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Autore: Redazione StudioNews

Direttivo Confagricoltura nomina i tre vice presidenti

Direttivo Confagricoltura nomina i tre vice presidentiRoma, 4 lug. (askanews) – Il comitato direttivo di Confagricoltura, riunitosi oggi, ha designato i tre vicepresidenti nazionali che affiancheranno il presidente Massimiliano Giansanti nei prossimi quattro anni.


Si tratta di Giordano Emo Capodilista, imprenditore vitivinicolo in provincia di Padova, vicepresidente vicario di Confagricoltura Veneto, già presidente del Consorzio Vini Colli Euganei Doc; Sandro Gambuzza, titolare di un’impresa a indirizzo orticolo ed olivicolo in provincia di Ragusa e componente del Consiglio di Amministrazione della SAC spa (aeroporto internazionale di Catania); Luca Brondelli di Brondello, titolare di un’azienda a indirizzo cerealicolo, viticolo e agrituristico a Serralunga di Crea nel Monferrato, in provincia di Alessandria, presidente anche di Enapra, l’Ente di Formazione della Confederazione. Gli altri componenti della giunta nazionale, eletta il 27 maggio scorso quando l’assemblea ha riconfermato all’unanimità il presidente Massimiliano Giansanti al vertice della più antica organizzazione professionale agricola, sono Lamberto Frescobaldi, Nicola Gherardi, Paolo Mele, Filippo Schiavone, Cesare Soldi e Alberto Statti.

Roia: pronto il protocollo contro il caporalato nella moda

Roia: pronto il protocollo contro il caporalato nella modaMilano, 4 lug. (askanews) – Il protocollo per prevenire il caporalato nel settore della moda è ormai vicino, l’obiettivo è vararlo definitivamente entro fine luglio: sarà un documento fatto “nell’interesse delle aziende”. E’ quanto spiega Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, in una intervista a “The Platform”, la testata giornalistica on line creata e diretta da Maria Silvia Sacchi dedicata a sistema business del mondo della moda (www.theplatform.group). Parlando dei lavori in corso al “Tavolo della moda” contro il caporalato – aperto l’8 maggio scorso presso il Tribunale milanese dopo i casi Alviero Martini e Armani, e successivamente Dior – Il presidente del Tribunale ha confermato che la bozza è pronta; e in parallelo è in preparazione un data-base con le imprese “a rischio”, una sorta di black list di aziende di secondo livello che l’esperienza giudiziaria ha dimostrato utilizzare manodopera in condizioni di sfruttamento.


“Come è noto, sono state applicate dal Tribunale di Milano tre misure preventive, nelle aziende Alviero Martini, Armani e Dior – è la risposta di Roia ad una domanda di Maria Silvia Sacchi sulle origini del Tavolo della moda – In tutte e tre le aziende si sono evidenziati dei profili di criticità nella filiera dei subappalti. Il settore merceologico interessato è soprattutto quello della pelletteria, le borse, le cinture; non il settore vestiario. In queste vicende c’è un minimo comune denominatore che riguarda la necessità che i brand principali controllino tutta la filiera degli appalti. Perchè nel primo appalto magari viene commissionata la creazione un prodotto a una società che “appare in regola”, poi però questa società subappalta la manodopera o la esternalizza nel secondo o nel terzo appalto e, come abbiamo visto, si innestano dei fenomeni di sfruttamento della manodopera, il cosiddetto caporalato, che in due vicende ha riguardato cittadini extracomunitari cinesi più o meno con il solito schema. Allora abbiamo detto: sediamoci intorno a un tavolo e capiamo in via preventiva quali possono essere gli indicatori e i profili di rischio delle aziende di modo che, adottando e aderendo a questo protocollo, le organizzazioni aziendali vengano messe a regime prima che si possa intervenire con una misura di prevenzione. Diciamo che si tratta di un’ulteriore attività finalizzata a prevenire anche l’intervento da parte dell’autorità giudiziaria”. Di seguito altri stralci dell’intervista


Come arriverete al protocollo? “Abbiamo messo al lavoro l’avvocato Ilaria Ramoni, il dottor Marco Mistò e il dottor Piero Antonio Capitini, che sono i tre amministratori giudiziari che stanno occupandosi di Alviero Martini e Armani(Ramoni e Mistò su Alviero Martini, Capitini su Armani, ndr), i quali hanno già elaborato una bozza. La stiamo vedendo con i prefetto Claudio Sgaraglia, dopo di che – credo entro la fine del mese di luglio, come è anche l’indicazione del prefetto – ci sarà una riunione congiunta sul documento. L’intenzione è che sia sottoscritta prima dell’estate. Ci dovrebbe, poi, essere una banca-dati sostenuta dalla Regione, con la creazione di una sorta di black list delle società di secondo livello – non dei brand della moda – che nell’esperienza giudiziaria si è visto utilizzare manodopera in situazioni di sfruttamento. Ci sono diverse posizione tecniche, che è prematuro affrontare perché devono essere condivise, che potrebbero mettere le aziende in una situazione di riparo, se ovviamente vengono rispettate”. Dopo il via libera con la prefettura, il protocollo sarà presentata alle associazioni della moda? “E alle parti sociali. In questo tavolo c’è anche l’ispettorato del lavoro, che normalmente coordina gli accertamenti, ci sono i rappresentanti delle categorie. C’è ovviamente la procura della Repubblica: partecipa la dottoressa Alessandra Dolci, procuratrice della Repubblica, che è coordinatrice delle misure di prevenzione. Tutto questo, lo ripeto, viene fatto nell’interesse delle aziende, per salvaguardarle da queste, diciamo, gestioni imprudenti anche nel controllo della filiera degli appalti”.


Sulla stampa è uscito che sono 12 le società sotto osservazione. “L’ho letto anche io, ma è un tema della Procura della repubblica, non so dire quante sono le società su cui stanno ancora indagando. Chiaramente questo, insieme al tavolo, dovrebbe provocare un effetto preventivo perchè se c’è una società che sa di avere un deficit sul piano organizzativo dovrebbe muoversi molto prima, proprio per prevenire eventuali nuove aplicazioni di misure di prevenzione. Perchè siete partiti dalla moda? O avete altre iniziative in corso di cui non di parla perchè non fanno notizia non essere un brand noto? “Va ribaltato il problema. Il Tribunale è un organo ricevente, passivo. La Procura della Repubblica, attraverso notizie di reato, ha verificato che c’era uno sfruttamento di lavoratori cinesi in questo settore. Non è è stato scelto il settore. Il tavolo dedicato è conseguenza delle inchieste fatte dalla Procura della Repubblica. È quello che ho detto all’inizio a proposito della logistica: si è intervenuti nel momento in cui, sempre attraverso misure di prevenzione, sono state verificate infiltrazioni di fenomeni criminali nel settore della logistica, che è sempre un settore molto a rischio. I tavoli intervengono laddove c’è un fenomeno, o comunque una pluralità di fatti che vengono accertati e ovviamente in fase preliminare dalla Procura della Repubblica. Si cerca di intervenire con questi strumenti per invitare le aziende a mettersi a norma”.

Clima divide Italia e condiziona prezzi e consumi ortofrutta

Clima divide Italia e condiziona prezzi e consumi ortofruttaRoma, 4 lug. (askanews) – Il clima instabile, l’alternarsi di grande caldo ed improvvise grandinate sono i principali fattori che stanno condizionando in questi giorni sia qualità che quantità di alcuni prodotti presenti al mercato, provocando forti oscillazioni sia dei prezzi che dei consumi. Secondo gli ultimi dati disponibili al Car, il centro agroalimentare di Roma, le condizioni atmosferiche di caldo anomalo che stanno interessando le aree produttive del centro e del sud hanno causato una forte carenza di tutti i tipi di pomodoro verde (oblungo, costoluto) che al momento ha raggiunto prezzi all’ingrosso di circa il +20% superiori a quelli della scorsa settimana.


D’altro canto, il pomodoro rosso subisce invece una forte diminuzione dei prezzi, che si attestano su circa -50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e grazie agli ingenti volumi presenti sul mercato nelle diverse tipologie. Il caldo sta avendo un’influenza negativa anche sulla qualità di fagiolini e radicchio, con prezzi in calo del -20% per i primi e quasi il -50% per il secondo. Stabili melanzane e peperoni, che mantengono i prezzi medio-bassi delle scorse settimane.


Per quanto riguarda la frutta, la qualità di pesche e susine provenienti dall’Emilia Romagna ha risentito delle forti piogge che hanno caratterizzato tutto il mese di giugno. Per contro, è molto presente sul mercato il prodotto del sud che ha subìto un calo di prezzo del -20%, soprattutto a causa di una scarsa domanda, che conferma un trend dei consumi a ribasso. Ci si attende comunque che il prezzo di pesche e susine torni a salire nei prossimi giorni a causa delle grandinate di questi giorni che hanno pesantemente danneggiato la produzione della Basilicata.


Sono arrivati sul mercato i primi fichi locali con ottima qualità e prezzi all’ingrosso che variano dai 3 ai 4 euro/Kg. Di ottima qualità anche angurie e meloni che, nonostante una domanda incostante, mantengono le vendite per la buona qualità organolettica raggiunta nelle ultime settimane dalle produzioni in pieno campo. Le previsioni atmosferiche della prossima settimana vedono la stabilizzazione del clima, e con essa anche migliore costanza dell’andamento dei prezzi e dei consumi.

Cia: in Dl Agricoltura grande attenzione governo al settore

Cia: in Dl Agricoltura grande attenzione governo al settoreRoma, 4 lug. (askanews) – “Accogliamo positivamente le misure del Dl Agricoltura, che rappresentano un segnale di grande attenzione del Governo al settore agricolo, con risposte a quasi tutte le emergenze sollecitate dalla nostra Confederazione: dalla moratoria sui mutui, agli aiuti alle filiere in sofferenza fino al rafforzamento delle pratiche sleali”. Così oggi il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, sul decreto Agricoltura dopo il voto odierno al Senato.


“Questo decreto risponde con efficacia alle esigenze dell’agricoltura italiana – aggiunge Fini – a partire dal sostegno al credito delle aziende con la moratoria dei mutui, all’intervento sul carburante agricolo agevolato, oltre alle misure per coprire danni alle coltivazioni e agli allevamenti, le norme sugli impianti fotovoltaici e gli interventi per la lotta al caporalato”. Fra i molti interventi previsti, Cia reputa importante il sostegno alle nostre imprese colpite da fenomeni idrogeologici, con i 15 milioni previsti in favore delle aziende danneggiate dalla siccità persistente in Sicilia e i fondi per ristorare gli agricoltori di Romagna, Marche e Toscana, dopo la straordinaria alluvione del 2023.


Cia ringrazia il Governo anche per la fondamentale proroga di un anno per la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), strumenti indispensabili all’ottenimento di produzioni vegetali in grado di garantire produttività, resilienza e sostenibilità ambientale. Soddisfazione anche per gli stanziamenti previsti in favore dei viticoltori: 50 milioni per i produttori del centro-sud afflitti dalla peronospera e altri 2 milioni per quelli danneggiati dalla flavescenza. Cia apprezza anche l’attenzione dell’Esecutivo a contrasto della xylella (30 milioni di euro destinati ai reimpianti e alle riconversioni) e del granchio blu, nonché lo stanziamento di 4 milioni per i coltivatori di kiwi colpiti dal fenomeno della moria. Bene per Cia la spinta annunciata sugli abbattimenti dei cinghiali, anche con l’esercito, per far fronte alla PSA e l’entrata in funzione del Registro telematico per i cereali (Granaio Italia), strumento fondamentale per riportare trasparenza sui mercati.


Cia reputa, inoltre, positivo il mantenimento della tassazione fiscale agevolata per agricoltori che realizzano piccoli impianti fotovoltaici destinati al solo uso aziendale, fondamentali per il contenimento dei costi di produzione e per fare fronte a eventuali emergenze climatiche. Resta l’amarezza per la mancata proroga al 31 dicembre dell’obbligo assicurativo per i trattori e le macchine agricole non circolanti su strada, che riguarda circa 3 milioni di veicoli. In merito alle norme sul caporalato, per Cia è positiva l’istituzione di una banca dati sui contratti di appalto in agricoltura, che permetterà alle nostre aziende agricole di agire con la massima tranquillità e nel rispetto delle norme previste. Relativamente al potenziamento del personale ispettivo, Cia sia aspetta un coordinamento tra le varie amministrazioni che punti ad un efficientamento delle risorse. La nascita di un sistema informativo per la lotta al caporalato, con tutte le amministrazioni pubbliche presenti, sembra -invece- una duplicazione della rete del lavoro agricolo di qualità e quindi bisognerebbe capirne meglio il suo funzionamento e la finalità.

A Pescara torna La Notte dei Serpenti il 20 luglio

A Pescara torna La Notte dei Serpenti il 20 luglioMilano, 4 lug. (askanews) – Dopo il successo della prima edizione, il 20 luglio allo Stadio del Mare di Pescara torna La Notte dei Serpenti, il concertone ideato e diretto dal Maestro Enrico Melozzi per omaggiare e celebrare la cultura e la tradizione musicale abruzzese.


Il concerto sarà dedicato a Stefano Mancini, tecnico audio recentemente scomparso che ha lavorato alla prima edizione del concertone. Sul palco de La Notte dei Serpenti saliranno grandi nomi del panorama musicale italiano e internazionale che presteranno le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese, per l’occasione rivisitati in una chiave musicale moderna ed eseguiti dal vivo dall’Orchestra dei Serpenti diretta dal Maestro Enrico Melozzi.


Questa la line-up: Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Giovanni Caccamo, Noemi e Umberto Tozzi. Conduce la serata Andrea Delogu. «Torna la Notte dei Serpenti con la sua seconda edizione, dopo il grande successo che abbiamo ottenuto lo scorso anno. L’Abruzzo sta riscoprendo quella tradizione musicale che da sempre ha caratterizzato la cultura popolare del nostro territorio – afferma Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo – La Notte dei Serpenti anche grazie al successo di pubblico avuto con la trasmissione dell’evento su Rai 1, è un elemento che, proprio con la rivisitazione delle musiche che hanno tracciato la storia dei nostri paesi, dei diversi momenti dell’agricoltura e della pastorizia, delle feste ad essa collegate, consente di rivivere e tramandare le proprie tradizioni. Quella che inizialmente era una mia forte convinzione di valorizzare le nostre radici, a partire dagli antichi momenti di festa, è stata sposata da tantissima gente che oggi spesso vuole anche essere protagonista facendosi coinvolgere nell’organizzazione. Interscambiabili. Il bisogno di riscoprire le proprie radici più autentiche e genuine è sicuramente un segnale positivo che ci incentiva a continuare su questa strada. L’esperienza di Enrico Melozzi e i nomi importanti degli artisti che il 20 luglio saranno a Pescara consentiranno anche in questa occasione di raggiungere un successo oltre i confini della nostra regione. L’invito che facciamo a tutti coloro che sono in vacanza in Abruzzo e nelle regioni limitrofe è quello di venire a Pescara per scoprire e vivere una grande serata di festa».


«Dopo il grande successo della prima edizione, che ha attratto più di 10.000 persone dal vivo e circa 1 milione grazie ai mezzi televisivi della Rai, non vedevo l’ora di rimettere in moto la macchina di questa meravigliosa manifestazione – spiega il Maestro Enrico Melozzi, ideatore e direttore artistico e musicale de La Notte dei Serpenti – Celebrare e approfondire la bellezza dei nostri canti e delle nostre tradizioni è fondamentale per ridare all’Abruzzo quell’identità culturale, musicale e folclorica che sembrava smarrita. La sfida è trasformare la musica popolare in un linguaggio pop, televisivo e accessibile a tutti. Non è un compito facile: il rischio di sbagliare quando si toccano le tradizioni è altissimo. Tuttavia, dopo anni passati a studiare la musica popolare di tutto il mondo – dalla Spagna al sud Italia, dall’est Europa alla musica latino-americana e cubana – mi sento pronto ad affrontare con grande serenità questa immensa sfida di riportare la musica popolare abruzzese nelle case di tantissime persone. Ho sempre utilizzato il claim “poppizzare il dialetto e dialettizzare il pop”, e sono sicuro che questa sia la formula vincente non solo per far capire agli abruzzesi e all’Italia quanto vale la nostra regione, ma anche per trasmettere questa bellezza a livello internazionale». Il pubblico de La Notte dei Serpenti potrà ascoltare i canti della tradizione musicale abruzzese impreziositi da nuovi arrangiamenti a cura del Maestro Enrico Melozzi, che non andranno ad intaccare l’autenticità dei testi originali in dialetto, mantenendo intatta la loro poetica e la loro capacità di coinvolgere gli ascoltatori che potranno interpretarli liberamente.


Il pubblico sarà parte attiva dello show tramite la nuova app “Notte dei Serpenti”, disponibile su Apple Store e Google Play. Grazie alla tecnologia “Be part of the Show”, infatti, durante l’evento verranno realizzate delle coreografie multimediali dinamiche e coinvolgenti al ritmo della musica proposta sul palco del concertone. L’app durante l’utilizzo non richiede l’uso di connessione internet o Bluetooth e permette di essere sempre aggiornati tramite le notifiche con le ultime news sull’evento e informazioni utili.

Lollobrigida: bene ok Senato Dl Agricoltura, 500 mln per rilancio

Lollobrigida: bene ok Senato Dl Agricoltura, 500 mln per rilancioRoma, 4 lug. (askanews) – “Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione del dl Agricoltura in Senato. Ringrazio tutti i senatori e i relatori Luca De Carlo e Giorgio Bergesio per l’impegno profuso. Il decreto Agricoltura esce ancora più rafforzato grazie al lavoro parlamentare dei senatori con oltre 500 milioni di euro di interventi per il settore agricolo, della pesca e agroalimentare, una cifra mai vista in precedenza e che segna una svolta storica nella difesa dei nostri agricoltori e dei nostri pescatori”. Lo dichiara il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, dopo l’approvazione del dl Agricoltura al Senato.


“Abbiamo messo in campo strumenti per affrontare le principali emergenze, alcune relativamente nuove, come la peste suina africana, altre ereditate dal passato – spiega il ministro – come ad esempio il granchio blu o il tema della siccità, su cui i governi precedenti, in molti anni, non avevano evidentemente portato avanti delle azioni corrette e efficaci per contrastarle”. In particolare, il governo è intervenuto “con risorse importanti contro la peronospora, la flavescenza dorata a sostegno del settore del kiwi e, come già detto, per il contenimento della piaga del granchio blu e per limitare gli effetti negativi della siccità. Inoltre, abbiamo rafforzato le azioni a contrasto delle pratiche sleali per chi compra prodotti agricoli sottocosto e, insieme alla ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, contro la piaga del caporalato”, evidenzia il ministro.


“Voglio inoltre ringraziare il senatore Patrizio La Pietra – aggiunge ancora Lollobrigida – per il lavoro fatto anche e soprattutto sul tema di Granaio Italia, una svolta storica che consentirà di supportare in maniera più efficace un settore fondamentale come quello della produzione cerealicola e del grano duro, a cui vanno anche 20 milioni a sostegno della filiera. Siamo infine intervenuti sul campo delle semplificazioni, con l’accorpamento di SIN in AGEA, nell’ottica di ridurre gli sprechi e la moltiplicazione delle società pubbliche e per ottenere maggiore efficienza nei pagamenti dei contributi in agricoltura”. “Si tratta però – continua il ministro Lollobrigida – non soltanto di un decreto che affronta le emergenze, ma anche e soprattutto di un provvedimento normativo di prospettiva che mira a rilanciare complessivamente l’agricoltura italiana anche a livello europeo e mondiale in scia con quanto fatto dal Governo Meloni fin dall’inizio e ribadito anche nel recente G7”.


“Oggi possiamo dire che l’agricoltore come bio regolatore e custode del territorio, ritorna al centro dell’agenda europea. Alcune battaglie dell’Italia, come quella contro il Nutriscore e contro il cibo sintetico, hanno rappresentato una svolta e oggi siamo seguiti anche da molte altre nazioni dell’Unione e non solo. Continueremo su questa linea, in difesa della pesca, dell’agricoltura e dell’agroalimentare italiano, perché la difesa del settore primario rappresenta un interesse centrale per la nostra Nazione”, conclude il ministro.

Vino, Sartori rinnova la partnership con Fondazione Arena di Verona

Vino, Sartori rinnova la partnership con Fondazione Arena di VeronaMilano, 4 lug. (askanews) – Collis Heritage ha annunciato il rinnovo della partnership triennale tra il suo brand Sartori di Verona e Fondazione Arena di Verona. La Cantina continuerà ad essere “official supplier” con l’esclusiva per i vini, “consolidando ulteriormente un legame che affonda le sue radici in una ventennale collaborazione con l’obiettivo di promuovere l’eccellenza culturale e vitivinicola veronese in Italia e nel mondo”.


“Il nostro desiderio di restituzione al territorio si intensifica ancor di più con questo accordo triennale siglato con Fondazione Arena di Verona di cui siamo estremamente orgogliosi” ha dichiarato Andrea Sartori, brand ambassador dell’azienda di Negrar di Valpolicella, aggiungendo che “siamo profondamente legati alla nostra terra e crediamo che questa collaborazione rappresenti un’opportunità unica per promuovere non solo i nostri vini, ma anche il patrimonio culturale e artistico di Verona condividendo con un pubblico internazionale la bellezza e l’eccellenza della Valpolicella”. I vini che accompagneranno le cene al termine della Prima rappresentazione e di tutte le altre occasioni ufficiali create dalla Fondazione saranno dunque i rossi e i bianchi di punta della Cantina, a partire dal “Regolo Valpolicella Ripasso Classico Superiore” e dall’”Arnea Soave Spumante Brut”.


“La prosecuzione della partnership – ha sottolineato l’Ad di Collis Heritage, Pierluigi Guarise – rappresenta un’ulteriore testimonianza dell’impegno del nostro brand Sartori di Verona nella promozione delle eccellenze locali, rafforzando il legame tra il mondo del vino e quello dell’arte e dimostrando come tradizione e innovazione possano andare di pari passo nella valorizzazione del territorio”.

Confagri Forlì-Rimini-Cesena: bene ok Dl, ora iter veloce

Confagri Forlì-Rimini-Cesena: bene ok Dl, ora iter veloceRoma, 4 lug. (askanews) – “L’approvazione al Senato della nuova versione del DL Agricoltura, che contiene un emendamento che prevede gli indennizzi per i danni che gli agricoltori hanno subito a causa di frane, risponde a quanto richiesto da Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini. Le tante aziende che si erano viste negare i ristori dopo la domanda presentata ad AgriCat, in quanto i danni non erano visibili da foto satellitari, oggi possono tirare un sospiro di sollievo”. Esprimono soddisfazione Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini ed i vicepresidenti Alberto Mazzoni, Matteo Brunelli e Nicola Pelliccioni per il voto di fiducia al Senato del disegno di legge, che passa ora all’esame della Camera.


“Siamo soddisfatti per una misura che garantisce un sostegno concreto alle aziende in difficoltà, superando il troppo restrittivo criterio delle foto satellitari, molto penalizzante per una fetta importante di produttori – commentano i vertici di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini – Ad oltre un anno di distanza dall’alluvione 2023 le aziende agricole della collina, rimaste escluse dai ristori ancora parziali del fondo AgriCat, possono così guardare con fiducia all’arrivo di risorse fondamentali per ripartire”. “Ora auspichiamo l’approvazione definitiva senza modifiche – spiegano – entro il 14 luglio e un percorso certo per la procedura di richiesta dei ristori e dell’erogazione delle somme dovute. Noi agricoltori sappiamo bene che fare agricoltura in collina presenta difficoltà maggiori che in pianura, a causa di infrastrutture non sempre adeguate e di vincoli morfologici. Le frane hanno minato un equilibrio che era già precario -concludono Carli, Mazzoni, Brunelli e Pelliccioni – siamo quindi soddisfatti che con questo emendamento, seppur tardivamente, si siano recepite le esigenze dei produttori di collina, custodi troppo spesso dimenticati di questo territorio”.

Apo Conerpo: confermato alla guida Vernocchi e fatturato +1,8%

Apo Conerpo: confermato alla guida Vernocchi e fatturato +1,8%Roma, 4 lug. (askanews) – Un fatturato dalla commercializzazione 2023 in aumento dell’1,8% nonostante mancati conferimenti per oltre il 27% dei volumi, e ristorni ai soci incrementati del 50%. Apo Conerpo, principale organizzazione di produttori ortofrutticoli europea, archivia il 2023 con questi numeri e si prepara a costruire il futuro, a partire dalla campagna estiva appena cominciata, con una governance rinnovata e potenziata.


Al timone confermato il presidente Davide Vernocchi al cui fianco siederanno quattro nuovi vicepresidenti, espressioni delle principali filiere e territori di riferimento. Una squadra che sarà coadiuvata dal nuovo direttore generale Daniele Maria Ghezzi, che raccoglie il testimone portato per oltre vent’anni da Gabriele Chiesa, che continuerà a fornire supporto alla OP. “Il 2023 è stato un anno particolarmente sfidante per il nostro settore – commenta Vernocchi – dalle gelate primaverili all’alluvione di maggio, dalla siccità estiva alle grandinate, alla recrudescenza di gravi fitopatie legate al clima come la maculatura e la batteriosi, nessuna coltura è stata risparmiata, con effetti particolarmente rilevanti su diverse fra le produzioni principali dell’Emilia-Romagna come, solo per citarne alcune, pere, pesche e nettarine, ciliegie, pomodoro da industria e cipolle”.


A ciò si aggiunge il complesso scenario internazionale con i suoi effetti sui mercati e sui prezzi di energia e materie prime, l’esplosione dell’inflazione e il manifestarsi di nuove povertà, “la difficoltà ormai critica nel reperire manodopera per il settore ortofrutticolo e le scelte spesso discutibili prese dall’Europa che impattano come un macigno sulle nostre aziende agricole. Un quadro complesso che ha generato un’inevitabile contrazione dei conferimenti, fermi nel 2023 a 732.000 tonnellate, il 27% in meno rispetto alla media degli ultimi dieci anni e il dato più basso della storia di Apo Conerpo”. Il bilancio 2023, approvato a fine giugno, mostra una Apo Conerpo solida, con un valore della commercializzazione che supera i 434 milioni di euro (+1,8%) e un volume d’affari che raggiunge quota 787 milioni di euro, con una flessione di soli 2,7 punti rispetto a quel 2022 che aveva segnato il miglior risultato del gruppo nell’ultimo decennio.

Nestlé in Italia: congedo di 3 mesi retribuito usato da 82% neo-papà

Nestlé in Italia: congedo di 3 mesi retribuito usato da 82% neo-papàMilano, 4 lug. (askanews) – L’82% dei neopapà o secondi caregiver del gruppo Nestlé in Italia ha usufruito di Nestlé baby leave, il congedo di tre mesi retribuito al 100% introdotto dall’azienda a partire dal 2022. Questi numeri confermano che l’iniziativa sia molto apprezzata dai neopapà che lavorano in Nestlé e spiccano come un esempio particolarmente positivo rispetto alla reale situazione del nostro Paese. Secondo gli ultimi dati Inps, infatti, il 64% dei neopapà sceglie di usufruire dei 10 giorni di congedo previsti dalla legge.


Il gruppo Nestlé è stato il primo in Italia, nel 2012, a prevedere due settimane di congedo di paternità e, dieci anni dopo, ha continuato a dimostrare di essere un apripista nelle politiche di welfare aziendale e nelle misure di supporto della genitorialità. Oltretutto, un dato da mettere in correlazione con queste evidenze, è il tasso di natalità in azienda, che è pari a 1,6 figli per donna, contro la media italiana che si attesta a 1,24. Dal 2008, Nestlé è stata anche la prima azienda a offrire ai genitori la possibilità di portare i figli in ufficio durante la chiusura delle scuole attraverso l’iniziativa “90 giorni”, che garantisce per 6 settimane consecutive un’assistenza completa ai bambini durante le ore di lavoro. Nel solo 2023, inoltre, nel nostro Paese Nestlé ha contribuito al pagamento di 27 rette di asilo nido per i figli dei suoi collaboratori, per un ammontare di quasi 75.000 euro.


E tra le novità lanciate dall’azienda nel 2024, grazie al rinnovo del contratto integrativo siglato con i sindacati c’è un servizio di telemedicina gratuito di cui le proprie persone e i relativi familiari possono usufruire per un consulto da remoto, disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con medici o specialisti riguardo a problemi di salute non urgenti. In generale usufruendo delle misure per la tutela della salute previste per i dipendenti Nestlé, nel 2023 sono state 1.090 le visite mediche specialistiche effettuate dalle persone del gruppo presso le diverse sedi aziendali e 358 le sessioni di training e terapia legate al benessere psicologico erogate gratuitamente ai dipendenti.


“Siamo convinti che la crescita della nostra azienda sia fortemente connessa al benessere di tutte le persone che lavorano, direttamente o indirettamente, con noi e, per questo, ci dedichiamo a migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in cui operiamo – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato di Nestlé in Italia – Siamo stati e continuiamo a essere dei veri e propri apripista in materia di welfare aziendale e di supporto alla genitorialità, stimolando altre imprese a un cambio di passo e di mentalità nel mondo del lavoro. Per questo motivo, ritengo sia molto importante pesare non solo l’impatto economico di un’azienda, ma anche il suo impatto sociale. È la prossima sfida che intendiamo presentare a breve”.