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Autore: Redazione StudioNews

Agroalimentare, Commissione Ue approva 4 nuovi prodotti Dop

Agroalimentare, Commissione Ue approva 4 nuovi prodotti DopRoma, 8 lug. (askanews) – La Commissione Europea l’inserimento di 4 nuovi prodotti nel registro delle Denominazioni di Origine Protetta (Dop): una tipologia di miele che proviene da Croazia e Slovenia, una patata dolce del Portogallo, una tipologia di miele di Ibiza in Spagna e infine una varietà di pepe dell’Indonesia.


Nel dettaglio, l’”Istarski med/Istrski med” è un miele prodotto in Croazia e Slovenia. La varietà e la ricchezza della regione e la combinazione di polline gli conferiscono caratteristiche organolettiche specifiche, che si riflettono nei suoi sapori e odori specifici. Invece, il “Miel de Ibiza/Mel d’Eivissa”, è un miele prodotto dalle api a partire dal nettare dei fiori di alcune piante situate a Ibiza, in Spagna. La specificità di questo miele è direttamente attribuibile alla flora, che è un fattore naturale intrinseco all’isola.


La “Batata-Doce da Madeira”, è una varietà di patata dolce prodotta nelle isole di Madeira e Porto Santo, in Portogallo. Le caratteristiche dei questa patata derivano dalle varietà tradizionali, di diversa origine, preservate e mantenute dagli agricoltori locali, dalle condizioni pedoclimatiche specifiche della zona e, soprattutto, dalle pratiche tradizionali degli agricoltori di Madeira e Porto Santo che le coltivano da sempre. Infine, il “Lada Putih Muntok” sono grani di pepe prodotti nella provincia delle isole Bangka Belitung, in Indonesia. Il fattore umano che influenza in modo più significativo le caratteristiche finali di questo pepe sono i metodi di lavorazione che sono stati sviluppati e perfezionati di generazione in generazione nel corso dei secoli. Tutti i metodi rappresentano il know-how locale e sono in grado di influenzare il profilo gustativo del pepe.


Queste nuove denominazioni si aggiungeranno all’elenco dei 3.606 prodotti agricoli già tutelati.

Francia, la “gauche” in testa, disillusione per Rn e Bardella

Francia, la “gauche” in testa, disillusione per Rn e BardellaNizza (Francia), 7 lug. (askanews) – Le elezioni legislative in Francia hanno scosso il panorama politico in tutto il Paese. L’alleanza di sinistra Nuovo Fronte Popolare (Nfp) guida secondo la proiezione Ifop per Le Figaro (diffuse alle ore 22 di domenica), con un risultato tra 188 e 199 deputati nel prossimo emiciclo, rispetto ai 164-169 dello schieramento presidenziale. L’estrema destra Rassemblement National avrebbe un numero compreso tra 135 e 143 seggi. Tutti lontani dalla maggioranza assoluta di 289 seggi, rendendo impossibile la formazione di un governo autonomo e aprendo spiragli di possibile ingovernabilità. Mentre già alcuni esperti sulla televisione francese mettono in dubbio che l’Nfp possa restare unito per governare.


Il presidente francese Emmanuel Macron – definito perdente da Jean-Luc Mélenchon secondo il quale il capo di stato “ha il dovere di chiedere al Nuovo Fronte Popolare di governare” – evidentemente intende prendersi il suo tempo, mentre è atteso tra gli ultimi leader ad arrivare al Summit Nato di Washington DC, che si terrà la prossima settimana. Attenderà la “strutturazione” della nuova Assemblea nazionale prima di nominare un governo, ha annunciato in serata l’Eliseo. Una replica indiretta a Jean-Luc Mélenchon, il cui Nuovo Fronte Popolare è arrivato a sorpresa primo al secondo turno delle elezioni legislative. Mélenchon ritiene che Macron esca “perdente” in questo voto da lui deciso. Ma il presidente non parlerà finché non sarà chiara la composizione dell’Assemblea. Macron segue i risultati “circoscrizione per circoscrizione” e garantirà il “rispetto della scelta sovrana dei francesi”, secondo l’Eliseo. L’entourage presidenziale sta adottando un approccio cauto, sottolineando la necessità di determinare chi ora potrà governare a fronte di un quadro dove le maggioranze assolute sono escluse. “La partecipazione dimostra che lo scioglimento è stato giusto e rilevante”, aggiungono quelli dell’entourage. Insistono anche sull’importanza “dell’unità della nazione” e della “maggioranza”, accogliendo con favore il “chiarimento” fornito dal voto.


Il primo ministro Gabriel Attal ha annunciato che presenterà le sue dimissioni lunedì mattina al presidente Macron, dopo le elezioni legislative che vedono in testa la sinistra, ma si è detto pronto a restare a Matignon “finché il dovere lo richiederà”, ovvero nel contesto dei Giochi Olimpici. “Stasera, il partito politico che ho rappresentato in questa campagna (…) non ha la maggioranza. Così, fedele alla tradizione repubblicana e in conformità ai miei principi, domani mattina presenterò le mie dimissioni al presidente della Repubblica”, ha dichiarato sulla scalinata di Matignon, sottolineando “che nessuna maggioranza assoluta può essere raggiunta dagli estremisti”, inteso come Rn ma anche come France Insoumise. Anche l’entourage di Macron sottolinea che i francesi non volevano una maggioranza di estrema destra, sottolineando la resilienza del centro dopo sette anni al potere. Intanto l’ex presidente Francois Hollande, nuovamente sceso in campo ed eletto a Correze, afferma di “non essere un candidato” per formare un governo.


L’elevata affluenza alle urne, pari al 67%, ha sottolineato l’impegno degli elettori, ma ha rivelato una Francia divisa. RN, nonostante un numero record di deputati, rimane lontana dal potere, ma Jordan Bardella, candidato a diventare Primo Ministro in caso di vittoria del suo partito, ha assicurato che “amplificherà il suo lavoro nell’Assemblea Nazionale” durante un discorso dal suo quartier generale, trenta minuti dopo l’annuncio dei risultati. Intanto Marine Le Pen ha detto che la vittoria di Rn è stata “solo rinviata” mentre il suo partito giudica la nuova assemblea “ingovernabile”. “Sarà necessario discutere, sarà necessario dibattere, sarà necessario cambiare la cultura politica”, ha affermato Raphael Glucksmann da Place de la République a Parigi dove in serata è iniziata una manifestazione dopo le elezioni legislative.

Francia, Mbappe contro Bardella, alle urne è la vera partita

Francia, Mbappe contro Bardella, alle urne è la vera partitaNizza (Francia), 7 lug. (askanews) – Da una parte Jordan Bardella, presidente del Rassenblement National. Dall’altra Kylian Mbappe, capitano della nazionale francese di calcio. Questi i due volti, con un background di immigrazione e con opinioni diametralmente opposte sulla questione, che dominano i titoli dei giornali in Francia in questi giorni e in particolare in questa domenica elettorale, cruciale per il futuro del Paese.


“Mbappé supera i difensori avversari veloce come un turbine: va a più di 32 chilometri orari”. Così scriveva sei anni fa l’autorevole rivista americana “Time”, presentando l’attaccante francese come una stella nascente sulla sua prestigiosa copertina. Pluriremiato in Francia, è campione francese e campione del mondo: nel 2018, Mbappé ha segnato uno dei gol decisivi, diventando il primo giocatore adolescente in 60 anni a segnare in una finale di Coppa del Mondo. Ma ora da capitano della Nazionale Mbappé assume anche un ruolo sociale e in un certo senso politico. Attualmente gioca gli Europei di calcio in Germania, e da lì ha già messo in guardia due volte dagli “estremismi”, partecipando di fatto anche se esternamente a questa campagna elettorale, segnata per il resto da molta violenza verbale e fisica. VECCHIE RUGGINI


Il conflitto tra calciatori e l’estrema destra francese è scoppiato già nel 1996. Iniziò con le dichiarazioni considerate razziste del predecessore di Rn, il fondatore del Fronte Nazionale, Jean-Marie Le Pen (padre di Marine), durante le qualificazioni agli Europei quell’anno. Le Pen aveva detto che è artificiale portare giocatori dall’estero e chiamarli Nazionale francese, rimproverandoli di non saper cantare la Marsigliee. Le affermazioni di Le Pen – definì Zinedine Zidane, il fuoriclasse dell’epoca, un algerino nato in Francia – rappresentano ancora oggi il modo di pensare tipico dell’estrema destra francese: chi ha un background di immigrazione, non può diventare veramente francese, ritengono. Mbappe non è l’unico giocatore della nazionale francese che quest’estate ha preso posizione contro Rn, erede del Fronte Nazionale. Anche l’attaccante Marcus Thuram e l’esterno Ousmane Dembélé hanno spiegato la loro posizione. E le opinioni dei calciatori possono avere un impatto: Mbappe ha più di 14 milioni di follower su X e quasi 120 milioni di follower su Instagram.


DALLE BANLIEUES AL SUCCESSO Mbappe è cresciuto a Bondy, un sobborgo di immigrati di Parigi, figlio di due genitori immigrati. Suo padre è del Camerun e sua madre dell’Algeria. Ma anche Jordan Bardella, 28 anni, ha un background di immigrazione, e anche lui proviene da un sobborgo: Drancy. Il presidente di Rn ha affermato che la violenza e il traffico di droga che ha visto da bambino hanno influenzato le sue posizioni anti-immigrazione.


Bardella ha già criticato Mbappé e altri giocatori della nazionale francese per le loro posizioni: dice di apprezzare i giocatori in quanto atleti, ma in quanto multimilionari non dovrebbero consigliare ai poveri come votare. E Mbappe è il giovane atleta più pagato al mondo, secondo un confronto della rivista Forbes. Ha accordi di sponsorizzazione con Nike, Oakley e Hublot, noti per scarpe da ginnastica, occhiali da sole e orologi venduti a caro prezzo. Guadagna 110 milioni di dollari l’anno e vive nel 16esimo arrondissement, la zona più ricca di Parigi. Il Guardian ad esempio ha interpellato i giovani tifosi francesi che si dicono delusi da Mbappe: secondo loro Mbappe li ha abbandonati. Gli ultimi sondaggi d’opinione indicano la vittoria di Rn, ma non la maggioranza assoluta in parlamento. Kylian Mbappé esorta tutti i francesi a votare. “Non possiamo consegnare il nostro Paese a queste persone. La situazione è grave. Il risultato del primo turno è stato catastrofico”, ha detto Mbappe.

Mahuchikh segna il primato del mondo nel salto in alto donne: 2.10 metri

Mahuchikh segna il primato del mondo nel salto in alto donne: 2.10 metriRoma, 7 lug. (askanews) – L’ucraina Yaroslava Mahuchikh ha firmato una delle imprese più mitiche ed epocali della storia dell’atletica leggera battendo uno dei primati del mondo più longevi, ovvero quel 2.09 che la bulgara Stefka Kostadinova siglò il 30 agosto 1987 ai Mondiali di Roma. A quasi 37 anni di distanza da quella serata magica nella capitale, l’ucraina ha sfondato uno dei muri più iconici di sempre ed è volata a 2.10 allo Stade Charlety di Parigi, sede dell’ottava tappa della Diamond League (il massimo circuito internazionale itinerante). Soltanto tre record del mondo erano più vecchi tra le donne: l’1:53:28 corso dalla cecoslovacca Jarmila Kratochvilova sugli 800 metri il 26 luglio 1983, il 47.50 sui 400 metri siglato dalla tedesca Marita Koch il 6 ottobre 1985 e il 22.63 metri del getto del peso per mano della sovietica Natalya Lisovskaya il 7 giugno 1987.


La 22enne, che fino a oggi pomeriggio vantava un personale di 2.06, aveva conquistato la medaglia d’oro agli ultimi Mondiali e ai recenti Europei di Roma. Tra meno di un mese andrà a caccia dell’apoteosi alle Olimpiadi di Parigi 2024 (non si gareggerà in questo impianto, ma allo Stade de France) per completare la tripla corona e tingere d’oro il primato mondiale: al momento non ha oggettivamente rivali.

Formula1, Hamilton torna alla vittoria. Suo il Gp di Silverstone

Formula1, Hamilton torna alla vittoria. Suo il Gp di SilverstoneRoma, 7 lug. (askanews) – Lewis Hamilton torna a vincere nella sua Silverstone dopo due anni e mezzo di digiuno in Formula 1. Il 7 volte iridato precede Verstappen e Norris al termine di una gara pazza. Quarto Piastri, quinto Sainz, sesto Hulkenberg. Leclerc solo 14° e in difficoltà per tutta la gara. Ritiro per il poleman Russell e Gasly. In avvio il poleman Russell tiene la testa della corsa, dietro di lui Hamilton e Verstappen che poi però si rivede restituito il sorpasso da Lando Norris.  Il britannico della McLaren con l’arrivo della pioggia cambia ritmo e si prende la leadership della corsa mentre alle sue spalle c’è Hamilton e un Verstappen in difficoltà, mentre Russell è costretto al ritiro per un problema alla sua Mercedes. Il sette volte campione del mondo però si ferma al momento giusto per passare alle gomme slick riuscendo a prendere la posizione su Norris nel finale. La Ferrari arranca con Sainz che si ritrova comunque in quinta posizione mentre è disastrosa con Leclerc che in avvio prova un azzardo che compromette definitivamente la sua gara. Il Mondiale torna tra due settimane in Ungheria.

Madison Keys si ritira, Jasmine Paolini ai quarti di Wimbledon

Madison Keys si ritira, Jasmine Paolini ai quarti di WimbledonRoma, 7 lug. (askanews) – Jasmine Paolini raggiunge i quarti di finale di Wimbledon per la prima volta in carriera battendo la testa di serie n° 12 del tabellone, Madison Keys, con il punteggio nei confronti dell’americana di 6-3 6-7 5-5 rit. Un problema muscolare alla gamba sinistra ferma Keys nelle fasi finali del terzo set sul 5-4 per la statunitense. Keys sul 5-3 si ferma, avvertendo un dolore acuto alla gamba sinistra. Fa un game da ferma e sul 5-4 chiede l’intervento medico che viene effettuato fuori dal campo. Il gioco si interrompe per quasi 10 minuti. Keys torna in campo, perde il servizio e scoppia in lacrime. Pochi minuti dopo sceglie, giustamente, di ritirarsi. Jasmine è ai quarti. Ai quarti Jas attende la vincente del derby americano Gauff-Navarro. “In questo momento mi dispiace così tanto per lei. Finire la partita così è brutto – le parole della Paolini – Che dire… penso che abbiamo giocato davvero una bella partita. È stata dura. Molti alti e bassi. Mi sento un po’ felice ma anche triste per lei. Non è facile vincere così”

Al via a Lucca il 15 luglio il Virtuoso e Belcanto Festival

Al via a Lucca il 15 luglio il Virtuoso e Belcanto FestivalRoma, 7 lug. (askanews) – Grandi maestri e giovani promesse da tutto il mondo insieme sullo stesso palco per il Virtuoso e Belcanto Festival la rassegna – unica nel suo genere – che per due settimane fa risplendere il cuore della Toscana con musica, arte e conferenze en plein air. Più di 40 concerti in 14 giorni con un programma che affronta 400 anni di storia della musica. Tra gli ospiti il ritorno di un habitué come Alfred Brendel, Nicola Campogrande composer in residence, Till Fellner, Yejin Gil, Boris Berman, e numerose personalità come Alain Meunier, Bruno Giuranna, Roberto Prosseda, Claudio Bohórquez e il Trio Voces Intimae. In cartellone anche l’Orchestra da Camera del Conservatorio di Milano. Tra i progetti speciali, quello dedicato alle compositrici dimenticate dalla storia con un concerto-reading di Hildegard De Stefano – musicista, scrittrice e attrice già nota per la partecipazione alla serie tv Ripley (Netflix) e La compagnia del cigno (Rai).


Una full immersion di musica nella città di Puccini che fino al 28 luglio si popolerà di centinaia di musicisti e giovani promesse della musica colta provenienti da ogni parte del mondo. Da Vivaldi a Kurtág, il ricco cartellone alterna grandi capolavori cameristi a brani di rarissimo ascolto con spazio anche al repertorio sinfonico. Nell’edizione 2024 sono previsti due concorsi: Concerto Competition e Chamber Music Competition, attività riservate ai partecipanti dei corsi che offrono ai vincitori anche la possibilità di esibirsi in circuiti artistici e Istituzioni internazionali che collaborano con il Festival. Il “quartier generale” del Festival resta il Real Collegio di Lucca, struttura che la Repubblica Lucchese rese un istituto universitario nel XVIII Secolo, che durante il Festival ospita rassegne, lezioni e concerti. Ma, come abitudine consolidata, il Festival esce dai propri confini portando la musica in alcune delle dimore più emblematiche del territorio come Palazzo Pfanner, usata da Monicelli nel capolavoro “Il Marchese del Grillo”, la Villa Presidenziale della Tenuta di S. Rossore a Pisa edificata secondo i canoni del Neues Bauen dagli architetti Amedeo Luccichenti e Vincenzo Monaco, la Florence Academy of art, Casa Pascoli nella vicina Castelvecchio Pascoli e il Giardino Convictus.


Si parte lunedì 15 luglio nel Chiostro del Real Collegio con il recital dedicato a Bach e Ysaye della violinista Anna Agafia Egholm, il cui suono “rivela sia una seducente audacia che un’eccitante intelligenza drammaturgica” (Le Monde). Martedì 16 il concerto serale è affidato a due raffinati interpreti della scena internazionale, presenze costanti del festival in doppia veste di docenti ed esecutori: il violoncellista Claudio Bohorquez e la pianista Yeijn Gil. Il programma include due delle Suite per violoncello più famose di Bach, la n. 1 BWV 1007 e la n. 3 BWV 1009. A seguire la Suite Francese n.5 di Bach, la Sonata in la maggiore op.101 di Beethoven.


Nella Sala del Teatro del Real Collegio, mercoledì 17, il trio Voces Intimae – Simone Bernardini (violino, membro dei Berliner Philharmoniker), Sandro Meo (violoncello) e Riccardo Cecchetti (fortepiano) – punto di riferimento internazionale nell’esecuzione filologica del repertorio classico e romantico, affronta il Trio Hob. XV:27 di Haydn e l’Arciduca Trio op. 97 di Beethoven, brano maestoso citato anche da Haruki Murakami nel suo romanzo Kafka on the Beach proprio perché la sua alternanza tra momenti allegri e gioiosi ad altri cupi e tetri, rispecchiano l’alternanza delle vicende interiori del protagonista. Quest’anno si inaugura anche un focus dedicato alle compositrici spesso cadute nell’oblio come Amy Beach, Clara Wieck Schumann, Fanny Hensel. A quest’ultima è dedicato, giovedì 18 luglio alle ore 16 nella Sala del Capitolo del Real Collegio, il reading-concerto con la pianista Sophia Weidemann e Hildegard De Stefano. A seguire, il giovanissimo pianista Anthony Ratinov è protagonista, a Palazzo Pfanner, di un recital romantico e tardo-romantico che include la ‘Kreisleriana’ op.16 di Schumann, una selezione di Preludi di Skrjabin, e la Fantasia ‘Wanderer’ in do maggiore D 760 di Schubert.


Un altro omaggio alle grandi compositrici della storia, venerdì 19 luglio a Palazzo Pfanner, è quello con Wei-Yi Yang al pianoforte, l’Amai Quartet, Eszter Haffner (violino), Adrian Brendel (violoncello) e Riccardo Cecchetti (pianoforte) che affrontano due brani di rara esecuzione: il Trio op. 17 di Clara Wieck Schumann, moglie di Robert Schumann e tra le pianiste più importanti di tutto il periodo romantico, e il Quintetto per pianoforte e archi di Amy Beach, anticipatrice e apripista del ‘900, che nel 1894 divenne la prima donna americana a eseguire e pubblicare una sinfonia. Un duo di fuoriclasse sul palco del Chiostro del Real Collegio per il concerto di sabato 20 luglio: Viviane Hagner (violino) e Till Fellner (pianoforte) che affrontano la Sonata per violino e pianoforte KV 454 di Mozart, il Duo di Ligeti, un’opera intensa che esplora nuove sonorità di una delle figure più influenti del XX Secolo, e la Sonata Op. 78 di Brahms, una pietra miliare del repertorio cameristico romantico. Domenica 21 luglio, l’Orchestra diretta da Pietro Mianiti si esibisce una location unica: Villa del Gombo all’interno del Parco naturale di Migliarino a San Rossore. Il programma include i Tre Minuetti da Manon Lescaut di Puccini, per omaggiare il compositore Lucchese nell’anniversario dei 100 anni dalla sua morte, la Sinfonia n.9 ‘Svizzera’ di Mendelssohn, composta a soli 14 anni, e si completa con il Concerto in do maggiore per violoncello e orchestra Hob. VIIb:1 di Haydn con Juliet Wolff solista. La giovane violoncellista, che torna a Lucca dopo aver vinto il Concorso Virtuoso e Belcanto Festival 2023, si aggiunge alla lunga lista di giovani interpreti passati dalla rassegna, acclamati dalla critica e lanciati sui grandi palcoscenici internazionali. Lunedì 22 luglio il Real Collegio ospita Dame Imogen Cooper (pianoforte), una vera autorità mondiale del pianoforte, e Adrian Brendel (violoncello) con un programma che accosta Beethoven, Liszt e Kurtág. Una giornata ricca di eventi da segnare in agenda è anche quella di martedì 23 luglio: alle ore 16, presso la Sala del Capitolo del Real Collegio di Lucca, il Maestro Alfred Brendel, leggenda vivente e ospite abituale del Festival, è protagonista della prima lezione aperta di musica da camera (la seconda si terrà il 24 e la terza il 25 luglio). Alle ore 18.00 il pianista Anthony Ratinov è ospite della Florence Academy of art (Firenze) per un recital dedicato a Schumann e Schubert. Alle 21.15 al Real Collegio, spazio ancora al repertorio sinfonico: l’Orchestra da Camera del Conservatorio di Milano diretta da Pietro Mianiti esegue i Tre Minuetti da Manon Lescaut di Puccini, la Sinfonia in re minore ‘La casa del diavolo’ di un altro lucchese illustre come Boccherini e la Sinfonia Concertante in mi bemolle maggiore KV 364 di Mozart, un capolavoro del repertorio sinfonico che esalta il dialogo tra violino e viola, interpretato da Andrej Bielow (violino) e Wenting Kang (viola). Mercoledì 24 luglio, a Palazzo Pfanner, arriva Boris Berman – insegnante alla Yale School of Music e pianista di fama internazionale formatosi con Lev Oborin – vincitore della prima edizione del Concorso internazionale Frédéric Chopin nel 1927. Il programma alterna vette altissime di lirismo e virtuosismo: 4 Impromptus op. 142 di Schubert, 6 Little Pieces op. 19 di Schoenberg, che segnano un passo importante verso l’atonalità e Estampes di Debussy. Giovedì 25 luglio un ensemble di prim’ordine composto per l’occasione da Jan Bjoranger (violino), Wenting Kang (viola), Paul Cortese (viola), Natalie Clein (violoncello), Anna Agafia Egholm (violino), Maté Szucs (viola), Paolo Bonomini (violoncello), Alain Meunier (violoncello) e altri giovani interpreti affronta musiche di Boccherini e di Brahms. Tra i grandi nomi presenti sul palco, da segnalare la presenza per la prima volta a Lucca di Maté Szucs, prima viola dei Berliner Philharmoniker dal 2011 al 2018 nell’era Simon Rattle. Un altro atteso debutto, venerdì 26 luglio alle 19.00 a Palazzo Pfanner, quello della violista Kim Kashkashianche insieme a Riccardo Cecchetti, Andrej Bielow, Wenting Kang e Adrian Brendel (violoncello) affronteranno musiche di Kurtag e Brahms. Alle 22.30 ci si sposta, invece, per un appuntamento unico nel giardino segreto del Convictus di Lucca con Adrian Brendel, Yejin Gil e Riccardo Cecchetti che presenteranno un programma contemporaneo con opere di Nicola Campogrande, composer in residence del Festival, Kurtag e Noémi Haffner, esplorando nuove sonorità e linguaggi musicali. Sabato 27 alle 18.00, il Virtuoso & Belcanto Ensemble, che continua a rinnovarsi sempre attraverso l’interpretazione dei giovani musicisti, a San Cassiano di Controne si confronta con le Quattro Stagioni di Vivaldi, tra le opere più celebri e amate del repertorio barocco. Il gran Finale del Festival, alle 21.15 al Real Collegio, è affidato ancora una volta a un ensemble formatosi per l’occasione e composto da Andrej Bielow, Jan Bjoranger, Maté Szucs, Paul Cortese, Martti Rousi, Sandro Meo, Adrian Brendel, Anna Agafia Egholm, Anthony Ratinov interpreti del Sestetto op. 48 di Dvorak, Quattro modi di sorridere di Campogrande e il Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi di Chausson. Ultimo appuntamento, domenica 28 alle ore 12.00 nel Chiostro del Real Collegio con il concerto dei vincitori dei concorsi Virtuoso e Belcanto Festival 2024. Durante tutta la durata del Festival, alle 12.00 presso il Real Collegio e alle 17.00 presso il Caffè Santa Zita, sarà possibile assistere gratuitamente ai concerti dei giovani partecipanti alla rassegna. (Photo Credit: Peter Adamik)

Nordcorea, media ufficiali: mantenere massima fedeltà a Kim Jong Un

Nordcorea, media ufficiali: mantenere massima fedeltà a Kim Jong UnRoma, 7 lug. (askanews) – I media statali della Corea del Nord hanno chiesto oggi massima fedeltà al leader Kim Jong Un in vista dell’anniversario della morte del fondatore del paese e tuttora formalmente presidente, Kim Il Sung, previsto per la prossima settimana, in un contesto di tensioni riguardo ai test missilistici della Corea del Nord e al patto di difesa con la Russia.


L’organo ufficiale del Partito dei lavoratori di Corea Nord, il Rodong Sinmun, ha fatto appello alla nazione che si prepara a celebrare il 30mo anniversario della morte di Kim Il Sung, che ha governato il paese dal 1948 al 1994 ed è il nonno dell’attuale leader, Kim Jong Un, lunedì prossimo. “Seguire fedelmente la volontà di Kim Jong Un: è su questo cammino che risiede la vita eterna del Grande Leader, e la via per realizzare nel modo più perfetto ed eccellente il desiderio di una vita intera del Grande Leader”, si legge in un articolo in prima pagina.


L’articolo elenca una serie di progetti intrapresi dall’attuale leader, come la costruzione di una nuova scuola di addestramento del Partito, definendoli desideri del defunto fondatore. Kim Jong Un si rifà molto al culto del nonno, facendo più riferimento a lui che al padre Kim Jong Il, che fu secondo leader della Repubblica democratica popolare di Corea (Dprk).


Anche da un punto di vista fisica, Kim il giovane fa di tutto per assomiliare al nonno, vestendo in maniera simile e mantenendo lo stesso taglio di capelli.

Regno Unito, Starmer in missione per resettare i rapporti con le diverse nazioni. Oggi in Scozia

Regno Unito, Starmer in missione per resettare i rapporti con le diverse nazioni. Oggi in ScoziaRoma, 7 lug. (askanews) – Keir Starmer, nel suo secondo giorno da premier, arriva oggi in Scozia, prima tappa del suo tour attraverso le diverse nazioni del Regno Unito, con il desiderio di “resettare” i rapporti, a volte tesi negli ultimi anni, tra Londra e i governi locali.


Con la sua schiacciante vittoria alle legislative, il Partito laburista ha ricevuto “un chiaro mandato” in tutto il Regno Unito, ha dichiarato Keir Starmer sabato in una conferenza stampa, dopo la sua prima riunione di gabinetto. “Voglio definire un modo di lavorare in tutto il Regno Unito che sia diverso, migliore e che riconosca i contributi delle quattro nazioni”, ha insistito. Dopo la Scozia, dove incontrerà il First minister John Swinney, Keir Starmer andrà in Galles, guidato dal primo ministro laburista Vaughan Gething, e in Irlanda del Nord, dove il primo ministro è l’esponente dello Sinn Fein, Michelle O’Neill. Nel sistema politico britannico, i governi scozzese, gallese e nordirlandese hanno giurisdizione su molti settori, come l’istruzione, la sanità e l’ambiente, mentre il governo britannico, con sede a Londra, conserva soprattutto poteri di difesa e politica estera. Il governo laburista di Tony Blair (1997-2007) è stato l’architetto di questo sistema, chiamato “devolution”, ma sotto i conservatori al potere negli ultimi quattordici anni, i governi locali hanno spesso accusato Londra di emarginarli.

MotoGp, Bagnaia vince in Germania: Martin cade e Pecco è leader

MotoGp, Bagnaia vince in Germania: Martin cade e Pecco è leaderRoma, 7 lug. (askanews) – Jorge Martin si butta via, cade alla prima curva del penultimo giro del Gp di Germania e lascia la vittoria a Pecco Bagnaia che torna in testa al mondiale di MotoGp con 10 punti di vantaggio sullo spagnolo. Per il pilota torinese è il quarto successo consecutivo dopo Catalogna, Mugello ed Assen. Ottimo secondo Marc Marquez, che recupera stoicamente da 13° in griglia sul dolore della caduta del venerdì e precede sul podio il fratello Alex alla migliore gara stagionale. Buone prestazioni per Enea Bastianini, 4° sulla Ducati con la consueta rimonta, e Franco Morbidelli, 5° con la Pramac e spesso protagonista nella lotta al vertice.


Un epilogo incredibile al Sachsenring per il Gp di Germania, nona prova (di 20) del motomondiale. Bagnaia parte senza strafare e dopo pochi giri si mette all’inseguimento del battistrada Martin. Il pressing costante di Pecco, seppur a distanza di sicurezza, fa andare in tilt Martin. Come a Jerez quest’anno, sempre a terra da leader; come in Indonesia l’anno scorso, la scivolata più sanguinosa e decisiva per la sua sconfitta iridata. Bagnaia ringrazia, scarta il regalo di nozze, si sposerà il 20 luglio, centra il quarto successo di fila di domenica e stacca Casey Stoner come ducatista più vincente di sempre a quota 24: un brindisi assoluto.