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Autore: Redazione StudioNews

Alice Munro e la figlia abusata: separare l’artista e la persona

Alice Munro e la figlia abusata: separare l’artista e la personaRoma, 9 lug. (askanews) – L’editoriale pubblicato nel weekend sul Toronto Star da Andrea Skinner, figlia della premio Nobel Alice Munro, non avrebbe dovuto giungere come una sorpresa: c’era anche una sentenza di tribunale del 2005 a confermare, lettere alla mano, che il patrigno Gerry Fremlin aveva abusato di lei quando aveva nove anni.


Eppure è parso un fulmine a ciel sereno. La celebrità della scrittrice aveva calato una coltre di omertà sulla vicenda, sull’inazione di Munro e del padre di Andrea, non solo pubblicamente ma all’interno della famiglia coinvolgendo le sorelle e il fratellastro di Andrea, devastati anche loro da decenni di silenzio. “E’ ora di raccontare la mia storia” ha scritto Skinner nel suo editoriale. “Ogni famiglia è infelice a modo suo” secondo Tolstoj, ma le storie di abusi familiari seguono un loro copione drammaticamente simile. C’era dunque una ragazzina in custodia condivisa che passava l’inverno con il padre – Jim Munro – e la matrigna Carole e il fratellastro Andrew (le altre due sorelle erano già fuori casa) e l’estate con la madre e il patrigno nel quadro idilliaco della campagna dell’Ontario. Una notte, aveva nove anni e la madre non c’era, chiese al patrigno di dormire nel letto della mamma. Lui la prese come un’offerta sessuale.


La bambina tacque fino all’autunno, poi si confidò col fratello che la convinse a parlarne con la matrigna, la quale andò dal padre Jim, che pensò bene di seppellire la storia, non lo disse alla prima moglie Alice, né chiese nulla alla piccola Andrea. L’estate seguente però, Jim Munro inviò in Ontario anche la figlia Sheila, già ventenne, col compito impossibile di impedire che Andrea restasse sola col patrigno. Gerry Fremlin continuò, racconta Andrea, a esibirsi davanti a lei mentre erano soli nel suo camion, o a parlarle di sesso. La cosa andò avanti fino all’adolescenza, quando il patrigno perse interesse. Fin qui, Andrea era stata sostanzialmente lasciata sola dal padre e della matrigna oltre che dai fratelli. Soffriva di emicranie e bulimia; all’università ebbe grossi problemi.


A 25 anni, Andrea scrisse una lettera alla madre rivelandole tutto. La reazione di Alice Munro fu quella che la figlia temeva: se ne andò di casa, ma la prese come una infedeltà del marito, il quale minacciò il suicidio e in una serie di lettere accusò la figliastra di averlo praticamente sedotto. Nessuno anche allora si preoccupò delle conseguenze della vicenda per Andrea. Tre mesi dopo, Munro tornò dal marito: business as usual, Gerry Fremlin gestiva tutte le sue faccende pratiche mentre lei si dedicava alla scrittura. Adesso tutti sapevano in casa, ma nessuno ne parlava. In molti adesso si chiedono come sia possibile che questa artista celebratissima, la maestra del racconto, la scrittrice che ha dedicato la vita a scandagliare le profondità dell’animo umano, e tanto ha narrato soprattutto di ragazze e donne, parlando anche di abusi e silenzi, abbia operato una simile rimozione nei confronti della sua propria figlia.


Non finisce qui. All’inizio degli anni Duemila, Andrea (sposata dopo molta terapia) restò incinta di due gemelli. Scrisse allora alla madre che non intendeva farli mai vedere al patrigno. Alice Munro replicò che lei non guidava e le sarebbe stato “molto scomodo” andare a trovare Andrea. La giovane interruppe i rapporti. Pochi anni dopo, leggendo un’intervista alla madre in cui Munro glorificava l’amore del marito e asseriva di avere ottimi rapporti con le tre figlie, Andrea Skinner prese in mano le copie delle lettere del patrigno e le portò in tribunale. Gerry Fremlin fu condannato a due anni con la condizionale, con la proibizione di frequentare parchi giochi e scuole. Eppure, in famiglia si continuò a non parlare della vicenda. Fremlin morì all’improvviso nel 2013, quando Munro mostrava già i primi segni della demenza. Nel 2014 arrivò il premio Nobel. Morirono nel frattempo anche Jim Munro e la moglie Carole. La salvezza, alla fine, è arrivata dai fratelli. Furono Sheila, Jenny e Andrew ad andare in un centro di assistenza per le famiglie toccate dagli abusi sessuali e dopo molti pianti, furono loro a ricontattare la sorellina. A un mese dalla morte di Alice Munro, Andrea Skinner ha raccontato la sua verità e il mondo all’improvviso ha scoperto quello che già era pubblico e certificato – ma di cui la stampa non si era mai occupata. Un copione, appunto: l’abuso, la vergogna della vittima, l’arroganza di chi abusa, il silenzio che corrode tutto e tutti, poi l’omertà familiare, ingigantita dalla necessità di proteggere la celebre madre. Che da parte sua forse ha esorcizzato sulla pagina scritta quello che non riusciva ad agire nella vita concreta – sua e della figlia che non aveva ascoltato. Il mondo della cultura discute, il Canada è avvilito. Margaret Atwood, altra grande autrice canadese che era amica personale di Munro, si dice “scioccata” perché aveva sentito parlare della vicenda ma non ne conosceva i dettagli. Al lettore devoto di Munro resta la consapevolezza che l’opera d’arte non si identifica con il suo autore, e viceversa, altrimenti gran parte del patrimonio culturale dell’umanità andrebbe gettato via. E forse anche, conoscendo questa vicenda familiare, si può tornare a leggere e indagare con occhi nuovi quello che ci resta di Munro, la sua capacità di condurci nella parte più oscura di noi. (di Alessandra Quattrocchi)

Milano, nuovo centro contro spreco alimentare in zona Loreto

Milano, nuovo centro contro spreco alimentare in zona LoretoMilano, 9 lug. (askanews) – La rete dei centri contro lo spreco alimentare presenti a Milano si arricchisce di un ulteriore tassello con l’inaugurazione, questa mattina, del nuovo Hub alimentare in zona Loreto. Lo spazio va ad aggiungersi ai sei già attivi (Gallaratese, Centro, Isola, Lambrate e Foody e Selinunte) ed è il secondo – dopo quello nel quartiere San Siro aperto lo scorso giugno – avviato come risultato del percorso di coprogettazione iniziato nel 2023 e che ha visto il coinvolgimento di oltre 20 enti del Terzo settore e soggetti pubblici e privati nelle azioni di recupero delle eccedenze alimentari e di redistribuzione alle persone più fragili. Un iter finanziato grazie alle risorse a disposizione del Comune di Milano dopo la vittoria dell’Earthshot Prize 2021, prestigioso riconoscimento internazionale dedicato alle migliori soluzioni per proteggere l’ambiente.


Il nuovo Hub alimentare Loreto sarà il primo articolato in tre spazi nel Municipio 2: Off Campus in viale Monza, lo spazio della Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro in piazza Anelli e quello di Terza Settimana in via Leoncavallo. Un innovativo modello che favorisce il radicamento e la prossimità territoriale grazie alla diffusione su più sedi e contemporaneamente assicura il coordinamento tra tutte le realtà promotrici attraverso la gestione integrata. Il nuovo Hub sarà gestito da un raggruppamento di partner, con cooperativa sociale COMIN come capofila, insieme a Milano Positiva APS, Associazione T12 Lab, Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro, Terza Settimana ODV e Mutuo Soccorso Milano APS. “L’esperienza di Milano e le sue iniziative nel campo delle politiche alimentari sostenibili sono riconosciute a livello nazionale e internazionale per il loro alto valore innovativo – ha commentato la vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo -. In particolare, il sistema degli Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare si è dimostrato attivatore di circuiti virtuosi di recupero e redistribuzione delle eccedenze. L’impegno dell’Amministrazione per rafforzare questa rete, riconosciuto anche dall’attribuzione del Earthshot Prize 2021, prosegue con l’attivazione del settimo hub in una zona, il Municipio 2, non ancora coperta dall’iniziativa, introducendo come importante fattore di innovazione un’attenzione ancora maggiore alla capillarità delle risposte, attraverso la moltiplicazione dei punti di accesso”.


“Il rafforzamento della rete degli hub contro lo spreco alimentare nei diversi municipi – ha aggiunto l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – si inserisce nel solco della nostra strategia di welfare di prossimità che stiamo promuovendo come una delle priorità di questa Amministrazione. Insieme all’esperienza delle reti QuBì, portata avanti dalla Direzione Welfare e Salute, ci aiuta, infatti, a perseguire un obiettivo importante: avvicinare le risposte ai luoghi dove vivono le persone, radicarle nei quartieri e renderle, di conseguenza, più accessibili. In questo senso, la sinergia sempre più forte con i progetti dell’Area Food Policy ci renderà più efficaci nel supportare le famiglie più fragili”. Uno degli elementi innovativi del nuovo hub è costituito dall’implementazione di azioni di trasformazione degli alimenti non più freschi finalizzate alla produzione di compost, per contrastare lo spreco alimentare, ma il progetto mira anche a promuovere il volontariato e l’integrazione socio-lavorativa, grazie alla collaborazione di diversi partner e alla costruzione di una solida rete territoriale di supporto. Il funzionamento della raccolta e della consegna dei prodotti e della gestione dei tre spazi che fanno parte dell’Hub Loreto è garantito dalla cooperativa sociale Comin, dalla Parrocchia Santa Maria Assunta in Turro e da Terza Settimana Odv, in sinergia con gli altri partner progettuali.


Il sistema degli Hub di Quartiere contro lo spreco alimentare, tra l’altro, è stato selezionato come vincitore dell’Earthshot Prize 2021, il premio ambientale globale istituito dal Principe William e assegnato ogni anno a cinque progetti per il loro contributo all’ambientalismo. “Sono molto lieta – ha commentato Catriona Graham, Console Generale del Regno Unito a Milano – che grazie a questa opportunità, la città di Milano abbia potuto rafforzare questa preziosa progettualità e spero che l’esperienza del capoluogo meneghino possa essere esportata anche al di fuori dei confini cittadini”.

La Rai e il buco sul voto francese, Sergio nella bufera. M5s annuncia anche un esposto all’Agcom

La Rai e il buco sul voto francese, Sergio nella bufera. M5s annuncia anche un esposto all’AgcomRoma, 9 lug. (askanews) – “Ho chiesto all’amministratore delegato Rai una relazione urgente e dettagliata rispetto all’atteggiamento tenuto dall’azienda la sera dei risultati delle elezioni francesi”, ha annunciato la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia, aggiungendo: “Ribadisco che, al netto delle spiegazioni fin qui giunte, è del tutto inconcepibile che il servizio pubblico si sia reso protagonista di un simile ‘buco’ proprio nelle ore cruciali di un evento globale seguito dai media di tutto il mondo e che ha trovato ampia copertura sulle TV private italiane”. E – incalza Floridia – “ho sollecitato l’Ad ad avere una risposta entro l’ufficio di presidenza che ho convocato per il prossimo martedì 16 luglio, di modo da poter esporre il contenuto della relazione a tutti i membri della commissione di vigilanza”. L’Ad Sergio è in mezzo alla bufera, e il M5s ha annunciato anche un esposto all’Agcom. “Quanto accaduto, o meglio, quanto non accaduto in RAI la sera delle elezioni francesi non può passare sotto silenzio con il trascorrere dei giorni. Che senso ha parlare di ‘servizio pubblico’ davanti ha una Waterloo informativa come questa? Mentre le tv private italiane e i network di tutto il mondo avevano gli occhi puntati su Parigi, il servizio pubblico italiano si accorgeva delle elezioni francesi con un ritardo incomprensibile”, sottolineano gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai.


“Serve un’azione immediata volta a individuare con precisione le responsabilità e ad impedire che si ripetono episodi come questi. Presenteremo un esposto ad AGCOM per valutare ogni aspetto di questa vicenda anche dal punto di vista sanzionatorio. In commissione di Vigilanza depositeremo una interrogazione molto stringente anche per comprendere come tale omissione si sia potuta verificare una situazione del genere in presenza di una sede di corrispondenza a Parigi e degli inviati delle principali testate Rai nella capitale francese”, concludono.

Giubileo, Pd: Gualtieri fa rimuovere resti incendio Parco Centocelle

Giubileo, Pd: Gualtieri fa rimuovere resti incendio Parco CentocelleRoma, 9 lug. (askanews) – Il sindaco Gualtieri, nella sua veste di Commissario per il Giubileo, ha dato mandato al dipartimento Rifiuti di Roma Capitale di attivare l’iter per far eseguire ad Ama la rimozione dei rifiuti rimasti nelle aree private oggetto dell’incendio del 9 luglio 2022 a ridosso del Parco di Centocelle. L’annuncio è di Giammarco Palmieri, consigliere capitolino Pd e presidente della commissione Ambiente di Roma Capitale che spiega in una nota che “molti privati non hanno ottemperato all’obbligo di rimozione a loro carico previsto dall’ordinanza 5 del 2022. Si tratta di una scelta importante, sulla quale ci eravamo confrontati con l’assessora Alfonsi anche nel corso dell’ultima commissione ambiente sul tema poche settimane fa”.


Proprio in quell’occasione, continua Parrucci “si manifestò un consenso unanime affinché per tutte le attività legate al Parco di Centocelle per le quali fosse possibile venissero utilizzati i poteri commissariali – ricorda Parrucci -. Con le attività che verranno realizzate saranno finalmente rese sicure le aree in vista della loro acquisizione al patrimonio pubblico. Un ringraziamento per il grande lavoro fatto insieme va all’assessora Alfonsi, ai presidenti dei Municipi V e VII Caliste e Laddaga, ai membri della commissione ambiente e ai comitati e le associazioni che sono stati un pungolo costante”.

Festival delle Rose Rosse di Cascia 2024, presentato programma

Festival delle Rose Rosse di Cascia 2024, presentato programmaRoma, 9 lug. (askanews) – Dopo il grande successo della prima edizione, oggi, martedì 9 luglio, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, a Perugia, è stata presentata la seconda edizione del Festival delle Rose Rosse di Cascia. Organizzato a Cascia dall’Associazione culturale di promozione sociale l’Università Cerca Lavoro (UCL), e promosso dal Comune di Cascia, la manifestazione si svolgerà nella giornata del 20 luglio. Alla conferenza stampa, moderata da Diego Righini, produttore della UCL, hanno partecipato Paola Agabiti (Assessore alla programmazione europea, bilancio e risorse umane e patrimoniali. Turismo, cultura, istruzione e diritto allo studio della Regione Umbria), Mario De Carolis (Sindaco del Comune di Cascia), Franco Lattanzi (Presidente del Festival Rose Rosse di Cascia) e Paola Tassone (Direttore Artistico).


Anche quest’anno, l’obiettivo del Festival delle Rose Rosse di Cascia, dedicato alla figura di Santa Rita,amata in tutto il mondo, è quello di utilizzare il mezzo cinematografico per parlare delle donne, attraverso prospettive cinematografiche femminili o racconti che siano in grado di demolirne lo stereotipo per scoprirne l’umanità, le potenzialità e le ambizioni. Un’iniziativa divenuta in breve tempo un appuntamento culturale cinematografico all’interno del territorio capace di portare all’attenzione del pubblico opere cinematografiche volte a risaltare il ruolo della donna attraverso il grande schermo. Il cinema ha il potenziale di ridurre significativamente il divario di genere, offrendo una potente piattaforma per sfidare e abbattere gli stereotipi radicati nella società. Attraverso la rappresentazione di personaggi complessi, diversificati e autentici, il cinema può promuovere una maggiore comprensione e accettazione delle diverse identità di genere, ispirando cambiamenti culturali e sociali che favoriscono l’uguaglianza e l’inclusione. Attrici, registe, produttrici, cantanti e conduttrici incontreranno il pubblico raccontando le loro incredibili storie. Una giornata a Cascia dove si alterneranno alle visione di opere cinematografiche storie di donne “coraggio” tantissime occasioni di confronto proposte ai numerosi ospiti del festival.


“Ritengo il Festival delle Rose Rosse di Cascia un evento molto importante, in quanto permette a Cascia, la terra di Santa Rita, di mettere in risalto la sua storia di spiritualità e religione. Cascia, inoltre, rappresenta il luogo ideale per dibattere e confrontarsi sul ruolo delle donne che, nel corso degli anni, con grande fatica e determinazione, hanno compiuto notevoli progressi nel loro ruolo sociale e lavorativo, rimanendo il perno fondamentale della famiglia. Desidero ringraziare gli organizzatori, l’amministrazione comunale e tutti coloro che credono in questo progetto, permettendo alla Valnerina e in particolare a Cascia di assumere un ruolo significativo nel dialogo e nel confronto sul ruolo della donna” ha dichiarato l’Assessore Paola Agabiti. È pronto a replicare e superare il successo della prima edizione, il Sindaco Mario De Carolis: “Con grande entusiasmo ci prepariamo a dare il via all’edizione 2024 del Festival delle Rose Rosse di Cascia, dopo il grande successo dello scorso anno che considero una scommessa vinta. Sono certo che questa seconda edizione porterà ancora più visibilità a Cascia, mettendo in luce temi sociali di grande importanza”.


“Il Festival delle Rose Rosse di Cascia rappresenta un’importante occasione per dare voce alle donne attraverso il cinema. La nostra ambizione è quella di creare uno spazio in cui le storie femminili possano emergere con forza, sfidando gli stereotipi e mostrando la complessità e il coraggio delle donne. Questo festival è un segno tangibile del nostro impegno per la parità di genere e per una rappresentazione più autentica e diversificata della donna sul grande schermo” ha aggiunto Franco Lattanzi. “Il Festival delle Rose Rosse di Cascia è un appuntamento imprescindibile per chi vuole scoprire e apprezzare le storie di donne raccontate dalle donne stesse. Il nostro obiettivo è utilizzare il cinema come strumento per abbattere gli stereotipi di genere e mettere in luce l’umanità, le potenzialità e le ambizioni delle donne. La selezione di quest’anno è particolarmente ricca e variegata, con opere che trattano temi cruciali come la violenza di genere, il bullismo e l’abuso della tecnologia, offrendo al pubblico un’opportunità unica di riflessione e confronto” ha commentato Paola Tassone, a cui ha fatto eco Diego Righini: “Grazie alla Regione Umbria e al Ministero della Cultura, il Festival delle Rose Rosse di Cascia può svolgersi e valorizzare i piccoli borghi italiani come centri di cultura e spettacolo. Il loro supporto è fondamentale per promuovere le caratteristiche uniche e i costumi di ogni comunità locale. È attraverso iniziative come questa che possiamo dare voce alle storie e alle tradizioni che rendono il nostro patrimonio culturale così ricco e diversificato”.

La Procura di Parigi apre un’inchiesta sui finanziamenti della campagna presidenziale di Le Pen

La Procura di Parigi apre un’inchiesta sui finanziamenti della campagna presidenziale di Le PenRoma, 9 lug. (askanews) – La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta sul finanziamento della campagna presidenziale del 2022 di Marine le Pen, la leader del partito di estrema destra Rassemblement National: è quanto riporta la rete televisiva BFMTV, citando fonti della magistratura.


L’inchiesta è stata avviata su segnalazione della Commissione nazionale francese sul finanziamento delle campagne elettorali (Cnccfp); la legge vieta infatti ai candidati di superare un limite di spesa prestabilito, pena la perdita dei rimborsi previsti. Le Pen aveva valutato i costi della propria campagna fra gli 800mila e il milione di euro, finanziati interamente dal partito e con gli interessi sui prestiti a carico del governo (come per tutti gli altri partiti).


La notizia è stata poi confermata dalla stessa Procura, che non ha tuttavia diffuso alcun dettaglio sulla natura del presunto illecito: il fascicolo è stato ora assegnato a un giudice istruttore. Per avere diritto al rimborso delle spese previsto dalla legge, i candidati devono presentare alla Commissione le spese della campagna e i relativi giustificativi non oltre due mesi dopo il voto.

”AMelpignano – Meridiano Salento”, un’estate di concerti e spettacoli

”AMelpignano – Meridiano Salento”, un’estate di concerti e spettacoliRoma, 9 lug. (askanews) – Prosegue l’attesa e fervono i preparativi per la seconda edizione di AMelpignano – Meridiano Salento: dal 27 luglio al 17 agosto la manifestazione ideata da Razmataz Live proporrà un ricco programma di undici appuntamenti da non perdere per gli amanti della musica e della cultura. Nel comune salentino, capitale mondiale della musica grazie a festival come La Notte della Taranta e Melpignano Rock, dal 2023 è nato infatti questo nuovo progetto capace di spaziare tra diversi generi e discipline artistiche con esperienze nazionali e internazionali.


Dopo aver ospitato Goran Bregovic, Stewart Copeland, Drusilla Foer, New York Ska-Jazz Ensemble, Gianrico Carofiglio, Venerus e altri ospiti, quest’anno nell’Arena di Piazza Antonio Avantaggiato si esibiranno Elio e le Storie Tese con “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”, un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio e nuovo della band italiana più irriverente, divertente e corrosiva (sabato 27 luglio); lo scrittore Roberto Saviano con il recital “Appartenere”, un’inedita traversata nella vita intima del potere criminale (domenica 28 luglio); l’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento diretta da Paolo Silvestri e i solisti Javier Girotto e Paolo Fresu con Morricone Forever, con i grandi temi “cinematografici” del maestro Ennio Morricone, impressi nella memoria del pubblico di tutto il mondo (mercoledì 31 luglio); lo storico gruppo cileno Inti-Illimani con il cantautore italiano Giulio Wilson (venerdì 2 agosto); la band Pink Floyd Legend, affiancata dall’ensemble classico Legend Orchestra & Choir diretto dal Maestro Giovanni Cernicchiaro, con i brani dell’album Atom Heart Mother e altri classici del gruppo britannico (sabato 3 agosto); la prog band più famosa al mondo con una delle tappe del tour “PFM canta De André Anniversary” (domenica 4 agosto); l’inconfondibile sound dei Modena City Ramblers (giovedì 8 agosto – ingresso gratuito); CCCP – Fedeli alla linea, nell’ambito del Sei Festival di Coolclub, per una tappa dell’atteso tour “In Fedeltà la Linea C’è” (venerdì 9 agosto); Stefano Massini e Corrado Formigli con lo spettacolo “Titanic ovvero il pianeta affonda ma l’orchestrina continua a suonare”, in cui le dieci regole per salvarci dal naufragio creano l’occasione per un incontro fra giornalismo, story telling e musica (domenica 11 agosto); una serata dedicata al rock d’autore italiano con Marlene Kuntz e Vasco Brondi (mercoledì 14 agosto). Sabato 17 agosto, gran finale con Fiorella Mannoia che torna a Melpignano dopo l’esperienza da Maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta, con un atteso live nel quale è accompagnata da un’orchestra sinfonica.


Ideato e organizzato da Razmataz Live, un’azienda milanese che si occupa della produzione e della promozione di spettacoli, concerti e festival, AMelpignano – Meridiano Salento nasce grazie alla collaborazione con numerose realtà salentine e alla fondamentale sinergia con il Comune di Melpignano. “Anche per quest’anno Melpignano si trasformerà in un teatro a cielo aperto, grazie alla collaborazione sinergica tra l’amministrazione comunale e gli operatori culturali privati. Un ricco calendario di eventi e incontri, grandi nomi nazionali e internazionali, per continuare a pensare la cultura come motore propulsore delle comunità e delle economie locali”, dichiara Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano. “Grazie alle collaborazioni del 2023, gli spazi melpignanesi hanno attratto migliaia di persone, dando ulteriore impulso al turismo culturale. Ci riteniamo soddisfatti, come amministratori, per il successo dello scorso anno, ottenuto anche grazie al grande investimento privato del festival AMelpignano. L’intento, in una visione politica più ampia, voleva e vuole essere – anche per il 2024 – proprio quello di aprire il nostro luogo a molteplici e differenti esperienze culturali capaci di creare fermento e stimolare il territorio, offrendo spazi idonei e ben organizzati per eventi di diverse dimensioni”, conclude la prima cittadina.

Adi, Calderone: misure che hanno sostituito RdC funzionano bene

Adi, Calderone: misure che hanno sostituito RdC funzionano beneRoma, 9 lug. (askanews) – Le misure che hanno sostituito il reddito di cittadinanza “stanno funzionando” e “bene”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in un punto stampa sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa (assegno di inclusione e supporto formazione lavoro), commentando l’osservatorio dell’Inps.


I dati sulle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa (Adi, assegno di inclusione; Slf, supporto formazione lavoro) che hanno sostituito il reddito di cittadinanza (da settembre 2023 a giugno del 2024) sono “estremamente interessanti perché contengono indicatori e notizie importanti”. Per quanto riguarda l’Adi “al 30 giugno erano 698.000 i nuclei familiari con il diritto alla corresponsione dell’assegno – ha detto – che, quindi, sono beneficiari dell’assegno, per un totale di quasi 1,7 milioni di persone. Per l’esattezza 1.681.380”. Calderone ha sottolineato che “questo vuol dire che siamo praticamente in linea, vicini a quelli che erano i target annuali previsti per la misura, che come si sa è aperta a tutte quelle condizioni e quei nuclei familiari che si trovano in una condizione di fragilità. I dati dell’osservatorio, poi, nel dettaglio sono riferiti al mese di maggio: 625.000 nuclei familiari erano percettori dell’assegno di inclusione a maggio 2024. Di questi 260.000 con minori; 239.000 con disabili; 297.000 con persone che hanno più di 60 anni e 6.000 invece nuclei familiari con soggetti in condizione di svantaggio. Voglio sottolineare quest’ultimo dato perché credo sia estremamente importante, perché è una misura che oltre che parlare alle tre categorie che sono state inserite nel decreto 48 del 2023, quello che abbiamo approvato il 1 maggio dello scorso anno, apre a un contesto che è quello di guardare a tante forme di fragilità tra cui abbiamo inserito anche le donne vittime di violenza”.


Il ministro ha inoltre rimarcato che “il supporto per la formazione e il lavoro ha un tiraggio inferiore rispetto a quelle che erano le previsioni, ma va letto insieme anche con tutti quegli altri indicatori del mercato del lavoro che ci dicono che in questo momento abbiamo il tasso di occupazione più alto di sempre e il tasso di disoccupazione più basso”. Questo significa che “dopo la formazione si transita verso il lavoro – ha concluso – chi non è entrato all’interno del circuito del supporto per la formazione e il lavoro ha comunque individuato un percorso lavorativo”.

Presentata a Verona la quarta edizione di Fieragricola Tech

Presentata a Verona la quarta edizione di Fieragricola TechRoma, 9 lug. (askanews) – Innovazione e agricoltura si incontrano a Veronafiere per la quarta edizione di Fieragricola Tech, l’evento verticale in programma il 29 e 30 gennaio 2025. Grazie alla formula consolidata dell’Expo-conference la fiera permette di coniugare aree espositive e spazi per la formazione smart dedicata all’impresa agricola, agli allevatori, viticoltori, frutticoltori, olivicoltori, agli agronomi, agrotecnici, imprenditori agromeccanici, ingegneri agrari, professionisti delle energie rinnovabili da fonte agricola, centri di ricerca, associazioni, istituzioni.


Con questo investimento strategico, Veronafiere consolida il proprio posizionamento nel mercato degli eventi nazionali di promozione del settore agricolo, confermando i due format organizzativi ormai noti agli espositori ed operatori: Fieragricola, rassegna internazionale di 4 giorni negli anni pari; Fieragricola Tech, expo-conference nazionale di 2 giorni negli anni dispari. Fieragricola Tech 2025 è stata presentata agli stakeholder nei giorni scorsi a Verona e da fine luglio saranno aperte le iscrizioni per gli espositori.


Cinque, in particolare, i focus sui quali si concentra la manifestazione: digitalizzazione in agricoltura, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili, biostimolanti e sistemi di biocontrollo, settori in espansione trascinati da esigenze di sostenibilità economica, ambientale e sociale, dalla necessità di fronteggiare le difficoltà legate alla carenza di manodopera qualificata e dall’obbiettivo di utilizzare i dati per migliorare tracciabilità e sicurezza alimentare. “Per restare competitivi e fornire un format fieristico sempre più rispondente alle esigenze di business delle aziende e degli operatori nostri clienti, oggi è necessario puntare su rassegne dal forte valore innovativo che guardino a integrazioni sempre più strette con il mondo del digitale, dell’Intelligenza Artificiale, analisi dati e robotica: ecco spiegato il focus di Fieragricola Tech”, ha dichiarato l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese.


“Nel 2025 – ha annunciato Matteo Pasinato, Event manager di Fieragricola – potenzieremo ulteriormente la formula dell’Expo conference, per dare ancora più spazio alla formazione quale elemento chiave per la crescita professionale degli operatori, in un mondo che vede l’agricoltura asset strategico in chiave di sicurezza alimentare”.

Torna a Grottaglie ‘Orecchiette nelle ‘nchiosce’ il 6-7 agosto

Torna a Grottaglie ‘Orecchiette nelle ‘nchiosce’ il 6-7 agostoRoma, 9 lug. (askanews) – Torna a Grottaglie, nel cuore del Tarantino, “Orecchiette nelle ‘nchiosce – on the road”, l’evento culinario straordinario che si terrà il 6 e 7 agosto 2024 giunto alla sua decima edizione.


Con i suoi vicoli bianchi, chiamati ‘nchiosce, e le dimore storiche del centro, la città delle ceramiche pugliese si trasformerà in un percorso gastronomico che celebra la ricca tradizione culinaria pugliese e le sue più recenti rivisitazioni. Undici chef prenderanno parte a questa kermesse enogastronomica, offrendo agli ospiti una varietà di prelibate ricette che interpretano la regina delle tavole pugliesi: l’orecchietta.


Le cantine e i birrifici artigianali locali esalteranno ulteriormente l’esperienza culinaria, e due laboratori permetteranno ai partecipanti di imparare a preparare manualmente le orecchiette. In uno di questi laboratori ci sarà Nunzia Caputo, pastaia a Bari vecchia, famosa per le sue ‘inimitabili’ orecchiette fatte in casa.