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Autore: Redazione StudioNews

Giornata mondiale oceani, da Enea dati marini più accessibili

Giornata mondiale oceani, da Enea dati marini più accessibiliRoma, 7 giu. (askanews) – Rendere i dati sulla salute del mare più reperibili, accessibili, interoperabili e riutilizzabili, in una parola FAIR (findable, accessible, interoperable e reusable). È l’obiettivo del progetto EMODnet Data Ingestion, che mira a rendere maggiormente fruibili e ad aumentare il numero dei dati raccolti dalla European Marine Observatory and Data Network (EMODnet), la più grande rete europea di osservazione di mari e oceani.


Il progetto, giunto alla quarta edizione, – spiega Enea in una nota – è finanziato dalla Commissione europea e vede la partecipazione di 42 partner, tra cui Enea che, proprio in occasione della Giornata mondiale degli Oceani, celebrata annualmente l’8 giugno, scende in campo per promuovere la necessità di migliorare la disponibilità dei dati marini per favorire studi sul clima, la conservazione degli habitat fragili e per rendere più sostenibili le attività dell’uomo in mare, dall’acquacoltura alla produzione di energia rinnovabile offshore. Enea, attraverso i laboratori del centro ricerche di Santa Teresa, è impegnata nel progetto come data center esperto nel trattamento dei dati che riguardano l’oceanografia fisica ed è coinvolta negli aspetti di divulgazione scientifica. Tra i dati immessi nel portale EMODnet, anche quelli di temperatura, pressione, conducibilità e salinità dell’acqua rilevati da Enea, insieme a Cnr, Dltm (Distretto Ligure delle Tecnologie Marine), Ingv e Istituto Idrografico della Marina, presso la stazione di monitoraggio installata nel 2019 nel Mar Ligure Orientale nei pressi della Baia di Santa Teresa (La Spezia).


L’ultima edizione del progetto prevede un ulteriore sviluppo del portale attraverso il quale dal 2016, vengono raccolti i nuovi dati che vanno ad alimentare la rete EMODnet. Tali inserimenti vengono immessi in prima battuta senza particolari lavorazioni ma diventano open in EMODnet solo dopo successiva elaborazione effettuata con il supporto di data center esperti. “Per essere affidabili, accurati, ma soprattutto accessibili, i dati necessitano di essere ‘preparati’ secondo standard internazionali, con le necessarie informazioni ausiliarie per descrivere e far comprendere al meglio il dato stesso”, spiega Leda Pecci ricercatrice Enea del Laboratorio Biodiversità e servizi ecosistemici.


Grazie a EMODnet Data Ingestion è stato possibile raccogliere oltre 1.400 dataset da 200 diversi fornitori. “Il lavoro di acquisizione dati e la maggiore condivisione di dati marini va a vantaggio non solo della comunità scientifica, ma anche della pianificazione marittima e dello sviluppo della blue-economy: ad esempio abbiamo aperto un tavolo di confronto con gli stakeholder del settore della produzione di energia rinnovabile offshore, per armonizzare l’acquisizione e la gestione dei dati marini necessari all’ottenimento di concessioni e licenze, autorizzazioni subordinate a lunghe e costose operazioni di survey geofisico dei fondali e a studi di impatto ambientale, a garanzia della sostenibilità delle attività” conclude la ricercatrice.

Urso: io commissario Ue? Non mollo il mio lavoro a metà

Urso: io commissario Ue? Non mollo il mio lavoro a metàRoma, 7 giu. (askanews) – “Credo che il lavoro che stiamo facendo in Italia sia estremamente importante. Finalmente abbiamo una politica industriale, abbiamo ripreso in mano le sorti del sistema produttivo italiano nella siderurgia, nell’auto, nell’elettrodomestico ed è assolutamente fondamentale completare questo lavoro”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, a margine di una conferenza stampa a Vittorio Veneto rispondendo sulle indiscrezioni che lo darebbero come come possibile commissario europeo.


“Il Paese ha altre personalità che saranno sicuramente più adeguate del sottoscritto – ha aggiunto – io certo non posso mollare quello che faccio, non ho mai lasciato a metà il lavoro e ora siamo ancora a metà dell’opera. Ho bisogno di completare la legislatura, altri tre anni e mezzo, per dare al nostro Paese finalmente una chiara politica industriale e produttiva che punti sulle imprese, che consenta alle imprese di creare sviluppo e occupazione come si stanno creando in questi mesi in Italia, che è il Paese che cresce di più sia in Pil che in occupazione e col più basso tasso di inflazione tra i grandi Paesi industriali europei. Per la prima volta stiamo facendo meglio di Francia e Germania”.

Zelensky: “Questo regime russo non conosce limiti”

Zelensky: “Questo regime russo non conosce limiti”Roma, 7 giu. (askanews) – “Guardate cosa sta facendo Putin al suo Paese e al suo popolo. È un territorio dove la vita non ha più valore. Questo è l’esatto opposto di tutto ciò a cui aspiriamo e dei nostri valori. È il contrario della libertà, il contrario dell’uguaglianza e il contrario della fraternità. È il contrario dell’Europa, ecco cos’è, Putin”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky davanti ai deputati francesi a Parigi.


“Proprio come ottant’anni fa. Negli anni ’30 Hitler oltrepassò una linea rossa dopo l’altra. Putin oggi fa lo stesso, ha aggiunto. “Oggi l’obiettivo è l’Ucraina, ma domani altri Paesi potrebbero essere presi di mira. Stiamo già vedendo come può svilupparsi questa aggressività. I Paesi baltici, la Polonia, i Balcani e altri. Questo regime russo non conosce limiti”, ha proseguito il leader ucraino. Putin “ha già distrutto la Siria, sta sconvolgendo il Sahel”, ha continuato il presidente ucraino. Il presidente russo “ha tirato fuori tutto l’arsenale del secolo scorso, dal blocco marittimo al rapimento di massa dei figli del nostro popolo nei territori occupati, e ricatta il mondo intero affinché il mondo lo tema”, ha aggiunto ancora Zelensky.

Biden: su Rafah Netanyahu mi ha ascoltato

Biden: su Rafah Netanyahu mi ha ascoltatoRoma, 7 giu. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ascoltato gli avvertimenti della Casa Bianca e ridimensionato la prevista operazione a Rafah: lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, intervistato da Abc News. “Penso che mi abbia ascoltato. Avrebbero invaso tutta Rafah, con tutte le forze disponibili, e non lo hanno fatto”, ha osservato Biden. Quanto al piano di pace proposto dalla Casa Bianca, Biden ritiene che Netanyahu abbia intenzione di accettarlo: “Ha detto pubblicamente che è favorevole, i nostri amici europei ci stanno lavorando, dobbiamo avere un cessate il fuoco”.


Inoltre, ha sottolineato Biden, il piano di pace – che deve avere il via libera anche di Hamas – è sostenuto anche dalla maggior parte del mondo arabo: “Vedremo, siamo in un periodo molto difficile”.

Nane bianche e pianeti distrutti: indizi dal telescopio James Webb

Nane bianche e pianeti distrutti: indizi dal telescopio James WebbRoma, 7 giu. (askanews) – Dal telescopio spaziale James Webb (Jwst) delle agenzie spaziali Nasa, Esa e Csa nuove immagini mozzafiato del nostro vicinato galattico. Un gruppo di ricerca guidato dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) ha sfruttato le enormi potenzialità di Jwst per osservare, per la prima volta all’infrarosso, l’intera sequenza di raffreddamento delle nane bianche in un vicino ammasso globulare, rivelando un eccesso di emissione infrarossa, potenziale indizio di antichi sistemi planetari distrutti. L’articolo è stato pubblicato di recente nella rivista “Astronomische Nachrichten” (Astronomical Notes).


La maggior parte delle stelle, soprattutto quelle di massa simile al Sole (da 8 fino a 0.07-0.08 masse solari), terminano la loro evoluzione come nane bianche, cosa che alla nostra stella madre accadrà fra circa 5 miliardi di anni. Dopo aver esaurito il “combustibile” stellare (idrogeno ed elio), questi oggetti non sono in grado di innescare reazioni termonucleari e collassano sotto il proprio peso raffreddandosi fino al loro definitivo spegnimento, perdendo lo strato più esterno della loro atmosfera. I dati utilizzati nella survey, estrapolati dall’archivio ventennale di Hubble e da recenti osservazioni con il telescopio spaziale Webb, hanno permesso al gruppo di ricerca di sondare le proprietà fondamentali delle nane bianche e di cercare indizi della possibile esistenza di antichi sistemi planetari attorno a esse. Luigi Bedin, ricercatore presso l’Inaf di Padova e primo autore dello studio, spiega: “Le osservazioni in infrarosso delle nane bianche ci hanno permesso di ricavare informazioni preziose sulle proprietà delle loro dense atmosfere di idrogeno. Dai dati si evince, inaspettatamente, un numero sorprendente di nane bianche con un relativo eccesso di emissione infrarossa. I risultati andranno confermati, ma lasciano intendere che queste nane bianche presentano le tracce di antichi sistemi planetari ormai estinti”.


Il team di ricerca ha osservato, in diverse nane bianche, anomalie nella distribuzione spettrale dell’energia. Bedin si riferisce agli eccessi di emissioni nella banda di radiazione infrarossa. “Questi possono essere dovuti a compagni di taglia sub-stellare o a residui di sistemi planetari distrutti durante l’evoluzione della stella da nane a gigante. Cosa accade? Durante la combustione dell’idrogeno dal nucleo, il guscio della stella si gonfia fino a inglobare i pianeti più interni del suo sistema”. Le osservazioni si riferiscono al vicino ammasso globulare Ngc 6397 (noto anche come C 86), un oggetto abbastanza luminoso e visibile anche a occhio nudo in direzione della costellazione dell’Altare, a 7200 anni luce dal Sole. La survey guidata da Bedin e colleghi con il Jwst prevede l’osservazione di stelle intrinsecamente deboli e poco luminose, quindi la vicinanza alla sorgente è fondamentale anche se si utilizza lo strumento operativo nell’infrarosso attualmente più potente in orbita. “In questo ammasso abbiamo osservato circa il 20% di nane bianche con questo eccesso infrarosso, mentre nel campo galattico solo poche sorgenti mostrano un tal anomalo alto flusso nell’infrarosso”, aggiunge Bedin.


Il gruppo di ricerca ha in programma una seconda campagna osservativa con la camera/spettrografo Miri del James Webb, uno strumento che – osservando nel medio infrarosso – riesce a caratterizzare l’energia emessa dalle nane bianche con eccesso di infrarosso, discriminando fra la presenza di compagni sub-stellari, dischi di sistemi planetari estinti, residui della fase di gigante rossa. “Queste nuove osservazioni che mapperanno lo spettro fra 2 e 20 micron ci permetteranno di risolvere il mistero”, conclude il ricercatore. (Credit: NASA/ESA/CSA/JWST/INAF – L. R. Bedin et al. 2024)

BNL Italy Major Premier Padel, presentata a Roma la terza edizione

BNL Italy Major Premier Padel, presentata a Roma la terza edizioneRoma, 7 giu. (askanews) – Dopo il grande successo di Doha, le più forti giocatrici e i più forti giocatori del mondo sono pronti a sbarcare in Italia per la terza edizione del BNL Italy Major Premier Padel: dal 17 al 23 giugno, al Foro Italico – uno dei luoghi più iconici dello sport italiano – ci saranno in palio 2mila punti nel ranking Fip per le vincitrici e i vincitori in un evento che lo scorso anno portò 25mila persone sulle tribune dello storico impianto della Capitale.


Nel 2023, tra l’altro, il BNL Italy Major Premier Padel segnò una svolta – si legge in una nota – nel circuito professionistico governato dalla FIP: fu infatti il primo evento in modalità ‘combined’, con un tabellone maschile e uno femminile, con il successo di Arturo Coello e Agustin Tapia tra gli uomini, di Gemma Triay e Marta Ortega tra le donne. Una formula, questa, poi confermata in tutti gli altri tornei del mondo. “Tutti i giocatori definiscono il torneo di Roma come ‘il più bello del mondo’ – ha spiegato il presidente della FIP Luigi Carraro nella conferenza stampa di presentazione – Vorrei ringraziare innanzitutto per la presenza a questo incontro il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida per l’attenzione particolare che pone verso il padel e lo sport in generale. Poi, ringrazio il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi e l’amministratore delegato di Sport e Salute Diego Nepi Molineris per aver creduto nel progetto: senza di loro, forse a Roma non ci sarebbe stato questo Major. Come tutti sanno – ha proseguito Carraro – Premier Padel è un circuito che ha permesso a questo sport di fare il salto in avanti, diventando importante e globale. Durante l’Assemblea generale FIP, inoltre, abbiamo presentato il primo World Padel Report, dove emerge un dato, e cioè che l’Italia è al secondo posto nel mondo per numero di campi e praticanti, un elemento che sarà cruciale nella ulteriore crescita della disciplina in questo Paese. Roma Capitale ha creduto in questo torneo e ha voluto che questa fosse una delle quattro città al mondo a ospitare un Major e oggi possiamo dire che l’Italia avrà per sempre uno dei primi quattro grandi tornei del mondo. E possiamo considerare Roma come una delle grandi capitali del padel mondiale”.


Le giocatrici e i giocatori amano Roma: “Quando sono qui ci regalano e si regalano emozioni uniche – ha proseguito Carraro – Ricorderete Paquito Navarro che dopo aver perso la finale 2022 si mise a cantare con il pubblico ‘Paquito is on fire’ sulle note di ‘Freed from desire’, diventato uno degli inni del padel. Ci saranno le più forti e i più forti, e ci saranno anche alcune wild card italiane che potranno mettersi in mostra”. Nel tabellone maschile, saranno Giulio Graziotti e Flavio Abbate, Marco Cassetta e Dylan Demian Cuello, Lorenzo Di Giovanni e Riccardo Sinicropi, Simone Cremona e Nuno Deus; nel tabellone femminile, Valentina Tommasi e Marianela Montesi, Martina Parmigiani ed Erika Zanchetta. “Il BNL Italy Major Premier Padel di Roma rappresenta uno dei momenti più importanti della stagione e non solo dal punto di vista tecnico, perché nello splendido site del Foro Italico tutto diventa unico e irripetibile – ancora Carraro – Penso allo spettacolo del Centrale, vero e proprio tempio della racchetta, o all’emozione dei grandi giocatori nello scendere in campo sul campo Nicola Pietrangeli, acclamati da un pubblico unico per entusiasmo e passione. Roma è il padel e il padel è Roma: ce lo hanno insegnato le prime due edizioni del Major”. Alla conferenza stampa di presentazione è intervenuto anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Che non ha nascosto la sua passione per il padel e ha raccontato un importante aneddoto. “Mercoledì ero alla festa dell’Arma dei Carabinieri che quest’anno compie 210 anni e ho avuto una piacevole conversazione con lo sceicco Khalifa bin Hamad bin Khalifa Al Thani, ministro dell’Interno del Qatar, Paese tra i più importanti e rappresentativi del mondo del padel”, le sue parole. “Con lui si è parlato di molte cose, affrontando anche temi relativi ai nostri incarichi e a un certo punto abbiamo parlato di padel, sport che piace a entrambi, e la chiacchierata si è riempita di entusiasmo. Da come padroneggia l’argomento e ne parla ho capito che ha una autentica passione personale per questo sport. Mi ha ribadito l’impegno che il suo Paese, un Paese importantissimo, sta mettendo nel padel e nello sviluppo dello sport in genere”. Il ministro ha elogiato anche la governance del padel internazionale. “Il padel ha avuto la fortuna di incontrare una persona particolarmente empatica, di grande e spiccata intelligenza come Luigi Carraro, che ha avuto il pregio di rappresentarsi sempre con grandissima umiltà, creando le condizioni definitive per l’espansione del padel a livello mondiale”.


“Quando abbiamo deciso di scommettere sul padel lo abbiamo fatto guardando oltre”, ha rivelato Diego Nepi, Amministratore Delegato di Sport e Salute. “Quello di Roma, in tre anni, è diventato uno dei 4 maggiori tornei di padel al mondo (con Doha, Parigi e Acapulco). Milano ha consolidato il suo appeal e quest’anno Genova ospiterà un P2. È questa l’idea che muove Sport e Salute quando decide di scommettere su un evento: non la cronaca dell’evento in sé che si esaurisce con la proclamazione dei vincitori ma l’evento stesso che si consacra. Il Foro Italico come un set cinematografico si è plasmato in pochi giorni passando dal rosso del tennis al blu del padel, adattandosi alle esigenze dell’evento ma non perdendo mai la sua natura: mutevole ma immortale”. Alessandro Onorato – Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale – ha puntato i riflettori sul feeling che lega la città eterna ai grandi eventi sportivi. “Roma”, ha ribadito, “è la capitale del padel, è la città dove si gioca di più in Italia con oltre 350 mila praticanti su 1487 campi in 399 strutture, numeri che ogni mese aumentano sempre più. Il BNL Italy Major Premier Padel, per il terzo anno consecutivo nella Capitale, è un evento in continua crescita che dà prestigio a Roma e contribuisce all’espansione di un movimento che è diventato un fenomeno sociale oltre che sportivo. Sarà uno spettacolo vedere i colpi delle campionesse e dei campioni in un torneo internazionale che rende più prezioso il calendario già fitto dei grandi eventi di Roma”.


Oltre al ministro Lollobrigida, in rappresentanza del governo era presente Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “È un onore essere qui oggi”, ha confessato, “e portarvi i saluti del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Il Premier Padel rappresenta un importante punto di riferimento e l’edizione 2024 accresce la sua rilevanza anche tenuto conto del recente inserimento dello Sport nella nostra Carta Costituzionale, a riconoscimento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva”.

Nuovo materiale sostenibile per restaurare le barriere coralline

Nuovo materiale sostenibile per restaurare le barriere corallineRoma, 7 giu. (askanews) – L’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’Istituto Italiano di Tecnologia, in collaborazione con l’Acquario di Genova, hanno sviluppato un nuovo materiale biodegradabile ideato per restaurare le barriere coralline danneggiate dai cambiamenti climatici. Il materiale è stato descritto su “Advanced Sustainable Systems”.


Il recupero attivo delle barriere coralline – informa Milano-Bicocca – è un’operazione che consiste nel far crescere nuove colonie di corallo in ambienti protetti, di solito vivai sommersi chiamati “nurseries”, per poi trasferirli nuovamente nelle porzioni di barriera danneggiate. Per eseguire questo trapianto, vengono di norma utilizzati dei materiali che permettano l’adesione del corallo alle superfici sottomarine e, nello stesso tempo, garantiscano tempi di esecuzione ottimale. I prodotti attualmente in commercio derivano spesso dall’industria del petrolio e possono perciò risultare tossici per l’ambiente. Inoltre, il loro indurimento può richiedere tempi lunghi, da un’ora a un giorno intero, periodo nel quale il corallo deve mantenersi in posizione contro le correnti marine che potrebbero spostarlo e ridurre il successo del trapianto. Il nuovo materiale è biodegradabile e non inquina perché composto da due componenti di origine vegetale. Una volta unite le due parti, il tempo di indurimento è di soli 20-25 minuti, caratteristica che permette di aumentare il successo del trapianto e accelerare il restauro delle barriere coralline. Le capacità del materiale sono state verificate in esperimenti condotti all’Acquario di Genova e alle Maldive presso il MaRHE Center (Marine Research and Higher Education Center) – diretto dal prof. Paolo Galli – dove, durante il periodo di osservazione, i coralli sono cresciuti senza che fosse rilevato alcun segnale di stress.


La ricerca del nuovo materiale, oltre che nell’importantissimo lavoro di ‘coral restoration’ in natura, nasce anche dalla volontà delle strutture come l’Acquario di Genova di introdurre tecniche e procedure di mantenimento delle specie in ambiente controllato e utilizzate nei progetti di ricerca e conservazione che siano sempre più sostenibili e rispettose dell’ambiente. Il materiale è oggetto di una domanda di brevetto depositata ed è stato sviluppato anche grazie a finanziamenti del progetto “Futuro Centro Nazionale per la Biodiversità” del Pnrr.

Ultima piazza per Salvini-Vannacci: attacco a Lagarde e appello al voto

Ultima piazza per Salvini-Vannacci: attacco a Lagarde e appello al votoRoma, 6 giu. (askanews) – Dopo Ursula Von der Leyen e Macron, tocca a Christine Lagarde. Nel giorno del tanto atteso taglio dei tassi, Matteo Salvini, dal palco del comizio di chiusura della campagna elettorale a Roma, sceglie di colpire forte la presidente della Bce che “non potrà più essere libera di portare povertà e miseria in giro per l’Europa”.


“La Bce – attacca il vicepremier – ha scherzato coi risparmi, coi mutui, con gli stipendi, con la vita degli italiani: dovrà tornare a rispondere delle sue azioni ai popoli europei”. È l’unica novità di un discorso che segue sostanzialmente il copione delle manifestazioni che hanno preceduto quella nella capitale. Con il tema della pace preponderante: immancabile l’attacco al “guerrafondaio” Macron che viene invitato da Salvini a mettersi “l’elmetto, andare in guerra senza rompere le palle ai nostri giovani”. Il tema della pace – come già successo a Milano e a Bari – caratterizza anche la colonna sonora che, fa notare qualcuno, assomiglia più a quella di una festa dell’unità: Bon Dylan (Blowin’ in the wind), John Lennon (Give peace a chance) ma soprattutto Generale, in onore di Roberto Vannacci, anche se né lui né la Lega c’entrano molto con la canzone di Francesco De Gregori. Tra i militanti che occupano a metà piazza Santi apostoli, sotto quella che fu la sede dell’Ulivo, nessuno conosce il testo.


Tutti però riconoscono e omaggiano il generale campione d’incassi con il suo libro ‘Il coraggio vince’. Vannacci sale sul palco dopo il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e il ministro dell’Istruzione Valditara. E dopo essersi generosamente concesso ai giornalisti osservando che “Putin non è peggio di Stalin” e che quindi “vale la pena negoziare la pace”. Dal palco attacca: “Questa Europa non ci piace più, è un’Europa più triste e insicura” e insiste a chiedere tra gli applausi di “votare con una Decima sul simbolo della Lega”. “Scegliere un generale è il regalo più grande che la Lega possa fare al popolo italiano”, lo omaggia Salvini accolto sul palco dal coro “un capitano c’è solo un capitano”. Si mostra fiducioso sul risultato della Lega che sarà lontanissimo dal 34% delle europee del 2019 ma secondo il ministro dei Trasporti in ripresa rispetto a qualche previsione catastrofica che lo dava sotto alla percentuale delle politiche: “Non si può parlare di sondaggi perché è vietato ma posso dirvi che in questi giorni e in queste ore la Lega è il partito che sta crescendo più di tutti in Italia. La grande sorpresa di queste elezioni sarà la Lega. Con tanti saluti a Gufi e menagrami”. A cui Salvini si rivolge anche assicurando che “questo governo andrà avanti fino al 2027” e “anche oltre se Schlein resta segretaria del Pd, una garanzia per l’Italia e per il centrodestra”.


Il comizio si chiude con un appello al voto: “Dopo 50 anni per la prima volta il centrodestra unito può essere maggioranza a Bruxelles” quindi guai a chi non vota: “Chi non vota è complice”, ammonisce: “L’8 e il 9 giugno sarà la festa di liberazione dei popoli europei”.

Migranti, Meloni: non credo controlli lavoratori in anni scorsi

Migranti, Meloni: non credo controlli lavoratori in anni scorsiRoma, 6 giu. (askanews) – “Noi abbiamo questo dato perchè abbiamo fatto i controlli e vorrei che fosse verificato che negli anni scorsi si sia fatto così, perchè temo che i controlli non siano stati fatti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Porta a porta’ in onda stasera su Rai1, a proposito dell’esposto presentato sull’ipotesi di illecito sulle richieste di lavoratori immigrati regolari.


“Il dato più inquietante – ha aggiunto – è della Campania perchè 157 mila domande, più della metà del totale, arriva dalla Campania, il cui tessuto produttivo non ha quella capacità di assorbimento, La mia ipotesi è che la criminalità organizzata si sia infiltrata” e “io questo non intendo consentirlo”. “Dovremo rivedere la normativa perchè non utilizzeremo i flussi di migranti regolari per permettere di entrare illegamente e far fare i soldi alla criminalità organizzata”, ha sottolineato.


Quanto a chi ha detto che ha sbagliato a rivolgersi alla Procura nazionale antimafia, Meloni risponde sarcastica: “Sono tanto contenta dei loro consigli preziosissimi”.

Pil, Meloni: risultati positivi, possono migliorare

Pil, Meloni: risultati positivi, possono migliorareRoma, 6 giu. (askanews) – “Tanta gente è ancora in difficoltà perchè ereditiamo una situazione in cui l’Italia era fanalino di coda nei maggiori fattori macroeconomici e viviamo comunque in una situazione particolare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Porta a porta’ in onda stasera su Rai1.


“Piano piano le cose migliorano, i salari hanno cominciato a crescere più dell’inflazione – ha aggiunto – ma per arrivare alla siutuazione a cui puntare ci vuole tempo. I dati dell’Istat della crescita sono buoni, una delle poche volte che cresciamo più della Francia e della Germania, ma è un risultato che portano a casa imprese, lavoratori, sistema industriale. Percepiscono che c’è uno Stato che non vuole disturbare chi fa impresa, hanno il vantaggio della stabilità del governo e della credibilità internazionale che attrae investimenti. Credo che i dati possano migliorare”.