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Autore: Redazione StudioNews

Meloni: la sicurezza sul lavoro è una priorità, il governo farà la sua parte

Meloni: la sicurezza sul lavoro è una priorità, il governo farà la sua parteRoma, 4 lug. (askanews) – “La sicurezza sul lavoro è un tema che sta particolarmente a cuore a questo Governo, ed è una delle priorità di cui ci stiamo occupando di più fin dal nostro insediamento, anche nel confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. Perché questa è una sfida che non tocca solo le Istituzioni, ma che coinvolge tutti, ad ogni livello. Tutti, nessuno escluso, devono sentirsi parte in causa. Il Governo intende fare la propria parte”. Così la premier Giorgia Meloni, alla ‘Cerimonia di commemorazione delle vittime sul lavoro’. “Siamo convinti – ha scritto la premier in un messaggio inviato in occasione della Giornata – che la strategia da seguire sia quella di prevedere controlli molto più stringenti, pene più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro e una sempre più diffusa cultura della prevenzione”.

Avocado, mango e olio riso più comprati tra prodotti ‘benefici’

Avocado, mango e olio riso più comprati tra prodotti ‘benefici’Roma, 4 lug. (askanews) – Sono quasi 14mila i prodotti alimentari venduti in supermercati e ipermercati italiani che evidenziano sull’etichetta la presenza di un ingrediente benefico. Ma questo non basta per spingerne i volumi di vendita, che nel 2023 sono diminuiti di -5,6% a fronte di un aumento di un aumento del 9,4% a valore, superando i 4,4 miliardi di euro. A rilevarlo è la nuova edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, lo studio semestrale che monitora i fenomeni di consumo nella GDO incrociando le informazioni sulle etichette di oltre 139mila prodotti digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi e i dati di NielsenIQ di venduto e consumo.


Complessivamente l’Osservatorio Immagino ha monitorato la presenza a scaffale e il trend di vendita di 40 ingredienti healthy, ripartiti tra superfruit, spezie, semi, cereali speciali/farine, superfood, dolcificanti e traditional. Tra questi, il cacao resta il numero per giro d’affari (3,2% di quota sul totale delle vendite in valore), seguito da nocciola, limone e mandorla. I top performer dell’anno a valore, invece, sono l’avocado (+33,5%), il caramello (+25,9%), il mango (+24,0%) e l’olio di riso (+21,0%).


L’Osservatorio Immagino ha poi individuato 12 ingredienti che hanno aumentato le vendite sia a valore che a volume. Sono l’avocado (+24,1% a volume e +33,5% a valore), il burro di arachidi (+10,7% a volume e +15,7% a valore), l’olio di riso (+5,3% a volume e +21,0% a valore), gli anacardi (+5,2% a volume e +18,8% a valore), l’avena (+4,1% a volume e +18,6% a valore), la spirulina (+4,1% a volume e +7,8% a valore) e la tahina (+2,7% a volume e +7,3% a valore). E ancora, la farina di riso (+1,6% a volume e +18,5% a valore), il ginseng (+1,4% a volume e +15,5% a valore), la pappa reale (+0,8% a volume e +6,8% a valore), il Matcha (+0,7% a volume e +11,4% a valore) e infine l’acqua di cocco con +0,6% a volume e +4,4% a valore. A perdere, invece, terreno a valore sono stati açai (-36,1% a valore e -41,0% a volume), goji (-23,0% e -25,9%), germe di grano (-14,3% e -19,2%), kamut (-11,5% e -21,0%), curcuma (-8,1% e -17,0%), edamame (-7,9% e -13,8%), canapa (-7,9% e -11,9%), zenzero (-1,4% e -10,0%), cannella (-1,4% e -8,1%).

Salvini: Mattarella? Qui dittatura minoranze, non il contrario

Salvini: Mattarella? Qui dittatura minoranze, non il contrarioMilano, 4 lug. (askanews) – “Qui c’è il problema della dittatura delle minoranze, non il contrario…”. Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i cronisti a Cortina d’Ampezzo, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sulle parole pronunciate ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sulla democrazia.


“Siamo in democrazia nel 2024: il popolo vota, vince e decide. Chi è scelto per governare governa. Io non faccio filosofia, faccio politica. In Italia, come in Francia, chi prende i voti governa, nel rispetto delle regole, della democrazia e delle minoranze”, ha sottolineato il vicepremier. “Penso che il richiamo potesse essere fatto ad altri, ma non sicuramente alla situazione italiana, dove la minoranza si occupa da maggioranza pretendendo di imporre politiche culturali e il suo modo di vivere e ragionare”, ha detto Salvini. “Qui – ha concluso – c’è il problema della dittatura delle minoranze, non il contrario”.

Dalla ricerca Crea pioppicoltura più sostenibile e di qualità

Dalla ricerca Crea pioppicoltura più sostenibile e di qualitàRoma, 4 lug. (askanews) – Dalla ricerca Crea arrivano nuove soluzioni per la pioppicoltura italiana, una delle tante eccellenze poco conosciute del nostro Paese: quasi 50.000 ettari di superficie, più di 10.000 imprese agricole coinvolte e un contributo importante al comparto legno-arredo nazionale. Un primato che va mantenuto, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità delle produzioni legnose, attraverso lo sviluppo della pioppicoltura specializzata e l’utilizzo di modelli clonali rispondenti alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio.


Proprio di queste tematiche si è parlato al Convegno “Attualità in pioppicoltura: territorio e miglioramento genetico”, svoltosi oggi 4 luglio, presso il Crea Foreste e Legno di Casale Monferrato, organizzato nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale del Masaf. In Italia, le piantagioni di cloni di pioppo ibrido (Populus×canadensis Moench) localizzate prevalentemente nella pianura padano-veneta, forniscono circa la metà dei prelievi annuali nazionali di legname a uso industriale. Restano quindi ampi margini di crescita per il settore, come spiega il direttore del Centro Piermaria Corona. “L’ulteriore valorizzazione della pioppicoltura italiana non può prescindere da un’adeguata pianificazione delle superfici destinate ai nuovi impianti in funzione dei fabbisogni di legname dei diversi comparti industriali oltre che dalla messa a punto degli interventi colturali necessari ad ottimizzare la produttività e la resilienza della filiera pioppicola. Peraltro – spiega ancora – l’impresa di settore può mantenere discreti livelli di redditività solo se indirizzata ad ottenere legname di buona qualità con le caratteristiche tecnologiche richieste dal mercato, adottando criteri di gestione ecosostenibile anche per contenere gli input energetici e colturali delle piantagioni”.


Occorre quindi sostenere ed espandere la pioppicoltura specializzata, basata sull’utilizzo di cloni e modelli colturali rispondenti alle caratteristiche pedoclimatiche delle regioni maggiormente vocate. L’ultimo clone messo a punto dai ricercatori CREA è Tango, appena iscritto nel Registro Nazionale dei Materiali di Base e presentato nel corso dell’evento, che si caratterizza soprattutto per la sua elevata resistenza all’afide lanigero e alle principali malattie fogliari, quali bronzatura, defogliazione primaverile e ruggini. “Tango – afferma Giuseppe Nervo, responsabile della sede Crea di Casale Monferrato – appartiene ad una serie di cloni a rapida crescita e a maggiore sostenibilità ambientale (MSA), resistenti alle malattie e all’afide lanigero, che non richiedono o richiedono in misura significativamente minore rispetto a quelli tradizionali, l’applicazione di fitofarmaci, con ricadute positive non solo per l’ambiente, ma anche per il contenimento dei costi colturali”.

Biennale Teatro, dalla parola alla scena: “Sleeping Beauty”

Biennale Teatro, dalla parola alla scena: “Sleeping Beauty”Venezia, 4 lug. (askanews) – Un testo plurale e spesso irrefrenabile che ora è diventato un vero e proprio spettacolo: emozionante, doloroso, a volte sopra le righe, ma senza perdere il controllo. “Sleeping Beauty” è il lavoro di Carolina Balucani che ha vinto il premio per la drammaturgia under 40 del College della Biennale Teatro nel biennio 2022-23. Nell’edizione 2024 è andato in scena con la regia di Fabrizio Arcuri che ha guidato il passaggio dalla parola (fittissima) al palcoscenico, lavorando molto con l’autrice, ma anche affidandosi alle intuizioni.


“Non è facile capire effettivamente da dove vengono certe suggestioni – ha spiegato il regista ad askanews -. È chiaro che uno vive quotidianamente ed evidentemente ha un’attenzione nei confronti delle cose e questo si sedimenta dentro, e poi dopo a un certo punto queste cose si riaffacciano, riemergono però ovviamente il collegamento non è mai estremamente chiaro insomma. E dunque sembra sempre che sia frutto di un momento, mentre in realtà nessuno di noi sa come hanno lavorato le cose dentro di noi”. Lo spettacolo, che inizia con dolcezza struggente da addio – in una scena di ballo collettivo che ricorda il miglior Nanni Moretti – racconta di quattro storie di “belle addormentate” che, al momento del passaggio all’età adulta, vanno a dormire a causa delle ferite che hanno dovuto toccare con mano e, in quel lungo sonno, tutti i drammi familiari e personali riemergono, come racconto, con violenza, ma anche con una sorta di distanza creata dallo stesso meccanismo narrativo onirico. E la regia si muove pure intorno alle condizioni sentimentali della storia.


“È ovvio che per me è importante l’intuizione – ha aggiunto Fabrizio Arcuri – il fatto che io non cerco mai di forzare le cose, aspetto sempre che le cose in qualche maniera mi suggeriscono in qualche modo una via per essere affrontate. In questo senso sì, non mi piace lavorare a tavolino, non mi piace prestabilire le cose, preferisco sempre che quando poi le cose si mettono un po’ in moto, poi il moto delle cose lentamente suggerisce la strada da prendere”. Una strada che i quattro protagonisti di “Sleeping Beauty” tracciano con i loro corpi e le loro voci, con l’esplosione dei non detti e delle sofferenze, con le ombre di padri che non hanno mai saputo capire o accettare. Ma al termine della notte, comunque, ci sarà altra bellezza e ci saranno altre possibilità. Quelle del teatro in primo luogo, spazio di confronto e di creazione del presente. (Leonardo Merlini)

Sindacato europeo Effat approva risoluzione su morte Satnam Singh

Sindacato europeo Effat approva risoluzione su morte Satnam SinghRoma, 4 lug. (askanews) – L’assemblea generale del settore agricolo del sindacato europeo Effat, riunita a Berlino, ha approvato all’unanimità una risoluzione proposta dai sindacati italiani sulla morte di Satnam Singh. Lo rendono noto i responsabili delle politiche e relazioni internazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Alberto Kulberg Taub, Andrea Coinu e Fabrizio De Pascale.


Nella Risoluzione, l’Effat sottolinea come la morte di Satnam sia una tragedia che non può essere considerata come la semplice conseguenza di un incidente sul lavoro ma testimonia l’esistenza di un modello produttivo perverso che prevede lo sfruttamento delle persone e non esclude la tragedia. L’Effat denuncia la violenza disumana e l’assurdità di questa vicenda e ribadisce il suo impegno a combattere questo modello produttivo, in favore di un sistema agricolo sostenibile, giusto e rispettoso della vita e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.


La condizionalità sociale della PAC, sottolinea l’Effat, è forse la più importante vittoria del sindacato negli ultimi anni, che va proprio nel senso di un sistema produttivo socialmente più sostenibile ed è quindi urgente che i governi europei la applichino pienamente e correttamente. “Pensare che l’impresa in cui Satnam lavorava riceva finanziamenti pubblici europei, oltre che nazionali, è una vergogna su cui tutti devono interrogarsi”, spiegano i sindacati. La morte di Satnam e le condizioni deplorevoli in cui versano ancora milioni di lavoratori agricoli in Europa, conclude l’Effat, rappresentano un allarme per sindacati, governi nazionali e istituzioni europee nel contesto di un futuro modello agricolo europeo.

Dl Agricoltura, animalisti: bene stop emendamenti caccia selvaggia

Dl Agricoltura, animalisti: bene stop emendamenti caccia selvaggiaRoma, 4 lug. (askanews) – Le associazioni Animalisti Italiani, Anpana, Cabs, Enpa, Gaia Animali e Ambiente, Lac, Lav, Leal, Leidaa, Legambiente, Lipu-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro natura, Rete dei santuari di animali liberi e WWF Italia esprimono grande soddisfazione per il ritiro della quasi totalità degli emendamenti “caccia selvaggia” disposto dalla Commissione Agricoltura del Senato, nell’ambito dei lavori di conversione in legge del DL Agricoltura, oggi al voto di fiducia in Senato.


“Questo risultato – dichiarano le associazioni in una nota – conferma quanto avevamo denunciato circa la palese violazione delle norme costituzionali ed europee che sarebbe stata determinata dall’approvazione degli emendamenti caccia selvaggia”. “Non si può pensare di eliminare le principali misure di protezione degli animali selvatici senza badare alle conseguenze a danno di tutti – aggiungono – solo per assecondare i diktat del peggiore estremismo, ormai dilagante anche nelle principali associazioni venatorie, al punto da isolare e allontanare chi ha posizioni più moderate”.


Prossimo obiettivo, “fermare la proposta di legge ‘sparatutto’ ancora in discussione alla Camera dei deputati e dai calendari venatori 2024/25 che le Regioni stanno pubblicando in questi giorni e che in molti casi presentano evidenti illegittimità”.

Si vota in Gb, strada spianata per il laburista Keir starmer

Si vota in Gb, strada spianata per il laburista Keir starmerMilano, 4 lug. (askanews) – Se le previsioni si dimostreranno corrispondenti alla realtà, il laburista Keir Starmer, l’uomo etichettato come “Mr Rules”, diventerà Primo Ministro britannico dopo le elezioni di oggi: urne aperte a partire dalle 7 locali (ovvero le 8 in Italia) e fino alle 22. Starmer viene descritto dai media britannici, tra le altre cose, come responsabile, un po “noioso”, serio e orientato al lavoro. E sembrerebbero proprio queste le qualità che – sempre secondo i media – mancherebbero in questo frangente alla Gran Bretagna.


Quasi 49 milioni di elettori votano oggi dopo il tumultuoso regno del Partito conservatore. Molti elettori sono all’oscuro di alcuni aspetti del background di Starmer, nonostante i suoi sforzi concertati nelle ultime cinque settimane di campagna elettorale per parlare apertamente della sua famiglia, dei suoi valori e delle sue motivazioni nel tentativo di apparire più comprensibile: lo dice un sondaggio condotto da Public First e condiviso con Politico.Tuttavia, il sondaggio evidenzia anche un cauto ottimismo tra gli elettori sul fatto che l’uomo – che si prevede entrerà al numero 10 di Downing Street alle elezioni del 4 luglio – possa cambiare le cose in meglio. Allo stesso tempo, la gente sembra profondamente divisa su ciò che Starmer può offrire al Paese come primo ministro, rafforzando le accuse che lo hanno perseguitato durante tutto il suo mandato da leader del partito laburista, secondo cui non avrebbe presentato un’offerta politica chiara e avrebbe la tendenza a fare marcia indietro sulle proprie decisioni.


Se le previsioni saranno corrette, il partito laburista laburista otterrà una storica grande vittoria elettorale alle elezioni e la maggioranza assoluta nella camera bassa del parlamento da 650 seggi. Si prevede che il Partito conservatore dei Tory subirà una sconfitta elettorale senza precedenti e perderà potenzialmente centinaia di seggi in Parlamento.Starmer si trasferirà quindi nella residenza ufficiale del primo ministro a Downing Street a Londra, seguendo l’esempio dei primi ministri conservatori che hanno ricoperto la carica per 14 anni: David Cameron, Theresa May, Boris Johnson, Liz Truss e Rishi Sunak. Un periodo che passerà alla storia come abbastanza movimentato.


Le idee radicali dei conservatori, come la scommessa sulla Brexit di Cameron e il trattamento shock dell’economia da parte di Truss, hanno lasciato la Gran Bretagna in uno stato molto diverso da quello che era all’inizio del millennio. Sunak, che ha preso il timone nel 2022, non è riuscito a convincere gli inglesi che i conservatori possono ancora risolvere la crisi economica del paese. I sondaggi mostrano soprattutto che gli inglesi vogliono provare qualcosa di nuovo.Ma le elezioni interessano anche la comunità italiana, poiché dopo Brexit, le condizioni ad esempio per gli studenti europei (e non solo) che studiano oltemanica hanno subito un cambiamento. E in molti auspicano con il ritorno dei labour un cambio di marcia.


Starmer, del partito laburista, che si definisce “centrista” e “progressista”, non ha una sola idea radicale da presentare alla Gran Bretagna. Paradossalmente, Starmer è interessato principalmente alla conservazione, che di solito è associata ai partiti conservatori. “Il Partito conservatore non può più dire di essere conservatore. Non conserva (preserva) nulla di ciò che ci sta a cuore: non i nostri fiumi o mari, non il nostro sistema sanitario nazionale o la BBC, non le nostre famiglie, non la nostra nazione” ha detto Starmer.Starmer è nato nel 1962 a Londra ed è cresciuto nel Surrey. La giovinezza è stata messa in ombra dalla difficile situazione finanziaria e dalla malattia della madre. Politicamente attivo fin dalla giovane età, Starmer fece domanda per studiare legge all’Università di Leeds e successivamente a Oxford. L’unica macchia sul passato di Starmer, tanto noioso quanto dignitoso, la dice lunga: quando era studente venne fermato in Costa Azzurra per aver venduto illegalmente gelati.Un altro sondaggio MRP di YouGov prevede che il partito laburista di Keir Starmer vincerà 431 seggi, 229 in più rispetto al 2019, con i conservatori a quota 102, 263 in meno rispetto alle ultime elezioni. Questi numeri darebbero al partito laburista una maggioranza di 212, la più grande che il partito abbia mai avuto. I liberaldemocratici di Ed Davey sarebbero a quota 72 seggi, 61 in più. Nel frattempo, si prevede che il partito di destra ribelle Reform UK di Nigel Farage avrebbe tre seggi.Un terzo sondaggio di More in Common pubblicato mercoledì prevedeva una maggioranza di 210 seggi per il Labour, mostrando il partito su 430 seggi, in aumento di 228 rispetto alle ultime elezioni, mentre i Tories erano in calo di 239 seggi su 126. I Lib Dem come terzo partito con 52 seggi, in aumento di 41, mentre lo Scottish National Party ne avrebbe ottenuti 16, una perdita di 32. Reform UK avrebbe due seggi.Un quarto sondaggio Focaldata pubblicato mercoledì suggeriva invece una maggioranza ancora più alta per il Labour di 238, assegnando al partito 444 seggi contro i 108 dei Tories. I Lib Dem torneranno anche come terzo partito con 57 seggi, mentre lo SNP avrebbe solo 15 dei 57 seggi della Scozia. A Reform di nuovo due seggi.Nella Camera dei Comuni, sono necessari 326 seggi su 650 per governare con una maggioranza assoluta. L’ultimo Primo Ministro vincitore delle elezioni laburiste, Tony Blair, vinse le elezioni generali del 1997 con una maggioranza di 179, aggiudicandosi altre due elezioni con maggioranze più piccole. 

”Passaggi Festival”: 40.000 presenze a Fano, aumenta flusso turismo culturale

”Passaggi Festival”: 40.000 presenze a Fano, aumenta flusso turismo culturaleRoma, 4 lug. (askanews) – La conferma di un successo. Passaggi Festival chiude la XII edizione con una risposta di pubblico che è andata al di là di ogni aspettativa: 40.000 le presenze stimate, molti i turisti provenienti da diverse regioni del centro e nord Italia, tantissimi i lettori di ogni età, motivati da interessi diversi, tutti partecipi e attenti a una proposta culturale sempre più intensa e variegata.


Una partecipazione percepibile semplicemente camminando per le strade di Fano durante i cinque giorni di Festival, quando si è parlato ovunque di libri: 190 ospiti, oltre 150 eventi tutti a ingresso gratuito in ben 12 sedi suddivise tra centro storico e lungomare. “Quest’anno più che mai abbiamo sentito la ‘vicinanza’ del pubblico e la fiducia nei confronti della nostra proposta culturale – afferma il direttore e ideatore di Passaggi Festival Giovanni Belfiori -. Sapevamo da anni che le platee più grandi, quelle di piazza e Pincio, attraevano tanta gente, ma abbiamo avuto conferma che anche le sedi più piccole – e per noi ‘più piccole’ significa da 150 a 400 posti – hanno registrato il tutto esaurito anche con presentazioni di libri specialistici e più di nicchia. Altra conferma è stata quella della presenza di tanti turisti da fuori regione: un risultato lusinghiero che ci impone di compiere delle scelte precise anche per il 2025, dal momento che proprio quest’anno è scaduta la convenzione con il Comune di Fano che andremo a ridiscutere a breve e che ci auguriamo di rinnovare”.


Un festival dai mille volti che ha spaziato nella saggistica e nella non fiction toccando i temi della politica, dell’economia, dell’arte, della scienza, della filosofia, della storia, del benessere e che ha portato sul palco i grandi nomi del giornalismo, della cultura e dello spettacolo con un focus sull’intelligenza artificiale che ha visto la rassegna ‘Futuropresente’, lanciata dal tema ‘L’errore e l’artificio’, tra le più seguite. Insomma, uno dei “festival di parola” italiani che basa il suo programma al 90% sui libri, ma che si è aperto anche ad altre forme espressive: “In questa edizione – prosegue Belfiori – non abbiamo voluto rinunciare a sperimentare più linguaggi, dal teatro alle conversazioni sulla scienza. Un altro pezzo di festival molto importante che andrà potenziato è quello che riguarda i bambini: Passaggi è anche una manifestazione per famiglie e sin dalla seconda edizione abbiamo puntato sui laboratori per i più piccoli, aggiungendo subito dopo anche la saggistica destinata ai lettori giovani e giovanissimi. La risposta delle scuole, dei genitori e dei bambini stessi è stata molto positiva”.


Due le unicità dell’evento: i tantissimi giovani volontari che lavorano e si divertono al festival e che fanno di Passaggi un luogo unico di accoglienza e di amicizia; e l’atmosfera che proprio da questa amicizia nasce e si trasmette al pubblico, per poi trasformarsi subito in nostalgia appena il festival finisce. L’appuntamento per il 2025 è già fissato: Passaggi Festival sarà dal 25 al 29 giugno e già è cominciata l’attesa. Il festival è promosso e organizzato dall’associazione Passaggi Cultura, con il contributo di Comune di Fano e Regione Marche.

A Bari agricoltori in piazza contro siccità, Xylella e cinghiali

A Bari agricoltori in piazza contro siccità, Xylella e cinghialiRoma, 4 lug. (askanews) – Agricoltori e allevatori in piazza a Bari con centinaia di trattori contro le emergenze che mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa dell’agricoltura pugliese, dai cinghiali che invadono campagne e città alla siccità, con la mancanza di acqua che decima i raccolti ed il cibo per i cittadini, fino alla Xylella che ha gravemente compromesso l’olivicoltura salentina.


Su cartelli e striscioni si legge “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “Il cinghiale campa, il campo crepa”, “Chiuso per cinghiali”, “No acqua no agricoltura”, “Puglia assetata”, “Senza acqua l’agricoltura muore”, “Sos siccità”, “No acqua no rigenerazione Salento”, “Bonifica ai produttori”, “Con campi a secco agricoltura ko”, “Burocrazia fa più danni della Xylella”, “Salviamo il Salento: paesaggio e turismo”, mentre dietro il palco c’è una grande scritta “Città e campagna unite contro i cinghiali”. Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e cittadini preoccupati dalla presenza dei cinghiali sotto casa, ma anche delle ripercussioni sulla garanzia e sulla sicurezza del cibo alle famiglie.


Sul Lungomare Nazario Sauro sfilano giovani e donne, che hanno lasciato i campi e le stalle e con le loro storie testimoniano un profondo disagio per le emergenze agricole che incidono sul reddito e sul futuro stesso del loro lavoro in agricoltura.