Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Panetta: banche oggi punto di forza Italia, ma non abbassare guardia

Panetta: banche oggi punto di forza Italia, ma non abbassare guardiaRoma, 31 mag. (askanews) – Il 2023 “è stato un anno molto favorevole per le banche italiane”, la redditività complessiva è aumentata, i livelli patrimoniali sono saliti, le banche significative “mostrano valori di redditività e patrimonio superiori alla media europea”, il quadro è migliorato anche per le banche meno significative. Questa solida condizione in cui si trovano oggi gli intermediari “rappresenta un punto di forza per l’intera economia italiana”. Ma “non dobbiamo abbassare la guardia, ha ribadito il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle considerazioni finali alla Relazione annuale.


“Non possiamo farci cogliere impreparati da tensioni che potrebbero emergere in futuro. Ad aprile abbiamo chiesto alle banche di costituire entro la metà del 2025 una riserva di capitale macroprudenziale pari all’1 per cento delle esposizioni domestiche”, ha ricordato. E guardando al quadro macroeconomico, Panetta indica due tipi di rischi. “Il primo è la qualità del credito. Il mercato immobiliare italiano non fornisce segnali preoccupanti analoghi a quelli che stanno emergendo per gli immobili commerciali in altri paesi. Per il totale dei prestiti – ha detto – si registra tuttavia un aumento della quota di crediti di buona qualità ma con ritardi nei pagamenti, soprattutto tra i clienti con finanziamenti a tasso variabile”.


“Si stima che per le imprese il flusso annuo dei prestiti deteriorati in rapporto ai finanziamenti complessivi possa salire nel prossimo biennio di un punto percentuale, dall’attuale 1,7 per cento. Le rettifiche su crediti rimarrebbero contenute in rapporto ai ricavi. In prospettiva, resta fondamentale per le banche riconoscere prontamente le perdite attese – ha detto – applicando scrupolosamente i principi contabili”. “Il secondo aspetto riguarda la liquidità. Il rimborso delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine sta avvenendo in maniera ordinata. Ma rimane prioritaria un’attenta gestione del passivo – ha avvertito – nella consapevolezza che la liquidità aggregata continuerà a ridursi, spingendo al rialzo il costo della raccolta”.

Panetta: Italia ultima Ue su crescita procapite ma può rilancarsi

Panetta: Italia ultima Ue su crescita procapite ma può rilancarsiRoma, 31 mag. (askanews) – L’economia dell’Italia “è quella con la minore crescita del prodotto per abitante nell’ultimo quarto di secolo”, ma “non siamo condannati alla stagnazione”, negli ultimi anni sono migliorate redditività e posizioni patrimoniali delle imprese e “guardando al futuro, l’economia italiana potrà conseguire ritmi di sviluppo sostenuti se saprà, da un lato, affrontare le conseguenze del calo e dell’invecchiamento della popolazione e, dall’altro lato, imprimere una decisa accelerazione alla produttività”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nelle considerazioni finali alla Relazione annuale.


“Nell’area dell’euro, l’economia italiana è quella con la minore crescita del prodotto per abitante nell’ultimo quarto di secolo. La produttività del lavoro è rimasta ferma; solo nel 2023 – ha rilevato – gli investimenti sono tornati a superare il livello precedente la crisi finanziaria, mentre le ore lavorate totali non lo hanno ancora recuperato. L’evoluzione dei salari ha riflesso il ristagno della produttività: i redditi orari dei lavoratori dipendenti sono oggi inferiori di un quarto a quelli di Francia e Germania”. “Non siamo tuttavia condannati alla stagnazione. La ripresa registrata dopo la crisi pandemica è stata superiore alle previsioni e a quella delle altre grandi economie dell’area. Contrariamente a quanto avvenuto in episodi di crisi del passato – ha osservato il governatore – è stata intensa anche nel Mezzogiorno. Tra il 2019 e il 2023, in una fase di forti turbolenze, il Pil italiano è cresciuto del 3,5 per cento, contro l’1,5 della Francia e lo 0,7 della Germania; lo scarto è maggiore in termini pro capite. L’occupazione è aumentata del 2,3 per cento, quasi 600.000 persone, trainata dalla componente a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione è sceso di 2,3 punti percentuali, pur restando alto, al 7,7 per cento”.


Secondo Panetta “la ripresa è stata alimentata da una forte espansione degli investimenti, sostenuta anche da incentivi fiscali. Sono cresciuti molto più che nella media degli altri principali paesi europei non solo gli investimenti in edilizia, favoriti da agevolazioni generosissime, ma anche quelli in macchinari e beni intangibili, che riflettono l’avanzamento tecnologico e le attese circa l’evoluzione futura della domanda”. Nel Frattempo “le esportazioni di beni sono aumentate del 9 per cento, più della domanda estera potenziale, grazie ai miglioramenti di competitività di costo e di qualità conseguiti negli ultimi anni e alla diversificazione per settore e mercato di sbocco. In Germania esse sono rimaste sostanzialmente stabili, in Francia sono diminuite. Una volta riassorbito il peggioramento delle ragioni di scambio dovuto allo shock energetico, il saldo della bilancia commerciale è tornato rapidamente positivo. Il nostro paese è oggi creditore netto nei confronti del resto del mondo per 155 miliardi di euro, il 7,4 per cento del Pil; dieci anni fa la nostra posizione estera netta era debitoria per il 23 per cento del PIL e costituiva un elemento di vulnerabilità”.


“L’economia italiana ha certo beneficiato a lungo di politiche monetarie e di bilancio espansive. Ma ha tratto vantaggio anche dal processo di ristrutturazione del tessuto produttivo. Nell’ultimo decennio – ha messo in rilievo Panetta – sono migliorate la redditività e la posizione patrimoniale delle imprese8 . È inoltre cresciuto il peso delle aziende più grandi, che possono cogliere meglio i benefici della tecnologia e dell’internazionalizzazione”. “Nell’industria e nei servizi privati non finanziari si è registrato un significativo, ancorché insufficiente, incremento di produttività. Escludendo il comparto dei mezzi di trasporto, la nostra manifattura è oggi la più automatizzata tra le principali economie dell’area dell’euro: nel 2021 in Italia vi erano 13,4 robot ogni 1.000 addetti, contro 12,6 in Germania e 9,2 in Francia10. Dal 2019 le imprese industriali hanno raddoppiato, al 17 per cento, la quota degli investimenti in tecnologie digitali. Il ritorno all’accumulazione di capitale e la capacità di affermarsi sui mercati internazionali sono incoraggianti segnali di forza, che vanno consolidati”, ha proseguito il governatore.


Guardando al futuro, l’economia italiana “potrà conseguire ritmi di sviluppo sostenuti se saprà, da un lato, affrontare le conseguenze del calo e dell’invecchiamento della popolazione e, dall’altro – ha detto – lato, imprimere una decisa accelerazione alla produttività”.

Giovani Confindustria: un fondo europeo per l’Ia, creare veri campioni

Giovani Confindustria: un fondo europeo per l’Ia, creare veri campioniRapallo (Ge), 31 mag. (askanews) – “In Europa investiamo in Intelligenza artificiale 1 miliardo all’anno. Poco. Occorre un fondo europeo per raccogliere investimenti pubblici e privati. Uno strumento finanziario e di incontro fra produttori e utilizzatori di tecnologie, ovvero istituzioni, grandi industrie, pmi e startup”. Lo ha sottolineato Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, aprendo i lavori del 53esimo convegno annuale dell’associazione riunita oggi a Rapallo (Genova). L’obiettivo deve essere “creare veri campioni europei dell’Ia. Imprese di grandi dimensioni e pienamente operanti in questo mercato”, ha evidenziato.


“La dipendenza tecnologica per i software dagli Stati Uniti e per la componentistica e i chip dall’Asia è forte. È l’innovazione tecnologica il principale campo di battaglia globale, ce lo ricorda anche Xi Jinping. L’esempio più spettacolare e discusso è l’intelligenza artificiale: non è una singola tecnologia, ma una filiera digitale e industriale, una filiera che in Europa ha molte debolezze”, ha sottolineato il leader dei Giovani industriali secondo cui “investimenti, tempo, frammentazione” sono i tre problemi cruciali della Ue. “L’Unione, impegnata a regolamentare l’Intelligenza artificiale degli altri, non ha creato un contesto favorevole alla crescita della propria. La piccola taglia dell’industria informatica europea, e le policy nazionali frammentate, duplicate e contradditorie ne rallentano lo sviluppo. Così come la gestione dei finanziamenti. In Italia, a parte la doverosa riflessione etica, che cosa vogliamo essere in questa filiera? Produttori o moralizzatori? Per noi il nodo è l’utilizzo di dati per una Ai a forte declinazione industriale”, ha aggiunto Di Stefano. “Anche all’Italia, allora, servono investimenti davvero significativi. Puntare su produzioni ad alto valore aggiunto è un passaggio cruciale che dobbiamo compiere come sistema Paese”.

Pil, Istat: nel I trimestre +0,3%, su anno rivista al rialzo a +0,7%

Pil, Istat: nel I trimestre +0,3%, su anno rivista al rialzo a +0,7%Roma, 31 mag. (askanews) – Nel primo trimestre del 2024 il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti del primo trimestre del 2023. La crescita congiunturale del Pil diffusa lo scorso 30 aprile era stata anch’essa dello 0,3%, mentre quella tendenziale era stata dello 0,6%. Lo ha reso noto l’Istat.


Il primo trimestre del 2024 ha avuto tre giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2023. La variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6%, quella diffusa in precdenza era stata del +0,5%.


Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in crescita, con un aumento dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,5% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono diminuite dell’1,7% e le esportazioni sono cresciute dello 0,6%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private, +0,1 gli investimenti fissi lordi e contributo nullo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche. Per contro, la variazione delle scorte ha sottratto 0,7 punti percentuali alla crescita del Pil, mentre il contributo della domanda estera netta è risultato positivo e pari a 0,7 punti percentuali.


Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con l’agricoltura cresciuta del 3,3% e l’industria e i servizi entrambe dello 0,3%.

Cina, indice PMI deludente: a maggio in calo a 49,5 punti

Cina, indice PMI deludente: a maggio in calo a 49,5 puntiRoma, 31 mag. (askanews) – L’attività manifatturiera in Cina si è contratta nel mese maggio, interrompende le tendenze positive viste nei due mesi precedenti stessero guadagnando slancio. L’indice di riferimento del purchasing managers’ index (PMI) manifatturiero del paese ha registrato 49,5, secondo quanto annunciato oggi dall’Ufficio Nazionale di Statistica. La lettura è scesa dal 50,4 di aprile.


Il PMI manifatturiero è stato sopra la soglia dei 50 punti, che separa la crescita dalla contrazione, solo per tre mesi nell’ultimo anno, inclusi marzo e aprile, riflettendo un persistente pessimismo del mondo imprenditoriale, in una fase di grave difficoltà del settore immobiliare e di domanda interna piuttosto rarefatta. Tra i cinque sottoindici, l’indice dei nuovi ordini è sceso di 1,5 punti percentuali sotto il 50. L’indice dell’attività non manifatturiera è sceso di altri 0,1 punti a 51,1, dopo un calo di 1,8 ad aprile, trascinato verso il basso dai settori immobiliare e finanziario, mentre la lettura per l’industria delle costruzioni è diminuita di 1,9 rispetto al mese precedente a 54,4.


I dati ufficiali per i primi quattro mesi hanno mostrato che la debole domanda interna e i problemi immobiliari continuano a rappresentare sfide per l’obiettivo di crescita di Pechino di “circa il 5%” quest’anno. Poiché il settore immobiliare rappresenta circa un quarto della seconda economia mondiale e il calo dei prezzi delle case danneggia la fiducia dei consumatori, il governo è stato sotto pressione per uscire dalla prolungata crisi immobiliare. All’inizio di maggio, la banca centrale ha annunciato che istituirà un nuovo programma di prestiti per incoraggiare i governi locali a “digerire” l’eccesso di offerta abitativa e ha svelato una serie di misure politiche per gli acquirenti di case, tra cui l’abolizione di un tasso di interesse minimo sui mutui e l’allentamento dei requisiti di acconto.


Il Fondo Monetario Internazionale mercoledì ha aumentato le previsioni di crescita del PIL della Cina al 5% per il 2024 e al 4,5% per il 2025, entrambi di 0,4 punti percentuali più alti delle sue proiezioni di aprile, ma ha detto che sono necessarie politiche aggiuntive per sostenere il settore immobiliare in difficoltà.

Una mostra di Andrea Marcaccini a Milano nello store Ploom

Una mostra di Andrea Marcaccini a Milano nello store PloomMilano, 31 mag. (askanews) – Un’esposizione che vuole dialogare per innovazione, tecnologia e senso del futuro con il brand Ploom: è stata inaugurata presso il Flagship Store Ploom di Milano in Corso Como una nuova mostra di Andrea Marcaccini, artista, influencer e lifestyle blogger.


Contestualmente all’inaugurazione della mostra, che è stata realizzata sotto la direzione artistica del critico Luca Cantore D’Amore e che rimarrà aperta ai visitatori per una settimana, è stata anche presentata una capsule collection prodotta dall’artista in collaborazione con Ploom. L’evento si inserisce all’interno della cornice di appuntamenti per Ploom, il marchio di JTI che rappresenta il device a tabacco riscaldato di nuova generazione destinato esclusivamente a consumatori adulti

Toti, Schlein: si deve dimettere, Meloni come Ponzio Pilato

Toti, Schlein: si deve dimettere, Meloni come Ponzio PilatoRoma, 31 mag. (askanews) – “Toti dovrebbe dimettersi Per una questione di opportunità politica. Non anticipiamo le condanne ma non si può lasciare la Liguria paralizzata. So che in regione non si parla d’altro e questo è un danno. La Liguria merita di voltare pagina non la paralisi istituzionale”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein in un’intervista a ‘La Stampa’ sottolineando che devono essere “i partiti di centrodestra e la premier Meloni a sfiduciare Toti perché hanno la responsabilità di non poter bloccare la Liguria. Invece ho sentito da Meloni parole da Ponzio Pilato”.


“Dall’indagine sta venendo fuori un quadro molto grave, sul quale spetterà alla magistratura fare luce e non a noi anticipare gli esiti. La magistratura stabilirà le responsabilità penali individuali. Ma dinanzi a un quadro così grave, in cui c’è una rete di interessi, corruzione e addirittura accuse di aver favorito la mafia, non si possono aspettare le sentenze. Bisogna anticipare i giudizi per la dignità delle istituzioni”, ha aggiunto. Secondo Schlein, per la presidenza della Regione Liguria “Andrea Orlando è un profilo autorevole ma vogliamo lavorare prima sono progetto che definisca le forze che stanno insieme da lì con gli altri Lea con gli alleati individuare la figura più in grado di rappresentarlo”.

A luglio primo congresso sindacato militare “Amus – Aeronautica”

A luglio primo congresso sindacato militare “Amus – Aeronautica”Roma, 31 mag. (askanews) – Il sindacato militare AMUS – Aeronautica, nei giorni 5 e 6 luglio 2024, terrà il suo primo Congresso Nazionale a Fiano Romano (Roma), all’hotel “Hampton by Hilton Rome North”.


Innumerevoli – si legge in una nota – le questioni da affrontare e le proposte da portare alla luce, allo scopo di risolvere le questioni che stanno più a cuore al personale rappresentato: in primis la contrattazione stipendiale per le due aree negoziali (personale contrattualizzato e Dirigente), la Previdenza dedicata e, più in generale, il welfare militare. Ci sarà spazio per proporre ed approfondire molti altri temi di interesse generale, con riguardo al giusto compenso delle grandi professionalità militari definite con lo scorso riordino e mai compensate adeguatamente (sia per chi esercita funzioni direttive che per i gradi apicali). Ciò nondimeno, si discuterà e si formuleranno proposte al fine di progettare percorsi di carriera realmente aperti, al passo con i tempi ed in linea con le sfide che ci attendono.


Siamo sicuri che grande sarà la spinta e tanti gli impulsi che giungeranno dalla base sociale della più grande Associazione Sindacale dell’Aeronautica e, in virtù di ciò, attendiamo dalla “kermesse” elementi di novità da portare all’attenzione del Governo e della Politica, nonché dei vertici istituzionali, delle altre Associazioni sindacali e della società civile, militare e religiosa (tutti attori con i quali lavoreremo sin da subito e che siamo certi non faranno mancare una loro diretta partecipazione all’evento). Sarà, infine, il momento per un significativo confronto democratico interno, nel solco della grande tradizione che ha contraddistinto AMUS sin dalla sua formale costituzione (avvenuta alla fine del 2019) e che ci condurrà al rinnovo delle cariche nazionali dell’Associazione, con l’elezione diretta del Comitato Direttivo Nazionale e del relativo Presidente, del Segretario Generale e dei membri della Segretaria Nazionale, nonché di tutti gli Organi di garanzia e controllo. All’evento saranno chiamati a partecipare tutti i nostri iscritti e questo contribuirà a rendere ancora più importante un evento già di per sé epocale per il mondo militare.


“Le Forze armate hanno cambiato pelle” – conclude la nota del sindacato – e si scrive una nuova pagina di storia, nel solco dei valori che hanno sempre ispirato e contraddistinto tutto il personale militare, in ossequio allo spirito di servizio insito nell’appartenenza militare, in completa aderenza ai principi costituzionali ed a beneficio dei cittadini.

Il Premio Celle 2024 al poeta Gian Mario Villalta

Il Premio Celle 2024 al poeta Gian Mario VillaltaMilano, 30 mag. (askanews) – “Negli ultimi 40 anni i nostri genitori hanno dato tanta energia a questo luogo. Celle è stata custodita, protetta e rinnovata con un progetto dove l’arte e in particolar modo l’arte ambientale è stata al centro del loro interesse. Guardando al presente e a questi mesi appena trascorsi, abbiamo dimostrato di voler proseguire sulla strada già tracciata da loro. Celle è davvero un patrimonio dell’umanità e l’energia di noi quattro fratelli è indirizzata a realizzare sempre al meglio questa sua prerogativa”.Con queste parole Paolo Gori, Presidente della Giuria del Premio Celle Arte Natura, composta da Antonio Franchini, Andrea Mati, Silvio Perrella, Antonio Riccardi, Sandro Veronesi, Caterina Gori ha aperto la conferenza stampa di presentazione del Premio che si è tenuta quest’anno, come d’abitudine, alla Collezione. Domenica 2 giugno, a partire dalle ore 15, nell’anfiteatro di Beverly Peppers, dentro la fattoria di Celle, si terrà la vera e propria cerimonia di consegna del Premio. Antonio Riccardi presenterà il nuovo libro di Gian Mario Villalta Prima che l’oscurità rassicuri la sera (Edizioni Gli Ori), con opere di Vittorio Corsini. A seguire Garden in motion, spettacolo dei Kataklò Athletic Dance Theater, per la regia di Giulia Staccioli.


Spazio, anche nelle parole del vincitore, Villata, al ricordo di Giuliano Gori: “Fattoria Celle non è una collezione di opere d’arte, è un’opera difficile da classificare, ma è un’opera: di cultura, di memoria, di terra, alla quale sono veramente onorato di partecipare. Volevo scrivere “onorato di partecipare con il mio piccolo contributo”, ma non è un “contributo”, il mio, è il frutto di un’accoglienza e di un sentire che ha trovato risonanza. E non è piccolo, perché alla Fattoria Celle non c’è questa differenza, tutto quello che c’è, passato remoto, passato prossimo e presente, concorre a formare un’unità. E tra i tempi verbali di Celle – questo è il suo meglio – c’è anche l’imperfetto, che è tempo perfettissimo (non ci si lasci ingannare dal nome) perché dice la continuità dell’azione nel passato, quella continuità che nel nome di Giuliano non verrà meno, come solo può una grande idea, ovvero far sì la continuità nel passato diventi prosecuzione nel futuro”. La conferenza stampa di presentazione del Premio è stata peraltro l’occasione per presentare ai giornalisti nuove installazioni nel parco. Ha spiegato Stefania Gori che, anche quest’anno, la Collezione si arricchisce: “Quando a gennaio nostro padre è venuto a mancare stavamo già organizzando assieme a lui il nuovo premio di poesia. A noi quattro fratelli è venuto spontaneo pensare ad un luogo per fermarsi, sedersi nel verde accompagnati dalle parole dei poeti. Così è nata l’idea delle tre nuove panchine che sono scolpite con le poesie di Antonella Anedda, Giuseppe Conte e Gian Mario Villalta, già vincitori del premio. Poesie che sono un omaggio a Giuliano. Ogni panchina è collocata in un luogo iconico del parco”.


Non sono pure finite qui le sorprese. Mai esposto prima, direttamente dal sancta sanctorum del fondatore di Celle, per la prima volta ai giornalisti è stata mostrato Il viaggio della luna. “E’ un’opera delicata, mai esposta prima, di Fausto Melotti- ha spiegato Fabio Gori-, un lavoro che rappresenta molte cose per tutti noi. Per prima cosa la fraterna amicizia dei nostri genitori per l’artista, e poi sono importanti il suo significato e la sua forma che bene si accostano ad un componimento poetico. Il viaggio della luna è poesia realizzata in scultura. L’opera sarà esposta al pubblico nella Cappella Padronale di Celle, tutta restaurata e arricchita negli ultimi anni di vita da Giuliano”. Infatti, ha spiegato Patrizia Gori, non abbiamo intenzione di cambiare la vocazione e l’attitudine della Collezione a cui era affezionato nostro padre. Una vocazione pubblica anche se il parco è frutto di un’impresa privata. “Fin dal 1982 Celle è stata aperta a tutti e questo per poter condividere con tante persone la passione per l’arte e il conforto di tanti amici che ci danno la spinta a poter continuare questa bella avventura”.

Sardegna, Solinas replica a Todde: ho programmato spesa di tutte risorse

Sardegna, Solinas replica a Todde: ho programmato spesa di tutte risorseMilano, 30 mag. (askanews) – “Non pretendo certo che la Presidente Todde apprenda un garbo istituzionale che non è nelle sue corde ma da cittadino debbo pretendere che chi governa la Sardegna conosca almeno la differenza tra programmazione e spendita delle risorse, con la prima in capo agli organi di direzione politica e la seconda a quelli di direzione amministrativa. E non è nemmeno accettabile, se questa differenza la conosce, che finga di non accorgersene e menta così a tutti i Sardi nel rappresentare una situazione fuorviante della nostra Regione”. L’ex governatore della Sardegna Christian Solinas replica così alla presidente della Regione, Alessandra Todde, che hacriticato la precedente amministrazione in occasione dell’approvazione del rendiconto di bilancio.


“Da Presidente – rivendica Solinas – ho reperito tante risorse ed ho programmato tutte quelle disponibili, svolgendo per intero il mio compito politico. La lentezza della spesa è purtroppo nei procedimenti burocratici, che non hanno colore. E questo ben lo sanno tutti i Comuni della Sardegna e tutti i comparti produttivi che hanno avuto assegnate da me risorse come mai nel passato. La Presidente Todde invece tra l’occupazione di una poltrona e l’altra, svelando il suo rivoluzionario programma gattopardiano che non voleva certo cambiare l’architettura del mio governo, ma semplicemente sostituircisi, ha dato ordine di bloccare la spesa programmata perché vuole analizzare ogni singola voce. Ecco, blocca la spesa perché vuole crearsi un polmone finanziario per distribuire lei le risorse a proprio piacimento, con buona pace dei principi di continuità amministrativa e di buona amministrazione. E dopo viene a raccontarci dei fondi non spesi? E no, così sveglia proprio anche chi, come me, aveva deciso di ritirarsi tra le riserve della Repubblica. Io non feci altrettanto coi miei predecessori, ma vengo da un’altra scuola”. E poi, rivolto direttamente a Todde: “Presidente, faccia qualcosa in più di riempire caselline con riciclati e trombati di ogni latitudine o fare da copilota alle prove dei rally finanziati dalla Regione: ha le casse piene e un’intera Isola che attende la dimostrazione pratica della sua dichiarata superiorità”.