Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Scuola, Tornielli confermato presidente Rete Its Italy

Scuola, Tornielli confermato presidente Rete Its ItalyRoma, 30 mag. (askanews) – Guido Torrielli è stato confermato Presidente della Rete ITS Italy. Questa mattina si è svolta l’assemblea dell’associazione, presso la sala Longhi di Unioncamere, che ha rinnovato all’unanimità l’incarico all’ing. Torrielli per il prossimo triennio.


L’Associazione Rete ITS Italy rappresenta il sistema degli Istituti Tecnologici Superiori. È composta da 115 Fondazioni associate distribuite su tutto il territorio nazionale e articolate in 10 differenti aree tecnologiche. È stata costituita nel marzo 2018 ed è oggi punto di riferimento per associati e aziende oltre ad essere il diretto interlocutore con il Ministero dell’Istruzione e del Merito sulle tematiche dell’istruzione terziaria professionalizzante. L’associazione ha come obiettivo principale quello di promuovere la crescita del sistema ITS Academy per favorire l’occupazione qualificata, soddisfacendo il fabbisogno di personale altamente specializzato richiesto dalle aziende attraverso un loro diretto coinvolgimento sia nella definizione dei programmi di studio che nelle docenze teorico-pratiche. “Accolgo con grande soddisfazione l’invito unanime dei miei colleghi Presidenti delle Fondazioni ITS Academy presenti su tutto il territorio italiano – dichiara Guido Torrielli – a rappresentare per il prossimo triennio questo importante segmento della filiera dell’istruzione italiana che con la sua incisiva metodologia dell’imparare facendo rappresenta il necessario carburante per lo sviluppo del nostro paese”.

Comm. Ue: accesso facilitato a risorse Pac cause forza maggiore

Comm. Ue: accesso facilitato a risorse Pac cause forza maggioreRoma, 30 mag. (askanews) – La Commissione Europea ha adottato oggi una comunicazione che chiarisce il ricorso alla forza maggiore e alle circostanze eccezionali per il settore agricolo in caso di eventi meteorologici imprevedibili ed estremi. La misura fa parte del pacchetto volto a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’UE.


Chiarendo l’interpretazione giuridica, la Commissione mira a fornire certezza agli agricoltori interessati per quanto riguarda i loro pagamenti nell’ambito della politica agricola comune, garantendo nel contempo un’applicazione uniforme da parte delle amministrazioni nazionali. Il concetto di forza maggiore consente agli agricoltori che non sono stati in grado di soddisfare tutti i requisiti della PAC a causa di eventi eccezionali e imprevedibili al di fuori del loro controllo, come gravi siccità o inondazioni, di non perdere il sostegno della PAC.


Poiché costituisce un’eccezione al rigoroso rispetto degli obblighi connessi ai pagamenti della PAC (come le condizionalità o le misure nei regimi ecologici), la decisione è di norma applicata in modo restrittivo, generalmente caso per caso o per azienda. La comunicazione di oggi chiarisce che la forza maggiore può applicarsi a tutti gli agricoltori che lavorano in una zona delimitata colpita da catastrofi naturali gravi e imprevedibili o da eventi meteorologici. Ciò significa che gli agricoltori situati nella zona interessata non dovranno compilare singole richieste o fornire prove del rispetto delle condizioni di forza maggiore. L’ampliamento dell’ambito di applicazione ridurrà gli oneri amministrativi per gli agricoltori e le autorità nazionali, facilitando così una risposta rapida da parte degli Stati membri. Gli Stati membri dovranno confermare il verificarsi di una catastrofe naturale grave o di un evento meteorologico grave e delimitare l’area geografica gravemente colpita basandosi sui dati satellitari della zona interessata.

Save the Children: la povertà penalizza le aspirazioni degli adolescenti

Save the Children: la povertà penalizza le aspirazioni degli adolescentiRoma, 30 mag. (askanews) – Quasi un adolescente su dieci in Italia (9,4%) tra i 15 e i 16 anni, pari a più di centomila ragazze e ragazzi, vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 17,9% afferma che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette e l’11,6% ammette di non poter comprare un paio di scarpe nuove anche se ne ha bisogno. Quasi uno su quattro (23,9%) inizia l’anno scolastico senza avere tutti i libri e il materiale necessario e il 24% ha difficoltà a partecipare alle gite scolastiche per motivi economici. Il 37,7% degli adolescenti vede i propri genitori spesso o sempre preoccupati per le spese e il 9% racconta che chiedono aiuto ad amici e familiari o prestiti. Il 43,7% dei 15-16enni intervistati aiuta la famiglia ad affrontare le spese, cercando di risparmiare e di non chiedere soldi per spese non indispensabili; tra questi, il 18,6% svolge qualche attività lavorativa (uno su due ha meno di 16 anni).


Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca Domani (Im)possibili di Save the Children, presentata oggi nel corso dell’apertura di “IMPOSSIBILE 2024 – Costruire il futuro di bambine, bambini e adolescenti. Ora”, la biennale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza organizzata da Save the Children. L’evento, in corso oggi e domani a Roma presso l’Acquario Romano, intende coinvolgere il mondo della politica, dell’economia e dell’impresa, della cultura, del terzo settore, per rendere possibile ciò che oggi sembra non esserlo: investire nel più importante capitale che abbiamo, l’infanzia e i giovani, affinché siano un volano per lo sviluppo delle società.Secondo la ricerca, la condizione di povertà economica grava pesantemente sulle aspettative di vita degli adolescenti. Se le “aspirazioni” per il futuro risultano essere piuttosto uniformi tra tutti i ragazzi e le ragazze, le “aspettative” (cioè gli obiettivi che si ritiene verosimilmente di poter raggiungere) divergono e il quadro cambia drasticamente.


Più di un ragazzo su 4 in condizioni di grave deprivazione materiale afferma che non finirà la scuola e andrà a lavorare, a fronte dell’8,9% dei coetanei. Il 67,4% teme che, se anche lavorerà, non riuscirà ad avere abbastanza risorse economiche, contro il 25,9% degli adolescenti che non vivono condizioni di deprivazione. Andando ad analizzare lo scarto tra le aspirazioni e le aspettative concrete, spiega ancora il rapporto di Save the Children, colpisce la consapevolezza dei ragazzi che vivono in condizioni di disagio economico circa gli ostacoli che dovranno affrontare nel loro accesso al mondo del lavoro. Il gap tra aspirazioni e aspettative concrete di avere un lavoro ben retribuito è infatti molto maggiore per questi ragazzi rispetto ai coetanei che vivono in condizioni economiche migliori.Se per questi ultimi, lo scarto è di 17,6 punti percentuali, per i più svantaggiati la forbice raggiunge i 56,4 punti percentuali, a testimoniare quanto la povertà possa generare frustrazione e gravare negativamente sui percorsi di vita.


“A causa di una grave ingiustizia generazionale, in Italia sono proprio i giovani i più colpiti dalla povertà. Ascoltando la voce dei ragazzi e delle ragazze, abbiamo rilevato che questa condizione incide non solo sul loro presente, ma chiude le loro aspettative per il futuro”, ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children: “È inaccettabile vedere adolescenti in condizioni di grave deprivazione economica, già consapevoli di fronte agli ostacoli da superare per trasformare le loro aspirazioni in un concreto progetto di vita. Ragazze e ragazzi che pensano di dover lasciare la scuola per andare a lavorare, temono di non potersi permettere l’università e di non ottenere domani un lavoro dignitoso. È un allarme che non deve rimanere inascoltato. Per affrontare queste gravi disuguaglianze è indispensabile un intervento strategico di contrasto alla povertà minorile, che comprenda un sostegno adeguato alle famiglie e il potenziamento strutturale dell’offerta educativa, scolastica ed extrascolastica. Il tema del futuro dei più giovani va messo al centro delle scelte economiche del Paese. Con la consapevolezza che è l’investimento più importante per lo sviluppo. Siamo alla vigilia delle elezioni europee e ai candidati chiediamo che la lotta contro la povertà delle bambine, dei bambini e delle loro famiglie sia una priorità della politica, anche attraverso il sostegno alla misura europea della Child Guarantee, con un finanziamento adeguato e l’impegno per la sua attuazione”, ha concluso. 

Carne di tacchino: calano i consumi e aumentano i costi

Carne di tacchino: calano i consumi e aumentano i costiRoma, 30 mag. (askanews) – Il calo dei consumi delle carni bianche colpisce soprattutto il tacchino, che paga anche un dazio pesante sul fronte dei costi di produzione e di due anni di ridotta produzione a causa dell’epidemia aviaria. Sebbene il Veneto rimanga leader a livello nazionale per la carne del volatile, riuscendo a coprire la metà del totale prodotto, gli allevamenti regionali sono in calo: da 422 sono scesi a 392, gran parte dei quali in provincia di Verona (il 68%).


“Dopo anni di influenza aviaria, che ha colpito fortemente nel 2021 ed è continuata negli anni successivi, con parecchi focolai rilevati, le aziende sono ancora in forte difficoltà, in quanto hanno lavorato al 50% delle loro possibilità – sottolinea Diego Zoccante, vicepresidente della sezione di prodotto di Confagricoltura Veneto e presidente di quella veronese, oltre che presidente dell’Ava, Associazione veneta avicoltori – Anche i consumi sono in calo, almeno del 10%, mentre i prezzi pagati ai produttori restano invariati nonostante i rincari scattati nella grande distribuzione”. Il risultato è un minor utile per i produttori, che devono far fronte a continui costi per gli adeguamenti delle strutture. Il decreto sulle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli, che entrerà in vigore il primo luglio, prevede infatti spazi adibiti per le pulcinaie in tutti i capannoni. Questo significa non solo costi più alti dal punto di vista strutturale, ma anche per la gestione, a cominciare dal riscaldamento. Un controsenso, peraltro, in questa fase di transizione ecologica, in cui si va verso un utilizzo minore di combustibili”.


Per quanto riguarda l’aviaria il periodo è tranquillo: il costante monitoraggio negli allevamenti e nei selvatici ha portato ad un rischio molto basso di diffusione del virus. La preoccupazione è alta, invece, anche per le regole restrittive approvate dall’Ue in materia di emissioni industriali, che ha incluso gli allevamenti di suini e avicoli.

Fumo, domani a Roma la No-Tabacco Race: “Io respiro”

Fumo, domani a Roma la No-Tabacco Race: “Io respiro”Roma, 30 mag. (askanews) – Domani, venerdì 31 maggio, presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, a partire dalle ore 8:45, si terrà la “No-Tabacco Race – #Io respiro”, corsa non competitiva ed evento di sensibilizzazione contro il fumo, nato dalla collaborazione tra l’Università di Roma Tor Vergata, il Policlinico Tor Vergata e il CUS Tor Vergata, coordinato da Paola Rogliani, direttrice dell’UOC Malattie dell’Apparato Respiratorio presso il PTV, e dal professor Vincenzo Ambrogi, direttore dell’UOC Chirurgia Toracica al PTV. L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi legati al fumo, sia attivo sia passivo, e promuovere stili di vita sani. In Italia, il fumo rappresenta la principale causa di morte prevenibile, con oltre 90.000 decessi ogni anno. Secondo i dati diramati dal Ministero della Salute lo scorso anno fuma circa il 20% della popolazione italiana sopra i 15 anni, ovvero oltre 10 milioni di persone. Secondo i dati ministeriali, Il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. La manifestazione “No-Tabacco Race – #Io respiro” coinvolgerà gli oltre 400 partecipanti iscritti in una corsa non competitiva di 4 km nel Campus dell’università di Roma Tor Vergata. Alla corsa è associata la possibilità di visitare gli stand informativi con attività di prevenzione gratuita. Professionisti forniranno informazioni e saranno a disposizione per effettuare gratuitamente esami legati alla salute dei polmoni e del cuore, come spirometrie, elettrocardiogrammi ed ecografie.

Ucraina, Ue: ok a dazi proibitivi su cereali russi e bielorussi

Ucraina, Ue: ok a dazi proibitivi su cereali russi e bielorussiRoma, 30 mag. (askanews) – Dazi praticamente proibitivi sui prodotti cerealicoli importati dalla Russia e dalla Bielorussia, in modo da bloccare, in pratica, le importazioni di cereali, semi oleosi e prodotti derivati. Il regolamento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue e le misure entreranno in vigore il 1 luglio 2024.


Il Consiglio europeo ha adottato oggi un regolamento che mirano a fermare le importazioni di grano dalla Russia e dalla Bielorussia nell’UE. Queste misure impediranno, quindi, la destabilizzazione del mercato dei cereali dell’UE, fermeranno le esportazioni russe di grano prodotto nei territori dell’Ucraina illegalmente appropriati e impediranno alla Russia di utilizzare i proventi delle esportazioni verso l’UE per finanziare la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. “Questo è ancora un altro modo in cui l’UE mostra un sostegno costante all’Ucraina”, ha spiegato Vincent Van Peteghem, ministro belga delle finanze.


Il regolamento aumenta le tariffe per l’importazione di cereali, semi oleosi e prodotti derivati, nonché di pellet di barbabietola e piselli secchi dalla Federazione Russa e dalla Repubblica di Bielorussia, per i quali attualmente gli importatori pagano tariffe basse o nulle. Inoltre, a questi beni sarà vietato l’accesso ai contingenti tariffari dell’Unione. Queste misure riguardano prodotti originari o esportati direttamente o indirettamente dalla Federazione Russa o dalla Repubblica di Bielorussia nell’UE. Non influenzeranno il transito attraverso l’UE da entrambi i paesi verso altri paesi terzi.

Patti Smith, Carmen Consoli e Capossela all’Ostia Antica Festival

Patti Smith, Carmen Consoli e Capossela all’Ostia Antica FestivalRoma, 30 mag. (askanews) – Vinicio capossela, Goran Bregovic, Patti Smith, Flavia Mastrella e Antonio Rezza e Carmen Consoli: sono i sei artisti con cui l’Ostia Antica Festival si presenta e annuncia alcuni nomi del suo primo cartellone firmato dalla neonata RTI Teatro Romano Ostia Antica. Un primo assaggio di una programmazione più ampia e trasversale che prevede musica, danza, prosa e stand up comedy.


Torna quindi ad animarsi di arte e note lo straordinario palcoscenico del Teatro Romano di Ostia Antica, una storia lunga più di duemila anni che continua a vivere in un dialogo costante tra passato e presente, archeologia e contemporaneità. Si parte il 17 luglio con il premio Tenco Vinicio Capossela e il suo “Antichi Tasti. De reditu. La caduta dell’impero e altri crolli”, titolo tratto dall’opera di Rutilio Namaziano, ambientata nel pieno della decadenza dell’impero romano d’Occidente. Un concerto unico che vuole provare a far risuonare le urgenze attuali insieme a quelle che da sempre soffocano la pacifica convivenza umana. Un repertorio che trae origine dal disco “Ovunque proteggi”, che Capossela portò dal vivo in un live indimenticabile proprio qui ad Ostia Antica nel 2006, a cui si aggiungerà parte di “Camera a sud”, nell’anniversario del suo trentennale.


Il 22 luglio travolge il pubblico l’energia di Goran Bregovic, compositore bosniaco e musicista di fama internazionale, con la sua Orchestra per i Matrimoni e Funerali. Per anni l’idolo della gioventù jugoslava, Bregovic porta in scena un vorticoso spettacolo che mescola le sonorità di una fanfara tzigana con le polifonie tradizionali bulgare, chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, per un ritmo a cui è impossibile resistere. Il 3 settembre sale sul palco la sacerdotessa del rock Patti Smith con “Pasolini and the sea”. Un amore profondo lega la cantautrice, poetessa, fotografa e pittrice a Pier Paolo Pasolini che, proprio a Ostia, fu brutalmente assassinato la notte del 2 novembre 1975. In uno scenario tra i più evocativi, capace di mantenere il fascino originale dei tempi passati, ecco risuonare la voce di un’icona moderna come Patti Smith, il cui segno distintivo inflessibilmente coerente è diventato il tratto indelebile della sua espressione artistica che l’ha resa tra gli artisti più influenti di tutti i tempi.


Il 6 settembre è la volta di Amistade, l’opera multimediale di Flavia Mastrella e Antonio Rezza, co-prodotta dal Teatro di Sardegna, che si avvale di nuove tecnologie, videomapping e proiezioni. Frammenti sonori raccontano di concerti e pensieri di Fabrizio De André, che si alternano e si amalgamano con i concetti, la voce e il corpo di Antonio Rezza in scena con Ivan Bellavista. Un lavoro di contaminazione tra la poetica di Fabrizio De André e quella di Fratto_X, che affronta il plagio attraverso una narrazione dirompente, dove l’assenza dà spettacolo e il corpo fasciato da scie luminose crea figure antropomorfe. Il 7 settembre arriva Carmen Consoli, con “Terra ca nun senti”. Il concerto-evento con cui la Cantantessa ha omaggiato la tradizione musicale siciliana lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, è ora un tour mondiale partito da New York il 22 maggio. Dopo San Francisco, Los Angeles e Miami, e ancora Canada (Montreal) e Spagna (al prestigioso La Mar de Músicas Festival di Cartagena), eccola ad Ostia Antica Festival. In scaletta i suoi successi più amati incontrano brani della tradizione siciliana, oltre alle canzoni di artisti meravigliosi quali Franco Battiato e Rosa Balistreri. Una personale narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, le sue storie e i suoi personaggi.


Il raggruppamento RTI Teatro Romano Ostia Antica, nato per la gestione e valorizzazione del Teatro Romano Antico di Ostia, è costituito da imprese che vantano una decennale esperienza nella programmazione e realizzazione di attività di spettacolo e gestione di strutture sceniche e nella gestione di contenitori culturali: Bass Culture srl come capoguppo, GE.SER.T. e C. srl, Beat Production, Knock srl e Mania Teatro srls. Grazie alla versatilità delle diverse imprese coinvolte, si possono portare in scena tutte le arti performative. A testimonianza, ecco alcuni spettacoli e manifestazioni, anche di lunga durata, nell’ambito dei “Luoghi della Cultura” come: Parco Archeologico di Egnazia; Parco Schuster presso il sito UNESCO di San Paolo Fuori le Mura; Ville Storiche di Roma, fra cui Villa Ada; Museo Montemartini – Basilica di Massenzio.

Iss: in Italia fuma 1 adulto su 4. Allarme giovani: raddoppia policonsumo

Iss: in Italia fuma 1 adulto su 4. Allarme giovani: raddoppia policonsumoRoma, 30 mag. (askanews) – In Italia, la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma un italiano su quattro è fumatore (24%). Questa percentuale cresce però tra i giovani, di cui il 30,2% usa almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica. Sempre in questa fascia di età raddoppia il policonsumo, l’utilizzo contemporaneo di diversi prodotti. Lo evidenziano i risultati di due diverse indagini dell’Iss (per gli adulti la sorveglianza Passi del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (Cnapps), per i giovani l’indagine sul consumo di tabacco e nicotina negli studenti nell’anno scolastico 2023-2024 del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità), resi noti in vista della giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, che registrano anche un calo netto del numero dei centri antifumo.


“Negli ultimi 15 anni la percentuale di fumatori si è ridotta, ma troppo lentamente. Erano il 30% nel 2008, adesso si attestano al 24% – evidenzia il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Rocco Bellantone -. Questo processo va accelerato puntando sulla prevenzione, che deve partire dalle scuole. Sono infatti proprio le scuole uno dei luoghi principali in cui costruire una socialità tra i bambini e ragazzi che punti a promuovere stili di vita sani, come l’abitudine a non fumare”. Circa uno studente italiano su tre tra i 14 e i 17 anni (30,2%) ha fatto uso di un prodotto a base di tabacco o nicotina negli ultimi trenta giorni, tra sigarette tradizionali, elettroniche e tabacco riscaldato. Tra le ragazze il consumo è in percentuale leggermente maggiore rispetto ai coetanei maschi. Quasi raddoppia rispetto all’ultima rilevazione 2022 in questa fascia d’età il policonsumo, cioè l’utilizzo contemporaneo di questi prodotti, che si attesta al 62,4%, rispetto a un precedente 38,7%. E’ quanto emerge da un’indagine sul consumo di tabacco e nicotina negli studenti nell’anno scolastico 2023-2024 del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità su un campione rappresentativo di 6012 studenti. In maniera più marcata per la sigaretta tradizionale, ma anche per i dispositivi a tabacco riscaldato e l’e-cig, il consumo si concentra prevalentemente nel weekend e l’età del primo contatto con la nicotina si attesta tra i 13 anni e mezzo e i 14 e mezzo. Non appaiono esservi stretti controlli sull’età al momento dell’acquisto, tanto che la maggior parte dei ragazzi intervistati afferma di aver acquistato personalmente i prodotti al bar o dal tabaccaio. In circa un caso su tre i genitori sono a conoscenza del fatto che i ragazzi utilizzano un prodotto a base di tabacco o nicotina e sembrano tollerare maggiormente l’utilizzo dei nuovi prodotti rispetto alla sigaretta tradizionale (15,3% HTP; 16,5% e-cig; 9,9% sigaretta tradizionale) “Il marketing sempre più aggressivo nei confronti di questa fascia di età dei prodotti a base di nicotina, che passa da strumenti come il packaging e l’aspetto esteriore dei dispositivi sempre più ‘accattivante’ all’ideazione di sapori ‘fruttati’ più vicini al gusto dei giovani sta facendo sì che l’uso sia sempre più diffuso – sottolinea Simona Pichini, che dirige il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss -. Non a caso l’Oms ha scelto come slogan per la giornata di quest’anno ‘Proteggere i bambini dalle interferenze dell’industria del tabacco’. Non bisogna dimenticare che la nicotina è una sostanza che dà dipendenza, e che ci sono evidenze degli effetti negativi per la salute anche dall’uso di questo tipo di dispositivi”. La riduzione dei fumatori registrata negli ultimi 15 anni coinvolge tutte le fasce di età e sia uomini che donne, ma con modalità e ritmi diversi. La quota di fumatori si riduce sia fra gli uomini che fra le donne ma fra queste ultime la riduzione risulta più lenta e il risultato è che oggi le donne hanno in parte eroso il vantaggio che storicamente avevano sugli uomini. La riduzione dell’abitudine al fumo si riscontra in generale in tutte le fasce d’età, ma è sostenuta soprattutto dalle coorti più giovani; tuttavia se fra le coorti più giovani si riduce la quota di consumatori di sigarette tradizionali, va di contro aumentando la quota di consumatori, duali o esclusivi, di altri prodotti del fumo (fra e-cig e tabacco riscaldato). E’ il quadro che emerge dal campione di oltre 63mila adulti (18-69enni) raccolto nel biennio 2022-2023dalla sorveglianza Passi coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, i cui dati vengono diffusi in occasione della giornata mondiale senza tabacco, che si celebra il 31 maggio. Il consumo medio giornaliero è di circa 12 sigarette, tuttavia 22 fumatori su 100 ne consumano più di un pacchetto. Il fumo di sigaretta è più frequente fra gli uomini rispetto alle donne (28% rispetto al 21%) e riguarda molto di più le persone con difficoltà economiche o bassa istruzione. La variabilità territoriale mostra in testa alla classifica delle Regioni con le più alte quote di fumatori alcune realtà del Centro-Sud, come Umbria e Campania. Inoltre, un terzo dei fumatori intervistati dichiara di aver tentato di smettere di fumare nei 12 mesi precedenti, restando almeno un giorno senza fumare. Ma nella stragrande maggioranza dei casi (quasi il 78%) il tentativo fallisce: solo una bassa quota (11%) raggiunge l’obiettivo e riferisce di aver smesso di fumare da più di 6 mesi. Nel biennio 2022-2023 a fronte di una quota di fumatori pari al 24%, il 20% riferisce un uso esclusivo di sigarette tradizionali e il 4% dichiara sia di fumare sigarette tradizionali che di utilizzare un dispositivo elettronico (fra e-cig e tabacco riscaldato). A questi si aggiunge una quota di persone (3%) che fa invece un uso esclusivo di dispositivi elettronici. Si evidenzia quindi, in base al monitoraggio Passi di tutti i dispositivi, una riduzione costante della quota di chi utilizza esclusivamente sigarette tradizionali (dal 25% del 2014 al 20% del 2023) a favore di un aumento di coloro che utilizzano sia sigarette tradizionali che dispositivi elettronici (dall’1,5% del 2014 al 4,4% del 2023); cui si aggiunge poi una quota, anche questa in lenta crescita di coloro che utilizzano solo dispositivi elettronici (dallo 0,4% del 2014 al 3,3% del 2023). “L’uso composito dei prodotti da fumo rappresenta una sfida complessa per la salute pubblica – spiega Giovanni Capelli, Direttore del CNaPPS -, perché non si può escludere che la combinazione di sigarette tradizionali e dispositivi elettronici, con e senza nicotina, si traduca in aumento del rischio per la salute, per l’esposizione ai prodotti della combustione del tabacco che comunque restano e si sommano ai rischi legati alla esposizione a livelli più alti di nicotina e ad una varietà di sostanze chimiche nocive contenute nei dispositivi elettronici”.

Stm, domani Vestager a impianto Catania, conferenza stampa con Urso

Stm, domani Vestager a impianto Catania, conferenza stampa con UrsoRoma, 30 mag. (askanews) – La vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, sarà domani a Catania, per visitare il nuovo impianto di produzione di semiconduttori di STMicroelectronics in Sicilia. Si tratta di un impianto completamente integrato per la produzione di wafer di carburo di silicio all’avanguardia, spiega una nota della Commissione, utilizzati per produrre dispositivi elettrici ad alte prestazioni, con applicazioni nei veicoli elettrici, nelle stazioni di ricarica rapida, nelle energie rinnovabili e in altre applicazioni industriali.


Al termine della visita, attorno a mezzogiorno, Vestager terrà una conferenza stampa alla presenza del ministro di Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, del sindaco della città, Enrico Trantino, e del prefetto, Maria Carmela Librizzi. A parte la collaborazione su Mts, la responsabile dell’Antitrust Ue ha vari dossier aperti con l’Italia, tra cui l’articolato progetto di acquisizione di Ita da parte di Lufthansa, e quello di cessione della rete di Tim.


Il nuovo impianto Stm, ricorda l’Ue, ha beneficiato di una sovvenzione diretta da parte dell’Italia, approvata dalla Commissione ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato nell’ottobre 2022, in particolare sulla base dei principi stabiliti nella comunicazione relativa a una normativa sui chip per l’Europa . L’impianto rafforzerà la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la sovranità digitale dell’Europa nelle tecnologie dei semiconduttori, contribuendo nel contempo a realizzare le transizioni digitale e verde.

Calderone: è record occupazione, bene giovani e donne

Calderone: è record occupazione, bene giovani e donneRoma, 30 mag. (askanews) – “Un nuovo primato della percentuale di occupati al 62,3 per cento è una bella notizia per gli italiani. Ma ci sono elementi ancora più incoraggianti nelle ultime rilevazioni dell’Istat: per la prima volta da oltre 15 anni, la disoccupazione in Italia scende sotto il 7 per cento. Nel complesso è l’intero mercato del lavoro che si sta muovendo. Sono incoraggianti i dati sui giovani under 25 e le donne, che costituiscono i target prioritari delle nostre politiche attive”. Lo dichiara in una nota il ministro del Lavoro, Marina Calderone, commentando i dati Istat.


“E’ la conferma che la direzione è quella giusta – aggiunge – c’è la fiducia delle imprese e dei lavoratori. Continueremo a investire sui contratti stabili che crescono, sui giovani, sulle donne, sull’acquisizione delle competenze da parte dei lavoratori per colmare la distanza tra domanda e offerta di lavoro, e sulla riduzione dei divari territoriali”.