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Autore: Redazione StudioNews

Piemonte, in ospedale Torino apre “stanza dell’ascolto” dei pro-vita

Piemonte, in ospedale Torino apre “stanza dell’ascolto” dei pro-vitaMilano, 30 mag. (askanews) – Nell’ospedale Sant’Anna di Torino sarà operativa da fine giugno la “stanza dell’ascolto”, cioè un luogo gestito da volontari pro-vita che cercheranno di offrire supporto alle donne in gravidanza con l’obiettivo di tentare di superare le cause che potrebbero indurle ad abortire. Lo ha annunciato la Giunta regionale, guidata da Alberto Cirio, dopo che a gennaio il Tar aveva bocciato un ricorso contro la convenzione con l’ospedale torinese sottoscritta dalle associazioni antiabortiste. Il Sant’Anna risulta essere, secondo la Regione, il presidio sanitario primo in Italia per numero di parti, con 6.590 nuovi nati nel 2022, e anche l’ospedale piemontese in cui si effettua il maggior numero di interruzioni di gravidanza, con circa 2.500 casi nel 2021 (il 90% do quelle effettuate a Torino e circa il 50% di quelle a livello regionale).


La presenza dei pro-vita nell’ospedale, ha commentato il presidente regionale della Federazione del Movimento per la Vita (FederviPA) Claudio Larocca, “contribuirà a fornire un aiuto concreto a tutte quelle donne o coppie in difficoltà che sceglieranno di bussare alla porta della nostra Stanza dell’ascolto. Durante questo mese realizzeremo sessioni di formazione rivolta ai volontari, già selezionati tra quelli con maggiore esperienza nell’accompagnamento in gravidanze difficili, anche con il supporto ed il coordinamento del personale sanitario a ciò disponibile. Dopodiché la Stanza sarà aperta su appuntamento così da garantire la dovuta privacy per l’utenza”. La consegna delle chiavi della stanza ai pro-vita in un periodo di campagna elettorale, ha evidenziato in una nota la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Piemonte, Gianna Pentenero, “dimostra quanto sia propagandistico il provvedimento regionale e poco abbia a che fare con l’attenzione alle donne e alla maternità”. “Oltre alle critiche sulla sostanza, possiamo tranquillamente aggiungere anche quelle sulla forma. Così, mentre il presidente Cirio si dichiara laico e strenue difensore della legge 194, la sua maggioranza prosegue con il suo disegno di smantellamento dei consultori e di sostituzione dei professionisti (psicologi, medici e operatori sanitari) con volontari non meglio definiti né preparati” ha aggiunto.


Molto critica è anche la candidata del M5s, Sarah Disabato, secondo la quale si tratta del “ennesimo gravissimo atto di propaganda contro il diritto all’aborto” consumato dal centrodestra piemontese a poco più di una settimana dal voto e “senza alcuna vergogna”. A volere la stanza, ha sottolineato, è Fratelli d’Italia “con decisioni avallate nel silenzio-assenso del presidente Cirio, che continua a fare spallucce per evitare di prendere una posizione netta sul tema e scomodare gli alleati di coalizione. A Cirio chiediamo di smetterla di avallare le politiche di Fratelli d’Italia, di non farsi più trascinare dalle posizioni retrograde del partito della Meloni, di chi si nasconde dietro affermazioni di facciata, dicendo di voler aiutare le donne, mentre in realtà continua a spingere per limitare la loro libera scelta” ha concluso.

Barachini: al tempo dell’AI la responsabilità dei giornalisti è centrale

Barachini: al tempo dell’AI la responsabilità dei giornalisti è centraleRoma, 30 mag. (askanews) – “L’innovazione tecnologica, la velocità e la distribuzione capillare e incontrollata di notizie e contenuti editoriali rendono ancora più fondamentale la responsabilità dei giornalisti e il rispetto dei codici deontologici”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, nel corso del Festival del giornalismo di Siena in corso nella Contrata dell’Istrice.


“Gli algoritmi e l’intelligenza artificiale – ha evidenziato l’esponente di governo – amplificano una distribuzione multipiattaforma rispondente soltanto a logiche digitali. Per tutelare i cittadini e la reputazione del mondo dell informazione dal rischio di moltiplicare una potenziale disinformazione – ha sottolineato Barachini – i giornalistici sono chiamati ad un rigore etico e una accuratezza sempre più stringenti”. “È un compito arduo, sopratutto con i processi e i ritmi forsennati del mondo digitale, ma sono convinto – ha detto Barachini – che la difesa dell’integrità e del valore del ruolo del giornalista siano la strada maestra del nostro futuro”.

Padel, a Palermo i big in campo per l’Open Fitp

Padel, a Palermo i big in campo per l’Open FitpRoma, 30 mag. (askanews) – Un weekend di grandi partite e sfide tra campioni si prepara al Country Time Club di Palermo, dove entra nella fase clou la Mediolanum Padel Cup, l’Open targato Fitp con 15mila euro di Prize Money. Si parte venerdì – sottolinea una nota – con l’esordio della prima coppia di big, due ex top 20 della scena mondiale gli italo-argentini German Dario Tamame e Cristiano Marcelo Calneggia: il primo campione europeo nel 2019 con la nazionale italiana, il secondo ex numero 1 in Italia e attualmente numero 14 FITP. Nel fine settimana debutterà anche Simone Cremona – otto volte campione italiano nel maschile, quattro nel misto, oro, argento e bronzo in maglia azzurra in tre edizioni degli Europei – numero 7 del ranking Fitp e 123 del ranking mondiale Fip. Staccato di una sola lunghezza sia nelle classifiche nazionali sia in quella mondiale, ecco Daniele Cattaneo. I due scendono in campo in coppia, rispettivamente, con Matias Del Moral e il classe 2004 Rodrigo Coello, numero 268 al mondo, talento emergente della NextGen mondiale e fratello di Arturo Coello, numero uno al mondo e grande protagonista nel circuito Premier Padel. Cremona-Del Moral e Coello-Cattaneo sono rispettivamente le teste di serie numero 1 e 2 del draw maschile. Oggi, intanto, vanno in scena le finali di quarta categoria, i pre-turni e i primi turni del tabellone finale.


Grande attesa anche per il tabellone delle ragazze, con cinque giocatrici protagoniste ai vertici del movimento nazionale: è il caso di Lara Meccico e Chiara Giaquinta, numero uno del tabellone e rispettivamente numero 9 e 22 del ranking Fitp. Dall’altra parte del draw, teste di serie numero 2 sono due giocatrici di grande livello come Elsa Rebecca Terranova e Antonella Cavicchi: quest’ultima è numero 19 della classifica italiana, mentre Terranova è numero 17. Le teste di serie numero 3, sono la classe 2001 Clarissa Aima e Paola Ciabattoni (2000), quest’ultima numero 20 Fitp. Letizia Dell’Agnese e Marina Garcia – conclude la nota – chiudono il quadrilatero delle teste di serie del tabellone femminile.

Tananai e Annalisa insieme nel nuovo singolo “Storie Brevi”

Tananai e Annalisa insieme nel nuovo singolo “Storie Brevi”Roma, 30 mag. (askanews) – Dopo il duetto all’Arena di Verona sulle note di “Tango”, Tananai e Annalisa annunciano la loro prima collaborazione ufficiale. Il nuovo singolo “Storie Brevi” di Tananai e Annalisa uscirà mercoledì 5 giugno 2024 su tutte le piattaforme digitali e in radio dal 7 giugno 2024 per Eclectic Records in licenza Capitol Records (Universal Music)/Warner Music.


Scritta da Tananai e Annalisa, insieme a Paolo Antonacci e Davide Simonetta, che ne ha curato la produzione insieme allo stesso Tananai, “Storie Brevi” racchiude alla perfezione l’anima pop e cantautorale dei due artisti. Con l’ultimo singolo “Veleno”, per settimane ai primi posti della classifica radiofonica, Tananai si conferma uno dei cantautori più amati degli ultimi anni, con 25 dischi di platino e 3 dischi d’oro, in top10 nella classifica Fimi degli album più venduti del 2023 con “Rave, Eclissi” (doppio disco di platino) e #5 nella classifica dei singoli più acquistati con “Tango” (quintuplo disco di platino). Il 2024 del cantautore sarà un anno ricco di musica e anche di concerti live, grazie al nuovo tour “Tananai Live 2024” nei palasport italiani.


Tananai tornerà infatti a esibirsi sui palchi delle principali città italiane per tutto il mese di novembre con la data zero al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE) sabato 2 e proseguendo poi per un doppio appuntamento all’Unipol Forum di Milano lunedì 4 e martedì 5, al Nelson Mandela Forum di Firenze venerdì 8, al Kioene Arena di Padova sabato 9 e al Palaflorio di Bari martedì 12. La nuova tournée del cantautore continuerà poi venerdì 15 al Palasele di Eboli (SA), al Palazzo dello Sport di Roma mercoledì 20, al Modigliani Forum di Livorno sabato 23, all’Unipol Arena di Bologna mercoledì 27, alla Vitrifrigo Arena di Pesaro venerdì 29, concludendosi a Torino, martedì 3 dicembre presso l’Inalpi Arena. Dopo 42 platini e 12 oro Annalisa è la donna più certificata del 2024 e ottenendo il quinto platino con “Mon Amour” e “Bellissima” è la prima artista solista a raggiungere questo risultato. Con tre singoli nella Top 100 e cinque nella Top 200, oltre che nella classifica ufficiale singoli Fimi/Gfk, Annalisa è l’artista femminile più ascoltata su Spotify e la prima donna ad entrare nella classifica globale di Billboard USA nella top 100. Dopo aver conquistato l’America dove è stata scelta da Billboard Italia per il premio “Global Force” ai Billboard Women in Music, l’evento annuale dedicato alle donne più influenti dell’industria musicale, la cantautrice ha portato la sua musica in Francia, dove la hit “Sinceramente” uscita in versione italo francese con Olivia Stone e il remix di Bob Sinclar.


Il 15 giugno Annalisa sarà la madrina del Roma Pride e la sua ultima canzone sarà anche l’inno della manifestazione che quest’anno compie 30 anni. Con oltre 110 mila biglietti venduti tra palasport e le due date all’Arena di Verona, tutti completamente sold out, il 16 giugno inizierà il “Tutti nel vortice – outdoor”, dove si esibirà sui palchi dei principali festival estivi. Per maggiori informazioni e biglietti: https://www.friendsandpartners.it.

Abi, Messina (Intesa Sp): oggi grande unità, rientriamo nel Casl

Abi, Messina (Intesa Sp): oggi grande unità, rientriamo nel CaslRoma, 30 mag. (askanews) – Intesa SanPaolo intende rientrare nel Casl dell’Abi, l’organo dell’associazione bancaria che si occupa di relazioni sindacali e dei negoziati salariali. Lo ha annunciato l’amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Carlo Messina, interpellato sulla nomina a direttore generale dell’Abi di Marco Elio Rottigni (capo della divisione banche estere del gruppo Intesa Sp) a margine delle riunioni di Comitato esecutivo e Consiglio dell’associazione a Roma.


“Mi sembra che sia molto positiva la grande unità e unitarietà e la volontà di fare in modo che l’Abi possa fare ancora meglio nel futuro. Rientreremo anche nel Casl – ha detto – questo credo che completi l’impegno di totale unitarietà dell’Abi che si è determinato con le nomine di oggi”.

Tim, la Commissione Ue approva l’acquisizione di NetCo da parte di KKR

Tim, la Commissione Ue approva l’acquisizione di NetCo da parte di KKRMilano, 30 mag. (askanews) – La Commissione europea ha approvato senza condizioni, a norma del regolamento Ue sulle concentrazioni, l’acquisizione di NetCo da parte di KKR. La Commissione ha concluso che l’operazione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza nello Spazio economico europeo. La Commissione ha esaminato l’impatto dell’operazione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che l’operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza.


In particolare, la Commissione ha constatato che KKR non avrà la capacità di limitare l’accesso ai servizi passivi (vale a dire le infrastrutture). Per ciascun prodotto all’ingrosso il numero di reti disponibili e di fornitori all’ingrosso rimarrà invariato e il potere di mercato di NetCo non aumenterà sostanzialmente rispetto a quello che detengono attualmente TIM o FiberCop. Gli accordi a lungo termine esistenti con diversi richiedenti l’accesso, tra cui Fastweb e Iliad, conclusi dopo la creazione di FiberCop nel 2021, garantiscono che KKR non potrà rendere meno favorevoli le condizioni di accesso all’ingrosso o porre fine a tale accesso. L’operazione non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber. Inoltre, è probabile che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica, in nuove zone o in quelle dell’altra parte.


KKR e Tim hanno inoltre concordato un accordo quadro di servizi (MSA) che disciplinerà il rapporto tra NetCo e Tim a seguito dell’operazione. La Commissione ha constatato che l’accordo MSA non è parte integrante dell’operazione, in quanto non si tratta di un accordo con cui KKR acquisisce il controllo su NetCo. Sebbene non rientri nell’ambito di applicazione del regolamento Ue sulle concentrazioni, l’accordo MSA può tuttavia essere oggetto di un controllo sulla base delle norme antitrust dell’Ue o dell’Italia nonché essere sottoposto a vigilanza regolamentare. La Commissione ha pertanto concluso che la concentrazione proposta non solleva problemi sotto il profilo della concorrenza sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha autorizzato l’operazione senza condizioni.


“Accogliamo con grande soddisfazione il via libera senza condizioni della Commissione europea sull’acquisizione di Netco da parte di Kkr. Viene sbrogliata la storica matassa”. Lo dichiara in una nota il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. “E’ un successo della strategia italiana e ora andiamo verso un closing a breve. E’ stata premiata la decisione del governo – conclude Giorgetti – di partecipare all’operazione”.

D’Eramo (Masaf) riceve il ministro dell’Agricoltura del Cile

D’Eramo (Masaf) riceve il ministro dell’Agricoltura del CileRoma, 30 mag. (askanews) – Il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Luigi D’Eramo, ha ricevuto oggi al Masaf il ministro dell’Agricoltura della Repubblica del Cile, Esteban Manuel Valenzuela Van Kreek, accompagnato dall’Ambasciatore del Cile in Italia, Ennio Vivaldi.


Tra i temi al centro dell’incontro il modello cooperativo italiano come motore dello sviluppo agricolo e rurale; le misure che si stanno attuando per sostenere i produttori di vino di fronte alle sfide globali; i progressi della ricerca, sviluppo e innovazione applicati alla produzione dell’olio d’oliva. Il ministro ha inoltre ricordato come, sull’esempio italiano e francese, anche in Cile per la prima volta si sia parlato di sovranità per la sicurezza alimentare. Tra gli altri argomenti affrontati, i problemi legati al cambiamento climatico e alla siccità, le iniziative per la modernizzazione del settore primario, il legame fra i prodotti tipici e i territori d’origine e le misure a sostegno dei giovani agricoltori e per agevolare lo sviluppo delle imprese nelle zone rurali.

Trentino Alto Adige, insediata commissione paritetica

Trentino Alto Adige, insediata commissione pariteticaRoma, 30 mag. (askanews) – Ufficialmente insediata oggi la commissione paritetica per la Regione Trentino-Alto Adige, che riunisce i rappresentanti per le Province autonome di Trento e di Bolzano. “È stato per me un piacere portare i saluti a nome del Governo, che convintamente prosegue il lavoro per la revisione degli Statuti di autonomia, muovendosi al fianco dei territori. Il piacere è doppio, visto che ho avuto il privilegio di ricoprire anche l’incarico di presidente della commissione dei sei e ho potuto toccare con mano l’importante attività svolta da quest’assise”. Così sui social il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

Camera ricorda Matteotti, il suo scranno non sarà più assegnato

Camera ricorda Matteotti, il suo scranno non sarà più assegnatoRoma, 30 mag. (askanews) – Da oggi in poi, lo scranno numero 14 dell’aula della Camera non sarà più assegnato ad alcun deputato. Sarà di Giacomo Matteotti per sempre. “A perenne ricordo del suo sacrificio”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana annuncia la novità aprendo la cerimonia a Montecitorio in ricordo del deputato socialista ucciso dai fascisti, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, del vicepresidente della Consulta Giovanni Amoroso, degli ex presidenti delle Camere Luciano Violante Pier Ferdinando Casini, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Roberto Fico e della premier Giorgia Meloni.


È della presidente del Consiglio il commento più atteso della giornata. Arriva, a cerimonia in corso, attraverso un comunicato in cui Meloni parla di Matteotti come di “un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”. Parole salutate da diversi commentatori come un passo avanti ma che, come sottolinea l’ex leader di An Fini, rappresentano “la storia. D’altra parte Dumini, colui che guidava la squadraccia, era notoriamente iscritto al partito fascista”. “Esattamente 100 anni fa – ricorda Fontana aprendo la cerimonia dopo aver inaugurato con il capo dello Stato la mostra allestita in Transatlantico – dallo scranno di quest’Aula dove è stata apposta una targa in suo ricordo, Giacomo Matteotti pronunciò il discorso che gli sarebbe costato la vita”. Quel discorso, con cui Matteotti denunciò la violenza squadrista che aveva caratterizzato le elezioni del 1924 e ne chiese l’annullamento, viene letto in aula da Alessandro Preziosi. L’attore, dallo scranno che in questa legislatura è stato del deputato Avs Devis Dori, recita, insieme alle parole che costarono la vita a Matteotti, anche le continue interruzioni dei deputati fascisti e dell’allora presidente dell’Assemblea Alfredo Rocco che lo invitava a proseguire “ma prudentemente”: “Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!”, la replica del deputato. Un passaggio che strappa l’applauso dell’Emiciclo di un Parlamento – quello di oggi – sempre più di frequente svuotato delle sue funzioni legislative.


Fanno riflettere, a questo proposito, le parole di Violante chiamato insieme a Bruno Vespa e allo storico Emilio Gentile a tracciare un ricordo di Matteotti: “Questo Parlamento è quello che Matteotti pensava dovesse essere?”, si chiede l’ex presidente della Camera. La domanda, visto il prosieguo dell’intervento, appare retorica: “L’attuale frammentazione sociale, insieme a una legge elettorale inidonea, rendono difficile per un parlamentare svolgere la sua funzione di rappresentante della Nazione. Oggi il politico non dice più sceglimi perché ti rappresento ma perché ti somiglio”. Ma, avverte Violante, “i Parlamenti non possono solo dibattere, alla fine devono decidere: la rappresentanza parlamentare non è un evento teatrale, è una sintesi che deve neccessariamente portare a una decisione politica. La crisi che portò al fascismo e all’omicidio di Matteotti fu anche una crisi di decisione delle vecchie classi dirigenti. Proprio la tragica storia di Matteotti ci insegna che le democrazie incapaci di decidere aprono ai cancelli dell’autoritarismo. Ciascuna dittatura è diversa dalla altre ma tutte hanno un punto in Comune, non tollerano i Parlamenti”. Le parole di Matteotti, pronunciate con passione da Preziosi, sono da standing ovation. Tutti in piedi. C’è la segretaria Pd Elly Schlein e diversi parlamentari dem, non c’è il leader M5s Giuseppe Conte, impegnato in campagna elettorale in Sicilia. Un paio i leghisti presenti, per Forza Italia c’è il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Per Fdi il capogruppo al Senato Lucio Malan, il presidente della commissione Cultura, Federico Mollicone. Per il governo i ministri Gennaro Sangiuliano, Carlo Nordio, Luca Ciriani, Andrea Abodi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il leader di Avs Angelo Bonelli nota “la freddezza” di La Russa “di fronte agli applausi” per Preziosi. “Preoccupa”, dice e commenta: “Ma da chi conserva orgogliosamente il busto di Mussolini a casa non possiamo meravigliarci che cambi”.


A riempire l’Aula oggi sono soprattutto oltre 300 studenti e studentesse, tra loro gli alunni delle classi vincitrici del concorso “Matteotti per le scuole” premiate dai presidenti di Camera e Senato. “I loro lavori – dice Fontana – ci ricordano che la sua morte non è stata vana. Matteotti resta uno straordinario esempio di rigore morale e impegno civile per i nostri giovani”. Anche Schlein li elogia quando, a cerimonia finita, fanno la fila in Transatlantico per scattare un selfie con la segretaria dem: “Continuate così, abbiamo bisogno del vostro impegno”.

La Camera ricorda Matteotti, il suo scranno non sarà più assegnato

La Camera ricorda Matteotti, il suo scranno non sarà più assegnatoRoma, 30 mag. (askanews) – Da oggi in poi, lo scranno numero 14 dell’aula della Camera non sarà più assegnato ad alcun deputato. Sarà di Giacomo Matteotti per sempre. “A perenne ricordo del suo sacrificio”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana annuncia la novità aprendo la cerimonia a Montecitorio in ricordo del deputato socialista ucciso dai fascisti, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del presidente del Senato, Ignazio La Russa, del vicepresidente della Consulta Giovanni Amoroso, degli ex presidenti delle Camere Luciano Violante Pier Ferdinando Casini, Fausto Bertinotti, Gianfranco Fini, Roberto Fico e della premier Giorgia Meloni.


È della presidente del Consiglio il commento più atteso della giornata. Arriva, a cerimonia in corso, attraverso un comunicato in cui Meloni parla di Matteotti come di “un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee”. Parole salutate da diversi commentatori come un passo avanti ma che, come sottolinea l’ex leader di An Fini, rappresentano “la storia. D’altra parte Dumini, colui che guidava la squadraccia, era notoriamente iscritto al partito fascista”. “Esattamente 100 anni fa – ricorda Fontana aprendo la cerimonia dopo aver inaugurato con il capo dello Stato la mostra allestita in Transatlantico – dallo scranno di quest’Aula dove è stata apposta una targa in suo ricordo, Giacomo Matteotti pronunciò il discorso che gli sarebbe costato la vita”. Quel discorso, con cui Matteotti denunciò la violenza squadrista che aveva caratterizzato le elezioni del 1924 e ne chiese l’annullamento, viene letto in aula da Alessandro Preziosi. L’attore, dallo scranno che in questa legislatura è stato del deputato Avs Devis Dori, recita, insieme alle parole che costarono la vita a Matteotti, anche le continue interruzioni dei deputati fascisti e dell’allora presidente dell’Assemblea Alfredo Rocco che lo invitava a proseguire “ma prudentemente”: “Io chiedo di parlare non prudentemente, né imprudentemente, ma parlamentarmente!”, la replica del deputato. Un passaggio che strappa l’applauso dell’Emiciclo di un Parlamento – quello di oggi – sempre più di frequente svuotato delle sue funzioni legislative. Fanno riflettere, a questo proposito, le parole di Violante chiamato insieme a Bruno Vespa e allo storico Emilio Gentile a tracciare un ricordo di Matteotti: “Questo Parlamento è quello che Matteotti pensava dovesse essere?”, si chiede l’ex presidente della Camera. La domanda, visto il prosieguo dell’intervento, appare retorica: “L’attuale frammentazione sociale, insieme a una legge elettorale inidonea, rendono difficile per un parlamentare svolgere la sua funzione di rappresentante della Nazione. Oggi il politico non dice più sceglimi perché ti rappresento ma perché ti somiglio”. Ma, avverte Violante, “i Parlamenti non possono solo dibattere, alla fine devono decidere: la rappresentanza parlamentare non è un evento teatrale, è una sintesi che deve neccessariamente portare a una decisione politica. La crisi che portò al fascismo e all’omicidio di Matteotti fu anche una crisi di decisione delle vecchie classi dirigenti. Proprio la tragica storia di Matteotti ci insegna che le democrazie incapaci di decidere aprono ai cancelli dell’autoritarismo. Ciascuna dittatura è diversa dalla altre ma tutte hanno un punto in Comune, non tollerano i Parlamenti”.


Le parole di Matteotti, pronunciate con passione da Preziosi, sono da standing ovation. Tutti in piedi. C’è la segretaria Pd Elly Schlein e diversi parlamentari dem, non c’è il leader M5s Giuseppe Conte, impegnato in campagna elettorale in Sicilia. Un paio i leghisti presenti, per Forza Italia c’è il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Per Fdi il capogruppo al Senato Lucio Malan, il presidente della commissione Cultura, Federico Mollicone. Per il governo i ministri Gennaro Sangiuliano, Carlo Nordio, Luca Ciriani, Andrea Abodi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Il leader di Avs Angelo Bonelli nota “la freddezza” di La Russa “di fronte agli applausi” per Preziosi. “Preoccupa”, dice e commenta: “Ma da chi conserva orgogliosamente il busto di Mussolini a casa non possiamo meravigliarci che cambi”. A riempire l’Aula oggi sono soprattutto oltre 300 studenti e studentesse, tra loro gli alunni delle classi vincitrici del concorso “Matteotti per le scuole” premiate dai presidenti di Camera e Senato. “I loro lavori – dice Fontana – ci ricordano che la sua morte non è stata vana. Matteotti resta uno straordinario esempio di rigore morale e impegno civile per i nostri giovani”. Anche Schlein li elogia quando, a cerimonia finita, fanno la fila in Transatlantico per scattare un selfie con la segretaria dem: “Continuate così, abbiamo bisogno del vostro impegno”.