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Autore: Redazione StudioNews

Marco Gay designato presidente dell’Unione Industriali Torino

Marco Gay designato presidente dell’Unione Industriali TorinoMilano, 13 giu. (askanews) – Il Consiglio Generale di Unione Industriali Torino ha designato Marco Gay alla carica di presidente dell’associazione confindustriale al termine del mandato di Giorgio Marsiaj. La votazione è avvenuta sulla base delle indicazioni emerse dalla relazione della Commissione di designazione, composta da Gianfranco Carbonato, Dario Gallina e Licia Mattioli, saggi incaricati delle consultazioni preliminari in qualità di ultimi tre past president dell’Associazione.


“Sono onorato ed emozionato di questo primo importante passo verso la Presidenza dell’Unione Industriali di Torino, per noi ‘l’Unione’”, ha detto Gay, presidente esecutivo di Zest e presidente di Confindustria Piemonte. “Ringrazio i tre saggi, Licia Mattioli, Gianfranco Carbonato, Dario Gallina per il prezioso lavoro svolto, le colleghe ed i colleghi per la fiducia che mi hanno dimostrato, e il Presidente Giorgio Marsiaj per quanto ha fatto e farà. Ci aspettano sfide importanti, economiche e sociali. Sono certo che le imprese torinesi saranno un motore di crescita, sviluppo e benessere, ed un acceleratore di opportunità, in grado di continuare a competere e di creare ed attrarre nuove eccellenze industriali e tecnologiche – ha aggiunto – siamo un punto fermo nell’affrontare i cambiamenti, perché Torino è un melting pot di industria e saperi in grado di attirare talenti, che vogliono competere ogni giorno a livello nazionale ed internazionale”. “Il mio principale impegno – ha proseguito Gay – sarà coinvolgere in questo progetto, insieme ad una squadra forte e capace, i nostri associati. Insieme lavoreremo per costruire un impatto positivo e concreto dentro e fuori Confindustria, perché l’industria torinese è un patrimonio di ingegno, innovazione e conoscenza che da sempre si mette al servizio del Paese. La passione, il coraggio, la visione, la concretezza e la serietà guidano ogni giorno la nostra vita imprenditoriale e con lo stesso spirito ho presentato la mia candidatura alla presidenza della nostra associazione con l’auspicio, che questo viaggio che abbiamo davanti ci porti ad essere non solo attori ma protagonisti di quello che saremo nel prossimo futuro”.


Quello odierno rappresenta il primo passo nel percorso di rinnovo dei vertici associativi, a cui seguirà un’ulteriore riunione del Consiglio Generale il 25 giugno, nel corso della quale il presidente incaricato presenterà e sottoporrà al voto la sua squadra di presidenza. Successivamente, spetterà poi all’Assemblea Generale riunita in forma privata il 15 luglio, l’elezione di Gay a presidente dell’Unione Industriali Torino per il quadriennio 2024-2028 e dei vicepresidenti.

G7, fonti: su aborto strumentalizzazione elettorale

G7, fonti: su aborto strumentalizzazione elettoraleBorgo Egnazia, 13 giu. (askanews) – Sulla questione del mancato riferimento all’aborto nella dichiarazione finale del G7 ” è stato montato un caso, c’è stata un po’ di strumentalizzazione elettorale o post-elettorale, qualcuno magari ha voluto inserire qualche strumento di disturbo”. È quanto affermano fonti italiane a proposito della polemica sull’aborto nella dichiarazione finale del G7.”È veramente una storia che sta montando senza dei motivi di sostanza”, aggiungono le fonti.

G7, sull’aborto nessun passo indietro rispetto a Hiroshima (secondo fonti)

G7, sull’aborto nessun passo indietro rispetto a Hiroshima (secondo fonti)Borgo Egnazia, 13 giu. (askanews) – “Nel testo che verrà pubblicato domani non si fa nessun passo indietro rispetto ad Hiroshima e non è stato tolto nulla dagli impegni che i leaders del G7 hanno assunto a Hiroshima, tanto è vero quello che nella dichiarazione che leggerete domani c’è un esplicito riferimento, un paragrafo rilevante, agli impegni assunti a Hiroshima, che quindi vengono tutti riconfermati”. Lo fanno sapere fonti italiane a proposito della polemica sulla dichiarazione finale del G7 che riguarda l’aborto.


“È del tutto evidente – proseguono – che quando si fa una nuova dichiarazione, un nuovo comunicato, non è che si copia quello che è stato fatto l’altra volta, perché si cerca di mettere in evidenza le cose aggiuntive, quelli che sono i cosiddetti deliberables delle nuove presidenze. Quindi non troverete la parola aborto”, ribadiscono.

G7, fonti: su aborto nessun passo indietro rispetto a Hiroshima

G7, fonti: su aborto nessun passo indietro rispetto a HiroshimaBorgo Egnazia, 13 giu. (askanews) – “Nel testo che verrà pubblicato domani non si fa nessun passo indietro rispetto ad Hiroshima e non è stato tolto nulla dagli impegni che i leaders del G7 hanno assunto a Hiroshima, tanto è vero quello che nella dichiarazione che leggerete domani c’è un esplicito riferimento, un paragrafo rilevante, agli impegni assunti a Hiroshima, che quindi vengono tutti riconfermati”. Lo fanno sapere fonti italiane a proposito della polemica sulla dichiarazione finale del G7 che riguarda l’aborto.


“È del tutto evidente – proseguono – che quando si fa una nuova dichiarazione, un nuovo comunicato, non è che si copia quello che è stato fatto l’altra volta, perché si cerca di mettere in evidenza le cose aggiuntive, quelli che sono i cosiddetti deliberables delle nuove presidenze. Quindi non troverete la parola aborto”, ribadiscono.

Borse europee a picco, Milano crolla del 2,18% in chiusura

Borse europee a picco, Milano crolla del 2,18% in chiusuraMilano, 13 giu. (askanews) – Chiusura in forte calo per Piazza Affari e le Borse europee che hanno accelerato ulteriormente al ribasso sul finale con il peggioramento di Wall Street, all’indomani della Fed che ha lasciato invariati i tassi nonostante il rallentamento dell’inflazione, lasciando la porta aperta a un solo taglio nel corso del 2024, mentre continuano le incertezze politiche sulla Francia dopo l’esito delle elezioni europee. A Milano il Ftse Mib ha lasciato sul terreno il 2,18% scivolando a 33.609 punti. Crolli intorno al 2% anche per Parigi e Francoforte.


A Milano, tra i titoli principali, maglia nera a Iveco (-5,16%), seguita da Mps (-3,9%). Nel giorno dell’Investor Day, Stellantis ha chiuso in calo del 2,77%. Ma in Europa è l’intero automotive a soffrire in Borsa dopo i dazi alla Cina. Si salva Tim (+0,63%) in scia alla promozione di Moody’s. Sul fronte dei nostri titoli di Stato, lo spread ha chiuso in leggero rialzo a 145 punti, ma il rendimento del Btp decennale è in discesa al 3,94%.

La Borsa di Mosca ferma le negoziazioni di euro e dollari

La Borsa di Mosca ferma le negoziazioni di euro e dollariBari, 13 giu. (askanews) – La borsa di Mosca ha sospeso le negoziazioni di euro e di dollari dopo che ieri gli Stati Uniti hanno ampliato le sanzioni contro la Russia, inserendo la piazza finanziaria moscovita nella lista nera. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.


Il tasso di cambio è stato oggi per la prima volta fissato dalla Banca Centrale russa sulla base delle quotazioni sui mercati over the counter. La borsa di Mosca fa sapere che proseguono regolarmente le negoziazioni in tutti gli altri segmenti e degli strumenti finanziari denominati in rubli ed in altre valute.

Enzo Gragnaniello, esce il nuovo album “L’ammore è na rivoluzione”

Enzo Gragnaniello, esce il nuovo album “L’ammore è na rivoluzione”Roma, 13 giu. (askanews) – Si intitola “L’ammore è na rivoluzione” il nuovo album di Enzo Gragnaniello in uscita il 19 giugno, a tre anni di distanza dal precedente disco “Rint’ ‘O Posto Sbagliato”.


“In una società sempre più disorientata e priva di emozioni, sommersa dall’odio e dalla sopraffazione non ci resta che urlare l’amore – spiega l’artista – Un amore puro. Un amore rivoluzionario. Si perché l’amore è l’unica vera rivoluzione che ci rimane da fare, l’amore è la vera rinascita che può risvegliare le coscienze, avvicinarle alla vera realtà e al sentimento perché come dice il testo ‘Tutto il resto è’ solo un’illusione “Amore Amore mio l’ammore overo è quann’ servi a Dio’”. “L’Ammore è na Rivoluzione”, quindi, come un viaggio profondo nell’animo umano, narrato con la forza e la passione della lingua partenopea: un omaggio alla speranza, alla pace interiore e al valore delle relazioni autentiche.


Gragnaniello presenterà l’album nel tour estivo, che lo vede fare tappa il 22 giugno a Campobasso (Sonika), il 26 a Nola (NA) a Piazza Villa; Il 28 a Quarrata (PT) al Quarrata Word Music Festival; il 13 luglio al Teatro Abeliano di Bari; il 14 a Isola Capo Rizzuto (KR) per la XXIII edizione del Festival dell’Aurora; il 9 agosto a Piazza Sant’Agata, a Sant’Agata sui Due Golfi (NA); il 15 agosto a Piazza Nicola Amore a Roccamonfina (CE) e il 6 settembre a Santa Maria del Cedro (CS) – Lungomare Giorgio Perlasca. L’album – anticipato il primo marzo dal singolo omonimo, “L’Ammore è na Rivoluzione” – si inserisce nella lunghissima carriera del musicista, autore e compositore, che da decenni incarna la voce profonda e appassionata della Napoli più autentica e che nel 2019 ha vinto la sua quarta Targa Tenco per il miglior album in dialetto con “Lo chiamavano Vient’ ‘e terra”. Legato visceralmente alla sua città, anche quest’ultimo lavoro discografico nasce nell’intimità della sua casa nei Quartieri Spagnoli di Napoli.


Accanto al tour estivo di presentazione di “L’Ammore è na Rivoluzione”, continua quello di “Neapolis Mantra”, l’opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani che combina la potenza espressiva della physical dance dell’étoile Emanuela Bianchini con la vibrante voce black del maestro Enzo Gragnaniello, sul palco insieme ai solisti della Mvula Sungani Physical Dance, alla propria band e all’attrice Federica Totaro. Ecco le date di Neapolis Mantra: il 13 agosto a Catona (RC) – Catonateatro; il 23 ottobre a Modena – Teatro Comunale di Modena; il 16 novembre ad Avezzano (AQ) – Teatro dei Marsi; il 7 dicembre Sulmona (AQ) – Teatro Maria Caniglia; il 15 dicembre al Teatro Rossini di Pesaro; il 9 maggio 2025 al Teatro Bolivar di Napoli.

Swatch, rinnovato lo store in Corso Vittorio Emanuele a Milano

Swatch, rinnovato lo store in Corso Vittorio Emanuele a MilanoMilano, 13 giu. (askanews) – Ha riaperto con un look completamente rinnovato lo Swatch Store di Corso Vittorio Emanuele II a Milano e per la celebre azienda svizzera di orologi si tratta di “una piccola rivoluzione nel linguaggio architettonico del marchio”. Sulla sinistra, la parete principale riprende uno dei motivi cari all’iconografia pontiana, con le sue geometrie tridimensionali, eleganti, razionali e giocose al tempo stesso. Le colonne, tendenti all’infinito grazie al gioco di specchi del soffitto, riempiono il negozio con volumi irregolari e colorati – quasi dei totem astratti, citazioni ironiche di alcuni codici del design “milanese” degli Anni ottanta, rivisti in stile contemporaneo.


Il layout del negozio invita a circolare alla scoperta delle nuove collezioni e i prodotti, restano esposti in modo tale da potere essere toccati e provati al polso, come è da sempre tradizione per Swatch. Nelle ore serali, la struttura si anima grazie a giochi di luce.

G7, Meloni padrona di casa in cipria, fra attesa leaders e selfie (con ritocco)

G7, Meloni padrona di casa in cipria, fra attesa leaders e selfie (con ritocco)Bari, 13 giu. (askanews) – Le attese per l’arrivo di Joe Biden, la sincera simpatia con Rishi Sunak, la fredda cordialità con Emmanuel Macron, il selfie con fotografi e operatori, con un ‘eccesso di ritocco’ poi corretto. Sono alcune delle curiosità della prima giornata al G7 di Giorgia Meloni. La premier, in tailleur cipria, ha accolto i leader all’ingresso di Borgo Egnazia. Abbracci e baci con il britannico Rishi Sunak (con cui ha da tempo un ottimo rapporto), una asciutta stretta di mano a Ursula von der Leyen, accoglienza cordiale per Trudeau, Kishida, Michel, quasi imbarazzata per Emmanuel Macron. Dopo gli attacchi di Matteo Salvini al presidente francese e la sconfitta in Francia, l’incontro era atteso e particolarmente osservato cronisti. I due si sono salutati scambiandosi due baci, poi la foto con Macron che ha stretto il braccio di Meloni, mantenendo una certa distanza. La premier poi gli ha teso la mano e i due si sono avvicinati per la foto. Ultimo arrivato il presidente americano Joe Biden che ha fatto attendere la presidente del Consiglio per una ventina di minuti, tanto che, a un certo punto, per ingannare l’attesa lei ha fatto un selfie con alle spalle fotografi e operatori in attesa. “Vi taggo tutti, famo il post più lungo della storia”, ha scherzato. Proprio il selfie è stato al centro – più tardi – di un “eccesso di editing”: nella chat per l’invio di foto e video di Palazzo Chigi è stata inviata la foto. Nel primo piano, però, appariva cancellato un pezzo di sopracciglio. Poco dopo è stato inviato, nella stessa chat, il medesimo scatto, ma corretto, precisando che “nella foto precedente c’è un segno vicino all’occhio” per un errore “nell’editing della foto”.


Quando Biden alla fine è arrivato lei l’ha bonariamente rimbrottato: “Sei in ritardo Joe”. Non è l’ultima volta: anche all’avvio della terza sessione con Volodymyr Zelensky nel pomeriggio i leader sono già tutti seduti al tavolo in attesa del presidente Usa che arriva solo dopo che un assistente ha poggiato una lattina di Coca Cola al suo posto. Per tutti gli altri acqua e una candela, contenuta in un piccolo cavallo bianco di porcellana.

G7: pieno sostegno alla proposta Biden di accordo per Gaza

G7: pieno sostegno alla proposta Biden di accordo per GazaBari, 13 giu. (askanews) – “Appoggiamo pienamente e sosterremo l’accordo globale delineato dal presidente Biden che porterebbe a un cessate il fuoco immediato a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi, a un aumento significativo e duraturo del flusso di assistenza umanitaria in tutta Gaza e alla fine duratura del crisi, garantendo gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili palestinesi a Gaza”. E’ quanto si legge nella bozza di comunicato che dovrà essere approvata dai leader del G7 riuniti a Borgo Egnazia, e visionata da askanews.”Ribadiamo il nostro appello ad Hamas affinché accetti la proposta di cessate il fuoco che Israele è pronto a portare avanti, ed esortiamo i paesi che hanno influenza su Hamas a contribuire a garantire che lo faccia”.  “A questo proposito, accogliamo con favore la risoluzione S/RES/2735 (2024) del
Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”, aggiungono i capi di Stato e di governo riuniti a Borgo Egnazia.
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