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Autore: Redazione StudioNews

Vino, da 2 giugno a 21 luglio in Alsazia torna “Tournee des terroirs”

Vino, da 2 giugno a 21 luglio in Alsazia torna “Tournee des terroirs”Milano, 5 giu. (askanews) – Da domenica 2 giugno a domenica 21 luglio, torna in Francia la “Tournee des terroirs”, la manifestazione a metà tra un festival musicale itinerante e una degustazione di vini, che mira a mettere in risalto attraverso i suoi vignaioli la grande diversità dei terroir alsaziani e la forza del lavoro di squadra del territorio.


Lanciata l’anno scorso per celebrare il 70esimo anniversario della Strada del Vino d’Alsazia, la “Tournee des terroirs” vide la presenza di 150 produttori e di oltre 10mila visitatori in 15 domeniche consecutive, e si aggiudicò il “Coup de Coeur 2024” nella categoria “Promozione di un terroir” dei Trophees de l’oenotourisme” assegnato per il sesto anno dalla rivista “Terre de Vins” e dall’Unità Turismo del Vino di Atout France. Quest’anno i produttori che hanno aderito sono oltre un centinaio e i laboratori in programma sono 40. Anche in questa seconda edizione sono previsti un bar “effimero” ospitato da viticoltori locali nel cuore dei vigneti, carta dei vini dedicata al terroir di competenza, insolite degustazioni, eventi, oltre ad un’area “chill-out” dove rilassarsi. Il tutto in un’atmosfera musicale e familiare grazie al collettivo Strasbourg DJ. La manifestazione, dalla forte impronta sostenibile, punta anche ad evidenziare la capacità dei vini alsaziani di sposarsi perfettamente a tutti i tipi di cucina, dai piatti regionali alla cucina fusion e allo street food, e vede la partecipazione di diversi chef e ristoranti locali.


“Tournee des terroirs” si terrà il 2 giugno a Orschwihr, il 9 ad Albé, il 16 a Kientzheim, il 23 a Orschwiller, il 30 a Wolxheim, il 7 luglio a Wettolsheim, il 14 a Scherwiller e il 21 luglio a Riquewihr.

Europee, candidato Avs srotola bandiera Palestina su Duomo Milano

Europee, candidato Avs srotola bandiera Palestina su Duomo MilanoMilano, 5 giu. (askanews) – L’ex parlamentare dei Verdi e candidato alle europee per Avs Stefano Apuzzo ha srotolato una bandiera della Palestina lunga 15 metri sulla facciata del Duomo di Milano. Un gesto che segue il blitz di alcuni giorni fa sul cornicione di Montecitorio che ha generato il bando dell’esponente ambientalista dalla Camera, finalizzato a “ribadire la richiesta dei popoli, delle piazze e delle università del mondo di un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza e in West Bank, dello stop al genocidio ai danni del popolo palestinese e della richiesta al governo italiano di non inviare più armi a Tel Aviv (Oto Melara, Leonardo), impiegate per il massacro in corso e del riconoscimento dello Stato di Palestina”.


Il vessillo è stato rimosso dopo pochi minuti, ma è bastato a scatenare la reazione del centrodestra. Per il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato il gesto di Apuzzo “è a dir poco vergognoso e indecente”. Qualche settimana fa, ha ricordato l’ex vicesindaco di Milano, “ci aveva pensato il collega Monguzzi, esponendo la stessa bandiera in un altro luogo simbolo della città, ovvero la Galleria Vittorio Emanuele. Si tratta di un inaccettabile atteggiamento antisionista. Spero vivamente che non arrivino ad esporre la bandiera anche su Palazzo Marino. Sala purtroppo sulla questione fa orecchie da mercante e tace”. Sulla stessa linea il segretario provinciale della Lega e consigliere comunale di Milano, Samuele Piscina, secondo il quale “utilizzare un luogo sacro per la propria propaganda politica è squallido. Evidentemente la sinistra ha la necessità di avere visibilità mediatica”. Da tempo la Lega ha chiesto al Comune, ha ricordato Piscina, “di esporre lo striscione per richiedere la liberazione degli ostaggi israeliani, rimanendo inascoltati. Oggi sul Duomo, con ampia soddisfazione della sinistra, abbiamo purtroppo potuto vedere la bandiera in sostegno dei terroristi di Hamas”.

Vino, Pallini (Federvini): no a neo proibizionismo e a dazi ritorsivi

Vino, Pallini (Federvini): no a neo proibizionismo e a dazi ritorsiviMilano, 5 giu. (askanews) – “Per affrontare la dimensione delle sfide internazionali c’è bisogno di regole certe, capaci di assicurare una competizione chiara e libera sui mercati, che non cedano a tendenze neo proibizioniste e che superino la logica ritorsiva dei dazi che nel recente passato ci hanno ingiustamente penalizzato”. Lo ha affermato, tra l’altro, la presidente Micaela Pallini nel corso del suo intervento all’Assemblea generale di Federvini che si è tenuta oggi a Roma.


Al centro del dibattito della Federazione, le implicazioni della crisi russo-ucraina, le prospettive del conflitto in Medio Oriente e, appunto, i timori di nuovi dazi commerciali applicati a titolo ritorsivo. Uno scenario critico per filiere, come quelle rappresentate da Federvini, che vedono nell’export la principale leva di crescita e di creazione del valore. Per questo, il raggiungimento di accordi commerciali di libero scambio con nuovi partner, sulla scorta dell’esperienza positiva del “Ceta” definito con il Canada (per i vini italiani tasso di crescita del +7,6% nel periodo 2018-2022 rispetto al +3,7% del 2013-2017, mentre il comparto degli aperitivi, amari, liquori e distillati made in Italy balza al +13,1% rispetto al +2,9% del periodo precedente), resta per il comparto una prospettiva fondamentale per sostenere il libero scambio e le produzioni di qualità come quelle in cui l’Italia è protagonista. Tale prospettiva si traduce in un appello del sistema Federvini all’attuale presidenza italiana del G7 affinché si faccia interprete dell’esigenza di impedire che controversie commerciali originate in altri comparti possano avere ricadute sulle produzioni agroalimentari. “Auspichiamo che la prossima legislatura europea sappia mantenere la barra dritta come hanno saputo fare quei parlamentari europei italiani a cui tanto dobbiamo per il loro impegno e le loro conquiste in questi cinque anni non facili” ha aggiunto Pallini, auspicando anche che “la nuova legislatura possa contare su donne e uomini capaci di ascoltare e confrontarsi con le categorie produttive, dotati di una visione razionale e rispettosa delle specificità e del valore espresso da filiere strategiche non soltanto per l’economia nazionale, pronti a costruire ponti e alleanze fra le diverse nazionalità e famiglie politiche che compongono l’emiciclo di Strasburgo”.

Il Premiolino a Battistini, Camilli, Giustino, Piccardi e Tondo

Il Premiolino a Battistini, Camilli, Giustino, Piccardi e TondoMilano, 5 giu. (askanews) – La Giuria de Il Premiolino, il più antico riconoscimento italiano dedicato all’informazione, sostenuto da Pirelli, ha decretato i vincitori della 64esima edizione per l’anno 2024: Stefania Battistini (TG1), Annalisa Camilli (Internazionale), Mariano Giustino (Radio Radicale, Huffington Post), Gaia Piccardi (Il Corriere della Sera), Daniele Raineri (La Repubblica), Lorenzo Tondo (The Guardian).


A partire da quest’anno nasce inoltre il Premio Pirelli per la Scuola, assegnato a una o un giornalista che abbia pubblicato articoli o inchieste particolarmente significativi sul mondo scolastico. La scuola è la prima e fondamentale comunità di un giovane cittadino, l’istituzione che forma non soltanto allo studio, ma anche all’immaginario, alla curiosità e alla felicità di scoprire e imparare. È lì che nasce il futuro di ogni Paese, e Pirelli con questo premio desidera dirigere l’attenzione alla conversazione che i media dedicano ai più giovani lettori. Il Premio Pirelli per la Scuola 2024 viene assegnato a: Eugenio Bruno e Claudio Tucci – Il Sole 24 Ore Scuola. Chiara Beria di Argentine, presidentessa de Il Premiolino, commenta: “Per il 64 anno di vita la Giuria del Premiolino composta — come vollero i fondatori — solo da giornalisti già vincitori del premio si è riunita lunedì 27 maggio per discutere e votare i 6 colleghi giudicati più meritevoli per l’impegno, la qualità e il rigore del loro lavoro. Alla Villa Bicocca degli Arcimboldi ospiti di Pirelli, che dal 2023 ci sostiene, la Giuria ha rilevato come proprio in giorni di guerra e di insidiosi conflitti si sono distinti giornalisti, spesso giovani, spesso donne che con professionalità e anche affrontando notevoli rischi si sono fatti testimoni di realtà così drammatiche. I giurati hanno inoltre sottolineato come, nonostante i new media e social vari, il ruolo di protagonista quest’anno l’ha avuto la carta stampata con reportage, interessanti ritratti e ottime inchieste. Con soddisfazione abbiamo poi accolto la notizia che Pirelli ha deciso di assegnare da questo anno il premio giornalistico riservato al sostenitore del Premiolino, e votato all’unanimità da tutta la giuria, a chi si occupa dei temi legati al mondo della scuola: una scelta illuminata e un investimento positivo per il nostro futuro”.


Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo di Pirelli, sostiene: “Impegnarsi per la qualità dell’informazione, della conoscenza e dunque della convivenza civile. È questo il senso della scelta della Pirelli di sostenere un’iniziativa prestigiosa come ‘Il Premiolino’, che valorizza ogni anno le migliori espressioni del giornalismo scritto, radiofonico, televisivo e del web. Da quest’anno, ai sei premi tradizionali si aggiunge un ‘Premio Pirelli’ destinato ad articoli, inchieste, reportages sul mondo della scuola. Siamo infatti convinti che la formazione sia un elemento fondamentale non solo dello sviluppo sostenibile, ambientale e sociale del nostro Paese, ma un vero e proprio pilastro del nostro essere una comunità aperta, attiva, responsabile e solidale.


La ‘cultura politecnica’ che anima anche le nostre strategie aziendali si fonda su una miscela originale di saperi umanistici e conoscenze scientifiche. Ha radici nella tradizione italiana e sguardo aperto all’innovazione. E proprio la scuola, dalle primarie all’università, è il luogo fondamentale da rafforzare e valorizzare. Una scelta di civiltà e di futuro». Marco Tronchetti Provera La premiazione si terrà lunedì 30 settembre a Milano, presso il Piccolo Teatro Grassi (via Rovello 2). Durante la cerimonia, ai vincitori verrà consegnato il premio, consistente in una somma in denaro e in una pergamena in lino vergata a mano, ideata dall’artista Riccardo Manzi in occasione della prima edizione del premio.

Federvini: Italia secondo operatore globale, export +188% in 20 anni

Federvini: Italia secondo operatore globale, export +188% in 20 anniMilano, 5 giu. (askanews) – L’export di vini italiani negli ultimi vent’anni è passato da una quota di mercato del 17% nel 2003 al 22% nel 2023, mentre il nostro primo competitor, la Francia, nello stesso periodo è scesa al 33% dal 38%. Un risultato che permette all’Italia di consolidare, grazie al complessivo +188% in valore di export, il secondo posto mondiale e assume un carattere ancor più straordinario se pensiamo all’incremento dei mercati in cui l’Italia esprime una posizione di leadership: 46 contro i 51 della Francia, quando vent’anni fa erano 9 versus 41. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e TradeLab, diffusi oggi in occasione dell’Assemblea generale della Federazione italiana dei produttori, esportatori e importatori di vini, acquaviti, liquori, sciroppi, aceti e affini che si è svolta oggi a Roma alla presenza di numerose istituzioni e del gotha degli imprenditori italiani di un comparto che vale 21,5 miliardi di euro di fatturato, 2.300 imprese, oltre 81.000 occupati e circa il 20% dell’export del “food and beverage” del nostro Paese.


Evidenze positive emergono anche sul fronte degli spiriti: negli ultimi vent’anni, sempre secondo Nomisma, l’export ha registrato un incremento del 300% per un valore di 1,7 miliardi di euro, con l’Italia che oggi è il quinto top exporter globale. L’andamento positivo delle vendite oltre frontiera si conferma per il comparto degli aceti: +180% a valore negli ultimi venti anni. In generale, anche in considerazione di un calo strutturale dei consumi interni, le esportazioni assumono un carattere strategico, rappresentando un fatturato del 50% per i vini, del 35% per gli spiriti e del 48% per gli aceti.

Grande successo per il tour in Brasile di Diodato

Grande successo per il tour in Brasile di DiodatoMilano, 5 giu. (askanews) – Grande successo per il tour di Diodato in Brasile che si è appena concluso al SESC Pinheiros di San Paolo, dopo una doppia data sold out a Curitiba e il tutto esaurito nelle città di Rio De Janeiro e Jundiaí. Ieri il cantautore si è esibito ad una serata organizzata dal consolato italiano di San Paolo nella Sala Säo Paulo, il teatro iconico più importante della città, in occasione della Festa della Repubblica Italiana.


Il 7 giugno Diodato è atteso nella capitale dell’Albania, a Tirana, per un concerto gratuito in Piazza Italia organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e dall’Ambasciata d’Italia in Albania. Diodato in estate sarà live con sette speciali appuntamenti in alcune location suggestive italiane. Sette concerti che seguiranno il flusso espressivo del live in studio appena pubblicato “Ho acceso un fuoco”.


In autunno il cantautore sarà in tour nei principali teatri italiani con 21 appuntamenti live: si aggiungono i sold out di Pescara, Bologna e Trento dopo il tutto esaurito nelle città di Milano, Torino, Mantova, Palermo, Bari, Lecce, Civitanova Marche, Mestre (VE). È atteso il 19 giugno a Roma (Venere in musica – Tempio di Venere), il 7 luglio all’Isola di Panarea (ME, Eolie music fest), l’11 luglio a Lugano (CH, Estival Jazz – Long Lake Festival – Parco Ciani), il 20 luglio a Chies D’Alpago (BL, Dolomiti arena festival), il 28 luglio ad Alghero (SS, Grotte di Nettuno), il 29 luglio nuovamente ad Alghero (SS, Lo quarter – Abbabula Festival) e infine il 4 agosto ad Agliasco – Paesana (CN, Suoni delle terre del Monviso).


Per info sui biglietti consultare il sito: https://www.magellanoconcerti.it Il tour nei teatri, prodotto e organizzato da Magellano Concerti, partirà il 28 settembre da Grosseto (Teatro Moderno – Data zero), per poi proseguire il 1 ottobre a Bari (SOLD OUT – Teatro Petruzzelli), il 2 ottobre a Lecce (SOLD OUT – Teatro Politeama), il 5 ottobre a Mestre (SOLD OUT – VE, Teatro Toniolo), il 6 ottobre a Milano (SOLD OUT – Teatro Arcimboldi), il 9 ottobre a Roma (Auditorium Parco Della Musica), l’11 ottobre a Napoli (Teatro Augusteo), il 18 ottobre a Civitanova Marche (SOLD OUT – Teatro Rossini), il 19 ottobre a Pescara (SOLD OUT – Teatro Massimo), il 20 ottobre ad Assisi (Teatro Lyrick), il 23 ottobre a Palermo (Teatro Golden – SOLD OUT), il 24 ottobre a Catania (Teatro Metropolitan), il 26 ottobre a Rende (CS, Teatro Garden), il 29 ottobre a Firenze (Teatro Verdi), il 30 ottobre a Bologna (SOLD OUT- Europaditorium), il 31 ottobre a Schio (VI, Teatro Astra), il 14 novembre a Torino (SOLD OUT – Teatro Colosseo), il 16 novembre a Mantova (SOLD OUT – Teatro Sociale) e il 17 novembre a Trento (SOLD OUT -Auditorium Santa Chiara). Gli ultimi appuntamenti si terranno il 25 novembre a Genova (Teatro Politeama Genovese) e il 27 novembre a Parma (Teatro Regio).

”Storie brevi” è il nuovo singolo di Tananai e Annalisa

”Storie brevi” è il nuovo singolo di Tananai e AnnalisaMilano, 5 giu. (askanews) – Esce oggi “Storie brevi”, il nuovo singolo di Tananai e Annalisa, per la prima volta insieme dopo l’emozionante duetto all’Arena di Verona lo scorso maggio. “STORIE BREVI” è ora disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 7 giugno 2024 per Eclectic Records in licenza Capitol Records (Universal Music)/Warner Music.


Scritta da Tananai e Annalisa, insieme a Paolo Antonacci e Davide Simonetta, che ne ha curato la produzione insieme allo stesso Tananai, “Storie Brevi” racchiude alla perfezione l’anima pop e cantautorale di entrambi gli artisti, le cui voci si mescolano e si intrecciano senza fatica. Il beat che fin dalla prima nota è protagonista della melodia immerge l’ascoltatore in un’atmosfera quasi sognante, con i protagonisti distesi su un prato di campagna in una calda giornata estiva.

Toti, da gip no a retrodatazione iscrizione in registro indagati

Toti, da gip no a retrodatazione iscrizione in registro indagatiGenova, 5 giu. (askanews) – Il gip del tribunale di Genova Paola Faggioni ha respinto l’istanza di retrodatazione dell’iscrizione nel registro degli indagati del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, agli arresti domiciliari da quasi un mese con l’accusa di corruzione e falso, per il filone dell’inchiesta della Procura del capoluogo ligure relativo al voto di scambio. L’istanza era stata presentata lo scorso 22 maggio dall’avvocato Stefano Savi, difensore del governatore della Liguria, che è attualmente sospeso dall’incarico.


Il legale aveva chiesto di “accertare la tardività dell’iscrizione del nome di Giovanni Toti nel registro delle notizie di reato” e di “retrodatare la relativa datazione” ma il gip Paola Faggioni ha deciso che “l’istanza difensiva non può trovare accoglimento – si legge nell’ordinanza – non sussistendo in capo alla scrivente gip alcun potere di accertamento della tempestività o meno dell’iscrizione dell’indagato Toti Giovanni nel registro delle notizie di reato e, tantomeno, di retrodatazione della stessa”. Se l’istanza fosse stata accolta, sarebbero state inutilizzabili, in particolare, alcune intercettazioni telefoniche e ambientali.

Musica, grande successo di pubblico per l’Orchestra della Toscana

Musica, grande successo di pubblico per l’Orchestra della ToscanaRoma, 5 giu. (askanews) – L’Orchestra della Toscana (Ort) ha presentato al Teatro Verdi di Firenze il programma della stagione 2024/2025. L’obiettivo è consolidare, se non migliorare, i già ottimi risultati della stagione appena conclusa, che ha visto partecipare ben 19 mila spettatori, per una media di 1057 presenze a concerto. L’aumento del pubblico è stato del 10% come dato generale, e ha superato il 20 per cento se si considerano i paganti. Gli incassi da biglietteria nel 2023 sono più che raddoppiati rispetto al 2022. Tra i dati da ricordare anche quelli legati all’ambiente: Il nuovo impianto di luci ha fatto risparmiare 16 mila Kwatt-. Con le vie della Musica, 5 pullman per 200 persone per 6 concerti risparmiati 34.375 kg di CO2. Con Musica Diffusa sono stati raccolti 12800 euro a favore delle mense Caritas. Nel 2023 sono stati raggiunti 63 Comuni. Il 50% dell’attività è su territorio regionale.


Ai risultati, elogiati dalla vicesindaca di Firenze, Alessia Bettini (il Comune attualmente contribuisce però non più di 30 mila euro) e dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si affianca la qualità della programmazione. Come ha insistito il direttore artistico Daniele Spini, “quest’anno aumentiamo l’offerta legata alla musica contemporanea. Abbiamo cinque composizioni da autori viventi, fra cui due commissioni, quindi due prime assolute”. “Ort -ha detto Giani- è espressione di una Toscana che sulla cultura gioca molto della sua immagine e della sua proiezione esterna. Fa molto per la diffusione della musica in tutta la Regione. Gli auguro l’elisir di lunga vita”, ha aggiunto Giani, alludendo alle vicende storiche che portarono dall’ex carcere dell’isola delle Stinche alla creazione del Verdi.


Secondo Maurizio Frittelli, presidente della Fondazione Ort, “il dato che vogliamo sottolineare, al di là del profilo artistico, ricco e interessante, è il cambio di pelle radicale tra la vecchia generazione dei direttori d’orchestra e di molti amministrativi, pur rafforzando la nostra identità grazie ad un innesto di giovani sia come solisti che come membri dell’orchestra. L’orchestra sta crescendo in una maniera che neanche noi avremmo immaginato”. Tra le forze giovani sicuramente spicca il direttore principale, 27enne, Diego Ceretta, che negli ultimi mesi ha arricchito la sua esperienza professionale, già significativa, con debutti notevoli e successi eclatanti.


La 44esima stagione dell’Ort, fra l’altro atteso anche a Turku, in Finlandia, prende il via il 30 ottobre col violinista Frank Potere Zimmermann, diretto da Ceretta, si prosegue con James Conlon, e accanto all’eccellenti esecuzioni che ci possiamo aspettare da Strauss, Brahms, Sostakovic o Schumann, c’è attesa per le prime assolute commissionate a Annachiara Gedda e Cristian Carrara. Da sottolineare, di livello assoluto internazionale, infine, il ritorno della straordinaria Erina Yashima e di due direttrici formatesi in Nuova Zelanda: Tianyi Lu e Gemma News.

MFE, P.S.Berlusconi: +6% stima raccolta pubblicitaria primo semestre

MFE, P.S.Berlusconi: +6% stima raccolta pubblicitaria primo semestreCologno Monzese, 5 giu. (askanews) – “Il mercato che stiamo affrontando in questi primi sei mesi dell’anno è un mercato tonico, veramente tonico. Abbiamo chiuso i primi tre mesi molto bene, con una crescita complessiva Italia e Spagna intorno al 6%. Parlando di stime, con tutta la prudenza del caso, anche nei primi sei mesi registriamo una crescita dei ricavi pubblicitari del 6% circa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”. Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato del gruppo MFE nel corso di una conferenza stampa sul bilancio dell’ultima stagione televisiva di Mediaset.


“Teniamo il passo”, ha proseguito. “Per noi è una ottima notizia, considerando anche che a giugno ci sono gli Europei di calcio, è un risultato che se verrà confermato, ma penso proprio di sì, è un bel risultato. Stiamo facendo meglio del mercato come raccolta sia in Italia sia in Spagna”.