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Autore: Redazione StudioNews

Aerei, Clark (Emirates): Sostenibilità e forniture sfide da vincere

Aerei, Clark (Emirates): Sostenibilità e forniture sfide da vincereDubai, 4 giu. (askanews) – Problemi nella catena di approvigionamento, sostenibilità e intelligenza artificiale, affrontare e rispodere alla domanda in forte crescita. Tim Clark, presidente di Emirates, società ospite dell’80esimo Iata Agm in corso a Dubai, parla a 360 gradi delle sfide del mondo dell’aviazione in un’intervista ad Airlines.


I problemi con le forniture di Boeing, acutizzatisi dopo l’incidente dello scorso gennaio a un B737 di Alaska Airlines, hanno un impatto su tutta la filiera: “Abbiamo in corso un mega ordine con Boeing da oltre 50 miliardi di dollari per i B777 e i B787 – dice Clark – abbiamo grandi piani di sviluppo per cui dobbiamo essere fermi con i nostri fornitori con i quali abbiamo dei contratti. I ritardi che stiamo subendo, riceveremo il primo B777 di nuova generazione non prima del 2026, significa che dovremo ristrutturare i B777 attualmente in flotta. In passato abbiamo avuto problemi anche con Airbus per quanto riguarda l’A380 che aveva due sistemi IT che non comunicavano tra loro. Il punto è che abbiamo solo due produttori di aerei ‘widebody’ (a doppio corridoio ndr) e i problemi della catena di approvigionamento stanno andando avanti da troppo tempo. I due costruttori devono risolvere questi problemi, hanno portafogli gonfi di ordini e le compagnie hanno necessità che questi probemi vengano risolti”. Altra sfida cruciale è quella della sostenibilità. Una sfida che il comparto aereo ha raccolto con l’obiettivo di emissioni zero entro il 2050. “Il settore dell’aviazione – conferma Clark – è totalmente impegnato per raggiungere il target net zero 2050. Attualmente abbiamo ridotto del 50% le emissioni per sedile rispetto ai jet delle precedenti generazioni. In tale contesto i Saf (Sustainable aviation fuel ndr) sono molto importanti ma la produzione nel 2023 è stata di circa 500mila tonnellate ed è difficile prevedere di quanto aumenterà date le attuali limitazioni delle materie prime. Inoltre c’è da considerare il costo del carburante: Quale sarà se raggiungiamo una quota di Saf del 5 o 10% nel 2030?. Il tempo – sottolinea il presidente di Emirates – dirà se saremo in grado di raggiungere ‘Net Zero’ entro il 2050 ma nel frattempo abbiamo fatto tanti progressi che andrebbero comunicati meglio per accrescere il supporto ai nostri sforzi verso il raggiungimento dell’obiettivo”.


Una sfida, quella ambientale, che si intreccia con quella della catena di approvigionamento e con lo sviluppo di nuovi aerei: “Temo che nel nostro obiettivo di perseguire i target ambientali – spiega Clark – ci siamo troppo focalizzati sulle operazioni ‘single aisle’ (aereo a corridoio unico ndr) mentre per le rotte a medio e lugo raggio dobbiamo ancora affidarci a vecchi aerei e ai Saf. Ricordo che non ci sono alternative di trasporto valide ai viaggi aerei nel medio e lungo raggio. Attualmente in questo segmento non ci sono nuovi velivoli in progettazione, per i quali occorrerebbero almeno 15 anni, e sul mercato ci sono solo l’A350 e il B777. Questo è il classico caso dell”elefante nella stanza’: l’aviazione è in forte crescita e dobbiamo rispondere a questa domanda in maniera sostenibile ma ci troviamo a fare i conti con infrastutture, gli aeroporti, ed equipaggiamento, gli aerei, che non facilitano la nostra ambizione”. La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale non può non riguardare l’aviazione: “Nel nostro settore – dice Clark – usiamo l’AI in ogni momento. Per l’ottimizzazione dei ricavi, per le informazioni sui voli e in tanti altri contesti quotidianamente. L’AI sarà un elemento dirompente e c’è preoccupazione rispetto a quello che potrà accadere quando ci affideremo completamente alle macchine. Ma questo è un aspetto che riguarda anche l’intelligenza umana. Come impieghiamo l’AI nelle nostre vite e nel nostro lavoro. Nel futuro non mi sorprendebbe se l’AI ci mettesse nelle condizioni di lavorare solo tre giorni alla settimana, di creare maggiore ricchezza e una sua più equa distribuzione. Questo significa che la gente viaggerà di più e noi useremo l’AI per facilitare questo processo in maniera sostenibile. E questo – conclude – sarà un aspetto estremamente positivo”.

Europee, Conte a Bari sferza Meloni: incoerente e codarda

Europee, Conte a Bari sferza Meloni: incoerente e codardaBari, 3 giu. (askanews) – La giornata del leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte si conclude – a parte l’appendice quasi notturna del collegamento con Piazzapulita su La7 – in un teatro barese per una delle ultime tappe del tour elettorale “L’Italia che conta”. La guerra in Ucraina, le armi, il nuovo patto di stabilità europeo e le “incoerenze” del Governo e della premier Giorgia Meloni al centro dell’iniziativa, di taglio teatrale, nella quale il discorso di Conte è accompagnato da foto e titoli di giornale, talvolta interrotte da clip video, da quelli drammatici dei combattimenti in Europa e dei massacri in Medio Oriente a quelli che ripropongono vecchie dichiarazioni della presidente del Consiglio.


Il passaggio più duro è su Gaza, dopo le immagini di l’orte e distruzione il leader stellato ricorda che “il nostro governo si è astenuto tre volte alle Nazioni Unite sul cessate il fuoco”, a suo giudizio una manifestazione di “codardia”. Sull’Ucraina l’ex premier ripropone le dichiarazioni di Meloni, di Mario Draghi ed Enrico Letta, le previsioni sugli esiti del conflitto e gli effetti delle sanzioni alla Russia. Ricordando un voto dell’Europarlamento sul riarmo, Conte mostra una slide che mette insieme i favorevoli (FdI, Lega, FI e Pd, le elezioni europee si svolgono con il proporzionale e non conoscono “alleanze”) e il solo contrario: il M5S. “Il partito delle armi a accusa Conte – non conosce differenze fra destra e sinistra, arruola tutte le forze politiche; quasi tutte, noi siamo qui”. Stesso schema grafico, col Pd nello stesso riquadro delle forze di maggioranza, a proposito del nuovo patto di stabilità europeo: gli altri astenuti, “solo noi contrari”, commenta.


Il focus torna ad essere esclusivamente su Meloni quando si parla di banche e della norma riscritta sugli extraprofitti: “Aveva detto di non essere ricattabile, sono bastate le telefonate di due banchieri…”.

Djokovic vince un’altra battaglia, Cerundolo ko in 5 set

Djokovic vince un’altra battaglia, Cerundolo ko in 5 setRoma, 3 giu. (askanews) – Novak Djokovic non muore mai. Contro Francisco Cerundolo una straordinaria battaglia sportiva, vinta dal n. 1 al mondo dopo quasi 5 ore di gioco con il punteggio di 6-1, 5-7, 3-6, 7-5, 6-3. Nervoso e fisicamente spento, Nole sembrava ad un passo dal baratro. Nel momento decisivo, però, Cerundolo non ha avuto la freddezza per chiudere l’incontro. In confusione totale, l’argentino ha ridato vita al serbo che nella battaglia e nei momenti di difficoltà sa esaltarsi. Per Djokovic arriva il 59° quarto di finale a livello Slam: nessuno come lui, staccato anche Roger Federer. Per Sinner, invece, appuntamento rinviato con il possibile sorpasso in vetta al ranking ATP.

Juve e Allegri trovano l’accordo: risoluzione contrattuale

Juve e Allegri trovano l’accordo: risoluzione contrattualeRoma, 3 giu. (askanews) – “Juventus Football Club e Massimiliano Allegri comunicano di aver di comune intesa concordato la risoluzione del contratto di prestazione sportiva al termine dell’attuale stagione sportiva”. Con questa nota, pubblicata sul suo sito ufficiale, il club bianconero ha comunicato di aver raggiunto un’intesa con l’ormai ex allenatore, che aveva ancora un anno di contratto con la Juventus e a cui la società aveva notificato il licenziamento per giusta causa. La vicenda invece si chiude così, con un accordo di intesa che evita di proseguire il discorso in tribunale. “La società, nel ringraziare Massimiliano Allegri per i risultati sportivi conseguiti nel corso degli anni alla guida della squadra – prosegue il comunicato – desidera augurargli il meglio per il suo futuro professionale”.

Padel, Coppa dei Club MSP; a Parma finali nazionali nona edizione

Padel, Coppa dei Club MSP; a Parma finali nazionali nona edizioneRoma, 3 giu. (askanews) – – Sarà il Pro Padel Club di Parma a ospitare, dal 12 al 14 luglio, le finali nazionali della nona edizione della Coppa dei Club di padel, il più grande campionato nazionale amatoriale a squadre organizzato da Msp Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni. Da Terni, città dove si sono svolte le finali 2023, si passa quindi all’Emilia-Romagna, e alla casa di una squadra che ha dominato le fasi regionali della Coppa dei Club, raggiungendo per due volte il secondo posto nella fase nazionale. In campo ci saranno atleti provenienti da 13 regioni italiane: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. Le finali potranno contare sul patrocinio del Comune di Parma e sul contributo della Regione Emilia-Romagna.


“Il padel è certamente lo sport di maggiore diffusione in questi ultimi anni – ha sottolineato Giammaria Manghi, capo della segreteria politica del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – Per questo e per il rapporto di grande collaborazione che esiste con l’ente di promozione sportiva ci fa particolarmente piacere sostenere la Coppa dei Club, evento a squadre regionale, che porterà significativi benefici al territorio. È la logica con cui cerchiamo di condurre e rafforzare sempre di più l’esperienza della Sport Valley Emilia-Romagna, che pone al centro lo sport anche come veicolo di promozione e attrattività del territorio. Un grazie particolare al Comune di Parma per la costante sinergia assicurata anche in questo ambito”. “Questo evento è strategico per il nostro territorio perché si inserisce in una strategia più ampia che vede lo sport come strumento per raggiungere un duplice obiettivo: da un lato aiuta a diffondere la cultura del movimento e dei corretti stili di vita; dall’altro, porta a Parma centinaia di persone da tutta Italia, con un indotto importante in ottica turistica e di promozione del territorio”, ha spiegato Marco Bosi, assessore al bilancio e allo sport del Comune di Parma.


Tra i soci del Pro Padel Club, anche l’ex calciatore (e ora allenatore) Stefano Morrone, che ha vestito la maglia del Parma tra il 2006 e il 2013. “Qualche anno fa ho rilevato il circolo perché mi sono innamorato del padel – le parole di Morrone – Per noi il padel è sport, ma anche divertimento, aggregazione e condivisione, e per questo abbiamo proposto la nostra candidatura a ospitare le finali nazionali della Coppa dei Club”. “La Coppa dei Club Msp ha assunto sempre più una dimensione nazionale – ha aggiunto Claudio Briganti, responsabile padel di Msp Italia -. Per questo, l’obiettivo è quello di portare le finali nazionali in diverse località anno dopo anno, anche per far conoscere quello che è il nostro lavoro. Ringraziamo il Pro Padel Club per l’ospitalità e siamo sicuri che vivremo come sempre un weekend indimenticabile”.


Il Lazio ha conquistato gli ultimi cinque titoli (sei totali in otto edizioni), l’ultimo dei quali con il Pelota Padel di Latina: prima era stato il turno di Pink Padel (2019), Padel Colli Portuensi (2020), Latina Padel Club (2021) e Mas Padel (2022). La nona edizione della Coppa dei Club ha fatto registrare un nuovo record di iscrizioni, con oltre 450 squadre (212 delle quali nel Lazio) e oltre 10mila atleti coinvolti. Tra questi, anche tanti ex calciatori come Andrea e Daniele Conti (figli di Bruno, leggenda giallorossa e campione del mondo) e Vincent Candela. Hanno partecipato alla Coppa dei Club anche il Padelmania di Pescara, circolo di proprietà di Gigi Di Biagio, e l’Arena Padel di Perugia, circolo di due campioni del mondo come Marco Materazzi e Andrea Barzagli. Ma la Coppa dei Club, ormai da qualche anno, è anche sinonimo di inclusione. A Parma si giocheranno anche le finali nazionali di padel mixto, in cui si sfideranno coppie composte da un giocatore in piedi (normodotato) e uno seduto, con disabilità motoria: progetto, questo, promosso dall’Asd Sportinsieme Roma e da Msp Italia e sostenuto dalla fondazione Entain. Sedici le squadre in coppie provenienti da tutta Italia, con la squadra campione nazionale capitanata dal colonnello Roberto Punzo.

Jacopo Ascari e Emf firmano la nuova Capsule Zodiac Collection

Jacopo Ascari e Emf firmano la nuova Capsule Zodiac CollectionRoma, 3 giu. (askanews) – Jacopo Ascari, noto disegnatore e illustratore modenese, insieme al giovane designer Enrico Maria Forlani firmano la nuova Capsule Zodiac Collection, 12 t-shirt esclusive, ciascuna rappresentante uno dei 12 segni zodiacali che saranno presentate il 6 giugno presso Soldout a Milano. Il progetto è promosso dal giovane studente di design della moda al Politecnico di Milano, Enrico Maria Forlani. “Lavorare alla Capsule Zodiac Collection è stata un’esperienza straordinaria – ha detto Ascari – ho voluto creare delle t-shirt che non fossero solo indumenti, ma vere e proprie opere d’arte da indossare. Ogni segno zodiacale è stato interpretato con il mio stile personale, dando vita a capi unici e irripetibili. Non vedo l’ora di condividere queste creazioni con il pubblico e di vedere come verranno accolte.” Le magliette, realizzate al 100% in cotone italiano e impreziosite da una stampa digitale di alta qualità, sono resistenti ai lavaggi e allo sbiadimento nel tempo, assicurando una lunga durata e mantenendo inalterati i colori vivaci e intensi delle creazioni. Ascari, da sempre innamorato di forme massimaliste e barocche, ha reso ogni t-shirt unica e riconoscibile rendendo ogni capo un pezzo da collezione, in edizione limitata con soli 20 pezzi disponibili per ciascun segno zodiacale, per un totale di 240 maglie. “Ho scelto la t-shirt – ha aggiunto il creatore del progetto Forlani – perché è l’indumento più facile da indossare ed è anche quello più versatile e di cui non si può fare a meno. L’iniziativa rappresenta una perfetta fusione tra la mia passione per il design della moda e l’incredibile talento artistico di Jacopo. Siamo convinti che queste magliette, con il loro stile unico e la qualità superiore, conquisteranno il cuore degli appassionati di moda e degli amanti dell’arte.” La prima vendita della Capsule Collection si terrà giovedì 6 giugno dalle ore 18 alle 21 presso Soldout a Milano, in Corso Buenos Aires 56 in contemporanea con il lancio del sito. Un evento imperdibile che offrirà agli appassionati di moda e ai collezionisti l’occasione di incontrare Jacopo Ascari e scoprire in anteprima queste opere d’arte da indossare.

M.O., i leader del G7: pieno sostegno a proposta Biden, Hamas la accetti

M.O., i leader del G7: pieno sostegno a proposta Biden, Hamas la accettiRoma, 3 giu. (askanews) – “Noi, i leader del Gruppo dei Sette (G7), approviamo pienamente e sosterremo l’accordo complessivo delineato dal Presidente Biden che porterebbe a un cessate il fuoco immediato a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi, a un forte e significativo aumento dell’assistenza umanitaria da distribuire a Gaza e una fine duratura della crisi, assicurando gli interessi di sicurezza di Israele e la sicurezza dei civili di Gaza. Riaffermiamo il nostro sostegno a un percorso credibile verso la pace che conduca a una soluzione dei due Stati”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla presidenza italiana del G7.


“Chiediamo ad Hamas di accettare questo accordo, che Israele è pronto a portare avanti, e invitiamo le Nazioni che hanno influenza su Hamas a contribuire a garantire che lo faccia”, conclude la nota.

Meloni mercoledì in Albania, visita cantieri di centri migranti

Meloni mercoledì in Albania, visita cantieri di centri migrantiRoma, 3 giu. (askanews) – Una visita ‘lampo’ in Albania, per vedere come procede la realizzazione dei due centri che dovrebbero accogliere alcuni dei migranti soccorsi in mare. Giorgia Meloni sarà mercoledì nel Paese delle Aquile per un ‘sopralluogo’ – insieme al premier albanese Edi Rama – a Shengjin, città portuale a circa 70 chilometri a nord della capitale Tirana, e a Gjader, nell’entroterra. Qui sono aperti i cantieri che però procedono più a rilento del previsto: l’obiettivo era l’apertura a maggio, più probabilmente non saranno pronti prima del prossimo autunno.


La realizzazione delle due strutture era stata concordata in un protocollo di intesa siglato da Meloni e Rama lo scorso 6 novembre. Secondo l’accordo, in vigore per 5 anni e rinnovabile per altri 5, i terreni sono concessi a titolo gratuito ma l’Italia prevede da subito 16,5 milioni di euro a titolo di rimborso spese. La costruzione e gestione delle strutture è a carico di Roma. Nei due centri saranno accolti i migranti – solo uomini adulti, quindi esclusi minori, donne e soggetti fragili – soccorsi da mezzi ufficiali dello Stato italiano (non delle Ong). Secondo i piani la capienza a regime sarà di 3 mila persone contemporaneamente. A Shengjin si dovrebbero svolgere le procedure iniziali di sbarco, identificazione e prima accoglienza per i richiedenti asilo mentre a Gjader dovrebbe andare chi è destinato ad essere rimpatriato. Al momento della firma, Meloni aveva parlato di un “accordo di respiro europeo” che “dimostra che si può collaborare sulla gestione dei flussi a 360 gradi. E’ una soluzione innovativa che dimostra che dalla cooperazione e dall’amicizia possono nascere idee nuove e confido che possa diventare un modello ed un esempio da seguire”.


Fin dall’inizio, però, l’opposizione non ha risparmiato critiche al progetto, definendolo “propaganda”. Polemiche rinvigorite dal ritardo nei lavori e dai costi. Sulla lentezza dei cantieri, parlando al ‘Fatto quotidiano’, Rama ha negato responsabilità albanesi: “La nostra parte – ha spiegato – non è coinvolta con i piani di lavoro. L’accordo è di cinque anni e tutto il resto è nelle mani della parte italiana”. Per quanto riguarda i costi, secondo Angelo Bonelli (Avs) si arriverà a spendere “quasi un miliardo di euro” mentre il segretario di +Europa Riccardo Magi cita “un contratto di tre mesi, una spesa fino a 13,5 milioni di euro, con al centro il noleggio di una nave che dovrebbe prelevare i migranti al largo della costa di Lampedusa per trasportarli in Albania”. La visita di mercoledì è solo “uno spot elettorale” secondo Carlo Calenda mentre Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie della segreteria Pd, accusa: “E’ un gigantesco business utile a finanziare un intervento totalmente inutile proprio sul piano delle politiche migratorie. Sta affiorando sempre di più una realtà fatta di calcoli poi irrimediabilmente smentiti circa l’efficacia del progetto, roboanti annunci e cantieri fantasma accompagnati da svariati milioni che finiranno per finanziare una delle peggiori pagine mai viste riguardanti la gestione del fenomeno migratorio”.

Meloni: censura su Saviano e Scurati? No, si chiama pubblicità

Meloni: censura su Saviano e Scurati? No, si chiama pubblicitàRoma, 3 giu. (askanews) – Roberto “Saviano non era stato invitato” alla Buchmesse, la fiera del libro di Francoforte, “perché gli editori non lo avevano proposto, quindi non capisco dove sia la censura da parte del governo: è una scelta libera degli editori. Su questa vicenda, come su quella di Scurati”, al di là del tema “amichettismo, censura, destra contro sinistra, io ci vedo un’altra cosa, se posso essere chiara: io ci vedo soprattutto pubblicità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista a ‘Quarta Repubblica’ che andrà in onda stasera su Rete4.


“Lei sapeva – ha chiesto la premier rivolgendosi a Nicola Porro – che Saviano aveva scritto un altro libro? No, adesso lo sa. Prima che ci fosse la polemica sulla censura lei sapeva che Scurati aveva scritto un nuovo libro? No. Addirittura ho visto a un certo punto” una foto di “Piero Pelù con una maglietta polemica contro di me e penso ‘ma ora che c’entra’? Beh, c’è il suo nuovo disco. Allora, questa roba qui – ha sottolineato la premier – serve a fare pubblicità. Quando uno deve presentare qualcosa mette in moto tutto il can can della censura per fare pubblicità: bellissimo, giusto, anche intelligente. Però non la chiamiamo rivoluzione, si chiama guadagnare di più, che è un’altra cosa”.

Auto, cresce l’interesse per il noleggo a lungo a termine

Auto, cresce l’interesse per il noleggo a lungo a termineMilano, 3 giu. (askanews) – Sono stati circa 150mila gli italiani che dalla sua messa online hanno effettuato ricerche o avuto contatti con Guido Lascelta, il comparatore online dedicato al confronto delle offerte di veicoli a noleggio che aiuta a individuare l’auto più adatta alle specifiche esigenze dei singoli driver. Il dato ha registrato una decisa accelerazione dal lancio del portale lo scorso anno: +60% di utenti unici, il tasso di interazione degli utenti con il portale è cresciuto di 12 punti percentuali e un aumento di quasi 1 minuto della durata media delle visite.


A certificare ulteriormente l’ascesa della formula del noleggio a lungo termine nelle scelte degli italiani ci sono anche i recenti dati presentati dall’Associazione Aniasa, che rivelano come oggi circa 162mila privati (71.400 con partita IVA e 90.600 con solo codice fiscale) abbiano scelto di abbandonare la proprietà dell’auto in favore del suo uso per un periodo di 36-48 mesi. I nuovi dati resi noti da Guido Lascelta rivelano anche in quali città la richiesta di informazioni sul noleggio e quindi l’interesse per la formula sia oggi più radicato. In testa c’è Milano (il 23% dei contatti del sito provengono dal capoluogo meneghino), seguita da Roma (15%), Torino (4%), Napoli (4%), Bologna (3%).


“L’interesse per il noleggio che registriamo attraverso il portale e il nostro contact center è in continua ascesa, complice anche la crescita dei costi di gestione dell’auto che mediamente hanno superato i 1.200 euro annui e l’aumento dei prezzi di listino dei nuovi modelli lanciati sul mercato”, ha commentato Angelo Simone, ideatore e Ceo di Mobility Ecolution la start up che ha lanciato sul mercato il portale. Ben 1 visitatore del portale su 3 preferisce navigare facendosi guidare dall’apposita funzione che consente di identificare l’auto più in linea con le esigenze dell’utente (attraverso la risposta a poche domande), per poi restituire come risultato le offerte relative ai veicoli rispondenti ai propri desiderata. Tra i quasi 100 modelli di vetture (con differenti motorizzazioni) oggi presenti sul sito, con due o più offerte per ciascun veicolo, le auto più ricercate risultano quelle compatte e con guida alta (i suv, seguiti dalle city car).