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Autore: Redazione StudioNews

Cardiologi: sostanze stupefacenti, cannabis inclusa, a rischio cuore

Cardiologi: sostanze stupefacenti, cannabis inclusa, a rischio cuoreRoma, 14 giu. (askanews) – Che le sostanze stupefacenti siano al centro di varie problematiche della società civile è un concetto noto ma vi è ancora poca conoscenza, sia in ambito sanitario che sociale, sulla capacità che queste sostanze hanno di determinare problemi cardiovascolari e in generale un danno biologico con gravi ripercussioni sulla salute di chi le assume e importanti ricadute sulla spesa sanitaria. La scarsa informazione e soprattutto la disinformazione, legata ai canali da cui vengono attinte le informazioni, determinano false convinzioni come ad esempio quella di ritenere la cannabis innocua in quanto “terapeutica” e favoriscono dunque la bassa percezione del pericolo “sostanze”, alcool compreso, per il cuore e per la salute umana in particolare tra i giovani. Domenico Gabrielli – Presidente Fondazione per il Tuo cuore e Direttore Cardiologia dell’Ospedale San Camillo di Roma – chiarisce: “La presenza di un danno d’organo cardiaco che può rimanere a lungo asintomatico, dando la falsa impressione di essere sani, il fatto che il più delle volte il danno d’organo si sviluppa lentamente nel tempo senza dare particolari sintomi durante le assunzioni, la sottostima delle diagnosi di cardiopatie determinate o favorite dall’uso di sostanze psicoattive e il fatto che ci sia poca sensibilità, e molta reticenza a parlare, cosi come si dovrebbe, di queste tematiche contribuiscono alla erronea convinzione che le sostanze stupefacenti non facciano poi cosi tanto male al cuore e al nostro organismo. Tutte le principali droghe conosciute, cannabis compresa, hanno un effetto cardiotossico e possono determinare o favorire l’insorgenza vari tipi di patologie cardiovascolari, anche gravi o mortali. Le sostanze stupefacenti infatti danneggiano le coronarie determinando ischemia cardiaca acuta o cronica e danneggiano direttamente il muscolo cardiaco provocando infiammazione (miocardite), dilatazione (cardiomiopatia dilatativa) o ispessimento (ipertrofia) del cuore. Condizioni queste, che se non diagnosticate e curate tempestivamente, possono portare a scompenso cardiaco. Favoriscono inoltre l’insorgenza di vari tipi di aritmie, a volte letali e alterazioni della pressione arteriosa, della coagulazione e delle valvole cardiache.” “La cocaina – continua il prof. Gabrielli – può favorire l’insorgenza di ogni tipo di patologia cardiaca e aumenta fino al 23% il rischio di infarto miocardico nelle prime ore dopo l’assunzione. L’uso non medico della Cannabis, è stato associato ad un aumentato rischio di patologie cardio e cerebrovascolari. Il fatto che esista una cannabis utilizzata per scopi medici non significa che fumare marijuana non faccia male al cuore e alla salute. Anche il Fentanyl è un farmaco molto utilizzato in medicina, eppure negli USA l’uso non medico di oppioidi sintetici con effetti antidolorifici come il Fentanyl e derivati è un vero e proprio problema di salute sociale. Tali sostanze, magari acquistate anche per via illegale, hanno infatti aumentato la mortalità per arresto cardiorespiratorio (son stati stimati circa 75.000 decessi da oppiodi sintetici nel 2022 negli Stati Uniti) e costituiscono ora negli USA una tra le principali cause di morte nei soggetti giovani-adulti.” “Obiettivo della Fondazione per il Tuo cuore e dei cardiologi ANMCO – conclude il prof. Gabrielli – è quello di svolgere una prevenzione al passo con i tempi in considerazione del sempre più frequente uso e abuso di sostanze psicoattive, poiché sono cambiate non solo le sostanze assunte ma anche il profilo di chi le assume. La prevenzione delle problematiche cardiovascolari da sostanze psicoattive merita tutta la nostra attenzione e giustifica ogni sforzo in quanto tali malattie non sono affatto rare, dati evidenziano che fino a un quarto degli infarti nei soggetti giovani sia legato all’uso di droghe. E in generale il danno cardiaco da droghe è decisamente più frequente di quello che riusciamo a dimostrare.”


“Quanto detto – sottolinea il dott. Francesco Ciccirillo – cardiologo, responsabile Ambulatorio D.A.H.D. ( Drug Abuse Heart Diseases) U.O.C. Cardiologia- P.O. Vito Fazzi – ASL Lecce – dovrebbe portarci a considerare le sostanze psicoattive come un fattore di rischio cardiovascolare indipendente e aggiuntivo e a considerare il loro ruolo favorente sui sintomi e sulle malattie cardiovascolari riscontrate nella pratica clinica oltre che a portare avanti dei programmi di prevenzione adeguati volti a scongiurare la prima assunzione e l’uso anche ricreazionale di sostanze psicoattive. Infatti il danno cardiovascolare si può instaurare non solo nel consumatore abituale (che rimane comunque a rischio più alto) ma anche in quello occasionale, a volte indipendentemente dalla quantità di sostanza assunta soprattutto se presente una particolare predisposizione genetica (non sempre nota) o altri fattori contingenti.” “E’ difficile quantificare e prevedere il rischio di un danno cardiaco da droghe nel singolo individuo – continua il dott. Ciccirillo – in quanto l’effetto delle droghe può variare da soggetto a soggetto e perfino nello stesso soggetto, in base a dose, modalità, tempistica, durata di assunzione, tipo, purezza, quantità della sostanza e presenza o meno di altri fattori predisponenti. Le malattie cardiache da droghe possono manifestarsi in maniera acuta (generalmente temporalmente associata e proporzionale all’ultima dose assunta) e/o svilupparsi lentamente nel tempo, quindi, anche i soggetti che non hanno alcuna sintomatologia acuta dopo l’assunzione, se continuano ad assumere droghe, possono sviluppare nel tempo un danno cardiaco. Da qui l’importanza di smettere di assumere sostanze prima che il danno si manifesti o diventi irreversibile oltre che a sottoporsi e/o eseguire dei programmi di screening cardiologico in chi ha una storia di assunzione di sostanze psicoattive soprattutto se presenta un alto profilo di rischio cardiovascolare globale.” “Per una adeguata prevenzione delle malattie cardiache da sostanze psicoattive – conclude il dott. Ciccirillo – è importante anche conoscere e imparare a non sottovalutare i sintomi associati all’uso di sostanze per chiedere pronto aiuto medico. È fondamentale per esempio non trascurare il sintomo del dolore al petto in quanto può essere espressione di gravi patologie cardiorespiratorie acute. Dallo 0.7% fino al 6% di soggetti che arrivano in Pronto Soccorso per dolore toracico dopo uso di Cocaina ha un infarto cardiaco secondario a tale sostanza. Ugualmente è fondamentale riferire al medico se sono state assunte “sostanze” per evitare pericolose interazioni farmacologiche”.

Toti resta ai domicialri, respinta dal Gip di Genova revoca arresti

Toti resta ai domicialri, respinta dal Gip di Genova revoca arrestiGenova, 14 giu. (askanews) – Il gip del tribunale di Genova Paola Faggioni ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare presentata dall’avvocato Stefano Savi, difensore del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che dallo scorso 7 maggio è agli arresti domiciliari nella sua villetta di Ameglia, in provincia di La Spezia, con l’accusa di corruzione e falso.


L’ordinanza con cui il gip ha rigettato la richiesta è stata depositata questa mattina. A dare parere negativo sull’istanza erano stati nei giorni scorsi anche i pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde per il rischio di inquinamento probatorio e reiterazione del reato.

Tennis, Sinner alla testa di dieci azzurri per le Olimpiadi

Tennis, Sinner alla testa di dieci azzurri per le OlimpiadiRoma, 14 giu. (askanews) – L’Italia del tennis partirà per i Giochi Olimpici di Parigi con 10 tra giocatori e giocatrici. Ci saranno Jannik Sinner e Lorenzo Musetti in singolare e doppio maschile; Matteo Arnaldi e Luciano Darderi solo in singolare maschile; Andrea Vavassori e Simone Bolelli solo in doppio maschile; Jasmine Paolini, Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti in singolare e doppio femminile; Sara Errani solo in doppio femminile.


Complessivamente, l’Italia Team avrà quindi 4 azzurri nel tabellone del singolare maschile, 3 azzurre nel singolare femminile, 2 coppie nel doppio maschile e 2 coppie nel doppio femminile. Da questo elenco è facile intuire che le coppie di doppio saranno Bolelli/Vavassori, Sinner/Musetti, Errani/Paolini e Cocciaretto/Bronzetti. Jannik Sinner, il primo italiano numero 1 del mondo, e primo campione Slam azzurro in singolare maschile dal 1976, giocherà per la prima volta un’Olimpiade. Prima volta anche per Matteo Arnaldi (numero 34 del mondo ma fuori dai primi 900 alla chiusura delle iscrizioni per i Giochi di Tokyo) e per il neo Top 50 Luciano Darderi.


Sarà invece una seconda esperienza per Lorenzo Musetti che a Tokyo nel 2021, nell’edizione posticipata di un anno a causa della pandemia, è uscito al primo turno in singolare e al secondo in doppio. Anche per Bolelli si tratta di un ritorno: la sua unica partecipazione, nel 2008, si è conclusa senza vittorie. Questa, con Andrea Vavassori, entrato in Top 10 dopo la finale che hanno giocato insieme al Roland Garros, parte con ben altre premesse. Nel torneo femminile Jasmine Paolini, prima italiana in Top 10 dal settembre 2016, vivrà a Parigi la sua seconda esperienza consecutiva all’Olimpiade, proprio nell’impianto del Roland Garros dove ha conquistato due finali Slam in singolare e in doppio, le prime della sua carriera. La toscana ha indossato la maglia della nazionale ai Giochi anche Tokyo, perdendo al primo turno in singolare e al secondo in doppio.


In questa specialità avrà accanto Sara Errani, alla quinta Olimpiade consecutiva della sua carriera. Dopo il trionfo agli Internazionali BNL d’Italia 2024 proverà a raggiungere con Paolini quella medaglia soltanto sfiorata accanto a Roberta Vinci a Londra 2012 e Rio 2016, quando la coppia azzurra è stata eliminata ai quarti di finale. Sarà una prima volta all’Olimpiade, infine, per Bronzetti e Cocciaretto.

Budapest riconosce lo status di europarlamentare: Ilaria Salis è libera

Budapest riconosce lo status di europarlamentare: Ilaria Salis è liberaRoma, 14 giu. (askanews) – Ilaria Salis è libera e sta per rientrare in Italia. Stamane la polizia ungherese si è recata al suo domicilio a Budapest dove scontava gli arresti domiciliari e le ha comunicato il riconoscimento del nuovo status di europarlamentare, togliendole il braccialetto elettronico notificandole la rimessione in libertà. La famiglia della neoeletta Avs all’Europarlamentaro sta organizzando il viaggiol di rientro in Italia imprevisto così rapidamente. Lo si è appreso da fonti vicine alla famiglia di Ilaria Salis.

La proposta di Putin: cessate il fuoco se Kiev lascia le regioni occupate

La proposta di Putin: cessate il fuoco se Kiev lascia le regioni occupateRoma, 14 giu. (askanews) – Con il G7 in Italia concentrato su come aiutare l’Ucraina e alla vigilia di un incontro di alto livello in Svizzera per esplorare strade verso una futura soluzione al conflito, Vladimir Putin ha lanciato una proposta che a dir suo porrebbe fine alla guerra: Kiev deve ritirare le sue truppe dai territori ucraini dichiarati annessi (Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhya) e deve ufficializzare la rinuncia ad aderire alla Nato. Inaccettabile per Kiev, tanto più che il presidente russo ha precisato che “si tratta dell’intero territorio di queste regioni all’interno dei confini amministrativi che esistevano al momento del loro ingresso in Ucraina”.


“Sottolineo il punto principale – ha detto il capo dello Stato russo durante un incontro con i funzionari del ministero degli Esteri – l’essenza della nostra proposta non è una sorta di tregua temporanea o di sospensione del cessate il fuoco, come vuole l’Occidente, per ripristinare le perdite, riarmare il regime di Kiev e prepararlo a una nuova offensiva. Ripeto, non stiamo parlando di congelare il conflitto, ma della sua fine definitiva. E ribadisco ancora una volta che non appena Kiev accetterà un percorso simile a quello proposto oggi, acconsentendo al ritiro completo delle sue truppe dalle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson e avviando effettivamente questo processo, saremo pronti ad avviare i negoziati senza rinviarli”. La proposta russa rilancia la base di quanto discusso nella primavera del 2022 durante i cosiddetti ‘negoziati di Istanbul’ con l’Ucraina, poi naufragati. Ma all’epoca la questione territoriale non era centrale, anzi, nelle bozze parafate dalla due parti quasi non figurava, rimandando a colloqui diretti a più alto livello. Oggi Putin è tornato a parlare di quelle trattative, sostenendo di avere offerto il ritiro russo dalle oblast di Kherson e Zaporizhzhia, che ora non sono più sul piatto di teorici negoziati. “I nuovi territori” saranno per sempre parte della Federazione russa, ha affermato, “non si discute proprio”.


“Oggi facciamo un’altra proposta di pace concreta e reale. Se Kiev e le capitali occidentali la rifiutano come prima, alla fine sono affari loro e loro la responsabilità politica e morale continuare lo spargimento di sangue”, ha dichiarato il leader russo. Roma, 14 giu. (askanews) – Il timing rispetto alla conferenza in Svizzera è esplicito, ed evidente l’intenzione di agitare le acque al vertice G7 in corso in Italia. Prima di tratteggiare la proposta per una soluzione mediata in Ucraina, Putin ha lanciato una serie di invettive contro gli Stati Uniti in particolare e l’Occidente in generale. Il pericolo per l’Europa non viene dalla Russia, ma “da una dipendenza critica, quase totale, dagli Stati Uniti”, ha affermato, “hanno più paura di perdere il favore di Washington che dei loro cittadini”. Quanto ai fondi russi congelati, al centro ieri del vertice dei Sette Grandi in Puglia: “i Paesi occidentali hanno ora congelato i beni russi e le riserve di valuta estera ma nonostante tutti i cavilli, il furto rimarrà un furto e non rimarrà impunito” e “il prossimo ad essere espropriato dagli Stati Uniti e dall’Occidente potrebbe essere chiunque”.


“Come sapete, hanno iniziato a promuovere attivamente l’iniziativa di tenere una cosiddetta conferenza internazionale di alto livello sull’Ucraina in Svizzera, e hanno intenzione di tenerla subito dopo il vertice del G7, cioè il gruppo di coloro che hanno acceso il conflitto in Ucraina con le loro politiche. Quello che propongono gli organizzatori dell’incontro in Svizzera è un altro trucco per distogliere l’attenzione di tutti”, ha detto Putin. Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha poi sostenuto che “non è corretto” parlare di una richiesta di capitolazione all’Ucraina e che i punti avanzati dal capo del Cremlino saranno usati “in diverse situazioni, anche nel nostro lavoro all’interno dei BRICS, l’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, con la Cina, i paesi dell’America Latina, dell’Africa, che hanno anch’essi portato avanti le loro iniziative, ma che sono stati completamente ignorati da coloro che governano l’Ucraina”, ha detto Lavrov.

Art Basel, il mercato dell’arte vale 65 miliardi di dollari

Art Basel, il mercato dell’arte vale 65 miliardi di dollariBasilea, 14 giu. (askanews) – È la fiera d’arte più importante al mondo ed è anche il momento in cui tutti gli attori della scena contemporanea si ritrovano e in qualche modo danno il polso della situazione. Art Basel è un grande evento economico, ma anche uno spazio per progetti che vanno oltre, come per esempio il campo di grano di Agnes Denes o le grandi installazioni museali della sezione Unlimited. Ma il focus principale restano i galleristi.


“Abbiamo 285 gallerie che provengono da 40 Paesi e territori in tutto il mondo – ha spiegato Vincenzo de Bellis, direttore fiere e piattaforme espositive di Art Basel – ci sono 22 nuove partecipazioni e nella sezione Unlimited esponiamo 70 progetti”. L’atmosfera è frizzante, la città di Basilea offre, oltre la fiera, altre grandi mostre come la magnifica collettiva alla Fondazione Beyeler, che esplora i confini del presente, o l’esposizione dedicata a Dan Flavin al Kunstmusem, dove i neon dell’artista americano brillano sulle nostre percezioni. Ma Art Basel è poi l’occasione anche per misurare il valore del mercato dell’arte, che negli ultimi mesi ha sofferto soprattutto per le vicende geopolitiche.


“Il mercato ha avuto una flessione del 4 per cento all’incirca – ha detto Eric Landolt, specialista del mercato dell’arte di UBS – ma si attesta ancora sui 65 miliardi di dollari, che è una cifra molto significativa”. Così come significativa è l’attenzione globale intorno alla fiera, a testimonianza della costante, seppur complessa, vitalità del sistema dell’arte

Scuola,Treccani: libertà,memoria, solidarietà parole chiave per studenti

Scuola,Treccani: libertà,memoria, solidarietà parole chiave per studentiRoma, 14 giu. (askanews) – “Libertà, difesa della memoria, inclusione e solidarietà”. Sono queste le parole scelte da 1500 alunni della scuola secondaria di secondo grado italiana nell’ambito di un progetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), portato avanti durante l’anno scolastico, per la “Promozione del libro e della lettura”, promosso dalla Fondazione Treccani Cultura ETS e da Edulia Treccani Scuola, polo ed-tech del Gruppo


Oltre 1500 studentesse e studenti di 12 scuole secondarie di secondo grado, distribuite in tutta Italia, hanno scelto come parole chiave di questa epoca Libertà, Futuro, Memoria, Inclusione e Solidarietà, nell’ambito di un progetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, portato avanti durante l’anno scolastico, per la “Promozione del libro e della lettura”, promosso dalla Fondazione Treccani Cultura ETS e da Edulia Treccani Scuola, polo ed-tech del Gruppo. Al primo posto della cinquina scelta dagli alunni la parola Libertà, votata da 500 studenti, seguita a pari voti da Futuro e Memoria, 375, e Inclusione e Solidarietà con 125 voti.


“Questa scelta – commentano Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, condirettori del Dizionario dell’italiano Treccani – dimostra quanto siano attenti i giovani all’attualità e alla realtà che ci circonda, anche dal punto di vista lessicale. Libertà, essere libero, non poter rinunciare alla libertà, in contrapposizione a schiavitù e prigionia, è un termine che ricorre sempre più spesso nel dibattito ed esprime il desiderio di pensare, operare e scegliere in modo autonomo la propria vita, tipico delle nuove generazioni. Ma il risultato della ricerca promossa dall’Istituto della Enciclopedia italiana nelle scuole conferma ancora una volta la rilevanza linguistica per i giovani di un futuro sostenibile, della conservazione della memoria storica e della diffusione di una sensibilità sociale fatta di solidarietà e inclusione”. Con il progetto “Ti Leggo. Viaggio con Treccani nelle forme della lettura”, Treccani Cultura vuole favorire la diffusione e la promozione del libro e della lettura attraverso una rassegna di iniziative culturali rivolte alle studentesse e agli studenti delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, che prevede una riflessione con alcuni dei più importanti autori delle voci dell’Istituto della Enciclopedia italiana. Libertà è stata affidata a Filippo La Porta (Intellettuali, Treccani libri)Futuro è stata affidata a Gianluca Genovese (Rinascimento digitale, Treccani libri) Inclusione a Piero Sorrentino (Seconde generazioni, Echi Treccani)Memoria a Davide Grippa (Giacomo Matteotti, Treccani) Solidarietà a Sara Sanzi (Solidarietà, Treccani libri)

Putin fa una “proposta per finire la guerra”: ritiro di Kiev da regioni annesse e no adesione alla Nato

Putin fa una “proposta per finire la guerra”: ritiro di Kiev da regioni annesse e no adesione alla NatoRoma, 14 giu. (askanews) – La Russia è pronta alla “fine definitiva” della guerra se le forze ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e se l’Ucraina garantirà di non aderire alla Nato. Lo ha detto Vladimir Putin.


La Russia, infatti, non intende in nessun modo rinunciare ai territori ucraini annessi, ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando i vertici diplomatici del Paese. “I nuovi territori” saranno per sempre parte della Federazione russa, ha affermato, “non si discute proprio”. E “sottolineo il punto principale. L’essenza della nostra proposta non è una sorta di tregua temporanea o di sospensione del cessate il fuoco, come vuole l’Occidente, per ripristinare le perdite, riarmare il regime di Kiev e prepararlo a una nuova offensiva. Ripeto, non stiamo parlando di congelare il conflitto, ma della sua fine definitiva. E ribadisco ancora una volta che non appena Kiev accetterà un percorso simile a quello proposto oggi, acconsentendo al ritiro completo delle sue truppe dalle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson e avviando effettivamente questo processo, saremo pronti ad avviare i negoziati senza rinviarli”, ha dichiarato Vladimir Putin tornando sulla sua proposta. 

Putin: cessate fuoco se Kiev si ritira da regioni annesse e no Nato

Putin: cessate fuoco se Kiev si ritira da regioni annesse e no NatoRoma, 14 giu. (askanews) – La Russia cesserà immediatamente il fuoco e sarà pronta ai negoziati dopo che Kiev avrà ritirato le sue truppe dal territorio dei territori ucraini annessi: Luhansk, Donetsk, di Kherson e di Zaporizhzhya, e se notificherà la rinuncia ad aderire alla Nato: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con i funzionari del Ministero degli Esteri russo.


“Richiamo la vostra attenzione, si tratta dell’intero territorio di queste regioni all’interno dei confini amministrativi che esistevano al momento del loro ingresso in Ucraina. Non appena Kiev dichiarerà di essere pronta a tale decisione e inizierà l’effettivo ritiro delle truppe da queste regioni, oltre a notificare ufficialmente il rifiuto del progetto di adesione alla NATO, da parte nostra seguirà immediatamente, letteralmente nel momento stesso, l’ordine di cessare il fuoco e iniziare i negoziati. Ripeto, lo faremo immediatamente”, ha dichiarato il leader russo.

Toyota, riunione azionisti: in discussione sarà anche il presidente

Toyota, riunione azionisti: in discussione sarà anche il presidenteRoma, 14 giu. (askanews) – Una delle poltrone più importanti del sistema industriale giapponese potrebbe essere messa in discussione la prossima settimana. Si tratta del presidente della più grande casa automobilistica mondiale, la Toyota, dopo una serie di problemi che hanno angustiato la compagnia nipponica.


Toyota Motor terrà la sua assemblea annuale degli azionisti la prossima settimana e, secondo quanto scrive oggi Nikkei, alcuni consulenti per gli investimenti si oppongono alla rielezione del presidente Akio Toyoda nel consiglio di amministrazione. Il colosso automobilistico si è trovato al centro dello scandalo sulle irregolarità nei test di sicurezza del gruppo e lo stesso Toyoda si è dovuto scusare per i problemi che sono emersi nei mesi scorsi.


Toyota terrà l’assemblea annuale il 18 giugno presso la sua sede nella prefettura di Aichi. L’azienda ha presentato una proposta per rieleggere tutti i 10 direttori, incluso Toyoda, membro della famiglia fondatrice. Tuttavia, la società statunitense di consulenza Institutional Shareholder Services ha consigliato agli investitori di votare contro la rielezione di Toyoda. “In qualità di dirigente di lunga data, Toyoda dovrebbe essere considerato responsabile finale per una serie di irregolarità di certificazione all’interno del gruppo Toyota Motor” si legge nel suo rapporto, secondo Nikkei. “Giudicando dai membri del consiglio nominati, nonché dalle contromisure annunciate dall’azienda, contrariamente alle affermazioni dell’azienda riguardo ai cambiamenti nella cultura aziendale, si sospetta in realtà che l’azienda tenda a preservare la sua cultura aziendale, e Toyoda dovrebbe essere ritenuto responsabile di ciò.”


Il Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo del Giappone ha annunciato all’inizio di questo mese che Toyota e altri quattro produttori hanno ammesso irregolarità nei test di sicurezza. Toyota ha fermato le vendite della Corolla Fielder, Corolla Axio e Yaris Cross in Giappone poiché le domande di certificazione di questi modelli utilizzavano “dati inadeguati nei test di protezione dei pedoni e degli occupanti”. A seguito della scoperta, il ministero ha ispezionato la sede di Toyota per valutare i processi e il contesto delle irregolarità attraverso audizioni e analisi dei documenti.


Lo scandalo è emerso dopo che sono stati trovati casi di cattiva condotta in tre società del gruppo Toyota: il produttore di camion Hino Motors, l’unità di auto piccole Daihatsu Motor e Toyota Industries. Un altro consulente, Glass Lewis, si oppone alla rielezione di Toyoda, indicando la sua responsabilità per gli scandali. “Crediamo che il signor Toyoda sia responsabile per non aver garantito che il gruppo mantenesse adeguati controlli interni e per non aver assicurato l’implementazione di misure di governance appropriate nelle società del gruppo. Data l’ampia diffusione dei problemi in tutto il gruppo Toyota, ciò solleva ulteriori dubbi sulla cultura aziendale che si è sviluppata sotto la leadership del signor Toyoda”, ha scritto il consulente, che già lo scorso anno aveva raccomandato di votare contro la rielezione di Toyoda. (Foto dal profilo X di Toyota)