felicità condivisa è ancora più intensa”.


Ora Parigi: “Arrivare in cima è difficile ma confermarsi lo è di più. Tutte vogliono batterti. Alla medaglia non voglio pensare troppo: è già difficile rimanere focalizzati sull’obiettivo”. Un podio olimpico non lenirebbe la delusione della finale persa a Wimbledon: “Sarebbe una grande gioia, una cosa notevole. Però Wimbledon è Wimbledon. La risposta è nì”. (segue)

Partita la raccolta delle firme Pd per il referendum contro l’autonomia

Partita la raccolta delle firme Pd per il referendum contro l’autonomiaRoma, 20 lug. (askanews) – L’autonomia differenziata “spacca in due il Paese” e il Pd e le altre opposizioni vogliono fermarla con un referendum su cui parte oggi la raccolta di firme. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein parlando a Perugia. “E’ bello essere a Perugia per questa raccolta firme che parte.per un referendum che porteremo avanti con tante altre forze politiche, sociali, associative”.


“E’ bellissimo – ha aggiunto – partire da partire da Perugia, farlo assieme a tante persone che sono già accorse stamattina per firmare contro una riforma sbagliata, l’autonomia differenziata fatta dal governo Meloni che spacca in due il paese”. L’autonomia, insiste la Schlein, è una riforma “che aumenta le diseguaglianze che il sud e le aree interne hanno già pagato troppo. Ma che è una riforma insensata anche per il nord perché rischia di frammentare venti politiche energetiche diverse, quando ce ne vorrebbe solo una – europea – per abbassare le bollette”.


“Autonomia differenziata – ha aggiunto – vuol dire limitare l’accesso alla salute, alla sanità pubblica, al trasporto pubblico locale, alla scuola pubblica, alle cittadine e ai cittadini a seconda di dove nascono. Non accettiamo che ci siano cittadine e cittadini serie A e di serie B”.

I sogni a occhi aperti di Artissima, fiera della scoperta

I sogni a occhi aperti di Artissima, fiera della scopertaTorino, 20 lug. (askanews) – Una fiera di arte contemporanea che vive all’interno del movimento e che si caratterizza per la profonda consapevolezza del valore culturale che si affianca a quello commerciale. La 31esima edizione di Artissima, che si terrà a Torino dall’1 al 3 novembre, ci è stata raccontata, nella sua costruzione, dal direttore Luigi Fassi. “Quest’anno abbiamo 189 gallerie partecipanti, provenienti da 34 Paesi e quattro continenti – ha detto ad askanews – quindi c’è più che mai il dato ormai tradizionale degli ultimi anni, una partecipazione estremamente diffusa, capillare in termini geografici, geopolitici per quanto riguarda la provenienza delle gallerie e quindi la capacità della fiera di raccontare davvero l’emergenza dell’arte contemporanea nel modo più ampio”.


Le nuove geografie sono ospiti di Artissima, in particolare attraverso due aree dedicate al Sud America e all’Est Europa, ma tra le caratteristiche del 2024 c’è anche una tipologia diversa di proposte dei galleristi. “Ci sono diversi elementi interessanti all’interno del dato meramente numerico delle 189 gallerie partecipanti – ha aggiunto il direttore -. Penso ad esempio a come quest’anno vi siano 66 presentazioni di solo show all’interno della fiera. Quindi un terzo delle gallerie hanno scelto la modalità del solo show, della mostra personale. E questo sottolinea un po’ come artissima è volano di contenuti, una fiera che appunto, entrata nel quarto decennio, sa di poter offrire al proprio pubblico un’attenzione particolare sui contenuti. E questo è proprio ciò che i collezioni si continuano a chiedere”. Luigi Fassi è un curatore colto e brillante e si percepisce, ascoltandolo, il modo in cui la sua visione della fiera come istituzione culturale prende forma passo dopo passo, cercando di aprire nuove strade e possibilità. “Questa è la parola che rimane, a mio avviso, centrale anche quest’anno: la scoperta – ci ha detto ancora – cioè il venire a Torino in fiera e incontrare gallerie che si possono incontrare solo in quella circostanza, almeno in Italia. E quindi raccontano qualche cosa che è in continua evoluzione magmatica, l’emergenza di nuovi artisti, di nuove gallerie, quindi la possibilità per i collezioni di davvero investire molto tempo in questo”.


Intitolata “The Era of Daydreaming”, l’era del sogno a occhi aperti, l’edizione 2024 di Artissima spinge ulteriormente in avanti anche il modo in cui la fiera pensa se stessa. “Sognare occhi aperti – ha concluso Luigi Fassi – lo si fa attraverso immagini, sognando persone, non cose, ma relazioni. Quindi è una riprogettazione di noi stessi attraverso un esercizio di riprogettazione della comunità, delle relazioni personali nel quale siamo immersi, che possono trovare nuove configurazioni evolutive nell’immediato futuro. Quindi è un pensiero, ci insegnano i ricercatori contemporanei, fortemente creativo”. Un pensiero che, pur all’interno di un grande evento di mercato, sa contenere elementi di mistero, di irrisolto e di incerto. Qui, a nostro parere, Artissima prova a vincere la sua partita e a definire uno standard. (Leonardo Merlini)

Pastificio Riscossa: storia di emigrazione e rivincita della pasta pugliese

Pastificio Riscossa: storia di emigrazione e rivincita della pasta puglieseMilano, 20 lug. (askanews) – Il sacrificio di chi emigra, la determinazione di chi lavora per tornare e realizzare un sogno. E quella voglia di rivincita che dà il nome a quel sogno. La storia del Pastificio Riscossa di Corato, in provincia di Bari, è figlia di questi ingredienti che ora diventano un video: “Tornate che ce la faremo”.


Fondata oltre un secolo fa da Leonardo Mastromauro, bisnonno di Margherita Mastromauro, oggi alla guida dell’azienda e presidente del gruppo pastai di Unione italiana food, questa azienda è oggi tra le top 300 di Puglia e Basilicata. E il video, concepito come il trailer di un film, diretto dal regista Andrea Simonetti, progettato dall’agenzia Carucci e Chiurazzi di Bari e prodotto da Oz Film, condensa, in poco più di due minuti, la storia di questo pastificio pugliese lunga più di un secolo. Dai primi passi di Leonardo Mastromauro nel 1900, quando avviò un piccolo laboratorio di produzione della pasta, fino agli Venti, quando a seguito della guerra emigrò a New York in cerca di nuove opportunità. Come altri italiani emigrati, Leonardo lavorò con tenacia e ingegno. Nel 1932 il richiamo di casa, racchiuso nelle poche parole “Torniamo a casa. Questa volta ce la faremo” lo riportò in Italia con la sua famiglia per riunirsi alla sua terra e rilanciare il suo progetto: il Pastificio Riscossa. Il nome stesso, “Riscossa”, racchiude in sé il senso di una rinascita. Con la fondazione dell’azienda Leonardo non solo realizzò il suo sogno ma creò una realtà destinata a crescere e prosperare nel tempo. Oggi, sotto la guida di Margherita Mastromauro, l’azienda continua a portare avanti la visione e i valori del suo fondatore. “Questo progetto nasce da una domanda che spesso mi è stata rivolta: perché Riscossa? Volevamo condividere con il pubblico la storia del nostro Pastificio – ha dichiarato Margherita Mastromauro, presidente del Pastificio Riscossa e del gruppo pastai di Unionfood – e i valori fondamentali che hanno plasmato la nostra identità aziendale: la passione per la qualità, l’innovazione e il profondo legame con la tradizione italiana della pasta. Era importante per noi raccontare questa storia di impegno, coraggio, speranza e successo, onorando il nome di colui da cui tutto è iniziato”.

A Jazz and Wine Montalcino Jany McPherson, Tosca, Scofield e Holland

A Jazz and Wine Montalcino Jany McPherson, Tosca, Scofield e HollandRoma, 20 lug. (askanews) – Dal 23 al 28 luglio a Montalcino (Siena) si rinnova la magia e torna Jazz & Wine in Montalcino il festival che, giunto alla sua 27esima edizione, nasce dalla collaborazione tra la nota azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz Jazz Club di Roma ed il Comune di Montalcino.


Il sipario sul festival si alza martedì 23 luglio, quando nella magica atmosfera del Castello Banfi di Poggio alle Mura arriva il Jany McPherosn Trio. La pianista, cantante e compositrice cubana, tra le più interessanti esponenti del pianismo jazz degli ultimi anni, presenta “A long way” uno spettacolo trascinante che la vede protagonista al piano e alla voce in compagnia di Yoann Serra (batteria) e Antonio Sgro (contrabbasso). Mercoledì 24 luglio appuntamento con il John Scofield – Dave Holland Duo, con i due colossi del jazz contemporaneo che incrociano le loro strade in un intimo dialogo intimo in duo. Al Castello Banfi di Poggio alle Mura, il pubblico avrà la rara opportunità di sedersi a pochi metri di distanza dal contrabbasso di Dave Holland e dalla chitarra di John Scofield, per farsi trascinare dalla loro musica.


Giovedì 25 luglio il festival si sposta tra le mura medioevali della Fortezza di Montalcino con Eddie Gomez Trio in Kind of Bill, omaggio a Bill Evans che non mancherà di proporre anche composizioni scritte dai protagonisti sul palco: Eddie Gomez (contrabbasso), Dado Moroni (pianoforte) e Joe La Barbera (batteria). La voce e la classe di una della più affascinanti interpreti italiane saranno protagoniste dell’appuntamento di venerdì 26 luglio quando, sul palco della Fortezza di Montalcino, salirà Tosca con lo spettacolo “La bella estate”. Ad accompagnarla, il suo sestetto con Giovanna Famulari (violoncello, voce, piano, percussioni), Massimo de Lorenzi (chitarra), Luca Scorziello (batteria e percussioni), Fabia Salvucci (voce e tamburi a cornice) e Arabella Rustico (contrabbasso).


Sabato 27 luglio a Jazz & Wine arriva Andy James and All Star Sextet, sette eccellenze del jazz internazionale si incontrano nella terra del Brunello: Andy James (voce), Mino Cinelu (percussioni), Jon Cowherd (piano), John Beasley (piano), John Ellis (fiati), Chico Pinheiro (chitarra), Doug Weiss (basso) e Allan Mednard (batteria), daranno vita a una band composta da soli “numeri uno”. La 27ma edizione di Jazz & Wine in Montalcino chiude domenica 28 luglio nella Fortezza Medicea con Aymée Nuviola Quintet feat. Kemuel Roig. Vincitrice di diversi Grammy, Aymée Nuviola cantante, musicista, cantautrice e attrice, è considerata la migliore esponente del latin jazz, in grado di raccogliere l’eredità di Omara Portuondo e Celia Cruz. Con Aymée Nuviola (voce) si esibiscono Kemuel Roig (piano), Hilario Bell (batteria), Nieger Jose Aguilera (percussioni), Lowel Ringer (basso) e Julian Avila (chitarra).


La direzione artistica di Jazz & Wine in Montalcino è firmata da Eugenio Rubei (Alexanderplatz Jazz Club di Roma, Sound&Image). Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle ore 21.45.

A Orvieto Sound Festival 2024 Max Gazzè, Bennato, Alfa e Leo Gassmann

A Orvieto Sound Festival 2024 Max Gazzè, Bennato, Alfa e Leo GassmannRoma, 20 lug. (askanews) – Dal 25 al 28 luglio, Piazza del Popolo di Orvieto ospiterà la IV edizione dell’Orvieto Sound Festival: quattro serate all’insegna della musica, con Teenage Dream, Alfa, Rondine, Edoardo Bennato, Leo Gassmann, Max Gazzè e Anna Castiglia.


La manifestazione prenderà il via giovedì 25 luglio con Teenage Dream, un omaggio gli anni 2000 attraverso le hit di Disney Channel che da vent’anni creano aggregazione. Si prosegue venerdì 26 luglio con il concerto di Alfa, artista rivelazione del Festival di Sanremo 2024, con il tour “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato”, sold out al Forum di Assago a febbraio. Il cantautore e rapper genovese presenterà l’ultimo album, uscito a febbraio, contenente “Vai!” (doppio disco di platino). In apertura, Rondine, giovanissimo cantautore romano, autore di “Rossofuoco” di Mida, doppio disco di platino.


Appuntamento per sabato 27 luglio con Edoardo Bennato e il suo inconfondibile stile fatto di rock, blues, folk e musica popolare italiana. Accompagnato dalla storica BeBand, Bennato proporrà i suoi brani più celebri e una selezione di canzoni tratte dall’ultimo album “Non c’è”. Prima di lui, Leo Gassmann, figlio d’arte che ha intrapreso con successo una solida e determinata carriera come cantante, in gara a già due edizioni del Festival di Sanremo. Il festival si concluderà domenica 28 luglio con Max Gazzè e il suo “Interludio”, secondo capitolo del suo nuovo tour “Amor Fabulas” che, dopo aver attraversato con successo i teatri più belli d’Italia, proseguirà il suo percorso in location prestigiose. Gazzè, insieme a una nuova formazione musicale che include il vibrafono di Marco Molino, la fisarmonica di Manuel Petti, i fiati e le chitarre di Max Dedo, l’autoharp e le voci di Greta Zuccoli e il pianoforte di Sunhee You, offrirà una versione acustica e originale dei suoi brani, arricchita da inediti tratti dal prossimo album. Ad aprire il concerto la giovane cantautrice siciliana, Anna Castiglia, vincitrice assoluta della XXXV Edizione di Musicultura con il brano “Ghali”, fresca dell’apertura a Fabi-Silvestri-Gazzè al Circo Massimo.


Il Festival, fortemente voluto e organizzato dal Comune di Orvieto e OTRlive, vede la direzione artistica di Pino Strabioli.

”Effetto notte”, proiezioni, musica e visite all’insegna dell’horror

”Effetto notte”, proiezioni, musica e visite all’insegna dell’horrorRoma, 20 lug. (askanews) – Brividi di paura in questa estate calda romana con la rassegna Effetto Notte, organizzata da Cinecittà, in collaborazione con Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Soprintendenza Speciale di Roma, CSC – Cineteca Nazionale, che per otto serate dal 20 al 27 luglio porterà nella cornice dell’Arena Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme – a ingresso gratuito – la magia e il fascino del grande schermo attraverso alcuni capolavori del cinema italiano, veri e propri cult, con uno zoom dedicato al cinema di genere, declinato in una variante straordinariamente popolare e amata: il cinema horror, del mistero e del fantastico.


Otto serate in cui sarà reso omaggio al genio di tre maestri, tre volti del lato oscuro del cinema italiano: Mario Bava, Dario Argento e Pupi Avati, in film tutti recentemente restaurati. A fianco dei loro film, tre momenti di musica dal vivo dedicati alla musica sinfonica, al mondo Disney, al jazz. E ancora una proposta di visite guidate in 3 luoghi magici da scoprire. “Per la nuova edizione di Effetto Notte – dichiara Nicola Borrelli, Direttore Generale Cinema e Audiovisivo – abbiamo scelto di aprire gli spazi del complesso di Santa Croce per proporre un percorso che, partendo da perle del cinema italiano capaci di coniugare grande popolarità con un’altissima qualità e ricerca, passi attraverso incontri musicali e visite guidate che faranno scoprire il nostro patrimonio museale e archeologico di sorprendente bellezza. Un percorso che vuole offrire al pubblico che ci segue da anni con passione e interesse serate di spessore culturale, artistico e intrattenimento che, siamo convinti, possano essere apprezzate dalle tante persone che danno fiducia a questa iniziativa”.


“Seguendo la linea impressa in questi tre anni di guida delle attività culturali di Cinecittà e del Luce – commenta Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà – abbiamo voluto variare la classica proposta di Effetto Notte, con una retrospettiva, sul genere e l’horror, dedicata a tre maestri amatissimi come Argento, Avati e Bava, realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia. Film di culto osannati dalla critica internazionale, da rivedere o, per i più giovani, da scoprire. Lo facciamo con titoli, come i quattro di Dario Argento curati da Cinecittà, restituiti agli spettatori in versioni brillantemente restaurate. Un atto d’amore per un grande cinema italiano, che sono certa attirerà e divertirà il pubblico della nostra città”. Si parte Sabato 20 luglio, con la proiezione di un cult amato da generazioni di fan, “Suspiria”, di Dario Argento, capolavoro di sguardo e atmosfera che ha influenzato cineasti di diverse latitudini ed età. La proiezione, alle 21, sarà preceduta dal concerto alle 19 “Fantasia romantica – Omaggio a Sergio Calligaris”, realizzato in collaborazione con A.Gi.Mus, con musiche di Clara Wieck Schumann, Robert Schumann, Mendelssohn, Chopin, Liszt, Brahms, Sergio Calligaris.


Domenica 21 alle 21 è la volta del grande Maestro Mario Bava, il pioniere dei generi, con “Terrore dallo spazio”, opera seminale di fantascienza italiana del 1965, capace di influenzare niente meno che l’Alien di Ridley Scott. Lunedì 22 luglio è la serata dell’omaggio al maestro del brivido italiano, Dario Argento, con la proiezione del magnifico omaggio documentario “Profondo Argento”, il film di Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa, imperdibile racconto dell’aspetto più umano e nascosto del protagonista. A seguire, il restauro realizzato da Cinecittà del suo capolavoro più noto nel mondo, “Profondo rosso”.


Martedì 23 “Cartoon in versione sinfonica” propone l’omaggio dell’Orchestra da Camera Fiorentina all’universo di Walt Disney, con un concerto diretto da Giuseppe Lanzetta alle 19.30. A seguire, sempre alle 21, il capolavoro di Mario Bava “Operazione paura” del 1966, cardine assoluto del genere, preceduto dall’episodio del film Tre passi nel delirio “Toby Dammit” diretto da Federico Fellini. È noto come per questo breve film tratto da un racconto di Edgar Allan Poe, Fellini trasse più di un’ispirazione dalla pellicola di Bava. Mercoledì 24 è di scena Pupi Avati con il suo film forse più inquietante, un altro titolo da antologia della paura, “La casa dalle finestre che ridono”, il film del ’76 capace di riscrivere il genere mostrando paesaggi esterni e intimi della profonda provincia italiana. Giovedì 25 si inizia alle 19.30 sulle note jazz dell’ASA Trio, seguito alle 21 dalle note liriche e visionarie orchestrate da Dario Argento in “Opera”. Venerdì 26 alle 21 I tre volti della paura, altro capitolo fondamentale del terrore in cui Mario Bava si cimenta con tre racconti di F.G. Snyder (forse lo stesso Bava), Aleksej Tolstoj e Cechov, per un film amato da due spettatori illustri: Roman Polanski e Quentin Tarantino. E che nella versione inglese diede ispirazione al nome dei padri del rock metal, i Black Sabbath. Gran finale Sabato 27 alle 21 con l’opera prima di Argento, “L’uccello dalle piume di cristallo”, che rivelò all’Italia, all’America e poi al mondo che esisteva un horror diverso, visionario artigianale e magnifico, e che aveva in Italia la sua casa. Effetto Notte offre anche un programma di visite guidate gratuite in 3 luoghi del complesso di Santa Croce: il Complesso Archeologico di Santa Croce in Gerusalemme, il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali e il Polo Museale Granatieri e Fanteria.

Volterra, arte, danza e musica al festival del Teatro romano

Volterra, arte, danza e musica al festival del Teatro romanoRoma, 20 lug. (askanews) – Nella splendida cornice di Volterra, tra il verde delle colline e l’azzurro del mare Tirreno, la ventiduesima edizione del Festival Internazionale del Teatro Romano propone un intenso calendario di appuntamenti con teatro, danza, musica.


Dopo la rosa di eventi che hanno coinvolto in prima persona l’attore Simone Domenico Migliorini, ideatore e direttore artistico del Festival con la prima nazionale del suo “Cattivi, cattivissimi e bastardi nel teatro di Shakespeare” assieme a Sarah Biacchi, questa sera il gruppo della Creta porta in scena un testo tratto dal Plauto di Aristofane, firmato da Anton Giulio Calenda e diretto da Alessandro Di Murro, intitolato “Pluto o il dono della fine del mondo”. Uno spettacolo che divertirà il pubblico invitandolo a chiedersi: che cosa succederebbe se fossimo tutti ricchi e se a tutti fosse concesso ozio illimitato? È su questa utopia che si gioca l’opera di Aristofane “Pluto”, che prende il nome da un dio tanto poco spirituale, quanto assai utile e concreto: il cieco Pluto, dio della ricchezza nel pantheon ellenistico, viene rapito da Cremilo, contadino ateniese, affinché smetta di elargire ricompense ai malvagi e sofferenze agli onesti. Succederà, che, curata la cecità di Pluto, i soldi saranno bulimicamente distribuiti a tutti e che quindi lavorare diverrà inutile.


Domani, invece, sarà protagonista del palco Sergio Vespertino con “Pirandello. Questo, codesto e quello” testo firmato a quattro mani assieme a Salvatore Ferlita e prodotto da Agricantus con musiche di Gabriele Lomonteche. Il 23 luglio doppio appuntamento: alle 17,30 con l’editoria nelle sale del Museo Etrusco Guarnacci per la presentazione del libro “Catullo e Clodia dalla A alla Z” di Alessandro Biotti presentato da Alessandro Fo con letture curate da Simon Domenico Migliorini e Ilenia V. Raimo; alle 21,30 al teatro romano il Teatro di Tato Russo presenta “Odysseo superstar – l’eroe di cui nessuno ha bisogno” con la regia del collettivo V.A.N. che riprende la sua indagine su Omero seguendo e analizzando la vita di Ulisse. La danza torna protagonista il 25 luglio con una regia di Aurelio Gatti tratta da Lucrezio “De rerum natura – sospesi tra un vuoto che ci precede e il vuoto che ci attende” mentre il 26 luglio debutta in prima internazionale “L’incantatore” di Natalia Di Bartolo, poema epico scritto dall’autrice per Simon Domenico Migliorini, con musiche originali dal vivo di Eric Breton cantate dal soprano Lydia Mayo e prodotta dalla Associazione Culturale Gruppo Progetto Città, con la regia dello stesso Migliorini e movimenti scenici di Eleonora Ferrari. (Segue)